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96° Giro d'Italia


emmea90

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Ci si è divertiti lo stesso perché comunque Contador ha attaccato in maglia rosa provando a vincere altre tappe e gli altri provavano a metterlo in difficoltà. La tappa del Gardeccia credo sia stata una delle più belle mai viste.

 

Quella dell'incertezza è un fattore ma non il fattore.

Per te i fattori sono due: la presenza di Contador e la possibilità che i corridori si spezzino l'osso del collo in discesa sotto la neve.

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  • Amministratori

Ma tu non eri quello che diceva che il tratto in bus fatto alla Sanremo è stata una vergogna?

 

Hai visto le condizioni a Val di Martello?

 

Alla sanremo era messo come il Galibier dove sono arrivati. 

Ok, Val martello impraticabile? Fai 300 metri di salita, 500 o se proprio niente fai tappa per velocisti. L'annullamento resta fatto gravissimo così come la cancellazione preventiva del Giau domani senza verificarne le condizioni (da oggi pomeriggio non ha più nevicato, se non nevica domani due spazzaneve ed è praticabile...) sintomo di un'organizzazione succube.

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Che RCS sport sia succube di quel che dice Pozzato non ci sono dubbi, aspettiamo domani per giudicare sul Giau.

 

Comunque non era messo come il Galibier tanto che Belletti ha rischiato l'amputazione delle dita del piede se continuava la gara. Inoltre sul Galibier non ha nevicato come alla Sanremo.

 

L'annullamento non è un fatto gravissimo (lo è solo per te) dato che la stessa Unione Ciclistica Internazionale ha approvato e condiviso la decisione.

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Quella dell'incertezza è un fattore ma non il fattore.

Infatti ci sono stati Giri incerti che non ricorda nessuno, tipo quello vinto da Tonkov e tipo quello (che ha fatto abbastanza pietà a tutti, azione di De Gendt a parte) dell'anno scorso.

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Già il fatto che il giro è una festa solo perché lo vince un Italiano è tutto tranne che il concetto di sport e sportività.

.............................................................................................

A me non me ne frega nulla del movimento italiano, per me che lo vinca un italiano o uno straniero è lo stesso

Anche spargere con certezza accuse di doping è molto antisportivo, direi il massimo.

A me invece frega molto del movimento italiano, perché questo garantisce prestigio, investimenti da parte degli sponsor e corse vicino a casa mia. Non per sventolare la bandiera fuori dal balcone.

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Il Giro 2013 per me è stato un giro bellissimo,credo il più bello da quando seguo il ciclismo(per carità parlo dal 2009 a oggi) perchè i corridori hanno davvero dato tutto sulla strada e nel dopo gara diventando una sorta di amici per tutti.Non dico che sono dei veri e propri eroi,ma con le loro gesta hanno attirato gente sulla strada e non.Tanto per fare un esempio a scuola da me non si è mai parlato di ciclismo,ma da 3 settimane molti miei compagni e amici si sono interessati al ciclismo grazie anche all'elevato impatto mediatico della corsa.Non sarà più possibile vedere immagini del Gavia '88,immagini che molti vorrebbero rivedere per lo spettacolo ma ai corridori chi ci pensa? nemmeno io posso sapere cosa vuol dire pedalare sotto la neve in salita e ancor di più in discesa.Nibali è il vincitore giusto per tutti e spero per lui inizi una epoca vincente a partire da questo giro,poi non centra chi avesse contro: Evans,Scarponi,Uran eccetera hanno comunque onorato la corsa,infatti fino a prova contraria hanno tutti corso con il cuore,questo è il bello del ciclismo.Guardate poi tutte le storie all'interno del gruppo: Paolini che vince a 36 anni dedicandola a suo padre,Visconti che esce da un bruttissimo periodo vincendo due volte,Inxausti che dedica la vittoria a Tondo,Cavendish che porta il 108 sul palco ecc... insomma dietro ogni pedalata c'è una storia più o meno brutta,sono tutti piccoli particolari importanti che fanno il ciclismo uno sport magnifico.Discorso a parte per Di Luca,non merita neanche di essere menzionato per quello che ha fatto,meno male che è stato l'unico.Essendo anche un tifosissimo di Contador posso dire che,anche se non era presente,lo spettacolo si è visto eccome ma nulla toglie allo spagnolo,campione vero come Nibali,Evans e tutti gli altri.Tutto questo per dire che il ciclismo è uno sport magnifico e non deve essere infangato da discussioni del genere o su casi di doping.Bisogna ancora credere in questo sport

Passione pura, bravo!...appena posso meriti un +1 :wink:

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emmea, qui come nel post sul doping... la fai sempre troppo facile tu! ma possibile che non ti venga mai in mente di prendere in considerazione la remota ipotesi che, a volte, le cose possono anche essere leggermente diverse da come le vedi tu, e cmq non sempre risolvibili spostando un pullman qua e una transenna là?

