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Topic Doping


klaus

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Veramente è uscita la Real Sociedad...

Se è per questo ho anche letto che nel taccuino dove c'erano gli appunti con riferimento a RSOC (real sociedad), dalla quale fuentes ha ricevuto 300.000 euro l'anno per compenso (sospetto vista la fama di fuentes, sarebbero

I compensi per le cure con l'ormone della crescita), c'erano anche i nomi di MILAN e ALFREDO ( Alfredo sarebbe il nome che indica il real Madrid, riferito al presidente onorario Alfredo Di Stefano)...

Ma scommetto che tutto verrà insabbiato e tra 3 giorno già non se ne parla più... Mentre per il ciclismo.... Be è un'altra storia

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  • Amministratori

Se è per questo ho anche letto che nel taccuino dove c'erano gli appunti con riferimento a RSOC (real sociedad), dalla quale fuentes ha ricevuto 300.000 euro l'anno per compenso (sospetto vista la fama di fuentes, sarebbero

I compensi per le cure con l'ormone della crescita), c'erano anche i nomi di MILAN e ALFREDO ( Alfredo sarebbe il nome che indica il real Madrid, riferito al presidente onorario Alfredo Di Stefano)...

Ma scommetto che tutto verrà insabbiato e tra 3 giorno già non se ne parla più... Mentre per il ciclismo.... Be è un'altra storia

Ecco che parte il classico vittimismo dei ciclisti....

Milan non è il Milan, lo ha già chiarito la guardia Civil: è una squadra ciclistica di seconda divisione. E Alfredo = Real è una congettura ancora campata in aria.

Troppo comodo gridare alla colpevolezza sulla base di congetture e poi dire che è tutto insabbiato se non arrivano le condanne...

La Real sociedad non è stata incastrata da quell'appunto ma da email

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Riferisco solo quello che ho letto sul corriere dello sport. E poi non è vittimismo da ciclista... Io prima che ciclista sono calciatore e ho praticato fino in prima categoria dai 7 ai 29 anni.

È un dato di fatto che il ciclismo e il doping vanno di pari passo, ma è anche vero che gli interessi e onomici dietro certi sport portano a fare valutazioni e conclusioni diverse.

Infatti la verità è quella che ci vogliono far credere, non quella reale.

Sono convinto che non esista sport professionistico ( e non dolo purtroppo) senza doping...

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  • Amministratori

Si infatti nel calcio non sono mai scoppiati scandali per interessi economici e la Juve non è mai andata in serie B.... il calcioscommesse? :rolleyes:

io sono convinto che sia inevitabile che sport dove conta il fisico come il ciclismo o l'atletica siano molto ma molto più pieni di altri sport (non vi piace il calcio? MotoGP o Fomula 1)

Che poi si attacchi sempre e solo il calcio è frutto del fatto che probabilmente sia il più diffuso qua, quindi una crociata per invidia. Fossimo in USA attaccherebbero l'NBA...

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  • Amministratori

Barry bonds (baseball) ha dichiarato di aver fatto uso (e abuso) di steroidi... Non ci sono santarellini, da nessuna parte.

Nessuno nega questo.

E' che c'è differenza tra "singoli casi in qualche sport" e "chiunque abbia vinto qualcosa prima o si è espresso ad alti livelli era pieno e prima o poi è stato beccato"

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Un esempio alla teoria che dico, di due pesI e due misure:

 la mitica flebo non se la ricorda nessuno? Io perfettamente. Allora era un giocatore del Parma. In vista della finale di Coppa Uefa del 12 maggio 1999 contro l'Olympique Marsiglia (3-0 per i ducali) si preparava con una bella flebo. Sdraiato su un lettino con l'ago nel braccio sorrideva e diceva: "Guardate come siamo ridotti. Ho 25 anni... mi stanno ammazzando". Poi dopo una risata aggiungeva: "Questa me la vendo, sai quanto becco...". Non credo che l'abbia venduta. Anzi, si arrabbiò parecchio quando il video iniziò a girare in televisione e creò parecchi problemi a tutto il mondo del calcio.

Nella flebo c'era il Neoton e nel 2005 Cannavaro disse: "Non è doping, ma solo una flebo di un farmaco che non è nella lista del doping". (se assunto in moderate quantità) Pensando anche aiproblemi della Juventus le domande però erano tante: quante volte venivano fatte le flebo di Neoton? Eravate davvero sicuri che fosse sempre Neoton? Le flebo sono un'usanza quotidiana? Purtroppo nessuno chiese nulla.

