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Topic Doping


klaus

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poffare, torno dalle vacanze e mi leggo questa notizia: il cosiddetto Movimento per un ciclismo "credibile" che minaccia ritorsioni contro l'Astana per il fatto che a Nibali è stata curata una puntura di insetto con del cortisone. E meno male che questo movimento è nato, appunto, per rendere il ciclismo più credibile. A me sembra piuttosto che sia nato per rendere la lotta al doping ancora più isterica. Voglio dire: se proprio vogliamo rompere le scatole all'Astana, non sarebbe il caso di andare a vedere da chi è gestita? e cioè da un corridore, Vinokourov, che a me sta simpaticissimo ed è stato un grande, ma a voler essere pignoli è stato clamorosamente beccato positivo anni fa. E invece fanno le storie a Nibali per del cortisone quando l'hanno visto tutti che aveva la faccia tumefatta dalla puntura.

 

ps: ben ritrovati a tutti :wink:

 
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poffare, torno dalle vacanze e mi leggo questa notizia: il cosiddetto Movimento per un ciclismo "credibile" che minaccia ritorsioni contro l'Astana per il fatto che a Nibali è stata curata una puntura di insetto con del cortisone. E meno male che questo movimento è nato, appunto, per rendere il ciclismo più credibile. A me sembra piuttosto che sia nato per rendere la lotta al doping ancora più isterica. Voglio dire: se proprio vogliamo rompere le scatole all'Astana, non sarebbe il caso di andare a vedere da chi è gestita? e cioè da un corridore, Vinokourov, che a me sta simpaticissimo ed è stato un grande, ma a voler essere pignoli è stato clamorosamente beccato positivo anni fa. E invece fanno le storie a Nibali per del cortisone quando l'hanno visto tutti che aveva la faccia tumefatta dalla puntura.

ps: ben ritrovati a tutti :wink:

Bentonato, appena ho saputo della puntura di Nibali ho subito pensato "sta a vedere che qualcuno avrà da ridire sul cortisone, se l'hanno usato" e come ultimemente troppo spesso mi succede avevo ragione :banghead:

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poffare, torno dalle vacanze e mi leggo questa notizia: il cosiddetto Movimento per un ciclismo "credibile" che minaccia ritorsioni contro l'Astana per il fatto che a Nibali è stata curata una puntura di insetto con del cortisone. E meno male che questo movimento è nato, appunto, per rendere il ciclismo più credibile. A me sembra piuttosto che sia nato per rendere la lotta al doping ancora più isterica. Voglio dire: se proprio vogliamo rompere le scatole all'Astana, non sarebbe il caso di andare a vedere da chi è gestita? e cioè da un corridore, Vinokourov, che a me sta simpaticissimo ed è stato un grande, ma a voler essere pignoli è stato clamorosamente beccato positivo anni fa. E invece fanno le storie a Nibali per del cortisone quando l'hanno visto tutti che aveva la faccia tumefatta dalla puntura.

 

ps: ben ritrovati a tutti :wink:

Sicuro che lo abbia usato. Io so che lui non l'ha preso perché il MPCC ha avvisato il corridore di non farlo per evitare di andare contro al regolamento di UCI e dello stesso Movimento. http://www.cyclingnews.com/news/mpcc-advised-astana-on-nibali-wasp-sting http://www.biciciclismo.com/cas/site/noticias-ficha.asp?id=65478

Per questo motivo l'Astana lascerà il MPCC. Qualcuno lo ha visto perfino come un modo di evitare di sottostare alla regola sul far gareggiare gli ex dopati in squadra prima che siano passati due anni dalla squalifica (Pellizzotti) e sulle altre restrizioni.

 

Comunque bentornato :smilie_daumenpos:

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Sicuro che lo abbia usato? Io so che lui non l'ha preso perché il MPCC ha avvisato il corridore di non farlo per evitare di andare contro al regolamento di UCI e dello stesso Movimento. http://www.cyclingnews.com/news/mpcc-advised-astana-on-nibali-wasp-sting http://www.biciciclismo.com/cas/site/noticias-ficha.asp?id=65478

Per questo motivo l'Astana lascerà il MPCC. Qualcuno lo ha visto perfino come un modo di evitare di sottostare alla regola sul far gareggiare gli ex dopati in squadra prima che siano passati due anni dalla squalifica (Pellizzotti) e sulle altre restrizioni.

 

Comunque bentornato :smilie_daumenpos:

La prima frase è una domanda.

