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emmea90

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Raga siamo tutti d'accordo che Ricco sta facendo un tuor strepitoso dato che ha partecipato pure al Giro quindi le lodi si sprecano.Pero' leggo che ci sono pochissimi commenti su CUNEGO doveva essere il ciclista di punta dei colori italiani per la lotta al podio,aveva preparato tutta la stagione su questa grande corsa a tappe e fino ad oggi peggio di cosi' non poteva andare,anche perche' non e' che viene staccato da Pantani o da Armstrong ma da Vandevelde e company.Vorrei un vostro commento sulla debacle di Damiano.

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Cmq il tour è una corsa totalmente diversa dal giro.

Al tour si vince se non si va in crisi e se si va bene a crono, al giro si vince se si attacca e se si va almeno discretamente a crono.

Evans e Menchov sono i più accreditati della vittoria proprio per questo, perchè non hanno crisi spaventose.

Valverde, Cunego, Schleck ecc... sono più che altro collinari ed è facile che abbiano giornate di crisi.

Schleck ad esempio per me scoppia sulle Alpi.

Vandevelde potrebbe anche limitare i danni, ma a crono nonostante sia fortissimo non andrà benissimo perchè sarà sfinito, un pò come Bruseghin al giro.

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Raga siamo tutti d'accordo che Ricco sta facendo un tuor strepitoso dato che ha partecipato pure al Giro quindi le lodi si sprecano.Pero' leggo che ci sono pochissimi commenti su CUNEGO doveva essere il ciclista di punta dei colori italiani per la lotta al podio,aveva preparato tutta la stagione su questa grande corsa a tappe e fino ad oggi peggio di cosi' non poteva andare,anche perche' non e' che viene staccato da Pantani o da Armstrong ma da Vandevelde e company.Vorrei un vostro commento sulla debacle di Damiano.

Ridicolo

.

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  • Amministratori

11° Tappa

Lannemezan - Foix - 167.5 km

Planimetria

CARTE.gif

Altimetria

PROFIL.gif

Questa è la tappa di domani, devo dire che non ho idea di come potrebbe finire: un monte, il portel, c'è ma è troppo lontano dall'arrivo. Fuga?

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Riporto qui quello che ho scritto su Una Vita in Sella (mi sembra inutile riscrivere una cosa diversa sugli stessi concetti):

La Saunier è semplicemente mostruosa. Penso sia questo il tema principale emerso dai Pirenei, ossia che c'è una squadra, la Saunier Duval per l'appunto, che dispone di quelli che sono forse, ora come ora, i tre migliori scalatori del Tour. Al loro livello c'è forse solo Evans, che nonostante una quantità di escoriazioni, che indubbiamente lo hanno fatto soffrire molto anche ieri, è riuscito a perdere solo 2'17'' da Piepoli e Cobo e 1'17'' da Riccò in due tappe. Nella disgrazia, è stato anche fortunato che la caduta gli sia capitata prima dei Pirenei, obiettivamente abbastanza morbidi quest'anno, e non prima delle Alpi, che sono invece durissime. Il punto è che con tre scalatori così, e Piepoli che ora che ha vinto una tappa si può mettere a disposizione dei due uomini di classifica, la Saunier può davvero pensare di far saltare il banco in una tappa tra Jausiers e l'Alpe d'Huez.

Con il senno di poi, è un peccato che Riccò abbia fatto quella azione sull'Aspin, perchè se ieri fosse stato con Piepoli e Cobo (e sono certo che ci sarebbe stato, se non avesse speso tutte quelle energie a Bagnères-de-Bigorre), ora avrebbe un minuto e mezzo di ritardo in classifica dalla maglia gialla. Riccò però non sarebbe Riccò se non fosse così impulsivo, bisogna prenderlo così com'è, e sarebbe un delitto non prenderlo. Quella dell'Aspin è stata un'azione bellissima, e la sua grande condizione è stata testimoniata dal fatto che ieri, pur pagando lo sforzo, sia rimasto con i big.

In ottica Alpi, Riccò è il principale indiziato come colui che potrebbe far saltare il banco, o quanto meno provarci. La classifica è buona, Vandevelde non penso terrà fino alla fine, Kirchen già ieri ha pagato, Kohl non mi ispira molto, e Cobo non credo valga Riccò in salita (ieri Piepoli l'ha dovuto aspettare). Solo superare questi vorrebbe dire essere 5° in classifica. Probabilmente questo è uno slancio fin eccessivo di fantasia, ma non mi sembra così improbabile.

