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Poi loro partivano per il Lagkawi, corsa di punta del calendario asiatico, con Capecchi ancora capitano, Corsini per le numerose volate, e gli altri a supporto, Mitija ogni giorno mi raccontava la tappa, per telefono, email o come riusciva a raggiungermi dall'altro capo del mondo. Nella prima Siro e Ruslan gli avevano subito ordinato di mostrare che erano lì per fare sul serio, Kvasina, Mugerli, Gobbi e Ascani furono messi alla frusta per riprendere i fuggitivi di giornata

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Questo serviva perchè nel finale c'erano due strappetti perfetti per Eros, che nella discesa dopo il primo si lanciò all'attacco

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Allo scollinamento del secondo aveva preso un bel vantaggio su un gruppo insicuro nell'inseguimento

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Al traguardo riuscì a far segnare 45" fra lui e il gruppo, regolato da Riccio, gran bella impresa e maglia di leader per lui

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Il secondo giorno partivano così con la maglia di leader e Mitija e gli altri uomini di fatica sapevano che avrebbero duvuto sobbarcarsi il lavoro di controllare la corsa, almeno finchè la squadra di Lodevyck, il miglior sprinter in corsa non prese in mano la situazione

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Proni e Biondo, che non avevano partecipato all'inseguimento provarono ad improvvisare un treno per Corsini

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Ma il bretone Bonsergent partì come una scheggia, fulminando tutti, e relegando il buon Marco al 5° posto

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Terza tappa, ancora loro 4 a lavorare, Mitija diceva che con il caldo torrido e umido della Malesia era veramente un inferno, che a fine corsa aveva buttato 10 litri di sudore, ma la situazione tattica lo imponeva

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Nel finale il gruppo venne falciato da una brutta caduta, che coinvolse Bonsergent, secondo in classifica, oltre a uomini importanti come Caruso e il connazionale di Mitija, Kiserlovski, che persero circa 2'. Eros dovette usare tutte le sue doti di funambolismo per restare in piedi e in gruppo.

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In volata la spunto Lodevyck, Marco non riuscì a trovare spazio, così lo sprint toccò ad Alessandro Proni, che chiuse 7°, un buon piazzamento per lui che certo non era un velocista

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L'avventura in Malesia proseguiva con volate in mezzo al caldo soffocante, per Mitija, Matej, Luca e Michele era un massacro controllare la corsa ogni giorno, tanto che spesso si staccavano stremati nel finale, ma le fughe spesso erano anche numerose, e la classifica cortissima, quindi così si doveva fare

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La volata vide un mezzo anticipo di Radochla, con marco lì a sgomitare

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Arrivarono tutti appaiati, ci vollero due minuti di fotofinish per dirimere la questione, a favore del sudafricano Impey della Sparkasse, Marco secondo e beffato, un'inizio stagione all'insegna del piazzamento per lui

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La tappa successiva vide ancora una volata furibonda, con Pohl e Bacquet a partire per primi

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Ma alla fine emerse Lodevyck di prepotenza, secondo ancora Corsini, grintoso come sempre, ma sempre senza quel qualcosa per vincere, per altro il belga così si portava a soli 12" in classifica da Capecchi, diventando molto pericoloso, visto che l'unico arrivo in salita era blando e il velocista della Topsport avrebbe potuto reggere

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Ancora volata, ancora Pohl ad anticipare, con Corsini a centro strada a sgomitare

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Stavolta al tedesco andò meglio, e riuscì a resistere, Marco solo 8°

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Ultima volata prima della tappa decisiva, stavolta Biondo provò a lanciare Corsini, pur non essendo proprio un apripista

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Infatti neanche stavolta Marco piazzò la zampata vincente, con Bonsergent e la Bretagne a festeggiare, Corsini 3°, ancora piazzato

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bene alla fine questi sono gli sprint piu' divertenti ...poi il vincere o non vincere lo fa anche tanto la fortuna !

Più che altro lo fa il 66 in pianura di Corsini, se arriva alla volata con un terzo di barra gialla è un mezzo miracolo, comunque secondo me una modifica che dovrebbero fare è abbassare l'importanza del valore pianura, nella realtà per Cancellara non è facile staccare di forza Rujano in pianura, nel gioco un corridore con 3-4 punti in più ti distrugge in 10km

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Era la tappa decisiva, con una salita finale di 30km al 3%, a detta di Kvasina "Una boiata allucinante, che solo in un paese in cui non capiscono un cazzo di ciclismo potevano inventarsi", evitai di fargli notare che anche la Croazia non aveva dato tutti questi campioni al ciclismo, per non finire in un turbinio di nazionalismi slavi e continuare invece a farmi raccontare la corsa. Anche Corsini diede una mano a contenere una fuga di una decina di corridori promossa da un indomabile Tankink traferito alla Sparkasse

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Sull'interminabile falsopiano finale fu Kadri ad aprire le danze, seguito da Garcia Etxegibel e da un ottimo Biondo in veste di stopper

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Dopo un poco avvenne un fatto inspiegabile, non si sa se per insipienza tattica o in un curioso tentativo di bluffare il secondo in classifica, Lodevyck, pur essendo un velocista, allungò, Capecchi pur sorpreso non si fece trovare impreparato

