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E chi ha detto che avevano scarsa intraprendenza? Forse ne avevano più in quelle circostanze di quando erano sostenuti da una grande condizione. E comunque ci sono infinite vie di mezzo tra questi 2 , che hanno una propensione all'attacco sopra la media, e Schleck.

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16 hours ago, emmea90 said:

Contador 2013 e Nibali 2015 nonostante non avessero gamba avevano comunque più intraprendenza di Quintana.

Quel Contador e quel Nibali non avevano nulla da perdere e potevano pensare di ribaltare Froome solo attaccandolo a fondo da lontano, anche a costo di saltare. Quintana non è ancora in quella condizione (o meglio, non lo era fino a prima della crono) e ha/aveva ancora la legittimissima ambizione di poter staccare la maglia gialla nel confronto diretto, in salita, sulle Alpi.

Certo, ora si trova di nuovo a 3 minuti di distanza da Froome come l'anno scorso, il che significa che sulle Alpi dovrà attaccare fin dalla prima occasione, a Culoz, e questo anche se la gamba non dovesse migliorare, proprio perché ormai anche per lui l'ennesimo podio aggiungerebbe poco alla carriera.

Quindi ok se, per come si sono messe le cose con un ritardo di 3', anche sulle Alpi Quintana non prova ad inventarsi nulla, allora per quel che mi riguarda @Rio Immagina avrà ragione a dargli dello Schleck. Ma per adesso mi sembra una considerazione non solo prematura, ma anche ingenerosa.

Modificato da smec-easyjet
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Le prestazioni di Schleck in salita erano molto più vicine a quelle dello spagnolo (che infatti guadagnava terreno nelle molto più lunghe e tecniche cronometro) di quanto lo siano state fin'ora quelle di Quintana rispetto a Froome. Schleck non era un cuor di leone ma per quanto visto sin'ora al Tour il lussemburghese era tutt'altra pasta rispetto al colombiano, visto che le scoppole che ha preso quest'ultimo dal keyano Schleck non le ha mai prese al Tour da Contador. Quindi, giustamente considero prematuro cassare Quintana come bluff (anche perchè un Giro l'ha vinto), ma a parità di prestazioni scelgo tutta la vita Schleck alla stessa età (di cui pure dicevamo avesse ancora tutta la vita davanti se non che, a 26, fu proprio l'ultima stagione buona della sua carriera).

La poca spregiudicatezza che ha Quintana è la stessa che lo accomuna a Schleck di chi si di essere nettamente il più forte della sua generazione e poter contare su un futuro certamente vincente però il futuro non mai certo, possono capitargli le sfighe di Schleck e finire la carriera a 26 anni e può essere che fra due Van Garderen faccia il salto di qualità che lo elevi a cannibale proprio come fece Froome. 

Comunque almeno sin'ora non credo proprio che la colpa di Quintana sia stata quella di aver fatto troppo spesso la parte del coprispalle di Froome come le scorse edizioni, questo Quintana per ora non ne ha proprio al pari di Nibali al Giro, e probabilmente se avesse corso alla garibaldina proprio come Nibali si troverebbe oggi ad uno svantaggio abissale (ed è ciò che rimproveravo a Nibali al Giro, l'essersi esposto troppo e non essersi comportato invece come Quintana che nonostante una condizione pessima ha fin'ora abbastanza contenuto il distacco)

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Nota polemica: Froome, intervistato in merito alla conversazione in corsa avuta con Aru, ha dichiarato una cosa tipo (non ricordo le parole testuali): "ho chiesto informazioni sulla loro tattica, non capivo perché tirassero così forte. Comunque ognuno fa la sua gara". Niente di personale verso Froome, ma che senso ha questa dichiarazione? Bisogna rendere conto a lui delle tattiche di gara? 

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Ma sì ho sentito anche io, nulla di nuovo, Froome non è un mostro di simpatia, e data anche la superiorità sua e soprattutto della sua squadra si sente padrone in gruppo. Poi lo standard a cui è abituato in gruppo quest'anno è gente che teme di attaccare o addirittura asseconda la maglia gialla in modo fedele (Basso con Armstrong, in confronto a Porte con Froome, era un pericoloso rivoluzionario del gruppo), quindi quello stronzo di Aru che cosa vorrebbe fare? Gli facciamo scrivere un bel tweet da Henderson o lo facciamo citare da The Secret Pro, così si dà una calmata invece di tirare

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Io nel frattempo non capisco tutto questo astio verso Schleck, nel 2009 era talmente inferiore a Contador che l'unico obiettivo raggiungibile era il secondo posto che ha alla fine ottenuto, nel 2010 senza il fratello ha attaccato dove poteva e ha perso anche per sfortuna senza dimostrarsi particolarmente inferiore allo spagnolo e nel 2011 per quanto abbia mostrato un certo attendismo nelle prime tappe nelle ultime, specialmente in quella del Galibier, ha dimostrato di avere le palle; quindi questi paragoni con Quintana (che tra l'altro è completamente senza gambe) davvero non li capisco

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1 ora fa, Luca0499 dice:

