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Pell90

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  1. Buenos Aires è molto bella e l'accoglienza ricevuta dalla squadra è stata incredibile. Erano tutti molto entusiasti di avere un italiano in squadra e anche i più esperti mi hanno fatto sentire una stella. Io, per caratteristiche, mi ritengo un passista scalatore. Sono piuttosto alto, ma non peso molto e in salita mi sono sempre disimpegnato bene, andando su di passo più che a scatti. Le indicazioni datemi erano chiare. Dovevo subito partire forte, a gennaio, correndo la Vuelta al Tachira ed il Tour de San Luis. Lo dico così, come se fosse una cosa normale, ma sapere che avrei corso la prova più importante del calendario argentino, con gente di primissimo piano, mi aveva fatto venire i brividi. In ogni modo, dopo questi appuntamenti, sarei tornato a casa, partecipando a qualche corsetta in Europa come la Volta ao Alantejo, il Tour du Loir et Cher ed il Royal Smilde Olympia's Tour, prima di ripartire per il Sud America per la Vuelta a Venezuela. Il vero obiettivo, a livello personale, sarebbe stata la Vuelta a Colombia, un piccolo antipasto di Grande Giro essendo ben 15 tappe. Fin da quando sono salito in bicicletta ho sognato di conquistare un podio al Tour de France e la corsa colombiana sarà un bel test. Inutile dirlo, le motivazioni sono alle stelle, non vedo l'ora di iniziare. Dal prossimo post si inizia finalmente a correre. Conosceremo meglio anche i compagni di squadra del nostro Armando, per capire che ambizioni si possono avere. Il calendario, purtroppo, è molto scarno. Ci sarebbe la possibilità di fare anche il Tour de Langkawi, ma bisognerebbe vincere una corsa, cosa che tra Tachira e San Luis non sarà facile. Vedremo, ci si prova...
  2. Inventata. Si tratta di un personaggio totalmente fittizio.
  3. Mi chiamo Armando Grazioli. Probabilmente buona parte di voi non mi conoscerà, anzi penso pochi al di fuori di Poggio Mirteto sono a conoscenza della mia esistenza. Penso che questo sia normale, poiché sono un ragazzo come tutti gli altri. Sto per compierò 19 anni il prossimo aprile e devo ancora portare a termine gli studi al Liceo Artistico del mio paese che, per chi non lo sapesse, si trova nel Lazio, a nord di Roma. Ho una grande passione ed è il ciclismo. Fin da piccolo sono andato in bicicletta, prima con mio padre la domenica mattina e poi ho deciso a fare sul serio. Iniziando dagli Allievi ho iniziato a scoprire il mondo e da Juniores ho corso con il Cycling Team Coratti, una delle squadre più importanti della mia regione. Dopo un paio di anni a buon livello, con qualche piazzamento e un paio di vittorie in corse regionali, speravo di aver attirato l'attenzione di qualche bella squadra Under 23. Il mio direttore sportivo mi diceva sempre che avevo un grande futuro, tuttavia ad agosto i miei compagni Matteo Rotondi e Andrea Cacciotti, indubbiamente i più forti della squadra, hanno firmato con il GM Cycling Team e io ero ancora a piedi. Lo sconforto stava prendendo il sopravvento, fino a quando, tramite amici di mio padre sono entrato in contatto con un membro dello staff della Buenos Aires Provincia, una squadra Continental argentina. Inizialmente l'idea di andare in Sud America mi ha spaventato, senza parlare della furia di mia madre che voleva assolutamente che finissi scuola. Alla fine siamo riusciti a raggiungere un accordo interessante, che mi avrebbe dato la possibilità di correre con frequenza e di proseguire con gli studi che ha accontentato tutti. Il 30 settembre 2014 sono volato in Argentina per firmare il contratto. La mia avventura tra i professionisti è iniziata così... Ciao a tutti! Della serie, ogni anno ci riprovo. Dopo qualche esitazione ho acquistato Cycling Manager 2015 e mi sono lanciato in una storia. Questa volta ho optato per la modalità Pro Cyclist, che francamente mi stuzzicava molto. Ho letto qua e là qualche commento negativo, sulla gestione della corsa, però dopo qualche prova ho deciso di provarci. Vedremo dove riuscirò ad arrivare (conoscendomi non molto lontano, ma chissà magari è la volta buona che finisco almeno il primo anno ). Spero che vi piaccia e quindi buona lettura.
