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Pozzovivo, purtroppo, è sempre stato forte nelle tappe dove c'era una sola salita ... qualche anno fa ha vinto a Punta Veleno, sul Monte Baldo, al Giro del Trentino, una salita che non ha nulla da invidiare allo Zoncolan per pendenze ...potrà far bene ad Oropa e Montecampione, ma se non è migliorato nel fondo lo vedo perdente a Val Martello, dove, se vorranno, potranno fare sfracelli iniziando ad attaccare già sul Gavia, ed allora voleranno i minuti ... e a proposito ... quella tappa così come quella dello Zoncolan io aspetto Ivan Basso  :rolleyes:

parliamo di quello che nemmeno un mese fa ha sfiorato il podio alla Liegi, mi sa che anche sul fondo sia migliorato...

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@lasega @smec

A me sembra che si faccia fatica ad accettare che nel ciclismo di oggi la differenza si fa solo ed esclusivamente sull'ultima salita causa livellamento dei valori. Abbiamo visto poche, rarissime, eccezioni. Appunto, eccezioni.

 

Una salita facile come la finale neutralizzava praticamente ogni velleità sul Carpegna - se vuoi lo spettacolo l'arrivo lo devi mettere in cima al Carpegna e ti godi i big che fan battaglia sull'ultima salita, non a Montecopiolo. 

 

Il punto è che forse non ci si vuole rassegnare al fatto che oggi il trend è questo e va incoraggiato, anche a costo di dover guardare solo gli ultimi 10 km della tappa e vedere però in quei 10 km molto più di quanto non si è visto in questa settimana di giro. 

Non so che ciclismo ti capita di guardare ma il trend che descrivi è già in corso, altamente incoraggiato. Ed è una cagata, ripeto, dal punto di vista dello spettacolo (parere personale perché a qualcuno l'arrivo al 25% dopo una tappa facilotta potrà anche piacere, io trovo un branco di corridori in difficoltà a mantenere l'equilibrio sulla bici uno degli aspetti più degradanti di questo sport), ma soprattutto dal punto di vista sportivo, andando contro ogni logica definizione di di sport di resistenza. Allora ti dico come il sottoscritto traccerebbe un GT, da perfetto e inascoltato pirla:

- 6 tappe, sparse nelle tre settimane, che abbiano la volata come epilogo più ragionevole

- prologo (individuale o a squadre) per disegnare una prima classifica

- almeno 3-4 tappe collinari toste (modello Pescara un anno fa oppure Montalcino 2010 o Porto Sant'Elpidio  due anni fa: tipologie diverse che potrebbero, anche geograficamente coesistere), preferibilmente oltre i 240 km

- 1-2 tappe con le grandi salite appenniniche tipo sabato

- nella prima metà di corsa una cronometro su percorso accidentato, strade strette e con molte curve, che esalti forma e abilità nella guida del mezzo e non predisposizione alla specialità. Il modello potrebbe essere la cronometro delle 5 terre, dove non a caso si difesero anche alcuni che cronomen non sono mai stati (il chilometraggio può anche eccedere i 60-70 km, sono convinto che avremmo sorprese in quelli che consideriamo forti a cronometro)

- 6 tappe di alta montagna, di cui almeno 2 con arrivo successivo ad una discesa tecnica, oltre i 220 km

- passerella finale, seguita da gara sprint sul modello dello sci di fondo tra i primi 16/32 della classifica a punti, per eleggere il miglior sprinter

 

Il tutto con:

- riduzione a 7 atleti per tutte le squadre

- niente misuratori di potenza né radioline

- cambiamenti sul mezzo (limitazione rapporti a disposizione)

 

Immagino che vengano violate una mezza dozzina di regole UCI, ma se il ciclismo è messo così sarà anche (soprattutto) colpa loro no? :tongue:

 

 

 

Sulla tappa di ieri, sono dubbioso che Pozzovivo possa vincere, penso verrà fuori un nome nuovo piuttosto, se Evans dovesse cedere nell'ultima settimana. Chi possa essere non so, ma mi aspetterei un numero a effetto da un giovane (Kelderman, Majka o non so)

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Dobbiamo ricordarci che questo per Pozzovivo è il primo anno dove ha una squadra tutta per se, l' anno scorso la squadra puntava più su Betancur che su Pozzovivo, quando era alla Colnago non ha mai avuto la squadra tutta per se perchè erano tutti sempre per Modolo e quelli che dovevano essere i suoi uomini di salita si chiamavano Battaglin e Pirazzi.  :blink:

