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Ecco la mia storia...


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Finalmente esordivo, anche se solo per onor di firma, al Laigueglia ero il vincitore uscente e si era deciso di farmi partire anche se in condizioni non ottimali, Luca Ascani, escluso per farmi posto, aveva capito la situazione e accettato di non partire: in fondo non era comunque una gara adatta a lui. Al via eravamo rilassati, l'inizio di stagione era stato perfetto, in continental avevamo un vantaggio notevole (circa 400 punti) sull'Agritubel, e quindi io, Mugerli e Kvasina stavamo tranquillamente chiacchierando alla partenza, dopo essere passati al foglio firma, pur essendo il vincitore dell'edizione 2009 non c'era grande interesse intorno a me, con i grossi nomi al via come Di Luca e Garzelli, gente che aveva finto fior di corse in carriera. L'unico che mi si avvicinò fu un ragazziono che avrà avuto una decina di anni, magro e con i capelli cortissimi, mi disse:< Ma tu sei quello che ha vinto l'anno scorso?> con un accento che faceva capire che non era proprio ligure

<Sì, sono io, ti ricordi di me un anno dopo?>

<Certo, io e i miei genitori siamo in Liguria 4 anni fa, siamo ucraini, e ogni anno vengo a vedere la corsa. Mi puoi fare un autografo?> continuò porgendomi una penna blu e un piccolo bloc notes

<Certamente, Matej, reggimi il caschetto, come ti chiami?>

<Anastaz>

<Ok, ecco qua>

<Grazie. Sai che anche io corro in bici, martedì ho vinto la prima gara dell'anno>

<Allora sei bravo, ma fai attenzione, nel ciclismo è facilissimo bruciarsi, se hai talento devi essere bravo a trovare dei DS che sappiano valorizzarti, non preoccuparti se ora vinci 3 corse invece che 5, quando sarai grande correrai corse molto più importanti, e magari le vincerai anche, ma ora corri senza pressione>

<Grazie, seguirò i tuoi consigli>

A quel punto mi chiamò Alessandro Proni <Ehi, sloveni! Muovetevi che fra 2 minuti si parte!!>

<Arrivo> e poi, rivolto al giovane ucraino <Ora inizia la corsa, devo andare>

<Quest'anno rivinci?>

<No, non sono in forma corro per aiutare Capecchi>

<Ah, ok> disse visibilmente deluso

<Ci rivedremo, e magari allora sarai diventato un campione e sarà per me un onore incontrarti>

<Ciao>

E la gara pertì, con Kvasina subito all'attacco, si sentiva in forma come poche volte, e gli altri fuggitivi faticavano a seguirlo

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Sull'ultima salita la corsa si infiammò, io ovviamente mi staccai, ma Maurizio e Eros riuscirono ad entrare nel gruppo buono, anche Mitija riuscì ad accodarsi dopo essere stato ripreso

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Nessuno dei tre era velocissimo in volata, così Eros provò l'anticipo ai -5

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Ancora una volta per gli avversari non ci fu nulla da fare, 4a vittoria stagionale per Eros Capecchi, a completare il trionfo Mitija 5° e Maurizio 6°, dopo lo sprint di gruppetto

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Continuava un febbraio trionfale per i colori della Gentilini, 4 gare e 4 vittorie finali, uno score impressionante, e la promozione in PT sembrava davvero vicina, io ora sarei tornato a riposo per arrivare carico a metà marzo per le classiche primaverili

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eppure mi sa che non hai la squadra adatta al pro tour :unsure: ti serve comprare uno che ti fara' punti e contento lo sponsor !!

Con la promozione probabilmente arriverà un aumento del monte ingaggi, che ora è bassissimo (60000 al mese), e vedrò come muovermi, probabilmente prenderò un uomo buono per le brevi corse a tappe, un passista scalatore, e comunque con Knees e Capecchi dovrei riuscire ad ottenere qualcosa

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Tappa seuccessiva era Lugano, dove si correva il classico GP, fino al 2008 affiancato da quello di Chiasso, i miei compagni erano ancora euforici per i successi del mese precedente, e speravano di continuare sulla cresta dell'onda, intanto c'era da controllare una fuga di 17 uomini, e così Kvasina ci si infilò dentro

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Sullo strappo decisivo piazzò il suo affondo Youri Trofimov, passato all'Acqua e Sapone e punta di diamante della formazione abruzzese, che reggiunse e passò i fuggitivi superstiti

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Si formò un gruppetto dopo lo scollinamento, e la Gentilini era ben rappresentata, con Capecchi, Biondo, Mugerli, Proni e Kvasina, bravo a tenere le ruote di chi lo aveva ripreso

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Si decise così di sfruttare la superiorità numerica, e Mugerli, coperto dai compagni di squadra, attaccò in discesa

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Purtroppo anche la Caisse d'Epargne era ben rappresentata e all'ultimo km chiuse su Matej, decisamente in affanno, ma sul traguardo a sorpresa spuntò lo scalatore bielorusso Branislau Samoilau, che battè Capecchi allo sprint, Proni 4°, Mugerli 9°, Biondo 11° e Kvasina 12°, comunque buona prestazione di squadra

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Nonostante questo mezzo passo falso la classifica continental ci sorrideva, con Capecchi saldamente primo nell'individuale, con Biondo secondo, e un vantaggio notevole sull'Agritubel nella classifica a squadre

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Poi andavano alla solita Driedaagse Van West Vlaanderen, con Biondo capitano, e l'esordio di Kittel, Knees e Arekeev.