Per non parlare del test antidoping a cui era risultato positivo prima di Juve-Roma di qualche anno fa, tutto fu subito minimizzato e chiarito spiegando che si trattava “solo di un antiallergico“, preso per una puntura d'ape. 

Nel ciclismo basta il minimo sospetto per essere sospesi, spesso senza alcuna prova, sfido chiunque a dire il contrario.

Vogliamo poi mettere la tipologia dei controlli? Nel ciclismo urine e sangue con le più alte tecnologie più il passaporto biologico, nel calcio ti fanno il classico assume delle urine della medicina sportiva ( che ad esempio non rivela l'Epo, e molte altre sostanze dopanti)

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  • Amministratori

Un esempio alla teoria che dico, di due pesI e due misure:

la mitica flebo non se la ricorda nessuno? Io perfettamente. Allora era un giocatore del Parma. In vista della finale di Coppa Uefa del 12 maggio 1999 contro l'Olympique Marsiglia (3-0 per i ducali) si preparava con una bella flebo. Sdraiato su un lettino con l'ago nel braccio sorrideva e diceva: "Guardate come siamo ridotti. Ho 25 anni... mi stanno ammazzando". Poi dopo una risata aggiungeva: "Questa me la vendo, sai quanto becco...". Non credo che l'abbia venduta. Anzi, si arrabbiò parecchio quando il video iniziò a girare in televisione e creò parecchi problemi a tutto il mondo del calcio.

Nella flebo c'era il Neoton e nel 2005 Cannavaro disse: "Non è doping, ma solo una flebo di un farmaco che non è nella lista del doping". (se assunto in moderate quantità) Pensando anche aiproblemi della Juventus le domande però erano tante: quante volte venivano fatte le flebo di Neoton? Eravate davvero sicuri che fosse sempre Neoton? Le flebo sono un'usanza quotidiana? Purtroppo nessuno chiese nulla.

Per non parlare del test antidoping a cui era risultato positivo prima di Juve-Roma di qualche anno fa, tutto fu subito minimizzato e chiarito spiegando che si trattava “solo di un antiallergico“, preso per una puntura d'ape.

Nel ciclismo basta il minimo sospetto per essere sospesi, spesso senza alcuna prova, sfido chiunque a dire il contrario.

Vogliamo poi mettere la tipologia dei controlli? Nel ciclismo urine e sangue con le più alte tecnologie più il passaporto biologico, nel calcio ti fanno il classico assume delle urine della medicina sportiva ( che ad esempio non rivela l'Epo, e molte altre sostanze dopanti)

Spiace ma hai detto un mare di inesattezze:

1) Per quella flebo ci fu un processo e venne fuori che fu un farmaco lecito

2) Nel ciclismo le sospensioni arrivano dopo positività, non dopo sospetti. Sono due cose diverse.

3) La Juventus è stata condannata per doping nel 94-96, salvata dalla prescrizione. Altro che minimizzare

4) Hai prove che non fosse effettivamente un residuo di una puntura d'ape?

5) Cazzata: nel calcio dopo il 2006 c'è il test anche sul sangue obbligatorio (dal 2003 al 2006 era facoltativo). Aggiungo che da quando c'è Platini nelle gare di Champions vengono testati tutti i giocatori e non a campione ed inoltre sono stati introdotti i controlli a sorpresa nei ritiri. Detto questo non ci sarebbe da stupirsi se l'entità dei controlli è diversa vista la diversa implicazione dell'aspetto fisico. Non solo, i casi Armstrong/Puerto/Fuentes dimostrano che i controlli nel ciclismo non funzionano.