 

sinceramente, con il maltempo che si è abbattuto quest'anno sul Giro, cosa poteva fare Rcs, nel momento in cui saltano pure i piani B? La fai facile a dire: carichiamo tutti sui pullman, e risbattiamo questi viziati ciclisti multimilionari (fosse vero, vai a chiedere a un Chalapud qualsiasi quanto guadagna!) sulla strada non appena le condizioni lo rendono possibile. Bravo, ammesso che sia fattibile valicare il Tonale (il Tonale eh, non il Turchino che è alto 400 metri) con 200 veicoli in movimento tra ammiraglie, pullman, moto della polizia e della carovana, ammesso che tutto questo sia possibile farlo in tempo utile per fare ripartire la corsa, ma te la prendi tu la responsabilità di garantire per la salute e la sicurezza non dico dei ciclisti (quelli, che muoiano pure congelati o in un fosso, è lo spettacolo che lo esige!) ma dei motociclisti, degli autisti, degli addetti alle transenne, dei poliziotti, ecc? Senza contare che, se è venuta una nevicata del genere a fine maggio, probabilmente i disagi per il territorio saranno anche superiori al tuo e al disagio di tutti noi spaparanzati sul divano, e che magari i mezzi e il personale della polizia e della provincia (spalaneve, spargisale, ambulanze ecc) magari servono anche per ALTRE STRADE e ALTRI INTERVENTI che servono alla gente che in quei posti CI VIVE.

 

ti faccio un esempio concreto per farti capire quanto sono piccoli i problemi che sollevi te rispetto ad altre questioni: immaginiamo che, per salvare ad ogni costo il salvabile, Rcs passi al piano C da te proposto di un "circuito" ai piedi dello Stelvio, sfruttando l'unica strada percorribile. Ripeto eh, stiamo parlando dell'UNICA strada percorribile, e non del caso Sanremo dove, a fronte di un Turchino impraticabile, la viabilità ordinaria poteva cmq essere deviata sull'autostrada, dove con le catene si riusciva a marciare. Ma porca miseria, ma se a un tizio di Bormio viene un infarto in casa e l'elisoccorso non può intervenire per il maltempo, glielo vai a spiegare tu alla famiglia che non lo si è potuto salvare perché a) i passi erano chiusi e b) "le due strade provinciali parallele proprio sotto lo Stelvio" erano chiuse per far passare la corsa????

Questo per quanto riguarda gli aspetti generali. Per quanto riguarda poi il dato tecnico, il Giro sarebbe stato molto più falsato se si fosse corso in queste condizioni, piuttosto che non correndo. Anche fare una tappa per velocisti sarebbe stata una forzatura, perché, oltre a favorirli eccessivamente nella lotta per la classifica a punti, ma poi non puoi cambiare la distribuzione dei tipi di tappa a cose fatte: la tappa in programma era una tappa di motanga e tale doveva rimanere, altrimenti meglio non farla. Sarebbe come fare la Roubaix tutta su asfalto perché è nevicato e il pavé non è percorribile, allora tanto vale non farla nemmeno! E sicuramente, per la stessa Rai, meglio è stato rinunciare ad una tappa (lasciando la responsabilità della decisione a Rcs) piuttosto che ripetere l'autogol di sabato scorso a Bardonecchia, con un buco di tre-quattro ore andato in mondovisione.

Infine, il paragone con il passato: spesso quando si parla di ciclismo eroico, è perché il passare del tempo fa sì che di un avvenimento si ricordino gli aspetti positivi e ci si dimentichi delle polemiche del momento. Nell'88 sul Gavia sono saliti con la bufera? L'anno dopo, proprio perché memori di quell'esperienza, la tappa del Gavia è saltata. E sono sicuro che se vai a dire a Chioccioli, che quella mattina del Gavia era in maglia rosa, che la scelta di correre ha salvaguardato la validità tecnica di quel Giro più di un annullamento, ti manderà molto cordialmente a ca..re. Lui e la stragrande maggioranza dei corridori che quel giorno hanno corso, mettendo a repentaglio se non la vita (non piace neanche a me farla melodrammatica) di certo mesi e mesi di preparazione, quindi mesi e mesi di lavoro.

