Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2021

Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
Leggi di più

Ecco la mia storia...


Messaggi raccomandati

  • Risposte 417
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

i corridori sono per me abbastanza inadatti a fare punti nel pro tour ...ovvimaente dipende dal libello di difficolta ...visto che cmq sei al terzo anno efimkin puo far benissimo al giro e vuelta oltre che in giri minori ...per gli altri a difficile o estremo sarebbe mooolto dura arrivare nei 10 delle classiche ...penso che era meglio se ti concentravi su un paio di super e 4-5 gregariotti minori

Link al commento
Condividi su altri siti

i corridori sono per me abbastanza inadatti a fare punti nel pro tour ...ovvimaente dipende dal libello di difficolta ...visto che cmq sei al terzo anno efimkin puo far benissimo al giro e vuelta oltre che in giri minori ...per gli altri a difficile o estremo sarebbe mooolto dura arrivare nei 10 delle classiche ...penso che era meglio se ti concentravi su un paio di super e 4-5 gregariotti minori

Mettere su una squadra da Pro Tour con 120000€ non è facile, tieni conto che già uno Joaquin Rodriguez si sarebbe preso due terzi del budget. A questo punto ho deciso di puntare su un buon capitano non troppo costoso (20000€) come Efimkin, e una squadra di discreti corridori con cui provare a piazzarmi nelle brevi corse a tappe. Forse l'unica cosa è che invece di Vaitkus potevo prendere Wegmann, ma non mi andava di trovarmi praticamente senza sprinter (Voss ha troppo poco in pianura per poter fare molto in PT).

Link al commento
Condividi su altri siti

secondo me la squadra è buona Efimkin può fare davvero bene nei piccoli giri e nelle grandi corse a tappe con pochi big...meglio costruire una squadra anno per anno che buttare soldi subito per poi stare in rosso...anche questo incide sul morale degli sponsor

Link al commento
Condividi su altri siti

Ormai la promozione nel PT sembrava certa, ma c'erano ancora molte corse da onorare, e la prossima era davvero particolare, il Tour o Qinghai lake, nella cina interna, corsa particolare, ricca di salite, ma poste solitamente a metà tappa, aperta ad ogni possibile risultato, dal successo di uno scalatore a quello di un passista veloce-finisseur. Noi eravamo pronti per entrambe le ipotesi, con me e Kristian capitani, e altri uomini solidi come Facci, Voss, Arekeev, Kittel, Bindi e Gobbi.

La prima tappa era facile, da volatona, e noi provammo a lanciare il nostro treno, con io e Facci a lanciare Paul

1-1-14.jpg

Ma sul traguardo spuntò una vecchia conoscienza, uno che ci aveva già beffato varie volte, il giovane tedesco Bjorn Thurau, che colse il terzo successo stagionale, paul 5°

1-2-11.jpg

Seconda tappa, copione simile, ancora il nostro treno a condurre le danze

2-1-17.jpg

Ma il finale stavolta fu ben diverso, il lancio di Facci fu perfetto, e Paul andò a vincere con io secondo, ennesima doppietta della stagione, con Paul che si prendeva anche la maglia li leader per i piazzamenti

2-2-15.jpg

La terza tappa era più tosta, con una salita a metà percorso che tagliò le gambe a molti corridori, scollinò un gruppone numeroso, ma poi nel finale partì un gruppetto di una ventina di uomini, fra cui io e Knees

3-1-14.jpg

Non bastava, nel finale questo gruppetto si sfilacciò, rimanemmo davanti in 5, io, Caruso, Niemec, Gottfried e Moos

3-2-13.jpg

Contro 4 scalatori la mia vittoria in volata era fin troppo scontata, più che altro il problema fu resistere al ritorno del gruppone, che annullò il distacco, lasciandomi solo l'abbuono

3-3-12.jpg

La maglia ora passava a me, sarebbe stata durissima reggere fino in fondo, visto che c'erano parecchie salite, in cui io rischiavo di saltare e perdere minuti, mentre avrei potuto guadagnare praticamente solo a colpi di abbuoni.

Link al commento
Condividi su altri siti

Quarta tappa, iniziava la difesa della maglia da portare fino in fondo, l'unico attacco da distanza fu di Finetto, sulla salita di giornata, che però da solo non poteva certo impensierirmi

4-1-13.jpg

Nel discesone partì invece il francese Marino, anche lui da solo aveva poche possibilità

4-2-11.jpg

Però su di lui si riportò un gruppetto in cui con l'aiuto di Knees ero riuscito ad inserirmi, situazione ottima per un passista veloce come me

4-3-8.jpg

In volata scelsi di seguire l'anticipo di Wim Van Huffel, belga della Vorarlberg non certo velocissimo

4-4-3.jpg

Infatti lo saltai senza troppi problemi, da dietro nessuno ne aveva per rimontare, quarto successo stagionale

4-5-3.jpg

Quinta tappa,s tesso schema, salitone a metà percorso e poi lunga discesa fin sul traguardo, la squadra ormai era stretta bene attorno a me, con Bindi a scandire il ritmo lungo tutta la salita

5-1-5.jpg

In discesa allungò Gottfried

5-2-5.jpg

Stavolta eravamo preparatissimi, nel contrattacco entrammo in 4, io Facci, Knees e Arekeev

5-3-4.jpg

Ci consultammo un pò, e la decisione fu di tirare a tutta fin sul traguardo, fregandocene della volata, per conquistare più secondi possibili sul gruppo, e così fu, arrivammo con 43" preziosissimi, ma Theo Eltink mi bruciò sulla linea

5-4-4.jpg

Nella sesta tappa si arrivò a gruppo compatto, e io ovviamente mi buttai nella mischia a caccia di abbuoni, andata a buon fine con il secondo posto dietro Tronet, dell'Auber93

6-1-3.jpg

La situazione classifica era buona, avevo 36" su Eltink, e gli altri erano tutti oltre il minuto, ma sapevo bene che non essendo uno scalatore una di queste salite prese a ritmo esagerato avrebbe potuto farmi saltare e finire a 5', ma in fondo in quel caso se la sarebbe giocata Kristian, 5° in classifica a 1'35".

