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In Salita Controvento - Stagione 2001 (da pag. 28)


Ivan Basso...  

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  1. 1. ..si bomba?

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      2
    • Si, ma solo la tipa
      15
    • Si, tutte le miss che incontra quando va sul podio. Allora mai.
      6


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Volendo riassumerLo in poche parole si potrebbe affermare che è un ragazzo onesto, umile ma determinato e con uno straordinario senso tattico. Nonostante la giovane età, infatti, ha sempre dimostrato di ragionare come un veterano e di saper rimanere concentrato e lucido nei momenti che contano. Personaggio molto pacato e tranquillo, capace di misurare tutte le parole e di "spiare" i campioni per carpirne i loro segreti, ha fatto del ciclismo la propria professione. E bisogna ammettere che non poteva fare scelta più azzeccata. Ciò che rimane impresso di lui non è solamente l'indubbia passione per il ciclismo e la voglia di allenarsi. Di certo non si può ignorare la sua estrema professionalità. Possiede agende in cui annota, da quando è allievo, ogni uscita: percorso, orari, media, condizioni del tempo, frequenza cardiaca, sensazioni ed altro. Siate pronti a scoprire o a ripensare ai momenti che lo hanno visto protagonista. Immaginate i suoni, i profumi, le voci, i volti, il fruscio delle biciclette quando ti passano accanto... Inizia il nostro viaggio!

 

 

 

 

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STATISTICHE PROVVISORIE CARRIERA 

2001 Amica Chips - Cicli Battaglin

Vittorie: 0
Podi: 0
Top 5: 0
Top 10: 0

 

2000 Amica Chips - Tacconi Sport
Vittorie: 4 (3 Maglie)
Podi: 1
Top 5: 0
Top 10: 8

Spoiler

20/02 Giro di Campania: 113°
24/02 Trofeo di Lugano: 29°
04/03 Trofeo Pantalica: 13°
05/03 Giro della Provincia di Siracusa: 43°
08/03 Tirreno - Adriatico, Tappa 1: 38°
09/03 Tirreno - Adriatico, Tappa 2: 67°
10/03 Tirreno - Adriatico, Tappa 3: 29°
11/03 Tirreno - Adriatico, Tappa 4: 31°
12/03 Tirreno - Adriatico, Tappa 5: 119°
13/03 Tirreno - Adriatico, Tappa 6: 89°
14/03 Tirreno - Adriatico, Tappa 7: 56°
08/03-14/03 Tirreno - Adriatico, Classifica Generale: 37°
18/03 Milano - Sanremo: 48°
22/03 Settimana Coppi & Bartali, Tappa 1: 34°
23/03 Settimana Coppi & Bartali, Tappa 2: 56°
24/03 Settimana Coppi & Bartali, Tappa 3: 123°
25/03 Settimana Coppi & Bartali, Tappa 4: 11°
26/03 Settimana Coppi & Bartali, Tappa 5: 10°
27/03 Settimana Coppi & Bartali, Tappa 6: 21°
22/03-27/03 Settimana Coppi & Bartali, Classifica Generale: 10°
22/03-27/03 Settimana Coppi & Bartali, Classifica dei Giovani: 
24/04 Giro del Trentino, Tappa 1: 20°
25/04 Giro del Trentino, Tappa 2: 12°
26/04 Giro del Trentino, Tappa 3: 26°
27/04 Giro del Trentino, Tappa 4: 11°
28/04 Giro del Trentino, Tappa 5: 17°
24/04-28/04 Giro del Trentino, Classifica Generale: 11°
29/04 Giro Ciclistico della Toscana: 44°
30/04 Gran Premio Industria & Artigianato di Larciano: 98°
02/05 Tour de Romandie, Tappa 1110°
03/05 Tour de Romandie, Tappa 2: 115°
04/05 Tour de Romandie, Tappa 3: 59°
05/05 Tour de Romandie, Tappa 4: 46°
06/05 Tour de Romandie, Tappa 5: 19°
07/05 Tour de Romandie, Tappa 6: - Prima vittoria da professionista -
02/05-07/05 Tour de Romandie, Classifica Generale:
02/05-07/05 Tour de Romandie, Classifica dei Giovani:
13/05 Giro d'Italia, Tappa 1: 99°
14/05 Giro d'Italia, Tappa 2: 62°
15/05 Giro d'Italia, Tappa 3: 47°
16/05 Giro d'Italia, Tappa 4: 45°
17/05 Giro d'Italia, Tappa 5: 57°
18/05 Giro d'Italia, Tappa 6:
19/05 Giro d'Italia, Tappa 7: 46°
20/05 Giro d'Italia, Tappa 8: 54°
21/05 Giro d'Italia, Tappa 9: 39°
22/05 Giro d'Italia, Tappa 10: 24°
23/05 Giro d'Italia, Tappa 11: 115°
24/05 Giro d'Italia, Tappa 12: 35°
26/05 Giro d'Italia, Tappa 13:
27/05 Giro d'Italia, Tappa 14: 58°
28/05 Giro d'Italia, Tappa 15: 64°
29/05 Giro d'Italia, Tappa 16: 36°
30/05 Giro d'Italia, Tappa 17: 39°
31/05 Giro d'Italia, Tappa 18: 50°
01/06 Giro d'Italia, Tappa 19: 21°
02/06 Giro d'Italia, Tappa 20: 36°
03/06 Giro d'Italia, Tappa 21: 154°
13/05-03/06 Giro d'Italia, Classifica Generale: 38°
13/05-03/06 Giro d'Italia, Classifica dei Giovani:
10-06 Coppa delle Nazioni - Memorial Fausto Coppi 43°
02/08 GP di Camaiore: 65°
08/08 Regio-Tour International, Tappa 1: 76°
09/08 Regio-Tour International, Tappa 2: 54°
10/08 Regio-Tour International, Tappa 3: 95°
11/08 Regio-Tour International, Tappa 4: 42°
12/08 Regio-Tour International, Tappa 5: 32°
08/08-12/08 Regio-Tour International, Classifica Generale: 60°
16/08 Tre Valli Varesine: 51°
17/08 Coppa Agostoni: 
18/08 Coppa Bernocchi: 55°
20/08 Meisterschaft von Zürich: 67°
26/08 Giro del Veneto: 28°
31/08 Trofeo Melinda: 13°
02/09 Coppa Placci: 23°
03/09 Giro dI Romagna: 34°
05/09 Tour de Pologne, Tappa 1: 117°
06/09 Tour de Pologne, Tappa 2: 108°
07/09 Tour de Pologne, Tappa 3: 69°
08/09 Tour de Pologne, Tappa 4: 29°
09/09 Tour de Pologne, Tappa 5:
10/09 Tour de Pologne, Tappa 6: 23°
11/09 Tour de Pologne, Tappa 7: 57°
05/09-11/09 Tour de Pologne, Classifica Generale:
05/09-11/09 Tour de Pologne, Classifica dei Giovani:
16/09 Giro del Lazio: 39°
19/09 Gran Premio Industria & Artigianato di Prato: 59°
21/09 Coppa Sabatini:
23/09 Giro dell'Emilia: 17°
24/09 G.P. Bruno Beghelli: 42°