Forse non avete capito che per far succedere nel calcio quello che è successo nel ciclismo dovrebbero trovare pieni i primi 20 classificati degli ultimi 20 anni del pallone d'oro.... e nessun doping ti dà i piedi di Messi o Ronaldo ma può farti tenere il ritmo di Contador in salita (Rasmussen 2007)

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  • Amministratori

Aggiungo un'altra cosa: i casi di Fuentes sono fino al 2005/06. Sia nel calcio che nel ciclismo è tutto prescritto: Cipollini non perderà nulla così come non perderà nulla la Real Sociedad o chiunque verrà fuori da questa inchiesta

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Il problema del ciclismo non è tanto il doping in sè, quanto l'ignoranza, la collusione o l'ipocrisia di chi gestisce la baracca. L'ignoranza è più a livello base, diciamo tra organizzatori e addetti ai lavori in genere, persone cresciute a pane e salame che non sanno mettere in fila tre parole di italiano e non hanno la minima idea di come si gestisce professionalmente un'azienda, sia essa una squadra o un evento sportivo. E dico questo con il massimo rispetto per persone magari anche in buona fede, ma fondamentalmente ignoranti o che comunque svolgono il loro lavoro in maniera approssimativa e dilettantistica, mossi dalla passione ma senza essere sorretti da alcuna competenza.

La collusione e l'ipocrisia scattano invece ai livelli più alti della piramide, tra quanti dovrebbero gestire tutto l'ambaradam e invece sono mossi dalla tutela di piccoli interessi privati (Di Rocco, per dire un nome) o dell'esigenza di monetizzare il prodotto a costo di distruggerne definitivamente l'immagine (McQuaid, per farne un altro).

Dico questo perchè qualche cosa di questo mondo da vicino l'ho vista, e posso parlare con una certa cognizione di causa almeno per quanto riguarda il ciclismo nostrano gestito "a pane e salame". (Apro una parentesi: in questo senso ben venga l'exploit che sta avendo il ciclismo nel mondo anglosassone, che sarà sicuramente marcio come il nostro ma per lo meno ha il merito di avere affidato la parte relativa al marketing a dei professionisti, il che nel futuro potrebbe far sì che il ciclismo riesca ad autorappresentarsi così come fanno gli altri sport. Non dico quindi a ripulirsi davvero, ma quantomeno ad offrire un'immagine di pulizia, che poi è la cosa fondamentale per non far scappare gli ultimi sponsor e gli ultimi appassionati rimasti).

Perché poi il doping c'è, è innegabile, ma il doping esiste in ogni sport agonistico: che poi questo passi per la siringa di epo, la mazzetta al dirgente sportivo di una squadra avversaria o lo spionaggio industriale tra case automobilistiche è un dettaglio dovuto alle specifiche differenze tra uno sport e l'altro. Resta il fatto che tutti gli sport di vertice, essendo diventati grandi baracconi intorno ai quali ruotano un sacco di soldi, sono corrotti come è corrotto ogni aspetto della vita in cui conta il denaro. Dalle banche in giù.

Ma il problema del mondo "a pane e salame" del ciclismo, è che rispetto ad altri ambienti (dello sport e non solo) c'è stata l'assoluta incapacità di fare sistema, di pensare prima di tutto a salvare l'immagine che poi è quella che ti permette di vendere il prodotto, Dal caso Festina in giù, da Pantani a Cipollini passando per Rumsas e lo scandalo Armstrong, è stato tutto uno scarica-barile, mai uno che si sia assunto una responsabilità, tutto un gridare alle "mele marce" che guastano l'immagine di un mondo altrimenti immacolato.

E le parole pronunciate oggi da Di Rocco ne sono l'ennesima dimostrazione: «Continua lo stillicidio di notizie provenienti da un passato oscuro, che non appartiene più al nuovo ciclismo. Sono le scorie di quel sistema che abbiamo lasciato definitivamente alle spalle»

Un sistema che abbiamo "definitivamente lasciato alle spalle", caro Di Rocco? queste sono barzellette che ci dicevamo già quindici anni fa, parole che equivalgono a quelle dei gangster che dicono che la mafia non esiste. La mafia esiste, eccome. Ed esiste anche il doping: piuttosto chiediamoci se il sistema del doping non lo si possa legalizzare, quantomeno in parte e limitatamente al professionismo, ma evitiamo di fare sempre a gara a scaricare l'appestato di turno, e tirare avanti fino a quando non tocca a noi.

Cipollini è stato la bandiera dell'Fci in quel 2002 nel quale Ballerini gli ha costruito tutta una nazionale intorno. Da quel giorno, lo stesso Ballerini è stato messo sull'altare come ct e Cipollini era diventato il biglietto da visita del ciclismo italiano nel mondo, uno dei pochi personaggi capaci di portare il ciclismo fuori dal suo solito orticello e fargli guadagnare le prime pagine dei giornali.

