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In Salita Controvento - Stagione 2001 (da pag. 28)


Ivan Basso...  

19 utenti hanno votato

  1. 1. ..si bomba?

    • Si
      3
    • No
      2
    • Si, ma solo la tipa
      15
    • Si, tutte le miss che incontra quando va sul podio. Allora mai.
      6


Messaggi raccomandati

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1999 Results Past Winners Starting List


60th Tour de Suisse - 2.HC
Switzerland, June 13-21, 2000



The Stages (Cliccate per vedere il profilo)

  • Stage 1 - June 13: Uster - Uster, 29 Km TTT
  • Stage 2 - June 14: Sarnen - Heiden, 202,9 Km
  • Stage 3 - June 15: Heiden - Ossingen, 160,4 Km
  • Stage 4 - June 16: Ossingen - Buren an der Aare, 183,6 Km
  • Stage 5 - June 17: Liestal - Liestal, 26,4 Km ITT
  • Stage 6 - June 18: Bulle - Verbier, 160 Km
  • Stage 7 - June 19: Martigny - Massongex, 180,1 Km
  • Stage 8 - June 20: Altdorf - Airolo, 151,5 Km
  • Stage 9 - June 21: Airolo - Splugenpass 130,6 Km
     

Questa edizione del Giro di Svizzera promette d'essere molto combattuta, grazie ad un percorso che include una cronosquadre, una cronometro individuale e ben tre arrivi in salita.
La corsa inizia con una cronosquadre di 30 chilometri, l'allenamento ideale per la lunghissima cronosquadre che troveremo al Tour de France: Deutsche Telekom, Rabobank e Mapei sono sicuramente le maggiori indiziate alla vittoria di questa tappa. Già alla seconda, nell'arrivo di Heiden, si promette battaglia con tre GPM della montagna e l'arrivo in leggera salita verso Heiden. Seguono due tappe che dovrebbero sorridere alle ruote veloci prima della cronometro di Liestal di 26,4 Km che dovrebbe dare nuova fisionomia alla classifica. Dalla sesta tappa iniziano le grandi montagne con il tradizionale e temuto arrivo del Verbier, non prima di aver scalato la salita di Villars sur Ollon e Les Planches. Se la settima tappa con arrivo a Massongex presenterà più chilometri in discesa che in salita, l'ideale per le fughe, la lotta per la classifica si dovrebbe rianimare nelle ultime due tappe; la tappa da Altdorf ad Airolo si presenza come un vero e proprio tappone con ben tre salite da oltre dieci chilometri da scalare, quindi l'ultimo arrivo con altre vette sopra i 2000: il Passo del San Bernardino prima dell'arrivo sul confine italiano al Passo dello Spluga.

Molti sono i ciclisti che hanno scelto questa corsa, alcuni con il chiaro intento di vincere, altri come ultima corsa in preprazione della Gran Boucle. Tra i favoriti ci saranno certamente il vincitore uscente Francesco Casagrande uscito con una buona condizione dal Giro d'Italia così come Wladimir Belli e l'idolo di casa Alex Zulle 2° nel 1995. Incuriosisce inoltre la prima sfida diretta ad oltre un anno di distanza tra Jan Ullrich e Marco Pantani anche se entrambi hanno dichiarato che sono qui per prepararsi al Tour de France e difficilmente correranno tutte le tappe al meglio. Altri nomi importanti per la classifica generale sono quelli di Oscar Camenzind, Dario Frigo, Serhiy Honchar e Michael Boogerd.

Tra i velocisti spiccano invecei nomi di Erik Zabel, Jan Svorada, Tom Steels, Oscar Freire, Maximilian Sciandi e Roman Vainsteins


Protagonisti Principali

Deutsche Telekom
1 E. Zabel
7 J.Ullrich

Liquigas - Pata
11 D.Rebellin
13 S.Honchar

Lampre
21 J.Svorada
24 O.Camenzind

28 Z.Spruch

Rabobank
31 M.Boogerd
34 M.Zberg

Mapei - Quick Step
41 P.Bettini

42 M.Bartoli
44 O.Freire
47 T.Steels

Vini Caldirola
51 R.Vainsteins

53 F.Casagrande
54 M.Gianetti

Banesto
61 A.Zulle

Fassa Bortolo
71 W.Belli

73 D.Frigo
74 D.Konyshev
77 R.Rumsas

Festina
81 M.Wust
83 D.Frigo
87 R.Rumsas

Panaria
94 V.Duma

Linda McCartney
101 M.Sciandri
106 P.Richard

Alessio
111 E.Leoni
115 P.Richard

Saeco - Valli & Valli
121 B.Conte

122 S.Commesso

Mercatone Uno
137 M.Pantani

Amica Chips
141 P.Caucchioli

142 K.Arvesen
143 D,Ferrari
144 D.Galli
145 M.Gili
146 F.Malberti
147 O.Pozzi
148 D.Scalmana

Cantina Tollo
151 G.Trenti

Gerolsteiner
161 T.Schmidt

Team Fakta
171 N.Sorensen

Kia
181 A.Moos

Mobilvetta
193 E.Berzin

Post Swiss Team
201 R.Beuchat

Phonak
211 M.Buxhofer


ALBO D'ORO RECENTE
1999 Francesco Casagrande (Ita) Laurent Jalabert (Fra) Gilberto Simoni (Ita)
1998 Stefano Garzelli (Ita) Beat Zberg (Swi) Wladimir Belli (Ita)
1997 Christophe Agnolutto (Fra) Oscar Camenzind (Swi) Jan Ullrich (Ger)
1996 Peter Luttenberger (Aut) Gianni Faresin (Ita) Gianni Bugno (Ita)
1995 Pawel Tonkov (Rus) Alex Zülle (Swi) Zenon Jaskula (Pol)

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cacchio sti Mapei! e invece Ivan, dove li hai passati i due giorni al mare in Riviera? :wink:

 

Ivan? Sta traslocando col suo ammmooorre!