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01-11-1999 / LA SQUADRA

 

Non ho mai avuto paura di passare al professionismo, volevo solo che tutto accadesse in fretta. Avevo voglia di grandi palcoscenici, di Giri d'Italia, di Tour de France. Il contratto con la Asics, la mia prima squadra da professionista, è stato un passaggio naturale.

L'ho firmato nell'estate del 1998, avrei iniziato a correre con loro nella stagione successiva.

Prima però c'era un altro appuntamento importante. Mi aspettava una maglia della nazionale, avrei fatto parte della spedizione azzurra per i Mondiali di Valkenburg.

No: non mi sarebbe dispiaciuto dire addio al mondo dei dilettanti, all'Ivan bambino e al ragazzo sognatore, con una bella vittoria iridata. E così fu.

Sarei dovuto essere emozionato, magari mi sarei anche dovuto mettere a piangere, perchè vincere un Mondiale non è cosa da poco: vuol dire essere il migliore tra gli Under 23, un traguardo meraviglioso e chiunque lo avrebbe considerato un punto di arrivo.

Io semplicemente pensavo ad altro. Sapevo che stavo vivendo un momento importante della mia carriera [...] però guardavo avanti: non era lì che volevo arrivare. (In Salita Controvento, pag 49-50-61)

 

Ivan-Basso-1998-u23-DW-Politik-Valkenbur

 

E' vero, ero in ansia. Mi sembrava di essere professionista da una vita, e le vittorie che più desideravo non solo tardavano ad arrivare, ma non ero arrivato neppure a sfiorarle, arrancando tra metà e fondo gruppo la maggior parte delle volte. Invece meno di 12 mesi fa correvo ancora tra gli under 23, come si converrebbe alla mia età visto che non li ho neppure ancora compiuti. E avevo già corso un Giro d'Italia, fantastico all'inizio con qualche brivido lungo la schiena alla partenza da Agrigento, triste poi, quando dopo sette giorni di fatiche, ma sano, Boifava mi consigliò di ritirarmi, lasciandolo alla vigilia della prima tappa in salita, che avrei preferito correre, turbolento all'epilogo quanto le voci sul doping presero sempre più spazio e Marco Pantani fu trovato positivo, ed io neppure ero mai riuscito a stargli più vicino di otto metri protetto come in corsa dai suoi gregari quanto fuori dal suo staff. Quel Giro mi lasciò indifferente, una presenza invisibile che mi sarebbe servita da esperienza ma da non replicare. E per questo che probabilmente se avessi corso interamente le 22 tappe di esperienza ne avrei fatta di più, ma Boifava non capì. Ogni passo che facevo, ogni scelta percorsa sin da quando ero piccolo era fatta in funzione di un traguardo, come il quadrante di un grande orologio che fa un solo giro la cui lancetta si muove sessanta volte e ogni volta da non ripetere. Quel giro fu un settimo di lancetta che avrei dovuto compensare in qualche modo, altrimenti mi sarei fermato ad esattamente 7 passi dal mio traguardo, che era vincere.

 

Quest'anno la squadra ha cambiato nome, ora si chiama Amica Chips - Tacconi Sport, segno che l'annata passata non è stata deludente solo per me. Eppure siamo fortissimi, e ci sono atleti pazzeschi: c'è il norvegese Kurt-Asle Arvesen, un passistone che era stato campione del Mondo U23, nel 1997, l'anno prima di me. C'è il siciliano Giuseppe Palombo, che un velocista che tiene pure in salita, lui campione del mondo lo è invece stato per ben 2 volte, tra gli juniores nel 92 e nel 93. C'è poi Fabio Malberti, lui sarà il futuro delle corse a tappe, ci scommetto, ci troveremo spesso contro nei Grandi Giri: lui è stato campione mondiale degli U23 a cronometro, nel 1997. Pensate che in 4 facciamo 5 titoli mondiali, mica male no?

E poi ci sono quelli più "esperti", c'è Ruslan Ivanov, un moldavo che in patria è quasi un eroe nazionale, ed è bravo dappertutto. C'è Pietro Caucchioli, che ha appena 24 anni e ha già corso due Giri d'Italia. E c'è Filippo Simeoni, il "vecchio", 2 Giri d'Italia, 2 Vuelte 1 Tour e 29 anni ancora da compiere.

Non ci sono gerarchie stabilite, non c'è un uomo talmente più forte degli altri su cui puntare con decisione, siamo tutti i giovani e tutti avremo le nostre possibilità.

E io ho fretta, fretta di correre, fretta di vincere, fretta che arrivi Maggio, per ritrovarmi di nuovo alla partenza del Giro d'Italia per concluderlo. E un giorno vincerlo.

 

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Vai!!

Bella squadra ma con Basso seguirai la sua carriera totalmente facendo le corse che ha fatto?Ad esempio era fissato con il Tour nel 2002-2003-2004 lo porterai li o al Giro quando ci arriverai?

