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Arrivava finalmente il Giro del Lazio, la corsa di casa della nostra squadra, e di Proni e Ascani, ci tenevamo tutti a fare bene, specialmente loro 2, che infatti si gettarono all'assalto dall'inizio, Alessandro beccò la fuga buona, non era in forma, e quindi aveva deciso di onorare la corsa con un'azione da lontano, per poi lasciare nel finale il proscenio a me e Arekeev negli ultimi km. Comunque passare nei propri paesi in testa, applaudito dal pubblico valeva quasi una vittoria

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Alessandro era determinato a vomitare l'anima in quella gara, rispose anche al contrattacco di Roche e Noè, gettandosi giù nella picchiata che dai Castelli Romani portava al litorale tirrenico

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A 15km dall'arrivo per la sua fuga si spense, venne ripreso e, stremato, anche staccato, intanto Colom accese la miccia, seguito da Moletta, Bertagnolli e Arekeev

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Il trentino della Diquigiovanni era quello che ne aveva di più, piantò gli altri tre, ripresi da un gruppetto di contrattaccanti,ai -3 aveva un vantaggio rassicurante

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Roojakkers fece una rimonta disperata, che si fermò a una bicicletta da Bertagnolli, Alex con crinta arrivò 4° dietro anche a Hollenstein

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Alla fine eravamo soddisfatti, Proni era stravolto, ma felice, aveva onorato la corsa di casa, Arekeev si confermava in gran forma, anche se il podio era sfuggito di un soffio

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splendida... mettici qualche altro spnsor che ne so adidas specializes qualcosa!!!

In effetti qualche sponsor tecnico ci potrebbe star bene

Come sponsor maglie mi piacerebbe Macron (era la tuta di quando facevo basket a 12 anni)

macron.jpg

Come sponsor materiale ORBEA

Orbea-Logo.gif

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Poi ci aspettava il Trittico Lombardo, appuntamento classico dell'estate italiana, iniziava con la Tre Valli Varesine, noi non eravamo molto carichi, per una squadra di soli 11 uomini la fatica ad agosto iniziava a farsi sentire, comunque Ascani partì in fuga per non lasciare nulla di intentato

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Si decideva tutto come previsto sullo strappo finale, Stadler part' per primo, Arekeev e Proni provarono a seguirlo, ma le gambe erano quelle che erano

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A spuntarla alla fine fu un altro svizzero, Elmiger, uno degli uomini più in palla del momento che bissava l'appennino, il migliore dei nostri Arekeev solo 19°, una delusione

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La Coppa Agostoni fu ancora peggio, tutti fuori dai 30, con vittoria in solitaria di Colom, le energie si vedeva che cominciavano a scarseggiare, dopo una stagione bella ma stancante

Rimaneva la Bernocchi, la più morbida e quindi più adatta a noi, dovevamo ottenere un bel risultato per rimediare, nessuno in fuga, dovevamo stare pronti nel finale, quando si sarebbe accesa la bagarre, e così fu, con Pidgorniy a prendere l'iniziativa, Alex, il più scalatore di noi provò a seguirlo, noialtri restammo in gruppo a guardare

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Si formarono due gruppetti di una quindicina di elementi l'uno, nel primo c'era Alex, nel secondo io e Gobbi, che cercavamo di rientrare essendo più veloci del russo

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Però mentre avveniva il ricongiungimento, sfruttando il momento di confusione allungò Garcia Rena della Miche

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Si sganciò poi un gruppetto di contrattaccanti, portato via da Baliani e Visconti, Arekeev, indomabile, rispose all'attacco, mentre Gobbi cercava anche lui di reagire, io avevo sofferto troppo in salita e per rientrare e rimasi indietro

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ma lo spagnolo era irraggiungibile, resistette alla rimonta di Baliani, cogliendo un successo abbastanza a sorpresa

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Gobbi e Arekeev chiusero 5° e 6°, dietro al duo Flaminia Giordani-Biondo

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La Coppa Bernocchi salvava il bilancio di questa trasferta, ma si capiva che ormai le energie erano al lumicino per tutti noi, nelle corse dopo sarebbe stata dura, ma in fondo con 10 vittorie la stagione della Gentilini era positiva

