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Ok, spiegami pure cosa hanno da spartire Andy Schleck e Daniel Martin, visto che entrambi l'hanno vinta..

Anche Bugno e Chiappucci non avevano nulla a che spartire, entrambi hanno comunque vinto una Sanremo. E Indurain, più forte di entrambi nei GT ne ha vinte zero, esattamente lo stesso discorso che puoi applicare nel confronto fra Contador e qualsiasi vincitore della LBL

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Ok, spiegami pure cosa hanno da spartire Andy Schleck e Daniel Martin, visto che entrambi l'hanno vinta..

 

Ma che minchia di risposta è? Tu hai fatto un ragionamento del tipo "Se ha vinto Daniel Martin, può vincerla anche Contador". Il che avrebbe senso se i due corridori avessero dei grossi punti di contatto, cosa che però non mi pare sia vera.

Se mi avessi detto "Ha vinto Schleck, perciò può vincere anche Contador" avrebbe avuto già più senso. Tant'è vero che, quando emmea ha scritto una cosa del genere, gli è stato fatto notare che il problema è che Schleck l'ha vinta in un giorno in cui è andato come una moto e ha rifilato un minuto e passa ai più forti specialisti del pianeta, numero che non è riuscito a nessuno in tempi recenti.

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E quante ne ha vinte nonostante questo?

Andiamo su, se uno può fare qualcosa nelle gare di un giorno le corre, proprio perché il pronostico è aperto, i favoriti sono tanti e nessuno viene controllato a uomo (né credo corrano tutti su Contador in una gara di un giorno... non più di quanto possano farlo su Purito, Valverde o Gilbert comunque).

 

Poi il confronto fra Dan Martin e Contador mi sfugge. Tolto che l'irlandese s'è levato di ruota Purito in un finale teoricamente disegnato per le caratteristiche di esplosività dello spagnolo, quindi sia pure per un giorno è stato davvero forte; da come viene proposto il confronto sembra che Martin abbia vinto perché non era controllato o l'hanno fatto andare (espressioni abusate)

Gilbert intanto lo toglierei, visto che ormai è calato vistosamente.. Beh, è bugia. Gerrans e Nibali a quella Sanremo hanno corso su Cancellara non dando un cambio allo svizzero.. oppure prendi Sagan, quanti corrono su di lui?  

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Forse è il vero motivo per il quale Nibali ha buttato via un paio di classiche?

 

Lo valuteremo a fine carriera.. Io parlavo solo di competitività o possibili ambizioni comunque..

 

Vero, però se non altro SI È MOSSO, ci ha provato, ha sfiorato la vittoria e ha maturato un'esperienza per quel tipo di gare. Perché se una classica la perde Cancellara, la può anche perdere Nibali. Contador invece non lo vedo competitivo nelle classiche, proprio perché quelle poche volte che ci va non lo vedo mai nel vivo della corsa, non lo vedo mai cercare di incidere sullo svolgimento della gara. E parlo di Liegi, Lombardia e Mondiali in particolare: non mi pare abbia mai dimostrato di poter essere un fattore dirimente in questo tipo di gare, che sono le VERE classiche a cui possa ambire un uomo da GT.

 

E infatti non è un caso che le uniche classiche in cui Contador ha fatto qualcosa di buono (Freccia Vallone e l'ormai leggendaria MiTo) siano entrambe corse dal percorso anomalo, in cui ti puoi permettere di correre per 195 km protetto nel gruppo come in una tappa da GT, salvo poi dare tutto sulla salita finale. Ripeto: in corse così, a prescindere da chi hai battuto, non hai modo di dimostrare la completezza necessaria a vincere una Monumento. E il ragionamento vale naturalmente di più per la MiTo che non per la Freccia, che cmq si corre sulle stesse strade della Liegi e che, prima del muro di Huy, ha cmq altre côtes che possono (anche se è raro) influenzare le dinamiche  di gara, e che certamente ti rimangono nelle gambe. E infatti, sarà un caso, ma Contador nemmeno la Freccia ha vinto. Ci ha solo fatto un podio, e proprio perché si trattava di una corsa ibrida, non di una vera classica.

