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  • Amministratori

Foligno > Montecopiolo - Le pagelline
Voto 10 a Marino Bartoletti: immaginatevi la scena. Un francese fa un'azione eroica e viene beffato negli ultimi metri da un italiano. Per averlo in condizioni accettabili l'avrà messo direttamente in ghiaccio.

 

Voto 9 a Diego Ulissi: seconda vittoria di tappa in questo giro d'Italia. Già pronto il suo prossimo tweet: "SI K BLL11!! SN DUE11! ORA VOIO A MAIA ROSA ^^"

 

Voto 8 a Pierre Rolland e Moreno Arredondo: abbiamo in esclusiva il dialogo tra i due nel momento del ricongiungimento. "Ma hai visto quel pirla in maglia Bardiani? Ma sta con te?" "No, pensavo fosse con te." "Non è che è un cicloamatore che si è imboscato?"

 

Voto 7 a Cadel Evans. prende la maglia rosa. Di solito, a questo punto, il giorno dopo arriva l'infortunio. Gita a Lourdes nella notte?

 

Voto 6 all'Ag2r: tira, tira, tira, tira. Poi all'arrivo si ricorda che il suo capitano non è Contador, ma Pozzovivo.

 

Voto 5 a Francesco Palma: Daniel Moreno poteva vincere la tappa. Poteva. Appunto. Prima che si ricordasse di appartenere alla Katusha.

 

Voto 4 al gruppo: 30 corridori all'arrivo, ritmi bassi, pecore ovunque... praticamente all'arrivo gli uomini di classifica c'erano tutti.

 

Voto 3 Damiano Cunego: ecco, proprio tutti tutti tutti tutti... no.

 

Voto 2 a Filippo2000: nonostante faccia i pronostici a corsa già ampiamente delineata ha lo stesso rapporto con i vincitori che ha la Juventus con la legalità. Rimandato.

 

Voto 1 a Riccardo Magrini: va in scena oggi su Eurosport uno dei paragoni più insulsi della storia del ciclismo. Quello tra Arredondo ed il rapper Moreno.

 

Voto 0 a Stefano Pirazzi: 245354 scatti, viene piantato lì da Arredondo e poi una volta staccato dà pure cambi a Rolland. Bentornato stefano, ci sei mancato!

 

*salvo controllo antidoping positivo

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Ma loro hanno tirato su tutte le salite senza arrivare nemmeno tra i primi 3.

Ci sta.

Ma no, dai... L'obiettivo non era piazzarsi nella tappa, ma essere tra i primi in termini cronometrici; e alla fine ce l'hanno fatta tutti, ma lui comunque era lì con Evans. Di sicuro non è uno di quelli che se la giocano in un arrivo allo sprint.

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Neanche uno scatto dei big. Mah!

 

#MaPerchèPirazzi?

 

Ma infatti... si può pure criticare il percorso, ma anche con salite in più non penso che i corridori avrebbero fatto qualcosa di più.

I big non possono pensare di fare la differenza negli ultimi 300 metri...

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bah, non è che dai big ci si potesse aspettare molto di più, ormai lo sappiamo come vanno le cose nei GT.

 

Che poi, secondo me, in un Giro che ha lo Zoncolan al penultimo giorno, il Grappa al terz'ultimo e Gavia e Stevlio a loro volta già nell'ultima settimana chi è che prende l'iniziativa prima? Soprattutto quest'anno che non c'è un vero favorito (lo stesso Quintana, cmq, è al primo GT da capitano unico, non ce lo dimentichiamo, e Purito è morto) e quindi tanti si sentono autorizzati a sognare in grande... ma appunto per questo aspettano a giocarsi le loro carte.

 

Caso eclatatante Pozzovivo, che in altri Giri sarebbe già andato a caccia della vittoria di tappa. Ma che quest'anno - giustamente - si gestisce per dare tutto l'ultima settimana, e intanto fa le prove generali facendo lavorare i suoi, prendendosi le sue responsabilità nel tenere chiusa la corsa. Occhio a Poz, stupido non lo è mai stato, ma la novità è che sta guadagnando una convinzione in sè che gli altri anni non aveva mai avuto...

Modificato da smec-easyjet
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Tu su che terreno lo vedresti bene?...è difficile...

