Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2021

Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
Leggi di più

In Salita Controvento - Stagione 2001 (da pag. 28)


Ivan Basso...  

19 utenti hanno votato

  1. 1. ..si bomba?

    • Si
      3
    • No
      2
    • Si, ma solo la tipa
      15
    • Si, tutte le miss che incontra quando va sul podio. Allora mai.
      6


Messaggi raccomandati

24-06-2000 / Nemmeno il tempo d'avere un po' di tempo...
 
Campionato italiano di Trieste, era questo il prossimo obiettivo in casa Amica Chips al quale non avrei preso parte. Con la forma che avevo non aveva senso per me, non aveva senso per i miei compagni di squadra, sarei stato poco utile e avrei rubato la chance a qualcun altro più in forma; per questo inoltre, impegnato negli ultimi acquisti per la mia nuova dimora, avevo dedicato poco tempo agli allenamenti facendo giusto qualche sgambata, più per rilassarmi che per incominciare realmente a stressarmi la gamba. Anzi, più precisamente la mia mente era più concentrata ad organizzare i piani dell'immediato futuro (quello del week-end, io e Micaela pensavamo di regalarci qualche giorno di relax al mare) e quelli dell'immediatissimo futuro: avevo tutta l'intenzione di godermi il pomeriggio con tutta calma, gustandomi in tivù, comodamente sdraiato sul divano, la prova a cronometro del campionato italiano.
 
Se l'immediatissimo futuro si era in parte avverato, i piani del weekend erano destinati ad essere stravolti non appena il nome di Boifava sarebbe apparso sul display del mio cellulare.
 
"Ehy Ivan ciao! Come stai? Ti disturbo?"
"Mister! Nient'affatto! Stavo giusto guardando in tv la prova a cronometro, lei è li?"
"Certo, certo, sono in auto con Mario (Chiesa n.d.r.) fra poco parte Fabio (Malberti n.d.r.) e lo seguiamo. Ho bisogno di chiederti un favore...domenica, ce la fai a raggiungerci?"
"Domenica? Per la prova in linea? Io sono sempre disponibile ma sa, non mi sento così in forma...devo per caso sostituire qualcuno?"
"No tranquillo Ivan, ho già comunicato la squadra, vieni pure comodo, è perchè....così si fa gruppo, l'ho chiesto anche gli altri comunque, è il campionato italiano... è importante.. sai, anche lo sponsor comunque ci tiene"
"Se è così vengo comunque molto volentieri"
"Bene, grazie Ivan, che poi ho anche delle questioni..delle cose da comunicare, da chiaccherare un po'."
 
La telefonata di Boifava era stata quanto mai sospettosa. Solitamente i programmi li decidiamo di volta in volta, ma per tempo, e so quando posso prepararmi o restare a riposo abbastanza in anticipo e questa convocazione ad un paio di giorni da domenica mi aveva lasciato perplesso. Inoltre, mi è sempre apparsa una persona abbastanza decisa e chiara ogni qualvolta avesse dovuto aprir bocca, e in questo caso mi era sembrato abbastanza titubante, come a nascondere qualcosa. E cosa avrebbe poi dovuto comunicarci?
 
I pensieri mi avevano un po' distolto dalla gara, sappiate che il nuovo campione italiano a cronometro è Dario Frigo, corridore della Fassa Bortolo, per soli 11 secondi sul vincitore uscente Marco Velo e 39 su Marzio Bruseghin. Decisamente una bella notizia perchè Dario Frigo è un corridore giovane sul quale gli italiani possono sicuramente porre fiducia in futuro per le corse a tappe e vestirà il tricolore sin dalla prima tappa del prossimo Tour de France, che è una prova a cronometro.

Molto male purtroppo i miei compagni, una vera Caporetto con Fabio Malberti che si è "salvato" giungendo 38° ma staccato di quasi 3 minuti

 

54auy9.jpg

 

Campionato italiano a Cronometro / Monfalcone -Trieste, 34 Km

1 Dario Frigo (Fassa Bortolo) 41'03''

2 Marco Velo (Mercatone Uno - Albacom) + 11''

3 Marzio Bruseghin (Banesto) + 39''

4 Marco Fincato (Fassa Bortolo) + 45''

5 Andrea Peron (Fassa Bortolo) + 53''

6 Rossano Brasi (Polti) s.t.

7 Andrea Tafi (Mapei - Quick Step) + 59''

8 Riccardo Forconi (Mercatone Uno - Albacom) + 1'01''

9 Daniele Nardello (Mapei - Quick Step) + 1'05''

10 Daniele Contrini (Liquigas - Pata) + 1'25'' 

Link al commento
Condividi su altri siti

 

ihihihh, MI-TI-CO!