Io nel frattempo non capisco tutto questo astio verso Schleck, nel 2009 era talmente inferiore a Contador che l'unico obiettivo raggiungibile era il secondo posto che ha alla fine ottenuto, nel 2010 senza il fratello ha attaccato dove poteva e ha perso anche per sfortuna senza dimostrarsi particolarmente inferiore allo spagnolo e nel 2011 per quanto abbia mostrato un certo attendismo nelle prime tappe nelle ultime, specialmente in quella del Galibier, ha dimostrato di avere le palle; quindi questi paragoni con Quintana (che tra l'altro è completamente senza gambe) davvero non li capisco

Sono d'accordo sul fatto che nel 2009 c'era poco da fare contro quel Contador, e tutto sommato Schleck non fu nemmeno particolarmente attendista: provò un attacco sull'Agnès nella tappa di Saint-Girons (abbastanza lontano dal traguardo fra l'altro); nella tappa di Verbier mise a tirare la squadra e aveva probabilmente intenzione di attaccare ma venne tritato dal miglior Contador di sempre; sul Piccolo San Bernardo tentò una specie di attacco, anche se la salita era quel che era; nella tappa di Le Grand-Bornand attaccò abbastanza a fondo col fratello, tentando anche di dare un seguito all'azione.

Non sono particolarmente d'accordo sul 2011, nel senso che effettivamente nelle ultime due tappe alpine fu inappuntabile e coraggioso, ma sui Pirenei non si limitò a "mostrare un certo attendismo", fu proprio da sberle. Tre scatti in croce, fatti già con la testa voltata per vedere la posizione del fratello, in tappe durissime come quelle di Luz Ardiden e di Plateau de Beille. Tappe in cui dava la sensazione di avere più benzina degli altri (e anche se non si può avere la verifica definitiva, le Alpi non fecero che rafforzare la supposizione).

Lo sono ancora meno sul 2010, dove tutto fece fuorché "attaccare dove poteva". In particolare, perse il Tour proprio perché non attaccò dove poteva nella prima tappa alpina, ad Avoriaz, quando Riis gli ordinò di partire a 6 km dal traguardo, lui preferì aspettare l'ultimo chilometro, salvo poi scoprire che Contador era alla frutta. Guadagnò 10'' marci, in una giornata in cui poteva rifilare un colpo pesantissimo all'avversario.

E pure sui Pirenei, il famoso surplace di Ax-3-Domaines fu frutto soprattutto del suo incollarsi alla ruota di Contador, giustificando l'atteggiamento dicendo che "lui aveva la maglia gialla e quindi non stava a lui attaccare", il tutto con una cronometro di oltre 50 km in programma il penultimo giorno.

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La squadra tira ma poi io non scatto, anzi mi faccio staccare dagli altri. 

Non capisco la logica.

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4 hours ago, Luca0499 said:

Io nel frattempo non capisco tutto questo astio verso Schleck, nel 2009 era talmente inferiore a Contador che l'unico obiettivo raggiungibile era il secondo posto che ha alla fine ottenuto, nel 2010 senza il fratello ha attaccato dove poteva e ha perso anche per sfortuna senza dimostrarsi particolarmente inferiore allo spagnolo e nel 2011 per quanto abbia mostrato un certo attendismo nelle prime tappe nelle ultime, specialmente in quella del Galibier, ha dimostrato di avere le palle; quindi questi paragoni con Quintana (che tra l'altro è completamente senza gambe) davvero non li capisco

oltre a quanto scritto da gigi (a proposito, complimenti per la memoria dei singoli episodi!) Merdy era irritante anche per tanti aspetti: prima di tutto proprio quel suo scattare sempre guardandosi alle spalle, per vedere dov'era il fratellone (e a questo proposito aggiungo il ricordo della tappa del Ventoux, l'ultima del Tour 2009, in cui anziché provare un ultimo disperato attacco a Contador, corse solo ed esclusivamente per far salire Frank sul podio; ma non ci riuscì perché a purgargli fu tale Lance Armstrong), questo correre sempre di conserva salvo non solo dire che invece all'indomani avrebbe attaccato (questo, in fondo, lo dice sempre anche Quintana e cmq lo dicono tutti), ma dando proprio l'impressione di avere una fiducia di sé non supportata da quello che diceva la logica dei risultati.

Ma soprattutto, odiavo di Merdy il fatto che dal 2008 abbia corso sempre e solo in funzione del Tour, con una maniacalità che solo Armstrong e Ullrich prima di lui: con la differenza che quegli altri due, almeno un Tour, l'avevano vinto. Merdy invece ogni anno snobbava qualsiasi altra corsa in calendario (salvo giusto la Liegi, ma anche lì: grandissimo il numero del 2009, che rimane secondo me la vera perla nella sua carriera, davanti anche alla tappa del Galibier, nella quale se non avesse avuto Frankie a corprigli le spalle nel gruppo non si sarebbe mai mosso così da lontano: ma cmq anche lì fece un'imprese, gli va riconosciuto) come solo chi ha già vinto almeno un Tour può permettersi di fare. Quintana, quantomeno, almeno una Tirreno/Catalogna e un Paesi Baschi/Romandia all'anno prova a portarseli a casa, spesso riuscendoci, e quando va alla Vuelta non lo fa da turista come Merdy (che nell'ultimo anno con Riis si fece cacciare per aver fatto le ore piccole in discoteca tra una tappa e l'altra - e cmq non ricordo suoi risultati degni di nota in Spagna) ma quantomeno con una condizione tale da lottare per una top 5/ top 10.