I ciclisti professionisti sono prima di tutto lavoratori, e quindi va garantita la sicurezza loro come quella di qualunque altro lavoratore. E se proprio non possiamo fare a meno di ciclismo neanche per un giorno, ci restano le vecchie tappe su youtube, oppure Cycling Manager. Punto.

 

p.s.: e che mi dici di quegli eroi di formula 1 che - ORRORE! - nel 2009 non hanno concluso il Gp della Malesia per colpa di un monsone oppure - cosa ancora più grave - nel 2011 non hanno corso in Bahrain soltanto perché c'era la rivoluzione? checche!

 

scusate lo sfogo eh, ma quando ce vo', ce vo'!

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  • Amministratori

Caro smec, io prendo in considerazione il fatto che "a volte" le cose possono essere diverse ma a quanto pare non vale il contrario. 

Si, forse la vedo diversamente perché per me il ciclismo è "uno" sport e non "lo" sport come i molti fanatici che lo vedono come unico sport di fatica e sport eroico, che disprezzano tutti gli altri sport che non siano ciclismo, che gridano al complotto appena esce un dopato.

 

La storia delle strade chiuse proprio non la capisco. Se veniva un infarto ad uno di Susa sabato era la stessa cosa, le vie alternative ci sono.

 

Qua sembra lesa maestà dire che questo giro è stato povero dal punto di vista tecnico e guai a fare polemiche sul fatto che sono saltate ben sei montagne e mezzo. Guai a far polemica su corridori che si autoneutralizzano salite, guai a dire che le organizzazioni stanno diventando succubi. 

Però eh, "se nel 2011 avessero fatto il crostis...", tormentone andato avanti per un anno e mezzo...

 

Non capisco il senso delle corse: un Camaiore o un Pesche nettarine in più o in meno non cambiano la vita...

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Non chi di voi corra in bicletta......io si e penso che si stiano sparando piu c*****e qui che in qualsiasi altro posto sulla terra........

Ma avete idea del pericolo che c'è a correre in certe condizioni? 

sono d'accordo sul fatto che potevano cambiare la tappa e farla anche per i velocisti e non annullarla ma fare montagna ieri era impossibile e veramente pericoloso.....chi sostiene il contrario si faccia vedere  :stelle:  

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Però eh, "se nel 2011 avessero fatto il crostis...", tormentone andato avanti per un anno e mezzo...

Questo è un bel tormentone, ma...devi portare degli esempi di chi ha fatto questo discorso fino a 6 mesi fa. Per me il Giro 2011 s'è chiuso sull'Etna, così come il Giro 2013 nella crono di Saltara, massimo al Montasio, il Giro 2006 alla Maielletta e quello del 2007 a Briancon. Il resto al 99% serve a definire le altre posizioni o ad assegnare le maglie

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  • Amministratori

 

Ciao a tutti.

E' il giorno del sondaggio.

Mi piacerebbe conoscere i vostri pareri sul Giro d'Italia che purtroppo si conclude domani.

Con Wiggins e Hesjedal che se la sono data a gambe, Nibali - di per sè fortissimo e legittimo proprietario della sfida, e dunque onore al merito - si è trovato la via verso il trionfo agevolata.

Quel che mi interessa è conoscere i vostri pareri per quello che il tempaccio ha provocato sul un Giro d'Italia che:

- ha spianato 5 passi di 1^ categoria, 2 di 2^ e la Cima Coppi (Stelvio);

- ha cancellato il Sestriere (e fingiamo pure che il Moncenisio sia stato scalato...);

- ha perso un tappone intero e mutilato quello che sarebbe stato determinante;

- ha perso 131,1 km di salita pura degli annunciati 433,1 (vale a dire -32%);

- ha rinunciato a 8.476 metri di dislivello sui complessivi 25.922 (-30,5%);

- etc.

In altre parole: che cosa rimarrà nella mente della gente del Giro d'Italia 2013?

Il dibattito è aperto.

Grazie per le vostre risposte. Astenersi...perditempo.