Oggi la Fci lo scarica e si costituisce parte civile. Un film già visto con Pantani, e che si sta ripetendo a livello mondiale con Armstrong. Ma il Cow-Boy e il Re Leone hanno la faccia di bronzo, si sa, e questo scandalo li scalfirà fino ad un certo punto. Così come Virenque, quel francese faccia da culo che, un anno dopo l'affaire Festina, era già ritornato come se niente fosse. Pantani, invece, in questo meccanismo ci ha rimesso tutto, ma proprio tutto. E mica solo Pantani.

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Non solo, i casi Armstrong/Puerto/Fuentes dimostrano che i controlli nel ciclismo non funzionano.

Diciamo che il caso Armstrong dimostrerebbe che basta comprarsi quelli che fanno i controlli ed è fatta.

Di calcio (giocato) so pochissimo però morti sul campo e malattie "professionali" puzzano un po' tanto.

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  • Amministratori

Diciamo che il caso Armstrong dimostrerebbe che basta comprarsi quelli che fanno i controlli ed è fatta.

Di calcio (giocato) so pochissimo però morti sul campo e malattie "professionali" puzzano un po' tanto.

Solo Armstrong? Non è l'unico caso di atleta dopato e risultato sempre negativo - attenzione.

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Solo Armstrong? Non è l'unico caso di atleta dopato e risultato sempre negativo - attenzione.

Certo, ma in molti casi possiamo imputare il fatto all'assenza di test "ad hoc", in questo caso abbiamo la certezza (desunta dalle donazioni del texano all'UCI) che ci fossero coperture interne

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Spiace ma hai detto un mare di inesattezze:

1) Per quella flebo ci fu un processo e venne fuori che fu un farmaco lecito

2) Nel ciclismo le sospensioni arrivano dopo positività, non dopo sospetti. Sono due cose diverse.

3) La Juventus è stata condannata per doping nel 94-96, salvata dalla prescrizione. Altro che minimizzare

4) Hai prove che non fosse effettivamente un residuo di una puntura d'ape?

5) Cazzata: nel calcio dopo il 2006 c'è il test anche sul sangue obbligatorio (dal 2003 al 2006 era facoltativo). Aggiungo che da quando c'è Platini nelle gare di Champions vengono testati tutti i giocatori e non a campione ed inoltre sono stati introdotti i controlli a sorpresa nei ritiri. Detto questo non ci sarebbe da stupirsi se l'entità dei controlli è diversa vista la diversa implicazione dell'aspetto fisico. Non solo, i casi Armstrong/Puerto/Fuentes dimostrano che i controlli nel ciclismo non funzionano.

Forse non avete capito che per far succedere nel calcio quello che è successo nel ciclismo dovrebbero trovare pieni i primi 20 classificati degli ultimi 20 anni del pallone d'oro.... e nessun doping ti dà i piedi di Messi o Ronaldo ma può farti tenere il ritmo di Contador in salita (Rasmussen 2007)

Ti ha risposto Wenger http://www.gazzetta....210565756.shtml

Almeyda poco tempo fa disse che al Parma prima delle partite gli facevano prendere delle flebo. Loro dicevano che erano vitamine, ma dopo il "trattamento" saltava fino al soffitto. Minchia che vitamine..

Che i controlli nel ciclismo non funzionano non ero io che lo dicevo e tu che lo negavi?

Toglimi una curiosità: i controlli non funzionano solo nel ciclismo o anche negli altri sport?

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  • Amministratori

Ti ha risposto Wenger http://www.gazzetta....210565756.shtml

Almeyda poco tempo fa disse che al Parma prima delle partite gli facevano prendere delle flebo. Loro dicevano che erano vitamine, ma dopo il "trattamento" saltava fino al soffitto. Minchia che vitamine..

Che i controlli nel ciclismo non funzionano non ero io che lo dicevo e tu che lo negavi?

Toglimi una curiosità: i controlli non funzionano solo nel ciclismo o anche negli altri sport?

Non abbiamo sufficienti prove per dire che non funzionano negli altri sport. Per ora sono solo calunnie.

E per "controlli" parlo di quelli del periodo. 99-2006 (dato che poi cose grosse non escono più dal passaporto biologico)

Gli esami del sangue ai calciatori in Italia sono diventati obbligatori dal 2006 dopo tutte le polemiche montate ad arte sul caso Gattuso.