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Pozzovivo, purtroppo, è sempre stato forte nelle tappe dove c'era una sola salita ... qualche anno fa ha vinto a Punta Veleno, sul Monte Baldo, al Giro del Trentino, una salita che non ha nulla da invidiare allo Zoncolan per pendenze ...potrà far bene ad Oropa e Montecampione, ma se non è migliorato nel fondo lo vedo perdente a Val Martello, dove, se vorranno, potranno fare sfracelli iniziando ad attaccare già sul Gavia, ed allora voleranno i minuti ... e a proposito ... quella tappa così come quella dello Zoncolan io aspetto Ivan Basso  :rolleyes:

 

Non seil'unico  :wub:

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Dobbiamo ricordarci che questo per Pozzovivo è il primo anno dove ha una squadra tutta per se, l' anno scorso la squadra puntava più su Betancur che su Pozzovivo, quando era alla Colnago non ha mai avuto la squadra tutta per se perchè erano tutti sempre per Modolo e quelli che dovevano essere i suoi uomini di salita si chiamavano Battaglin e Pirazzi.  :blink:

In parte, perché a mio avviso nelle scorse annate (particolarmente nel 2012) Pozzovivo è naufragato soprattutto per demeriti propri, più che per la mancanza di gregari al proprio servizio.

Ecco, se proprio devo dire la mancanza della squadra ha inciso giusto nel 2010 mi pare, quando ha perso minuti nelle tappe olandesi; due anni fa invece s'è perso in particolare in una tappa di montagna dove il supporto della squadra serviva a poco, non avendo avuto problemi meccanici o fisici e visto che non era chiamato a fare la corsa né perciò a scoprirsi in prima persona. L'impressione che ho è che la continuità sulle tre settimane di Pozzovivo sia piuttosto limitata e ricordo che, come quest'anno, anche 2 anni fa ad aprile volava.

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In parte, perché a mio avviso nelle scorse annate (particolarmente nel 2012) Pozzovivo è naufragato soprattutto per demeriti propri, più che per la mancanza di gregari al proprio servizio.

Si, ma non ha mai avuto una squadra con gente che lo potesse trasportare fino al traguardo anche per limitare i danni (invece Uran se dovesse avere una giornata storta avrebbe Poels o l' anno scorso al Tour de France Kwiatkowski aveva Velits).

Pozzovivo è la prima volta che ha una squadra in grado di supportarlo con azioni simili a quella di ieri, poi i gregari si sono rivelati inutili nella sua azione, ma un' azione simile da fare sullo Stelvio non la trascurerei, anche perchè la Movistar e la BMC non sembrano avere uomini in grado di tenere chiusa la corsa in caso di un attacco degli Ag2r.

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Ma sai, se in montagna le gambe non girano, non c'è nessuno che può trasportarti, fatto salvo il DS con l'ammiraglia. :tongue:  La squadra nel caso di Pozzovivo può servire come supporto per un'azione da lontano, per chiudere sulle fughe e permettere mediante un attacco di prendere secondi di abbuono e naturalmente come appoggio in pianura (escludo l'eventualità del controllare la corsa visto che Pozzo non ha mai avuto questo onere, non avendo mai vestito la maglia rosa..in futuro chissà). Ora io mi auguro per lui che non viva giornatacce come la tappa lombarda di 2 anni fa, altrimenti è inutile dire che non c'è squadra che tenga, finirà lontano

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Pozzovivo, purtroppo, è sempre stato forte nelle tappe dove c'era una sola salita ... qualche anno fa ha vinto a Punta Veleno, sul Monte Baldo, al Giro del Trentino, una salita che non ha nulla da invidiare allo Zoncolan per pendenze ...potrà far bene ad Oropa e Montecampione, ma se non è migliorato nel fondo lo vedo perdente a Val Martello, dove, se vorranno, potranno fare sfracelli iniziando ad attaccare già sul Gavia, ed allora voleranno i minuti ... e a proposito ... quella tappa così come quella dello Zoncolan io aspetto Ivan Basso  :rolleyes:

 

parliamo di quello che nemmeno un mese fa ha sfiorato il podio alla Liegi, mi sa che anche sul fondo sia migliorato...