 

Cmq sì, sono contento anch'io per la vittoria di Dario, un giovane di belle speranze, sano e pulito, su cui investire per il futuro del ciclismo italiano :D

Link al commento
Condividi su altri siti

26-06-2000 / Il giorno del Campionato Italiano
 


21muogz.jpg

 
Arrivato a Trieste, là dove era prevista la partenza e appostato il villaggio, in Piazza Unità d'Italia, la prima scena a cui ho assistito, ancor prima di incontrare Boifava e i miei compagni di squadra, è stato un siparietto alquanto bizzarro.
C'era Reverberi, che tutti voi sapete essere il Direttore Sportivo della Panaria-Gaeme, che aveva attirato a se uno stuolo di giornalisti, e lo vedevo agitarsi, dimenarsi, sbuffarsi. Mi avevano detto che aveva iniziato rispondendo ad una semplice domanda di un timido giornalista locale, e che successivamente era diventato un fiume in piena di parole, improperi e sbottii tanto da richiamar verso di se tutti gli altri addetti della carta e stampata e non solo. Il principale motivo di insofferenza pare dovesse essere l'esclusione dal Giro d'Italia: Reverberi sosteneva che l'esclusione della loro squadra fosse stata ingiusta e immotivata, e che i suoi ragazzi avrebbero potuto meglio comportarsi rispetto a tanti altri ciclisti in gara, e continuava a ripetere come esempio il nome di un suo corridore che peraltro neppure era presente al campionato italiano, visto che era sudamericano, ovvero Julio Alberto Perez Cuapio. Stando alle sue ultime prestazioni in Svizzera, Perez Cuapio avrebbe dovuto "spaccare" il Giro d'Italia, essere chissà quale mina vagante. Per carità, bravino, l'avevo pure già incrociato in una occasione questa stagione, alla Coppi&Bartali, ma da lì e a farne un possibile protagonista mancanto... E non bastava, Reverberi rincarava la dose asserendo che la sua squadra avrebbe potuto fare molto meglio di altre che al Giro pare fossero state invitate per grazia ricevuta. E fece l'errore di fare nomi, specificatamente aveva preso ad esempio la Mobilvetta. A parte che la Mobilvetta aveva schierato un signor corridore come Ivan Quaranta e un ex vincitore del Giro, e poi non conto neppure le volte che i loro poveri compagni sono andati in fuga, Valoti almeno 5-6 volte. La scena buffa è che successivamente Giuliani, DS Mobilvetta, doveva essere stato informato della sparata di Reverberi e si stava avviando con fare scocciato al camper Panaria, e fortuna vuole che proprio in quel momento i direttori di corsa avevano richiamato tutti alla partenza, altrimenti chissà che sarebbe successo...! Immagino sia tutto rinviato alla prossima corsa italiana!

Boifava, visti i tempi stretti aveva rimandato la tanto attesa "chiaccherata" di squadra a dopo: c'era da correre prima un campionato italiano e mi ero comodamente accomodato sulla nostra ammiraglia Amica Chips.
Ah, giusto per la cronaca il percorso consisteva in circuito attorno la città di Trieste di circa 16-17 chilometri, con la salita di Longera nel mezzo. Non una salita difficile, poco più di tre chilometri su una sede stradale larga quanto un'autostrada al 5 e mezzo di media ma con il primo chilometro all'otto. Il tutto da ripetere per ben 13 volte. Nonostante la formazione proposta da Boifava aveva alcuni ragazzi che sapevano cavarsela su questo tipo di percorsi (Ferrari, Galli, Gili, Malberti, Pozzi, Scalmana, Simeoni, Turicchia), la lunghezza lo rendeva tremendamente selettivo e adatto solamente ai grandi interpreti delle classiche, specialità nella quale si sa, noi italiani primeggiamo! Sarebbe stato pressochè proibitivo giocarsela ad armi pari con Bartoli, Rebellin, Bettini, Nardello, Casagrande, Tafi, Belli, Garzelli, ovvero i più forti al mondo nelle corse di un giorno, con la Mapei destinata a fare la parte del leone.

Pronti, via e la corsa si era subito animata con una numerosissima fuga. Noi, per non farci trovare esclusi eravamo riusciti ad inserire Galli, non uno specialista su questi percorsi ma neppure gli altri compagni di fuga sembravano particolarmente attrezzati: sarebbe stata una lunga giornata ed era importante farci trovare pronti ad ogni evenienza.
 

kebs5e.jpg

 

I ragazzi in fuga si erano trovati a gestire sino un massimo di nove minuti di vantaggio, sino a che il gruppo non aveva deciso di prendere im mano la situazione. Poi le nuvole scendono il vento sale, il meteo, che da queste parti cambia spesso, trasforma la giornata. Da chiaro, caldo e limpido il cielo si scurisce e si incupisce. Scendono le prime gocce, l'asfalto diventa scivoloso. Spaventa i corridori meno impavidi, ma spaventa soprattutto i corridori in fuga che cominciano a perdere minuti e minuti. A 35 chilometri dal termine, con due giri da compiere e meno di due minuti rimasti agli uomini in fuga, la Mapei tutta si mette in testa a tirare: più del vento e della pioggia è questo che spaventa gli avversari.
 

21doi6t.jpg


C'è chi non vuole restare spettatore passivo del piano Mapei: Marco Serpellini, corridore Lampre, scatta sull'iniziare del penultimo passaggio verso Longera. Il più reattivo è uno che quando c'è un attacco non si tira mai indietro, ovvero Davide Rebellin, ma pure la Mapei non si fa trovare impreparata e muove subito l'artiglieria pesante: è la sagoma del capitano, Michele Bartoli.
 