E mannaggia a voi che a distanza di anni tornate a farmi fare del sangue marcio a parlare di Merdy :D

Modificato da smec-easyjet
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Anche Cancellara domani non riparte per non stancarsi troppo in vista di Rio; e pensare che credevo ci tenesse, ad un'ultima passerella sugli Champs...

kemmerdaaaa! queste cose solo al Giro di Taglia succedonoooo!!! perché il Giro non lo rispetta ness1??!?!?

http://www.cicloweb.it/2016/07/20/tour-finito-per-fabian-cancellara-domani-spartacus-non-riparte/

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13 ore fa, Riuji22 dice:

La squadra tira ma poi io non scatto, anzi mi faccio staccare dagli altri. 

Non capisco la logica.

A me è sembrato un tiro per isolare Froome ma non ci riesco, e poi gli altri alla fine son più forti. Non so quanto fosse davvero attaccabile questa sky, Poels è arrivato coi migliori.

Capitolo Quintana: Martinello parlava in telecronaca della strana preparazione del Movistar, cioè fare il Romandia e poi 2 mesi in altura in Colombia. Ci sono conferme di questa cosa? Perché mi sembra una preparazione abbastanza atipica.

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15 ore fa, -Gigilasegaperenne- dice:

Lo sono ancora meno sul 2010, dove tutto fece fuorché "attaccare dove poteva". In particolare, perse il Tour proprio perché non attaccò dove poteva nella prima tappa alpina, ad Avoriaz, quando Riis gli ordinò di partire a 6 km dal traguardo, lui preferì aspettare l'ultimo chilometro, salvo poi scoprire che Contador era alla frutta. Guadagnò 10'' marci, in una giornata in cui poteva rifilare un colpo pesantissimo all'avversario.

Sì, nel suo libro Rijs dice esattamente che aveva passato tutta quella salita finale a dirgli esplicitamente che secondo lui Contador era alla frutta e di attaccare a fondo, e lui rispose che preferiva aspettare i Pirenei. Ora per quanto questa versione possa essere di parte la trovo decisamente credibile per come buttò nel cesso anche il Tour 2011 (anche se in quel caso non abbiamo testimonianze), aspettando le Alpi e scandendo sui Pirenei un passo talmente selettivo da calzare tranquillamente anche a Cunego 

11 ore fa, smec-easyjet dice:

Anche Cancellara domani non riparte per non stancarsi troppo in vista di Rio; e pensare che credevo ci tenesse, ad un'ultima passerella sugli Champs...

kemmerdaaaa! queste cose solo al Giro di Taglia succedonoooo!!! perché il Giro non lo rispetta ness1??!?!?

http://www.cicloweb.it/2016/07/20/tour-finito-per-fabian-cancellara-domani-spartacus-non-riparte/

Ah be' obiettivamente è proprio un Tour del cacchio, oltre a fare schifo sta contando quasi solo ritiri "tattici", altrimenti se la giocherebbe come numero minimo di ritiri con il Giro 2009 (che come noto sta a un GT come l'alluce valgo sta all'alluce). Magari ASO, in controtendenza vuole rendere il Tour il fratello povero della Vuelta :giur:

14 ore fa, Riuji22 dice:

La squadra tira ma poi io non scatto, anzi mi faccio staccare dagli altri. 

Non capisco la logica.

Molto semplicemente secondo me, non ne aveva assolutamente per attaccare, come peraltro si è già visto, quindi ha pensato che facendo fare il ritmo alla squadra poteva far staccare qualcuno messo peggio di lui, cosa in parte riuscita, anche perché date le circostanze per risalire in classifica è l'unico modo.

20 minuti fa, Biaceso dice:

Capitolo Quintana: Martinello parlava in telecronaca della strana preparazione del Movistar, cioè fare il Romandia e poi 2 mesi in altura in Colombia. Ci sono conferme di questa cosa? Perché mi sembra una preparazione abbastanza atipica.

In realtà Quintana ha sempre fatto così, quindi non c'è bisogno di grandi conferme. Penso anche che in un Tour corso su ritmi meno blandi (e in questo certamente la Movistar ha le sue colpe) e forse anche con un disegno che richiede maggiori doti di fondo (tante tappe tutto sommato abbastanza belle, ma nessun tappone) questo tipo di preparazione avrebbe pagato, invece così mi pare si sia rivelata un boomerang. Poi magari c'è qualcos'altro dietro a questo suo rendimento così scarso

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Le olimpiadi sono da sempre il momento più alto che possa mai raggiungere un atleta/nazione vincendo. 

Niente vale più di un oro olimpico.

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bah, che le Olimpiadi siano davvero così centrali nella carriera di un atleta è vero per sport appunto "olimpici" da sempre come atletica, nuoto, scherma, ecc... nel caso del ciclismo, sinceramente, la corsa a cinque cerchi può sì valere una carriera per corridori come Paulinho o anche lo stesso Samuel Sanchez, mentre non vedo come per un uomo di classifica o un plurivincitore di monumento possa aggiungere più di tanto. Poi dipende anche dalla tipologia di corridore, da quel che ancora può ottenere qui al Tour e dalla gara che va a fare a Rio.