 

by Angelo Zomegnan

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Si, forse la vedo diversamente perché per me il ciclismo è "uno" sport e non "lo" sport come i molti fanatici che lo vedono come unico sport di fatica e sport eroico, che disprezzano tutti gli altri sport che non siano ciclismo, che gridano al complotto appena esce un dopato.

Ah, su questo...

 

1) sei tu che vuoi i ciclisti eroi a tutti i costi

 

2) tu ragioni esattamente come il giornalista sportivo prestato a sprazzi al ciclismo (quello che sostiene che Nibali dovrebbe andare ora a prendersi il Tour....lui ha la fissazione per Vince tu per Contador, ma la sostanza è la medesima)...ragione per cui il giorno che arriva una fuga è una delusione e ragione per cui oltre a 5-6 corridori fenomenali (che continui a considerare tali anche quando per ragioni contingenti non lo sono...né forse lo sono mai stati in realtà, vedi Schleckino) gli altri sono pippe, che vincono perché gli altri non sono in forma o perché dopati...

 

3) non disprezzo gli altri sport rispetto al ciclismo, anzi ne seguo molti, con la consapevolezza che la diffusione di pratiche dopanti non è inferiore in molti di essi (anzi)

 

Alla luce di questi 3 punti direi che risiede il nocciolo della discussione fra te e quasi tutti coloro che scrivono qua dentro.

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  • Amministratori

Ah, su questo...

 

1) sei tu che vuoi i ciclisti eroi a tutti i costi

 

2) tu ragioni esattamente come il giornalista sportivo prestato a sprazzi al ciclismo (quello che sostiene che Nibali dovrebbe andare ora a prendersi il Tour....lui ha la fissazione per Vince tu per Contador, ma la sostanza è la medesima)...ragione per cui il giorno che arriva una fuga è una delusione e ragione per cui oltre a 5-6 corridori fenomenali (che continui a considerare tali anche quando per ragioni contingenti non lo sono...né forse lo sono mai stati in realtà, vedi Schleckino) gli altri sono pippe, che vincono perché gli altri non sono in forma o perché dopati...

 

3) non disprezzo gli altri sport rispetto al ciclismo, anzi ne seguo molti, con la consapevolezza che la diffusione di pratiche dopanti non è inferiore in molti di essi (anzi)

 

Alla luce di questi 3 punti direi che risiede il nocciolo della discussione fra te e quasi tutti coloro che scrivono qua dentro.

 

Già il punto 3 conferma quanto detto.

A proposito di questo, ho letto ieri sera una intervista interessante di Stagi, ma la metto di là dato che riguarda il doping.

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Nibali come Pantani, Nibali meglio di Indurain, Nibali miglior uomo per le corse a tappe, Nibali miglior corridore al mondo, Nibali meglio di Dio. Questo mi rimarrà. :)

 

Se non erro lo scrivono giornalisti che non seguono in prima persona il ciclismo (o che lo seguono ma che sanno che per vendere i giornali devono colpire l'attenzione) o tifosi sfegatati (che rappresentano una minoranza di tutti i tifosi che seguono il ciclismo).

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Se non erro lo scrivono giornalisti che non seguono in prima persona il ciclismo (o che lo seguono ma che sanno che per vendere i giornali devono colpire l'attenzione) o tifosi sfegatati (che rappresentano una minoranza di tutti i tifosi che seguono il ciclismo).

Eh, ma infatti, a me rimarrà questa esaltazione senza una reale prova che permette di dire queste cose..

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Nibali come Pantani, Nibali meglio di Indurain, Nibali miglior uomo per le corse a tappe, Nibali miglior corridore al mondo, Nibali meglio di Dio. Questo mi rimarrà. :)

Esempio dei giornalisti di cui al punto 2) del mio elenco. Però se lo dicessero di Contador siamo a posto :wink:

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Eh, ma infatti, a me rimarrà questa esaltazione senza una reale prova che permette di dire queste cose..

 

Ma infatti ti sto dicendo che l'esaltazione c'è stata da chi non è radicato bene nel mondo del ciclismo o da chi vuole vendere più copie del proprio giornale. Un vero tifoso di ciclismo sa bene che Pantani era inarrivabile come talento e forse solo fra 50 a 100 anni ce ne sarà un'altro come lui, o come lo stesso Indurain per fare un esempio. 

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Per adesso l'unico corridore crepato in discesa era in una discesa asciutta, semplice, e in una giornata di sole.