 

In definitiva, secondo me Contador non sa bene come si corre una classica*, ed il fatto che in una Vuelta si sia inventato un numero come quello di Fuente Dé è tutto un altro paio di maniche: all'ultima settimana di un GT, ciascun corridore ha al massimo uno o due avversari, di tutti gli altri si può disinteressare. Per cui nel momento in cui riesci ad isolare il tuo rivale, hai fatto la tua corsa e la vittoria stessa di tappa passa in secondo piano (quel giorno Contador vinse INCIDENTALMENTE la tappa, ma non era quello il suo obiettivo prioritario).

 

Viceversa, nella gara di un giorno, tutti corrono contro tutti, per cui la dinamica di gara è totalmente differente, e serve tutta un'altra capacità di leggere la corsa, che non necessariamente riesce ad avere un gran corridore da GT. La squadra, in una classica, conta relativamente meno, perché conta infinitamente di più saper cogliere l'attimo. Una caratteristica, questa, che Nibali ha senz'altro avuto modo di affinare sbagliando tante volte i tempi. Ma che, per esempio, ha messo a frutto anche a quest'ultimo Tour, vincendo a Sheffield. Un numero che non era precluso a Contador, quanto a valori nei fondamentali, ma che guarda caso ha messo a segno Nibali, e non lui.

 

* Emmea mi risponderà che, se le avesse sempre corse, oggi Contador saprebbe come muoversi in una classica: e probabilmente è vero, sta di fatto che, per sua scelta, alle classiche non ci si è mai dedicato fino in fondo, e che quindi non sarebbe così automatico che se adesso, alla veneranda età di 32 anni, si mette in testa di correrle, le vince facile solo in virtù dei suoi ottimi fondamentali. Perché quelli li ha, ma gli mancano tutta un'altra serie di caratteristiche per primeggiare nelle corse di un giorno. Caratteristiche che Nibali, invece, sta mettendo a frutto grazie, naturalmente, alle diverse Liegi e Sanremo e Lombardia che ha perso. Per questo, e cioè per l'esperienza pregressa in questo tipo di gare, mi sembra tutt'altro che un'eresia dire che Nibali nelle classiche sia più forte di Contador :wink:

Modificato da smec-easyjet
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Gilbert intanto lo toglierei, visto che ormai è calato vistosamente.. Beh, è bugia. Gerrans e Nibali a quella Sanremo hanno corso su Cancellara non dando un cambio allo svizzero.. oppure prendi Sagan, quanti corrono su di lui?  

E quali alternative avrebbe avuto Cancellara? A parte che era in avanscoperta per un tentativo proposto dallo stesso Nibali, che viceversa avrebbe potuto correre per la volata di Sagan, determinando ugualmente una sconfitta dello svizzero. Su Sagan, be', molti corrono su di lui, mi pare che comunque non gli manchino classiche nel carniere particolarmente per questo motivo (forse forse la Sanremo 2013), quanto perché ha trovato gente più forte

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Gilbert intanto lo toglierei, visto che ormai è calato vistosamente.. Beh, è bugia. Gerrans e Nibali a quella Sanremo hanno corso su Cancellara non dando un cambio allo svizzero.. oppure prendi Sagan, quanti corrono su di lui?  

 

Un conto è correre sull'uomo una volta che sono rimasti in 3, un conto è correre dalla partenza per marcare un singolo corridore. Quello l'ho visto fare 2-3 volte in vita mia. Tra l'altro, vai tranquillo che le vittime di questo marcamento di solito hanno vinto qualche classica in più rispetto a Contador.

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La seconda tappa del Tour sta lì a dimostrare l'abilità di Nibali nelle classiche. E' servita lucidità, capacità di cogliere l'attimo e notevoli doti sul passo.

 

Quello che invece manca a Nibali, secondo me, è lo scatto secco, soprattutto in salita, il cambio di ritmo. Tanto è vero che, secondo me, il suo punto debole (anche in un GT dove va forte) è l'ultimo chilometro (o 500 metri) di una salita.

Per questo, anche se è molto "adatto" alle classiche, secondo me ha (avrà) molta facilità a raccogliere piazzamenti, ma una certa difficoltà a vincere. Proprio perché per lui la possibilità maggiore sarebbe l'attacco da lontano (e da solo) e sappiamo quanto sia difficile e raro farlo andare in porto.

 

Contador secondo me è un pò un'incognita, perché ha sempre puntato deciso sui GT, e poco o niente sulle classiche. La Liegi di quest'anno avrebbe potuto essere una buona occasione di vederlo all'opera, ma niente.

