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Aspettando il Giro d'Italia 2014


emmea90

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Comunque sia ripeto a mio parere non è una tragedia. Ciò di cui ho paura è che il Giro non passi dalla Toscana, perché avevano già chiesto la grand depart del Tour. Essendogli andata male hanno chiesto la partenza del Giro e secondo me lì, RCS si è incavolata. Poi si vede che è sta letteralmente "bai passata" come si dice da queste parti. Sono passati per tutte le regioni confinanti. In Emilia tra partenze arrivi e passaggi si hanno 4 tappe (5 sedi di tappa e 1 passaggio).In Toscana niente! Ridicolo.

 

P.S. Boicotto il Giro

P.P.S.Scherzo

 

esatto, credo anch'io che sia andata così, e mettiamoci pure i soldi spesi dalla Regione, dalle varie province coinvolte e dai comuni per ospitare i mondiali: non c'era grana per avere anche il Giro, ed Rcs si è guardata bene dall'andargli incontro chiudendo un occhio... hanno fatto di tutto per non passare dalla Toscana, e per fare in modo che si capisse che la cosa era voluta e non casuale: praticamente c'è una specie di Coppi & Bartali incastonata a metà Giro (intendo tutte quelle tre tappe emiliane in fila) e poi, piuttosto che passare almeno per la zona della Versilia, fanno 250 km dalla provincia di Parma a Savona! :laugh:

 

Ma soprattutto, un altro scempio a cui ho fatto caso adesso: oltre a non esserci un tappone di montagna degno di questo nome, NON C'E' NEMMENO UNA SALITA DOLOMITICA CHE SIA UNA! Intendendo per Dolomiti le montagne a cavallo tra Veneto e Alto Adige, e non le montagne Friulane che già non sono Dolomiti anche se a volte i paesaggi possono assomigliarci... possibile che anche province ricche come quelle di Belluno e Bolzano quest'anno non abbiano voluto sganciare?

 

Da quest'ultima cosa, però, provo a tirarci fuori un almeno dato positivo: forse quest'anno ci risparmieremo la presenza in una o più tappe di Michil Costa, quello stordito che organizza la Maratona delle Dolomiti.

 

Lui:

 

michil-costa-352x288.jpg?uuid=8f4b7d6e-c

 

è più forte di me, non lo sopporto! :106:

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  • Amministratori

Ma dai, DIECI arrivi in salita sono una idiozia bella e buona. Arrivi come Viggiano e Cassino erano evitabilissime, che senso hanno di fila? Una delle due e di troppo, come pure di troppo sono Montecoppolo e Sestola di fila. Niente tapponi, solo arrivi in salita e tappe brevi, è un giro fatto a misura di televisione

 

Appunto, è un giro a misura di TV. Si cerca di spettacolarizzare evitando tappe inutili. Che non è detto sia un male. Sugli arrivi non discuto è quello che c'è prima.

 

Il senso di tanti arrivi in salita è fare in modo che i distacchi cambino, seppur in maniera minima, in più tappe possibili.

 

Ok sul discorso "Giro copia della Vuelta", sono d'accordo.

 

Quanto al santificare Pantani e fare la morale a Riccò & c.: io infatti NON demonizzo nemmeno Riccò, e penso anch'io che non si possa salvare uno e condannare un altro. Io li "giustificherei" tutti, tu nessuno... ma in questo caso non è questo il punto: quello che intendo è che Rcs invece usa due pesi e due misure, e questo è ipocrista

 

 

quoto sia la parte che hai messo in grassetto te, che quella che ho grassettato io... :wink:

 

ps: credo che questo Giro non avrebbe superato il contest delle fantacorse, perché appunto non è equilibrato come si chiede agli stage maker del forum :P

Non sempre chiedo corse equilibrate. Però almeno è lineare.

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 Appunto, è un giro a misura di TV. Si cerca di spettacolarizzare evitando tappe inutili. Che non è detto sia un male. Sugli arrivi non discuto è quello che c'è prima.

Quattro punti fermi in una riga, leggerti mi dà la tachicardia :tongue:

Comunque devo ancora capire in cosa questo Giro si discosta (una cosa in effetti c'è, la cronoscalata) dal modello Vuelta che un mese fa hai citato come esempio per tutti i GT. Alla Vuelta ci sono tappe di 250 km o con 4-5 GPM di massima difficoltà? Anche spulciando nelle passate edizioni non ricordo nulla di simile.

 

Per la seconda volta Purito si trova un GT su misura e probabilmente senza grandissimi avversari (Froome farà certamente il Tour, Contador Tour+Vuelta, Nibali probabilmente lo stesso).

Si parla di Richie Porte (ma dovrà migliorare radicalmente il suo recupero, per ora non mi ispira), Scarponi (ma ormai se va bene vale una top 5 o poco più mi sa), Evans (come sopra), Basso (fosse quello della Vuelta ci divertiremmo).

Quintana direi di no, a meno che non gli facciano un Tour stile 2012, Valverde non ha mai corso in Italia e ho qualche dubbio che voglia cominciare (anche se forse non sbaglierebbe a venire...inoltre la rivalità con Purito potrebbe anche essere divertente).

Uran? Majka? Roche e Martin che partirebbero da casa loro?

