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100° Giro d'Italia


emmea90

Messaggi raccomandati

36 minuti fa, Rio Immagina dice:

 

Ora, c'è la rosa nelle ultime posizioni di un gruppo numeroso, attacca. Muoviti in prima persona.

Alla fine, tolto il fatto che Quintana in un momento è stato veramente restio a rispondere a un'accelerazione mi pare di Zakarin (si è sfilato in fondo al gruppo e ha risposto in modo molto graduale, altro che cambio di ritmo, sembra appunto la versione appannata dello scorso Tour), mi sa che hanno fatto quasi bene così dato il finale che c'era (tutto sommato similare a quello di Oropa). Pinot ha attaccato con buon anticipo, ha speso parecchio per guadagnare pochissimo (12" su Quintana), Zakarin e Pozzovivo più o meno anche. Domani uomini in fuga e menare duro già sul Grappa, quel che viene viene, fatto sta che né Nibali né Quintana mi paiono molto brillanti, per loro fortuna Dumoulin sembra messo anche peggio.

A proposito di Dumoulin, non so se saliva con il rampichino, sembrava addirittura avere un ritmo discretamente buono quando era inquadrato :giur:

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67 secondi. 67 miserrimi secondi. 1 minuto e 7 secondi recuperati ad una maglia rosa in palese difficoltà fin dal primo km della salita. Nibali e quintana non pervenuto, pinot, zakarin e Pozzovivo che attaccano. 

Ditemi voi

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12 minuti fa, ian dice:

Alla fine, tolto il fatto che Quintana in un momento è stato veramente restio a rispondere a un'accelerazione mi pare di Zakarin (si è sfilato in fondo al gruppo e ha risposto in modo molto graduale, altro che cambio di ritmo, sembra appunto la versione appannata dello scorso Tour), mi sa che hanno fatto quasi bene così dato il finale che c'era (tutto sommato similare a quello di Oropa). Pinot ha attaccato con buon anticipo, ha speso parecchio per guadagnare pochissimo (12" su Quintana), Zakarin e Pozzovivo più o meno anche.

Oropa era una salita di 6 km scarsi che veniva dopo un piattone allucinante (T14_S01_Oropa_web.jpg), qui invece stiamo parlando di una salita di 16 km che spiana nell'ultimo (T19_S01_Piancavallo_web.jpg)

Poi, se il discorso è dire che ho affermato una cazzata, bon.

 

 

Modificato da Rio Immagina
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Adesso, Loris93 dice:

Oggi ha rischiato il naufragio Dumoulin. Quintana avrà bisogno di almeno 1.45 per stare "tranquillo" a crono , o dite che serve più vantaggio?

Dipende da come esce dalla tappa di domani (non solo in termini di distacco). Uno specialista con le polveri bagnate, contro un non specialista eventualmente galvanizzato dalla maglia diventa uno scontro interessante. A spanne direi che il margine potrebbe essere quello, però appunto, i verdetti di queste crono finali possono anche sorprendere (Sastre - Evans al Tour 2008 docet).

6 minuti fa, MK2011 dice:

L'attacco in discesa è stato fatto stesso dalla squadra di Dumoulin quando lui era millemila posizioni indietro. Incredibile.

In generale mi pare che sia un po' ingenuo, a 360°, nonostante dal punto di vista della gestione dello sforzo sia encomiabile (tanto oggi quanto sullo Stelvio 2). In generale, anche se non è un novellino nel ruolo di leader commette errori da sprovveduto (anche le dichiarazioni gratuite di ieri): se Quintana e Nibali ti corrono addosso lo fanno per metterti pressione, sfogandoti ai microfoni per una situazione del genere fai il loro gioco. Detto ciò è possibile pure nelle dichiarazioni di ieri ci fosse il sentore di una spia della riserva che forse comincia ad accendersi.

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10 minuti fa, Rio Immagina dice:

Poi, se il discorso è dire che ho affermato una cazzata, bon.

No, non affermi cazzate, ma è evidente che nelle condizioni attuali, ammesso che fosse nelle loro corde, lo scatto alla Pinot non avrebbe dato grandi risultati su questa salita. O credi che Quintana/Nibali avrebbe potuto oggi fare meglio di Pinot?

Quintana appunto su uno scatto (dovrei trovare il punto) si è quasi girato dall'altra, si è sfilato, ed è poi rientrato in ultima ruota. Io penso che se le sue possibilità fossero diverse, diciamo non da scalata dell'Alpe d'Huez, ma anche solo da Blockhaus, 40-45" in più non li avrebbe disdegnati. Stesso discorso eventualmente potrebbe essere applicabile per Nibali, il quale però una settimana fa prendeva la paga, quindi probabilmente è più che altro vicino ad un limite tecnico.

 

edit: comunque Dumoulin non era in palese difficoltà secondo me, è salito per quello che la spia della riserva accesa gli consente, ma era in una difficoltà "controllata" (un po' un Savoldelli sul Tenda o sul Finestre)

Modificato da ian
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  • Amministratori

San Inchen > Piancavallo - Le pagelline

Voto 10 a Andrea de Luca: poco da dire, "during the stop for pipì" è l'highlight del giro

Voto 9 alla UAE Emirates: secondo posto di tappa ma visto l'inseguimento alla Sunweb a beneficiarne maggiormente è il budget per la prossima stagione

Voto alla Rai: "Nibali è il favorito anche se Dumoulin è più veloce a crono". Eh?

