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Topic Doping


klaus

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Nella Gazzetta di oggi c'è un'intervista che se riesco posterò appena possibile (sempre che non lo faccia qualcun'altro).

Una delle domande più interessanti (non ci sono grandi affermazioni ovviamente) è questa:

Si può dire che tra l'Uci e Armstrong ci fosse un alleanza?

Sì, nessun dubbio. Non so cosa succederà ora, dopo la decisione dell'Usada di togliergli tutti i titoli. Sarei sorpreso però se questo verdetto venisse capovolto dall'Uci.

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  • Amministratori

Perché, darli ad altri corridori che si dopavano non sarebbe un amnistia?

Intanto trova le prove che in quel periodo prendessero qualcosa, per ora sono supposizioni.

La giustizia vuole che nel caso per togliere un tour devi avere la prova che in quel periodo di tempo si dopava. Se la trovi la levi al primo, al secondo, al terzo fino ad arrivare alla Lanterne Rouge, se necessario.

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Ecco l'intervista della Gazzetta del quale si parlava

Tyler Hamilton ha cambiato look: capelli lunghi e qualche chilo in più.

Ha una moglie bellissima, Lindsay, conosciuta a Lucca e sposata l'anno

scorso, e una vita più semplice, ma serena. Prima dell'intervista, è lui

che ci tempesta di domande: è genuinamente curioso. È il personaggio

del momento: il suo libro «The Secret Race», scritto con Daniel Coyle —

dettagliata confessione su ciclismo e doping, col mirino puntato

soprattutto su Lance Armstrong — sta scuotendo il mondo delle due ruote.

Hamilton, che cosa fa oggi?

«Vivo in Montana, mi diverto ad

allenare: cicloamatori e triatleti. No, niente professionisti. Me la

cavo, anche se non ho i soldi di prima: ho speso quasi tutto con gli

avvocati, quando mi ostinavo a mentire per difendere la mia reputazione

in tribunale».

Secondo lei c'è ancora doping nel ciclismo?

«Credo

che la situazione sia migliorata. Spero che, grazie anche a questo

libro, possa iniziare una nuova era. Dura immaginarlo ora».

Si può dire che fra l'Uci e Armstrong ci fosse un'alleanza?

«Sì,

nessun dubbio. Non so che cosa succederà ora, dopo la decisione

dell'Usada di togliergli tutti i titoli. Sarei sorpreso, però, se questo

verdetto venisse capovolto dall'Uci».

Lei afferma che dieci anni fa la percentuale di dopati era altissima. Riesce a fare i nomi di chi andava a «pane e acqua»?

«Bassons

e Simoni. Scusi, intendevo Filippo Simeoni: Gilberto Simoni non era un

angelo pure lui. E giravano voci che anche Moncutié fosse pulito.

Capisce? Voci. Come si parlasse di qualcuno di cui stupirsi. Allora era

così: "Chi? Sì, lui è a pane e acqua. Ma dai!". Erano i discorsi che

facevamo in gruppo».

Simeoni venne cazziato da Armstrong al Tour 2004.

«Se allora ti schieravi contro il doping, venivi tagliato fuori, escluso dalle conversazioni, diventavi un appestato».

Ha mai incontrato Basso nello studio del dottor Fuentes?

«No, ma so che lavoravano assieme».

Come lo sa?

«Fuentes

acquistò un freezer sofisticato e costoso che chiamammo "Siberia".

Permetteva di stivare grossi quantitativi di sangue, sufficienti per due

o tre stagioni. Così avrei evitato stressanti e frequenti viaggi a

Madrid. Mi chiese 50 mila dollari, ma solo perché era destinato a pochi.

Fra questi clienti speciali c'erano Ulrich, Vino e Basso. Poi scoprii

che eravamo almeno sessanta: Fuentes faceva un sacco di soldi».

Cosa dirà a suo figlio se le chiederà di diventare un ciclista?

«Per

ora non ho figli, ma mio nipote ha espresso questo desiderio. Mi sono

sentito male. Vorrei non mandarlo nel mondo che ho frequentato io».

Si può dire che se tutti fossero a pane e acqua, il ranking mondiale rimarrebbe immutato?

Interviene

l'autore del libro Daniel Coyle: «Ci piace pensarlo, ma non è vero.

Siamo in campo scientifico, chi ha il miglior dottore, le informazioni

più avanzate, più soldi e le amicizie giuste ha un vantaggio importante

sugli altri».