 

E poi come sempre in questi casi mi aspetto che venga fuori alla grande un giovane, Aru per esempio

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credo che i nomi saranno Purito, Porte, Basso, Scarponi, Evans, Majka, Roche, Martin (gli irlandesi direi sicuri entrambi, corrono in casa e non sono mai venuti prima al Giro, poi per Daniel Martin una corsa così con tanti arrivi in salita secchi sarebbe perfetta), Pozzovivo e sperabilmente anche Betancur, la Movistar probabilmente punterà ancora su Intxausti e poi avrà Gadret che ha già firmato per loro e sicuramente non avrà spazio nel roster del Tour, all'Astana vedremo quel che combina Aru o in alternativa Kangert e Pellizotti, la Belkin anche lei qualcuno tra Mollema, Ten Dam, Kelderman o Kruijwsijk lo porterà (ormai ho smesso di considerare Gesink un corridore da GT), e direi probabilmente uno degli ultimi due.

 

A questi, dubito possa aggiungersi qualche altro grosso nome. Altra gente che potrebbe venire per fare classifica, o almeno provarci, potrebbe essere Talansky, Cameron Meyer, Bakelants, Pinot (non c'è UNA discesa pericolosa che sia una nel finale, potrebbe piacergli questo percorso) e non escludo uno tra Rolland e Voeckler (la Europcar avrà licenza World Tour e quindi sarà per forza al via).

 

Tra i giovani, oltre allo stesso Aru, potrebbe esplodere anche Rosa (per esplosione intendo una top ten o una vittoria di tappa) e appunto gente come Talansky, Meyer, ecc

 

Di certo non ci sarà Uran che è andato alla Omega apposta per essere capitano al Tour, così come mancheranno i vari Froome, Nibali, Contador, Schleck, Rui Costa, Van den Broeck, Kreuziger, Valverde e probabilmente anche Quintana.

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  • Amministratori

Quattro punti fermi in una riga, leggerti mi dà la tachicardia :tongue:

Comunque devo ancora capire in cosa questo Giro si discosta (una cosa in effetti c'è, la cronoscalata) dal modello Vuelta che un mese fa hai citato come esempio per tutti i GT. Alla Vuelta ci sono tappe di 250 km o con 4-5 GPM di massima difficoltà? Anche spulciando nelle passate edizioni non ricordo nulla di simile.

 

Per la seconda volta Purito si trova un GT su misura e probabilmente senza grandissimi avversari (Froome farà certamente il Tour, Contador Tour+Vuelta, Nibali probabilmente lo stesso).

Si parla di Richie Porte (ma dovrà migliorare radicalmente il suo recupero, per ora non mi ispira), Scarponi (ma ormai se va bene vale una top 5 o poco più mi sa), Evans (come sopra), Basso (fosse quello della Vuelta ci divertiremmo).

Quintana direi di no, a meno che non gli facciano un Tour stile 2012, Valverde non ha mai corso in Italia e ho qualche dubbio che voglia cominciare (anche se forse non sbaglierebbe a venire...inoltre la rivalità con Purito potrebbe anche essere divertente).

Uran? Majka? Roche e Martin che partirebbero da casa loro?

 

E poi come sempre in questi casi mi aspetto che venga fuori alla grande un giovane, Aru per esempio

 

Si discosta dal fatto che non ci sono arrivi su strappi, alcuni sono salite inutili e facili tipo Viggiano e Montecassino mentre alla Vuelta le salite finali sono di più, e quelle corte sono più dure.

 

Quintana e Rodriguez ci saranno stando a quanto si legge la gazza. E avere il 2° ed il 3° del Tour (che evidentemente vogliono vincere qualcosa - non modello Merdy per intenderci) è già qualcosa rispetto alla miseria del campo partenti dello scorso anno. Certo se poi viene solo Rodriguez è l'ennesimo GT ridicolo. A questo punto varrebbe la pena di riconsiderare il famoso accorciamento di Giro e Vuelta a 2 settimane cosa che può attrarre più grandi nomi. 

 

Rimane sempre il fatto che secondo me al giro gioverebbe andare dopo il Tour e non prima. Ma quei geni di RCS ai tempi rifiutarono lo spostamento a settembre...

 

Sulla gazza viene descritto come "corsa credibile" "moderno" e "più umano"

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Vorrei far notare che la gazza scrive della presenza di Quintana perché dopo il Lombardia, a domanda posta, ha sorriso uscendosene con una roba tipo "Eh devo vedere il percorso, però ho grande rispetto per l'Italia".

Quindi se viene tanto meglio, però la cosa mi sembra quantomai distante dalla realtà. A meno che la Movistar non scelga di portare (ancora) Valverde, e allora capirei se Quintana, non potendo andare contro il capitano storico del team, decidesse di dirottare sul Giro. Però non so come dire, ok che al Tour ci sarà grandissima concorrenza e se un big "vero" dovesse scegliere il Giro farebbe probabilmente il colpaccio, però da uno che é arrivato secondo in Francia mi aspetto che ci riprovi.

Detto questo secondo me sarà un Giro divertente da seguire. Il percorso non é granché, però se dovessero partecipare un giusto mix fra giovani interessanti di prospettiva e qualche corridore maturo vicino all'ultima chiamata potrebbe essere una corsa scoppiettante. Magari non sarà il trionfo della tecnica e del bel ciclismo, ma almeno potrebbe essere una corsa incerta senza un grandissimo favorito.

Modificato da Bie
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Si discosta dal fatto che non ci sono arrivi su strappi, alcuni sono salite inutili e facili tipo Viggiano e Montecassino mentre alla Vuelta le salite finali sono di più, e quelle corte sono più dure.

 

Quintana e Rodriguez ci saranno stando a quanto si legge la gazza. E avere il 2° ed il 3° del Tour (che evidentemente vogliono vincere qualcosa - non modello Merdy per intenderci) è già qualcosa rispetto alla miseria del campo partenti dello scorso anno. Certo se poi viene solo Rodriguez è l'ennesimo GT ridicolo. A questo punto varrebbe la pena di riconsiderare il famoso accorciamento di Giro e Vuelta a 2 settimane cosa che può attrarre più grandi nomi. 