Di sicuro, ci sono tutte le premesse per assistere ad un grande spettacolo sulle Alpi, se non altro perchè dopo parecchio tempo abbiamo ritrovato gente che sappia fare la differenza in salita. Il Riccò di Super-Besse e dell'Aspin, su una salita come la Bonette o come l'Alpe d'Huez, assistito da Piepoli, rischia veramente di rifilare distacchi pesantissimi a tutti. Se poi magari qualcuno dovesse avere dei crolli anche tra i più quotati (penso soprattutto a Frank Schleck, che secondo me continua a non essere corridore da grandi corse a tappe), il podio sarebbe lì a portata di mano.

Per quanto riguarda la generale, Evans dopo i Pirenei resta il mio favorito, seguito da Menchov, e, a questo punto, da Frank Schleck, che ieri ha infilitto quasi 2' all'australiano. In crollo verticale, anzi rasenti lo zero, le quotazioni di Valverde e Cunego, che penso debbano rassegnarsi all'idea che non vinceranno mai una grande corsa a tappe, salvo forse la Vuelta (che del resto ha vinto anche Jalabert, non esattamente un corridore da tre settimane, per quanto anche lui per un certo periodo si sia fatto questa illusione). Cunego poi è una delusione incredibile. Sul Tourmalet si è staccato da 25 corridori (si sono ridotti a 14 solo successivamente), e onestamente non ho visto quella rimonta incredibile di cui ho sentito parlare da Bulbasaur, capace di uscirsene con un favoloso "Cunego sta scrivendo una delle più belle pagine di ciclismo degli ultimi anni". Ora, io non so cosa assuma Bulbarally per fare uscite del genere, perchè io questo show di Cunego non l'ho visto. Ha iniziato la salita con 2'40'' dal gruppo maglia gialla, e ha perso 3' e passa da Piepoli e Cobo, 3' da Frank Schleck, 2' da Kohl, 1' da Efimkin, poco meno dal gruppetto Evans, e non è stato capace di staccare Valverde, che per altro ha forato. Cioè, è andato più piano di tutti coloro che adesso sono in classifica. Voi ditemi se questa è una rimonta o una grande azione. Che poi Bulbaspocchia possa esaltarsi così è un altro discorso, ma ieri la prova di Cunego ha rasentato il melodrammatico. Dopo l'ottima difesa a cronometro, ha iniziato a staccarsi da cani e porci ogni volta che la velocità aumentava di 0,2 km/h. Allora però bisognava avere pazienza, perchè Cunego sarebbe venuto fuori sulle grandi montagne. Le grandi montagne sono arrivate, e Cunego è andato a picco. Ora, cosa facciamo, "aspettiamo la terza settimana"?

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Cmq le salite del tour seppure meno dure e forse meno affascinanti di quelle del giro (mortirolo e Zoncolan per es.) sono più selettive e fanno piu disastri!! Zomegnan dovrebbe pensarci a questo!

Secondo me questo punto è interessantissimo. Al Giro purtroppo si spinge sempre per avere il Mortirolo, lo Zoncolan, Plan de Corones, ecc. A mio avviso invece, se vogliamo avere un vero spettacolo, grande selezione e distacchi pesanti, meglio Fauniera, Sampeyre, Agnello, Crocedomini, San Marco, Stelvio e Gavia, per fare degli esempi. Chiaro che se poi si va a spasso, come è accaduto quest'anno sul Manghen, che è per l'appunto una salita che rientra nella categoria precedente, allora non c'è nessun tipo di salita al mondo che possa provocare selezione.

Il punto è che su salite come il Mortirolo è difficile fare la differenza, perchè tutti salgono piano, e le differenze sono limitate. Quando la strada è al 18%, neanche il più forte scalatore del mondo può andare 2-3 km/h più forte degli altri, se non per il momento dello scatto. E' per questo che tendenzialmente, su salite come il Mortirolo e lo Zoncolan, si tende ad avere una selezione immediata, con i distacchi che restano però contenuti. Queste salite sono eccezionali come trampolino di lancio, nel senso che dopo un Mortirolo, una successiva salita, anche facile, tende a dilatare i distacchi in modo considerevole. Non a caso, nel 2006 i distacchi divennero pesanti sull'Aprica, dopo che sul Mortirolo i ritardi dalla coppia Basso - Simoni erano stati abbastanza contenuti (1' o giù di lì). Analogamente, nel 1994 Pantani non riuscì a guadagnare molto su Indurain e soci, tanto che il navarro lo riprese in discesa (a dire il vero un po' anche atteso da Marco). Poi, sul Santa Cristina, più breve e meno pendente, il non ancora Pirata riuscì a rifilare allo spagnolo quasi 3', un'enormità.