 

Non credo. Cioè, mi piacerebbe ricreare la CSC  (che è lì che si è innamorato del Tour, prima neanche ci pensava) però preferisco un po' staccarmi dalla realtà altrimenti diventa troppo prevedibile, poi dovrei già mollarlo il prox anno alla Fassa e soprattutto...lo squalifico per doping?  :laugh:

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Non credo. Cioè, mi piacerebbe ricreare la CSC  (che è lì che si è innamorato del Tour, prima neanche ci pensava) però preferisco un po' staccarmi dalla realtà altrimenti diventa troppo prevedibile, poi dovrei già mollarlo il prox anno alla Fassa e soprattutto...lo squalifico per doping?  :laugh:

Ahah no niente Operacion Puerto :tongue:

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Certo che tranne Basso e Caucchioli hanno tutti un recupero bassino i tuoi...

 

Eh si, e in effetti tranne loro due nessuno è uomo da grande giro, e neppure da piccolo. E' chiaro che nelle corse a tappe saranno sempre loro i due e leader, salvo corse piuttosto semplici dove Ivanov e Simeoni possono districarsi

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01-01-2000 / IL CALENDARIO

 

Ieri al primo giorno di ritiro, insieme a tute nuove, guanti nuovi, caschi nuovi e bici nuove, Davide Boifava ci ha presentato una bella sorpresa: il calendario delle corse a cui la squadra è stata invitata per i primi mesi dell'anno. Purtroppo c'è ancora un grosso punto di domanda sulla Milano-Sanremo, e soprattutto sul Giro d'Italia, ma Boifava assicura che sono solo "formalità": ha già parlato con Castellano, il direttore del Giro e la nostra presenza non dovrebbe essere in dubbio. Speriamo perchè ho già detto a Davide che ho intenzione di esserci, qualsiasi sia il colore della maglia che ho addosso.
E su questo lui ha cincischiato: "non posso assicurare il posto a nessuno, andranno al Giro i più pronti". Ma questa cosa non mi ha infastidito perchè sono certo che nel momento in cui bisognerà decidere i nomi di quelli che faranno parte della spedizione rosa, io sarò preparato per essere su quei nove.
Una cosa che invece non ho gradito è il fatto di non sapere con certezza la corsa nella quale debutterò. Sicuramente sarò alla Tirreno - Adriatico, perchè ho voglia di confrontarmi con i migliori del mondo e sono sicuro chi li ci saranno tutti, però non so la gara precisa ed è un peccato perchè mi sarei preparato meglio, avrei visionato i percorsi. A occhio e croce potrei essere al via a Mercato Severino il 20, o a Lugano il 24, ma nulla è sicuro. Di certo c'è che non partirò per la Malesia con i miei compagni, dove debutteranno al Langkawi, ma resterò a casa e provando e riprovando a fare il personale sul Cuvignone, tiferò per loro.
 

 

Mas.gif 26-01 / 04-02 Le Tour de Langkawi

ITA.gif 01-02 Gran Premio della Costa degli Etruschi

ESP.gif 06-02 / 09-02 Challenge Ciclista Mallorca

ITA.gif 15-02 Trofeo Laigueglia

ITA.gif 20-02 Giro della Campania

SUI.gif 24-02 Trofeo di Lugano

ESP.gif 27-02 Clasica de Almeria

ITA.gif 04-03 Trofeo Pantalica

ITA.gif 05-03 Giro della Provincia di Siracusa

ITA.gif 08-03 / 14-03 Tirreno - Adriatico

 

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30-01-2000 / Non è tempo per allenarsi

 

In questi giorni la pioggia non ha dato tregua, e la pioggia d'inverno non è come quella di primavera, grossa e schioccante, o come quella d'estate, calda e fina. La pioggia di inverno assomiglia più a milioni di spilli gelati che si impigliano tra le pieghe della maglietta ed è davvero difficile allenarsi. Ho provato a fare il Cuvignone, un paio di volte, ma dopo un paio di chilometri la pioggia si trasformava neve e non sono riuscito ad allenarmi neppure lì come avrei voluto. Mi chiedo se è meglio cercare posti diversi dove allenarsi: alcuni miei colleghi mi hanno parlato di una montagna, il Teide che si trova nell'isola di Tenerife: la c'è caldo, sole, ma anche mare, belle donne e tanti locali e penso che per molti sia una scusa per una seconda vacanza e non sono molto convinto. Forse sarei dovuto andare in Malesia! Insieme ai miei compagni di squadra Ruslan Ivanov, Pietro Caucchioli, Kurt Asle Arvesen, Daniele Galli, Oscar Pozzi e Miguel Alzamora. Stamattina ho sentito Pietro al telefono e mi ha aggiornato un po' sulla corsa.

 

"Ci sono molte squadre europee, e alcuni corridori molto forti, il livello è alto qui! Ruslan si sta buttando in ogni volata, ma quando c'è gente come Endrio Leoni, Hoj e i fratelli Nazon, un piazzamento è acqua che cola! In quanto a me, ho cercato di tenere le ruote dei migliori, ma ci sono buoni scalatori, speravo in una classifica migliore. Sabato alle Cameron Highlands François Simon, il campione francese ha fatto un'impresa da lontano e ora è in testa e sarà dura superarlo visto che le tappe dure sono già finite. Ieri alle Genting sono saliti su fortissimo e ai - 2 ho ceduto; ha vinto ancora un fuggitivo ma quelli che mi hanno impressionato sono stati Di Luca e Mancebo: sono giovanotti, ma..se vanno!"

 

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1° Tappa / Kangar - Kulim

1 Endrio Leoni (Team Alessio) 3h29'59''

2 Jean-Patrick Nazon (Française des Jeux) s.t.

3 Damien Nazon (Bonjour - Toupargel) s.t.

6 Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

2° Tappa / Kuala - Kangsar

1 Elio Aggiano (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) 2h47'18''

2 Endrio Leoni (Team Alessio) s.t.

3 Damien Nazon (Bonjour - Toupargel) s.t.

7 Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

3° Tappa / Sungai Siput - Cameron Highlands

1 François Simon (Bonjour - Toupargel) 3h30'47''

2 Danilo Di Luca (Cantina Tollo - Regain) + 57''

3 Francisco Mancebo (Banesto) s.t.

11 Pietro Caucchioli (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

4° Tappa / Tapah - Kapar

1 Frank Hoj (Française des Jeux) 3h55'33''

2 François Simon (Bonjour - Toupargel) s.t.

3 Dariusz Baranowski (Banesto) s.t.

10 Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

5° Tappa / Shah Alam - Genting Highlands

1 Luis Perez Rodriguez (Vitalicio Seguors - Grupo Generali) 3h'21'27''

2 Christopher Horner (Mercury Cycling Team) + 16''

3 Inigo Chaurreau (Euskaltel - Euskadi) + 2'16''

22 Pietro Caucchioli (Amica Chips - Tacconi Sport) + 3'06''

 

Domani inizia anche la stagione in terra italiana, c'è il Gran Premio Costa degli Etruschi. Visto che neppure per domani il tempo promette miglioramenti andrò a Donoratico a fare il tifo per i miei compagni aspettando che sia una maglia Amica Chips a tagliare per primo il traguardo!