Non so se è più limitante in ciò che scrivi la manifesta incompetenza o il preconcetto che sta alla base di tutto.

Le salite finali sono di più nel senso che la vuelta ha 15 arrivi in salita? E secondo, ma le rampe di garage in doppia percentuale di 1000 m, con la disponibilità di rapporti e la leggerezza del mezzo, incidono così tanto (sulle classifiche e nelle gambe)? Per fare valutazioni come questa non serve andare in bici, basta aver visto un po di ciclismo in tv... solita esterofilia che in realtà è indice di provincialismo. Intendiamoci, a me questo ciclismo non garba,ma né qui né ad altre latitudini. A proposito mi viene in mente, perché invece di qualche arrivo in salita non un paio di tappe stile ivrea e vicenza?

Punto secondo: avere il secondo e il terzo dello scorso tour sarebbe un gran colpo, l anno prima avere primo e terzo è una miseria (a priori intendo, poi il fatto che wiggins sia finito è altra storia), sarebbe da capire. Però metti il casco perché gli specchi sono scivolosi :P

L'accorciamento attira qualcuno? Vorrei proprio vedere, quanto invece allo spostamento a settembre sarebbe solo una tristezza aver gente che parte pensando che si ritirerà dopo una o due settimane (o meno, vedi cavendish alla vuelta 2011)

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Si discosta dal fatto che non ci sono arrivi su strappi, alcuni sono salite inutili e facili tipo Viggiano e Montecassino mentre alla Vuelta le salite finali sono di più, e quelle corte sono più dure.

 

Quintana e Rodriguez ci saranno stando a quanto si legge la gazza. E avere il 2° ed il 3° del Tour (che evidentemente vogliono vincere qualcosa - non modello Merdy per intenderci) è già qualcosa rispetto alla miseria del campo partenti dello scorso anno. Certo se poi viene solo Rodriguez è l'ennesimo GT ridicolo. A questo punto varrebbe la pena di riconsiderare il famoso accorciamento di Giro e Vuelta a 2 settimane cosa che può attrarre più grandi nomi. 

 

Rimane sempre il fatto che secondo me al giro gioverebbe andare dopo il Tour e non prima. Ma quei geni di RCS ai tempi rifiutarono lo spostamento a settembre...

 

Sulla gazza viene descritto come "corsa credibile" "moderno" e "più umano"

 

Tutte queste polemiche sul parco partenti, fatte all'ottobre dell'anno prima, non le capisco: voglio dire, ci sta che ci siano anni meglio frequentati e altri peggio; di certo, però, almeno per quanto riguarda il Giro dobbiamo ringraziare il World Tour, perché per quanto male ci possa andare, non avremo più le starting list provinciali degli anni 2000-2004, quando si era veramente toccato il fondo (i "big" stranieri di quegli anni? l'ancora sconosciuto Evans, l'ex gregario di Armstrong Hamilton, l'ottuagenario Gonchar, la promessa mancata Popovych e - udite, udite! - Juan Manuel Garate! più ok uno Jan Ullrich in vacanza premio nel 2001). Voglio dire, pensiamo a quegli anni e non lamentiamoci se nel 2014, nel peggiore dei casi, avremo al via i soli Purito e Porte e qualche corridore di medio valore come Roche, Intxausti o Majka (con tutto che di questi, almeno Majka può anche diventare qualcuno). E questo, appunto, sarebbe lo scenario peggiore: e già così, il duello Purito-Porte - corridori diversissimi fra loro ma entrambi, potenzialmente, vincitori - è interessante e di discreta qualità (a patto, ovviamente, che Purito non inizi a sentire il peso degli anni, e Porte non paghi la pressione del primo GT da capitano, ma non mi stupirei, fra un anno, di essere qui a parlare di Porte come del nuovo fenomeno/dopato di casa Sky).

 

Poi, a questi, aggiungiamoci le sorprese che ogni anno Giro e Vuelta (ma soprattutto il Giro) ci riservano: per dire, ad ottobre del 2006 chi si sarebbe inculato Merdy Schleck? ma anche soltanto a maggio del 2007, eh, alla partenza del Giro in cui poi si è rivelato! e lo stesso discorso vale per tanti altri corridori dopo di lui, ultimi della lista proprio Majka e, in misura minore, Betancur (che tanti per la verità si aspettavano a quel livello, o almeno me lo aspettavo io che lo avevo preso apposta al fantaciclo :P)

 

Sul discorso che invece sia stucchevole come, ogni anno, il nuovo Giro venga presentato come "più umano", "credibile" e "moderno" sono d'accordo: stessa aria fritta tutti gli anni... roba che, se veramente ogni anno si fanno di questi progressi, allora che roba erano i Giri di 10 anni fa? corse di 350 km su salite di 50? a no, 10 anni fa il Giro di Cunego era stato uno dei più semplici della storia (con i due "tapponi" da 120 km l'uno e 10-11 tappe per velocisti)

 

Vorrei far notare che la gazza scrive della presenza di Quintana perché dopo il Lombardia, a domanda posta, ha sorriso uscendosene con una roba tipo "Eh devo vedere il percorso, però ho grande rispetto per l'Italia".