Non so, Modolo, un altro che non si destreggia tanto quando il gruppo è troppo numeroso, ha provato a fare una capatina al Nord... io ricordo la prima (o una delle prime) vittoria in carriera di Elia alla Binche Tournai Binche, aveva anticipato la volata di gruppo in un arrivo che tirava anche un po'. Poi logico che una squadra italiana l'abbia instradato sulle volate, che ti possono portare 3-4 successi di tappa al Giro, mentre la strada delle classiche è assai più rischiosa e potenzialmente meno redditizia come immagine. In altre parole, Elia deve cercare di migliorare in percorsi misti, e credo lo possa fare, ma deve svegliarsi prima di subito. Perché la forza per fare le volate ce l'avrebbe, più di uno come Bouhanni, e si vede da certe rimonte che ha fatto, ma non ha assolutamente l'istinto per inserirsi in certi spazi risicati e questo lo farà sempre faticare tantissimo e gli farà raccogliere poco.

 

Quanto a ieri, bravi i fuggitivi e grande Ulissi, mai avrei creduto di vederlo là davanti al termine di una tappa del genere. Cederà quasi sicuramente sulle grandi montagne, però intanto in questi finali mostra un tempismo (che già gli riconoscevo) e una gamba (di cui dubitavo di più) mica da ridere...

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la vera domanda è: se le daranno i big in salita o faremo come il Giro 2012? 

 

Dato che Evans a cronometro va, direi che quantomeno Majka (che quatto quatto sta facendo un buon giro) e Quintana dovranno pur attaccare. Non mi aspetto di vedere azioni devastanti, ma quantomeno cercare di mettere in difficoltà l'australiano

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  • Amministratori

Possiamo dire che questo giro finora mi pare disegnato quantomeno col culo? 4 arrivi in salita, nemmeno uno degno di essere definito tale. L'obiettivo era copiare la Vuelta ma alla Vuelta mettono dei muri veri, più corti ma più duri.

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Possiamo dire che questo giro finora mi pare disegnato quantomeno col culo? 4 arrivi in salita, nemmeno uno degno di essere definito tale. L'obiettivo era copiare la Vuelta ma alla Vuelta mettono dei muri veri, più corti ma più duri.

 

Se tracciano il Giro con l'obiettivo di copiare la Vuelta siamo messi male  :nonnn:  :banghead:

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Secondo voi aver preso la magli relativamente presto per evans può essere un pro o un contro?

 

Io non ho mai capito questo luogo comune per cui prendere la maglia "troppo presto" potrebbe essere controproducente: ok, c'è il discorso del tempo perso tra controlli antidoping e conferenze stampa e in generale la pressione della stampa, ma Evans è un corridore esperto e abituato a pressioni del genere, inoltre quest'anno i trasferimenti sono più ridotti del solito. Ma soprattutto, con tutto il bene che posso volere ad Evans, la sua unica possibilità di vincere il Giro passava proprio per il guadagnare quanto più possibile in queste prime tappe, dato che sulle grandi montagne lo vedo male e non sono nemmeno così sicuro che sia ancora in grado di fare la differenza a crono... e ovvio che, se guadagni tanto sui rivali a inizio Giro, il "rischio" di vestire la maglia lo corri...

 

Possiamo dire che questo giro finora mi pare disegnato quantomeno col culo? 4 arrivi in salita, nemmeno uno degno di essere definito tale. L'obiettivo era copiare la Vuelta ma alla Vuelta mettono dei muri veri, più corti ma più duri.

 

che fosse un Giro simil-Vuelta l'avevo detto non appena è stato presentato il percorso. Poi la scelta di fare arrivi in salita all'inizio facili e poi via via più complicati ha un senso, che è appunto quello di avere (quasi) ogni giorno piccoli aggiustamenti di classifica che diventano poi sempre più importanti col passare dei giorni e l'aumentare della difficoltà. Ma se in questo modo di costruisce interesse intorno alla corsa in virtù di una classifica corta, dall'altra si perde molto in fatto di spettacolarità delle singole tappe, e questo proprio perché nessuno dei big è disposto a fare la prima mossa in queste prime tappe interlocutorie - nelle quali, se ti va bene, guadagni qualche secondo - quando tutti sanno che la corsa si deciderà nell'ultima settimana.

Mi direte: ma i Giri si sono sempre decisi alla terza settimana. Vero; ma solitamente, gli altri anni, prima c'era sempre qualche tappa disegnata in modo tale da poter essere sfruttata da chi volesse inventarsi qualcosa. Quest'anno, invece, facendo tutte tappe dello stesso formato - cioè con arrivo in salita - e quindi tutte più o meno adatte allo stessso tipo di corridore, è ovvio che quel tipo di corridore aspetti le tappe veramente dure, per giocarsi le sue carte.