  4. ETOILE DE BESSEGES Purtroppo il secondo appuntamento in terra francese non sortisce gli effetti sperati. All'Etoile de Besseges lo sponsor sperava in un successo di tappa che non è arrivato. Mauro Richeze, nonostante una buona condizione, non è riuscito a far meglio di due settimi posti e Lachlan Morton ha chiuso sesto al termine di una fuga. La soddisfazione più grande arriva proprio dall'australiano che porta a casa la maglia di miglior scalatore. La classifica generale della corsa viene vinta da Ramunas Navardauskas (Garmin - Sharp) mentre il migliore dei nostri, complice la cronometro finale, è lo stesso Richeze, 42esimo a 1'10". Rivediamo con qualche immagine quanto successo nelle sei tappe della breve corsa a tappe francese Alla fine lo sponsor non la prende troppo a male per l'obiettivo fallito e, anzi, ci regala qualche soldo per la maglia di miglior scalatore. Prossimo appuntamento, Giro del Mediterraneo e lì ci viene richiesta una top 5 in classifica generale. Non sarà facile, ma ci proveremo.
  5. Dopo una pausa dovuta alle vacanze, riparte la story! GP OUVERTURE LA MARSEILLAISE La Vuelta al Tachira ha aperto la stagione, iniziando a far crescere la condizione dei nostri portacolori. L'esordio europeo è fissato al GP Ouverture la Marseillaise, corsa insidiosa con la possibilità di una volata di gruppo ma di una fuga nata nel finale. Per questo motivo portiamo uomini adatti alle salite, come Kristian Durasek e velocisti come Mauro Richeze, che ha recuperato dai problemi fisici che lo hanno costretto al ritiro in Venezuela e Adam Blythe, all'esordio stagionale. Come previsto, la corsa si rivela molto combattuta con tentativi di fuga fin dalle prime battute. Alla fine a spuntarla è Maxim Iglinski (Astana) che batte in una volata a due il bravissimo Omar Bertazzo. L'atleta della Androni -Venezuela è stato protagonista fin dalle prime battute ma, dopo aver cullato il sogno di una grande vittoria, è stato ripreso dal kazako, scattato sull'ultima salita di giornata. Per noi della Eurosport la corsa si conclude con tanti rimpianti. Mauro Abel Richeze è riuscito infatti a vincere la volata di gruppo davanti al compagno di squadra Aleksander Aleksiev, dimostrando di stare davvero molto bene. Peccato che nel finale i gregari non siano riusciti a chiudere sugli attaccanti, ma la condizione non ottimale di molti ha fatto sì che oltre ai due piazzati, solamente Marek Kralik chiudesse nel gruppo dei migliori. Arrivano comunque altri due buoni piazzamenti che, anche in chiave CQ Ranking, possono essere importanti. Il prossimo appuntamento sarà sempre in Francia, all'Etoile des Besseges. È il primo obiettivo dello sponsor che vuole una vittoria di tappa. Sarà importante non deluderli!