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01-02-2000 / Gran Premio Costa degli Etruschi

 

Finalmente...sole! Una temperatura gradevole, i miei compagni che si sono permessi il lusso di mettere le maniche corte! Solo questo mi ha dato il buon umore, tant'è che, dopo che la corsa è partita, io ho chiesto una bici a Boifava e anche se non era perfettamente della mia misura mi sono goduto qualche decina di chilometri in solitaria, senza dubbio il miglior allenamento degli ultimi dieci giorni!
Per quanto riguarda la corsa, l'Amica Chips ha schierato Diego Ferrari, Mauro Gerosa, Marco Gili, Vitali Kokorine, Alain Turicchia, Fabio Malberti, Filippo Simeoni e Giuseppe Palombo, con l'intento di fare risultato proprio con quest'ultimo. Poi, quando abbiamo visto al foglio firma Mario Cipollini, Stefano Zanini e Fabio Baldato, ci siamo un po' depressi: loro erano almeno tre gradini sopra tutti gli altri.
 
Con campioni di quel livello è stato naturale che fossero la Saeco e la Mapei a prendere in mano la corsa, con la Fassa Bortolo di Baldato in posizione di controllo. L'Amica Chips non ha potuto fare altro che restare unita a Giuseppe e sperare nella classica incognita da prima giorno di scuola: in che condizione erano gli altri corridori? Quella di Giuseppe, per essere il primo giorno di febbraio era più che buona.
 
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A mettermi più ottimismo del dovuto era stata la testa della corsa, ai - 4. A fianco al collaudatissimo treno Saeco organizzato da Galletti, Calcaterra e Cipollini non c'erano gli uomini Mapei o Fassa, che avevano deciso di giocarsi una volata da succhiaruote, ma il trenino giallo-rosso-blu dell'Amica Chips, con Diego Ferrari e Mauro Gerosa che stavano pilotando magistralmente Palumbo verso l'ultimo chilometro.
 
"CIPOLLINI, CIPOLLINI, CIPOLLINI!" 
 
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Il grido tarantolato dello speaker mi aveva assordato. Alla fine aveva vinto Mario Cipollini, il più forte, con mezza bicicletta davanti a Fabio Baldato e una su Stefano Zanini e dietro l'abisso. E primo nell'abisso il nostro Giuseppe Palombo che aveva subito il cambio di ritmo dei fuoriclasse e aveva messo una buona pezza negli ultimi 200 metri scavalcando Nicola Minali e Stefano Casagranda. Bravo comunque!
 
GP Costa degli Etruschi
Mario Cipollini (Saeco - Valli & Valli) 3h38'42''
Fabio Baldato (Fassa Bortolo) s.t.
Stefano Zanini (Mapei - Quick Step) s.t.
Giuseppe Palombo (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
Nicola Minali (Alexia Alluminio) s.t.
Stefano Casagranda (Alessio) s.t.
Matteo Tosatto (Fassa Bortolo) s.t.
Mauro Gerosa (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
Fabio Sacchi (Team Polti) s.t.
10 Giuseppe Calcaterra (Saeco - Valli & Valli) s.t.
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05-02-2000 / Piove, sempre.

 

"Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù!"

 
Se avessi saputo che il tempo non avrebbe dato tregua, certamente avrei ascoltato il consiglio di quel caldo collega, che tra qualche mojito e serata allegra un paio di ripetute al Teide ci sarebbero state bene, e sarebbero state sicuramente più utili. 
Tant'è che Boifava ha imposto a tutta la squadra di partire per Mallorca, dove da domani si correrà il Challenge, per arricchire l'affiatamento della squadra, ma io sarei partito comunque, per allenarmi al calduccio, senza umidità!
Intanto gli altri compagni sono tornati dalla Malesia. Ad essere onesti non è stato un giro scoppiettante per l'Amica Chips: il miglior piazzamento l'abbiamo ottenuto nell'ottava tappa grazie ad una fuga di Daniele Galli, 5° su 5, ma meglio di quanto hanno fatto poi Caucchioli, solo 15° in generale, o Ivanov, il cui premio per essersi buttato in tutte le volate immaginabili è stato un 6° posto finale nella classifica a punti. A vincere è stato François Simon che non contento d'aver dominato uno dei due arrivi in salita ha pure messo il sigillo nella tappa in cui i rivali speravano di guadagnare.
 
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6° Tappa / Mentakab - Kuantan
1 Dimitri Konyshev (Fassa Bortolo) 4h32'57''
2 Elio Aggiano (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) s.t.
3 Massimiliano Mori (Saeco - Valli & Valli) s.t.
20 Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
7° Tappa / Kuantan - Dungun
1 Eugen Wacker (Mroz - Supradyn Witaniny) 3h05'30''
2 Serge Baguet (Lotto - Adecco) s.t.
3 Cesar Solaun (Banesto) s.t.
15 Kurt-Asle Arvesen (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
8° Tappa / Kuala Terengganu - Tanah Merah
1 Eugen Wacker (Mroz - Supradyn Witaniny) 3h57'49''
2 Ief Verbrugghe (Lotto - Adecco) s.t.
3 Bjornar Vestol (Linda McCartney Cycling Team) s.t.
5 Daniele Galli (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
9° Tappa / Pasir Puteh - Kuala Berang
1 François Simon (Bonjour Toupargel) 3h12'22''
2 Frank Hoj (Française des Jeux) s.t.
3 Dimitri Konyshev (Fassa Bortolo) s.t.
44 Pietro Caucchioli (Amica Chips) s.t.
10° Tappa / Tasik Kenyir - Kuala Terengganu
1 Michael Blaudzun (Memory Card - Jack & Jones) 2h01'02''
2 Endrio Leoni (Alessio) s.t.
3 Frank Hoj (Française des Jeux) s.t.
10 Ruslan Ivanov (Amica Chips) s.t.)
 