2ee8viw.jpg


Le altre squadre non possono restare a guardare: la Fassa Bortolo muove i suoi uomini, quindi uno straordinario Savoldelli in versione gregario dice la sua in discesa (sebbene non sia particolarmente tecnica). Il tentativo di Serpellini, Rebellin e Bartoli è così rintuzzato, e con loro buona parte dei corridori in fuga dal mattino sono riassorbiti come il nostro Galli, resistono appena in 4 davanti, ma hanno il destino segnato.
 

2ciacz7.jpg


Noi invece siamo investiti dalla fortuna: a Filippo Simeoni che era nella mente di Boifava il capitano disegnato cade la catena proprio all'inizio dell'ultimo giro, proprio all'imbocco dell'ultima scalata. Chi corre in bici sa che è il momento peggiore per questo tipo di inconvenienti. Finchè la corsa non sarebbe scoppiata, poteva però recuperare.
 

35a5gn6.jpg

 
Ed invece la corsa esplode! Questa volta è Rebellin il primo ad attaccare, ma Michele Bartoli è incollato alla sua ruota come una cozza! E allo stesso modo c'è anche Mirko Celestino!

 

2i8f7de.jpg

Con loro anche Marco Serpellini e Dario Frigo, e in un batter d'occhio sono già sulle ruote degli ultimi coraggiosi che avevano resistito in avanscoperta sin dal primo chilometro di corsa.

 

11j9qhd.jpg

 

Altri corridori provano a riportarsi su questi di testa, ma non appena ricevuta la notizia via radio Bartoli rilancia ancora l'andatura! Rebellin e Celestino resistono, Serpellini e Frigo vanno invece in difficoltà! Per gli Amica Chips non c'è nulla da fare invece, troppo accesa la corsa per i nostri standard, specie oltre i 200 chilometri di corsa, cosa al quale probabilmente nessuno di noi è abituato.

 

2w3vyf9.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

collinano in tre, poi, una volta in cima, ancora un attacco infuocato di Bartoli! A 10 chilometri dal termine la vittoria sembra una lotta aperta a pochi intimi!

 

29wuwdk.jpg

 

Bartoli dimostra una aggressività e determinazione antica, o perlomeno che non aveva ancora dimostrato in questa stagione. Sembra nuovamente in leone che dominava e capitanava la nostra nazionale. Però fa un errore: si dimostra forte ma non riesce ad essere incisivo. I suoi avversari lo capiscono e gli lasciano tutto l'onere della corsa, non dandogli alcun cambio: ciò permette il rientro sia di Frigo che di Serpellini a meno di 5 chilometri dal traguardo.

 

2m5y17a.jpg

 

Chi avrebbe avuto la meglio? Serpellini che ha un discreto spunto veloce spaventa, si rende così necessario un nuovo scatto del trio che aveva dimostrato di essere il più in forma di giornata per staccare gli indesiderati ospiti degli ultimi chilometri. E all'imbocco nel rettilineo finale eccoli di nuovo qui, Davide Rebellin, Mirko Celestino e Michele Bartoli: il nuovo campione italiano sarebbe stato uno di loro tre!

 

21ya29.jpg

 

In un attimo Michele Bartoli sembra risentire di tutto il peso degli scatti precedenti, è il primo a cedere. Ai 500 metri è' una lotta aperta tra Davide Rebellin e il vincitore dell'ultimo Giro di Lombardia, Mirko Celestino!

 

bi6s89.jpg

 

Ma Mirko Celestino, che tra i tre era colui che aveva speso certamente di meglio, passa con ben altro ritmo Davide Rebellin e va a vincere, proprio nel medesimo modo in cui aveva vinto il Giro di Lombardia! Se quella era stata una vittoria sorprendente, alla luce anche della tappa vinta al Giro d'Italia non doveva più stupire quella di quest'oggi! Per i prossimi 12 mesi indosserà una splendida maglia tricolore!

 

2lwobba.jpg


 

2_0093029_1_thumb2.jpg

 
Campionato Italiano su Strada / Trieste - Trieste, 232 Km
1 Mirko Celestino (Team Polti) 5h57'23''
2 Davide Rebellin (Liquigas - Pata) s.t.
3 Michele Bartoli (Mapei - Quick Step) s.t.
4 Marco Serpellini (Lampre - Daikin) s.t.
5 Dario Frigo (Fassa Bortolo) s.t
6 Andrea Tafi (Mapei - Quick Step) + 1'23''
7 Angelo Lopeboselli (Cofidis) s.t.
8 Francesco Casagrande (Vini Caldirola - Sidermec) s.t.
9 Danilo Di Luca (Cantina Tollo - Regain) s.t.
10 Stefano Garzelli (Mercatone Uno - Albacom) s.t.
37 Filippo Simeoni (Amica Chips - Tacconi Sport) + 3'27''


Non una bella giornata per i nostri colori, il primo dei nostri era stato Filippo Simeoni, 37° ma mai nessuno era stato nel vivo della corsa, con il solo Galli a farsi vivo nella fuga di giornata. L'impressione era che i miei compagni avessero tutti la testa da un'altra parte, distratti, deconcentrati. Anche Boifava non sembrava poi così dispiaciuto e l'avevo visto un po' "moscio" durante la corsa.

Il motivo l'avremmo saputo molto presto, Boifava ci stava richiamando tutti sul bus della squadra.