  6. VUELTA AL TACHIRA PARTE 5 TAPPA 9: Tariba - Casa del Padre L'ultimo vero arrivo in salita della Vuelta al Tachira sancisce il dominio di Robert Vrecer (Team Voralberg) che demolisce gli avversari conquistando il secondo successo di tappa consecutivo che gli vale come ipoteca per la vittoria finale. In casa Eurosport - Pepsi è buona la prova di Carlos Verona, sesto a 3'44" mentre bisogna registrare il crollo di Kristian Durasek che taglia il traguardo con un ritardo di 5'19" scivolando in quinta posizione a più di 7 minuti dal leader TAPPA 10: Santa Ana - San Cristobal La tappa finale della Vuelta al Tachira non può certo dirsi una passerella. Il finale non è impegnativo come quello delle ultime due giornate, ma l'arrivo è posto dopo 4 chilometri da un GPM di 2° categoria. A festeggiare è Edward Ortiz (EPM-UNE) che si impone al termine di una lunga fuga mentre in gruppo ci sono stati ripetuti attacchi del nostro Carlos Verona che ha provato a mettere in difficoltà Daniel Diaz (San Luis Somos Todos) detentore della maglia bianca e del terzo posto in classifica generale. Lo spagnolo riesce nel proprio intento portando via un gruppetto di sei corridori (tra i quali Vrecer) ma non riesce nel sorpasso per soli 25 secondi. Si conclude così una Vuelta al Tachira dai due volti per noi della Eurosport - Pepsi. Nonostante fosse una gara di inizio stagione, sono arrivati segnali importanti da Verona, Poorseyedigolakhour, Durase e anche dal giovane Friscia. Dispiace non essere riusciti a centrare la vittoria ma la fortuna non sempre ci ha sorriso. La caduta di Durasek nella tappa di Cerro Cristo è il top ma anche i 25 secondi che hanno separato Verona dal podio reclamano vendetta. Probabilmente se avessimo puntato subito su di lui l'epilogo sarebbe potuto essere diverso. La classifica generale mostra comunque 4 nostri atleti nella top 15 e la vittoria della classifica a squadre è sintomo di compattezza. Ora ci aspetta un periodo di pausa prima dell'esordio europeo al GP La Marseillaise.
  7. VUELTA AL TACHIRA PARTE 4 Tappa 8: Urena - Cerro Cristo Rey Inizia la due giorni decisiva della Vuelta al Tachira 2014. In molti temono infatti l'arrivo in quota a Cerro Cristo Rey e ci si aspetta una rivoluzione in classifica generale. Noi della Eurosport Pepsi abbiamo grandi aspettative, che crescono ai piedi dell'ultima salita, quando all'ammiraglia si avvicina Friscia che ci segnala un Kristian Durasek con ottime sensazioni. Il nostro capitano mette i gregari alla frusta in testa al gruppo e, a 15 chilometri dalla conclusione, piazza la stoccata. Sulla sua ruota si porta subito il leader della generale, Daniel Diaz (San Luis - Somos Todos) che non concede neanche un cambio a Durasek. Questi prosegue con un ritmo eccezionale e, a 8 chilometri dalla conclusione, il suo vantaggio sugli immediati inseguitori, una decina di atleti, è superiore al minuto. Un chilometro dopo Diaz e Durasek vanno a riprendere i dieci attaccanti del mattino ed è proprio in questo momento che il croato prova a piazzare un'ulteriore accelerazione. Questa volta Diaz non ce la fa ed è costretto a cedere qualche metro. L'argentino non riesce a rilanciare e viene raggiunto e superato da Robert Vrecer (Team Voralberg) che nel frattempo aveva staccato gli altri uomini di classifica. Il vantaggio di Durasek è ancora importante e per lui c'è la possibilità di conquistare tappa e maglia, visto che la strada nel finale è impegnativa solo all'ultimo chilometro, con dei tratti anche di discesa. Proprio uno di questi risulta fatale per il nostro capitano che finisce a terra. Complice anche un problema meccanico, Durasek viene raggiunto e superato da Vrecer ma, poco dopo, riesce a ripartire trovando per strada anche un Salvatore Friscia in ottima forma. Il giovane si mette a disposizione del capitano, la cui azione non è poi così brillante. Così Robert Vrecer può conquistare agevolmente un successo di tappa, che gli vale anche la leadership nella generale Durasek riesce a conservare il secondo posto, ma con un ritardo di 1'38". Peccato perchè l'occasione era buona (e anche il + 5 di giornata ). Ci si può consolare perchè non ci sono state conseguenze sul piano fisico. Ed ecco la nuova situazione in classifica generale