 

Questo Svizzera sarà bello tosto con una startlist del genere.

 Secondo me invece la cronometro taglia le gambe a quasi tutti, io dico sfida Zulle - Ullrich, se poi il secondo è già in formissima lo vince in carrozza

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16-04-2000 / Abbiamo trovato casa, mentre in Svizzera...

Abbiamo trovato casa, o almeno speriamo. Il tempo non è a noi favorevole, la settimana prossima inizierò con duri allenamenti in preparazione della seconda parte di stagione e così il tempo per sceglierla non poteva essere molto. Ci siamo rivolti ad un mio vecchio ex compagno di classe che ora lavora in un'agenzia immobiliare qui a Cassano Magnago, abbiamo cercato di essere chiari, diretti, in modo da trovar immediatamente quello che volevamo senza troppe perdite di tempo. La prima casa non era male, era spaziosa e luminosa ma non ci aveva convinto appieno, ma già la seconda mostrata è stata la nostra scelta definitiva: un bell'appartamentino in una piccola palazzina, intimo ma con un soggiorno spazioso, luminoso con un bel terrazzino, e soprattutto un doppio garage barattato con la possibilità di una stanza supplementare. Micaela lo sa che per me il garage sarà il mio luogo di vita! L'appartamento è in parte già arredato quindi non dovremmo perderci troppo tempo a fare un trasloco e questo è un altro punto a favore; probabilmente avessimo guardato un po' di più in giro avremmo potuto risparmiare qualcosina, ma fin tanto che ce lo possiamo permettere abbiamo risparmiato tempo che è la cosa che per me è tutt'ora più importante.
Io e Micaela non abbiamo avuto dubbi, sarà il nostro nido per molto tempo, spero il più possibile!
In serata poi ho sperimentato un nuovo programma che m'ha installato sul pc mia sorella, si chiama Msn Messanger, è tipo una chat ma solo per comunicare con le persone che vuoi, e senza iscriversi a nessun sito; mi ha detto che tutti i computer nuovi lo hanno già installato e non ho esitato un secondo di più per contattare Pietro, che era in Svizzera per correre il Tour de Suisse con tutta la squadra: m'aveva accennato il primo giorno d'essere in un hotel fantasmagorico, roba da doppio armato, tv satellitare e per l'appunto pc in camera!

La prova inaugurale era stata una cronosquadre, inserita apposta per preparare le squadre a quella del Tour ma l'Amica Chips al Tour non ci sarebbe stata e aveva corso prove simili son un paio di volte in tutta la stagione, risultando terzultima a più di due minuti dalla Banesto che guidata da un formidabile Zulle aveva vinto la prova.
 

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1° Tappa / Uster - Uster
1 Banesto SPA 37'37''
2 Fassa Bortolo ITA + 22''
3 Mercatone Uno ITA + 38''
4 Liquigas - Pata ITA + 43''
5 Team Deutsche Telekom GER + 45''
18 Amica Chips - Tacconi Sport ITA + 2'09''
Classifica Generale
1 Alberto Benito Guerreiro (SPA/Banesto) 37'37''
2 Alex Zulle (SPA/Banesto) s.t.
3 Marzio Bruseghin (ITA/Banesto) s.t.
133 Kurt-Asle Arvesen (NOR/Amica Chips) + 2'10''

La seconda tappa presentava già un profilo complesso: non grandi salite ma tanti tratti mangia e bevi e praticamente zero pianura, con un finale che portava lievemente allinsù. Sarebbe stato un primo banco di prova per gli uomini che avevano come obiettivo questo Giro di Svizzera e anche per Pietro.
La tappa si era fatta sin da subito molto selettiva: la pioggia, la smania di andare in fuga sin dai primi chilometri di molti corridori del gruppo, l'attacco a metà tappa di uomini pericolosi come Bartoli e Spruch, rendevano impossibile il recupero delle forze anche nei tratti di discesa.


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Proprio Alex Zulle aveva attaccato a ben 66 chilometri dal traguardo, e logicamente insieme a lui si erano mossi altri uomini pericolosi come Boogerd e Rebellin, la giornata era davvero molto stressante.
 

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A 50 dal traguardo le carte erano nuovamente mischiate, con il solo Volodymir Duma in fuga e tutto il resto del gruppo compatto, ma la fatica si era fatta sentire, mezza Amica Chips avevano già perso le loro ruote.
 

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La tregua era durata solamente pochi chilometri, a 35 dall'arrivo altri uomini importanti come Den Bakker e il forte contingente svizzero composto da Richard, Moos e Gianetti era uscito in avanscoperta, alla caccia di Duma.
 

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La tappa era definitivamente esplosa lungo il GPM di Wald, a 22 dal termine: il campione olandese della Rabobank, Den Bakker aveva raggiunto e superato Duma, portandosi in testa alla corsa.
 

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Anche Gianetti aveva recuperato l'ucraino della Panaria ed inseguiva l'olandese a circa trenta secondi.
C'era poi Paolo Bettini che più e più volte aveva provato ad uscire dal gruppo durante la tappa e sembra avercela fatta.
 

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Gli ex fuggitivi Richard, Moos e Duma insieme a Camenzind anticipavano di poche centinaia di metri il gruppo forte ancora di una cinquantina di unità, Den Bakker però aveva nel frattempo accumulato quasi due minuti di vantaggio su di loro.
 