Traducendola in nomi e cognomi: capisco Cavendish se va a casa prima delle montagne, perché certi sforzi a 20 giorni dalle prove su pista obiettivamente sarebbero controproducenti; fra l'altro ha già la foto con la vittoria sugli Champs, così come quella con la maglia verde che, cmq, quest'anno non avrebbe potuto rivincere mai nella vita. Quindi lui ha fatto benissimo a salutare. Idem Rohan Dennis che se ha qualche speranza di fare medaglia nella cronometro, ce l'ha appunto arrivandoci più fresco di un Dumoulin, di un Tony Martin o di un Froome.

Nibali ci sta che quest'anno pianificasse Rio, avendo già la pancia abbastanza piena in fatto di GT e potendo tranquillamente conciliare l'obiettivo olimpico con il Giro. Però davvero, per fare un Tour come quello che sta facendo avrei corso a fari spenti Austria e Polonia: non tanto come forma di rispetto verso il Tour, quanto piuttosto verso sé stesso (e ridicolo Pancani a definire "bellissimo" veder Nibali tirare il gruppo, come ieri, in frangenti nei quali lo stesso lavoro avrebbero potuto farlo un Tanel Kangert o un Luis Leon Sanchez qualsiasi, con tutto il rispetto).

Valverde, beh, tanto di cappello: ha fatto (e vinto) alle classiche, ha fatto (e vinto) al Giro, centrando pure il podio, ora è qui al Tour a sacrificarsi per un Quintana nemmeno all'altezza, e tira dritto fino a Parigi prima di andare a Rio, e non mi stupirei se facesse poi anche la Vuelta.

Cancellara invece non l'ho proprio capita: credevo ci tenesse tantissimo alla passerella sugli Champs, e invece ci rinuncia pur non essendo certo il percorso di Rio adatto a lui: sarebbe stato più facile vincere con una sparata all'ultimo chilometro sugli Champs, che non andare a medaglia a Rio. Poi l'oro olimpico a crono già ce l'ha, che gli cambierebbe (nella migliore delle ipotesi) una medaglia di un altro colore nella stessa disciplina? E ad ogni modo, non penso due 2-3 tappe di montagna in più, per un corridore della sua esperienza, avrebbero pregiudicato le cmq scarse possibilità di medaglia olimpica.

Ah, e un applauso a Sagan che se ne sbatte di tutto, va all'attacco quasi tutti i giorni, capace a questo punto che riesca addirittura a vincere a Parigi, e poi va a Rio a fare un po' di casino nella gara di mtb :D

Modificato da smec-easyjet
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48 minuti fa, smec-easyjet dice:

bah, che le Olimpiadi siano davvero così centrali nella carriera di un atleta è vero per sport appunto "olimpici" da sempre come atletica, nuoto, scherma, ecc... nel caso del ciclismo, sinceramente, la corsa a cinque cerchi può sì valere una carriera per corridori come Paulinho o anche lo stesso Samuel Sanchez, mentre non vedo come per un uomo di classifica o un plurivincitore di monumento possa aggiungere più di tanto. Poi dipende anche dalla tipologia di corridore, da quel che ancora può ottenere qui al Tour e dalla gara che va a fare a Rio.

Esatto, magari tra 50 anni l'Olimpiade sarà un traguardo centrale nella carriera di un ciclista, oggi soprattutto per la giovane età della prova non è assolutamente così, anche se è vero che l'oro olimpico ti fa assurgere a una dimensione un po' più ampia, ma nel ristretto ambito ciclistico non è un appuntamento centrale, anche perché mancano termini di paragone storici (è pieno di campioni del passato che non hanno ottenuto alcuna medaglia olimpica).

Diversa può essere la suggestione legata ad una medaglia olimpica per corridori di quelle nazioni minori: ad esempio per Vinokourov e per il Kazakistan l'argento di Sydney, insieme all'oro di Londra, fu davvero una pietra miliare nella storia sportiva nazionale, certamente più di Vuelta, Liegi, podio al Tour e cose simili.

56 minuti fa, smec-easyjet dice:

Nibali ci sta che quest'anno pianificasse Rio, avendo già la pancia abbastanza piena in fatto di GT e potendo tranquillamente conciliare l'obiettivo olimpico con il Giro. Però davvero, per fare un Tour come quello che sta facendo avrei corso a fari spenti Austria e Polonia: non tanto come forma di rispetto verso il Tour, quanto piuttosto verso sé stesso (e ridicolo Pancani a definire "bellissimo" veder Nibali tirare il gruppo, come ieri, in frangenti nei quali lo stesso lavoro avrebbero potuto farlo un Tanel Kangert o un Luis Leon Sanchez qualsiasi, con tutto il rispetto).