Le salite del Tour, come l'Alpe d'Huez, l'Hautacam, il Tourmalet e quant'altro, sono perfette per fare distacchi. Sono salite interminabili, 12, 15, 17, 20 km senza respiro. Quando iniziano gli attacchi e si inizia a fare la differenza, i corridori hanno già la lingua per terra, e magari sono a metà salita. E' così che poi accade che un Plateau de Beille faccia distacchi enormemente superiori a quelli dello Zoncolan, che un Hautacam provochi una selezione che sul Mortirolo non si è mai vista, o che sull'Alpe d'Huez chi fa fatica perde 3' e sulle suddette salite italiane 1' a dire tanto.

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Sono d'accordo con te Gigi, ma mi sembra ceh lo Zoncolan abbia partorito dei discreti distacchi negli ultimi anni, anche se non eccezionali. Secondo me lo zoncolan è un esempio di compromesso fra salita dura e salita spettacolare, cose che ultimamente non vanno molto d'accordo fra loro.

Per aumentare i distacchi si potrebbero anche accorciare le squadre, per esempio da 9 a 7 corridori, in modo che i big si ritrovino prima a dover veramente faticare.

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Sono d'accordo con te Gigi, ma mi sembra ceh lo Zoncolan abbia partorito dei discreti distacchi negli ultimi anni, anche se non eccezionali. Secondo me lo zoncolan è un esempio di compromesso fra salita dura e salita spettacolare, cose che ultimamente non vanno molto d'accordo fra loro.

Per aumentare i distacchi si potrebbero anche accorciare le squadre, per esempio da 9 a 7 corridori, in modo che i big si ritrovino prima a dover veramente faticare.

Beh ma lo Zoncolan è stato affrontato 2 volte in tutta la storia del Giro, di cui una da un versante il cui unico tratto impegnativo è costituito dagli ultimi 3 km, e poi quello "letale", da Ovaro. Nel 2003 solo un Simoni formato deluxe riuscì a fare la differenza, dato che per il resto, data l'impossibilità per tutti di sviluppare velocità in quei 3 km, gli altri arrivarono tutti raccolti in pochi secondi (Garzelli, Casagrande, Popovych e Pantani mi pare furono coloro che arrivarono più vicini a Simoni, e rimasero raccolti in 10-15'' al massimo). Nel 2007, invece, sono arrivati in 3 di fatto, Piepoli, Simoni e Andy Schleck, che in sostanza si staccò solo in volata. Poco più dietro Di Luca e Cunego, che pagarono 20-30''. Insomma, nel 2007 fecero molto più distacco Plateau de Beille e l'Aubisque piuttosto che lo Zoncolan, così come nel 2003 ne fecero di più l'Alpe d'Huez e Luz Ardiden rispetto alla pur durissima salita friulana.

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Le salite vere, quelle che fanno selezione, sono le salite lunghe, dove da un momento all'altro si spegne la lampadina...

In Italia salite come Stelvio, Gavia, Manghen, Esischie, Finestre, Sampeyre, Fauniera (ormai è dal 2002 che l'aspetto :thumbup: ) ecc... secondo me sono più selettive dello Zoncolan o del Mortirolo... ma come sempre dipende dall'impeto con cui si affrontano... :|

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Le salite vere, quelle che fanno selezione, sono le salite lunghe, dove da un momento all'altro si spegne la lampadina...