Modificato da Stylus
Link al commento
Condividi su altri siti

Davide Boifava non era mai stato un uomo dalle grandi dote oratorie capaci di chissà quali discorsi emotivi. Avete in mente quel gran discorso da Oscar di coach D'Amato ne il film Ogni Maledetta Domenica? Scordatevelo, mai successo nulla di tutto ciò con lui. Piuttosto ci prendeva ad uno ad uno, in disparte e quando meno ce lo aspettavamo, o persino in corsa in radiolina, e ci diceva chiaro e tondo cosa pretendeva e volesse da noi. Chiaro, diretto ed incisivo.
E così è stato anche oggi. Nemmeno il tempo di sedersi e subito è arrivato al perchè ci voleva tutti lì. "Abbiamo avuto dei problemi in società".
 
I problemi in società riguardavano uno degli sponsor principale della squadra. Boifava ci aveva parlato molto schiettamente e senza ombre, come fossimo suoi soci, o suoi fratelli, descrivendoci anche i dettagli più tecnici ed economici della situazione. La Tacconi Sport aveva infatti deciso di concludere il rapporto di sponsorizzazione alla fine della stagione. La Tacconi Sport che è molto più di un secondo sponsor per noi, in pratica un co-sponsor che finanzia il team per una percentuale rispetto al main sponsor (Amica Chips) di circa il 40%, il che equivale ad un netto taglio di budget per la prossima stagione. 
E finchè il discorso verteva su cifre e numeri la notizia ci aveva in un certo senso colpito, ma non in modo così devastante. Erano state invece le conseguenze più concrete a metterci timore. Senza troppi giri di parole ci aveva detto che, non era a rischio la possibilità di proseguire l'attività sportiva anche la prossima stagione, ma che, ad oggi, gli unici contratti garantiti e sostenibili, erano quelli già in essere e chi invece aveva il contratto in scadenza: "E' meglio che si guardi attorno e si incominci a cercare una squadra per il 2001. E anche agli altri ragazzi che hanno invece già un contratto, se qualcuno vi offre di più, lo dico a malincuore, accettate". E non potete immaginare con quale sofferenza aveva proferito quest'ultima frase.
 
Il classico fulmine a ciel sereno? E chi se lo aspettava? Anche al Giro non eravamo andati così male, avevamo ottenuto una vittoria di tappa, c'eravamo messi in mostra parecchio. Lo stesso Boifava non si capacitava della decisione della Tacconi Sport, dal cui amministratore delegato era stato informato semplicemente della decisione senza alcuna spiegazione. Era una notiziaccia per Boifava che vedeva così in parte sgretolarsi un bel progetto messo in atto da un paio d'anni, fatto di giovani di belle speranze. E anche la sua promessa sul fatto che avrebbe comunque fatto di tutto per trovare nuovi introiti per garantire un posto in squadra per la prossima stagione a tutti noi sembrava detta con poca convinzione.
 
Prima di tornare a casa ci siamo guardati tutti, confrontandoci e facendo per così dire la.. "conta" di quelli che potevano esserci il prossimo anno. Io avevo firmato per l'Amica Chips anche per il 2001 e sinceramente mai e poi mai avrei pensato di lasciare questa squadra anche se non avrei neppure immaginato una situazione simile. Poi anche Alan Turicchia, Mauro Gerosa, Filippo Simeoni, Daniele Galli, Marco Gili, Oscar Pozzi, Giuseppe Palumbo e Fabio Malberti avevano firmato anche per la prossima stagione. E Boifava aveva anche parlato di un ragazzo Dilettante che aveva già firmato per noi qualche settimana fa quando non ci si immaginava questa situazione, ma non aveva voluto svelare di più. E Pietro? Pietro no, a Pietro un contratto scadeva e uno come lui non avrebbe certamente fatto fatica a trovare un'altra squadra ma...una squadra senza Pietro sarebbe stata decisamente più debole.
 
E non era un caso poi che di fatto, visto che la riunione è avvenuta in occasione del campionato italiano, mancassero tutti gli stranieri. Che situazione contrattuale avevano loro? Ruslan Ivanov poteva fare ancora parte della nostra squadra? Non si poteva prescindere da uno come Ruslan, sarebbe stata dura persino essere invitati alle corse più importanti con un Ivanov ed un Caucchioli in meno.
Così alla sera ci siamo ritrovati tutti con le stesse nuvole nere in testa, gli stessi tristi pensieri. Ed io? Avrei fatto meglio a guardarmi intorno o tenere fede alla parola data?
 
A rasserenare un po' la giornata in serata una bella notizia. Il nostro compagno Kurt-Asle Arvesen era diventato il nuovo campione norvegese! Qualcosa di storico per la nostra piccola squadra che mai aveva avuto nella sua breve storia un campione nazionale! Ebbravo Kurt!
 