CLASSIFICA FINALE
1 François Simon (Bonjour - Toupargel) 34h18'47''
2 Danilo Di Luca (Cantina Tollo - Regain) + 45''
3 Francisco Mancebo (Banesto) + 47''
4 Marzio Bruseghin (Banesto) + 51''
5 Floyd Landis (Mercury Cycling Team) s.t.
6 Ivan Ramiro Parra (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) s.t.
7 Luis Perez Rodriguez (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) + 1'03''
8 Dariusz Baranowski (Banesto) + 1'19''
9 Piotr Wadecki (Mroz - Supradyn Witaniny)  + 1'23''
10 Laurent Brochard (Jean Delatour) s.t.
15 Pietro Caucchioli (Amica Chips - Tacconi Sport) + 2'31''
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Peccato per la top 10 sfumata...

 

L'ho persa tutta al primo arrivo in salita: perchè s'è fatta metà salita a passo d'uomo mentre Simon volava e avevo paura del cambio di ritmo ed invece avrei dovuto osare, son arrivato con tre uomini in cima. Alle Genting ero attaccato con lo sputo, già a metà era cotto Pietro e fortuna che la bagarre è partita tutta negli ultimi 2 km

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09-02-2000 / Challenge Mallorca

 

Se al Langkawi la squadra aveva già accusato segni di scarsa competitività, a Maiorca le nostre speranze di vittoria avrebbero dovuto rasentare lo zero perchè la starting-list, che avrebbe fatto gola ad un Giro d'Italia, presentava nomi davvero probitivi da affrontare per i miei giovani compagni. Per esempio, per la prima tappa, un breve piattone scritturato per finire in volata, la Mapei ha avuto il lusso di schierare un treno formato da Zanini, il campione del mondo Freire e Tom Steels. La Crédit Agricole aveva il neo campione australiano O'Grady, la Fassa Bortolo schierava Baldato, secondo al recente GP. di Donoratico, la Lampre il ceco Svorada, la Cofidis il belga Planckaert, e molti altri nomi con palmares ben più ricchi del nostro Palombo. Eppure Giuseppe ci ha stupiti: Ferrari è stato bravo a condurlo sino agli ultimi km, poi si è incollato alla ruota di Planckaert che un poco a sorpresa ha vinto la tappa, al traguardo era 5°, battuto dallo stesso Planckaert, Steels, Baldato e Svorada, ma davanti a Freire, O'Grady, Julian Dean e Angel Edo.

 

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Anche la seconda tappa era adatta ai velocisti però con un percorso degno d'esser definito tale, e non un simil criterium come la prima e con il risultato di un tremendo frazionamento in due del plotone a metà tappa e una volata meno incerta della precedente: a vincere O'Grady partito lungo e non più recuperato da nessuno mentre Palombo, che aveva iniziato la volata troppo indietro, 6° di recupero.
 
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Ma gli occhi di tutto il mondo ciclistico si sarebbero concentrati sulla terza tappa che essendo caratterizzata dalla lunga scalata del Puig Major a poche decine di km dall'arrivo, avrebbe preannunciato la prima sfida in salita che tutti sognavano: quella tra Pantani e Armstrong. Marco non lo si è più visto in giro da quel 5 terribile 5 giugno di Madonna di Campiglio e la scena del Tour era stata dominata da Lance Armstrong, il nome nuovo delle corse a tappe, colui che aveva sconfitto la malattia più grave e che dunque doveva essere essenzialmente pulito: il presunto dopato contro il sicuro pulito. Sarebbero cadue quasi in secondo piano la presenza di altri scalatori eccezionali come i compagni di Lance Hamilton e Leipheimer o quelli di Pantani Zaina e Garzelli, così come la presenza di Ivan Gotti, Manuel Beltran, Roberto Heras, Felix Cardenas, Angel Casero e Wladimir Belli. 
 
Pensare di uscire vincenti ad uno scontro frontale sarebbe stato impossibile per la nostra squadra: gli unici scalatori in squadra siamo io e Pietro, che non c'e a Maiorca, non con un numero sulla schiena almeno. Boifava intelligentemente ha impostato una gara d'attacco, mandando immediatamente in fuga sia Simeoni che Arvesen, due lottatori puri.
 
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Purtroppo però, prima ancora di iniziare la la decisiva salita di Puig Major Simeoni e Arvesen erano stati ripresi, e le nostre speranze volatilizzate: nel giro di pochi chilometri in un gruppo di 100 corridori già non c'erano più uomini Amica Chips.
 
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Pensi ad Armstrong e Pantani e non ti aspetti sia la Kelme a tirare il gruppo, poi leggi i nomi e pensi che in salita non sono mica male neanche loro: Heras, Cardenas, Rubiera, Gutierrez Cataluna, pensi che faranno sfracelli. Ed invece gli occhi del mondo che si aspettavano la prima superbattaglia rimangono tutti delusi. La salita è questione tra seconde punte, uomini del pedale volenterosi come Hruska, Serrano o Mazzoleni, il gruppo scollina in più di 40 e quasi ci si pente di non aver detto ai propri di tener duro; alla fine il risultato è una volata ristretta dove Rubiera, uomo Kelme vince. Pantani e Armstrong, invisibili per tutta la tappa, te li ritrovi improvvisamente in quest'ordine, alle spalle di Rubiera.
 
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La riscossa Amica Chips non s'è fatta attendere e alla 4° tappa finalmente, è arrivata.
Un profilo difficile, una parte centrale molto dura e gli ultimi 40 km tutti piatti invitavano i corridori ad attaccare e poi resistere con tutte le proprie forze al ritorno del gruppo. Attendere avrebbe voluto perdere, così c'era bisogno d'osare e Boifava mai come quella mattina fu battagliero. E fu preso in parola: c'erano ben 4 Amica Chips in fuga, Filippo Simeoni, Vitaly Kokorine, Daniele Galli e Oscar Pozzi. Il fatto che la fuga andasse a buon fine era la logica conseguenza, ma bisognava non farsi fregare dagli altri compagni di fuga: 2 spagnoli, Igor Flores, con discreto spunto veloce e Arrieta eccellente passista, e 3 italiani: Di Grande, Lopeboselli, e Ferrigato, l'ultimo sicuramente il più temuto.
 