Quindi se viene tanto meglio, però la cosa mi sembra quantomai distante dalla realtà. A meno che la Movistar non scelga di portare (ancora) Valverde, e allora capirei se Quintana, non potendo andare contro il capitano storico del team, decidesse di dirottare sul Giro. Però non so come dire, ok che al Tour ci sarà grandissima concorrenza e se un big "vero" dovesse scegliere il Giro farebbe probabilmente il colpaccio, però da uno che é arrivato secondo in Francia mi aspetto che ci riprovi.

Detto questo secondo me sarà un Giro divertente da seguire. Il percorso non é granché, però se dovessero partecipare un giusto mix fra giovani interessanti di prospettiva e qualche corridore maturo vicino all'ultima chiamata potrebbe essere una corsa scoppiettante. Magari non sarà il trionfo della tecnica e del bel ciclismo, ma almeno potrebbe essere una corsa incerta senza un grandissimo favorito.

 

D'accordo sul fatto che è inutile fare drammi preventivi, adesso, su chi ci sarà e chi non ci sarà. Quanto a Quintana, non vedo la sua partecipazione così remota come quella di Nibali o Contador, che SICURAMENTE non ci saranno, al 100% Nibali e al 99% Contador. Voglio dire, uno come Quintana ha davanti a sè 10 anni per vincere il Tour, inoltre i colombiani hanno sempre avuto un buon feeling con il Giro che, al loro paese, è popolare né più né meno del Tour (non è come nei paesi anglosassoni dove conta solo la Grande Boucle, in Colombia hanno una cultura ciclistica che, almeno per i GT, non è seconda alla nostra). E secondo me, alla fine, Quintana deciderà il da farsi solo in base al percorso del Tour. E anzi, credo che alla fine potrebbe proprio venire al Giro perché: 1) dubito che il prox Tour abbia un percorso a lui più favorevole di questo; 2) anche l'anno prox i mondiali dovrebbero essere adatti ad un corridore con le sue caratteristiche, quindi meglio preparare il Giro e poi la Vuelta, piuttosto che impostare la stagione sul Tour. Anche perché se, come ho detto, nei prox 10 anni non mancherà a Quintana l'occasione di vincere un Tour adatto a lui, già non è altrettanto scontato che gli capiti un altro mondiale duro, dato che poi tra Qatar, Georgia, Russia e tutti gli altri obbrobri che ci aspettano in futuro, tornerà ad essere una corsa per i Cavendish e i Breschel.

 

Non so se è più limitante in ciò che scrivi la manifesta incompetenza o il preconcetto che sta alla base di tutto.

Le salite finali sono di più nel senso che la vuelta ha 15 arrivi in salita? E secondo, ma le rampe di garage in doppia percentuale di 1000 m, con la disponibilità di rapporti e la leggerezza del mezzo, incidono così tanto (sulle classifiche e nelle gambe)? Per fare valutazioni come questa non serve andare in bici, basta aver visto un po di ciclismo in tv... solita esterofilia che in realtà è indice di provincialismo. Intendiamoci, a me questo ciclismo non garba,ma né qui né ad altre latitudini. A proposito mi viene in mente, perché invece di qualche arrivo in salita non un paio di tappe stile ivrea e vicenza?

Punto secondo: avere il secondo e il terzo dello scorso tour sarebbe un gran colpo, l anno prima avere primo e terzo è una miseria (a priori intendo, poi il fatto che wiggins sia finito è altra storia), sarebbe da capire. Però metti il casco perché gli specchi sono scivolosi :P

L'accorciamento attira qualcuno? Vorrei proprio vedere, quanto invece allo spostamento a settembre sarebbe solo una tristezza aver gente che parte pensando che si ritirerà dopo una o due settimane (o meno, vedi cavendish alla vuelta 2011)

 

Sì anch'io penso che l'accorciamento sarebbe la morte di Giro e Vuelta: voglio dire, ridurli a 15 tappe da una parte li renderebbe meno faticosi, ma dall'altra ridurrebbe il loro prestigio a quello di un Deflinato. E chi rinuncerebbe al Tour per correre a tutta un Giro o una Vuelta monchi? magari verrebbero eh, come no, ma verrebbero al 70-80% della condizione. E sinceramente, preferisco un Giro di 3 settimane in cui se la giocano Purito e Porte, piuttosto che un mini-Giro di due in cui Contador viene a farsi una sgambata, e magari poi finisce che lo vince un Nibali che è manifestamente inferiore allo spagnolo (cit.)... perché una corsa di due settimane la possono vincere cani e porci... un GT di 3 che sia disegnato in modo serio, invece, no.

 

Aggiungo anche che, pure nel "medioevo" 2000-04, quando arrivavo all'ultima settimana ero comunque contento di vedermi lo spettacolo delle montagne, e mi appassionavo alla lotta per la maglia rosa anche se riguardava corridori di secondo piano come Cunego-Gonchar o Savoldelli-Hamilton (parlo del Falco del 2002, quello del 2005 fu straordinario). Ma se invece la terza settimana me la togli, che me ne faccio di avere al via tutti insieme Froome, Nibali e Contador????

Modificato da smec-easyjet
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esatto, credo anch'io che sia andata così, e mettiamoci pure i soldi spesi dalla Regione, dalle varie province coinvolte e dai comuni per ospitare i mondiali: non c'era grana per avere anche il Giro, ed Rcs si è guardata bene dall'andargli incontro chiudendo un occhio... hanno fatto di tutto per non passare dalla Toscana, e per fare in modo che si capisse che la cosa era voluta e non casuale: praticamente c'è una specie di Coppi & Bartali incastonata a metà Giro (intendo tutte quelle tre tappe emiliane in fila) e poi, piuttosto che passare almeno per la zona della Versilia, fanno 250 km dalla provincia di Parma a Savona! :laugh:

 

Ma soprattutto, un altro scempio a cui ho fatto caso adesso: oltre a non esserci un tappone di montagna degno di questo nome, NON C'E' NEMMENO UNA SALITA DOLOMITICA CHE SIA UNA! Intendendo per Dolomiti le montagne a cavallo tra Veneto e Alto Adige, e non le montagne Friulane che già non sono Dolomiti anche se a volte i paesaggi possono assomigliarci... possibile che anche province ricche come quelle di Belluno e Bolzano quest'anno non abbiano voluto sganciare?