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In testa si formò un gruppetto, con Capecchi, Biondo, Pozzovivo, Matisyak, Kadri e Moreno Bazan, Maurizio si portò in testa a tirare per il capitano, visto che gli avversari più insidiosi in classifica erano staccati

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Nel finale Pozzovivo e Matisyak allungarono per giocarsi la tappa, Eros era tranquillo, avendo oltre un minuto di vantaggio su di loro

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Il polacco la spuntò in volata a due, mentre Capecchi si prendeva il terzo posto staccando gli altri gli inseguitori, Biondo, 4°, salì in quinto posto generale

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Ormai il più era fatto, con Lodevyck che aveva pagato la sua tattica folle con circa due minuti di ritardo, il che era un bel sollievo, visto che altrimenti gli sarebbe bastato un secondo posto per scavalcare Capecchi, restava il circuito finale di Kuala Lumpur, lungo il quale evitare imboscate, quindi tutti, tranne Eros e Marco, in testa al gruppo

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La corsa si concluse, da copione, in volata, second successo di fila per la CCC, stavolta con Smolen, su Bonsergent e un eterno piazzato Corsini

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Stavano tutti festeggiando il trionfo di Eros, quando Siro, che dalla seconda ammiraglia aveva visto tutto li raggiunse:<Marco, Maurizio!!!>

<Che c'è?> rispose Corsini a metà fra lo stupito e lo spaventato

<C'è un buco nel gruppo, a metà pelotòn hanno dato 2' di distacco, siete 2° e 5° in classifica!!!!>

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I due esplosero in un urlo di gioia, la trasferta asiatica finiva in modo veramente trionfale, dominio totale in classifica, anche se grazie un pò al caso, visto che il ventaglio non era un piano studiato

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L'esordio italiano sarebbe avvenuto a Grosseto, con Bertuola al posto di Ascani, visto il percorso più impegnativo. Non so se riuscirò a raccontarvi una corsa vista da casa e vissuta grazie alla telecronaca di Sgarbozza con lo stesso coinvolgimento di quando sono in gruppo, ma cominciamo, nella prima tappa Mitija partì subito all'attacco del GPM, e fece centro visto che l'unico a contrastarlo fu Cadamuro, velocista della Miche

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Nel discesone subito dopo inve Mugerli allungò decisamente, nessuno fu in grado di seguire le traiettorie perfette disegnate da Matej, che per 50km si trovò in fuga solitaria

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Dopo un pò venne raggiunto da Sacchi, neo acquisto della Liquigas, ma anche in due la loro sorte era segnata

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Ma il gruppo a 20km dall'arrivo si spezzò in due causa ventagli, i miei compagni di squadra erano tutti davanti, situazione ottima, visto anche che molti uomini di classifica erano attardati

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Riuscirono a sfruttare bene la superiorità numerica, con Proni che andò a vincere in volata davanti a Furlan, sulla carta più specialista di questi arrivi, tuttavia fu l'unico risultato, visto che decisero di neutralizzare tutti i distacchi (anche nell'ordine di 3'-4') inflitti, se già io mi incazzai non poco da casa figuriamoci il loro stato d'animo all'arrivo

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Nella seconda tappa comunque si ricominciava, con Mitija ancora a caccia di GPM

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Si prese altri 6pt, staccando i compagni di fuga e proseguendo poi per 20km da solo, ma la sua sorte era segnata

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Nell'ultma discesa Capecchi, Mugerli e Biondo partirono a tutta, in contropiede su un allungo di Visconti

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Eros si rialzò, Matej e Maurizio, buoni passisti, invece continuarono

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Alla fine Rigotto e Palumbo li saltarono nell'ultimo km, ma Maurizio chiuse 3° e Matej 5°, buon risultato, Rigotto strappò inoltre la maglia a Alessandro, per miglior somma di piazzamenti, buono, vistò che così il peso di controllare la corsa nell'ultima tappa sarebbe stato sulle spalle della Diquigiovanni

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Ultima tappa, arrivo in salita che decideva di solito il risultato della gara, nel 2009 aveva premiato Visconti, poi passato alla Lampre, ora si presentava abbastanza aperta, Mitija intanto si prendeva un giorno di riposo visto che la sua maglia GPM pareva al sicuro, così la corsa della Gentilini iniziò a soli 40km dal traguardo, con l'attacco di Mugerli, in occasione del quale la Diquigiovanni spese il vecchio Simoni per chiudere, a favore di un Rigotto che non aveva possibilità di vittoria

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Matej venne ripreso, e in contropiede accelerò Bailetti, portando vi un gruppetto importante, con Visconti e Tiralongo, oltre a Biondo e Capecchi, pronti a reagire

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Nell'ultima discesa Eros partì secco, lasciando tutti sul posto, anche Maurizio che aveva provato a seguirlo

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Sull'erta finale Eros guidava, con Maurizio poco dietro e poi Bailetti e Visconti che non sembravano riuscire a recuperare

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Vedendo che gli inseguitori erano lontani, Capecchi decise di lasciar passare il suo compagno di squadra, per ringraziarlo dell'aiuto dato sia in Francia che in Malesia. Ancora una bella doppietta per i miei compagni di squadra, anche se a posizioni invertite, terzo Visconti

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