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Con un grande lavoro di Galli prima e Kokorine poi, ci siamo presentati agli ultimi chilometri con ancora Pozzi e Simeoni in testa. Ai -4 c'è lo scatto di Giuseppe Di Grande, che in volata è il più lento. Simeoni, che è il più fresco si butta all'inseguimento, Oscar, che è il più stanco si attacca alla ruota di Ferrigato. Simeoni supera Di Grande, tira dritto e si presenta al rettilineo finale in testa, Ferrigato si accorge di perdere e parte con una volata furibonda: nessuno riesce a stare alla sua ruota, ma la volata di Andrea Ferrigato si ferma prima del traguardo e non raggiunge il nostro Filippo Simeoni che ottiene la prima vittoria dell'anno per l'Amica Chips!
 
 
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La sorpresa più grossa avviene a traguardo tagliato però: Giuseppe Di Grande, grazie a quella fuga, vince il Challenge Mallorca! Per l'Amica Chips nessuno ha ottenuto una posizione di rilievo, ma la vittoria di Filippo è il miglior traguardo che si potesse raggiungere, abbastanza per valere la pena di passare la serata a Mallorca per festeggiare e partire con il primo aereo del mattino successivo.
 
1° Tappa / Palma - Palma
1 Jo Planckaert (Cofidis) 2h01'01''
2 Tom Steels (Mapei - Quick Step) s.t.
3 Fabio Baldato (Fassa Bortolo) s.t.
5 Giuseppe Palombo (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
2° Tappa / Campos - Ses Salines
1 Stuart O'Grady (Crédit Agricole) 3h27'22''
2 Tom Steels (Mapei - Quick Step) s.t.
3 Jo Planckaert (Cofidis) s.t.
6 Giuseppe Palombo (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
3° Tappa / Deia - Lluc
1 José Luis Rubiera Vigil (Kelme - Costa Blanca) 4h21'33''
2 Marco Pantani (Mercatone Uno - Albacom) s.t.
3 Lance Armstrong (Us Postal) s.t.
63 Filippo Simeoni (Amica Chips - Tacconi Sport) + 7'39''
4° Tappa / Alcudia - Playa de Muro
1 Filippo Simeoni (Amica Chips - Tacconi Sport) 4h17'11''
2 Andrea Ferrigato (Fassa Bortolo) s.t.
3 Giuseppe Di Grande (Festina) s.t.
 
CLASSIFICA GENERALE
1 Giuseppe Di Grande (Festina) 14h10'03''
2 José Luis Rubiera (Kelme - Costa Blanca) + 2'15''
3 Marco Pantani (Mercatone Uno - Albacom) + 2'19''
4 Lance Armstrong (US Postal) + 2'21''
5 Gilberto Simoni (Lampre - Daikin) + 2'25''
6 Roberto Heras (Kelme - Costa Blanca) s.t.
7 Igor Gonzalez de Galdeano (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) s.t.
8 Tyler Hamilton (US Postal) s.t.
9 Wladimir Belli (Fassa Bortolo) s.t.
10 Mariano Piccoli (Lampre - Daikin) s.t.
36 Filippo Simeoni (Amica Chips - Tacconi Sport) + 5'14''
 
Siamo scarsi forti ma abbiamo un cuore grande così!
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e bravo Simeoni!  :smilie_daumenpos:

 

Grazie!

E ora metto il post nel suo luogo legittimo  :laugh:

15-02-2000 / Trofeo Laigueglia

 

Dopo il ritorno dalla Spagna il beltempo ha finalmente accompagnato i miei allenamenti, che sono proseguiti ottimamente. L'altro ieri insieme a Caucchioli e due atleti della Panaria siamo partiti la mattina presto per provare il passo Gavia. Temperatura glaciale e molta neve a bordo strada, ma cielo molto nitido e coprendosi bene è stato possibile fare salita e discesa senza patire. Voi faticherete a crederci, ma la prima volta che feci il passo Gavia avevo 12 anni. Era agosto e c'era mio padre a seguirmi su una motoretta prestata dal nostro vicino di casa: arrivati alla cima c'erano pochi gradi e lui si era preoccupato molto, forse troppo, per me e mi aveva portato ogni genere di indumenti per me, però non si portò nulla per lui rimanendo con la stessa giacchetta estiva con la quale aveva iniziato la salita. La sera tornai a casa stanchissimo, ma felice. Mio padre prese un terribile raffreddore che gli passò solamente ai primi di settembre. La buona notizia è che Boifava mi annunciato ufficialmente che prenderò parte alla prossima corsa: Il Giro della Campania che si terrà il prossimo 20 febbraio!

Sarebbe stato bello accompagnare questa notizia con un'altra vittoria di squadra al Trofeo Laigueglia: gli ingredienti c'erano tutti e sia Ruslan che Filippo avevano buone possibilità. Simeoni è scattato sulla salitella a pochi chilometri dal traguardo per anticipare la volata, purtroppo subito gli si è incollato alla sua ruota un pezzo grosso come Celestino; allora Ivanov è partito in contropiede ma non ha potuto nulla contro Konyshev. Alla fine Ruslan ha fatto 7° ed è un peccato perchè fino a pochi metri dal traguardo era 2°. Mi ha impressionato moltissimo Vainsteins: lui è un velocista ma è rimasto coperto sino alla fine e nonostante sia la sua prima gara della stagione ha fatto un grande recupero alla fine, spero anche io di ottenere almeno lo stesso risultato alla prima!