 

Da quest'ultima cosa, però, provo a tirarci fuori un almeno dato positivo: forse quest'anno ci risparmieremo la presenza in una o più tappe di Michil Costa, quello stordito che organizza la Maratona delle Dolomiti.

 

Lui:

 

michil-costa-352x288.jpg?uuid=8f4b7d6e-c

 

è più forte di me, non lo sopporto! :106:

Ben detto. Sono pienamente d'accordo!! :laugh:

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Oggi lo recensisco con calma, intanto ecco come titola il sole24ore:

 

Ecco il Giro d'Italia 2014: europeista, più umano, dedicato a Marco Pantani

Europeista... solo il sole24ore può pensare ad una cosa del genere guardando questo Giro :lol:

 

penso che sia solo perché parte dall'Irlanda: magari il titolista non segue tantissimo il ciclismo e gli sembrava una novità clamorosa la partenza dall'estero :wink:

Tornando al discorso della partecipazione al Giro: non è impoverendolo tecnicamente (ovvero tagliando le salite e riducendolo a 15 tappe) che si convincono i big a partecipare, ma bisogna lavorare sul marketing e la promozione all'estero... più del percorso, per convincere una squadra straniera a partecipare con gli uomini migliori servono un montepremi pari a quello del Tour, punti Uci uguali a quelli del Tour e, soprattutto, copertura tv pari a quella del Tour. Altrimenti, possiamo anche fare un Giro di una settimana, ma i big continueranno a preferire la Francia. Poi è ovvio che ci si arriva un po' alla volta, non in una botta sola. E in questo senso è un peccato che sia stato silurato Acquarone, perché stava lavorando bene sul piano della promozione all'estero.

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Che poi anche facendo fuori Acquarone (ma per quale motivo poi?), non mi sembra l'abbiano rimpiazzato con dei premi nobel...

 

atto dovuto: qualcuno in Rcs ha rubato, e Acquarone in quanto direttore è chiamato a risponderne anche se non è direttamente reponsabile... politica ;

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  • Amministratori

penso che sia solo perché parte dall'Irlanda: magari il titolista non segue tantissimo il ciclismo e gli sembrava una novità clamorosa la partenza dall'estero :wink:

Tornando al discorso della partecipazione al Giro: non è impoverendolo tecnicamente (ovvero tagliando le salite e riducendolo a 15 tappe) che si convincono i big a partecipare, ma bisogna lavorare sul marketing e la promozione all'estero... più del percorso, per convincere una squadra straniera a partecipare con gli uomini migliori servono un montepremi pari a quello del Tour, punti Uci uguali a quelli del Tour e, soprattutto, copertura tv pari a quella del Tour. Altrimenti, possiamo anche fare un Giro di una settimana, ma i big continueranno a preferire la Francia. Poi è ovvio che ci si arriva un po' alla volta, non in una botta sola. E in questo senso è un peccato che sia stato silurato Acquarone, perché stava lavorando bene sul piano della promozione all'estero.

La copertura tv pari già c'è. Il montepremi nel 2013 conta poco o nulla nell'economia di un team rispetto alle cifre che prende dallo sponsor

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@ian il tour 2012 era di basso livello e ti ho già spiegato il il perché

 

ma non puoi dire che Wiggo e Nibali (1° e 2° a quel Tour) come nomi valessero meno di Quintana e Purito (2° e 3° di quest'anno) adducendo come spiegazione il fatto che TU abbia già spiegato come il Tour del 2012 fosse di basso livello: non lo stabilisci tu (così come non lo stabilisco io) quale corsa è importante e quale no, ma lo stabiliscono i corridori nel momento in cui decidono a quali gare partecipare :wink:

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penso che sia solo perché parte dall'Irlanda: magari il titolista non segue tantissimo il ciclismo e gli sembrava una novità clamorosa la partenza dall'estero :wink:

Tornando al discorso della partecipazione al Giro: non è impoverendolo tecnicamente (ovvero tagliando le salite e riducendolo a 15 tappe) che si convincono i big a partecipare, ma bisogna lavorare sul marketing e la promozione all'estero... più del percorso, per convincere una squadra straniera a partecipare con gli uomini migliori servono un montepremi pari a quello del Tour, punti Uci uguali a quelli del Tour e, soprattutto, copertura tv pari a quella del Tour. Altrimenti, possiamo anche fare un Giro di una settimana, ma i big continueranno a preferire la Francia. Poi è ovvio che ci si arriva un po' alla volta, non in una botta sola. E in questo senso è un peccato che sia stato silurato Acquarone, perché stava lavorando bene sul piano della promozione all'estero.

Una curiosità, da quand'è che il Tour dà più punti UCI rispetto al Giro?

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Vi porterei ad un altra riflessione: 30 anni fa giro e tour avevano lo stesso prestigio. Ora calcisticamente il tour è la serie A ed il giro la serie B. Responsabilità di Rcs?