Voto 7 a Thibaut Pinot: a Piancavallo scopre una cosa sconcertante. Cioè che al giro si può attaccare.

Voto 6 a Mikel Landa: ha capito come si vince. Facendo gara con Rui Costa

Voto 5 a Salvo Aiello: il meccanismo dei bambini nel cerchio che si menano ma è giusto così me lo dovrebbe rispiegare per bene.

Voto a Eugenio Alafaci: vince la medaglia d'oro nella nuova specialità del giro. Il Lancio della borraccia.

Voto 3 a Bob Jungels: va una tappa sì e una tappa no. Il segreto è sperare che quelle di montagna siano quelle dispari

Voto 2 a Vincenzo Nibali: è forse quello che sta meglio di tutti. Poteva staccare probabilmente Quintana. Ma lui il giro lo vuole vincere a cadute altrui altrimenti non è bello.

Voto 1 a Nairo Quintana: è in maglia rosa succhiando più di una 2000. Probabilmente non sa nemmeno lui come ci è arrivato.

Voto 0 al Team Sunweb: forzano la discesa per provare a staccare qualcuno. Staccano la maglia rosa. I geni del Giro 2017

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Incredibile ma vero, il Giro rischia di rivincerlo Nibali, Dumoulin appare discretamente cotto e anche ipotizzando una sua tenuta domani bisogna sempre vedere con quali energie arriverà alla cronometro, Quintana non sembra in grado di staccare nessuno in salita e a cronometro dei primi 4 è sicuramente quello meno forte, rimangono Nibali e Pinot che se la giocano piu o meno alla pari sia in salita che a crono...che dire, il Giro è ancora apertissimo e le energie di tutti sono davvero al lumicino

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3 ore fa, emmea90 dice:

Voto alla Rai: "Nibali è il favorito anche se Dumoulin è più veloce a crono". Eh?

Diciamo che allo stato attuale nibali potrebbe ""accontentarsi"" di guadagnare solo su dumoulin e, vista la debacle di oggi, pare un'impresa meno difficile di qualche giorno fa. Quintana poi si potrebbe regolare a cronometro

La grande sfortuna di questo giro è avere tanti protagonisti ancora in lotta ma un'ultima tappa di montagna non proprio all'altezza. Staremo a vedere, sperando di vedere meno attendismo di oggi.

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18 minuti fa, MattHorse dice:

Diciamo che allo stato attuale nibali potrebbe ""accontentarsi"" di guadagnare solo su dumoulin e, vista la debacle di oggi, pare un'impresa meno difficile di qualche giorno fa. Quintana poi si potrebbe regolare a cronometro

La grande sfortuna di questo giro è avere tanti protagonisti ancora in lotta ma un'ultima tappa di montagna non proprio all'altezza. Staremo a vedere, sperando di vedere meno attendismo di oggi.

Ma invece secondo me è la tappa giusta vista la situazione molto aperta e le gambe di tutti così così; forse è una situazione che supera qualsiasi sogno erotico di Vegni quando ha concepito questa stranezza.

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21 hours ago, Rio Immagina said:

Ora, c'è la rosa nelle ultime posizioni di un gruppo numeroso, attacca. Muoviti in prima persona.

cito questo tuo post per rispondere in parte anche a quello tuo più lungo, di prima: il punto è che me sembra che tu la faccia un po' troppo facile, quando dici che Quintana dovrebbe scattare qui e non lì, muoversi in prima persona quando Dumoulin è nelle retrovie, o che addirittura ci vorrebbero i big data applicati al ciclismo per attaccare nel momento scientificamente migliore.

Allora:

1) dal momento che Quintana è uno scalatore e che di Dumoulin ancora non si conoscono i limiti, e tantomeno si conoscevano sabato scorso prima di Oropa, non capisco perché Nairo dovesse far passare in cavalleria quello che era pur sempre il PENULTIMO arrivo in salita a disposizione. Tu dici, per risparmiare energie: ma stiamo parlando di una salita che hanno fatto in 20 minuti, che veniva dopo tre giorni di calma piatta per il gruppo (Bagno di Romagna dove era andata via la fuga, e le ultime due tappe di Gaviria) e prima di una tappa interlocutoria come Bergamo, dopo la quale c'era pure il giorno di riposo. Per cui, sommati i pro e i contro, mi sembra ovvio che Quintana ci abbia provato: fra l'altro, se ti ricordi, non è nemmeno che abbia attaccato come se non ci fosse un domani, piuttosto si è limitato a seguire Zakarin e Pozzovivo e a rilanciare quando ha visto che Dumoulin era a qualche metro. E ci sarebbe mancato altro che si rialzasse! Poi vabeh, è andata come è andata, ma parlare con il senno di poi e dire che non doveva attaccare, è troppo facile.

2) quanto alla tappa di oggi, anche qui: è ovvio e lapalissiano che, con Dumoulin in difficoltà, Quintana e Nibali e Pinot e mio nonno in carriola DOVESSERO attaccare per approfittarne. Dal tuo commento, pare che non l'abbiano fatto per scelta, ma posso sbagliarmi. A me pare che, semplicemente, se non hanno attaccato è proprio perché anche loro erano al limite.