Per cui rimane un'incognita. Ovvio, quindi, che tra chi ha già dimostrato di sapersi piazzare alla grande nelle classiche e chi è un'incognita, il favorito è il primo. E di gran lunga.

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Che poi questo "se l'ha vinta tizio allora perché Contador non la può vincere?" non ha proprio davvero senso. E non ne ha per un motivo semplicissimo: se questa logica assurda fatta di valori assoluti che prescindono dal tipo di corsa da cui si parte fosse sensata ne dovremmo concludere che Nibali è andato all'Astana a fare da gregario a Iglinsky.

Un conto è correre sull'uomo una volta che sono rimasti in 3, un conto è correre dalla partenza per marcare un singolo corridore. Quello l'ho visto fare 2-3 volte in vita mia. Tra l'altro, vai tranquillo che le vittime di questo marcamento di solito hanno vinto qualche classica in più rispetto a Contador.

Anche perché se Contador fosse stato oggetto di un qualche marcamento ne avremmo documentazione visto che di classiche ne ha anche corse (magari poche ma tant'è) Modificato da ian
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che poi ci sta dire che Nibali è meno forte in salita di Contador e Froome (e quindi è un gradino sotto nei GT), ma sul fatto che Nibali sia un corridore enormemente più completo nei vari tipi di gare della stagione, NON CI PIOVE!

 

Gli ultimi vincitori di Tour de France che hanno anche fatto podio alla Sanremo (cioè due mondi diversi) sono, se non sbaglio, Fignon e LeMond!!

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La seconda tappa del Tour sta lì a dimostrare l'abilità di Nibali nelle classiche. E' servita lucidità, capacità di cogliere l'attimo e notevoli doti sul passo.

 

Quello che invece manca a Nibali, secondo me, è lo scatto secco, soprattutto in salita, il cambio di ritmo. Tanto è vero che, secondo me, il suo punto debole (anche in un GT dove va forte) è l'ultimo chilometro (o 500 metri) di una salita.

Per questo, anche se è molto "adatto" alle classiche, secondo me ha (avrà) molta facilità a raccogliere piazzamenti, ma una certa difficoltà a vincere. Proprio perché per lui la possibilità maggiore sarebbe l'attacco da lontano (e da solo) e sappiamo quanto sia difficile e raro farlo andare in porto.

 

Contador secondo me è un pò un'incognita, perché ha sempre puntato deciso sui GT, e poco o niente sulle classiche. La Liegi di quest'anno avrebbe potuto essere una buona occasione di vederlo all'opera, ma niente.

Per cui rimane un'incognita. Ovvio, quindi, che tra chi ha già dimostrato di sapersi piazzare alla grande nelle classiche e chi è un'incognita, il favorito è il primo. E di gran lunga.

 

mi pare un ragionamento assolutamente lucido e sensato :wink:

 

Che poi questo "se l'ha vinta tizio allora perché Contador non la può vincere?" non ha proprio davvero senso. E non ne ha per un motivo semplicissimo: se questa logica assurda fatta di valori assoluti che prescindono dal tipo di corsa da cui si parte fosse sensata ne dovremmo concludere che Nibali è andato all'Astana a fare da gregario a Iglinsky.

 

Infatti, dire che "se l'ha vinta Martin, allora perché Contador non la può vincere", è come dire "se Sorrentino ha vinto l'Oscar, allora perché Dulbecco che ha vinto il Nobel non può vincere anche lui la statuetta?" Cioè, è sempre il vecchio discorso che non si possono fare operazioni con le mele e con le pere :wink:

Modificato da smec-easyjet
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Infatti, dire che "se l'ha vinta Martin, allora perché Contador non la può vincere", è come dire "se Sorrentino ha vinto l'Oscar, allora perché Dulbecco che ha vinto il Nobel non può vincere anche lui la statuetta?" Cioè, è sempre il vecchio discorso che non si possono fare operazioni con le mele e con le pere :wink:

Che poi mi sembra incredibile che ci sia gente che faccia questi discorsi anche perchè Daniel Martin mi sembra evidente che sia un campione, mentre ho visto emmea e CR parlare di lui e Schleck come due scarsoni che si piantano sui cavalcavia, ed è allucinante sentire questi discorsi da persone che sono abbastanza mature e hanno una conoscenza ciclistica piuttosto ampia