 

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Trofeo Laigueglia

1 Dimitri Konyshev (Fassa Bortolo) 4h58'49''

2 Romans Vainsteins (Vini Caldirola - Sidemec) s.t.

3 Gabriele Missaglia (Lampre - Daikin) s.t.

4 Bart Voskamp (Team Polti) s.t.

5 Massimiliano Mori (Saeco - Valli & Valli) s.t.

6 Mirko Celestino (Team Polti) s.t.

7 Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

8 Rinaldo Nocentini (Mapei - Quick Step) s.t.

9 Daniel Clavero (Team Polti) s.t.

10 Denis Zanette (Liquigas - Pata) s.t.

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19-02-2000 / Le prime volte
 
Ci sono sempre mille prime volte per tutto, anche per quelle cose che non avri mai pensato di fare. C'è stata la mia prima volta che ho detto una parola, che solo mia madre si ricorda, la prima volta che ho visto il mare, che rivedo in alcune foto ingiallite. C'è la prima volta in cui ho preso una cotta per la ragazza della classe a fianco la mia alle medie, e la prima volta in cui sono stato rifiutato, sempre da lei. La prima volta che ho avuto una bicicletta tutta mia, erditata da qualche cugino ormai cresciuto. La prima volta che ho alzato le mani al cielo, e ho esultato con un tonfo nel cuore, lo stesso che ho provato quando ho visto per la prima volta un angelo di nome Micaela.
C'è stata la mia prima volta con la maglia azzurra e la mia prima volta al Giro d'Italia, domani è la mia prima gara dell'anno, è strano ma sono un po' agitato e non riesco a prendere sonno ed è per questo che sono ancora sveglio e vi sto scrivendo, mentre il mio compagno di stanza russa che è un piacere.
 
Non sarà una gara particolarmente provante, e non la correrò con l'assillo del risultato. Quest'anno il Giro di Campania torna dopo un'assenza di svariati anni e non ha più il percorso duro che ci si ricordava, è una corsa per velocisti, con una prima parte dura dura ma una seconda più lunga tutta in circuito qui a Caserta, per me sarà un altro giorno di allenamento, solo un po' diverso dal solito. Eppure sono comunque inquieto. Sono inquieto perchè ho coscienza del fatto che è il primo passo verso qualcosa di grande, di straordinario, che sarà la vittoria di un Giro, o di un Tour, comunque qualcosa di bello. 

 

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Domani a farmi compagnia ci saranno Pietro Caucchioli, Diego Ferrari, Mauro Gerosa, Giuseppe Palumbo (la pressione del risultato sarà ancora una volta sulle sue spalle, ma è una roccia!) Kurt Asle Arvesen, Vitali Kokorine, Oscar Pozzi

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20-02-2000 / Giro di Campania

 

Cipollini, Van Petegem, Vainsteins, Rebellin, sono questi alcuni dei grandi nomi presenti per questo rinnovato Giro di Campania, c'è anche Della Santa che vinse l'ultima edizione nel 93. Da Giuseppe ci si attende un risultato di prestigio, anche se la presenza di Cipollini smorza un po' gli entusiasmi per una possibile vittoria, l'obiettivo è quella di esserci quando il suo trenino rosso prenderà il via. Boifava prima alla riunione pre-gara mi ha fatto un grande regalo: "goditi la corsa, fai quello che vuoi" mi ha detto. Voglio ringraziarlo per tutta questa libertà che mi concede con una bella fuga: fare un ora - un'ora e mezza al massimo - ad una media di 160 battiti e poi godermi la volata da una posizione privilegiata. Ora vi saluto e vado al chilometro zero con i compagni, ci sentiamo stasera e vi dirò le prime impressioni!

 
 
 
Per quanto mi riguarda è andato tutto secondo le aspettative, e mi conoscete abbastanza ormai per capire che per me vuol dire che è stata un'ottima giornata.
All'inizio ho temuto di perdere immediatamente la fuga buona, perchè ero molto indietro nel gruppo e dalla testa erano già iniziati i primi scatti. Ma Kokorine mi è venuto in aiuto ed è stato bravissimo, perchè ha tenuto alto il ritmo mentre io risalivo tutto il gruppone. E il primo scatto è stato quello buono, insieme a me è partito anche il tedesco Muller (Post Swiss Team), e poi Moncoutié (Cofidis) Bertoletti (Lampre) Baliani (Nectar) e un bel mastino come Moos (Kia). Più o meno tutti abili in salita e un po' meno sul passo, ma mi dava fiducia sul fatto che avremmo potuto subito guadagnare un buon vantaggio.
 
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Ed infatti così è andata, e alla discesa di Santa Cristina abbiamo avuto un vantaggio massimo di 7 minuti e mezzo che, con la pianura successiva e il forte ritmo imposto nel gruppo dalla Vini Caldirola (Vainsteins si era candidato a primo favorito) sarebbero scesi in fretta.
 
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Come non bastasse, a metà corsa ha iniziato a piovere, ma ero preparato bene alla pioggia dopo i tanti allenamenti bagnati di quest'inverno!
 
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Sulla salita di Durazzano mi sono messo in testa a fare ritmo: mi hanno detto che ci sarà anche al prossimo Giro d'Italia e avevo voglia di vedere se i miei allenamenti in salita avevano avuti effetto e in effetti sulla cima il nostro vantaggio era rimasto intatto grazie a me.
 
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Dopo 163 km e 400 metri di fuga, dopo aver tirato soprattutto io, in tutte le salite e in molta pianura, dopo essere riuscito ad arrivare nel circuito finale a Caserta, il mio fisico aveva deciso che bastava così: non ero riuscito a mantenere la velocità dei miei compagni di fuga, alcuni dei veri succhiaruote, e non faccio nomi, ma neppure per loro sarebbe durata molto visto che il gruppo era molto vicino: sarebbe dovuto toccare a Palumbo e ai miei compagni.
 
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Ed invece, quando c'è un fuoriclasse, la differenza si vede. Un fuoriclasse è colui che ha piani diversi da tutti gli altri, e riesce ad adattare quelli di tutti i suoi: con un colpo da finisseur Peter Van Petegem, uno che in carriera aveva vinto il Giro delle Fiandre, aveva ripreso tutti i fuggitivi, fino alla testa e si apprestava ad entrare nel rettilineo finale con un buon margine sul gruppo. Solo corridore della Lampre Bertoletti, che non mi aveva dato un cambio per tutta la corsa, era riuscito a restargli a ruota.
 
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Peter Van Petegem Aveva stravinto. Dopo aver staccato anche Bertoletti, sullo sfondo della Reggia, si concesse pure il lusso di incominciare ad esultare a 500 metri dal traguardo.
 