  8. VUELTA AL TACHIRA PARTE 3 Tappa 6: Las Mesas - San Juan de Colon Dopo i fuochi d'artificio nel primo arrivo in salita, il gruppo si concede una giornata di relativa tranquillità. Sull'arrivo in quota di San Juan de Colon è la fuga ad avere la meglio con Edward Ortiz (EPM - UNE) che porta a casa un bel successo. I migliori sono giunti con un ritardo di 1'14" e il drappello è stato regolato dal nostro Carlos Verona che sale in settima posizione in classifica generale. Lo spagnolo è in crescita e vuole provare ad impensierire Daniel Diaz (San Luis Somos Todos) nella lotta per la maglia bianca. 1'35" è il gap che separa i due atleti. Tappa 7: Coloncito - San Antonio del Tachira Si parte con la Eurosport - Pepsi che perde un pezzo, ovvero Mauro Abel Richeze che, dopo due giorni di sofferenza decide di non partire. La tappa prevede una serie di salite a metà percorso con un arrivo in discesa, l'ideale per un'imboscata. Imboscata che proviamo proprio noi con Salvatore Friscia che effettua uno splendido forcing in salita che manda in crisi il leader della generale, Julian Antomarchi. Purtroppo con il passare dei chilometri i nostri Kristian Durasek e Carlos Verona non avvertono buone sensazioni e, sull'ultima salita, non trovano la forza di lanciare l'attacco decisivo. Forza che trova Mirsamad Poorseyedigolakhour che va via assieme ad altri tre atleti. Questo quartetto arriva a giocarsi la vittoria di tappa e l'iraniano va davvero vicino al successo, chiudendo alle spalle di Juan Murillo Ortiz (Loteria del Tachira). Cambia la situazione in classifica generale con Daniel Diaz (San Luis Somos Todos) che balza al comando ma alle sue spalle incombe Robert Vrecer (Team Voralberg) con soli 6 secondi di ritardo. Ed ecco la situazione in classifica generale a tre tappe dal termine
  9. Diciamo che l'obiettivo è crescere gradualmente
  10. VUELTA AL TACHIRA PARTE 2 TAPPA 4: Bramon - Rubio Successo sfiorat per noi della Eurosport - Pepsi. La quarta frazione della Vuelta al Tachira presentava un percorso frastagliato che ha creato difficoltà agli atleti. I nostri sono stati bravissimi a restare davanti e a lanciare in volata Kristian Durasek che è riuscito ad arrivare davanti a tutti. Peccato che Ryan Anderson (Optum p/b Kelly) fosse riuscito a mantenere un leggero vantaggio, sufficiente per vincere la tappa. Un secondo posto che comunque da morale e fa capire che la condizione, lentamente sta crescendo. In classifica resiste al comando Logan Owen (Bissel Development Team) Tappa 5: Michelena - La Grita Primo vero arrivo in salita alla Vuelta al Tachira e finalmente c'è la possibilità di fare sul serio. Ad imporsi è Yeison Delgado (Loteria del Tachira), bravo a resistere alla rimonta del gruppo dopo essere andato in fuga nelle prime fasi di corsa. Nessuno nel plotone si è voluto prendere la responsabilità di inseguire gli attaccanti e la bagarre si è scatenata sull'ultima salita. Il più brillante tra i big è stato Daniel Diaz (San Luis Somos Todos) che ha tagliato il traguardo a 42 secondi dal vincitore e, soprattutto, sfiorando il primato in classifica generale. La maglia di leader è tornata sulle spalle di Julien