 
Di seguito un riepilogo di tutti i campioni nazionali

AUSTRIA: In linea: Peter Wrolich (Gerolsteiner) / Cronometro: Georg Totschnig (Deutsche Telekom) 
BELGIO: In linea: Dave Bruylandts (Farm Frites) / Cronometro: Marc Wauters (Rabobank) 
COLOMBIA: In linea: Hernan Buenahora (Aguardiente Nectar - Selle Italia) / Cronometro: Victor Hugo Pena (Vitalicio Seguros - Grupo Generali)
DANIMARCA: In linea: Bo Hamburger (Memory Card - Jack & Jones) / Cronometro: Clas-Michael Moller (Maia - MSS)
FRANCIA: In linea: Jean Patrick Nazon (Fdjeux) / Cronometro: Fréderic Finot (Crédit Agricole)
ESTONIA: In linea: Jan Kirsipuu(Ag2r - Decathlon) / Cronometro: Jan Kirsipuu (Ag2r - Decathlon)
GERMANIA: In linea: Erik Zabel (Deutsche Telekom) / Cronometro: Jan Ullrich (Deutsche Telekom)
IRLANDA: In linea: Ciaran Power (Linda McCartney)
ITALIA: In linea: Mirko Celestino (Team Polti) / Cronometro: Dario Frigo (Fassa Bortolo)
KAZAKISTAN: In linea: Dmitry Fofonov () / Cronometro: Alexandre Vinokourov (Deutsche Telekom)
LITUANIA: In linea: Arturas Kasputis (Ag2r - Decathlon) / Cronometro: Arturas Kasputis (Ag2r - Decathlon) 
LUSSEMBURGO: In linea: Tom Flammang (Cofidis) / Cronometro: Benoit Joachim (US Postal)
NORVEGIA: In linea: Kurt-Asle Arvesen (Amica Chips - Tacconi Sport) / Cronometro: Bjornal Vestol (Linda McCartney)
OLANDA: In linea: Erik Dekker (Olanda) / Cronometro: Erik Dekker (Olanda)
POLONIA: In linea: Zbigniew Spruch (Lampre - Daikin) / Cronometro: Dariusz Baranowski (Banesto)
PORTOGALLO: In linea: José Azevedo (Maia - MSS) / Cronometro: José Azevedo (Maia - MSS)
REPUBBLICA CECA: In linea: Jan Svorada (Lampre - Daikin) / Cronometro: Jan Hruska (Vitalicio Seguros - Grupo Generali)
REGNO UNITO: In linea: Maximilian Sciandri (Linda McCartney) / Cronometro: David Millar (Cofidis)
RUSSIA: In linea: Dimitri Konyshev (Fassa Bortolo) / Cronometro: Vjacetslav Ekimov (US Postal)
SLOVENIA: In linea: Jure Golcer (-) / Cronometro: Martin Hvastija (Alessio)
SPAGNA: In linea: Oscar Freire (Mapei) / Cronometro: Abraham Olano (O.N.C.E. - Deutsche Bank)
STATI UNITI: In linea: Christian Vandevelde (US Postal) / Cronometro: Lance Armstrong (US Postal)
SVEZIA:[/b]In linea: Niklas Axelsson (Panaria - Gaeme) / Cronometro: Michael Andersson (Mercatone Uno - Albacom)
SVIZZERA: In linea: Markus Zberg (Rabobank) / Cronometro: Alex Zulle (Banesto)
UCRAINA: In linea: Serhij Honchar (Liquigas - Pata) / Cronometro: Serhij Honchar (Liquigas - Pata)

 

 

E per questa settimana stop agli aggiornamenti. Vado qualche giorni a Madrid ad "ossigenarmi" un po! Fate i bravi!

Modificato da Stylus
Link al commento
Condividi su altri siti

il grande Stylus sbarca nell'isola iberica in cerca di nuove leve per l'ormai "pezzente" Amica Chips, da quanto ho letto qui sul forum anche un'altro manager è lì fda quelle parti magari potrebbe consigliarti un portoghese

Buone Vacanze

Sponsor portoghesi? Uhm, non glieli consiglio, il piatto piange anche da noi e quei pochi lasciateli investire sui Tugas! :P

Link al commento
Condividi su altri siti

87th Tour de France - Grand Tour

France, July 1 - 23, 2000 

 

1999 Results    Tour News    Village Voices    Start List    International TV schedule  History


Con 21 tappe, 3630 chilometri da percorrere, inclusi 75 chilometri di cronometro individuale e 70 a squadre, 16 Gran Premi della Montagna e tre arrivi in salita, il Tour de France 2000 si presenta come un duro campo di battaglia per la difesa del titolo del vincitore uscente Lance Armstrong (US Postal). Ma dopo l'inattesa e sensazionale vittoria dello scorso anno e una buona prima parte di stagione conclusa con la vittoria del Giro della Catalogna di due settimane fa, Armstrong deve essere considerato il favorito numero uno per ottenere due vittorie consecutive, come fece Greg Lemond una decina di anni fa.

Lance potrà contare su una squadra forte, sugli uomini di fiducia e connazionali Hincapie, Leipheimer e Hamilton capaci di formare un treno imbattibile per le tappe di montagne.
Dopo i non proprio positivi commenti sulla sua vittoria dello scorso anno di di Bartoli e Pantani, Armstrong sarà ancor più motivato nel dimostrare al mondo che può battere un gruppo di sfidanti molto più agguerriti, come i precedenti vincitori Jan Ullrich (Telekom) e Marco Pantani (Mercatone Uno).

Ullrich pare aver superato i suoi purtroppo famosi problemi con la linea, vincendo già a febbraio la Parigi-Nizza e mostrando al recente Giro di Svizzera di essere in ottima forma. La sua Telekom è forte e determinata a riportare in giallo il Kaiser, così come nel supportare Erik Zabel nella conquista di un'altra maglia verde.