3) i big data per attaccare nel momento migliore: beh, secondo me tralasci il fatto che nel ciclismo conta sì la fisiologia (nel senso di quanto uno va forte su un dato terreno, quanta potenza sprigiona in rapporto al peso, ecc) ma conta quantomeno allo stesso modo la TATTICA. E non è sempre detto che quando uno è al top della forma, sia necessariamente il momento giusto per attaccare, ed esistono una miriade di variabili per cui dico questo: il tuo momento migliore, ad esempio, potrebbe coincidere col momento migliore del tuo avversario, e attaccando per primo gli daresti un vantaggio; oppure, potrebbero ancora esserci nei paraggi troppi gregari del tuo avversario, o potrebbe semplicemente non essere quello il punto più indicato della salita in cui attaccare, o chissà quali altri motivi. Ti faccio un esempio concreto: Giro 2005, ultima tappa vera, Colle delle Finestre - Savoldelli ha scollinato con 2' e rotti da Simoni, Di Luca e Rujano, forse addirittura 3', insomma non ricordo esattamente quanto, ma ricordo che in quel momento è al limite dal perdere dalla maglia rosa, e forse virtualmente l'ha già perduta. Ora davanti a lui c'è una discesa lunga e molto tecnica, e poi la salita pedalabile verso il Sestriére. Conoscendo le sue caratteristiche, verrebbe scontato da dirgli "scendi giù a tomba aperta, e recupera quanto più terreno possibile a quei tre davanti". Lo suggerirebbe la tecnica, perché Savoldelli è il miglior discesista al mondo; e lo suggerirebbero i dati fisiologici, perché ad attaccare in discesa si spende meno che in salita. Bene, non sapremo mai come sarebbe andata, ma se Savoldelli fosse sceso alla morte magari avrebbe recuperato anche 1' o forse più ai tre davanti, portandosi ad 1-1'30" di ritardo ai piedi del Sestrièere. Ma molto probabilmente, a quel punto, sulla pur pedalabile salita finale sarebbe rimbalzato, perché a) non avrebbe avuto tempo di alimentarsi in discesa, o comunque di rifiatare e b) soprattutto, si sarebbe trovato da solo su una salita di rapporto, col vento contro, e dove invece si stava benissimo a ruota. E infatti Savoldelli cosa ha fatto? è sceso giù tranquillo, aspettando quei due paracarri di Ardila e Van Huffel, e poi si è ritrovato il colombiano e il belga a dargli una mano quando la strada ha ripreso a salire verso Sestrière (perché quei due lo abbiano voluto aiutare è un altro discorso, ma evidentemente in quella discesa fatta con relativa calma avranno anche avuto modo di "parlarsi" e di "mettersi d'accordo"). Quanto ai tre che erano davanti, invece, prima sono venuti i crampi a Di Luca, colpevole di avere chiesto troppo alle sue gambe sul Finestre, e di non avere rifiatato nemmeno in discesa; e poi anche a Simoni, di punto in bianco, si è spenta la luce: ricordo ancora l'immagine di lui che a un certo punto si getta in faccia tutta l'acqua rimastagli nella borraccia, e di colpo perde la ruota di Rujano. Ecco, questa è stata una storia in cui i big data c'entrano poco, e c'entra invece molto la tattica e la capacità di gestirsi. :wink:

(per quanto riguarda il mio post sulle classiche delle Ardenne che hai citato, ok, anch'io parlavo di percorso ma a) per dire la cosa opposta alla tua, e cioè elogiare appunto le altimetrie "aperte", senza cioè un tratto di salita nel finale che diventi immediatamente il punto conclamato in cui decidere la corsa; b) soprattutto non ce l'avevo solo con te quando ho sbottato contro quelli che criticano i percorsi, avevo preso da spunto il tuo post dopo averne letti mille dello stesso tenore sul forum di Cicloweb e, qui, in occasione di GT precedenti. Quel che voglio dire, e qui ti do ragione, è che la corsa la fanno i corridori più dei percoro; o, meglio ancora, la corsa la fanno le SITUAZIONI, come fra l'altro si è visto in maniera lampante proprio nella tappa di oggi con l'attacco a Dumoulin a 140 km dall'arrivo, e non mi dirai che questa era una tappa disegnata talmente bene da incentivare la bagarre fin dall'inizio. Anzi, semmai era la tappa di ieri che chiamava i corridori allo scoperto già dal Pordoi, ma le situazioni per cui ciò avvenisse non si sono date, mentre un anno fa si erano date sulla anonimissima salita della Mendola. Uno può disegnare il percorso più bello e duro e vario del mondo, ma poi perché ne venga fuori una corsa spettacolare devono darsi determinate situazioni, tali per cui gli stessi corridori possono dare vita ad una cosa divertentissima o soporifera. E sono, ripeto, gli stessi corridori. Il Giro del 2011 era durissimo, ma Contador l'ha ammazzato già sull'Etna. Pure quello dell'anno seguente non era affatto male - aveva soprattutto due bellissime tappe sulle Dolomiti - ma la Cannondale l'ha anestetizzato senza che poi Basso fosse in grado di approfittarne, e a giocarselo sono stati un carneade sottovalutato da tutti e un clasicomane che non è mai stato vero specialista dei Gt, e che comunque, proprio per le sue caratteristiche, non si è mai reso protagonista di grandi imprese in montagna, ma solo di scattini nei finali di tappe dall'andamento banale (e dico questo con la massima stima di Purito, che semplicemente avrebbe meritato di vincere una Liegi ben di più di quanto meritasse vincere un Giro, tutto qui).  Tutto questo per dire che, anche qui, è troppo facile parlare male di un percorso con il senno di poi, semplicemente perché alla prova dei fatti non c'è stato lo spettacolo che ci si aspettava.