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Le azioni d'attacco non erano terminate neppure nel lungo tratto di discesa e falsopiano che anticipava gli ultimi 6 chilometri finali, tutti all'insù: Richard, Moos, Duma, Bettini erano stati tutti ripresi, ma non Camenzind che aveva resistito con un margine di trenta secondi e vedeva di fronte, con lo stesso margine, il corridore della Vini Caldirola Gianetti: sapeva che immediatamente dopo la curva avrebbe visto pure la sagoma di Den Bakker e non voleva desistere.
 

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A 3 chilometri dall'arrivo Camenzind aveva finalmente raggiunto Gianetti, ma mentre Den Bakker era già troppo lontano per essere raggiunto, il gruppo, in cui Pietro resisteva, era appena alle loro spalle.
 

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Den Bakker si era andato a prendere la vittoria di tappa.

 

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Mentre la Rabobank poteva festeggiare addirittura la doppietta visto che nel finale Camenzind era stato inghiottito dal gruppo del quale aveva vinto la volata Boogerd. Per Caucchioli una grande fatica, forse eccessiva rispetto al gruppo di oltre 50 corridori nel quale aveva concluso la corsa, ma era l'unico Amica Chips ad esserci riuscito, sintomo che il livello qui era più alto rispetto a quello del Giro d'Italia.

 

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2° Tappa / Sarnen - Heiden
1 Maarten Den Bakker (OLA/Rabobank) 4h31'15''
2 Michael Boogerd (OLA/Rabobank) + 1'06''
3 Erik Zabel (GER/Deutsche Telekom) s.t.
4 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) s.t.
5 Markus Zberg (SWI/Rabobank) s.t.
6 Romans Vainsteins (LET/Vini Caldirola - Sidermec) s.t.
7 Marco Velo (ITA/Mercatone Uno - Albacom) s.t.
8 Paolo Bettini (ITA/Mapei - Quick Step) s.t.
9 Denis Zanette (ITA/Liquigas - Pata) s.t.
10 Igor Pugaci  (MOL/Saeco - Valli & Valli) s.t.
41 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
Classifica Generale
1 Alberto Benito Guerreiro (SPA/Banesto) 5h09'58''
2 MarziO Bruseghin (ITA/Banesto) s.t.
3 Alex Zulle (SWI/Banesto) s.t.
4 Luca Mazzanti (ITA/Fassa Bortolo) + 22''
5 Dario Frigo (ITA/Fassa Bortolo) s.t.
54 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 2'56''

Fortuna per Pietro e per tutta la squadra che le due tappe successive sono state praticamente dedicate alle ruote veloci e non avendone in squadra all'altezza di quelli che si giocavano le vittorie sono state due giornate perfette per recuperare energie perse fin troppo velocemente. Ossingen era stata terra di conquista di Tom Steels che aveva potuto contare su un apripista d'eccezione come il campione del mondo Oscar Freire.



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4° Tappa / Heiden - Ossingen
1 Tom Steels (BEL/Mapei - Quick Step) 3h35'26''
2 Maximilian Sciandri (GBR/Linda McCartney Racing Team) s.t.
3 Jan Svorada (CZE/Lampre - Daikin) s.t.
4 Erik Zabel (GER/Deutsche Telekom) s.t.
5 Oscar Freire (SPA/Mapei - Quick Step) s.t.
6 Denis Zanette (ITA/Liquigas -Pata) s.t.
7 Zbigniew Spruch (POL/Lampre - Daikin) s.t.
8 Fred Rodriguez (USA/Mapei - Quick Step) s.t.
9 Alberto Ongarato (ITA/Mobilvetta - Rossin) s.t.
10 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) s.t.
25 Diego Ferrari (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
Classifica Generale
1 Alberto Benito Guerreiro (SPA/Banesto) 8h45'24''

Anche Buren an der Aare, ed è storia recente visto che si tratta della tappa di oggi, ha vinto Tom Steels ma questa volta davvero di poco su Erik Zabel. Un grande Mirko Gualdi (Mobilvetta - Rossin) che dopo essere stato in fuga per tutta la giornata è stato ripreso ad un chilometro dalla fine, ma ancor più grandi sono stati Arvesen e Ferrari che sono riusciti a chiudere entrambi nei primi 10.



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5° Tappa / Ossingen - Buren an der Aare
1 Tom Steels (BEL/Mapei - Quick Step)
2 Erik Zabel (GER/Deutsche Telekom) s.t.
3 Jan Svorada (CZE/Lampre - Daikin) s.t.
4 Romans Vainsteins (LET/Vini Caldirola - Sidermec) s.t.
5 Oscar Freire (SPA/Mapei - Quick Step) s.t.
6 Steffen Wesemann (GER/Deutsche Telekom) s.t.
7 Maximilian Sciandri (GBR/Linda McCartney Racing Team) s.t.
8 Kurt-Asle Arvesen (NOR/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
9 Diego Ferrari (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

10 Alessandro Petacchi (ITA/Fassa Bortolo) s.t.
Classifica Generale
1 Alberto Benito Guerreiro (SPA/Banesto) 12h56'07''

Domani c'è una tappa a cronometro, Pietro mi ha confessato di essere un po' nervoso perchè sente di non riuscire più a fare per bene le cose che vorrebbe, segno di una condizione fisica che lo sta salutando un po' come successo a me, e poi tra Ullrich, Zulle e Honchar teme di dover consultare una clessidra anzichè il cronometro per misurare il distacco a fine giornata.

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Mapei è uno squadrone forse l'unica cosa che gli manca è un vero leader per i grandi giri.