Ecco, non c'è dubbio che una doppietta Giro-Tour sia il traguardo più prestigioso per un corridore. Sarebbe stato pressoché impossibile farcela, ma sarebbe bastato non presentarsi in condizioni pietose per non dover proprio chiudere baracca alla prima salita. Però in questo ha influito certamente il parere del preparatore che gli ha detto che fare Giro e Tour ad alti livelli e presentarsi dignitosamente all'Olimpiade era impossibile (come sta facendo Valverde) e invece era consigliabile usciti dal Giro andare a spaccarsi il culo con carichi di lavoro terrificanti in altura. Che poi ora Nibali sia di aiuto ad Aru è molto interessante, ma non aggiunge nulla alla sua stagione, che anzi probabilmente rischia di esaurirsi dopo Rio

1 ora fa, smec-easyjet dice:

Cancellara invece non l'ho proprio capita: credevo ci tenesse tantissimo alla passerella sugli Champs, e invece ci rinuncia pur non essendo certo il percorso di Rio adatto a lui: sarebbe stato più facile vincere con una sparata all'ultimo chilometro sugli Champs, che non andare a medaglia a Rio. Poi l'oro olimpico a crono già ce l'ha, che gli cambierebbe (nella migliore delle ipotesi) una medaglia di un altro colore nella stessa disciplina? E ad ogni modo, non penso due 2-3 tappe di montagna in più, per un corridore della sua esperienza, avrebbero pregiudicato le cmq scarse possibilità di medaglia olimpica.

Be' una medaglia olimpica ha importanza a prescindere secondo me da dove la ottieni, quindi credo che Cancellara punti ad andare a medaglia nella cronometro, eventualità estremamente più probabile di un finale vincente ai Campi Elisi.

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5 ore fa, Biaceso dice:

A me è sembrato un tiro per isolare Froome ma non ci riesco, e poi gli altri alla fine son più forti. Non so quanto fosse davvero attaccabile questa sky, Poels è arrivato coi migliori.

Capitolo Quintana: Martinello parlava in telecronaca della strana preparazione del Movistar, cioè fare il Romandia e poi 2 mesi in altura in Colombia. Ci sono conferme di questa cosa? Perché mi sembra una preparazione abbastanza atipica.

Quoto questo messaggio fra i tanti perché il tema viene fuori ripetutamente un po' dappertutto in questi giorni.

Non c'è dubbio che la Sky sia una squadra formidabile, la più forte del Tour. D'altro canto, è anche vero che l'abbiamo vista quasi sempre impegnata in un solo tipo di esercizio: scandire un passo regolare fino agli ultimissimi chilometri dell'ultima salita, dove poi i migliori fanno a gara a chi spara più forte negli ultimi 10 minuti di corsa (parlando della tappa di ieri, possiamo fare anche 5 minuti). L'unica variante è stata quella di Culoz e Finhaut-Emosson, frazioni nelle quali un'altra squadra (la Astana) ha fatto praticamente il lavoro della Sky.

Ora, si dice che Froome è troppo forte e che lui e la Sky sono inattaccabili, e forse è vero. Però è anche vero che nessuno ha mai provato a farli deviare da questo canovaccio. Correre contro Froome in questa maniera mi sembra come correre i 10.000 metri contro uno che fa l'ultimo giro in 53'' e aspettare sistematicamente la volata. Se si continua a insistere su quella strategia, si perde 99 volte su 100, e la 100a è quella in cui perde perché cade, o perché ha il mal di pancia o quello che volete voi. Quello che si può fare è provare a fare una gara sul ritmo, andando forte dall'inizio, e vedere se per caso quello salta per aria. E' una tattica rischiosa, perché il promotore dell'azione rischia di far saltare per aria in primis se stesso, ma l'alternativa è una sconfitta pressoché certa.

Del resto, Poels e soci di solito escono di scena quando davanti rimangono 8-10 corridori. E' chiaro che se rimangono in 8-10 non prima dei 2 km al traguardo, Froome verrà sempre scortato fino a quel punto.

Se poi si vuole dire che nessuno ha la forza di attaccare per ridurre il gruppo a 8-10 corridori, può anche darsi, ma questo allora ha a che vedere più con la pochezza di chi dovrebbe lanciarsi che con lo strapotere (innegabile) del Team Sky. Ieri da più parti (non sul forum, ma riporto giusto perché mi sembra in tema) si diceva che non si può attaccare Froome perché i suoi gregari impongono un ritmo infernale. Ora, io tutto questo ritmo infernale non l'ho visto, tanto che su una doppia scalata durissima, a 1500 metri dall'arrivo, c'erano una dozzina di corridori assieme, alcuni dei quali a dispetto di una gamba tutt'altro che eccezionale (vedi Mollema). La forza della Sky è evidente, ma mi sembra altrettanto evidente che i tentativi di impensierirla sul serio ammontino finora a zero. Poi possiamo discutere su quale sia la ragione, ma trovo eccessiva la filastrocca secondo la quale contro una squadra del genere nessuno potrebbe fare qualcosa di più.

4 ore fa, emmea90 dice:

Beh, mi pare evidente che Olimpiadi > Tour > Giro. Vorrei capire solo dov'è il problema nella cosa.

Beh, mi pare evidente che non è vero neanche un po'.

L'Olimpiade è una corsa prestigiosa e con il bonus di svolgersi ogni quattro anni anziché ogni anno come praticamente tutte le altre gare del calendario, ma mai nella vita può essere considerato l'evento più importante dell'anno. Che poi ci siano corridori che per un motivo o per un altro ne hanno fatto l'obiettivo centrale della loro stagione è un altro conto (c'è anche gente che ha incentrato la sua stagione sul Giro e non sul Tour, ma non per questo diciamo che il Giro è più importante).

