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[PCM 2009 Story] Bob McMall non temeva il buio


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Capitolo II "Il serbo col vizietto"

Nebojsa Renic giunse in Irlanda a 8 anni da Subotica, nella provincia del Vojvodina, assieme alla famiglia dei Mrdja, Dragan infatti è tutt'ora il suo migliore amico, sin dai tempi della scuola calcio dell'omonima squadra bianco-rossa del Vojvodina. Cominciarono a prendere a calci il pallone fin quando il padre di Nebojsa dovette trasferirsi in Slovenia, seguì un periodo difficile per la famiglia Renic, con la separazione dei genitori e la scelta della madre di cambiare vita, per costrizione, la madre Ivana non poteva permettersi di mantenere un figlio poichè era disoccupata da anni, il giovane Nebojsa venne dato in affidamento alla zia Ana, la quale risiedeva a Dublino. La famiglia dei Mrdja sfruttò l'occasione per tentare fortuna nell'Europa ricca, con l'idea che il padre, noto avvocato serbo, avrebbe messo ben poco a trovare lavoro.

Le cose però, giunti in Irlanda non andarono al meglio, trovarono un paese in forte depressione economica e vissero di stenti. La zia Ana non badò abbastanza a Nebojsa, il quale, molto più esuberante di Dragan, di due anni più giovane, lo trascinò in cattive compagnie. Senza lavoro, appena terminata la terza media, cominciarono a guadagnarsi la vita con espedienti illeciti, ben presto passarono dal rubare le caramelle a setacciare le case, le fabbriche, conobbero poi due russi: Oleg Fayzulin ed il cugino Nikita Pasov e due irlandesi di Mucross: Christ Kinsella e Paul Renton, si misero in "società" fin quando vennero colti in flagrante e finirono in carcere, qualcuno in quello minorile per qualche anno salvo poi far compagnia agli altri che, da tempo, marcivano dietro le sballe. Poi la grande occasione della "Morning Glory", sarà redenzione?

Bon sperava molto nelle qualità di Nebojsa, il quale, alla partenza del "Tour of Mediterranèen", in Francia, riponeva grandi speranze in sè stesso, si era allenato molto durante l'inverno ed aveva un talento naturale, oltre che un'incoscienza non di poco conto, amava il rischio Renic, involarsi a sessanta all'ora tra le transenne diveniva per lui un qualcosa di paradisiaco...

Per quella tappa, come per le altre, la tattica di Bob era la "non tattica", nel senso che oltre ad urlare nelle orecchie dei ragazzi non sapeva fare così, O'Collins, seguito in ammiraglia dallo psichiatra, per i problemi noti, scattò per non sentire il pazzo, ma il vecchio Bob come un'ombra gli stava accanto...

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Ben presto il tentativo svanì, Nebojsa era li, pronto per lo sprint, battezzò la ruota dello svizzero della Luchon: Pascals, la sua maglia azzurro-verde era a mira del serbo, poco prima dello sprint la Ab - Inbev, squadra ceca tentò il colpo a sorpresa: Sulzberg partiva ai -3 con a ruota Sebik, il ceco si involò con 10 secondi di vantaggio, sprint feroce della coppia Renic-Pascals ma...

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...il ceco Sebik riusciva a tagliare il traguardo nello stupore dei direttori sportivi, un pò meno tra lo stupore del pubblico che vedeva quei nuovi ciclisti con un pizzico di titubanza.

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1 Martin Sebík Ab Inbev 2h56'19

2 Nico Van Der Vlinden Luchon s.t.

3 Nebojsa Renic Morning Glory s.t.

4 Mikhaylo Vladivov Adecco s.t.

5 Aurélien Pascals Luchon s.t.

6 Stefan Kompass Dual Temp s.t.

7 Yukiya Kazamaki Cannondale Vredestein s.t.

8 Johann Sulzberg Cannondale Vredestein s.t.

9 Jakob Melchiot Cannondale Vredestein s.t.

10 Lilian Jacquet Nrj s.t.

L'INDOMANI

Altro sprint, ma grossa preoccupazione in casa Morning Glory, lo svedese Kaj Linderoth, all'esordio stagionale, prese una buca e finì a terra, dicendo addio ai sogni di gloria per la classifica generale, la tappa del Mont Faron sarebbe potuta diventare sua...

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Ancora una volta toccava a Nebojsa, carico come una molla, ai meno ottocento metri sentiva quell'adrenalina pulsare, sentendosi invincibile tentava la volata di potenza, partendo lontano, rimaneva però troppo al vento a causa della ruota sbagliata così, con il cuore a quasi duecento battiti tentava invano di lottare per la vittoria, ancora terzo...

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McMall ebbro di gioia per i due podi decidette di festeggiare per tutta la settimana di gara, l'indomani però ci sarebbe stato il temibile...Mont Faron!!!

