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cmq mi pare che siamo d'accordo: tecnicamente Froome è ancora il più forte, anche più di Contador, perché in salita vanno uguale e a crono l'inglese dà la paga a tutti, spagnolo compreso. Però la può perdere uscendo di testa alla prima situazione di corsa non conforme ai piani. Un po' come Ullrich, che in quest'impresa c'è riuscito per 5 o 6 volte :P

 

Ed è chiaro, quindi, con un Froome diventa molto più battibile in una cors di tre settimane come il Tour, che non in un Deflinato che come svolgimento, invece, è molto più banale.

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Le solite fesserie della Gazzetta, secondo me non sanno di cosa parlare e si appellano a certe sciocchezze.  :hihi:

Modificato da Lui98
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Strano che nessuno ha fatto un cenno a questo articolo: http://www.gazzetta.it/Ciclismo/09-06-2014/mistero-froome-salita-che-cosa-ha-inalato-80882141766.shtml

Di solito non se ne fanno mancare una  :P

 

CAZZO MA QUESTO È DA DENUNCIA PENALE!

 

Scusate i toni, eh, ma io che mi sono legato al dito la prima pagina della Gazza del luglio scorso dopo il Ventoux (5 E DICO 5 CENTOMETRISTI GIAMAICANI DOPATI, "MA A DESTARE IMPRESSIONE È SOPRATTUTTO L'IMPRESA DI FROOME", ecc ecc) adesso leggo questa stronzata e sbrocco una volta per tutte: a me sembra abbastanza evidete che Froome NON SI STA INALANDO niente, ma sta semplicemente assumendo, PER VIA ORALE, delle maltodestrine.

 

Con questo, ribadisco, non voglio assolutamente dire che Froome sia pulito (qualcosa prenderà, come lo prendono tutti, compreso Zandio che oggi è arrivato ultimo a 32') ma che articoli meschini di questo tipo farebbero schifo anche a Tg4 e Studio Aperto, perché qui siamo alla ricerca del sensazionalismo puro, all'allusione senza la minima prova. Come se uno si calasse delle immaginarie fialette di Cera (lo so, non esistono, ma dico per rendere l'idea) davanti alle telecamere di mezzo mondo. Già, una cosa del genere, sarebbe impossibile anche nelle prime fasi della tappa, quando ancora non c'è il collegamento tv, figuroamoci a 10 km dall'arrivo.

 

Gazzetta ridicola e vergognosa. D'altra parte, stiamo parlando dello stesso giornale che l'anno scorso, per vendere qualche copia in più in giornate di stanca, ha pensato bene di sputtanare con storie vecchie di più di 10 anni Cipollini. E cioè quel signore che, negli anni più provinciali di sempre nella storia del Giro, con le sue sole volate ed il suo carisma ha saputo tenere in piedi il gioiello di famiglia Rcs. Pensiamo solo al 2002, il Giro del diuretico di Garzelli, delle caramelline di Simoni e di Casagrande cacciato per aver buttato in terra un colombiano ad un gpm di 3ª categoria. Oggi noi ci ricordiamo di queste miserie, o ci ricordiamo piuttosto delle sei-volate-sei vinte da Cipollini in maglia zebrata tra l'Olanda e l'Italia?

 

Già erano un paio d'anni che non compravo la Gazzetta. Dopo questa, la prox volta che incontro un loro giornalista in sala stampa (magari già fra due settimane all'Appennino) li mando direttamente a cagare.

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CAZZO MA QUESTO È DA DENUNCIA PENALE!

 

Scusate i toni, eh, ma io che mi sono legato al dito la prima pagina della Gazza del luglio scorso dopo il Ventoux (5 E DICO 5 CENTOMETRISTI GIAMAICANI DOPATI, "MA A DESTARE IMPRESSIONE È SOPRATTUTTO L'IMPRESA DI FROOME", ecc ecc) adesso leggo questa stronzata e sbrocco una volta per tutte: a me sembra abbastanza evidete che Froome NON SI STA INALANDO niente, ma sta semplicemente assumendo, PER VIA ORALE, delle maltodestrine.

 

Con questo, ribadisco, non voglio assolutamente dire che Froome sia pulito (qualcosa prenderà, come lo prendono tutti, compreso Zandio che oggi è arrivato ultimo a 32') ma che articoli meschini di questo tipo farebbero schifo anche a Tg4 e Studio Aperto, perché qui siamo alla ricerca del sensazionalismo puro, all'allusione senza la minima prova. Come se uno si calasse delle immaginarie fialette di Cera (lo so, non esistono, ma dico per rendere l'idea) davanti alle telecamere di mezzo mondo. Già, una cosa del genere, sarebbe impossibile anche nelle prime fasi della tappa, quando ancora non c'è il collegamento tv, figuroamoci a 10 km dall'arrivo.

 

Gazzetta ridicola e vergognosa. D'altra parte, stiamo parlando dello stesso giornale che l'anno scorso, per vendere qualche copia in più in giornate di stanca, ha pensato bene di sputtanare con storie vecchie di più di 10 anni Cipollini. E cioè quel signore che, negli anni più provinciali di sempre nella storia del Giro, con le sue sole volate ed il suo carisma ha saputo tenere in piedi il gioiello di famiglia Rcs. Pensiamo solo al 2002, il Giro del diuretico di Garzelli, delle caramelline di Simoni e di Casagrande cacciato per aver buttato in terra un colombiano ad un gpm di 3ª categoria. Oggi noi ci ricordiamo di queste miserie, o ci ricordiamo piuttosto delle sei-volate-sei vinte da Cipollini in maglia zebrata tra l'Olanda e l'Italia?