 

Ricordo che il pubblico "pur di vedere lo spettacolo" è quello che decreta il successo di una corsa, la sua importanza e ovviamente il giro di soldi coi diritti TV. E ripeto che l'annullamento di una tappa è un fatto gravissimo. Pur di vedere lo spettacolo i piloti di F1 ogni weekend rischiano la vita in prototipi che vanno a 320 l'ora perché prendono un lauto stipendio per questo.

 

O, se questo è l'andazzo, almeno si smetta di chiamarli "eroi" per tappe come quella di Bardonecchia. Il ciclismo eroico era altra cosa.

 

Giusto qualche manciata di De Stefano ha parlato di ciclismo eroico per una tappa come quella di Bardonecchia, per il resto non mi pare si sia avuta chissà quale esaltazione.

 

E' quello che farò domani probabilmente.

 

Domenica a Brescia spero che la piazza li sommerga di fischi. E non per oggi ma per tutto l'atteggiamento culminato con la vergognosa scena del moncenisio.

 

Sì, vai tranquillo.

 

Già il fatto che il giro è una festa solo perché lo vince un Italiano è tutto tranne che il concetto di sport e sportività.

 

A me non me ne frega nulla del movimento italiano, per me che lo vinca un italiano o uno straniero è lo stesso. L'italia non ha trovato proprio nulla come non aveva trovato Cunego nel 2004 e non aveva trovato Simoni nel 2003 perché QUESTO è il livello di questo giro.

 

E allora se a voi piace il giro solo perché "vince un italiano" e chi se ne frega del resto io dico mille, duemila volte migliore il giro dell'anno scorso con tappe vere e incerto fino all'ultimo. Questo giro è stata la morte di questa corsa e chi valuta una corsa bella solo in base al fatto che la vinca un connazionale è la morte del tifo.

 

Io tifo per il ciclismo vero, per i migliori a confronto, per la serietà dell'organizzazione e di chi diffonde la corsa nel mondo e questi non sono valori che ho visto in questa corsa.

 

Ah l'arrivo a Brescia è l'ennesima vergogna di RCS che per 50.000 € in più ha venduto la sua storia.

 

Non è che il Giro sia una festa perché lo vince un italiano, ma è ovvio che la vittoria di un italiano generi più entusiasmo fra la gente, e dunque un maggior seguito. Io non ho mai tifato (solo) in base alla nazionalità, dopo Pantani ho tifato Vinokourov, che non è propriamente un mio conterraneo. Però è ovvio che il tifoso medio, che poi è quello che determina il maggiore o minore seguito di un'edizione rispetto alle altre (perché il vero appassionato segue il Giro a prescindere, ma c'è una larga fetta di potenziale pubblico che viene attirata o meno a seconda degli sviluppi della gara), sia più propenso a guardare una corsa in cui un italiano di spicco viene consacrato (perché vincere un Giro dopo aver vinto la Vuelta e fatto altri podi al Giro e al Tour può non essere una consacrazione solo se si ritiene che i risultati precedenti siano tali da non necessitare più di consacrazione).

 

Il Giro dell'anno scorso è stata una gara di livello tecnico modesto, ma soprattutto tra le più insulse che io ricordi. Sarà anche stato incerto, ma me ne faccio poco dell'incertezza, se viene ottenuta attraverso il nulla di fatto.

 

L'arrivo a MIlano non è minimamente necessario, è l'arrivo più gettonato ma sai benissimo che ce ne sono stati tantissimi altrove. Tra l'altro, il punto fondamentale non sono i 50.000 euro, ma il fatto che ai milanesi il Giro dà fastidio. Perciò RCS fa benissimo a farsi ospitare da chi è felice di avere la conclusione della corsa, anziché farsi sopportare.

 

Ci si è divertiti lo stesso perché comunque Contador ha attaccato in maglia rosa provando a vincere altre tappe e gli altri provavano a metterlo in difficoltà. La tappa del Gardeccia credo sia stata una delle più belle mai viste.

 

Quella dell'incertezza è un fattore ma non il fattore.

 

Al massimo una delle più dure, ma i due concetti non coincidono.

 

Eh, ma infatti, a me rimarrà questa esaltazione senza una reale prova che permette di dire queste cose..

 

L'esaltazione è anche un modo per attirare il pubblico occasionale di cui sopra. Però è anche vero che uno può analizzare una corsa sulla base di chi c'è, non degli assenti; ed è un fatto che Nibali abbia fin qui dominato il Giro con una superiorità perfino più netta di quanto dica il già cospicuo vantaggio in classifica.