Nel libro lei punta spesso il dito contro Armstrong.

«Non

volevo accusare una singola persona. Lui è per forza uno dei

protagonisti, ma lo scopo era raccontare ciò che succedeva in quegli

anni. Ci tengo a dire che spesso si dimentica che siamo giovani e

persone col doppio dei nostri anni, dottori di fama, ti dicono: "Prendi

questo che ti aiuterà a recuperare e ti farà sentire meglio"».

C'è qualcosa che non ha potuto scrivere nel libro?

«Sì, un paio di storie importanti non le ho potuto rivelare perché non ancora provate. Grossi nomi? Non posso dirlo».

Perché pensa che l'inchiesta federale contro Armstrong si sia fermata prima di arrivare a un processo?

«Motivi

politici. Non riesco a pensare ad altro, perché in mano avevano un

dossier molto dettagliato». Interviene Doyle: «Forse dopo i casi di

Barry Bonds e Roger Clemens finiti male temevano un altro flop».

Sorpreso dalla resa di Lance di fronte all'inchiesta Usada?

«Sì

e no. Sì, perché non l'ho mai visto mollare. No, perché ascoltare le

testimonianze di chi lo incolpa sarebbe stato dolorosissimo. Ma può aver

lasciato perdere questa battaglia per prepararsi alla guerra. Armstrong

non è mai finito».

Dopo le minacce di Armstrong nel ristorante di Aspen l'anno passato è ancora preoccupato per la sua incolumità?

«Diciamo

che mi guardo le spalle. E se ho traslocato nel Montana è in parte

anche per questo. Vivevo a Boulder, in Colorado, lo Stato dove abita

pure lui. Lì sono successi degli episodi che mi hanno fatto riflettere:

venivo pedinato, computer e telefoni sotto controllo. Poi, quando la

magistratura s'è arresa, le cose sono migliorate. Chissà, forse

cercavano informazioni per demolirmi come futuro testimone oppure solo per impaurirmi. O le due cose assieme».

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  • Amministratori

Pubblicata da Rai Ciclismo

Oggi parliamo del Tour 1997. Hamilton fa una premessa: "se non intraprendi nessuna terapia in una gara di tre settimane, l'ematocrito scende di circa due punti a settimana, per un totale di circa sei punti, si chiama Anemia dello Sportivo. Ogni calo di un punto nell'ematocrito è un 1% in meno di potenza. Quindi, se corri un grande giro a pane ed acqua, perderai più o meno il 6% di potenza alla fine della terza settimana. [...] EPO o meno, il giorno più duro di quel Tour fu la 14^ tappa. Quel giorno la Festina mise in scena uno show da circo che nessuno aveva mai visto prima. Ai piedi dei 21.3 km del Glandon, tutti e 9 i Festina si misero davanti a tirare a tutta e riuscirono a fare la stessa velocità sia sulla Madeleine ed a Courchevel. Più tardi capimmo il motivo: la Festina stava giocando una nuova carta. Il giorno dopo le voci parlavano di perfluorocarburi, sangue sintetico che aumenta la capacità di trasportare ossigeno." Riguardo al vincitore di quel Tour: "Lance una volta mi parlò del gonfiore al viso che segue un'iniezione di cortisone, il che mi ha fatto ricordare il viso di Ullrich all'ultima crono del Tour 1997: la sua faccia aveva le dimensioni di una f**uta zucca"

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  • Amministratori

Le dichiarazioni lasciano il tempo che provano. Però l'USADA dice di aver ritestato i campioni di Armstrong e, di fatto, questi sono risultati positivi e di questo mi fido un po' di più.

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La Gazzetta ieri ha riportato una parte di un'intervista di Johan Museeuw alla Gazzetta di Anversa: "Tra gli anni 80 e 90 praticamente facevano ricorso a pratiche illecite. Dobbiamo farla finita con l'ipocrisia. Ognuno deve ammettere i propri errori, se non lo facciamo il passato continuerà ad assillare il presente. Oggi il gruppo è più pulito. Il doping era uno stile di vita del ciclista, negli ultimi anni va meglio. Sono sicuro che prima d'ora le corse non sono mai state così vere".