Antomarchi (La Pomme Marseille) che oggi si è difeso con i denti, dimostrando però di non essere all'altezza dei migliori in salita. Un po' di rimpianti in casa Eurosport - Pepsi visto che non siamo riusciti a sfruttare la giornata di grazia di Kristian Durasek. Il croato ha preso indietro la salita e ha speso molto per risalire le posizioni. Nonostante questo è riuscito nel finale a staccare quasi tutti gli avversari e ora occupa la quarta posizione, a soli 47 secondi dal leader. Grazie anche alle buone prestazioni di Carlos Verona e Mirsamad Pooreyedigolakhour, ci godiamo il primato nella classifica a squadre Ed ecco la situazione in classifica al termine della prima frazione di alta montagna. Come si può ben vedere, il discorso è ancora aperto e tutto può succedere da qui alla fine
  11. VUELTA AL TACHIRA PARTE 1 Siamo alla vigilia della prima corsa stagionale, la Vuelta al Tachira. Dieci tappe per una prova davvero impegnativa. Al via schiereremo una formazione competitiva con Kristian Durasek, Mirsamad Poorseyedigolakhour e Carlos Verona che, nonostante una condizione ancora approssimativa, proveranno a fare una buona classifica. Al loro fianco ci saranno i giovani Salvatore Friscia e Marek Kralik oltre al norvegese Frederik Wilmann. Nell'unica tappa pianeggiante in programma toccherà a Mauro Abel Richeze e Alexander Aleksiev farsi valere. La concorrenza è di buon livello con corridori forti e pericolosi come Robert Vrecer (Team Voralberg), Oscar Sevilla (EPM - UNE), Stefan Schumacher e Fortunato Baliani (Christina Watches) oltre ai corridori di casa, in primis Daniel Diaz (San Luis Somos Todos), Jimmy Briceno (Loteria del Tachira), Luis Felipe Laverde (Coldeportes). Prepariamoci dunque a dieci giorni di grandi emozioni sulle strade del venezuela. TAPPA 1: Barinas - Barinitas Il direttore di corsa abbassa la bandierina e si parte! L'avventura della Eurosport - Pepsi ha inizio. La prima tappa vede il successo di Julien Antomarchi (La Pomme Marseille) che batte in una volata a due il tedesco Stefan Schumacher (Christina Watches). I due si sono avvantaggiati sullo strappo finale verso il traguardo, guadagnando 36 secondi sul gruppo dei migliori. In mezzo a loro però c'è il nostro Mirsamad Pourseyedigolakhour che taglia il traguardo il 3° posizione a 23". TAPPA 2: Scocopò - San Rafael El Pinal Doveva essere una frazione dedicata ai velocisti ma uno strappo nel finale ha scompaginato le carte in tavola. Alla fine ad imporsi è stato di nuovo Julien Antomarchi (La Pomme Marseille) che, in maglia gialla, conquista il secondo successo di tappa consecutivo battendo ancora Stefan Schumacher (Christina Watches). Male i nostri con il bulgaro Alexander Aleksiev che chiude in 11esima posizione. TAPPA 3: San Cristobal Circuito Tappa combatutta fin dalle prime battute. Il circuito di San Cristobal presenta uno strappo nel finale che potrebbe far male. Alla fine vanno via tre uomini e il gruppo, clamorosamente, sbaglia i tempi dell'inseguimento. A sfruttare l'occasione è Logan Owen (Bissel Development Team) che precede in una volata a due Tyler Wren (Jamis). Si vedono nelle prime posizioni anche Kristian Durasek e Carlos Verona, rispettivamente ottavo e nono a 1'33" dal vincitore. Dopo tre tappe ecco la situazione in classifica generale Era lecito aspettarsi i nostri atleti un po' appannati essendo all'esordio stagionale. Da qui alla fine comunque ci saranno tante salite e sarà lecito aspettarsi che il distacco possa essere colmato.
  12. Intendi le immagini dei due giovani? Probabilmente è dovuto al fatto che prima del pack ita avevo provato il pack con i valori altissimi in pianura. Evidentemente qualche elemento grafico si è mantenuto.