E - ripeto - per trovare l'equivalente calcistico di quanto successo nel ciclismo dovrebbero risultare positivi i primi 20 classificati degli ultimi 10 anni del pallone d'oro.

Sembra quasi che ci si debba vergognare ad ammettere la realtà, ovvero che nel periodo 1995-2006 il ciclismo era lo sport più sporco per distacco netto e bisogna cercare presunti complotti e coperture in altri sport per dimostrare il contrario.

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possiamo dire quel che vogliamo. Ma restano i fatti che dicono:

- Michael Rasmussen, MAI POSITIVO, ha avuto la carriera rovinata per avere mentito sui luoghi di allenamento nel 2007 e Offredo pure lui MAI POSITIVO, per aver saltato tre test in 18 mesi,s'è beccato un anno. (Poi lasciamo stare che Rasmussen giusto adesso abbia ammesso il doping, non è questo il punto del mio discorso).

- Mannini e Possanzini, ai tempi del Brescia, furono squalificati per non essersi presentati al controllo a fine partita, ma immediatamente ci fu una levata di scudi a loro difesa di TUTTO L'AMBIENTE CALCISTICO, dal presidente federale a tutti i maggiori giornali, e dopo poche settimane (al max qualche mese) la pena fu annullata. Per tacere di Gattuso che, anni prima, in nome della privacy e del rispetto dei diritti umani si rifiutò di sottoporsi a un test sul sangue, in un periodo nel quale i ciclisti erano già oggetto di blitz dei Nas all'alba nelle giornate dei tapponi chiave. Alla faccia dei due pesi e delle due misure.

Ma mentre il calcio è un ambiente corporativo che, al di là delle divisioni interne, riesce a fare fronte comune dagli attacchi esterni, nel ciclismo, invece, i dirigenti sono i primi a predicare la tolleranza zero, ma solo per scaricare seduta stante chi viene beccato e difendere tutti gli altri, che a parole, vengono dipinti come modelli di virtù fino a prova contraria-

E anche i giornalisti, così garantisti nel calcio, nel ciclismo cadono sempre dal pero e si dicono delusi per essere stati traditi da atleti che avevano additato come esempi. Oggi succede con Cipollini, in passato era successo, ad es., con "modello-di-professionalità-Rebellin"

Fino a che ciclismo e calcio (ma non solo calcio. diciamo in genere negli altri sport meno ignoranti del ciclismo dal punto di vista della comunicazione), dicevo, fino a che ciclismo e calcio vivranno di queste due retoriche differenti, anche il messaggio che passa all'esterno sarà che il ciclismo è marcio e il calcio è pulito. Ma sarà solo un messaggio, al di là della sostanza.

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- Michael Rasmussen, MAI POSITIVO

In realtà poi venne fuori una positività alla Dynepo, proprio in quel Tour.

Comunque condivido la sostanza di quello che scrivi a proposito di calcio e ciclismo. Un Carlo Petrini del ciclismo avrebbe trovato la prima pagina di qualsiasi quotidiano nazionale (non solo sportivo). Nel calcio ha parlato ed è morto nell'oblio.

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In realtà poi venne fuori una positività alla Dynepo, proprio in quel Tour.

Comunque condivido la sostanza di quello che scrivi a proposito di calcio e ciclismo. Un Carlo Petrini del ciclismo avrebbe trovato la prima pagina di qualsiasi quotidiano nazionale (non solo sportivo). Nel calcio ha parlato ed è morto nell'oblio.

È esattamente questo il punto, infatti. La comunicazione vive di "narrazioni", e se l'unica "narrazione" capace di portare il ciclismo fuori dalle sue pagine è quella del doping, mentre il calcio in prima pagina ci va anche per la fidanzata del momento di Balotelli, non ne usciremo mai.

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possiamo dire quel che vogliamo. Ma restano i fatti che dicono:

- Michael Rasmussen, MAI POSITIVO, ha avuto la carriera rovinata per avere mentito sui luoghi di allenamento nel 2007 e Offredo pure lui MAI POSITIVO, per aver saltato tre test in 18 mesi,s'è beccato un anno. (Poi lasciamo stare che Rasmussen giusto adesso abbia ammesso il doping, non è questo il punto del mio discorso).