 

20 hours ago, ian said:

Alla fine, tolto il fatto che Quintana in un momento è stato veramente restio a rispondere a un'accelerazione mi pare di Zakarin (si è sfilato in fondo al gruppo e ha risposto in modo molto graduale, altro che cambio di ritmo, sembra appunto la versione appannata dello scorso Tour), mi sa che hanno fatto quasi bene così dato il finale che c'era (tutto sommato similare a quello di Oropa). Pinot ha attaccato con buon anticipo, ha speso parecchio per guadagnare pochissimo (12" su Quintana), Zakarin e Pozzovivo più o meno anche. Domani uomini in fuga e menare duro già sul Grappa, quel che viene viene, fatto sta che né Nibali né Quintana mi paiono molto brillanti, per loro fortuna Dumoulin sembra messo anche peggio.

A proposito di Dumoulin, non so se saliva con il rampichino, sembrava addirittura avere un ritmo discretamente buono quando era inquadrato :giur:

Ian ma secondo te Quintana e Nibali hanno davvero scelto loro di non seguire Pinot? No perché se è così, hanno fatto una vaccata colossale, perché le cose non stavano mica più come 24 ore prima ad Ortisei. Tanto per cominciare, ad Ortisei Vincenzo e Nairo avevano alle calcagna un Dumoulin che pareva con la pipa in bocca e, dopo aver provato in un paio di occasioni a staccarlo, hanno capito che se lo avessero provocato era più probabile che fossero loro a finire staccati, e poi a nessuno dei due importava più di tanto salvaguardare i piazzamenti.

Oggi, invece, era tutta un'altra storia: Dumoulin si era già staccato ma era ancora lì a pochi secondi, e basterebbe questo dato per capire che, tanto più alla penultima tappa di montagna del Giro (nonché ultimo arrivo in salita) quello era il momento per attaccare in modo da guadgnarli quanti più secondi, costringendolo ad un fuorigiri che a quel punto poteva anche farlo saltare di brutto. E questo a prescindere da Pinot, Zakarin e tutti gli altri. Ma a maggior ragione quando Pinot è partito e quindi ha offerto un punto d'appoggio, e sapendo anche che dopo la salita spianava, non averlo seguito per scelta sarebbe stato un suicidio! Perché Pinot a questo punto è anche lui un rivale diretto! E non più per il semplice piazzamento sul podio, ma proprio per il Giro! Perché è logico che, se avessero avuto le gambe per seguirlo, si sarebbe guadagnato molto di più su Dumoulin e quindi, automaticamente, la lotta per stare davanti a Pinot in classifica poteva valere non più il 2° o 3° posto, ma il primo. A me pare ovvio, ribadisco e poi chiudo, che se Nibali e Quintana non lo hanno seguito è solo ed esclusivamente perché non hanno avuto le gambe, e non per altro.

Invece concordo nel dire che la tappa di domani, per come si sono messe le cose, è l'ideale: peccato solo che il Grappa si faccia dal versante più facile, ad ogni modo immagino che la prima ora la faranno ai 55 all'ora perché le squadre interessate alla tappa (Emirates per Rui Costa, Astana per Sanchez, Cannondale per Rolland, magari ancora Sky per Landa o qualcun altro, e attenzione pure alla CCC per Hirt che in questa terza settimana è venuto su fortissimo e attaccando da lontano potrebbe ancora rientrare in top ten) faranno di tutto per evitare che nel lungo tratto pianeggiante iniziale prenda il largo una fuga con gli inutili Wlier, Gazprom e Bardiani di comprimari, e la fuga buona partirà quindi con i soliti noti quando saremo già sul Grappa o molto vicino. Con la possibilità, a quel punto, che qualche big possa attaccare in vista del gpm, sperando che il gran ritmo fatto fino a quel punto abbia preso la pelle a Dumoulin.

Sempre in considerazione della tappa di domani e di quello che abbiamo visto negli ultimi giorni: se ci fosse stato un altro arrivo secco in salita, questo Giro rischiavano davvero di vincerlo Pinot o Zakarin (non Pozzovivo, che cmq poi l'avrebbe perso a cronometro), che sono i più pimpanti in salita e magari avrebbero ancora approfittato del marcamento tra i big. Siccome invece la salita di Foza, da quel che ho visto nella ricognizione di Saligari, è un mini Pordoi facile uguale e lungo la metà, se ci sarà la vera bagarre, questa ci sarà sul Grappa. E Sul Grappa non si muove gente (come appunto Pinot o Zakarin) per la quale anche una top 5 è importante e che cmq può ancora sperare, più o meno legittimamente, di strappare un terzo posto finale guadagnando qualcosa nel falsopiano verso Asiago e facendo una bella crono a Milano. Sul Grappa, gli unici che possono avere il coraggio di provarci, non avendo niente da perdere, sono proprio Nibali e Quintana: quindi il Giro dovrebbe vincerlo uno di loro due o Dumoulin, e direi così anche se - dentro i 90" in cui sono racchiusi i primi sei - le posizioni in classifica fossero diverse e Pinot e Zakarin fossero un po' più avanti.