  13. CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA EUROSPORT - PEPSI In seguito ad alcune problemi con la licenza, il prossimo anno la Eurosport - Pepsi militerà nella categoria Continental. Questo non comporterà un passo indietro degli sponsor, che confermano di credere in questo progetto e di voler continuare ad investire. Purtroppo speravamo di rientrare almeno nelle Professional per poter ottenere qualche wild card e stimolare qualche atleta di primo piano a correre con noi, ma non è stato possibile. Nonostante questo siamo orgogliosi di presentare il nostro organico che siamo certi non sfigurerà. Sono 16 atleti provenienti da 16 nazioni diverse. Alcuni sono giovani, altri un po' meno ma si sta creando una bella alchimia tra questi ragazzi che vogliono togliersi grandi soddisfazioni in questo 2014. Ecco a voi il roster completo L'uomo di punta sarà naturalmente Kristian Durasek che, dopo la vittoria alla Tre Valli Varesine lo scorso anno, ha sposato questo progetto per poter effettuare un nuovo passo avanti nella sua crescita come atleta di primo piano. Il corato non sarà il solo. Tanti sono i ragazzi che vogliono far bene, in particolare i due giovani neoprofessionisti, Friscia e Kralik che hanno davanti a loro un futuro roseo. Detto questo, vi diamo appuntamento alla Vuelta al Tachira che aprirà un 2014 che, speriamo, sia ricco di successi.
  14. UNA NUOVA SQUADRA BUSSA ALLE PORTE DEL CICLISMO La stagione 2014 sarà teatro dell'ingresso di un nuovo squadrone nel mondo del ciclismo. La nota emittente internazionale Eurosport ha deciso di investire in uno sport che da anni rappresenta uno dei suoi cavalli di battaglia del palinsesto. Attualmente non si conoscono i dettagli riguardo l'organico e soprattutto il budget che verrà messo a disposizione dalla dirigenza ma, salvo sorprese, siamo di fronte ad un progetto serio. Tante aziende si sono interessate a questa iniziativa e una su tutte ha deciso di fare il grande passo, la Pepsi che opererà come sponsor secondario. "Erano anni che pensavamo di fare un passo del genere - dichiara il responsabile del marketing di Eurosport - Poche settimane fa abbiamo avuto modo di far prendere corpo a questo progetto al termine di un lungo colloquio con il CDA e finalmente possiamo dire che l'avventura nel mondo del ciclismo ha inizio! La collaborazione con la Pepsi ci permetterà di avere una maggiore disponibilità economica per poter allestire una formazione da subito competitiva. Non vogliamo svelare nulla, ma siamo in trattativa con dei corridori importanti. Ieri abbiamo inviato tutta la documentazione necessaria all'Unione Ciclistica Internazionale e, nonostante sia un po' tardi, non dovrebbero esserci problemi. Nel giro della prossima settimana contiamo di avere qualcosa di concreto in mano". Dopo un po' di tempo ho deciso di provare a lanciarmi in una nuova story. Storicamente non sono mai riuscito ad andare lontano, quest'anno ci riproverò. Utilizzerò il Pack Ita, a livello difficile e a livello narrativo alternerò momenti di maggiore approfondimento con altri più sintetici. Spero che la story vi piaccia. Buona lettura!
  15. Ragazzi, complimenti davvero! Ho giocato qualche tappa e ho iniziato una carriera ed è davvero un bel pack. Mi sembra completo nonostante alla fine ci abbiate messo poco tempo. Grazie per il lavoro!
  16. Idem ... risolti alla perfezione invece i problemi con vari crash.
  17. Seguo! Dai questi ultimi due sembrano interessanti in prospettiva
  18. Froome è veramente inarrivabile. Se va così direi che anche un secondo posto è più che positivo.
  19. Finalmente anche io posso dare un primo giudizio su Cycling Manager (l'ho preso da più di una settimana ma tra una cosa e l'altra non sono mai riuscito a farci una partita come si deve). Ho perso un po' di tempo per trovare i dettagli grafici giusti e, a parte un crash nel caricamento, non ho riscontrato grandi problemi. Ho corso un paio di tappe del Giro d'Italia per farmi un'idea e mi è sembrato fatto bene con uno svolgimento abbastanza realistico con la corsa. Ora ho iniziato il Tour de France e la prima tappa ha mantenuto le attese (volatona con vittoria di Kittel su Cavendish e Démare) con i big che sono rimasti davanti senza lanciarsi in improbabili volate. Una cosa che ho notato con piacere, sotto il profilo grafico, è che i dorsali dei corridori corrispondono realmente a quelli nella startlist (se non ricordo male lo scorso anno non era così). Anche le tattiche di pre-gara sembrano interessanti. La cosa negativa, purtroppo, sta nel fatto che bisogna aspettare le varie patch correttive per avere un gioco completo e questo rischia di svalorizzare un gioco nel complesso ottimo. Spero vivamente che quest'anno i vari bug si possano risolvere in tempi non eccessivamente lunghi.