 

Caucchiolli potrebbe anche puntare ad una top ten, a cronometro oltre Zulle, Honchar, Frigo, Rumsas e Ullrich non ne vedo di così forti dai che ce la puoi fare

Che poi in teoria il leader da GT ci sarebbe (Tonkov) però non ha reso come ci si attendeva

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17-06-2000 / Kaizer Jan

 

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5° Tappa / Liestal - Liestal

1 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) 35'32''

2 Alex Zulle (SUI/Banesto) + 12''

3 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 14''

4 Maarten Den Bakker (NED/Rabobank) + 40''

5 Dario Frigo (ITA/Fassa Bortolo) + 45''

6 Marco Velo (ITA/Mercatone Uno - Albacom) + 51''

7 Volodymyr Duma (UKR/Panaria - Gaeme) + 52''

8 Torsten Schmidt (FRA/Team Gerolòsteiner) + 1'01''

9 Riccardo Forconi (ITA/Mercatone Uno - Albacom) + 1'07''

10 Marzio Bruseghin (ITA/Banesto) + 1'13''

56 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 2'27''

Classifica Generale

1 Alex Zulle (SVI/Banesto) 13h31'51''

2 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) + 33''

3 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 45''

4 Dario Frigo (ITA/Fassa Bortolo) + 55''

5 Marzio Bruseghin (ITA/Banesto) + 1'01''

6 Marco Velo (ITA/Mercatone Uno) + 1'18''

7 Alberto Benito Guerreiro (SPA/Banesto) + 1'27''

8 Raimondas Rumsas (LIT/Fassa Bortolo) + 1'31''

9 Cesar Solaun (SPA/Banesto) + 1 '49''

10 Steffen Wesemann (GER/Deutsche Telekom) + 1'56''

53 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 5'11''

 

 

ACCADEVA IL 17 GIUGNO 2000

  • Campionati Europei di Calcio, si gioca in Belgio e Olanda. Per le partite valevoli per il secondo turno del Girone A si giocano Romania - Portogallo e Inghilterra - Germania. La prima partita, giocata nel pomeriggio, viene vinta dai lusitani grazie ad un gol di Costinha al 95° che regala la qualificazione anticipata. E' invece Shearer a decidere il big match serale.
  • A Montreal invece si corrono le qualifiche del Gran Premio del Canada. Come per tutta la stagione è ancora sfida Ferrari-Mclaren con Schumi che ottiene la pole position davanti a Coulthard, quindi il compagno di squadra Barrichello e Mika Hakkinen.
  • Zdenek Zeman, boemo di Praga, 53 anni, è il decimo allenatore straniero della storia del Napoli. Succede a Novellino e guiderà dalla panchina gli azzurri nel prossimo campionato di serie A.
  • Non si placa invece il clima di tensione che vige in Serbia dopo la guerra in Kosovo. Il leader dell'opposizione al governo di Milosevic, Vuk Draskovic, è stato ferito (ma non è in pericolo di vita) in un attentato. Ulteriore tensione dunque in vista delle prossime elezioni di settembre.
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Non hai mai pensato di girare la story ad Ivan in un qualche modo?

 

Non credo sia tipo che s'appassiona a queste cose..! Magari quando Santiago diventa più grandicello...

 

Che mazzata Pietro :(

Grande Ferrari!!! (1o Michael-2o Barrichello in gara :P)

 

E' finito anche il GP? Allora sarà sicuramente quasi conclusa anche la tappa, devo postare il report fra poco  :tongue:

 

Avete visto che ospite in studio oggi in Rai per il Tour c'era BeppeTurbo? Chissà se gli hanno chiesto del podio perso all'ultima tappa del Giro di 15 anni prima :laugh:  

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18-06-2000 / Zulle profeta in patria est
 
Non è stato Pietro ma una ricca sintesi trasmessa dalla Televisione Svizzera ad informarmi dell'andamento della tappa di oggi, sintesi che mi sono goduto sul nostro divano nuovo nuovo davanti alla nostra tv nuova nuova. Del resto ero stato abbastanza categorico con Michela: primo acquisto, una televisione da mettere in salotto perchè non mi potevo perdere il Tour che inizia fra qualche settimana ne tantomeno la possibilità di guardarmi i miei compagni in diretta!
Ed insieme alla televisione ho collegato il videoregistratore regalatomi da mio padre nell'ultimo Natale ancora praticamente inutilizzato, così l'ho testato registrando su una vhs la sintesi della tappa di oggi!
 

 

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Amici della televisione svizzera buonaserata a tutti! Oggi si è corsa la sesta tappa del Giro di Svizzera, una tappa molto attesa perchè presentava il primo arrivo in salita, la prima sfida diretta tra Ullrich e Zulle che nella cronometro di ieri hanno dimostrato di essere i più in forma. E' stata come previsto una tappa ricca di emozioni con un degno vincitore finale, ma non vogliamo svelarvi di più per farvi godere al meglio la nostra sintesi.
Sintesi che inizia quando mancano ottanta chilometri dal traguardo e siamo sulle prime rampe della salita di Villars sur Ollon, salita di seconda categoria che misura 11 chilometri e 500 metri. 4 gli uomini al comando: 2 uomini Amica Chips (Arvesen e Caucchioli), un Lampre (Cannone) e un corridore della Vini Caldirola (Milesi) forse in appoggio a Francesco Casagrande. Il gruppo ha un distacco di 6 minuti e 40 secondi ed è ovviamente tirato dalla Banesto.
 


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Marco Cannone è il primo a tagliare il traguardo GPM di Villars sur Ollon conquistando così gli otto punti messi in palio, davanti a Milesi e Caucchioli; staccato lungo la salita il norvegese Arvesen. Il gruppo continua a controllare a 6'16'' di ritardo.
 