1 Aurélien Pascals Luchon 3h14'39

2 Robert Klemencz Faxe Kondi s.t.

3 Nebojsa Renic Morning Glory s.t.

4 Stefan Kompass Dual Temp s.t.

5 Javier Longas Inferio 11 s.t.

6 Mikhaylo Vladivov Adecco s.t.

7 Martin Sebík Ab Inbev s.t.

8 Steven Grosjean Peugeot Sport s.t.

9 Jakob Melchiot Cannondale Vredestein s.t.

10 Yukiya Kazamaki Cannondale Vredestein s.t.

Nel frattempo al Bessegès Sweeney Tearnan portava a casa la maglia di miglior scalatore:

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Paragrafo III "Quel nome così scomodo"

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Santos Cleber Pantani aveva nel nome probabilmente il suo destino, mai però avrebbe pensato di giungere in Irlanda e correre per un bifolco che, nel giro di pochissimo era balzato al potere di un paese intero. Cleber Pantani, assieme al fratello Binda, legò moltissimo con McMall, stranamente per i due aveva un debole, un legame affettivo profondo; Mullins diceva che l'allegria dei due brasiliani sarebbe stata l'ancora di salvezza di Bob, probabilmente sarebbero potuti essere i figli che non aveva avuto.

Per fare un figlio, si sa, c'è bisogno di una donna e McMall negli ultimi anni di cercarla se ne era stancato, non si poteva dire lo stesso dei due brasiliani, sempre attivi da questo punto di vista.

L'infortunio di Cleber Binda, impegnato in Spagna fu un vero e proprio shock per il fratello: frattura dello scafoide della mano destra, un brutto colpo per la Morning Glory, sarebbe rimasto fermo fino a fine Aprile, ma quel giorno Pantani doveva pensare soltanto al Mont Faron.

Quando porti il nome del corridore più amato e rimpianto della storia del ciclismo sai che ad ogni tornante, ad ogni partenza, ad ogni arrivo, la gente ti guarderà con occhi diversi, a volte severi a volte magnanimi, sai che il compito di ogni giorno sarà quello di lottare fino a dimostrare a tutti di essere quantomeno un corridore, come lui, come il Pirata, autentico fenomeno, beh...quello è alquanto impossibile, un paragone troppo grande per un ragazzo così giovane, proiettato dalle favelas al mondo del pedale.

Così, quel giorno di metà Febbraio, poco prima del Mont Faron scoppiò la bagarre: Milliner, l'americano della Luchon attaccò su uno strappo, a ruota si misero altri corridori e tra questi lui...

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"Cleber Pantani", questo fu il grido del telecronista, la gente si infiammò lungo i tornanti del Mont Faron, tutti ad incitare quel ragazzo sorridente ed educato, fin troppo, quando Bob si accorse che il giovane ad ogni incitamento di ogni tifoso rispondeva con un "Grazie" si infuriò e diede una grossa pacca sul sedere a Pantani:

"Piantala di sprecare fiato, ti scappano la davanti, Johnnyyyyy!!! Attacca anche tu dannazioneeeee!"

Johnny Flynn, terrorizzato attaccò anche lui, quando ormai il traguardo era vicino:

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Lo sprint era ormai lanciato, Sulzberg della Cannondale partiva deciso, Milliner, Badillà e Androvau potevano soltanto giocarsi la piazza d'onore mentre gli atleti della Morning Glory dimostravano di poter dire la loro, e quel Cleber........

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1 Johann Sulzberg Cannondale Vredestein 2h49'25

2 John Milliner Luchon s.t.

3 Damiano Badillà Specialized s.t.

4 Aleksyi Androvau Swiss Generali + 21

5 Gianni Padelli Adecco s.t.

6 Martin Schöll Dual Temp + 52

7 Santos Cleber Pantani Morning Glory + 1'16

8 Pedro Javi Castro Inferio 11 s.t.

9 Robert Stefanovski Swiss Generali + 1'39

10 Johnny Flynn Morning Glory s.t.

La penultima tappa vedeva un bellissimo, ennesimo terzo posto di Renic, battuto da Mikhaylo Vladivov della Adecco; il serbo cominciava a prenderci gusto, nono poi nell'ultima tappa...

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La classifica generale diceva:

1 Johann Sulzberg Cannondale Vredestein 15h14'10

2 John Milliner Luchon + 8

3 Damiano Badillà Specialized + 12

4 Aleksyi Androvau Swiss Generali + 41

5 Gianni Padelli Adecco s.t.

6 Martin Schöll Dual Temp + 1'12

7 Aurélien Pascals Luchon + 1'19

8 Nebojsa Renic Morning Glory + 1'35

9 Stefan Kompass Dual Temp s.t.

10 Santos Cleber Pantani Morning Glory + 1'36

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beh dai non malaccio al Mediterraneo... Renic partirà da questi terzi posti per migliorare :D

Rinnovo i complimenti per la storia :D

Grazie mille, si dai una discreta partenza, ora arrivano le corse in Spagna che non sono affatto male, il problema è con la squadra limitata a pochi uomini gestire la forma...

dovrò cercare di fare meglio :mrgreen:

ehhe ti conviene! E poi tu hai l'arzillo Christophe :biggrin:

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grazie conte...

Porcaaaaaaaaaaa....non mi ha fatto lo screen del trionfo in Andalucia, sono inca nero...un tappone incredibile! Chi mi aiuta? Nè Gadwin (manco prima ed ho provato le varie opzioni) nè Fraps mi fanno le immagini in game...consigli?

Gadwin a me le fa...non è che sbagli qlc?

Al max usa il classico CTRL+T

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