In Italia salite come Stelvio, Gavia, Manghen, Esischie, Finestre, Sampeyre, Fauniera (ormai è dal 2002 che l'aspetto :thumbup: ) ecc... secondo me sono più selettive dello Zoncolan o del Mortirolo... ma come sempre dipende dall'impeto con cui si affrontano... :|

Il problema è problema è proprio questo: al Giro, anche quando vengono proposte salite del genere, spesso vengono affrontate ad andatura turistica. Nel 2008 il Manghen ha visto un'andatura vergognosa, un "branco di pecore", come le ha giustamente etichettate Simoni. Mi ricordo nel 2005 uno Stelvio affrontato a passo d'uomo, con 25 corridori in testa in cima. Una cosa vergognosa, considerata la difficoltà della salita. Al Tour, per quanto magari anche lì non si inizi a battagliare già sulla penultima salita, l'andatura è però sempre molto sostenuta, se non in salita quanto meno nel tratto che la precede. Prendete la tappa di ieri: breve, con il Tourmalet fatto forte ma non fortissimo. Però prima, con la battaglia dei primi km e la prima ora e mezza di corsa fatta a tutta, pancia a terra, i corridori di fatica ne avevano già fatta tanta, e i risultati si sono visti sull'ultima salita. Il punto è che al Tour ogni giorno c'è battaglia, che magari non salta all'occhio dello spettatore, ma che resta nelle gambe dei corridori. Ieri sono convinto che più che il forcing di Voigt, a mandare in tilt Valverde e Cunego sia stata soprattutto l'andatura folle dei primi 60 km. Al Giro, purtroppo, questo non succede quasi mai.

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Secondo me si va sempre forte al tour perchè tutti vogliono mettersi in mostra, soprattutto i francesi che sono scarsini ma ci provano sempre, in italia invece gli italiani vanno poco in fuga e gli stranienri non hanno tutto questo interesse a provarci.

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Raga siamo tutti d'accordo che Ricco sta facendo un tuor strepitoso dato che ha partecipato pure al Giro quindi le lodi si sprecano.Pero' leggo che ci sono pochissimi commenti su CUNEGO doveva essere il ciclista di punta dei colori italiani per la lotta al podio,aveva preparato tutta la stagione su questa grande corsa a tappe e fino ad oggi peggio di cosi' non poteva andare,anche perche' non e' che viene staccato da Pantani o da Armstrong ma da Vandevelde e company.Vorrei un vostro commento sulla debacle di Damiano.

Bè il commento su Cunego è presto detto non è un corridore da grandi corse a tappe, è un ottimo corridore ma per corse di un giorno o piccoli giri. Stesso discorso vale per Valverde.

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Tornando al discorso delle salite dure o meno, unas variabilòe che incide parecchio è quella legata al caldo del mese di Luglio...averemo un termine di confronto con la tappa di Prato Nevoso: la salita, seppur più corta, ha delle pendenze raffrontabili ad hautcam (dal 7 al 9%).

Al giro è stata affrontata 2 volte enon ha mai fatto sfracelli: nel '96 (uguale arrivo del Tour) nel piazzale a 1400 m vinse Tonkov, che attaccò solo negli ultimi 2 km, e nel 2000, nonostante si arrivava più in alto (col del prel 1600m) vinse garzelli in volata su 8-10 uomini...sono pronto a scommettere che al Tour i distacchi saranno molto più dilatati.

...e sogno una parata a tre degli uomini Saunier :)

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Tour, Duenas positivo all'Epo

Blitz nell'hotel Barloworld

Alla vigilia dell'undicesima tappa Lanne Mezan-Foix, una quarantina di gendarmi ha fatto irruzione nell'hotel "Le Rex", dove alloggia la squadra del team manager Claudio Corti. L'irruzione della polizia è da ricollegare alla notizia della positività all'Epo del corridore spagnolo dopo la quarta tappa

TARBES, 16 luglio 2008 - Tensione al Tour de France. Alla vigilia dell'undicesima tappa Lanne Mezan-Foix, una quarantina di gendarmi ha fatto irruzione nell'hotel "Le Rex", dove alloggia la Barloworld (la squadra del team manager Claudio Corti): da quanto è emerso dalle prime indiscrezioni gli agenti starebbero effettuando perquisizioni nelle stanze di alcuni atleti. L'albergo ospita anche un'altra squadra del Tour, la francese Bouygues Telecom. L'irruzione della polizia è da ricollegare alla notizia della positività all'Epo del corridore spagnolo Moises Duenas dopo la quarta tappa, la cronometro di Cholet. È il secondo caso di doping al Tour 2008, dopo il caso dell'altro spagnolo Beltrain, positivo anche lui all'Epo dopo la prima tappa

da http://www.gazzetta.it/

che delusione...non so più che dire

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Ecco perchè andava forte al tour e da me in carriera faceva cacare!!