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I tre fuggitivi di giornata continuano a comandare la corsa e hanno iniziato la scalata verso Les Planches. Il ritardo del gruppo si è però ridotto a 3'56''. Sembra molto difficile che questi uomini possano farcela, soprattutto perchè sia Milesi che Cannone, bloccati da tatticismi di squadra, sembrano restii nel collaborare con il corridore dell'Amica Chips che ha invece ha tutto l'interesse a dare il massimo in questo momento.
 

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Pochi decine di metri e Caucchioli ha allungato nel tratto più duro! Non ricevendo la collaborazione dei compagni di fuga ha pensato che è evidentemente meglio continuare da solo.
 


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E all'incirca nello stesso punto in cui Caucchioli era scattato, esce sorprendentemente dal gruppo Oscar Camenzind! Inaspettato uno scatto nel momento in cui il gruppo è ancora folto e mancano più di otto chilometri dal traguardo alla cima (e quasi 30 all'arrivo). Vuole far divertire il proprio pubblico e potrebbe pure contare sull'aiuto del compagno di squadra Cannone in fuga dal mattino e distante due minuti circa. E il gruppo pare lasciare spazio allo svizzero che attualmente è 18° in classifica generale a 2'30'' da Zulle.
 

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Ha esitato qualche minuto ma è stata poi la maglia gialla in prima persona a muoversi per raggiungere Camenzind! Essendo stati raggiunti anche i fuggitivi della prima ora si potrebbe ora contare su un'alleanza tutta in salsa svizzera tra il leader della generale e Camenzind per cercare di guadagnare il più possibile su Jan Ullrich che è rimasto in gruppo ed è senza compagni! E' ora la Fassa Bortolo ad organizzare l'inseguimento con Luca Mazzanti che si è portato in testa a tirare, ma il ritardo è già superiore ai 50''! E non dimentichiamoci che per ora Caucchioli resiste saldamente in testa alla corsa con un vantaggio di due minuti e mezzo sugli immediati inseguitori! Tutto ciò quando mancano ben 28 chilometri all'arrivo di Verbier e tanta, tanta salita ancora!
 

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Bell'azione della Fassa Bortolo con Luca Mazzanti e Dario Frigo che si sono messi subito in testa al gruppo per ridurre il gap con la coppia svizzera formata da Camenzind e Zulle (sono stati nel frattempo riassorbiti Cannone e Miceli), hanno fatto il vuoto dietro di loro e sono riusciti a recuperare circa 5 secondi! Ullrich sembra molto in difficoltà! E' in coda al gruppo immediatamente inseguitore, composto da non più di venti unità (in cui c'è un buon Marco Pantani). 5 chilometri alla cima, comanda Pietro Caucchioli con un minuto e mezzo di vantaggio.

 

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Ha avuto un momento di appannamento ma ora sta recuperando posizioni su posizioni salendo del suo ritmo. E' chiaro il suo intento di non forzare ma sta ora perdendo quasi un minuto da Dario Frigo (che non gode più della compagnia di Mazzanti) e due da Zulle e Camenzind!

 

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E ad un chilometro e mezzo dalla Cima, Alex Zulle raggiunge Pietro Caucchioli! Sta andando fortissimo il leader della corsa, tanto da aver messo in difficoltà anche Oscar Camenzind, che perde ora qualche metrosulla coppia.

 

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Ha provato Pietro a tenere le ruote di Zulle ma lo svizzero lo ha passato quasi a doppia velocità! E in un chilometro ha guadagnato 45 secondi sul corridore dell'Amica Chips e Camenzind che ora hanno deciso di procedere insieme!

 

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Grandissimo Jan Ullrich che proprio in cima raggiunge Dario Frigo! I due hanno venti secondi da recuperare sulla coppia che li precede! Sembrano ormai tagliati fuori dalla vittoria di tappa tutti gli altri, con Fracnesco Casagrande e Michael Boogerd che guidano il gruppo con 2 minuti e venti secondi di ritardo dalla testa della corsa.

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Continua la cavalcata di Alex Zulle che inizia la salita di Verbier con ben due minuti di vantaggio, mentre Ullrich e Frigo, che sono anche eccellenti passisti, sono riusciti a riprendere Camenzind e Caucchioli nel breve tratto in pianura antecedente la salita.

 

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Ai - 6 si stacca Pietro Caucchioli, sembra ormai fuori discussione la vittoria di tappa di Alex Zulle che ha guadagnato altri 15 secondi!

 

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Forcing di Ullrich che ha riportato il ritardo su due minuti, facendo staccare Oscar Camenzind.

 

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Una scalata finale eccezionale per Jan Ullrich che senza mai alzarsi dai pedali ha staccato uno per uno i suoi compagni di gruppo, per ultimo anche Dario Frigo, ma nulla ha potuto contro un fenomenale Alex Zulle scattato nel momento di crisi del tedesco ipotecando grazie a quell'azione forse anche la vittoria finale! E' la terza vittoria al Giro di Svizzera in carriera ma la prima in una tappa in linea!

 

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6° Tappa / Bulle - Verbier

1 Alex Zulle (SUI/Banesto) 4h34'26''

2 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) + 1'20''

3 Dario Frigo (ITA/Fassa Bortolo) + 2'41''

4 Oscar Camenzind (SUI/Lampre - Daikin) + 3'38''

5 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 5'46''

6 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 6'43''

7 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - Sidermec) s.t.