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Si andava poi in trentino per il trofeo Melinda, Bindi partì subito all'attacco dal mattino, per non lasciare nulla di intentato

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Ai -35 la situazione pareva buona quando ecco il patatrac, Gobbi e Bertuola, che avrebbero dovuto scortare Arekeev fin sull'ultimo strappo, si urtarono, finendo per terra

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Alex ci provò come potè, ma senza nessuno al fianco spese molto prima del momento decisivo, e si trovò in fondo sullo strappo deciso

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Il russo chiuse fuori dai venti, unica consolazione il fatto che a vincere fu Capecchi, uomo di punta della Gentilini per il 2010

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Dopo un deludente giro del Veneto vinto da Pidgorniy (Bertuola 14°) Ruslan e Guido decisero che per quest'anno era abbastanza, avevamo lottato con grinta per 7 mesi, a volte anche oltre le nostre possibilità, ora ci aspettava un pò di riposo, forse qualcuno avrebbe fatto i mondiali, io e Lukasz forse saremmo stati chiamati, ma la mente era proiettata al 2010

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capecchi è un fenomeno

mah... è un corridore che 2 punti in più o in meno in collina fanno molta differenza....vincerebbe tranquillamente in pro tour Polonia e Plouay, fa sfaceli in continental....può far bene a San sebastian e Lombardia....ma sulle classiche delle ardenne è troppo penalizzato....

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Intanto la squadra si rafforzava in vista dell'anno successivo, si sarebbe tentata la scalata nel Pro Tour, e servivano corridori più competitivi della pur buona coppia formata da me e Arekeev, nelle corse in linea il capitano sarebbe stato Eros Capecchi, arrivato dalla Fuji Servetto, forte in collina ed eccezionale discesista, anche se scarsino sul passo

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Nelle corse a tappe più morbide invece avremmo avuto il forte cronoman strappato ai rivali della Flaminia, Maurizio Biondo, capace di difendersi anche sulle salite non troppo impervie, e se necessario buon passista per scortare gli altri, insomma un corridore a tutto tondo

Biondo.jpgBIONDO%20Maurizio.JPG

Per fare tanto lavoro sporco invece arrivava il veneto Mauro Facci, passistone infaticabile, buono sia per tenere la corsa sotto controllo che per scortare i capitani o andare in fuga dal mattino

Facci.jpgfacci1.jpg

C'erano anche due corridori che conoscevo bene, con cui da giovane avevo corso molto, il primo era Matej Mugerli, sloveno come me, bravo in collina, ma completo e in grado di giocarsela sia come battitore libero che come gregario, prezioso in tutte le occasioni

Mugerli.jpgmugerli06010v9x.jpg

E poi Matija Kvasina, croato, uno dei pochi professionisti della sua nazione, passista scalatore, che sarebbe stato un gregario prezioso un pò dappertutto, anche se avrebbe probabilmente patito il passaggio dal ciclismo balcanico, di basso livello dove era protagionista assoluto a quello italiano , dove sarebbe stato una comparsa

Kvasina.jpga449_07Belvedere.jpg

Nota: Kvasina nella foto è quello a sinistra con la maglia della Loborika, non ho trovato una foto decente in cui fosse da solo

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Poi a completare il team sarebbe arrivato un terzetto tedesco, il primo sarebbe stato l'uomo di punta per le corse a tappe, forte in salita, ma resistente anche sul passo, dalla Milram, Christian Knees

Knees.jpgChristian_Knees_2.jpg

Un buon velocista per affiancare Marco, anche lui dalla Milram sarebbe stato l'uomo chiave delle volate, Paul Voss

Voss.jpg2007Overijse_09.jpg

Infine un giovane cronoman, Marcel Kittel, buon gregario per le cronosquadre e per le corse collinari morbide, e discreto prospetto

Kittel.jpgkittel.jpg

Ci lasciava invece Piergiorgio Camussa, autore di una stagione deludente, anche se va detto che era stato penalizzato dagli infortuni, mentre Camponogara sarebbe diventato il terzo DS, ritirandosi dalle corse, saremmo stati quindi in 17 a tentare l'impresa della promozione, in barba alle scaramanzie italiane.

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