 

Responsabilità della globalizzazione dello sport. Inoltre, questa storia che 30 anni fa (gli anni di Moser e Saronni, per intenderci) il Giro valesse più del Tour andrebbe approfondita. Il Giro era più prestigioso del Tour PER NOI ITALIANI, non in senso assoluto!

 

La motivazione principale è che, all'epoca, il ciclismo mondiale voleva dire Italia, Francia e Belgio (manco la Spagna c'era, o per lo meno non al livello attuale) e questo sia per quanto riguarda i corridori, sia per la provenienza delle squadre. Allora il Giro si concludeva solo 10 giorni prima del Tour (mentre la Vuelta, sovrapposta alle classiche, non era nemmeno calcolata dai corridori più forti, tranne rare eccezioni), per cui è chiaro che: a) i corridori francesi non venivano al Giro e b) i corridori italiani non andavano al Tour.

 

Giro e Tour erano due mondi che non si incrociavano ancora più di quanto non accada oggi, con la sola differenza che, all'epoca, il movimento italiano e quello francese erano egemoni, e ciascuno bastava a sè stesso senza bisogno dell'altro, e senza tanto meno il bisogno dei movimenti delle altre nazioni. Ciascuna corsa, il Giro e il Tour, aveva i propri corridori e le proprie squadre, non parlerei quindi di Giro più prestigioso del Tour, ma semplicemente di due mondi paralleli, a sé stanti. Negli anni 2000, invece, questa stessa separazione ha trasformato il Giro in corsa provinciale per il suo autoisolamento, mentre il Tour è diventato corsa globale.

 

Ed il Tour forse ha iniziato ad acquisire la sua dimensione globale grazie anche ad un fenomeno come Hinault, che a sua volta ha prodotto quello di Lemond (suo compagno di squadra quando è esploso nell'85 e quando ha vinto il primo Tour, l'anno dopo), che a sua volta ha fatto conoscere agli Stati Uniti il ciclismo. O, per meglio dire, gli ha fatto conoscere il Tour de France. Ulteriore svolta nel 1996, con la riforma dei calendari. La Vuelta, spostata a settembre, ha all'improvviso guadagnato molta più importanza, perché con i mondiali ad ottobre la stagione si allungava di due mesi, e quindi fare Giro e Tour diventava impossibile se si voleva puntare anche ai mondiali, e molto più comodo diventava allora correre proprio la Vuelta.

 

E subito dopo sono arrivati Ullrich ed Armstrong, che hanno sdoganato l'iperspecializzazione su una corsa sola. E con l'arrivo di sponsor da nuovi paesi che non fossero Italia e Francia (Germania, Stati Uniti, oltre naturalmente al boom della Spagna che a sua volta ha fatto bene alla Vuelta e limitato il Giro), e la conseguente internazionalizzazione dello sport, la corsa su cui concentrare gli investimenti degli sponsor non poteva che essere il Tour: sia per il fatto che il Tour, prima del Giro, è entrato nell'immaginario degli americani (grazie a Lemond) sia per il fatto che, piaccia o no, il Tour ha sempre avuto più appeal del Giro (ad eccezione, forse, della seconda metà anni '70/primi '80), non fosse altro perché si è corso per molti anni con le squadre nazionali e, quindi, ha sempre avuto molta più partecipazione dall'estero.

 

Poi aggiungiamoci anche il fatto che il Tour si corre in piena estate, nell'unico periodo dell'anno in cui il calcio non c'è (non si accavalla nemmeno con i mondiali, perché inizia dopo, né con le olimpiadi, perché finisce prima) per cui è l'evento sportivo mondiale per eccellenza del mese di luglio, alla pari con Wimbledon che però dura meno, e si conclude quando il Tour non è ancora entrato nel vivo. E questa secondo me è la considerazione più importante di tutte quando parliamo della diversa importanza del Giro rispetto al Tour. Il Giro, invece, è sacrificato nel finale di stagione del calcio e di tutti gli altri sport di squadra, quando l'ìinteresse per la conquista dei campionati e delle coppe è molto alto e quindi è anche più difficile trovare una sua collocazione nei palinsesti.

 

Tutto questo è colpa di Rcs? chissà, forse gli si può imputare il rifiuto di avere spostato la data a settembre, se tu mi dici che c'era questa possibilità (cosa che non so). Ma per tutto il resto, mi pare ingeneroso dare la colpa da Rcs.

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@ian il tour 2012 era di basso livello e ti ho già spiegato il il perché

Ahahahahahah ma io non me lo ricordo...che testa! Comunque puoi dire questa cosa alla nausea non diventerà vera ripetendola.:P

Giro e Tour sullo stesso piano 30 anni fa? I giri di moser e saronni?? Certo, in quel periodo gli italiani snobbavano il tour come non mai, ma era più una rinuncia dovuta alla mancanza di percorsi amici...sicuramente il ciclismo (e il Giro di conseguenza) era più popolare, ma dire che giro e tour in quel periodo fossero allo stesso livello...forse quel periodo è una delle cause del gap attuale tra le 2 corse

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Poi aggiungiamoci anche il fatto che il Tour si corre in piena estate, nell'unico periodo dell'anno in cui il calcio non c'è (non si accavalla nemmeno con i mondiali, perché inizia dopo, né con le olimpiadi, perché finisce prima) per cui è l'evento sportivo mondiale per eccellenza del mese di luglio, alla pari con Wimbledon che però dura meno, e si conclude quando il Tour non è ancora entrato nel vivo. E questa secondo me è la considerazione più importante di tutte quando parliamo della diversa importanza del Giro rispetto al Tour. Il Giro, invece, è sacrificato nel finale di stagione del calcio e di tutti gli altri sport di squadra, quando l'ìinteresse per la conquista dei campionati e delle coppe è molto alto e quindi è anche più difficile trovare una sua collocazione nei palinsesti.