Modificato da smec-easyjet
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8 ore fa, smec-easyjet dice:

Sempre in considerazione della tappa di domani e di quello che abbiamo visto negli ultimi giorni: se ci fosse stato un altro arrivo secco in salita, questo Giro rischiavano davvero di vincerlo Pinot o Zakarin (non Pozzovivo, che cmq poi l'avrebbe perso a cronometro), che sono i più pimpanti in salita e magari avrebbero ancora approfittato del marcamento tra i big. Siccome invece la salita di Foza, da quel che ho visto nella ricognizione di Saligari, è un mini Pordoi facile uguale e lungo la metà, se ci sarà la vera bagarre, questa ci sarà sul Grappa. E Sul Grappa non si muove gente (come appunto Pinot o Zakarin) per la quale anche una top 5 è importante e che cmq può ancora sperare, più o meno legittimamente, di strappare un terzo posto finale guadagnando qualcosa nel falsopiano verso Asiago e facendo una bella crono a Milano. Sul Grappa, gli unici che possono avere il coraggio di provarci, non avendo niente da perdere, sono proprio Nibali e Quintana: quindi il Giro dovrebbe vincerlo uno di loro due o Dumoulin, e direi così anche se - dentro i 90" in cui sono racchiusi i primi sei - le posizioni in classifica fossero diverse e Pinot e Zakarin fossero un po' più avanti.

Io ci spero, però boh ho la terribile sensazione che la crono finale possa "addormentare" le residue volontà di attaccare da parte dei big. Nel senso, metti che si stacca Dumoulin e perde 1'30", mi metto nei panni di un Nibali arrivato magari stracotto a questa 20a tappa: che glielo fa a fare a cercare di attaccare per staccare quintana e magari arrivare ancor più stanco alla crono? In fondo in questa terza settimana non abbiamo mai visto fare la differenza a 50km dall'arrivo, ma neanche ai -20; di contro chi non ha nulla da perdere come un Formolo o un Kruijswijk potrebbe provare la super azione da lontano per guadagnare una manciata di posizioni in classifica.

Come dici tu le variabili sono tante, la tappa di oggi è strana e probabilmente aperta a troppe alternative, tali per cui non basterebbe una settimana per portarle tutte in rassegna.

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7 ore fa, smec-easyjet dice:

Giro 2005, ultima tappa vera, Colle delle Finestre - Savoldelli ha scollinato con 2' e rotti da Simoni, Di Luca e Rujano, forse addirittura 3', insomma non ricordo esattamente quanto, ma ricordo che in quel momento è al limite dal perdere dalla maglia rosa, e forse virtualmente l'ha già perduta. Ora davanti a lui c'è una discesa lunga e molto tecnica, e poi la salita pedalabile verso il Sestriére. Conoscendo le sue caratteristiche, verrebbe scontato da dirgli "scendi giù a tomba aperta, e recupera quanto più terreno possibile a quei tre davanti". Lo suggerirebbe la tecnica, perché Savoldelli è il miglior discesista al mondo; e lo suggerirebbero i dati fisiologici, perché ad attaccare in discesa si spende meno che in salita. Bene, non sapremo mai come sarebbe andata, ma se Savoldelli fosse sceso alla morte magari avrebbe recuperato anche 1' o forse più ai tre davanti, portandosi ad 1-1'30" di ritardo ai piedi del Sestrièere. Ma molto probabilmente, a quel punto, sulla pur pedalabile salita finale sarebbe rimbalzato, perché a) non avrebbe avuto tempo di alimentarsi in discesa, o comunque di rifiatare e b) soprattutto, si sarebbe trovato da solo su una salita di rapporto, col vento contro, e dove invece si stava benissimo a ruota. E infatti Savoldelli cosa ha fatto? è sceso già tranquillo, aspettando quei due paracarri di Ardila e Van Huffel, e poi si è ritrovato il colombiano e il belga a dargli una mano quando la strada ha ripreso a salire verso Sestrière (perché quei due lo abbiano voluto aiutare è un altro discorso, ma evidentemente in quella discesa fatta con relativa calma avranno anche avuto modo di "parlarsi" e di "mettersi d'accordo"). Quanto ai tre che erano davanti, invece, prima sono venuti i crampi a Di Luca, colpevole di avere chiesto troppo alle sue gambe sul Finestre, e di non avere rifiatato nemmeno in discesa; e poi anche a Simoni, di punto in bianco, si è spenta la luce: ricordo ancora l'immagine di lui che a un certo punto si getta in faccia tutta l'acqua rimastagli nella borraccia, e di colpo perde la ruota di Rujano. Ecco, questa è stata una storia in cui i big data c'entrano poco, e c'entra invece molto la tattica e la capacità di gestirsi. :wink:

Scollinò senza maglia rosa virtuale di pochi secondi (pagava circa 2'20 e poteva contare su circa 2'10), d'altronde in quella discesa ancorché non fosse né lunga e nemmeno difficile, andò eccome, soprattutto nella prima parte, per rientrare su un gruppetto con Gonchar, Atienza e Van Huffel, che nel finale della salita lo avevano staccato, mentre il "paracarro" Ardila, che lo aveva aspettato letteralmente nei momenti peggiori dello sterrato, era con lui. Poi nel fondovalle ripresero anche Garate, che aveva scollinato a metà tra la testa e Savoldelli (quindi 1' prima della maglia rosa), segno che il ritmo era di tutto rispetto. Questo solo per dire che la tattica conta, ma fino a un certo punto in questi casi in cui si è tutti al limite, e comunque dire che abbia lasciato un minuto potenziale (su quella discesa, e in quelle condizioni di affaticamento) mi sembra un tantino esagerato.