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Che poi mi sembra incredibile che ci sia gente che faccia questi discorsi anche perchè Daniel Martin mi sembra evidente che sia un campione, mentre ho visto emmea e CR parlare di lui e Schleck come due scarsoni che si piantano sui cavalcavia, ed è allucinante sentire questi discorsi da persone che sono abbastanza mature e hanno una conoscenza ciclistica piuttosto ampia

 

ampia sì, ma molto SCHEMATICA. Che è poi l'obiezione di fondo che muovo al 90% dei ragionamenti di Emmea, per il quale anche nello sport "A sta B come C sta a D" e "se A è più forte di B nel contesto X, allora C che le ha prese da B nel contesto K deve per forza essere inferiore anche ad A nel contesto X, K e Z",

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ampia sì, ma molto SCHEMATICA. Che è poi l'obiezione di fondo che muovo al 90% dei ragionamenti di Emmea, per il quale anche nello sport "A sta B come C sta a D" e "se A è più forte di B nel contesto X, allora C che le ha prese da B nel contesto K deve per forza essere inferiore anche ad A nel contesto X, K e Z",

Verissimo 

Modificato da Lui98
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A proposito di tutto questo popò di discorsi che facciamo dalla tappa della Planche, ecco un articolo uscito oggi su Cyclingnews, che incollo nello spoiler evidenziandone i passaggi (secondo me) salienti

 

Does Luis Ocaña's Tour win without Merckx echo Nibali's without Froome and Contador?

This July one seemingly constant question - constant because it is ultimately unanswerable - about the Tour de France has been: how to rate Vincenzo Nibali’s win, given both top pre-race favourites Alberto Contador and Chris Froome crashed out?

The question is all but inevitable, but it’s surely skewed - firstly because it’s asked with the considerable benefit of hindsight: what would people be saying if another surprise rival had come through to take over where Froome and Contador theoretically left off? Secondly it fails to take into account the considerable hard work, training and planning needed for Nibali to win the Tour so convincingly - regardless of who his rivals were.

How exactly Nibali’s victory ‘rates’ may yet not be resolved in 2015, given that even if he wins again, there is nothing to ensure that every top contender in 2014 will be in equally good condition. On top of that, new faces like Nairo Quintana (Movistar) will also be present.

Yet another factor further muddies the waters: Nibali did not receive a single attack that was worthy of mentioning throughout the entire Tour. His eight-minute victory margin is the biggest since the 1997 Tour de France, and he won four stages in (or just after, in Sheffield) four different mountain ranges. The battle for the overall has been so one-sided, in fact, that it made the gap left by Contador and Froome much more noticeable.

“In the absence of Froome and Contador it’s impossible to know,” Italy’s 1965 Tour de France winner Felice Gimondi told French newspaper Le Journal Du Dimanche on Sunday “if this is the start of a period of domination [by Nibali] or whether he’s reached his peak.”

In this labyrinth of ‘what ifs’ and ‘yes, buts’, cycling history doesn’t help us that much, either. It’s true that 1980 (when Bernard Hinualt abandoned with an injured knee, leaving the path open to victory for Joop Zoetemelk) or 1999 (which Armstrong won* in the absence of any previous Tour winner) had a similar sort of feel, although Armstrong’s lack of previous Grand Tour wins or podium places and his battle against cancer made the outcome seem more uncertain. So too did 1987, where there was another power vacuum given the absence of both Hinault and Greg LeMond, who’d won the Tour in previous years.

However, if we’re looking for a Tour to help shed some light on 2014, it is the Tour de France won by Luis Ocaña in 1973 is perhaps the most extreme case of a ‘Tour of Absences’, as the race that year was dubbed by the press.

In 1973 after four straight Tour wins, all time cycling great Eddy Merckx opted not to race - preferring to for a Giro d'Italia-Vuelta a España double - whilst two top Italians, reigning World Champion Marino Basso and Felice Gimondi, did not take part either, allegedly because their teams wished to retaliate because the French had not sent any top riders to the Giro in May.

And in their absence, Ocaña’s victory - his first and only one - was even more absolute that Nibali’s: he won six stages - like Nibali on multiple mountain ranges, in the Alps, Pyrennes and the Puy de Dome in the Massif Central. His final victory margin was over 15 minutes.

For two weeks, since his victory at Les Orres ahead of another Spanish star, Jose Manuel Fuente, it was clear that only total disaster would cause Ocaña to fail to reach Paris in yellow. And curiously enough, just as the stage over the Paris-Roubaix cobbles indicated that Nibali would be the man to beat, it was a mass attack spearheaded by Ocaña over the cobbles of northern France - that culminated in Reims, nearly 200 kilometres further on - which placed him in the pole position for victory.

