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98° Giro d'Italia


gimox97

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Vorrei sensibilizzare l'attenzione sul problema che il giro per ingraziarsi i velocisti e farli venire nelle tappe di montagna mette i tempi massimi ad un'ora o poco meno. 

 

ma i tempi massimi non li stabilisce l'Uci in base a delle tabelle standard che tengono conto di difficoltà della tappa e media oraria? logico che se fanno medie superiori ai 40 all'ora anche in montagna, il tempo massimo è alto.

 

ma poi, soprattutto, a te Emmea che ti frega di mandare a casa il povero Mezgec, per esempio?

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ma i tempi massimi non li stabilisce l'Uci in base a delle tabelle standard che tengono conto di difficoltà della tappa e media oraria? logico che se fanno medie superiori ai 40 all'ora anche in montagna, il tempo massimo è alto.

 

ma poi, soprattutto, a te Emmea che ti frega di mandare a casa il povero Mezgec, per esempio?

 

No, i tempi massimi li stabilisce l'organizzazione della singola corsa in base a tabelle e medie. Le tabelle non sono standard, servono a scegliere le percentuali ma le percentuali le decide l'organizzazione. Non è nemmeno detto ci siano (esempio alla Nizza è l'8% per tutte le tappe indipendentemente dalla media) e non è a discrezione dell'UCI. 

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Voto 4 alla FDJ: "L'astana ha vinto le tappe? Noi abbiamo Geniez ed Ellissonde che non superano il metro e 60. Anche noi abbiamo due tappe"

 

 

 

 

La battuta ci sta...però Geniez è 1.83

Modificato da bugo96
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No, i tempi massimi li stabilisce l'organizzazione della singola corsa in base a tabelle e medie. Le tabelle non sono standard, servono a scegliere le percentuali ma le percentuali le decide l'organizzazione. Non è nemmeno detto ci siano (esempio alla Nizza è l'8% per tutte le tappe indipendentemente dalla media) e non è a discrezione dell'UCI. 

 

rimane il fatto che io, se posso, i velocisti me li tengo in corsa, e che in questo non ci vedo nulla di male (è un discorso che abbiamo già fatto, fra l'altro mi pare al Tour): già in fatto di ruote veloci a questo Giro c'era poco, e sinceramente la passerella di Milano preferisco se la giochino Nizzolo-Viviani-Modolo piuttosto che tre pipperi qualunque.

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Io metterei un tempo massimo di 20 minuti per tappe pianeggianti, 30 per media montagna e 40-45 per alta montagna. Così la finiscono nei primi due casi con le giornate di riposo in cui le fughe arrivano con un quarto d'ora (mi ricordo il Tour 2012), nel terzo caso con i gruppetti.

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  • Amministratori

Al Tour il tempo massimo per le tappe di montagna di solito è sui 30 minuti. Il gruppetto che qua arriva a 42 riesce sempre a fare la tappa in 27-28 minuti e salvarsi. E come diceva Beppe Conti oggi i velocisti sono controllati dalla giuria con elicotteri e commissari nascosti dietro i tornanti. Anche questa è serietà. Un velocista che prende 50 minuti in una tappa di montagna l'ha fatta al livello di un cicloamatore. Questo secondo me è inammissibile in una corsa professionistica. Così come gli uomini di classifica lottano per star davanti nelle volate i velocisti dovrebbero avere un obiettivo in montagna. 

 

Ripeto che non sarebbe una brutta idea eliminare l'ultimo di tappa e l'ultimo della generale dopo ogni frazione.

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Al Tour il tempo massimo per le tappe di montagna di solito è sui 30 minuti. Il gruppetto che qua arriva a 42 riesce sempre a fare la tappa in 27-28 minuti e salvarsi. E come diceva Beppe Conti oggi i velocisti sono controllati dalla giuria con elicotteri e commissari nascosti dietro i tornanti. Anche questa è serietà. Un velocista che prende 50 minuti in una tappa di montagna l'ha fatta al livello di un cicloamatore. Questo secondo me è inammissibile in una corsa professionistica. Così come gli uomini di classifica lottano per star davanti nelle volate i velocisti dovrebbero avere un obiettivo in montagna. 

 

Ripeto che non sarebbe una brutta idea eliminare l'ultimo di tappa e l'ultimo della generale dopo ogni frazione.