Tanto per dire, nel 1996 sia il Tour sia l'Olimpiade ebbero dei vincitori a sorpresa: dimmi tu se hai sentito parlare più del Tour di Riis o dell'Olimpiade di Richard.

Poi posso essere d'accordo sul fatto che l'Olimpiade stia acquisendo prestigio con il passare delle edizioni, ma il giorno in cui diventerà più importante del Tour (o del Mondiale, ad esempio) è ancora molto lontano, se mai arriverà. 

3 ore fa, Riuji22 dice:

Le olimpiadi sono da sempre il momento più alto che possa mai raggiungere un atleta/nazione vincendo. 

Niente vale più di un oro olimpico.

Ecco, se poi diamo al discorso un valore assoluto, valido per il tutti gli sport, sconfiniamo apertamente - con rispetto parlando - nel campo della minchiata conclamata. Come si faccia a dire senza scoppiare a ridere che per un calciatore (esempio più lampante, ma non unico) è più importante vincere un oro olimpico piuttosto che un Mondiale o una Champions League, è una cosa che sfugge alle mie capacità di comprensione.

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Tecnicamente il Calcio non dovrebbe essere sport olimpico. Infatti iniziano prima delle Olimpiadi a giocare ed riservato solo agli under 23 eccetto 3 over.

Poi trai tu le conclusioni, comunque stiamo parlando della rassegna più importante sopra il Tour e sopra i Mondiali di calcio.

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25 minuti fa, -Gigilasegaperenne- dice:

Non c'è dubbio che la Sky sia una squadra formidabile, la più forte del Tour. D'altro canto, è anche vero che l'abbiamo vista quasi sempre impegnata in un solo tipo di esercizio: scandire un passo regolare fino agli ultimissimi chilometri dell'ultima salita, dove poi i migliori fanno a gara a chi spara più forte negli ultimi 10 minuti di corsa (parlando della tappa di ieri, possiamo fare anche 5 minuti). L'unica variante è stata quella di Culoz e Finhaut-Emosson, frazioni nelle quali un'altra squadra (la Astana) ha fatto praticamente il lavoro della Sky.

Ora, si dice che Froome è troppo forte e che lui e la Sky sono inattaccabili, e forse è vero. Però è anche vero che nessuno ha mai provato a farli deviare da questo canovaccio. Correre contro Froome in questa maniera mi sembra come correre i 10.000 metri contro uno che fa l'ultimo giro in 53'' e aspettare sistematicamente la volata. Se si continua a insistere su quella strategia, si perde 99 volte su 100, e la 100a è quella in cui perde perché cade, o perché ha il mal di pancia o quello che volete voi. Quello che si può fare è provare a fare una gara sul ritmo, andando forte dall'inizio, e vedere se per caso quello salta per aria. E' una tattica rischiosa, perché il promotore dell'azione rischia di far saltare per aria in primis se stesso, ma l'alternativa è una sconfitta pressoché certa.

Del resto, Poels e soci di solito escono di scena quando davanti rimangono 8-10 corridori. E' chiaro che se rimangono in 8-10 non prima dei 2 km al traguardo, Froome verrà sempre scortato fino a quel punto.

Se poi si vuole dire che nessuno ha la forza di attaccare per ridurre il gruppo a 8-10 corridori, può anche darsi, ma questo allora ha a che vedere più con la pochezza di chi dovrebbe lanciarsi che con lo strapotere (innegabile) del Team Sky. Ieri da più parti (non sul forum, ma riporto giusto perché mi sembra in tema) si diceva che non si può attaccare Froome perché i suoi gregari impongono un ritmo infernale. Ora, io tutto questo ritmo infernale non l'ho visto, tanto che su una doppia scalata durissima, a 1500 metri dall'arrivo, c'erano una dozzina di corridori assieme, alcuni dei quali a dispetto di una gamba tutt'altro che eccezionale (vedi Mollema). La forza della Sky è evidente, ma mi sembra altrettanto evidente che i tentativi di impensierirla sul serio ammontino finora a zero. Poi possiamo discutere su quale sia la ragione, ma trovo eccessiva la filastrocca secondo la quale contro una squadra del genere nessuno potrebbe fare qualcosa di più.

 

Cerco di argomentare meglio. 

Non è che la sky sia inattaccabile in senso assoluto, ma nella tappa di ieri nessuno aveva modo di farlo. La Movistar ha messo a tirare Anacona e Valverde, e ha scalfito il giusto. L'Astana ha fatto meglio, ma le tirate di Nibali e Rosa hanno fatto più danni ai propri che agli Sky. 

La mia sensazione è stata: Rosa finisce di tirare, forse Aru si aspettava una tirata più lunga, si gira vede ancora "troppi" uomini sky e non se la sente di sparare un colpo. Gli sky si mettono a fare un buon ritmo, e per attaccare bisogna dare una botta fatta bene, che forse nessuno ha nelle gambe. 