Link al commento
Condividi su altri siti

Settima tappa, ancora da difendersi sulle salite a metà tappa, e stavolta l'affondo più pesante fu del costaricano in maglia Auber Amador, stavolta Kristian si mosse come stopper, anche perchè un ritmo in grado di riprendere il costaricano mi avrebbe messo in seria difficoltà

7-1-1.jpg

Ripresi i due in discesa partì un quartetto formato da Malle, Ignatiev, Leon Sanchez e Galparsoro, situazione insidiosa, anche perchè avevo perso vari gregari in salita

7-2-1.jpg

Sui 4 rientrarono Pozzovivo e Augustyn, e in 6 se la giocarono allo sprint, vittoria di Galparsoro, io dovetti effettuare una sparata dal gruppo per azzerare il distacco, comunque la maglia era salva e c'era ormai solo una tappa da temere

7-3.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Ottava tappa, e ultimo ostacolo verso la vittoria finale, con soli 30km dalla cima al traguardo in molti avrebbero cercato di spodestarmi, e ci sarebbe voluto un gran lavoro della squadra.

I miei timori erano fondati visto che appena iniziata la salita scattò subito un uomo molto pericoloso, Marc marino, 4° in classifica a 1'30", con lui Marczinski e Galparsoro, io anche stavolta dovevo gestirmi, cercando poi di recuperare guidato da Knees

8-1-1.jpg

La situazione si complicò ulteriormente con lo scatto di Theo Eltink, secondo in classifica, che fece esplodere il gruppo, io ero in difficoltà,ma Guido Trentin dall'ammiraglia ordinò a Knees di aiutarmi e non seguire gli attaccanti

8-2-1.jpg

Davanti in solitaria c'era da solo Bellotti, con dietro un gruppo di una ventina di uomini, con gran parte degli avversari. In un falsopiano Kristian e io cercammo però di riportarci sotto

8-3-1.jpg

Sull'ultima parte della salita cercai di recuperare il possibile, con un Kristian impagabile ad aiutarmi, ma davanti Eltink con Anzà e Augustyn avevano 1' di vantaggio, con Bellotti ancora più avanti

8-4-1.jpg

Sullo scollinamento avevamo recuperato metà del distacco, e vedevamo il gruppo davanti, abbastanza ricompattato

8-5-1.jpg

In discesa rientrammo, e Kristian si portò subito in testa, visto che non era finita, infatti Mares era scattato in discesa, riportandosi sul duo Barloworld composto da Bellotti e Augustyn, il ceco aveva meno di 2' di distacco e quindi era ancora pericoloso

8-6-1.jpg

Ripresi i tre per la classifica ormai era quasi fatta, il costaricano Amador non avrebbe ami recuperato 2'10" in 10km, ancora una volta Kristian scattò, stavolta non per riportarmi sotto, ma per provare a giocarsi la tappa

8-7.jpg

Incredibilmente con le energie rimaste dopo aver tirato 40km Kristian riuscì ancora a rilanciare fino a superare Amador proprio sulla linea del traguardo, io chiusi terzo

8-8.jpg

Ormai era fatta, con solo una corsa su circuito di 84km. Con un Knees impagabile, che peraltro aveva così conquistato il 2° posto, avevo superato l'ultima salita vera.

L'ultima tappa era una formalità, tutti i miei compagni di squadra si portarono in testa per controllare la fuga del mattino

9-1-1.jpg

La volata finale vide Frapporti battere Eltink

9-arr.jpg

Così finiva il Qinghai Lake, con il mio ennesimo successo da cacciatore di abbuoni. Ancora una volta una vittoria sofferta, visto che da passista veloce le corse a tappe non potevo certo dominarle, e mi era servito anche un aiuto enorme da parte dei miei compagni di squadra, senza Knees nella penultima tappa non mi sarei mai salvato. Ora si tornava in italia, per il Brixia, dove non ci sarei stato, dopo oltre 50 giorni di corsa i miei impegni avrebbero iniziato a diradarsi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Brixia Tour, in cui non ero al via, per non affaticarmi troppo, quindi raccontato da Alex Arekeev:

<E allor eravamo qua, per vendicare quella che l'anno scorso era stata una della nuostre uscite più deludenti, tornavano a correre alcuni uomini a riposo da parecchio, come Biondo, Proni e Capecchi, ma il capitano sarebbe stato sempre Kristian. La prima tappa aveva un finale mosso, e Eros, pur fuori forma completamente, decisa di dare una mano, pilotando Kristian in discesa

1-1-15.jpg

Sulla salita successiva scattarono in molti, cercando di riprendere il tedesco, che riuscì comunque a conservare aui 10-15" di vantaggio. Eros intanto si piantava

1-2-12.jpg

Kristian si gettò così nella discesa finale, mentre dietro scattavano Gaia e Horner all'inseguimento

1-3-7.jpg

Per il nostro capitano tappa e maglia, dietro Gaia e Horner a 45" e il gruppo a 1'10"

1-4-5.jpg

E ora la resa dei conti sul Maniva>

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.



×
×
  • Crea Nuovo...