Marco Pantani è invece un enigma: la recente ascesa del piccolo scalatore all'ultimo Giro d'italia è stata impronosticabile: dopo aver sofferto per tre quarti di corsa, Pantani è rinato nelle ultime tappe sulle Alpe, giocando un ruolo chiave nella vittoria finale del suo giovane e talentuoso compagno di squadra Stefano Garzelli che è pronto a ricambiare il favore sulle strade di Francia. Può Pantani tornare ad essere un possibile vincitore del Tour? la domanda rimane aperta.

Il fatto è che Lance è la sua supersquadra, Ullrich e Pantani appaiono i principali contendenti di questo Tour de france, ma cyclingnews non può certamente ignorare la recente vittoria di Alex Zulle (Banesto) al Giro di Svizzera, che ha riportato l'ex campione a cronometro ad un livello più alto rispetto agli altri possibili antagonisti, così come non si può dimenticare il terzo classificato dello scorso anno, Fernando Escartin (Kelme) apparso sin'ora più in sottotono ma sempre e comunque temibile e supportato dall'astro nascente Roberto Heras.

Lance non deve comunque dimenticare tra i pretendenti al suo trono anche Abraham Olano (O.N.C.E.) che a causa dell'assenza di Laurent Jalabert avrà tutta la squadra ai suoi ordini e potrà far valere la sua forza e quella della squadra nelle cronometro.

Con l'assenza di Jalabert il popolo francese non potrà che fare affidamento al sempre eterno Richard Virenque che vuole tornare sul podio dopo il secondo posto del 1997 e Christophe Moreau (Festina) che anno dopo anno sta dimostrando lenti ma costanti miglioramenti.

LE SQUADRE

Sebbene una vittoria al Tour sia il sogno di ogni direttore sportivo, poche sono le possibilità e non tutte le squadre hanno un corridore capace di arrivare a Parigi in maglia gialla. Così molte squadre sono costrette a sperare per il meglio ed evitare il peggio.

L'AG2R Prevoyance certamente ha corso un grande Tour nel '99: il loro sprinter Jaan Kirsipuu ha vestito la maglia gialla durante la prima settimana e la squadra di Vincent Lavenu vorrà certamente ripetersi quest'annno. Se Kirsipuu non riuscirà a vestire ancora la maglia gialla, L'AG2T supporterà gli scalatori Benoit Salmon e Andrei Kivilev per la classifica generale.

La corona di miglior sprinter di Kirsipuu sarà certamente contesa da Roman Vainsteins della Vini Caldirola. Come Kirsipuu anche Vainsteins è un uomo veloce che arriva dai Paesi Baltici e potrebbe essere la rivelazione di questo Tour dato che, in mancanza del capitano Francesco Casagrande, la Vini Caldirola andrà alla caccia di vittorie di tappe, sempre che quella vecchia volpe di Mauro Gianetti voglia ancora stupire.

La Saeco - Valli & Valli ha Laurent Defaux come capitano per la classifica generale già quarto lo scorso anno, ma l'assenza di Mario Cipollini toglierà loro moltissime possibilità di vittoria, sempre che "Totò" Commesso, voglia bissare la favolosa vittoria in fuga ottenuta lo scorso anno.

La Farm Frites era stata esclusa dal Tour del '99, ma è tornata e vuole anch'essa ottenere vittorie di tappa. Robbie McEwen sarà il migliore cacciatore per questo scopo, avendo tagliato per primo lo scorso anno il prestigioso traguardo degli Champs Elysees, mentre il talentuoso tedesco Andreas Klier andrà a caccia di fughe insieme al russo Sergei Ivanov.

La ispano-franca Festina vuole lasciarsi alle spalle lo scandalo doping che ha travolto il team nel 1999, e punterà sull'esperto Marcel Wust per le volate nella prima settimana, mentre Joseba Beloki e Christophe Moreau proveranno a fare classifica.

Ed inoltre potrà Stephane Heulot portare gloria alla Française Des Jeux? Il ventinovenne francese sogna una top 10 a Parigi ma è davvero improbabile che le sue gambe possano portarlo a tanto. Molta curiosità c'è per il ventriteenne sprinter francese Jean Patrick Nazon che si è appena laureato campione francese e in questa stagione è stato in grado di battere velocisti più navigati come McEwen.

La Mapei-Quick Step è una squadra dagli alti e bassi: capace di dominare le classiche non ha invece portato al Tour un uomo in grado di curare la classifica generale, sebbene sia presente quel Domenico Nardello che la scorsa stagione riuscì a sorpresa a ritagliarsi un posto enlla top 10. Al contrario la squadra pare costruita per aiutare Tom Steels a dominare le volate, con l'aiuto dell'ex campione del mondo Museeuw e gli italiani Tafi, Bettini e Bartoli pronti a lanciarsi alla coqnuista di tappe.

Richard Virenque sarà il leader del Team Polti in una situazione paradossale: tanto popolare sulle strade francesi con il pubblico di casa pronto a fare il tifo per lui quanto poco amato nel gruppo. Nonostante non sia più giovanissimo, il suo carisma unito alla sua impredivibilità ne fanno uno dei corridori più pericolosi, e se non riuscirà a raggiungere la classifica potrà comunque pensare di puntare ad una storica quinta maglia a pois, ed in ciò sarà sicuramente aiutato dall'ex campione del Giro d'Italia Ivan Gotti oltre che dai fidi Hervé e Goubert.