8 Wladimir Belli (ITA/Fassa Bortolo) s.t.

9 Michael Boogerd (NED/Rabobank) s.t.

10 Serhij Honchar (uKR/Liquigas - Pata) s.t.

Classifica generale

1 Alex Zulle (SUI/Banesto) 18h06'07''

2 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) + 1'57''

3 Dario Frigo (ITA/Fassa Bortolo) + 3'42''

4 Oscar Camenzind (SUI/Lampre - Daikin) + 6'18''

5 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 7'38''

6 Wladimir Belli (ITA/Fassa Bortolo) + 8'56''

7 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - Sidermec) + 9'13''

8 Marco Velo (ITA/Mercatone Uno - Albacom) + 10'11''

9 Luca Mazzanti (ITA/Fassa Bortolo) + 10'34''

10 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 11'07''

Non è arrivata la vittoria ma bicchiere più che mezzo pieno per Pietro! In fuga tutto il giorno, 5° posto di giornata che lo ha fatto risalire in classifica generale fino alla 10°, oltre ad aver conquistato la maglia di miglior giovane (e dovrebbe indossare la maglia di leader GPM, essendo secondo nella speciale classifica ma dietro al leader Zulle) E' stato doveroso un sms di congratulazioni.

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Numero di Pietro! Ma zulle che vince in salita è da arresto sul podio

Concorrenza più che sottotono, se si considera che l'unico a tenergli testa è stato Camenzind, prestazione diesel di Ullrich a parte. Casagrande, Honchar e Belli sono già in vacanza, Pantani ha la testa al Tour. Basti vedere come persino un acerbo Perez Cuapio ha avuto spazio tra i dieci. Peccato perchè ci sono ancora due belle tappe di montagne, ma con questi distacchi e prestazioni il Giro sembra già pressochè chiuso.

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Grande Caucchioli

 

PS: Ivan i VHS nel 2000  :cry2:  un buon DVD potresti comprartelo

 

Caro tifoso, ho un buon lettore DVD è ancora in soggiorno nella mia casa di Cassano. Purtroppo non ho mai troppo tempo libero per stare a casa e la mia collezione di DVD non è neppure così vasta. Per quanto riguarda un lettore DVD che possa registrare, ne ho sentito parlare in TV giusto l'altro giorno, è stato presentato ad una fiera. Non appena sarà disponibile anche in Italia non mancherò di buttarci un occhio, mi sarà certamente utile!

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20-06-2000 / Mai così Zulle

 

Con ancora tre tappe prima della fine, di cui due di montagna molto impegnative, i risultati di Verbier parevano aver già messo una pietra tombale ad ogni possibile scossone di classifica; ero tuttavia convinto che Pietro valesse molto di più di quel decimo posto nella generale dopo aver dimostrato una buona gamba in salita, come ero convinto che Jan Ullrich avrebbe comunque provato ad attaccare Zulle in ogni modo nonostante i quasi due minuti di distacco. Certamente non poteva essere il palcoscenico adatto per colpi di teatro la successiva tappa di Massongex, che presentava un GPM a 25 chilometri dal traguardo prima di una lunga discesa, la classica tappa costruita per coloro che avessero voluto provare una fuga da lontano. E dove c'era fuga non poteva non esserci Marco Gili che proprio così aveva costruito quest'anno due splendide vittorie tra cui quella indimenticabile di Genova. Insieme a Marco avevano tentato in altri sei. Avevano collaborato tutti per guadagnare il più possibile sul gruppo, consci che probabilmente quel GPM a 25 chilometri dal termine prima della lunga discesa verso il traguardo sarebbe stato il crocevia decisivo. Ed infatti a pochi chilometri dalla cima era saltato l'accordo ma stavolta Marco non era purtroppo riuscito a tenere le ruote degli attaccanti. Poi però, con uno sforzo supremo e grazie all'aiuto degli altri staccati era riuscito a riprendere gli altri, riformando, a 15 dal termine un gruppetto di sette uomini. Tutto ciò però non aveva fatto altro che facilitare l'inseguimento del gruppo in cui la Mapei non aveva mai smesso di credere fino ad arrivare alla volata finale in cui Tom Steels, nonostante un Oscar Freire monumentale, era riuscito a farsi beffare al fotofinish da Zabel, vendicando la tappa di Buren an der Aare.

 

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7° Tappa / Martigny - Massongex
1 Erik Zabel (GER/Deutsche Telekom) 4h13'39''
2 Tom Steels (BEL/Mapei - Quick Step) s.t.
3 Maximilian Sciandri (GBR/Linda McCartney Racing Team) s.t.
4 Oscar Freire (SPA/Mapei - Quick Step) s.t.
5 Markus Zberg (SUI/Rabobank) s.t.
6 Olivier Asmaker (FRA/Festina) s.t.
7 Jan Svorada (CZE/Lampre - Daikin) s.t.
8 Kurt-Asle Arvesen (NOR/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
9 Salvatore Commesso (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t.
10 Denis Zanette (ITA/Liquigas - Pata) s.t.

Era la tappa di Airolo, l'ottava, la maggiore indiziata a creare nuove insidie in classifica. Tre GPM tutti sopra i 2000 metri con salite mai inferiori ai 15 chilometri, un vero tappone nonostante il chilometraggio di soli 150 chilometri. Io tifavo Pietro che stavolta avrebbe dovuto confrontarsi con i migliori faccia a faccia senza avere più la possibilità della fuga da lontano.
La tappa era partita con il più classico dei canovacci: pronti&via e già dieci uomini avevano lasciato la compagnia per formare la fuga di giornata, e in essa c'erano anche alcuni uomini interessanti come il compagno di squadra di Pantani, Marco Velo, che era ottavo in classifica generale, e Paolo Bettini.

Era stato proprio il toscano della Mapei a conquistare la prima cima, mentre nel gruppo, distante sette minuti e mezzo, la nostra Amica Chips era già ridotta ai minimi termini: i soli Pozzi e Gili erano rimasti a fare compagnia a Caucchioli, ma era immaginabile, non avevamo schierata una formazione di grandi scalatori.