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La Gazzetta ieri ha riportato una parte di un'intervista di Johan Museeuw alla Gazzetta di Anversa: "Tra gli anni 80 e 90 praticamente facevano ricorso a pratiche illecite. Dobbiamo farla finita con l'ipocrisia. Ognuno deve ammettere i propri errori, se non lo facciamo il passato continuerà ad assillare il presente. Oggi il gruppo è più pulito. Il doping era uno stile di vita del ciclista, negli ultimi anni va meglio. Sono sicuro che prima d'ora le corse non sono mai state così vere".

è un "mi lavo le mani"? o "adesso ho la coscienza pulita"?

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Interessanti i dati citati da Hamilton. Ma i dati scientifici e queste caratteristiche dovrebbe saperle meglio qualsiasi dottore nel campo. Possibile che non siano riusciti a trovare un medico esperto nelle pratiche dopanti reo-confesso o anche solo uno che possa testimoniare sugli effetti del doping e come "scovarli"? (gonfiore della facia, anemia dello sportivo in maniera scientifica, dati tecnici, ecc.)

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  • 1 month later...

Con la differenza che Basso e Contador erano sbagli (per il secondo non ci sono state manco prove di doping) questo era un sistema mafioso.

Queste sono le lotte che van fatte, non quelle su 50 picogrammi di clembuterolo

Rispondo qua perchè si va in una discussione che non c'entra con Armstrong

Da tifoso di Basso, non si può dire che squalificarlo sia stato sbagliato, perchè le sacche di sangue c'erano, e lo ha ammesso lui stesso, che poi 2 anni di squalifica per "tentato doping" (perchè comunque lui fino a prova contraria le sacche non le ha mai usate) siano troppi è sicuro

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  • 2 weeks later...
  • Amministratori

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/26-10-2012/gazzetta-un-nuovo-ciclismo--913027421135.shtml

Manifesto per un ciclismo credibile.

Segnalio un paio di cazzate del tipo

Che le pene di sospensione per il doping <pesante> siano più severe e che i gruppi sportivi si impegnino a interrompere il contratto e non ingaggiare per altri 2 anni i corridori con squalifiche superiori ai 6 mesi

e

Che venga ristabilito il <Gentlemen Agreement> tra le squadre per la sospensione cautelativa dei corridori oggetto di un’inchiesta doping.

Ma chi l'ha scritto, di Rocco???? :mellow:

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  • Amministratori

Concordo, queste due cose non mi piacciono

Qualsiasi pena accessoria non data da un organo di giustizia non ha senso.

Se vuoi che diano 6 mesi in più ai corridori, non gli dai due anni - gli dai due anni e sei mesi

Chiunque venga trovato dopato e rientri dopo una giusta squalifica ha il diritto di essere trattato come tutti gli altri.

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  • Amministratori

strano, nessuno di questi giornali che abbia scritto:

- ci impegniamo a non farci pagare dalle società per articoli

- ci impegniamo a non risultare poco credibili difendendo a spada tratta corridori trovati positivi urlando al complotto

rolleyes.gif

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Comunque è uno schifo, tutto ciò va a vantaggio a tutti quelli che ci deridono perché appassionati di uno sport marcio dove sono tutti dopati.

Peccato che in molti non abbiamo bene in testa la concezione del doping: è l'assunzione di sostanze vietate da un'organizzazione dell'evento sportivo a cui ci si partecipa. Per dire, negli sport americani son pieni come uova, prendono pure steroidi, ma non vengono considerati dopati... nel Ciclismo ci son moltissime sostanze vietate, quindi è più facile essere trovati positivi.. L'uso di certe sostanze, penso di poter affermare, ci fosse già ai tempi di Coppi.. Moser mi sembra facesse molte emotrasfusioni, ma nell'ultimo ventennio si è deciso di cambiare e di porre delle regole, dei limiti, vietare certe sostanze per rendere più veritiera la competizione. Qui c'è stata la grande ondata di condanne e squalifiche per doping, c'è stato un cambiamento od almeno si è tentato, tanto che, a livello professionistico, i casi annui, ormai, si contano sulle dite delle mani.

Il fatto che i casi di doping siano diminuiti così tanto dopo il 2008, credo abbia portato ad una caccia alle streghe ed in particolare ai ciclisti di prima fascia, anche solo per un diuretico (Kolobnev e Schleck) o lo strano caso di Contador, solo perché non credevano di avere ottenuto buoni risultati nella lotta contro il doping.