 

Già erano un paio d'anni che non compravo la Gazzetta. Dopo questa, la prox volta che incontro un loro giornalista in sala stampa (magari già fra due settimane all'Appennino) li mando direttamente a cagare.

 

Completamente d' accordo, la Gazza come ormai tutti e tre i grandi giornali sportivi italiani stanno cadendo sempre più in basso.

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Un giornalista che scrive di ciclismo deve amarlo, sputtanarlo in questo modo alimenta l'ignoranza delle persone che non lo seguono con lo slogan "tanto sono tutti dopati". Non c'è modo peggiore per screditare uno sport che già perso la sua credibilità

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  • Amministratori

No. Un giornalista deve riportare fatti, non opinioni. Se c'è un dopato lo dici, se non c'è non lo dici. Riportare cose false è calunnia, non riportare cose vere per difendere un'immagine, invece, è omertà.

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No. Un giornalista deve riportare fatti, non opinioni. Se c'è un dopato lo dici, se non c'è non lo dici. Riportare cose false è calunnia, non riportare cose vere per difendere un'immagine, invece, è omertà.

 

Emmea, un giornalista deve essere in grado di distinguere quel che è notizia da quello che NON lo è: è l'Abc della professione, come per un medico distinguere un tumore da un raffreddore, o per un giudice stabilre cosa è un reato e cosa non lo è. L'articolo in questione, a prescindere dall'argomento, è il paradigma di cosa NON deve mai fare un giornalista: vale a dire, non deve mai lanciarsi in considerazioni basate sul solo sospetto, senza prima essersi preoccupato di verificare le sue supposizioni, di controllare quello che ha scritto, ecc.

 

Voglio dire: non è che un giornalista deve riportare tutto quello che vede. Deve, appunto, avere la contezza di distinguere i fatti dai NON fatti, e riportare solamente i primi. Altrimenti, ha ragione Grillo: sono tutti giornalisti, nel momento in cui basta battere quattro stronzate su una tastiera e postarle.

 

In questo caso, ok, è VERO che Froome ha usato un inalatore: ma questa, ancora, NON è una notizia fino a quando non è stabilito: 1) cosa si è inalato, 2) in quali quantità, 3) se aveva o non aveva il certificato medico. Cose che non sta ad un giornalista chiarire, ma ai giudici che avranno sicuramente visto la scena, essendo andata in onda a 10 km dall'arrivo. Poi se si verrà a scoprire che Froome s'è inalato la pozione magica di Panoramix, allora cambia tutto. Ma fino a quel momento, questo articolo fa il paio col servizio di Studio Aperto sui calzini del giudice Mesiano, nella hall of shame del giornalismo.

Modificato da smec-easyjet
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Precisazione inutile, visto che il ciclismo ricade sempre nella prima casistica.

Che poi Froome paia anche a me un cavia da laboratorio, talmente sgangherato in bici da risultare orribile, pieno di patologie più o meno gravi anche solo per un uomo normale (le malattie del sangue e ora l'asma a quanto pare) figuriamoci per un atleta, è tutto verissimo. Ma sono considerazioni che non portano da nessuna parte

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  • Amministratori

Emmea, un giornalista deve essere in grado di distinguere quel che è notizia da quello che NON lo è: è l'Abc della professione, come per un medico distinguere un tumore da un raffreddore, o per un giudice stabilre cosa è un reato e cosa non lo è. L'articolo in questione, a prescindere dall'argomento, è il paradigma di cosa NON deve mai fare un giornalista: vale a dire, non deve mai lanciarsi in considerazioni basate sul solo sospetto, senza prima essersi preoccupato di verificare le sue supposizioni, di controllare quello che ha scritto, ecc.

 

Voglio dire: non è che un giornalista deve riportare tutto quello che vede. Deve, appunto, avere la contezza di distinguere i fatti dai NON fatti, e riportare solamente i primi. Altrimenti, ha ragione Grillo: sono tutti giornalisti, nel momento in cui basta battere quattro stronzate su una tastiera e postarle.

 

In questo caso, ok, è VERO che Froome ha usato un inalatore: ma questa, ancora, NON è una notizia fino a quando non è stabilito: 1) cosa si è inalato, 2) in quali quantità, 3) se aveva o non aveva il certificato medico. Cose che non sta ad un giornalista chiarire, ma ai giudici che avranno sicuramente visto la scena, essendo andata in onda a 10 km dall'arrivo. Poi se si verrà a scoprire che Froome s'è inalato la pozione magica di Panoramix, allora cambia tutto. Ma fino a quel momento, questo articolo fa il paio col servizio di Studio Aperto sui calzini del giudice Mesiano, nella hall of shame del giornalismo.

 

Guarda che non stavo difendendo l'articolo, mi riferivo al post di Sexybank.

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Guarda che non stavo difendendo l'articolo, mi riferivo al post di Sexybank.

 

ok meno male, cmq sexybank ha ragione quando dice che in questo modo si sputtana il ciclismo: diciamo che, più che lo sport di cui scrive, un giornalista deve amare la sua professione... ed è appunto la professione (intesa come deontologia) che l'estensore di questa boiata ha sputtanato, prima ancora del ciclismo :wink:

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  • Amministratori

I casi sono due: o c'è qualche altro gufo oltre a Filippo, oppure a quest'ultimo basta un post per dare il colpo di grazia al corridore in questione :tongue:  :tongue:  :tongue:

 

Proviamo.

 

Oggi vedo bene Pozzato

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Chiudilo in bagno o nello sgabuzzino per tutta la durata della tappa, e mettigli un bavaglio alla bocca in modo che non possa pronosticare  :lol:

:lol:

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