Scusate il doppio post.

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Secondo Studio Sport (fonte non credibilissima, ma arrangiamoci) a Nibali sarebbe stato consigliato di non prendere cortisone proprio per evitare le pressioni del MPCC

Pure io ho sentito questo, e non su Studio Sport :wink2:

Condivido il concetto espresso da smec, siamo alla caccia alle streghe (e d'altra parte lasciano scadere i campioni di urina contenenti EPO...una manica di dilettanti allo sbaraglio :tongue: :tongue: )

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che Nibali abbia preso o non preso il cortisone non lo so, ma mettiamo anche che effettivamente non l'abbia preso: è delirante che gli sia stato impedito, tanto più che non sono Uci e Wada a proibire un trattamento simile, ma un'organizzazione privata, che non si capisce bene nemmeno quali regole si sia data, e che pur essendo nata per restituire credibilità al ciclismo, con certe prese di posizione idiote non fa altro che peggiorarla, la credibilità.

 

A meno che non si temesse di creare un pericoloso precedente tra i direttori sportivi, del tipo: "se un mio corridore che viene punto da un'ape o una vespa può essere trattato dal cortisone, allora spalmiamoli tutti di miele prima della gara e buttiamogli addosso un barattolo di vespe, così poi abbiamo la scusa per doparli".

 

Poi, belinate a parte, penso anch'io che l'Astana stesse cercando da tempo l'incidente diplomatico per rompere con l'MPCC e tesserare Pellizotti, e in questo modo gli si è presentata un'occasione per uscirne a testa alta. :wink:

 

Cmq appunto, mi chiedo a cosa serva un movimento del genere, nel quale un team non è obbligato ad entrare, e se ne esce può farlo quando vuole

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  • 2 weeks later...
  • Amministratori

Sospeso Agostini della Cannondale per positività al Clostebol in un test fuori competizione del 21 Agosto. http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails2011.asp?id=OTYyNw

 

EDIT: guardate come si bullava per Di Luca e Santambrogio

Uno

https://twitter.com/AgostiniStefano/status/337884015505842177

 

E due

https://twitter.com/AgostiniStefano/status/341573438202322945

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Effettivamente ho letto un paio di articoli, ma pare che abbia anche avvisato che prendeva una pomata per la cicatrizzazione di ferite. Mah... lasciamo un grande punto di domanda

Mi sa che era stato sospeso prima dalla squadra e mo è uscita sta cosa.. se non ho capito male..

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Vabbe che sportmediaset ama parlare di Doping (in realtà ne ha parlato anche TuttoBiciWeb pur non avendo collegamenti con il ciclismo) però la notizia merita

 

http://www.sportmediaset.mediaset.it/altrisport/atletica/2013/articoli/1011801/doping-al-test-con-un-pene-finto-scoperto-devis-licciardi.shtml

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Vabbe che sportmediaset ama parlare di Doping (in realtà ne ha parlato anche TuttoBiciWeb pur non avendo collegamenti con il ciclismo) però la notizia merita

 

http://www.sportmediaset.mediaset.it/altrisport/atletica/2013/articoli/1011801/doping-al-test-con-un-pene-finto-scoperto-devis-licciardi.shtml

 

Spero per lui e per la sua dignità che quel pene finto non lo usasse anche per scopi sessuali su se stesso :mrgreen: 

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verso la fine di questo articolo, dice che il procuratore di Tiernan-Locke è il figlio di McQuaid. Un caso che le irregolarità nel suo passaporto biologico siano uscite proprio il giorno dopo la sconfitta elettorale di Pat, o i nodi stanno subito iniziando a venire al pettine? va beh che in questa storia anche il nuovo presidente Cookson, venendo dalla federciclio britannica, non ci esce certo verginello visto che TL ha pure corso i mondiali l'anno scorso.

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verso la fine di questo articolo, dice che il procuratore di Tiernan-Locke è il figlio di McQuaid. Un caso che le irregolarità nel suo passaporto biologico siano uscite proprio il giorno dopo la sconfitta elettorale di Pat, o i nodi stanno subito iniziando a venire al pettine? va beh che in questa storia anche il nuovo presidente Cookson, venendo dalla federciclio britannica, non ci esce certo verginello visto che TL ha pure corso i mondiali l'anno scorso.

 

Il figlio di Pat è il procuratore di un sacco di corridori, mica solo di JTL

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Notare che l'endura ha smentito che le anomalie al passaporto biologico riguardino il proprio periodo...