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  • Amministratori

Ma infatti ti sto dicendo che l'esaltazione c'è stata da chi non è radicato bene nel mondo del ciclismo o da chi vuole vendere più copie del proprio giornale. Un vero tifoso di ciclismo sa bene che Pantani era inarrivabile come talento e forse solo fra 50 a 100 anni ce ne sarà un'altro come lui, o come lo stesso Indurain per fare un esempio.

 

Mi permetto di far notare dal mero punto di vista matematico, senza tirare in ballo altri ciclisti, che in carriera Pantani ha vinto UN giro e UN tour seppure nello stesso anno. Ma se ne parla come se ne avesse vinti dieci, dodici o quindici.

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Mi permetto di far notare dal mero punto di vista matematico, senza tirare in ballo altri ciclisti, che in carriera Pantani ha vinto UN giro e UN tour seppure nello stesso anno. Ma se ne parla come se ne avesse vinti dieci, dodici o quindici.

 

Mi pare lui abbia parlato di talento, non di palmares.

 

Posto che dal riferimento a Indurain, immagino intendesse dire che non nascerà un altro scalatore come Pantani per un pezzo, non che non nascerà un corridore del suo stesso valore in assoluto.

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Mi pare lui abbia parlato di talento, non di palmares.

 

Posto che dal riferimento a Indurain, immagino intendesse dire che non nascerà un altro scalatore come Pantani per un pezzo, non che non nascerà un corridore del suo stesso valore in assoluto.

Pantani aveva fondamentalmente un talento, quello di essere matto, in senso buono..

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Pantani aveva fondamentalmente un talento, quello di essere matto, in senso buono..

 

Mi pare ne avesse anche qualcun altro, perché quando Indurain disse che quando partiva lui era meglio non provare a seguirlo, dubito intendesse che erano attacchi talmente pazzi che non ne valeva la pena.

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1) Mi pare lui abbia parlato di talento, non di palmares.

 

2) Posto che dal riferimento a Indurain, immagino intendesse dire che non nascerà un altro scalatore come Pantani per un pezzo, non che non nascerà un corridore del suo stesso valore in assoluto.

 

1) Hai già risposto tu :wink: Ad esempio sempre parlando di F1, G. Villeneuve non ha vinto un emerito nulla rispetto a tanti altri ma era un fenomeno (parlando di talenti) un po' come Pantani.

 

2) Intendevo dire esattamente che uno come Pantani, con un talento simile sulle montagne e con quel pizzico di pazzia nell'attaccare e riattaccare anche dove i più avrebbero tentennato, non penso che nasca se non fra 50 o 100 anni.

Anche uno come Indurain, ma in questo caso per il suo talento nell'essere fenomeno a cronometro e forte anche in salita, sicuramente nasce, ma sicuramente non ne nasce uno ogni anno.

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Caro smec, io prendo in considerazione il fatto che "a volte" le cose possono essere diverse ma a quanto pare non vale il contrario. 

Si, forse la vedo diversamente perché per me il ciclismo è "uno" sport e non "lo" sport come i molti fanatici che lo vedono come unico sport di fatica e sport eroico, che disprezzano tutti gli altri sport che non siano ciclismo, che gridano al complotto appena esce un dopato.

 

La storia delle strade chiuse proprio non la capisco. Se veniva un infarto ad uno di Susa sabato era la stessa cosa, le vie alternative ci sono.

 

Qua sembra lesa maestà dire che questo giro è stato povero dal punto di vista tecnico e guai a fare polemiche sul fatto che sono saltate ben sei montagne e mezzo. Guai a far polemica su corridori che si autoneutralizzano salite, guai a dire che le organizzazioni stanno diventando succubi. 

Però eh, "se nel 2011 avessero fatto il crostis...", tormentone andato avanti per un anno e mezzo...

 

Non capisco il senso delle corse: un Camaiore o un Pesche nettarine in più o in meno non cambiano la vita...

il ciclismo è il mio sport preferito, come no, ma non me ne considero assolutamente un fanatico e ho sempre detto (anche su questo forum) che i suoi mali dipendono esclusivamente dal suo interno, a cominciare dal livello di tanti organizzatori di corse e dirigenti.