- Mannini e Possanzini, ai tempi del Brescia, furono squalificati per non essersi presentati al controllo a fine partita, ma immediatamente ci fu una levata di scudi a loro difesa di TUTTO L'AMBIENTE CALCISTICO, dal presidente federale a tutti i maggiori giornali, e dopo poche settimane (al max qualche mese) la pena fu annullata. Per tacere di Gattuso che, anni prima, in nome della privacy e del rispetto dei diritti umani si rifiutò di sottoporsi a un test sul sangue, in un periodo nel quale i ciclisti erano già oggetto di blitz dei Nas all'alba nelle giornate dei tapponi chiave. Alla faccia dei due pesi e delle due misure.

Ma mentre il calcio è un ambiente corporativo che, al di là delle divisioni interne, riesce a fare fronte comune dagli attacchi esterni, nel ciclismo, invece, i dirigenti sono i primi a predicare la tolleranza zero, ma solo per scaricare seduta stante chi viene beccato e difendere tutti gli altri, che a parole, vengono dipinti come modelli di virtù fino a prova contraria-

E anche i giornalisti, così garantisti nel calcio, nel ciclismo cadono sempre dal pero e si dicono delusi per essere stati traditi da atleti che avevano additato come esempi. Oggi succede con Cipollini, in passato era successo, ad es., con "modello-di-professionalità-Rebellin"

Fino a che ciclismo e calcio (ma non solo calcio. diciamo in genere negli altri sport meno ignoranti del ciclismo dal punto di vista della comunicazione), dicevo, fino a che ciclismo e calcio vivranno di queste due retoriche differenti, anche il messaggio che passa all'esterno sarà che il ciclismo è marcio e il calcio è pulito. Ma sarà solo un messaggio, al di là della sostanza.

Concordo in pieno.

Sembra quasi che ci si debba vergognare ad ammettere la realtà, ovvero che nel periodo 1995-2006 il ciclismo era lo sport più sporco per distacco netto e bisogna cercare presunti complotti e coperture in altri sport per dimostrare il contrario.

Ma chi ha detto il contrario? Io ho sempre affermato che fino agli anni 2000 la maggior parte corridori erano pieni. Il problema è che anche negli altri sport si faceva, e si fa, uso di doping ed è questo che stai negando tu. Per fare un esempio diverso dal calcio, anche nel nuoto ci sono tantissimi dopati anche a livello dilettantistico e giovanile (ho un amico che che me ne parla spesso), ma non escono casi come quelli del ciclismo perché non si fa e non si vuole fare nulla per fermare il doping.

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Io forse ho detto male quello che penso, mi son spiegato male e con esempi inesatti. Smac ha detto in modo più completo ed informato quanto volevo dire anche io. Il ciclismo è lo sport più intriso di doping, dato che è 100 volte più duro del calcio, ma anche il

Meno tutelato e deriso....

Sai cosa vorrebbe dire per i calciatori riuscire a correre a tutta per tutta la partita? La squadre che hanno vinto tutto anche atleticamente erano formidabili... E nessuno mi venga a dire che i calciatori non erano, e sono, "aiutati" a correre per 90 minuti... A già ma loro vanno solo a powered....

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Aggiungo un'altra cosa: i casi di Fuentes sono fino al 2005/06. Sia nel calcio che nel ciclismo è tutto prescritto: Cipollini non perderà nulla così come non perderà nulla la Real Sociedad o chiunque verrà fuori da questa inchiesta

su questo siamo sicuri? Ad Armstrong hanno revocato tutti i risultati dal '99 al 2005... che poi, il vero scandalo è riscrivere l'albo d'oro ad anni di distanza, quando ormai è provato che il doping era universalmente diffuso: almeno nel caso di Armstrong l'aso ha avuto la decenza di non riassegnare quei titoli, ma non gli andavano proprio tolti, anche alla luce delle prove emerse: il guaio è che Armstrong (e tutti gli altri) non sia stato fermato a suo tempo, farlo ora non ha nessun senso. Anche perchè allora, ripeto, cancelliamo il palmares di Merckx (vedi Savona '69)? Riscriviamo l'epopea di Coppi e Bartali, perchè prendevano le bombe? a qualcuno è venuto in mente di riesumare il corpo di Fidippide per controllare che nella corsa da Maratona ad Atene non abbia assunto sostanze probite? Dopotutto è schiattato appena giunto a destinazione! Per non parlare del più grande scandalo doping della storia, Achille pié veloce che con il suo doping (conclamato) ha fatto vincere la guerra di Troia agli Achei. Squalifichiamoli tutti!

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