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Nonostante la vittoria ormai sfumata, Palumbo ha avuto la grinta di sprintare per la 3° posizione, alla faccia di un gruppo ormai disinteressato alla volata per un piazzamento. Giuseppe era molto contrariato all'arrivo, ma secondo me se Peter non avesse fatto quell'azione gli altri velocisti non avrebbero preso la volata così sottogamba e mai avrebbe fatto terzo. Potrà comunque sempre raccontare di essere arrivato davanti a Vainsteins e Cipollini! 
 
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Giro di Campania
1 Peter Van Petegem (Farm Frites) 4h37'53''
2 Simone Bertoletti (Lampre - Daikin) + 46''
3 Giuseppe Palombo (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
4 Romas Vainsteins (Vini Caldirola - Sidermec) s.t.
5 Mario Cipollini (Saeco - Valli & Valli) s.t.
6 Jeroen Blijlevens (Team Polti) s.t.
7 Gabriele Missaglia (Lampre - Daikin) s.t.
8 Peter Farazijn (Cofidis) s.t.
9 Andrea Peron (Fassa Bortolo) s.t.
10 Mirko Gualdi (Mobilvetta - Rossin) s.t.
113 Ivan Basso (Amica Chips - Tacconi Sport) + 10'11''
 
Voglio fare i migliori auguri di pronta guarigione ad Ivan Gotti: ieri in una gara in Spagna è caduto e si è fatto abbastanza male, l'ho saputo solo oggi, e rischia di saltare il Giro. Mi auguro una pronta guarigione perchè sarebbe un peccato non potermi confrontare con il vincitore uscente!
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24-02-2000 / Trofeo di Lugano

 

Oggi si corre a Lugano. E' una corsa di difficile interpretazione, i bookmakers dicono che sia favorevole ai velocisti, la realtà che la Collina d'Oro posta così vicino all'arrivo può essere un trampolino invitante per tutti quelli che non vogliono arrivare ad una volata. Oggi per me è anche il primo giorno di lavoro: stavolta le mie fatiche dovranno assecondare la squadra: crediamo che Ruslan Ivanov sia il ciclista ideale per fare risultato su un percorso simile, ma Palombo ci ha stupito per la sua tenuta in salita e non scarteremo l'ipotesi di aiutarlo in una eventuale volata; ci saranno inoltre Kurt-Asle Arvesen, Pietro Caucchioli, Diego Ferrari e Filippo Simeoni.

Come sempre ci sentiamo stasera con il resoconto della giornata.
 
 
Quello che ricordo di stamattina è una miriade di flash e un mucchio di giornalisti: in corsa c'erano un sacco di nomi che nessuno si aspettava la vigilia, c'era Bettini, c'era Freire, c'era Frigo, ma c'erano soprattutto gli idoli di casa Oscar Camenzind e Markus Zberg che si erano attirati le attenzioni di tutti. Anche per questo motivo oggi ero molto più rilassato rispetto a cinque giorni fa.
 
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Probabilmente una delle gare con la prima ora di corsa più dure che io ricordi! Continuavano a scattare corridori com'è normale che sia in ogni corsa per la fuga, e Rabobank e Mapei a braccietto si ostinavano ad andare a riprendere tutti! Non volevano nessuno in fuga! Tant'è che pure Simeoni c'ha provato, ma dopo una, due, tre volte che lo riprendevano mi sono messo a fianco e gli ho detto di stare tranquillo perchè con questa velocità tiravano il collo pure a noi che eravamo in gruppo!
 
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Nessuno era riuscito ad andare in fuga, nessuno. Qualcuno ci provava, guadagnava 20, 30, 40 secondi e poi ancora ripreso. In un batter d'occhio avevamo fatto quasi 150 km. Per darvi l'idea, quandom, mancavano ancora 25 km il gruppo di testa era formato da appena 50 uomini; io c'ero, ma non per molto ancora.
 
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Al suono della campana Konyshev prova l'allungo, Simeoni prova con tutte le sue forze di resistergli, ma non ce la fa. Nel gruppo, che aveva tirato alla morte a qualsiasi tentativo di attacco avuto sino a quel momento sorprendentemente nessuno ci prova, forse spaventati dalla salita del Col della Gallina. Io mi do un'occhiata veloce con Caucchioli, già ero al lumicino: si era deciso di restare vicini a Palombo, che in un gruppo di 50 corridori avrebbe avuto grandi possibilità, e lasciar riprendere Konyshev alle altre squadre. Comunque io Konyshev non l'ho più visto, sono arrivato al traguardo stremato.
 
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Sulla salita del Col de la Gallina ci prova Camenzind ad inseguire da solo Konyshev.
 
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E poi il suo connazionale Zberg. Me le avevano dette queste cose, io, complice una condizione ancora approssimativa, su quella salita non avevo retto il passo dei migliori e guardavo ciò che succedeva tra molte teste, troppe teste.
 
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Camenzind aveva messo nell'obiettivo Konyshev solo all'ultimo chilometro, troppo tardi per togliere la vittoria al russo, partito 15 chilometri prima e mai più raggiunto, Zberg invece aveva tagliato 3° senza mai raggiungere la coppia di testa e non raggiunto da un altro gruppetto che si era staccato nel finale su cui Ivanov si era riportato non trovando poi però le forze per una brillante volata, chiudendo 7°
 
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Trofeo di Lugano
1 Dmitri Konyshev (Fassa Bortolo) 4h11'10''
2 Oscar Camenzind (Lampre - Daikin) s.t.
3 Markus Zberg (Rabobank) + 40''
4 Oscar Freire (Mapei - Quick Step) + 1'27''
5 Paolo Lanfranchi (Mapei - Quick Step) s.t.
6 Mirko Celestino (Team Polti) s.t.
7 Ruslan Ivanov (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
8 Léon Van Bon (Rabobank) + 2'22''
9 Enrico Cassani (Team Polti) s.t.
10 Mauro Gianetti (Vini Caldirola - Sidermec) s.t.
29 Ivan Basso (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
 
Quella che doveva essere una corsa da volata probabile è stata una delle corse più dure che io ricordi.
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