 

Quanto a ieri, molto brevemente, penso che Nibali e Quintana fossero al limite più di Pinot, ma che certamente avrebbero potuto rispondere direttamente alzando il ritmo in prima persona, ma a rischio di pagare nel finale in piano, cosa che in parte è successa allo stesso francese, che infatti ha guadagnato poco e niente, e cosa che è successa allo stesso Dumoulin, che ha pagato moltissimo proprio in quest'ultimo tratto.

Anche oggi ci saranno tratti in cui essere da soli sarà molto a rischio (salita finale e soprattutto gli ultimi 15 km di mangia e bevi).

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1 minuto fa, MattHorse dice:

Io ci spero, però boh ho la terribile sensazione che la crono finale possa "addormentare" le residue volontà di attaccare da parte dei big. Nel senso, metti che si stacca Dumoulin e perde 1'30", mi metto nei panni di un Nibali arrivato magari stracotto a questa 20a tappa: che glielo fa a fare a cercare di attaccare per staccare quintana e magari arrivare ancor più stanco alla crono? In fondo in questa terza settimana non abbiamo mai visto fare la differenza a 50km dall'arrivo, ma neanche ai -20; di contro chi non ha nulla da perdere come un Formolo o un Kruijswijk potrebbe provare la super azione da lontano per guadagnare una manciata di posizioni in classifica.

Come dici tu le variabili sono tante, la tappa di oggi è strana e probabilmente aperta a troppe alternative, tali per cui non basterebbe una settimana per portarle tutte in rassegna.

Non abbiamo visto fare la differenza, anche se abbiamo visto alcuni tentativi. Però c'è anche il caso di chi dalla crono finale nelle attuali condizioni è condannato (vedi Pozzovivo); poi il lucano che attacca alla morte non ce lo vedo, però se volesse giocarsi il podio, non ha molte alternative (salvo inventarsi una crono finale stile Vuelta 2013... e forse nemmeno quella gli basterebbe perché vorrebbe dire andare come Nibali)

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On 25/5/2017 at 5:52 PM, Rio Immagina said:

 

Hanno isolato Duemulini, Quintana sembrava dovesse spaccare il mondo sul secondo GPM ma non ha proseguito l'azione. Va bè, magari non pensava di fare così tanto la differenza

Prova l'attacco in discesa, farà fuoco e fiamme sull'ultima salita... uno scatterello e bon. Addirittura quando ha chiuso lo scatto della Rosa, non ha neanche rintuzzato l'attacco

Nibali l'ho visto molto contratto, mentre chi da questa due giorni ne esce meglio di tutti è Dumulin (occhio che nell'ultima crono ha ancora 30 secondi nei pedali, chiunque dovrebbe arrivare a Monza con almeno 45 secondi). Per me una bella tappa ma che, in confronto alla potenzialità si è rivelata mooolto meno interessante.

C'è da dire che secondo me questa tappa e le prossime due sono disegnate da cani

Ero a Pontives. Dumolin andava come un treno nel finale di salita, che era il tratto piu' duro ( 13 per cento ). Non lo si poteva attaccare ne' rilanciare anche Quintana pure era in palla. Nibali invece mi pareva al gancio in quel frangente per tenere le fiammate di Dumolin. Il punto per staccare la maglia era quello, ma l'olandese al contrario era lui a mostare forza. E c'era un gran caldo.Secondo me il bel tempo e' stato ed e' un alleato di Dumolin, se sullo Stelvio dell'altra tappa ci fosse stato piu' freddo e pioggia prendeva 5 minuti almeno.

 

 

On 25/5/2017 at 5:53 PM, Luca0499 said:

Duomoulin è il più forte ma c'è anche da dire che questo Giro è disegnato veramente male, escluso il Blockhaus che era comunque al termine di tappa interamente piatta non c'è un singolo arrivo in salita utile per fare la differenza; il percorso sembra disegnato apposta per un passista scalatore...

 

Il Giro e' disegnto male non in generale, e' disegnato male dal punto di vista di uno scalatore. Personalmente oltre a Pontives sono passato anche sul Pinei, mi e' parso roba da nulla ed anche corta, o quantomeno non e' pensabile per uno scalatore come Quintana poter staccare un corridore come Dumolin la'. Quindi forse hano fatto bene gli avversari a provare a rendere la corsa dura gia' sul Gardena, che poi era pure questa meno dura dell'ultima.

Questo percorso del Giro voluto "mosso" e non "purista" per scalatori, ci ha consentito l'incertezza che abbiamo. Disegnato cosi' probabilmente anche per consentire a Nibali di avere qualche chances nei confronti di Quintana, "garantire" la lotta incerta tra i favoriti del pronostico. Poi pero' e' spuntato Dumolin. Un Giro con salite tutte tipo Blockhaus o Mortirolo o Zoncolan sarebbe stato sicuro "ammazzato" da Quintana gia' al secondo weekend. L'ultima cronometro e' proprio apposta per l'incertezza e la ricerca dell'equilibrio sugli scalatori. Per gli organizzatori ha pagato in bene.

Lotta aperta, con classifica corta, tantissimo pubblico, un bel Giro.