  20. Riprendiamo la nostra presentazione chiamando sul palco uno dei corridori più simpatici del gruppo. Ha 31 anni e viene dalla Valle d'Aosta. Un grande applauso per Diego Caccia! Corridore completo che negli anni si è distinto per la sua spregiudicatezza e capacità di entrare nelle fughe più improbabili. Qui in Lamborghini avrà il ruolo di chioccia per i più giovani e contemporaneamente avrà modo di testarsi nelle grandi corse. E andiamo a conoscere uno dei giovani di casa. Pensate che questo ragazzo, di soli 19 anni, viene da Bologna ed è il figlio di uno dei dirigenti della Lamborghini. Uno potrà dire che questo è raccomandato, ma vi consiglierei di andarci piano perchè si parla un gran bene di lui. Velocissimo ma forte anche in salita, un grande applauso per Maurizio Camussi! Altro giovane interessante ora verrà sul palco. Viene dal Veneto e ha 24 anni. E' il classico atleta che non eccelle in nessun terreno ma che può dare una mano dappertutto. Un grande applauso per Nicola Dal Santo! Lasciamo in Italia e torniamo in Irlanda. Poco fa abbiamo conosciuto McKew, ma ora è il momento di un altro ragazzo proveniente dalla terra di Stephen Roche. E' un velocista di razza che in molti ritengono che presto potrà raggiungere il livello di Cavendish e Kittel. Invitiamo sul palco Roger Doyle. Italiano di padre e austriaco da parte di madre, chiamiamo ora sul palco Armin Gaudenzi. E' un altro dei giovani neo professionisti della squadra e anche lui sembra promettere molto bene. Forte in salita e sul passo rappresenta un interessante prospetto per le corse a tappe brevi e lunghe. Termina così la terza parte della presentazione della Lamborghini Bianchi. Mancano ancora 10 corridori che ben presto vi sveleremo.
  21. Proseguiamo nella nostra presentazione, perchè è arrivato il momento di mostrarvi uno degli uomini più forti di questa squadra. Gianluca Brambilla! 25 anni, uno scalatore puro che negli ultimi anni ha dimostrato di aver fatto grandi progressi anche nelle grandi corse a tappe. Sarà il capitano in montagna della squadra. Gianluca vuoi dirci qualcosa? Sono molto contento di essere qui. Ho accettato di entrare a far parte di questo progetto nonostante avessi altre offerte dall'estero perchè ho visto un bell'ambiente ambizioso. Ringrazio Reverberi per gli anni passati assieme e spero quest'anno di confermare il processo di crescita che ho iniziato da tempo. Ed ora è il momento di uno dei piccolotti della squadra. Ha solo 18 anni e viene dall'Irlanda. Stiamo parlando di Peter McKew. Questo ragazzo promette davvero bene, dotato di uno splendido spunto veloce in molti dicono che ha enormi margini di miglioramento. Dotato anche per il pavè, potrebbe regalarci grandi soddisfazioni. Ed ecco giunto il momento di conoscere un'altra stella della squadra... Giacomo Nizzolo! Strappato alla Radioshack, ha aderito con grande entusiasmo al progetto Lamborghini. Sarà lui l'uomo su cui si punterà per fare incetta di vittorie. In ogni corsa cui prenderà parte avrà le vesti di capitano e per questo motivo ci sono grandi aspettative. Giacomo come ti senti? Mi sento bene, è un progetto che mi piace molto questo. Lo scorso anno ho dimostrato di poter star bene tra i professionisti e ora spero di confermarmi. Mi sono preparato bene durante quest'inverno e spero di riuscire a vincere già in Argentina, al Tour de San Luis dove sarò schierato. Avrò a disposizione un treno per me e questo non può che farmi piacere. Spero di ripagare la fiducia datami dalla squadra. Un altro giovane di prospettiva è Eugenio Alafaci. Proveniente dalla Leopard Trek, il lombardo ha accettato la proposta della Lamborghini dopo una trattativa abbastanza veloce. Grande amico di Nizzolo, sarà uno degli uomini del suo treno e nel frattempo cercherà di crescere per mettere in mostra le sue grandi doti. Ultimo per questa tornata di corridori, è Luca Ascani. Atleta marchigiano è chiamato al riscatto dopo una stagione non brillantissima con la Farnese Selle Italia. Passista scalatore, può essere molto utile alla causa dei capitani.