Cosa si potrebbe fare? Forse provare a fare maggiore selezione prima, in modo da sfoltire il gruppo magari nella penultima salita. Ma non credo che nessuno se la sia sentita. Oppure tirare tutto il giorno per provare a mettere alla corda il più forte, sempre che ci si riesca. 

Il bello di questo sport è che ogni giorno è diverso, e magari domani fanno 140km a tutta Astana e Movistar (non cito volutamente BMC) e sull'HC sono in 20.

O magari no.

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Just now, Biaceso said:

Cosa si potrebbe fare? Forse provare a fare maggiore selezione prima, in modo da sfoltire il gruppo magari nella penultima salita. Ma non credo che nessuno se la sia sentita. Oppure tirare tutto il giorno per provare a mettere alla corda il più forte, sempre che ci si riesca. 

Il bello di questo sport è che ogni giorno è diverso, e magari domani fanno 140km a tutta Astana e Movistar (non cito volutamente BMC) e sull'HC sono in 20.

O magari no.

Cosa si potrebbe fare? non penso serva a qualcosa fare il ritmo duro fin dalle salite prima: puoi mandare fuori giri Landa ed Henao, ma avrai ancora Poels e Thomas, o viceversa.

Però puoi provare ad attaccare, magari sulla penultima salita, con un co-capitano: ed ecco perché correggerei quel "bellissimo" con cui Pancani commentava ieri il lavoro di Nibali in "inutilissimo": proprio perché le trenate forti possono darle anche i Kangert e i Rosa, il valore aggiunto di Nibali doveva consistere nella possibilità, per l'Astana, di giocare su due tavoli come al Giro dell'anno scorso con Aru e Landa. Viceversa, Nibali a fare il gregario non aggiunge nulla alla sua carriera, né secondo me può dare una grande mano nemmeno ad Aru, come si è visto.

Ma al di là degli Astana, rimane il fatto che Froome e la Sky li attacchi con i capitani (ovviamente a rischio di saltare) e altri gregari mandati avanti con la fuga come testa di ponte; non certo sostituendosi a loro in testa al gruppo a fare ritmo; perché per quanto possa andar forte un Luis Sanchez o un Fuglsang, potrà appunto sfiancare qualcuno dei gregari di Froome, ma difficilmente tutti. E cmq, non stacca Froome.

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1 ora fa, Riuji22 dice:

Tecnicamente il Calcio non dovrebbe essere sport olimpico. Infatti iniziano prima delle Olimpiadi a giocare ed riservato solo agli under 23 eccetto 3 over.

Poi trai tu le conclusioni, comunque stiamo parlando della rassegna più importante sopra il Tour e sopra i Mondiali di calcio.

Il calcio forse non dovrebbe essere sport olimpico ma lo è, perciò va preso in considerazione. Il fatto che sia riservato agli Under 23 non toglie che anche per un Under 23 è sicuramente preferibile vincere la Champions League piuttosto che l'oro olimpico.

Per dire quanto siano importanti i Giochi nel calcio, considera che Messi ha appena lasciato la Nazionale per la disperazione di non aver vinto niente di importante. Indovina chi ha vinto la medaglia d'oro nel calcio a Pechino.

Che le Olimpiadi siano la manifestazione sportiva più importante del mondo, in generale, non ci piove. Il che però non significa che siano automaticamente l'evento più importante per ogni singolo sport olimpico. Se non ti piace l'esempio del calcio, prendi quello del tennis.

La posizione secondo cui ai Giochi debbano essere ammessi solo gli sport per i quali l'Olimpiade rappresenta l'evento clou della carriera o della stagione è difendibile ed è stata già espressa (per esempio mi pare che Rino Tommasi ne fosse un fautore), però ora come ora non è così, perciò mi baso sul programma olimpico reale, non su quello che piacerebbe vedere a te o a me (e il fatto stesso di poter fare una distinzione del genere credo provi il mio punto). 

Tra l'altro sospetto che stiamo scivolando OT :lol:

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1 ora fa, smec-easyjet dice:

Cosa si potrebbe fare? non penso serva a qualcosa fare il ritmo duro fin dalle salite prima: puoi mandare fuori giri Landa ed Henao, ma avrai ancora Poels e Thomas, o viceversa.

Però puoi provare ad attaccare, magari sulla penultima salita, con un co-capitano: ed ecco perché correggerei quel "bellissimo" con cui Pancani commentava ieri il lavoro di Nibali in "inutilissimo": proprio perché le trenate forti possono darle anche i Kangert e i Rosa, il valore aggiunto di Nibali doveva consistere nella possibilità, per l'Astana, di giocare su due tavoli come al Giro dell'anno scorso con Aru e Landa. Viceversa, Nibali a fare il gregario non aggiunge nulla alla sua carriera, né secondo me può dare una grande mano nemmeno ad Aru, come si è visto.

Ma al di là degli Astana, rimane il fatto che Froome e la Sky li attacchi con i capitani (ovviamente a rischio di saltare) e altri gregari mandati avanti con la fuga come testa di ponte; non certo sostituendosi a loro in testa al gruppo a fare ritmo; perché per quanto possa andar forte un Luis Sanchez o un Fuglsang, potrà appunto sfiancare qualcuno dei gregari di Froome, ma difficilmente tutti. E cmq, non stacca Froome.