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4 hours ago, MattHorse said:

Io ci spero, però boh ho la terribile sensazione che la crono finale possa "addormentare" le residue volontà di attaccare da parte dei big. Nel senso, metti che si stacca Dumoulin e perde 1'30", mi metto nei panni di un Nibali arrivato magari stracotto a questa 20a tappa: che glielo fa a fare a cercare di attaccare per staccare quintana e magari arrivare ancor più stanco alla crono? In fondo in questa terza settimana non abbiamo mai visto fare la differenza a 50km dall'arrivo, ma neanche ai -20; di contro chi non ha nulla da perdere come un Formolo o un Kruijswijk potrebbe provare la super azione da lontano per guadagnare una manciata di posizioni in classifica.

Come dici tu le variabili sono tante, la tappa di oggi è strana e probabilmente aperta a troppe alternative, tali per cui non basterebbe una settimana per portarle tutte in rassegna.

beh, certo che se Dumoulin cede nella prima parte del Grappa (perché se cede in cima non perde 1'30" ma solo pochi secondi) allora tutto è rimandato a Foza e gli altri uomini di classifica si alleano per fare a tutta l'ultima parte di salita senza scattarsi in faccia, e soprattutto il fondovalle successivo; ma se Dumoulin è ancora lì in vista del gpm, in vista del gpm va attaccato, proprio per provare a staccarlo e dilatare il vantaggio in discesa o, cmq, tirargli il collo per farlo arrivare morto ai piedi di Foza

4 hours ago, ian said:

Scollinò senza maglia rosa virtuale di pochi secondi (pagava circa 2'20 e poteva contare su circa 2'10), d'altronde in quella discesa ancorché non fosse né lunga e nemmeno difficile, andò eccome, soprattutto nella prima parte, per rientrare su un gruppetto con Gonchar, Atienza e Van Huffel, che nel finale della salita lo avevano staccato, mentre il "paracarro" Ardila, che lo aveva aspettato letteralmente nei momenti peggiori dello sterrato, era con lui. Poi nel fondovalle ripresero anche Garate, che aveva scollinato a metà tra la testa e Savoldelli (quindi 1' prima della maglia rosa), segno che il ritmo era di tutto rispetto. Questo solo per dire che la tattica conta, ma fino a un certo punto in questi casi in cui si è tutti al limite, e comunque dire che abbia lasciato un minuto potenziale (su quella discesa, e in quelle condizioni di affaticamento) mi sembra un tantino esagerato.

 

Quanto a ieri, molto brevemente, penso che Nibali e Quintana fossero al limite più di Pinot, ma che certamente avrebbero potuto rispondere direttamente alzando il ritmo in prima persona, ma a rischio di pagare nel finale in piano, cosa che in parte è successa allo stesso francese, che infatti ha guadagnato poco e niente, e cosa che è successa allo stesso Dumoulin, che ha pagato moltissimo proprio in quest'ultimo tratto.

Anche oggi ci saranno tratti in cui essere da soli sarà molto a rischio (salita finale e soprattutto gli ultimi 15 km di mangia e bevi).

Ok, ti sei andato a rivedere la tappa delle Finestre perché è impossibile che ti ricordi tutti questi dettagli, io andavo a memoria e rimane il fatto che in quella discesa Savoldelli sarebbe potuto andare molto di più, prova ne è il fatto che Ardila gli è rimasto a ruota :wink:

Tornando a ieri, continuo a dissentire: Quintana e Nibali avranno anche recuperato qualcosa a Pinot nel falsopiano finale, rimane il fatto che in termini assoluti è Pinot che ha guadagnato su di loro, e che ha guadagnato più di loro nei confronti di Dumoulin, rientrando pure lui pienamente in corsa per la maglia rosa. Quindi, se ne avevano, dovevano seguire il francese. L'unico dettaglio che adesso non ricordo è se, quando è partito Pinot, ci fossero ancora un Pellizotti o un Visconti o un Amador o un Anacona a disposizione dei rispettivi Nibali e Quintana, perché in quel caso potrebbero avere effettivamente pensato di spremere il gregario per tenere Pinot a vista e poi andarlo a riprendere sul falsopiano. Ma se anche così fosse, c'era pure sempre Dumoulin in difficoltà e se Nibali e Quintana avessero avuto un minimo di gamba andavano, non se ne stavano certo del ritmo imposto dall'ottuagenario Pellizotti. Dai, è assurdo pensare che abbiano scelto di fare così anziché altrimenti. Stiamo parlando della penultima tappa del Giro e dell'ultimo arrivo in salita, mica di una delle prime tappe di montagna con ancora tutto il Giro davanti e l'esigenza di centellinare le forze!

Inoltre, non consideri una cosa: che se Quintana e Nibali seguivano Pinot, poi sul falsopiano si ritrovavano tutti assieme e con tutto l'interesse a darsi cambi regolari come in una mini cronosquadre, non essendo nemmeno in palio la tappa, per guadagnare quanto più possibile su Dumoulin. E allora, in un gruppetto in cui avrebbero potuto ruotare pure Pozzovivo e Zakarin (no vabeh, in tal caso Domenico e il russo sarebbero rimasti passivi per provare poi a guadagnare qualcosa su Pinot che è il loro vero rivale), sì che per il buon Tom sarebbero stati dolori.