  22. Iniziamo la presentazione subito con un corridore di alto livello. Stiamo parlando di Francesco Ginanni che, dopo anni di ottimi risultati era rimasto a piedi ad inizio stagione. L'atleta toscano non ha esitato ad accettare l'offerta d'ingaggio e cercherà con la Lamborghini Bianchi il rilancio. Lui sarà infatti uno degli uomini di punta nelle classiche di un giorno. Il suo spunto veloce unito ad un ottima tenuta in collina gli permetteranno di togliersi grandi soddisfazioni. Francesco vuoi dire qualcosa al pubblico? E' bello vedere tutta questa gente alla presentazione della squadra. Vengo da due annate difficili, visto che l'ultima vittoria risale al 2010 e spero che con la maglia della Lamborghini potrò ritornare ai livelli precedenti. E' una sfida che mi stimola, ma la fiducia che ho da parte del gruppo è sicuramente un ottimo incentivo ad allenarmi. Al ritiro ho avuto buone sensazioni e voglio iniziare subito forte al Gp Overture de la Marseilleise dove sarò schierato. Andiamo avanti e presentiamo uno dei neo professionisti della squadra. Viene dal Trentino Alto Adige e risponde al nome di Onorato Gioffrè, un ragazzo che a soli 19 anni gode della stima della maggior parte dell'ambiente ciclistico mondiale. Facciamo un grande applauso a questo ragazzo. In molti vedono in lui il nuovo Tom Boonen, veloce e forte sul pavè. Vediamo se riuscirà a mantenere le attese. Il primo straniero della squadra viene dal San Marino! E' difficile vedere atleti venire da queste terre e per questo facciamo un grande applauso a Giambattista Maraner. Nel gergo calcistico si dice "far legna" e lui rappresenta bene queste caratteristiche. E' un atleta completo che già nelle giovanili si è distinto per lo splendido lavoro svolto per i capitani. Probabilmente anche qui in Lamborghini sarà questo il suo ruolo. Il terzo neo professionista è un vero straniero perchè viene dalla Spagna. Un grande applauso per Libero Martinez Delgado! Guardate quanto è alto questo ragazzo. Pensate che supera il metro e novanta ma, nonostante questo, in salita va fortissimo. Ha 20 anni ma ha già messo in mostra grandi capacità sia sulle montagne che a cronometro. Potrebbe essere un buon prospetto per le grandi corse a tappe. Per concludere la prima parte della nostra presentazione chiamiamo sul palco uno dei ciclisti più importanti della squadra che, devo essere sincero, sono davvero contento di vedere in sella ad una bicicletta. Un grande applauso a Francesco Masciarelli! Pensate cari amici che questo ragazzo ha dovuto smettere di correre a gennaio del 2012 a causa di un tumore benigno ma finalmente sembra essere tornato in piena forma. Francesco vuoi dire qualche parola al pubblico? Intanto voglio ringraziare la dirigenza della Lamborghini per avermi dato fiducia. Sono finalmente riuscito a tornare in forma dopo un periodo difficile, ma ancora non sono al top. Non ho partecipato al ritiro con la squadra dato che inizierò gli allenamenti solamente la settimana prossima. Presto comunque mi vedrete correre, precisamente da Marzo. I miei obiettivi son fissati per il finale di stagione, soprattutto al Giro dell'Emilia.
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