 

in effetti il tallone d'achille di Pozzovivo potrebbe essere la prestazione in una tappa con salite multiple (ed il precedente della Liegi che è stato ricordato non dimostra nulla, perché non si possono paragonare le pur dure cotes del Belgio a due salite come Gavia e Stelvio: il problema di tenuta di Pozzovivo non dipende tanto dalla lunghezza della tappa, quanto dai km totali di salita) PERO':

a) il tappone della Val Martello sarà solo 139 km (e ok, saranno quasi 50 di salita che avranno nelle gambe all'attacco della Val Martello, ma la tappa è veramente corta)

b) ho serissimi dubbi che qualcuno si metta a fare corsa dura da lontano, infatti anche tu dici "se vorranno potranno fare sfracelli già sul Gavia", ma il punto è proprio questo: NON vorranno! Ricordiamoci che in gruppo non ci sono né Contador, né Nibali... e probabilmente anche il tappone si risolverà negli ultimi 5 km della Val Martello, che è salita a strappi e dove uno come Pozzovivo può trovarsi bene. Prima, si staccherà solo chi non dovesse essere in giornata. L'unico che potrebbe far casino da lontano è Quintana, nel caso (secondo me non da escludere) che avesse perso ulteriore terreno ad Oropa e/o Montecampione.

Occhio piuttosto alla tenuta di Pozzovivo appunto ad Oropa, perché non c'è solo l'arrivo in salita ma altri due gpm tosti prima, e senza tutto quel fondovalle che dividerà lo Stelvio dalla Val Martello (e che, quindi, castrerà il tanto sbandierato tappone) la corsa potrebbe risultare più tirata quel giorno, che sullo Stelvio (anche se, cmq, dubito). (Ecco secondo me invece Quintana rischia di più a Montecampione, salita non impossibile, e fatta dopo 200 km di pianura: non il max per un diesel che non mi pare ancora al top come, appunto, il colombiano - ma manca ancora una settimana quindi chissà)

 

In parte, perché a mio avviso nelle scorse annate (particolarmente nel 2012) Pozzovivo è naufragato soprattutto per demeriti propri, più che per la mancanza di gregari al proprio servizio.

Ecco, se proprio devo dire la mancanza della squadra ha inciso giusto nel 2010 mi pare, quando ha perso minuti nelle tappe olandesi; due anni fa invece s'è perso in particolare in una tappa di montagna dove il supporto della squadra serviva a poco, non avendo avuto problemi meccanici o fisici e visto che non era chiamato a fare la corsa né perciò a scoprirsi in prima persona. L'impressione che ho è che la continuità sulle tre settimane di Pozzovivo sia piuttosto limitata e ricordo che, come quest'anno, anche 2 anni fa ad aprile volava.

 

allora, che in passato Pozzovivo abbia fallito più per limiti propri è verissimo, anche perché lui, avendo sempre potuto correre di rimessa sugli altri, non ha mai avuto granché bisogno dei compagni e cmq se non sbaglio, due anni fa, una bella mano gliel'aveva data Brambilla che a quel Giro era andato eccome. Però l'esempio che citi tu della tappa lombarda (Pian dei Resinelli) è stata proprio l'eccezione che conferma la regola: quel giorno Poz era rimasto presto senza compagni, e così non aveva potuto alimentarsi, andando in crisi di fame. In più, vado a memoria, mi pare anche che fosse caduto poco prima dell'ultima salita e fosse stato quindi costretto a rientrare da solo (e forse anche per quello non aveva avuto tempo di mangiare). Insomma, quel giorno la mancanza di squadra gli era costata eccome! pensiamo ad Aru ieri: non so se sarebbe riuscito a rientrare senza squadra.

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Infatti smec, ho detto in parte. Però concedimi di dubitare delle 3 settimane di Domenico, atleta fatto e finito che ha avuto modo di misurarsi innumerevoli volte con il Giro (non così con le classiche collinari, dove le sue potenzialità sarebbero di tutto rispetto e per cui la militanza fuori dal WT è stata un limite enorme), cedendo sempre alla distanza. Tanto più che 2 anni fa mi illuse dopo una settimana, mentre Savoldelli (uno che sì i Giri li ha vinti solo ed è sempre riuscito ad alimentarsi :tongue: ) diceva, anche rivolgendosi al diretto interessato, che puntare al Giro non era cosa, e che avrebbe dovuto cercare altre vittorie di tappa...infatti...