Assolutamente da non sottovalutare la Rabobank, che spera che Boogerd abbia più fortuna rispetto al 99' quando il suo tour si concluse con una brutta caduta al Passage du Gois. Quest'anno l'olandese ha avuto una buona prima parte di stagione conquistando la Liegi e mostrando recentemente una buona forma al Giro di Svizzera. Sarà aiutato da leader di coppa del monda Dekker e dal vice campione del mondo Markus Zberg.

Per concludere fa il suo debutto al Tour de France la Bounjour-Tepargel. La squadra sarà capitanato da Jean-Cyril Robin, 6° nel tour del 98, ma punta forte anche su Francis Simon vincitore del Giro del Langkawi e sul più anziano dei fratelli Nazon, Damien, per gli sprint.

TOUR DE FRANCE 2000 - BILANCIATO E STIMOLANTE

"Sembra un Tour bilanciato e stimolante" aveva detto Lance Armstrong via video alla presentazione avvenuta in ottobre. "Non voglio escludere nessun rivale" aveva inoltre aggiunto, "ci sono circa dieci corridori che hanno possibilità di vittoria: Ullrich, Pantani, Escartin, Olano...la lista è lunga".
Chiunque arriverà il 23 luglio a Parigi in maglia gialla sarà certamente un corridore "completo, forte a cronometro e in salita" secondo l'osservatore del New York Times Samuel Abt.

Certamente le tappe decisive sembrano essere la 14, la 15 e la 16, tutte tappe di montagna da correre nelle Alpi francesi, con la 14° che sarà corsa il 15 luglio già ribattezzata come la più temuta: 249 Km comprendenti salite che non sono state più percorse nelle stessa tappa sin dalla vittoria di Fausto Coppi nel 1949: partendo da Drauguignan e finendo a Briançon coprirà il Cols du Allos, Vars e Izoard.
Questa sarà seguita da un'altra tappa brutale che finisce a Courchevel e comprende le salite del Galibier e il Telegraph. Il gruppo poi avrà un giorno di riposo prima di affrontare la sedicesima tappa da Courchevel a Morzine, comprendente le salite del Cols du Columbier, Chatillon e Joux-Plane.

Ma non sarà solo la salita a far soffrire i corridore. Armstrong si è dimostrato molto soddisfatto del ritorno di una cronometro a squadre dal 1995. E non è solo la prova a squadre ad impegnare i corridori contro il tempo, infatti il Tour di quest'anno sarà caratterizzato da una iniziale prova a cronometro di ben 16 chilometri dove gli specialisti del prologo dovranno gareggiare con specialisti più completi. Quanto a lungo poi riusciranno a restare in giallo dipenderà da quanti secondi bonus riusciranno a conquistare i velocisti nelle tappe della prima settimana. Gli specialisti contro il tempo dovranno poi aspettare la diciannovesima tappa per riprovare ad assaporare ilo gusto della vittoria.

Il percorso del Tour inizia complessivamente a Futuroscope e si dirige quindi a Nord verso Brittany prima di ritornare giù al centro della Francia, e al Sud verso il confine con la Spagna. La decima tappa vedrà il gruppo affrontareà i Pirenei per una tappa di 205 chilometri che comprender il Col du Abisque e finisce ad Hautacam, là dove Miguel Indurain mise in scena una delle sue più devastanti dimostrazioni di forza. Un'altra dura tappa arriva il 13 luglio, quando il Tour arriverà sulla terribile e storica salita del Mont Ventoux.

Ci sono un totale di 21 tappe che copriranno 3630 chilometri. Due sconfinamenti previsti a Losanna in Svizzera (casa dell'UCI) e quindi in Germania con la cronometro individuale da Friburgo a Mulhouse dove approssimatamente dovremmo vedere in scena un duello tra Jan Ullrich e Lance Armstrong.

Complete Starting List

US Postal Service
1 Lance Armstrong
2 Julian Dean
3 Vjatceslav Ekimov
4 Tyler Hamilton
5 George Hincapie
6 Steffen Kjaergaard
7 Levi Leipheimer
8 Kevin Livingston
9 Cédric Vasseur

Team Deutsche Telekom

11 Erik Zabel

12 Rolf Aldag
13 Alberto Elli
14 Gianmatteo Fagnini
15 Jens Heppner
16 Andreas Kloden
17 Jan Ullrich
18 Alexandre Vinokourov
19 Steffen Wesemann
 
Mapei - Quick Step
21 Jan Museeuw
22 Michele Bartoli
23 Paolo Bettini
24 Paolo Fornaciari
25 Daniele Nardello
26 Wilfried Peeters
27 Tom Steels
28 Andrea Tafi
29 Max Van Heeswijk
 
Farm Frites
31 Peter Van Petegem
32 Dave Bruylandts
33 Serguei Ivanov
34 Andreas Klier
35 Servais Knaven
36 Jans Koerts
37 Glenn Magnusson
38 Robbie McEwen
39 Geert Van Bodt
 
Lotto - Adecco
41 Andrei Tchmil
42 Mario Aerts
43 Christophe Detilloux
44 Jackie Durand
45 Therry Marichal
46 Kurt Van de Wouwer
47 P0eter Van Hyfte
48 Rik Verbrugghe
49 Geert Verheyen
 