 

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Anche il secondo GPM, il Grimsel Pass, era stato terra di conquista di Paolo Bettini, mentre il gruppo rimaneva staccato di circa 4 minuti. Mancavano circa 53 chilometri al traguardo di cui più della metà in discesa, ma bisognava fare i conti con la dura scalata ai 2478 metri del Nufenen Pass. Mentre Caucchioli restava nel gruppo di testa, altri compagni come Ferrari e Galli lottavano per rientrare nel tempo massimo.

 

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Mentre la fuga oltre ad assottigliarsi numericamente vedeva pure assottigliarsi il suo vantaggio, nel gruppo erano iniziati i primi screzi. La prima accellerata era stata data Boogerd, ma l'olandese, una volta visto che era stato Zulle in persona a mettersi alla sua ruota, aveva immediatamente desistito.

 

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Ma sapendo che un suo compagno di squadra, Markus Zberg, era ancora in avanscoperta dalla fuga del mattino, Micheal Boogerd non aveva desistito dall'uscire dal gruppo, e un paio di minuti più tardi ci aveva riprovato, stavolta col benestare di Zulle. Dopotutto il vincitore della Liegi avrebbe dovuto recuperare più di 13 minuti.

 

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Mentre Boogerd aveva raggiunto Marco Velo, ultimo sopravvissuto della fuga del mattino, in testa alla corsa, Francesco Casagrande si era per un attimo ricordato di essere ancora un grande corridore mettendosi in testa a fare il ritmo e sgretolando il gruppo a soli 6 elementi. Lui, Zulle, Ullrich, Belli, il sempre più sorprendente Perez Cuapio e Pietro! Pietro valeva sicuramente i primi cinque della classifica, doveva assolutamente restare aggrappato a questo gruppetto per migliorare ulteriormente la sua classifica. Inoltre Dario Frigo sembrava parecchio affaticato ed era rimasto nel gruppetto indietro, insieme a Pantani e Honchar.

 

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Però ai due chilometri e 500 metri dalla cima, Ullrich assestava il primo vero attacco di questa corsa. Una rasoiata decisa a cui nessuno era riuscito a rispondere.

 

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In meno di un chilometro Jan aveva recuperato la testa della corsa, mentre Zulle sembrava poter riuscire a raggiungerlo salendo del suo passo. Tutti indietro gli altri, con Caucchioli che non era riuscito a tenere il ritmo di Casagrande e Perez Cuapio e si era accodato alla coppia Fassa Bortolo formata da Belli che aveva atteso il suo capitano Frigo.

 

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Avevano così scollinato in 4: un tenacissimo Marco Velo, Boogerd, Ullrich e Zulle. Ad un minuto inseguivano Casagrande, Perez Cuapio e Dario Frigo che aveva recuperato questi due. Per ritrovare Pietro bisognava scendere al terzo gruppo, staccato a sua volta di un minuto. Un gruppetto folto, che comprendeva tra gli altri Honchar, Camenzind e Pantani.

 

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Ma la lunga e facile discesa verso Airolo aveva permesso a tutti questi gruppi di rientrare sulla testa, così come a Pietro. Zulle, che aveva così potuto contare su ben tre compagni di squadra aveva poi tenuto chiuso la corsa, portando questo grande tappone ad un nulla di fatto. E aveva fatto di più, grazie alle energie risparmiate si era poi concesso il lusso di vincere in volata, per una delle vittorie più rocambolesche della sua carriera! Pietro era comunque riuscito a recuperare una posizione in classifica.

 

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8° Tappa / Altdorf - Airolo
1 Alex Zulle (SUI/Banesto) 5h01'35''
2 Oscar Camenzind (SUI/Lampre - Daikin) s.t.
3 Michael Boogerd (NED/Rabobank) s.t.
4 Marco Velo (ITA/Mercatone Uno - Albacom) s.t.
5 José-Luis Arrieta (SPA/Banesto) s.t.
6 Alberto Benito Guerreiro (SPA/Banesto) s.t.
7 Igor Pugaci (MOL/Saeco - Valli & Valli) s.t.
8 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) s.t.
9 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) s.t.
10 Roberto Sgambelluri (ITA/Cantina Tollo - Regain) s.t.

13 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

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21-06-2000 / Zulle's day

 

Il passo dello Spluga è una salita che conosco abbastanza bene, fatta almeno 6-7 volte nella mia vita, non ancora con un numero dietro la schiena. E' il punto d'arrivo della tappa di oggi, e si trova sul confine tra Svizzera ed Italia. Dalla parte italiana, è una salita lunghissima, infinita: parte da Chiavenna per poi intersecarsi con altre deviazioni famose come quella per Madesimo che un anno mi pare sia stata sede d'arrivo del Giro d'Italia. La parte svizzera è meno lunga, ma altrettanto dura, ma l'altitudine fa sentire i suoi effetti. Sono questi i consigli che avevo dato a Pietro per affrontare l'arrivo di tappa di oggi, sperando che potesse aiutarlo a guadagnare un altro po' di posizioni in classifica, magari addirittura a vincere.

Tutti si aspettavano l'attacco di Ullrich, per cercare un ultimo disperato assalto alla maglia gialla, ma il tedesco era supportato da una squadra troppo debole in salita per imbastire una vera strategia, cosa che invece si poteva permettere Zulle. Così, come ieri, a scattare era stato Boogerd, a più di 10 chilometri dal traguardo GPM del Passo del San Berardino, quasi 40 dal traguardo. E il leader gli si era appiccicato subito a ruota, lasciando gli avversari in un attimo di smarrimento.