Se volessimo citare gli altri sport, negli anni 70-80-90, nel Calcio, si usavano le infiltrazioni per far recuperare prima i giocatori ed infatti si è visto come è stato il futuro per loro.. molti giocatori della Fiorentina son morti, Borgonovo ha la SLA e Batistuta non riesce a stare neanche in piedi più di mezz'ora perché ha i tendini sbriciolati. Un'altra volta aveva ragione Zeman a condannare queste pratiche, ma non c'è stato alcuno scandalo. Per non parlare dell'Atletica dove i casi sono molto di più di quelli del Ciclismo ed anche gli sport invernali anni fa, ma anche loro sono riusciti a convertire questo circolo viziato. Molti hanno memoria corta, Calciopoli 6 anni fa e Scommessopoli 2 anni fa ed il bello, a differenza del Ciclismo, che non è cambiato niente: il Calcio non è marcio, lo è invece il Ciclismo.

Devo dire anche che la Fic ed il Coni non aiutano l'immagine del Ciclismo in Italia, in special modo con questa ostilità contro chiunque abbia mai avuto a che fare con il doping, anche se è stato solo incolpato.

Ora si deve ricominciare da 0, senza soldi e non so se Riise riuscirà ancora a pagare i 9 mln annui a Contador.

Un ultima cosa, begli stronzi i compagni di Armstrong: tutti zitti per 15 anni e, poi, una volta fiutati un po' di soldi, hanno parlato..

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  • 2 weeks later...

Trovato positivo all'epo David George, campione sudafricano

Giusto per precisare: non è il campione sudafricano :wink: Lo è stato più volte in passato, ma non è quello in carica :wink:

A cronometro è Reinardt Janse Van Rensburg ed in linea è Robbie Hunter.

Era un valido elemento a CYM 06

Vero icon_mrgreen.gif

Aveva tipo 70 ovunquerolleyes.gif

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  • 2 weeks later...
  • 1 month later...

Fonte: Articolo Cycling pro

Mi hanno colpito molto queste parole di bertagnolli.. ve le scrivo quà..

<<Io mi sono dopato.Ho accettato il sistema,lìho sfruttato, ne ho tratto vantaggi.Ho tirato a campare e tanti hanno fatto come me.Ma non tutti.Un caso voglio citarlo,perchè mi sta a cuore; Cunego. Damiano è sempre stato totalmente contrario al sistema. Negli anni in cui abbiamo corso assieme ho capito quanto soffrisse il fatto di vivere in un mondo malato.Se devo sentirmi in colpa, mi sento in colpa per i danni che ho provocato a uno come lui, mortificando il suo talento. Quelli come me l'hanno derubato.>>

Non so, parole sincere e molto belle , che nei miei tanti dubbi riguardo questo mondo marcio c'era semrpe stato un dubbio su damiano che fosse sempre stato se non l'unico uno dei pochi sinceri.Queste parole un po mi danno conforto ..

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Sì, parole molto belle, bene, bravo, bis.

Però i dubbi su Cunego hanno delle basi abbastanza solide. O meglio, non so se "solide" sia la parola giusta perché non so quanto essere solide le basi di sospetti mai del tutto provati, però penso che lo siano più delle parole di un ex compagno di squadra che mi pare di capire sia anche suo amico.

Cunego è dentro fino al collo all'inchiesta di Mantova, ed è quello che in un controllo a sorpresa fu trovato con l'ematocrito a 38. Valore fantastico in sé, peccato che il Nostro se ne vada in giro quasi tutti l'anno con parametri normalmente considerati fuori norma in virtù di un certificato medico che garantisce che il suo ematocrito è naturalmente alto.

Con questo non voglio dire che Cunego sia sicuramente dopato perché mi ha sempre fatto incazzare il dare per certa la disonestà di certi corridori prima che venissero riconosciuti colpevoli o addirittura solo indagati, però l'alone di sospetto non è del tutto campato per aria, e non credo che le parole di un ex compagno siano sufficienti a fugarlo.

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  • 5 weeks later...

Molto interessante, questo dovrebbe essere il Fax che il buon Eufemiano ha mandato alla Liberty Seguros alla vigilia del Tour 2005.

RH = Roberto Heras; MS= Marcos Serarno; JB= Joseba Beloki; IG Igor Gonzales de Galdeano; AV= Angel Vicioso; JJ= Jorg Jaksche; AD= Allan Davis; LL= Luis Leon Sanchez; AC= Alberto Contador

(I-3) = Ormone della Crescita, (=HM) = testosterone, (TGN) = Cortisone, (I-2) = Insulina

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