 

Non è esatto: le anomalie riguardano il 2012, quando effettivamente JTL era un loro corridore, ma l'Endura fa sapere che, da aprile dell'anno scorso in poi, i valori di Tiernan-Locke sono stati monitorati costantemente anche da Sky e Garmin che erano interessate ad ingaggiarlo, e che nessuna delle due squadre ha mai avuto niente da dire.

 

I dati contestati, comunque, risalgono al 2012.

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  • 2 weeks later...

articolo di cicloweb sul caso Santambrogio. O meglio, sull'ipocrisia di chi a giugno faceva a gara negli insulti, e oggi nella solidarietà

 

È notte. Siamo svegli, ma non per aspettare l'inizio di un'inutile corsa all'altro capo del mondo. Siamo svegli perché poco fa abbiamo letto un tweet dal sapore lugubre: "Addio mondo". A scriverlo, Mauro Santambrogio, che non usava questo social network da mesi, e che subito dopo ha aggiunto di non farcela più, in risposta a Enzo Vicennati (giornalista di BiciSport) che gli chiedeva cosa stesse succedendo.

Due messaggi che francamente hanno gelato il sangue, anche perché non sono stati seguiti da altri tweet di spiegazione o di rassicurazioni. Niente, son rimasti lì come due fredde rasoiate nella notte, a ricordare al mondo del ciclismo la vicenda di un corridore che in maggio toccava il cielo con un dito (con la vittoria di tappa allo Jafferau al Giro d'Italia e la susseguente ottima classifica generale), prima di cadere nella polvere di una positività all'EPO che ne ha spezzato il volo proprio sul più bello.

Da allora il silenzio, l'attesa dei risultati delle controanalisi che avrebbero potuto scagionarlo (si era parlato, nelle scorse settimane, della possibilità che tali controanalisi fossero addirittura negative), ma soprattutto la messa all'indice da parte di un ambiente che fa presto a fare spallucce di fronte a qualsiasi vicenda di doping. Perché forse a chi ha la coscienza sporca, la coda di paglia, la lingua si scioglie molto più facilmente (per pura necessità inconsciamente autodifensiva, diciamo) e allora ecco piovere la condanna facile, il biasimo di prammatica, la conseguente gogna mediatica.

All'improvviso, se un ciclista viene trovato positivo, diventa agli occhi della maggioranza delle persone (siano essi semplici tifosi o addetti ai lavori) un reietto, una merdaccia, degno di qualsiasi insulto, di ogni tipo di offesa, di parole pesanti che vanno ben al di là dell'effettiva colpa del soggetto. Insomma, parliamo sempre di quel giocattolino che è il ciclismo, ci vorrebbe un minimo di senso della misura; e invece per chi "sgarra" si usano toni apocalittici da regno del male. Come se il resto dell'ambiente fosse composto da educande. Ma non è questo ciò di cui vogliamo occuparci in questa notte strana.

Il caso di Mauro Santambrogio, il suo grido disperato, ha rapidamente smosso qualche coscienza. Alessandra De Stefano, giornalista Rai molto vicina ai corridori (e molto attenta nell'uso di Twitter in particolare), ha subito scatenato una catena di solidarietà nei confronti del ciclista. "Mandategli un messaggio, stiamogli vicini, la vita è il valore più grande", il senso dei suoi frenetici tweet che si sono susseguiti dopo le scarne comunicazioni di Mauro. Il timore di un gesto estremo da parte del ragazzo ha fatto il resto, e da lì il susseguirsi di messaggi di vicinanza e di incoraggiamento nei confronti di Santambrogio è diventato rapidamente un diluvio.

Malgrado l'ora tarda, sono state centinaia le persone che hanno indirizzato un tweet (o un post su Facebook, dove la cosa è subito rimbalzata) a @maurosanta84 (l'indirizzo per "taggare" il corridore su Twitter). Anche altri giornalisti, alcuni colleghi di Santambrogio, anche i suoi manager della Fantini, Angelo Citracca e Luca Scinto, con quest'ultimo che ha comunicato di aver poi sentito Mauro e di avergli confermato la vicinanza della squadra.