Penso come già ho detto prima che l'Astana lavori per il podio di Aru, quindi il ritmo forsennato non sia fatto per mandare fuori giri gli uomini della Sky, ma bensì sperando di logorare i rivali diretti del sardo (in particolare i maggiori indiziati di calo, ovvero Mollema e Yates). Mi sembra infatti chiaro che già da diversi giorni (direi almeno dalla prima crono) Aru abbia riposto qualsiasi ambizione di maglia gialla per come sta correndo e invece guarda con una certa fiducia all'assalto ad un podio (difficile ma non impossibile). Tra l'altro la cosa ha una sua logica, visto che non ha mai ottenuto un podio al Tour e avrebbe poco senso giocarsi il tutto per tutto (anche ammettendo che il percorso lo permetta, e non è esattamente così) avendo comunque una maglia gialla e relativa squadra in totale controllo.

In un certo senso il problema (un dei tanti) di questo Tour è proprio che nessuno dei piazzati ha davvero l'interesse di giocarsi il tutto per tutto, salvo forse Quintana (insieme a Valverde), il quale però non pare sostenuto da una gamba decente e soprattutto sembra di capire che abbia ormai tirato i remi in barca. Gli altri (Mollema, Yates, Porte, Bardet, Mentjes e perfino Martin) sono in una posizione onestamente non prevedibile ad inizio Tour e che cercheranno di conservare o migliorare sensibilmente, ma più sperando in crolli altrui che tentando azioni temerarie.

Se a questo punto della corsa, al posto di due a caso dei primi 10 ci fossero Contador e Nibali, al di là della gamba, sarei abbastanza sicuro di un tentativo in extremis, ma uno è in infermeria e l'altro ha fatto mezzo Tour nel gruppetto e l'altra metà da gregario.

 

 

Comunque oggi Aru ha fatto una cronometro che sinceramente non immaginavo. Probabilmente fosse stata una cronoscalata vera, senza i 4 km di pianura e i 3 finali di discesa, sarebbe andato anche meglio

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  • Amministratori
8 ore fa, smec-easyjet dice:

Ah, e un applauso a Sagan che se ne sbatte di tutto, va all'attacco quasi tutti i giorni, capace a questo punto che riesca addirittura a vincere a Parigi, e poi va a Rio a fare un po' di casino nella gara di mtb :D

se Sagan vince una medaglia sentirete parlare di un uomo che corre nudo per Milano con una bandiera slovacca. 

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37 minuti fa, emmea90 dice:

se Sagan vince una medaglia sentirete parlare di un uomo che corre nudo per Milano con una bandiera slovacca. 

Considerata l'eventualità non proprio remota mi rallegro di essere in quei giorni ad almeno 500 km da Milano :giur:

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7 ore fa, Biaceso dice:

Cerco di argomentare meglio. 

Non è che la sky sia inattaccabile in senso assoluto, ma nella tappa di ieri nessuno aveva modo di farlo. La Movistar ha messo a tirare Anacona e Valverde, e ha scalfito il giusto. L'Astana ha fatto meglio, ma le tirate di Nibali e Rosa hanno fatto più danni ai propri che agli Sky. 

La mia sensazione è stata: Rosa finisce di tirare, forse Aru si aspettava una tirata più lunga, si gira vede ancora "troppi" uomini sky e non se la sente di sparare un colpo. Gli sky si mettono a fare un buon ritmo, e per attaccare bisogna dare una botta fatta bene, che forse nessuno ha nelle gambe. 

Cosa si potrebbe fare? Forse provare a fare maggiore selezione prima, in modo da sfoltire il gruppo magari nella penultima salita. Ma non credo che nessuno se la sia sentita. Oppure tirare tutto il giorno per provare a mettere alla corda il più forte, sempre che ci si riesca. 

Il bello di questo sport è che ogni giorno è diverso, e magari domani fanno 140km a tutta Astana e Movistar (non cito volutamente BMC) e sull'HC sono in 20.

O magari no.

Se sull'HC sono in 20, vuol dire che non sono andati poi così forte, perché il Bisanne è veramente duro. E se sono in 20 sull'HC, vuol dire che al 99% ai piedi dell'ultima salita sono in 50 o più, il che vuol dire essere da capo con trecentoventi compagni di squadra della maglia gialla a proteggerla.

Come diceva smec qualche post sopra, l'unico modo per provare a farli saltare è attaccare in prima persona, ovviamente premurandosi di spedire in avanscoperta compagni di squadra all'altezza per non suicidarsi nei tratti facili. Ovviamente è una tattica rischiosa, e forse davvero nessuno ha interesse a tentare qualcosa del genere (o ha gambe che rendano anche solo ragionevole provarci), però fare ritmo alto, mettendo in pratica i Kangert, i Rosa, gli Anacona o chi per loro a fare il lavoro dei Thomas, dei Nieve, degli Henao, etc., credo sposterebbe zero.

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16 hours ago, emmea90 said:

se Sagan vince una medaglia sentirete parlare di un uomo che corre nudo per Milano con una bandiera slovacca. 

film già visto

 

Intanto oggi l'Astana si sta muovendo come i Tugas alla tappa regina della Volta a Portugal del "lontano" 2015:

 

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