Modificato da smec-easyjet
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  • Amministratori

Pordenone > Asiago: le pagelline

Voto 10 agli organizzatori: per proporre una tappa così di merda all'ultimo sabato di un grande giro ci voleva coraggio. Grandissimi

Voto 9 a Tom Dumoulin: signore e padrone del giro. Tra ieri ed oggi ha comprato il culo praticamente di UAE, Lotto-NL, Orica, Trek, CCC e Quickstep. Non si vedevano inciuci così dai tempi di mani pulite. 

Voto 8 a Pippo Pozzato: riesce ad andare in fuga. In una tappa che gli si addice come una ammiraglia senza agganci a Mark Cavendish

Voto 7 a Domenico Pozzovivo: riesce a non perdere nello sforzo più difficile per lui. Tenere le ruote in pianura.

Voto 6 a Ilnur Zakarin: dopo il forcing sul Grappa ha chiesto che venisse ribattezzato "Monte Vodka" 

Voto 5 a Bob Jungels: Dumoulin gli ha detto la parola magica nel finale. Che non è "collaboriamo", ma "bonifico"

Voto 4 a Vincenzo Nibali: non capisce perché nel finale non tira Zakarin. Dimostrando una scarsa logica ciclistica.

Voto 3 a Nairo Quintana: continua il manuale di come non correre il giro ma essere in rosa lo stesso. 

Voto 2 ad Adam Yates: per lui è una pessima giornata. Il bonifico dalla Sunweb è arrivato, per errore, al fratello

Voto 1 alla UAE: erano qua per una top 10. Arrivano 11°. E nemmeno con Rui Costa.

Voto 0 a Jan Hirt: memorabile lo sforzo per difendere la dodicesima posizione in generale sull'ultima salita. Le avevamo viste tutte, ma questa è senza dubbio la più clamorosa

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Pinot e Nibali (e Zakarin) possono vincere solo se a Dumoulin capita qualche guaio, del tipo di presentarsi in ritardo alla partenza, avere un incatricchiamento della catena o scivolare. E anche così, non è detto che ce la facciano. Ma anche Quintana, per vincere, deve fare la crono della vita; e se non la fa, rischia anche il podio. Poi ho messo Zakarin tra parentesi perché in questi ultimi giorni ha dimostrato di essere quello che ne ha di più per cui, dato l'equilibrio alle spalle di Dumoulin, almeno per il podio potrebbe rientrarci anche lui. E a rischiare, subito dopo Quintana, c'è Nibali.

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  • Amministratori

Dite a Quintana che si è autodefinito "primo a provare la doppietta nell'era moderna" che almeno Contador il giro l'aveva vinto.

E probabilmente non si sarebbe fatto sverniciare da Dumoulin.

Ciao Nairo!

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  • Amministratori

Monza > Milano: le pagelline 

Voto 10 alla Quickstep: sono il team del giro. Due maglie su quattro, cinque tappe su 20. 

Voto 9 a Tom Dumoulin: vince su Nibali e Quintana. Invierà un bonifico a Froome per non essere venuto al giro. Stringe le mani a Nibali e Quintana sul podio salvo dirgli subito dopo "non me le lavo dalla tappa di Bormio"

Voto 8 a Jos Van Emden: sua la crono finale. Salva le chiappe alla Lotto-NL.

Voto 7 a Jakub Marezkco: non vince niente, ma riesce a realizzare il suo obiettivo. Far capire che è italiano

Voto 6 a Domenico Pozzovivo: chiude il giro in Top 10. Ora la prova più difficile, l'esame di licenza media.

Voto 5 a Stefano Pirazzi: continua la sua fuga dall'Italia. Dopo aver smentito di aver mai preso ormone della crescita, gioca nel campionato cinese di basket e si fa chiamare Yao

Voto 4 alla Trek-Segafredo: perde l'unico obiettivo rimasto al giro. Il premio fair-play, per via della borraccia di Alafaci

Voto 3 a Mikel Landa: l'unico Sky scarso a cronometro. Botta di culo quella caduta, altrimenti portava a casa un quarto posto senza tappe.

Voto 2 a Vincenzo Nibali: inspiegabilmente terzo. Quello che non riesce a spiegarsi è come non siano caduti i primi due. Magari l'anno prossimo cerchiamo di fare una preparazione che tenga per più di tre giorni, eh, Vincenzo?

Voto 1 a Nairo Quintana: riesce a perdere il giro da Tom Dumoulin dopo essersi autodefinito "il primo ciclista a provare una doppietta nel ciclismo moderno". Almeno Alberto nel 2015 il giro lo aveva vinto. Sopravvalutato.

Voto 0 a Thibaut Pinot: il campionato francese a cronometro deve essere uno spettacolo

Menzione d'onore a Luka Pibernik: sempre nei nostri cuori dopo Messina.

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Classifica finale giusta, rispecchia i valori in campo praticamente dalla 1a alla 10a posizione. Che poi negli ultimi anni ormai è raro trovare un gt in cui uno dei principali protagonisti non cada o si ritiri per un motivo x e a questo giro100 per fortuna sono arrivati tutti sani a milano (vabbè a parte thomas).

Spendo due parole su Nibali, penso sia stato un buon giro per lui in cui è riuscito a palesare una forma forse anche superiore a quella dello scorso anno; non male per uno che era dato per bollito fino a due settimane fa. Infine spezzo una lancia in favore di Pinot: c'è chi parla di delusione, per me invece ha fatto bene. Certo ci si poteva attendere di più a crono, ma ricordiamo che questo è da due anni che non riusciva a far classifica in un gt, per cui bravo pinotto.

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