Lampre - Daikin
51 Jan Svorada
52 Raivis Belohvosciks
53 Oscar Camenzind
54 Massimiliano Codol
55 Marco Della Vedova
56 Luciano Pagliarini
57 Marco Piccoli
58 Marco Serpellini
59 Zbigniew Spruch
 
Rabobank
61 Michael Boogerd
62 Jan Boven
63 Steven De Jongh
64 Erik Dekker
65 Maarten Den Bakker
66 Rolf Sorensen
67 Leon Van Bon
68 Marc Wouters
69 Markus Zberg
 
Team Polti
71 Richard Virenque
72 Jeroen Blijlevens
73 Rossano Brasi
74 Enrico Cassani
75 Mirko Celestino
76 Daniel Clavero
77 Ivan Gotti
78 Stephane Goubert
79 Patrick Hervé
 
Vini Caldirola - Sidermec
81 Romans Vainsteins
82 Massimio Apollonio
83 Gianluca Bortolami
84 Filippo Casagrande
85 Massimo Donati
86 Mauro Gianetti
87 Matteo Radaelli
88 Guido Trentin
89 Matthew White
 
AG2R - Decathlon
91 Jan Kirsipuu
92 Christophe Agnolutto
93 Lauri Aus
94 Pascal Chanteur
95 David Delriu
96 Nicolas Inaudi
97 Arturas Kasputis
98 Benoit Salmon
99 Ludovic Turpin
 
O.N.C.E. - Deutsche Bank
101 Abraham Olano
102 Inigo Cuesta
103 Rafael Diaz Justo
104 Marcos Garcia
105 Santos Gonzalez
106 Nicolas Jalabert
107 Peter Luttenberger
108 Isidro Nozal
109 Miguel Angel Pena
 
Crédit Agricole
111 Stuart O'Grady
112 Chris Boardman
113 Fabrice Gougot
114 Stephane Hinault
115 Christophe Jenner
116 Bobby Julich
117 Anthony Morin
118 Jonathan Vaughters
119 Jens Voigt
 
Banesto
121 Alex Zulle
122 José Luis Arrieta
123 Candido Barbosa
124 Juan Vicente Garcia Acosta
125 Alberto Guerrero
126 Aitor Osa Eizaguirre
127 Unai Osa Eizaguirre
128 Orlando Rodrigues Gomes
129 César Solaun
 
Festina - Lotus
131 Joseba Beloki
132 Jonathan Hall
133 José Hernandez Bertran
134 Rolf Huser
135 Pascal Lino
136 Luarent Madouas
137 Christophe Moreau
138 David Plaza Moreno
139 Marcel Wust
 
Saeco - Valli & Valli
141 Dario Pieri
142 David Atienza Urendez
143 Christophe Brandt
144 Biagio Conte
145 Laurent Defaux
146 Alessio Galletti
147 Jens Ludewig
148 Pavel Padrnos
149 Christophe Wegmann
 
Kelme - Costa Blanca
151 Roberto Heras
152 Santiago Botero
153 Juan José De Los Angeles
154 Fernando Escartin
155 José Enrique Gutierrez Cataluna
156 Javier Otxoa Palacios
157 Javier Pascual Rodriguez
158 Antonio Tauler Rodriguez
159 José Angel Vidal
 
Mercatone Uno - Albicom
161 Marco Pantani
162 Michael Andersson
163 Igor Astarloa
164 Simone Borgheresi
165 Enrico Brignoli
166 Daniele De Paoli
167 Stefano Garzelli
168 Oscar Mason
169 Marcello Siboni
 
Française des Jeux
171 Fréderic Guesdon
172 Sandy Casar
173 Jimmie Casper
174 Stephane Heulot
175 Emmanuel Magnien
176 Christophe Mengin
177 Lars Michaelsen
178 Sven Montgomery
179 Jean-Patrick Nazon
 
Cofidis
181 Nico Mattan
182 Laurent Desbiens
183 Tom Flamming
184 Philippe Gaumont
185 Claude Lamour
186 Massimiliano Lelli
187 Angelo Lopoboselli
188 Christophe Rinero
189 Frank Vandenbroucke
 
Bonjour - Toupargel
191 François Simon
192 Walter Bénéteau
193 Sylvain Chavanel
194 Frédéric Gabriel
195 Noal Lelarge
196 Damien Nazon
197 Mickael Pichon
198 Jean-Cyril Robin
199 Thomas Voecker
 
2000-map-TDF.jpg
Link al commento
Condividi su altri siti

Valori del Panta?

P.S: non mi hai risposto sopra :P

 

Il panta ad inizio Tour si attesta ad un 80 in salita, un 73 in collina un poco confortante 61-62 in pianura e resistenza mi sembra 73. Non posso fare screen che sono in ufficio ma l'ho visto ieri sera. Io mi aspetto cose egregie da Gotti che avendo saltato il Giro sarà in forma, spero non debba fare il gregario di Virenque. Questo Tour lo seguirò da spettatore visto che ovviamente l'Amica Chips correrà il ben più esaltante Giro d'Austria.

 

P.S. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere :laugh:  E poi io a Madrid, c'ero andato per Eufemiano :cool2:

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso



×
×
  • Crea Nuovo...