Al Tour 2011 hanno ripescato 60-70 corridori in 2 tappe, al Giro 2012 hanno fatto finire la benzina agli elicotteri affinché la futura maglia rossa potesse chiudere in tempo massimo percorrendo gli ultimi km alla media dei 70 all'ora. C'è poco da fare, gli organizzatori - trasversalmente - la pensano come smec. E vedendola dal loro punto di vista non è neanche una posizione campata per aria, un Cavendish sul podio dei Campi Elisi ha un altro senso rispetto a un Rojas, con tutto il rispetto.

Comunque anche io sarei per un'applicazione più rigorosa del tempo massimo (ben più importante di altri regolamenti). Il Giro dei primi anni 2000 era provincialotto, ma all'epoca tra gli altri mandarono a casa Petacchi (in condizioni che forse avrebbero giustificato ben più che al Tour di 8 anni dopo il ripescaggio), quindi forse era una corsa più seria.

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Un tempo massimo ci deve essere e deve essere rispettato. Quale che sia questo tempo e come calcolarlo non avrei soluzioni da proporre, ma il metodo per calcolarlo dovrebbe essere lo stesso per ogni corsa.

È vero che gli "uomini di classifica" devono stare davanti anche nelle volate. Ma sono, appunto, uomini di classifica. Gli scalatori o comunque quei corridori che puntano alla maglia dei GPM (quelli sì che sono paragonabili ai velocisti) non devono mica stare davanti nelle tappe pianeggianti...

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Non può essere lo stesso per ogni corsa in quanto queste sono profondamente diverse. 30 minuti in pianura non sono 30 minuti in montagna.

Certo.

Non mi riferivo allo stesso tempo. Ma ci deve essere uno stesso calcolo per stabilire qual è il tempo massimo in ogni tipologia di tappa in ogni corsa World Tour. Ad esempio nella tappa di ieri il tenpo massimo poteva essere di 40', la stessa tappa l'anno prossimo il tempo massimo potrà essere di 20', dipende dalla media del vincitore. Ma deve essere lo stesso calcolo sia per il Giro che per il Tour che per la Vuelta che per il Delfinato, ecc..ec..

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Sì, alla fine mutatis mutandis la situazione di relativa impotenza è stata degna di Simoni con Cunego nel 2004, in una gara dal livello bassino. Qui l'unico che svetta in uno scenario di poco aurea mediocrità se ne è sbattuto ed ha risfoderato il braccino (credo proprio non vi fosse premeditazione), gli altri sono compagni di team

Simoni si incazzò come una biscia perché è Simoni, ma soprattutto oserei dire che la posta in gioco fosse un po' diversa (fare secondo o terzo non cambia nulla per Aru o per Landa)

 

Tra l'altro, se non ricordo male, dopo la tappa di Falzes Simoni era più amareggiato che incazzato. Mi pare di ricordare una sua dichiarazione del tipo: "Purtroppo è andata come mi aspettavo". Fu a Bormio 2000 che scoppiò il finimondo perché la squadra disse di far vincere Simoni via radio e Cunego se ne fregò bellamente andando a vincere la tappa.

 

Io metterei un tempo massimo di 20 minuti per tappe pianeggianti, 30 per media montagna e 40-45 per alta montagna. Così la finiscono nei primi due casi con le giornate di riposo in cui le fughe arrivano con un quarto d'ora (mi ricordo il Tour 2012), nel terzo caso con i gruppetti.

 

Scusa ma non ha nessun senso mettere lo stesso tempo massimo per tutte le tappe di pianura, tutte le tappe di media montagna e tutte le tappe di alta montagna. E' ovvio che prendere 40 minuti in una tappa con una salita secca non può essere paragonabile a prenderne 40 in una tappa tipo quella di Isola 2000 di cassaniana memoria.

 

Sulla questione io sono d'accordo con emmea, anche se capisco benissimo che gli organizzatori abbiano tutto l'interesse a tenere in corsa i Cavendish del gruppo. Ieri c'è gente che è rimasta in corsa arrivando con 57 minuti di ritardo, distacco francamente grottesco. Ovviamente, meglio il tempo massimo alto della manfrina dei ripescaggi.

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e l'Astana che nonostante tutto corre solo per la tappa: altrimenti adesso Aru si sbatterebbe a collaborare con gli altri, perché se si formasse un gruppetto di 6 magari la tappa i celesti non la vincono, ma hai voglia il ritmo che puoi fare su una salita pedalabile come il Sestrière per guadagnare ancora su Contador?

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