Quella stessa squadra che l'aveva brutalmente scaricato nel giorno della notizia della positività, e qui emerge in tutta la sua evidenza il gioco delle parti che soggiace all'ambiente del ciclismo, si capiva e si capisce che le parole di Scinto nel giorno del test non negativo (non le riportiamo per carità di patria) erano dettate da questioni di opportunità, e che dietro le quinte i rapporti tra le parti non erano certo quelli evidenziati dalle dichiarazioni ufficiali. Che tristezza di ambiente, questo ciclismo.

E che tristezza in generale il mondo, e viene da urlarlo alla luna di fronte a certi fatti, a certi eventi. Dov'erano tutti quelli che stanotte (e che certamente continueranno domani) stanno provando a rincuorare Santambrogio, dov'erano quando venne fuori la notizia della positività? Quanti di loro, all'epoca, l'avranno insultato, e quanti si saranno guardati bene dal difenderlo da certi eccessi verbali consumati via social network?

Noi li ricordiamo bene gli insulti, ricordiamo perfettamente le offese infamanti (anzi: infami), ricordiamo le parole - in linea con quelle regalate a Danilo Di Luca pochi giorni prima - e ricordiamo il modo in cui, per il semplice fatto di essere stato trovato positivo ad un test antidoping, un ragazzo come tanti venne trattato come se fosse il peggiore dei mostri esistenti sul pianeta.

E badate bene che, così come oggi non è il grido di dolore di Santambrogio a scatenare la catena di solidarietà, 4 mesi fa non fu tanto la positività di Mauro a scatenare la ridda di insulti. A smuovere tutte queste coscienze è l'insopprimibile tendenza al conformismo, la sempre viva vigoria del pecorone, l'innata necessità di farsi gregge, di poter dire - allora - "anch'io ho condannato Santambrogio!", così come oggi si potrà dire "anch'io ho contribuito a salvare la vita a Santambrogio!".

Tutto questo ci fa schifo, e lo diciamo senza mezzi termini e senza aver paura di venire sommersi da mail di proteste (o magari dagli stessi insulti che sempre abbiamo stigmatizzato). Chissenefrega. Il meccanismo dei social network si smaschera per quello che è, per la perversione che è insita in esso, per la ciclica necessità di avere oggi un mostro da abbattere, domani un'anima da salvare.

Tutti insieme, appassionatamente, e possibilmente col cervello ben spento. L'importante è fare gruppo, senza magari chiedersi i motivi che sottendono a determinate questioni, senza avere l'urgenza di approfondire questa o quella tematica, ma solo con lo spasimo di dover scrivere una frase più plateale di quella scritta dagli altri utenti, allo scopo di raccattare qualche decina di "Mi piace" e andare soddisfatti a farsi un aperitivo.

Chissenefrega se poi qualcuno può realmente essere sommerso da tanta superficialità (prima ancora che cattiveria). La banalità del male, hanno teorizzato in tanti nel corso dei decenni: oggi la ritroviamo in quel che apparentemente è un innocuo giochino bianco-blu che inizia per FB, o in quei cinguettii spesso insensati che condensano in 140 caratteri concetti che avrebbero bisogno di ben altri spazi per essere sviscerati.

Ora, mentre il profluvio di messaggi all'indirizzo di Santambrogio continua, non ci resta che sperare che Mauro si tranquillizzi, che riesca a razionalizzare quanto gli è accaduto (e gli sta accadendo), e che superi questo momento difficile. Fregandosene del ciclismo, al limite; e pure dei social network, per quanto possibile. Cercando di ritrovarsi al di là di un casco e di una bicicletta. Glielo auguriamo di cuore (e con inevitabile amarezza, sì): Mauro, non mollare. Nessuno merita un tuo sacrificio.

PS: la catena di solidarietà ha comunque sortito una risposta: poco dopo l'una, Santambrogio ha twittato un messaggio di ringraziamento a tutti, "ce la devo fare a vincere questa corsa". Per quello che conta, siamo con lui.

Marco Grassi

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Molto bello l'articolo. Ho letto anche io questa mattina i tweet. Ho avuto l'opportunità di scambiare un paio di messaggi con Enzo Vicennati. Per quanto fosse una situazione disperata, perchè poteva essere solamente  un capriccio di un ragazzo, ma poteva essere anche qualcosa di molto più serio, ho visto un totale senso di ipocrisia nelle risposte al tweet (magari comprensibile in una situazione del genere, ma non so quanto) che mi ha fatto pensare....

 

Ad ogni modo, poco fa, lo stesso corridore ha rassicurato tutti con altri 3 tweet. Pericolo scampato, se mai ce ne fosse stato uno.

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