 

Su quel giorno di Pian dei Resinelli non ricordo la caduta di Pozzovivo, ricordo invece quella del vincitore. E ricordo invece un Pozzovivo cianotico al traguardo, evidentemente molto sofferente per il freddo (fu effettivamente una tappa durissima); secondo me la spiegazione sta qui, il fantino ha meno benzina dei colleghi si stazza più normale, e quindi in una tappa dura (resa dura anche dal tempo) può andare in debito. Bisogna dire che il disegno di questo Giro potrebbe aiutarlo, però bisogna vedere Giove pluvio.... :wink2:

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beh sì, che patisce il freddo l'ha detto anche lui... speriamo bene dai!

 

anche perché è l'unico italiano almeno da top 5, con Aru che se tutto va bene  (cioè se non crolla) può valere una top 10. E poi c'è questo giovane varesino che corre alla Cannondale e che è tutto da scoprire...

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beh sì, che patisce il freddo l'ha detto anche lui... speriamo bene dai!

 

anche perché è l'unico italiano almeno da top 5, con Aru che se tutto va bene  (cioè se non crolla) può valere una top 10. E poi c'è questo giovane varesino che corre alla Cannondale e che è tutto da scoprire...

Attenti a Keldermann...... :65:

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beh sì, che patisce il freddo l'ha detto anche lui... speriamo bene dai!

 

anche perché è l'unico italiano almeno da top 5, con Aru che se tutto va bene  (cioè se non crolla) può valere una top 10. E poi c'è questo giovane varesino che corre alla Cannondale e che è tutto da scoprire...

Dal 1999 stiamo cercando di individuare questo essere a noi sconosciuto da 15 anni.

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parliamo di quello che nemmeno un mese fa ha sfiorato il podio alla Liegi, mi sa che anche sul fondo sia migliorato...

 

sinceramente non vedo il nesso tra andar forte alla Liegi e fare classifica in un grande giro ... Gilbert può vincere tutte le classiche delle Ardenne ma non farà mai classifica al Giro o al Tour e potrebbe vincere una tappa solo se andasse in fuga dal mattino ...

 

io non ce l'ho con Pozzovivo ... commento quel che vedo e che ho visto in passato ... e la mia opinione può benissimo non essere condivisa ...

 

io mi aspetto Basso davanti a Pozzovivo a Trieste ... magari ci prendo o magari mi sbaglio ... ma un conto è se mi sbaglio perché Ivan va in crisi e prende mezz'ora e un conto se Domenico attacca sullo Stelvio, porta via un gruppetto e poi stacca tutti verso Val Martello e poi si ripete arrivando da solo sullo Zoncolan ... io come italiano glielo auguro, ma non me lo aspetto ... questo, basandomi sulle prestazioni degli scorsi anni ... poi ... non mi aspettavo nemmeno Hesyedal 2 anni fa ......

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sinceramente non vedo il nesso tra andar forte alla Liegi e fare classifica in un grande giro ... Gilbert può vincere tutte le classiche delle Ardenne ma non farà mai classifica al Giro o al Tour e potrebbe vincere una tappa solo se andasse in fuga dal mattino ...

 

io non ce l'ho con Pozzovivo ... commento quel che vedo e che ho visto in passato ... e la mia opinione può benissimo non essere condivisa ...

 

io mi aspetto Basso davanti a Pozzovivo a Trieste ... magari ci prendo o magari mi sbaglio ... ma un conto è se mi sbaglio perché Ivan va in crisi e prende mezz'ora e un conto se Domenico attacca sullo Stelvio, porta via un gruppetto e poi stacca tutti verso Val Martello e poi si ripete arrivando da solo sullo Zoncolan ... io come italiano glielo auguro, ma non me lo aspetto ... questo, basandomi sulle prestazioni degli scorsi anni ... poi ... non mi aspettavo nemmeno Hesyedal 2 anni fa ......

Se succede vado a farglielo io l'antidoping :mrgreen:

 

 

Comunque in effetti per ora Pozzovivo non è andato molto diversamente rispetto agli altri anni (in cui comunque è riuscito varie volte a chiudere tra i 10 il Giro), però come gli altri anni è da vedere se riesce ad essere più costante e solido nell'arco di tutta la corsa, per ora ci possono essere dei segnali ma è da vedere sulla strada come andrà.

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beh sì, che patisce il freddo l'ha detto anche lui... speriamo bene dai!

 

anche perché è l'unico italiano almeno da top 5, con Aru che se tutto va bene  (cioè se non crolla) può valere una top 10. E poi c'è questo giovane varesino che corre alla Cannondale e che è tutto da scoprire...