And yet, bizarrely enough, Ocaña is not remembered for that Tour win as much as for the one he lost - in 1971, where he crashed out on the Col de Menté when he was leading the race, after inflicting the worst defeat that Eddy Merckx ever suffered in the Tour, at Orcieres-Merlette four days previously.

The problem in 1973 was that if Ocaña had been looking to silence the speculation that his victory only was so easy because of Merckx’s absence by proving his superiority time and again with one stage win after another, his strategy backfired completely. The more he won, the more boring the race became - and the more ‘what if Merckx had been there’ became one of the few debatable points available.

And the media milked that point for all it was worth - to absurd levels. When one journalist told Ocaña in a press conference that Merckx had won his first Tour in 1969 by 18 minutes over Roger Pingeon, the Spaniard replied he would try and reach the same margin. He failed, but only by two minutes.

In yet more efforts to ‘out-Merckx Merckx’ Ocaña announced in the final week - when he was cruising to Paris in yellow - that he would be following Eddy’s wheel tracks after the Tour and like the Belgian the previous winter, going for the Hour Record. This never materialised. He also attacked in the third week - and won - on the Puy de Dome at what he said was “exactly the same spot as in 1971 when my journey towards yellow began” - and where he had beaten Merckx for the first time in a stage two years before.

It got to the point where Spanish newspaper, MARCA, even re-published a bogus newspaper front cover that it had first run on 18 December the year before, as part of its wishlist for 1973. The headline? “Ocaña wins the Tour, Merckx second - time trials were decisive.” Only the first part of it was true, but that was still an indication of how much Merckx's absense was noticed.

Ocaña veered between seemingly wanting to imitate Merckx and forge his own path, saying after the race, ‘He’s a great rider and I think this year with him the Tour would have been a different race. That said, I’m in better form than I was in 1971 when I last wore yellow.”

“I have only thought about winning. The rest doesn’t worry me. If he had been here, it would have been a good fight. Merckx is Merckx, I’m me, and the important thing is to win.'"

The last phrase is a sentiment with which Vincenzo Nibali - and countless other riders who have faced such unfair comparisons across the years when they have won a race in the absence of a star - might well agree.

 

Tutto questo per dire due cose:

 

1) che vada come vada l'anno prossimo, non se ne potranno trarre conclusioni certe su come sarebbe andata quest'anno

 

2) che di precedenti simili è piena la storia del ciclismo, e non per questo certe vittorie contano meno di altre, né tantomeno chi ha vinto (con merito) può essere addirittura sminuito per il fatto stesso di aver vinto!

Modificato da smec-easyjet
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Smec non posso quotarti perché sto da cell e prenderebbe tutto il post, è chiaro che i risultati non sono confrontabili, ma chi segue il ciclismo sporadicamente o da fanboy farebbero lo stesso discorso? Quello è il problema di fondo, riferito all'opinione comune (non pubblica) che si vorrebbe a creare

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Smec non posso quotarti perché sto da cell e prenderebbe tutto il post, è chiaro che i risultati non sono confrontabili, ma chi segue il ciclismo sporadicamente o da fanboy farebbero lo stesso discorso? Quello è il problema di fondo, riferito all'opinione comune (non pubblica) che si vorrebbe a creare

 

non ho capito di preciso a cosa ti riferisci :wink:

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EDIT: Ma soprattutto: com'è che dalla vittoria di Nibali al Tour siamo finiti a parlare delle leggendarie gesta del Pistolero alla Milano-Torino? Non era il thread sul Tour? In cui tutt'al più discuisire di come sarebbe andato il Tour SE....? secondo me siamo andati tutti quanti OT, e da pagine e pagine ormai...

E invece il bello di questo forum è che a volte tornano concetti che il tempo cancellerebbe: il discorso che visto che Purito e Valverde perdono ancora il Mondiale mentre Contador non ha mai avuto occasioni e quindi ne meriterebbe una *(già a Ponferrada si disse allora) andava rinverdito perché forse nel dopo-Mondiale era passato un po' sotto traccia :P

*se il Mondiale lo vince Rui Costa che al massimo arriva 5°-6° in un Tour vuoi che Contador non lo vinca?