 

Tutto questo è colpa di Rcs? chissà, forse gli si può imputare il rifiuto di avere spostato la data a settembre, se tu mi dici che c'era questa possibilità (cosa che non so). Ma per tutto il resto, mi pare ingeneroso dare la colpa da Rcs.

Quella grassettata è una ragione più attuale, secondo me il gap tra le due corse sta comunque in diversi passaggi storici

1) il Tour nasce prima e seppur di poco questo incide

2) vicissitudini pre e post belliche da cui l'immagine dell'Italia all'estero non esce certo migliorata, anzi

3) i succitati anni 80, con incursioni francesi che umiliano i nostri (Hinault) o ci fanno passare un po' da partigiani (Giro 84 fra Fignon e Moser, i tagli al percorso....)

4) Lemond, grande campione americano nato ciclisticamente in Europa e soprattutto Armstrong, "americano d'America", la sua storia e tutto il resto

 

In tutto questo senz'altro il Giro ha perso occasioni per internazionalizzare, anche se 30 anni fa non era certo il tempo e sicuramente la rivalità Moser-Saronni accendeva l'interesse molto più di una presenza straniera qualificata o di un percorso all'altezza. Che è poi il discorso di sempre, non a caso il Giro di Cunego rimane uno dei più seguiti degli ultimi anni, a dispetto delle valutazioni fatte a posteriori

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Quella grassettata è una ragione più attuale, secondo me il gap tra le due corse sta comunque in diversi passaggi storici

1) il Tour nasce prima e seppur di poco questo incide

2) vicissitudini pre e post belliche da cui l'immagine dell'Italia all'estero non esce certo migliorata, anzi

3) i succitati anni 80, con incursioni francesi che umiliano i nostri (Hinault) o ci fanno passare un po' da partigiani (Giro 84 fra Fignon e Moser, i tagli al percorso....)

4) Lemond, grande campione americano nato ciclisticamente in Europa e soprattutto Armstrong, "americano d'America", la sua storia e tutto il resto

 

In tutto questo senz'altro il Giro ha perso occasioni per internazionalizzare, anche se 30 anni fa non era certo il tempo e sicuramente la rivalità Moser-Saronni accendeva l'interesse molto più di una presenza straniera qualificata o di un percorso all'altezza. Che è poi il discorso di sempre, non a caso il Giro di Cunego rimane uno dei più seguiti degli ultimi anni, a dispetto delle valutazioni fatte a posteriori

 

ma infatti diciamo più o meno le stesse cose: fino a metà degli anni '70 tutti i corridori principali correvano tutte le corse più importanti. Il peccato originale è nato proprio nell'isolamento reciproco degli anni '80, quando i corridori hanno iniziato a specializzarsi, e dal quale il Tour è uscito globalizzandosi, mentre per il Giro ha portato ad una chiusura su sé stesso. Non è poi casuale, secondo me, che il rimpicciolimento definitivo del Giro sia avvenuto dal 2000 in poi, e cioè dopo Campiglio '99: con tutto quello che quel giorno ha comportato, in termini di crollo di immagine, per il ciclismo italiano... Pantani ha rappresentato l'ultimo grande exploit di popolarità del ciclismo, tornato per due tre stagioni ai livelli degli anni di Saronni e Moser se non addirittura a quelli di Coppi e Bartali. Ma dalla fine degli anni '90, il tonfo è stato clamoroso e naturalmente ne ha risentito prima di tutto il Giro, che del movimento italiano è il simbolo. Però, appunto, dal 2005 in poi si era iniziato a risalire la china: merito in un primo momento di Zomegnan, il cui pugno duro però - alla larga - aveva stancato soprattutto le grandi squadre straniere. Zome è stato fatto fuori dai team manager un po' come Berlu nel 2011 dalla Merkel e dalla Troika (:P) e bene si era mosso Acquarone in questi due anni,  scegliendo di competere con Aso sul piano dell'originalità e della freschezza anziché su quello del peso specifico, sapendo bene che da questo punto di vista non c'era storia. Adesso vediamo dove andremo a finire con questi nuovi parrucconi, che saranno anche esperti di marketing ma non hanno sicuramente la presenza scenica per diventare direttamente loro il volto di Rcs e del Giro...

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giusto per far vedere che lavoro, vi posto un comunicato della Regione Liguria che ho appena ricevuto :P

 

Giro d’Italia 2015 sulla pista ciclabile di Sanremo

E’ stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, primo firmatario Sergio Scibilia (Pd) e sottoscritto dai gruppi di maggioranza e opposizione, che impegna la giunta a “farsi promotrice e verificare con l’organizzazione del Giro d’Italia per portare nel 2015 nella città di Sanremo una tappa del “Giro” da svolgersi sulla pista ciclabile”. Nel documento si evidenzia che la pista ciclabile di Area 24 è “il fiore all’occhiello di un progetto di turismo sostenibile in provincia di Imperia” e che il giro d’Italia e anche “un’occasione esclusiva di promozione del territorio”.

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giusto per far vedere che lavoro, vi posto un comunicato della Regione Liguria che ho appena ricevuto :P

 

Giro d’Italia 2015 sulla pista ciclabile di Sanremo

E’ stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, primo firmatario Sergio Scibilia (Pd) e sottoscritto dai gruppi di maggioranza e opposizione, che impegna la giunta a “farsi promotrice e verificare con l’organizzazione del Giro d’Italia per portare nel 2015 nella città di Sanremo una tappa del “Giro” da svolgersi sulla pista ciclabile”. Nel documento si evidenzia che la pista ciclabile di Area 24 è “il fiore all’occhiello di un progetto di turismo sostenibile in provincia di Imperia” e che il giro d’Italia e anche “un’occasione esclusiva di promozione del territorio”.