Spero anche io per lo stesso motivo, ma sono rimasto troppo scottato due anni fa. Sinceramente da Aru mi aspettavo di più, forse l'ho già detto dopo il Trentino; sì, lo so, il sardo è giovane, ma l'anno scorso aveva dato un paio di segnali per cui mi era sembrato più pronto. A Basso invece auguro il meglio, anche se il ritiro alla Vuelta non è un buon viatico

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Comunque in effetti per ora Pozzovivo non è andato molto diversamente rispetto agli altri anni (in cui comunque è riuscito varie volte a chiudere tra i 10 il Giro), però come gli altri anni è da vedere se riesce ad essere più costante e solido nell'arco di tutta la corsa, per ora ci possono essere dei segnali ma è da vedere sulla strada come andrà.

 

un momento, il mio ottimismo su Pozzovivo non è tanto per le prestazioni in sè (l'attacco di domenica a Sestola vale quello di due anni fa a Lago Laceno) quanto per la maggior sicurezza che sembra dimostrare in gruppo, vedi l'utilizzo della squadra tanto a Montecopiolo che a Sestola (e lasciamo stare che poi i compagni di squadra non gli siano serviti: la squadra si è mossa bene, poi è stato lui a non averne bisogno).

 

Ma secondo me è stato soprattutto il giorno prima che Poz ha fatto il salto di qualità: NON a livello di prestazioni, quanto di convinzione. Perché io non lo avevo mai visto mettere la squadra a tirare nel finale di una tappa dura. E se l'ha fatto, significa che si sente in grado di competere per un piazzamento in top 5, altrimenti non avrebbe avuto nessun senso, per lui, fare il lavoro degli altri. E i suoi stessi compagni di squadra sembrano motivati a lavorare per lui, pur essendo loro francesi e lui l'unico italiano in squadra.

 

Poi per carità, magari ad Oropa esce di classifica, ma dato che secondo me anche in passato, a Pozzovivo, più che le gambe è mancata la testa, sono queste differenze che mi fanno ben sperare. Unite, appunto, al fatto che tapponi da 4-5 colli e 6-7 ore in bici, quest'anno, non ci sono.

 

Spero anche io per lo stesso motivo, ma sono rimasto troppo scottato due anni fa. Sinceramente da Aru mi aspettavo di più, forse l'ho già detto dopo il Trentino; sì, lo so, il sardo è giovane, ma l'anno scorso aveva dato un paio di segnali per cui mi era sembrato più pronto. A Basso invece auguro il meglio, anche se il ritiro alla Vuelta non è un buon viatico

 

beh, Aru finora praticamente non ha corso nel 2014... diamogli fiducia sulle tre settimane (anche l'anno scorso il meglio l'ha dato alle Tre Cime, anche se cmq non è paragonabile un Giro corso da gregario e senza curare la classifica, con il primo da capitano).

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Infatti io mi aspetto molto da Aru proprio perché l'anno scorso alle 3 Cime ha dato un bel saggio e doti come la continuità sulle tre settimane in un atleta si vedono fin da subito e se mancano difficilmente possono essere compiutamente recuperate (tanto per fare nomi, Di Luca è sempre stato carente in questo senso ed è un aspetto che non ha mai completamente colmato; al momento sospendo il giudizio su Pozzovivo). Però mi aspettavo di più come prestazioni singole, non so se rendo l'idea, invece mi è parso come uno dei tanti in gruppo sulle prime salite, nemmeno fra i più brillanti (prendo ad esempio l'accelerazione di Uran a Sestola). Ma forse è vero, ha corso poco ed è meno brillante, programmando di crescere allorché si deciderà la corsa, sfruttando le sue doti di recupero.

 

Sono critico nei confronti del sardo solo perché credo e spero che per quanto giovane possa dare una svolta il suo Giro

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Penso che ce ne sia solo uno di possibile dato che Viviani ha la febbre ...E quindi l'hai tirata anche a Nizzolo  :lol:

Ho modificato, così da tirarla a Bouhanni.

Visto che dai pronostici da me fatti sono pari "vince" Swift.  :ph34r:

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Non ho visto a che punto preciso è partito Nizzolo ma trovandosi a ruota di Bouhanni era il caso di anticipare così tanto? Così, dico senza conoscere puntualmente le rispettive caratteristiche, ma due volte ha anticipato, due volte secondo, a sto punto varrebbe la pena di provare a cambiare tattica

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