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Io non ho mai capito questo luogo comune per cui prendere la maglia "troppo presto" potrebbe essere controproducente: ok, c'è il discorso del tempo perso tra controlli antidoping e conferenze stampa e in generale la pressione della stampa, ma Evans è un corridore esperto e abituato a pressioni del genere, inoltre quest'anno i trasferimenti sono più ridotti del solito. Ma soprattutto, con tutto il bene che posso volere ad Evans, la sua unica possibilità di vincere il Giro passava proprio per il guadagnare quanto più possibile in queste prime tappe, dato che sulle grandi montagne lo vedo male e non sono nemmeno così sicuro che sia ancora in grado di fare la differenza a crono... e ovvio che, se guadagni tanto sui rivali a inizio Giro, il "rischio" di vestire la maglia lo corri...

Non mi stupirei se oggi la BMC non inseguisse i fuggitivi, anzi, per me Evans vuole lasciare spazio a fughe di uomini non pericolosi che possano sopravanzarlo in classifica e prendersi la maglia rosa. Sarebbe un peso in meno, anche perché la maglia rosa di oggi non sarà in pericolo di attacchi probabilmente fino alla crono dei vini, salvo una fuga da lontano a Savona (probabile) con un enorme vantaggio. 

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Il Giro secondo me difetta sotto alcuni aspetti quest'anno, ma la tappa di ieri era disegnata benissimo. C'era la possibilità di attaccare su una salita durissima come il Carpegna senza più trovare un metro di pianura dopo, e la stessa salita di Montecopiolo era tutt'altro che semplice, nella sua brevità. Gli arrivi in salita saranno quello che saranno, ma la responsabilità del nulla cosmico di ieri non è certamente di chi ha disegnato la tappa.

 

Peraltro a me i muri a grappoli della Vuelta non piacciono neanche un po', non è certamente l'assenza delle rampe che fanno impazzire Purito il problema del Giro di quest'anno. Il vero problema è che ci sono millecinquecento arrivi in salita e quasi nessuna tappa disegnata con un po' di fantasia, e che manca il tappone oltre i 200 km con tante salite. A me secca che vengano penalizzati i fondisti, non i garagisti.

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Rolland ha attaccato ed è stato ripreso, eh. E dietro son rientrati cani e porci.

Sì ma questo è un limite dei protagonisti della tappa semmai e nello specifico di rolland che fino a ieri in classifica era messo forse peggio di cunego. E al di là delle caratteristiche della tappa di ieri, che a me è piaceva come disegno, l esempio dei muri della vuelta è, a mio modesto avviso, antispettacolo puro, una cagata pazzesca
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Il Giro secondo me difetta sotto alcuni aspetti quest'anno, ma la tappa di ieri era disegnata benissimo. C'era la possibilità di attaccare su una salita durissima come il Carpegna senza più trovare un metro di pianura dopo, e la stessa salita di Montecopiolo era tutt'altro che semplice, nella sua brevità. Gli arrivi in salita saranno quello che saranno, ma la responsabilità del nulla cosmico di ieri non è certamente di chi ha disegnato la tappa.

 

Peraltro a me i muri a grappoli della Vuelta non piacciono neanche un po', non è certamente l'assenza delle rampe che fanno impazzire Purito il problema del Giro di quest'anno. Il vero problema è che ci sono millecinquecento arrivi in salita e quasi nessuna tappa disegnata con un po' di fantasia, e che manca il tappone oltre i 200 km con tante salite. A me secca che vengano penalizzati i fondisti, non i garagisti.

 

 

Sì ma questo è un limite dei protagonisti della tappa semmai e nello specifico di rolland che fino a ieri in classifica era messo forse peggio di cunego. E al di là delle caratteristiche della tappa di ieri, che a me è piaceva come disegno, l esempio dei muri della vuelta è, a mio modesto avviso, antispettacolo puro, una cagata pazzesca

 

finalmente! applausi :ave:

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Rolland ha attaccato ed è stato ripreso, eh. E dietro son rientrati cani e porci.

 

Rolland non è un fenomeno, ha attaccato in discesa dopo una salita fatta abbastanza piano, perciò con avversari ancora forniti di compagni di squadra per inseguire (perché con una salita fatta forte, di sicuro i Morabito del caso non sarebbero stati così pimpanti nel finale, e forse sarebbero stati staccati). In tutto questo, è stato ripreso a 300 metri dal traguardo.

 

Anche senza attaccare a 40 km dal traguardo, poi, qualche tentativo sulla salita finale lo si poteva fare comunque.

 

Detto ciò, non voglio stare a sindacare sulle scelte dei corridori, che in effetti non sembravano avere gambe entusiasmanti ieri. Però, appunto, il tipo di corsa che è venuto fuori è dovuto all'approccio che tutti hanno avuto, non certo ad un disegno inadeguato da parte degli organizzatori.

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