Ma non è un po' stretta la pista ciclabile di Sanremo? E' larga come una linea ferroviaria da un binario (per chi non lo sapesse era la vecchia linea ferroviaria di circa 10 anni fa ad un solo binario), ovvero come una corsia stradale. Quello che mi fa rimanere più perplesso è che ci arriverà un gruppo numeroso (montagne vicino a Sanremo non ce ne sono, ci sono solo colline di circa 700 m), non c'è qualche problema di sicurezza?

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l'unico modo per fare in modo che qualche big preferisca il Giro al Tour è fare una corsa per chi al Tour non ha chances, ovvero se al Tour ci sono 100km a crono fare un giro per scalatori puri, abbassarsi al livello della Vuelta è ridicolo, perchè piuttosto che avere big con forma scadente che vengono ad allenarsi su percorsi del genere, preferisco 1000 volte avere corridori di secondo piano e giovani promettenti che danno tutto per vincere

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Ma non è un po' stretta la pista ciclabile di Sanremo? E' larga come una linea ferroviaria da un binario (per chi non lo sapesse era la vecchia linea ferroviaria di circa 10 anni fa ad un solo binario), ovvero come una corsia stradale. Quello che mi fa rimanere più perplesso è che ci arriverà un gruppo numeroso (montagne vicino a Sanremo non ce ne sono, ci sono solo colline di circa 700 m), non c'è qualche problema di sicurezza?

 

beh, ci sono un paio di soluzioni: o ci fai arrivare una cronometro, e allora i corridori passano ad uno ad uno; oppure li fai passare per la ciclabile prima del km 0, tanto quello che conta alla Regione è fare la marketta, non il dato tecnico della corsa :wink:

 

l'unico modo per fare in modo che qualche big preferisca il Giro al Tour è fare una corsa per chi al Tour non ha chances, ovvero se al Tour ci sono 100km a crono fare un giro per scalatori puri, abbassarsi al livello della Vuelta è ridicolo, perchè piuttosto che avere big con forma scadente che vengono ad allenarsi su percorsi del genere, preferisco 1000 volte avere corridori di secondo piano e giovani promettenti che danno tutto per vincere

 

Ma secondo me, ribadisco, l'aspetto tecnico è l'ultima cosa che conta nella scelta di un corridore se correre o meno il Giro. A parte gente come Purito ed Evans - che a 35 anni possono permettersi di fare un po' quello che vogliono - per i corridori giovani o cmq con poco peso politico, la decisione la prendono le squadre di appartenenza. E per una squadra inglese, o kazaka, o belga, o americana, è più importante fare un 10° posto al Tour piuttosto che un podio al Giro, perché gli sponsor della squadra quello vogliono: fare bella figura al Tour, o quantomeno esserci.

 

Per questo, tanto per dire, la Lotto non manderà MAI Van den Broeck al Giro, perché è l'unico uomo di classifica che ha e quindi lo manda al Tour, anche se Rcs dovesse disegnare un Giro su misura per Vdb (che poi non so come potrebbe essere, un Giro ad hoc per Vdb :P). Lo stesso vale per la Belkin con Mollema e Ten Dam, per la Bmc con Van Garderen, per la Omega con Uran, per la Movistar con Quintana (anche se parlando di Movistar, e quindi di Unzué, voglio sperare che un minimo di peso in questo caso lo abbia anche una valutazione tecnica). E per questo stesso motivo la Garmin manderà l'irlandese Daniel Martin al Giro, perché partendo dall'Irlanda i media cagheranno molto di più Martin al Giro anziché al Tour, dove sarebbe uno dei tanti. Idem la Saxo con Roche.

 

Questo per quanto riguarda i corridori di secondo piano. Quelli di punta - Contador, Nibali, Froome -, a parte che anche loro non scelgono in completa autonomia perché devono cmq rispondere agli sponsor e ai team manger (soprattutto Froome con mamma Sky, e Nibali con papà Vinokourov, mentre probabilmente Contador, non fosse altro perché E' Contador, credo abbia più margine di scelta) ma cmq i big scelgono loro volontariamente di puntare al Tour, perché sono i pochi che sanno di poterlo vincere :wink:

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Per questo, tanto per dire, la Lotto non manderà MAI Van den Broeck al Giro, perché è l'unico uomo di classifica che ha e quindi lo manda al Tour, anche se Rcs dovesse disegnare un Giro su misura per Vdb (che poi non so come potrebbe essere, un Giro ad hoc per Vdb :P)

Ma poi quali possibilità avrebbe vdb al giro? Perché un conto è essere il ragionevole favorito e stare costantemente sotto i riflettori (soprattutto dal punto di vista di cosa ti lascia fare la squadra), altra cosa è l'ottimo corridore che se va bene agguanta un podio.

Tutto sommato alla katusha sta bene se purito fa il giro, trattandosi di un corridore di statura internazionale e molto conosciuto dal pubblico italiano tanto da avere un trattamento mediatico simile ai migliori italiani. Idem dicasi per Evans, e questo indipendentemente dai risultati in corsa. Ma uno straniero qualunque che vale la top 10 al tour, oltre a non essere personalmente una presenza per cui stracciarsi le vesti, rischierebbe quasi l anonimato, a meno di exploit alla hesjedal (ma non sono al momento eventi cosi frequenti)

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