 

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Era stato il Kaiser Ullrich in prima persona ad organizzare l'inseguimento, inserendo il rapportone e tenendo un ritmo difficilmente contenibile. Soprattutto per Caucchioli, che era rimasto nella pancia del gruppo e stava vivendo la giornata forse più complicata di questo Giro.

 

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E proprio al GPM si era formato in testa un grosso gruppone di circa quindici uomini; c'erano Zulle, Ullrich, Frigo, Casagrande, Camenzind, Perez Cuapio e un ottimo Marco Pantani, ma non Pietro Caucchioli che era purtroppo l'unico dei primi dieci della classifica a non esserci.

 

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Pietro con la sua maglia bianca di leader dei giovani inseguiva, in un gruppo a quasi due minuti di svantaggio, purtroppo zavorrato da compagni che non avevano alcun interesse a collaborare per recuperare svantaggio.

 

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Nel mentre Alex Zulle non voleva accontentarsi di stravincere, voleva dimostrare di essere un alieno, di mostrare al suo pubblico di essere ancora il grande corridore che vinceva Vuelte a ripetizione e non quello arrancante visto dopo essere stato coinvolto nello scandalo Festina di due anni fa. Aveva deciso di scattare, in discesa, con di fronte ancora i 10 chilometri della salita finale da percorrere.

 

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Alex Zulle come un robot aveva guadagnato rapidamente tempo, sino a 50 secondi. Aveva pure tenuto molto bene il distacco sulle prime rampe, ma poi ha ceduto all'inevitabile crollo. Per quanto fosse in forma Zulle non era ne è un superuomo, e non aveva fatto i conti con un Jan Ullrich feroce che non avrebbe accettato l'ennesima sconfitta. Proprio quando lo svizzero era già nella zona transennata (addobbata a festa per l'arrivo sul confine italiano) era stato raggiunto dal tedesco. Per Caucchioli invece questa tappa, che doveva essere quella buona per un buon risultato grazie alle mie dritte si era trasformata in agonia.

 

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E Jan aveva vinto la tappa, non rovinando però per nulla la festa di Zulle! Mi hanno raccontato di un pubblico in estasi per la vittoria del loro connazionale, attesa peraltro fin troppo per la caratura del ciclista, riuscendo a conquistare ciò che neppure il loro precedente idolo, Rominger, aveva conquistato. Vedere Zulle rifilare così tanti minuti ad Ullrich significava inoltre che lo svizzero poteva essere qualcosa in più di un semplice spettatore passivo al prossimo Tour, poteva anche lui davvero sperare di poter vincere per l'ultima occasione della carriera a 32 anni da compiere, un po' come era stato il Giro per Tonkov, sperando in un esito totalmente diverso. Pietro invece era crollato, arrivato al traguardo a sette minuti di ritardo, uscendo così dalla top 10.

 

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9° Tappa / Airolo - Splugenpass

1 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) 3h37'13''
2 Alex Zulle (SUI/Banesto) + 11''
3 Oscar Camenzind (SUI/Lampre - Daikin) + 29''
4 Dario Frigo (ITA/Fassa Bortolo) + 46''
5 Michael Boogerd (NED/Rabobank) s.t.
6 Luca Mazzanti (ITA/Fassa Bortolo) + 1'20''
7 Marco Velo (ITA/Mercatone Uno - Albacom) + 1'40''
8 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 1'58''
9 Wladimir Belli (ITA/Fassa Bortolo) s.t.
10 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - Sidermec) s.t.
19 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 6'59''
Classifica Generale
1 Alex Zulle (SUI/Banesto) 30h58'29''
2 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) + 1'52''
3 Dario Frigo (ITA/Fassa Bortolo) + 4'33''
4 Oscar Camenzind (SUI/Lampre - Daikin) + 6'42''
5 Serhij Honchar (UKR/Liquigas - Pata) + 9'41''
6 Wladimir Belli (ITA/Fassa Bortolo) + 10'59''
7 Francesco Casagrande (ITA/Vini Caldirola - Sidermec) + 11'16''
8 Marco Velo (ITA/Mercatone Uno - Albacom) + 11'45''
9 Luca Mazzanti (ITA/Fassa Bortolo) + 13'48''
10 Michael Boogerd (NED/Rabobank) + 14'24''
11 Marco Pantani (ITA/Mercatone Uno - Albacom) + 17'23''
12 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) + 18'11''
13 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 18'48''
14 Raimondas Rumsas (LIT/Fassa Bortolo) + 20'41''
15 Marzio Bruseghin (ITA/Banesto) + 26'26''
Classifica a Punti
1 Tom Steels (BEL/Mapei - Quick Step) 75 pt
2 Erik Zabel (GER/Deutsche Telekom) 74
3 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) 60
4 Alex Zulle (SUI/Banesto) 54
5 Maximilian Sciandri (GBR/Linda McCartney Racing Team) 45
Classifica GPM
1 Paolo Bettini (ITA/Mapei - Quick Step) 45 pt
2 Alex Zulle (SUI/Banesto) 42
3 Jan Ullrich (GER/Deutsche Telekom) 39
4 Markus Zberg (SUI/Rabobank) 33
5 Marco Velo (ITA/Mercatone Uno - Albacom) 25
Classifica dei giovani
1 Pietro Caucchioli (ITA/Amica Chips - Tacconi Sport) 31h16'40''
2 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 37''
3 Alberto Benito Guerreiro (SPA/Banesto) + 9'26''
4 Igor Pugaci (MOL/Saeco - Valli & Valli) + 13'30''
5 Igor Astarloa (SPA/Mercatone Uno - Albacom) + 23'16''

Modificato da Stylus
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