Cmq altra delusione, ma non capiscono che cosi rovinano la propria carriera??

guarda non voglio giustificare nessuno anzi qnd sento ste cose mi viene veramente il ribrezzo...

ma analizziamo la situazione e cerchiamo anche di capire perchè tanti corridori tentano il "salto" di qualità...

forse sono davvero tanti i corridori che continuano a doparsi perchè altrimenti non capisco perchè buttare na carriera al vento così...

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Ed ecco che ci sono i tipici esempi d'ignoranza ciclistica....

Basta con questa cavolata dei ciclisti spagnoli che non rischiano nulla giudicando soltanto per quello che è successo con l'OP.

Guardate che sia Beltran sia Duenas rischiano il carcere in Spagna con la legge antidoping nata dopo OP...

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Ed ecco che ci sono i tipici esempi d'ignoranza ciclistica....

Basta con questa cavolata dei ciclisti spagnoli che non rischiano nulla giudicando soltanto per quello che è successo con l'OP.

Guardate che sia Beltran sia Duenas rischiano il carcere in Spagna con la legge antidoping nata dopo OP...

e che sta legge la faccesero valerto anche per i coinvolti nell'OP, a me sembra che i ciclisti spagnoli paghino poco e niente e ricomincino la loro carriera da squadre minori,ma pure sempre corrono

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guarda non voglio giustificare nessuno anzi qnd sento ste cose mi viene veramente il ribrezzo...

ma analizziamo la situazione e cerchiamo anche di capire perchè tanti corridori tentano il "salto" di qualità...

forse sono davvero tanti i corridori che continuano a doparsi perchè altrimenti non capisco perchè buttare na carriera al vento così...

NOn ci sono TANTI CORRIDORI CHE CONTUINUANO A DOPARSI...lo volete capire? Il ciclismo è semplicemente lo sport più controllato al mondo. E quello che lotta con più forza contro il doping. Io sono strasicuro sulla veridicità del Tour proprio perchè questo vengono beccati! Tutti gli altri sono a posto...Nel ciclismo se ti dopi ti beccano. Certo non oso immaginare gli anni 90 cosa possano essere stati(per stessa ammissione di Zabel, Riis ecc ecc)ma per quanto mi riguarda io non ho dubbi quando guardo una corsa...

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NOn ci sono TANTI CORRIDORI CHE CONTUINUANO A DOPARSI...lo volete capire? Il ciclismo è semplicemente lo sport più controllato al mondo. E quello che lotta con più forza contro il doping. Io sono strasicuro sulla veridicità del Tour proprio perchè questo vengono beccati! Tutti gli altri sono a posto...Nel ciclismo se ti dopi ti beccano. Certo non oso immaginare gli anni 90 cosa possano essere stati(per stessa ammissione di Zabel, Riis ecc ecc)ma per quanto mi riguarda io non ho dubbi quando guardo una corsa...

E se imponessero pene più pesanti, forse il doping sarebbe completamente debellato... :mrgreen:

Riguardo gli anni '90, le regole erano davvero ridicole (vedi quella sul limite di ematocrito...), gli anni più bui del ciclismo...

(tra i nomi manca anche l'altisonante Museeuw...)

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E se imponessero pene più pesanti, forse il doping sarebbe completamente debellato... :mrgreen:

Riguardo gli anni '90, le regole erano davvero ridicole (vedi quella sul limite di ematocrito...), gli anni più bui del ciclismo...

(tra i nomi manca anche l'altisonante Museeuw...)

Esatto..e secondo me la soluzione è al di fuori dello sport. Cioè facciamo un esempio. Ho 32, ho fatto una buona carriera, non ho vinto niente di importante e magari ho messo anche qualche soldino da parte. Io ci provo, mi dopo e magari vinco un tappone al Tour. Se non mi beccano gloria e magari una maggiore considerazione nella squadra. Se mi beccano?Pazienza, non correrò più che mi importa poi? mi ritiro tanto non è che perdo molto fra 2 anni si scordano di me.

Invece le sanzioni dovrebbero colpire il corridore(anche per i impedirgli di farsi male da solo con quelle schifezze), magari con multe di centinaia di migliaia di euro, con qualche mese di prigione addirittura. Forse facendomi due conti poi quando a 32 anni vado al tour mi stacco su un cavalcavia, ma non rischio di buttare in una multa tutti i miei guadagni e poi me ne torno a casa....non in carcere.

Certo la questione è delicata però qualcosa bisogna fare...soprattutto per loro....

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