Per il discorso delle strade: un conto è correre in Val di Susa dove ci sono due statali parallele di fondovalle, l'autostrada e la ferrovia, e dove il gruppo è passato una sola volta. Altra cosa sarebbe stata, come hai proposto tu, un circuito sulle uniche due strade alternative allo Stelvio, il che non avrebbe lasciato alternative alla viabilità ordinaria. E mai nella vita autorizzeranno una  corsa ciclistica che con il suo passaggio isoli completamente una vallata, fosse anche solo per mezz'ora. E ci mancherebbe se fosse il contrario!

Il Crostis è un discorso completamente diverso: lì c'era il sole, e se la discesa era veramente così pericolosa il problema andava sollevato mesi prima, non il giorno stesso della gara, per cui è stato sì un capriccio dei corridori quella volta. Ma non è mica un caso se, finito quel Giro, Zomegnan è stato mandato a casa: il boicottaggio del Crostis è stato proprio il frutto dei pessimi rapporti tra corridori e diesse da una parte e organizzatori dall'altra. L'atteggiamento di Acquarone e Vegni, che tu definisci succube, secondo me è semplicemente più disteso e intelligente di quello di "sire" Zomegnan. Perché i ciclisti non vanno esaltati, ma nemmeno demonizzati, e se tu da organizzatore tiri troppo la corda alla fine chi ti viene a correre al Giro? Pirazzi e Chalapud (con tutto il rispetto)?

Poi per carità, questo Giro alla fine è stato povero dal punto di vista tecnico, e allora???? Qui bisogna mantenere il senso delle cose: meglio un Giro tecnicamente mutilato (e pazienza) che anche un solo moticiclista (giusto per dire) al seguito della carovana morto o gravemente ferito per un incidente.

Vabeh che se per te "le gare a tappe di una settimana valgono come un'amichevole di agosto", vorrà dire che tutto sommato non ci capisci poi tanto di ciclismo... abbi il coraggio di confermare che un Paesi Baschi vale un Trofeo Tim, dai!

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  • Amministratori

Nemmeno il tempo di girare su Rai Sport 1 per vedere quanti km mancavano che sento Beppe Conti parlare di Contador e Froome:

"Questo Nibali è in grado di contrastare questi due signori e di vincere il Tour de France"

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Nemmeno il tempo di girare su Rai Sport 1 per vedere quanti km mancavano che sento Beppe Conti parlare di Contador e Froome:

"Questo Nibali è in grado di contrastare questi due signori e di vincere il Tour de France"

 

è dal montasio che lo dicono. Ormai è all'ordine del giorno.
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Nemmeno il tempo di girare su Rai Sport 1 per vedere quanti km mancavano che sento Beppe Conti parlare di Contador e Froome:

"Questo Nibali è in grado di contrastare questi due signori e di vincere il Tour de France"

Sì, ma è inutile che combatti una crociata in questo forum, fingendo che qualche utente sia d'accordo con questa affermazione.

Il Giro dell'anno scorso è stata una gara di livello tecnico modesto, ma soprattutto tra le più insulse che io ricordi. Sarà anche stato incerto, ma me ne faccio poco dell'incertezza, se viene ottenuta attraverso il nulla di fatto.
Infatti su una battaglia a stilettate, molto poco entusiasmante, giocata per lo più ai -1. E il percorso dell'anno passato consentiva tantissimo...infatti l'unico sussulto l'ho avuto sullo Stelvio...il Giro senza dubbio peggiore che mi ricordi
Se poi guardiamo indietro vediamo che ci sono Giri conclusi al fulmicotone prestissimo finiti nel dimenticatoio, mentre ad esempio quello del 90 di Bugno, dominato dalla prima all'ultima tappa, è stato uno dei più seguiti e ancora oggi ricordati.

L'arrivo a MIlano non è minimamente necessario, è l'arrivo più gettonato ma sai benissimo che ce ne sono stati tantissimi altrove. Tra l'altro, il punto fondamentale non sono i 50.000 euro, ma il fatto che ai milanesi il Giro dà fastidio. Perciò RCS fa benissimo a farsi ospitare da chi è felice di avere la conclusione della corsa, anziché farsi sopportare.

Milano è l'arrivo più gettonato per ragioni organizzative e per vicinanza alle montagne. Detto questo, siccome non è che ci perdiamo uno scenario da Champs Elysees e vista soprattutto l'evidente ragione che spieghi (che ha portato nel 2011 anche ad un lieve accorciamento della crono finale mi pare), si arrivi pure da un'altra parte...E in questo credo che Brescia sarà all'altezza

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