 

ampia sì, ma molto SCHEMATICA. Che è poi l'obiezione di fondo che muovo al 90% dei ragionamenti di Emmea, per il quale anche nello sport "A sta B come C sta a D" e "se A è più forte di B nel contesto X, allora C che le ha prese da B nel contesto K deve per forza essere inferiore anche ad A nel contesto X, K e Z",

EDIT

Scusami, dal modo in cui viene liquidato Indurain, anche un po' beppecontiana

Cioè la classica rappresentazione del Navarro come mostro delle cronometro (favorito dagli organizzatori che gli lasciavano oltre 100 km ogni volta) a cui non restava che resistere con estrema difficoltà sugli altri terreni. La realtà ci parla di un Indurain che sapeva anche castigare fior di corridori in volata e, alla bisogna, correva anche d'attacco su percorsi misti. Insomma, era molto più completo di tanti altri uomini da corse a tappe, a differenza di quanto spesso viene raccontato

Modificato da ian
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E invece il bello di questo forum è che a volte tornano concetti che il tempo cancellerebbe: il discorso che visto che Purito e Valverde perdono ancora il Mondiale mentre Contador non ha mai avuto occasioni e quindi ne meriterebbe una *(già a Ponferrada si disse allora) andava rinverdito perché forse nel dopo-Mondiale era passato un po' sotto traccia :P

*se il Mondiale lo vince Rui Costa che al massimo arriva 5°-6° in un Tour vuoi che Contador non lo vinca?

 

EDIT

Scusami, dal modo in cui viene liquidato Indurain, anche un po' beppecontiana

Cioè la classica rappresentazione del Navarro come mostro delle cronometro (favorito dagli organizzatori che gli lasciavano oltre 100 km ogni volta) a cui non restava che resistere con estrema difficoltà sugli altri terreni. La realtà ci parla di un Indurain che sapeva anche castigare fior di corridori in volata e, alla bisogna, correva anche d'attacco su percorsi misti. Insomma, era molto più completo di tanti altri uomini da corse a tappe, a differenza di quanto spesso viene raccontato

 

Organizzatori che tra l'altro si guardavano bene dall'inserire grandi salite. O almeno, questo è quello che si evince ascoltando discorsi come quelli su Tony Martin competitivo sulle tre settimane in caso di percorsi "à la Indurain".

 

Poi vai a vedere le tappe di montagna dei Tour di Indurain, e ne trovi alcune che oggi farebbero gridare mezzo gruppo allo scandalo.

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Ho sentito delle robe assurde ma voglio intervenire solo su una cosa.

La Liegi di Schleck nel 2010 fu una delle più belle corse di un giorno collinari a cui io abbia mai assistito.Non ricordo Liegi in cui uomini partiti all'inizio della roche Che arrivano al traguardo non perdendo mai secondi da un gruppo in cui c'erano i più forti corridori da classiche degli ultimi 5 anni.Quella Liegi Andy la vinse con 1.30 sul secondo e se non fosse Andy ,verso cui c'è una persecuzione pazzesca sul forum già dal 2010, l'impresa verrebbe ricordata alla pari di Boonen e Cancellara sulla roubaix quando partirono ai 50 dall'arrivo.

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È scusate per il doppio messaggio ma la Lbl vinta da Vinikurov fu importante il ruolo di Contador che chiudeva tutti da dietro.Nonostante questo reputo Nibali più intelligente tatticamente di Contador e più forte nel contesto delle classiche ardennesi e forse anche quelle delle Fiandre ma li non lo sapremo mai.

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''La verità, però, inizia ad emergere al Giro del Delfinato, dove sembra un gradino al di sotto rispetto a Chris Froome, prima della caduta di quest’ultimo, e soprattutto al Tour, dove appare brillante solamente in occasione dell’ottava tappa.''

 

Io non so di che droga si fanno..

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sì in effetti, se questa volta Emmea, leggendo l'articolo, dovesse dare in escandescenza, avrebbe tutta la mia comprensione.

 

Ecco, questi di Olimpia Azzurra sì che sono fanboy!

 

(che poi, che il ciclismo in Spagna sia in crisi, è vero, che Contador sia ormai "la copia sbiadita" di sé stesso, è un delirio: ok, non è più forte come nel 2009-11, ma è pur sempre un signor corridore, probabilmente ancora il più forte nei GT, e quindi una "gran bella copia", altro che sbiadita!)

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