Marco, che avrebbe dovuto fare le due volate non si rivelò molto in forma, senza mai riuscire a graffiare, nella prima tappa successo di Leezer

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E nella seconda di Sebastien Chavanel

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Da segnalare nella seconda tappa la caduta di Tony Martin, favoritissimo per la vittoria finale, 8' di ritardo per lui e addio sogni di gloria

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La tappa decisiva era una crono di 16km, piattissima, che sfavoriva Maurizio rispetto ai superspecialisti, infatti vinse Bert Grabsch, davanti a Bodrogi e Martin, 4° Biondo, che quindi chiudeva sul podio finale, risultato buono, vista la concorrenza

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Ed ecco che dopo Laigueglia iniziava sul serio la mia stagione, con il GP Santarem, era bello tornare in Portogallo dove avevo ottenuto gran parte di miei successi ed ero abbastanza conosciuto, ma ancora il capitano sarebbe stato Maurizio, vista la crono di 21km che avrebbe deciso la corsa, la prima tappa si sarebbe conclusa su uno strappetto, e speravamo che Maurizio potesse sfruttare l'occasione per avvantaggiarsi sui cronoman puri in corsa, come Svein Tuft, così io provai a lanciarlo in testa subito prima della salitella finale

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Purtroppo Biondo non era uno scattista e dovette arrendersi a corridori più veloci di lui, come il francese Vogondy dell'Agritubel, che vinse battendo Vazquez e Ignatiev, il nostro capitano chiuse solo 10° e il gruppo venne dato tutto con lo stesso tempo, quindi nessun vantaggio acquisito

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La seconda tappa era invece da classica volata, e sarebbe ovvamente stato Marco a giocarsela, scegliendo le ruote del treno Vorarlberg composto da Bazayev e Siedler

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Il tedesco con una volata lunghissima di quasi 300m si prese la tappa, con Marco costretto ad accontentarsi dell'ennesima piazza d'onore della stagione

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Maurizio così si preparò alla terza e decisiva tappa, la cronometro che decideva le sorti della corsa, dei favoriti Ignatiev aveva guadagnato 8" con l'abbuono della prima tappa, e Champion era fuori classifica, gli altri, Irizar, Tuft, Plaza e Roberts erano pari. Biondo fu autore di una buona prova, partì quando mancavano 40 corridori e al suo arrivo era in testa, davanti a Luke Roberts

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Ma le sue speranze vennero infrante da Ignatiev, che migliorando il suo tempo di 6" si prese tappa e maglia.

Nell'ultima tappa non c'erano margini per recuperare i 14" di distacco, visto che Maurizio certo non era un corridore veloce, e così non facemmo altro che aspettare la volata, vinta da Loddo, nuovo acquisto della Miche, Marco non riuscì a piazzarsi

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Per Biondo era una piccola delusione, visto che finora l'unico successo lo aveva ottenuto grazie all'arrivo in parata con Capecchi, ma era addolcita dalla notizia che avremmo corso la Milano-Sanremo, una corsa in cui anche solo beccare la fuga di giornata vale una vittoria in una corsetta continental

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Per Biondo era una piccola delusione, visto che finora l'unico successo lo aveva ottenuto grazie all'arrivo in parata con Capecchi, ma era addolcita dalla notizia che avremmo corso la Milano-Sanremo, una corsa in cui anche solo beccare la fuga di giornata vale una vittoria in una corsetta continental

Bè, alcuni piazzamenti comunque li ha ottenuti... La squadra và forte... non credo abbia motivo di rammaricarsi... :smilie_daumenpos:

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E poi si tornava al nord, nelle Fiandre per la Nokere Koerse, classica di leggera collina che sarebbe stata adattissima a me se fossi stato al top della forma, un indomabile Kvasina si infilò nella fuga di girnata

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Ma ai -20 dal traguardo i fuggitivi vennero ripresi, in contropiede partirono Barredo e Amorison, ottimi passisti, difficili da riprendere, purtroppo Eros e Maurizio persero il momento giusto

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E infatti i due si giocarono la vittoria allo sprint, con successo dello spagnolo, Eros non potè altro che chiudere 4°, superato da Van Hecke nella volata per il gradino basso del podio

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Ed ecco la Milano Sanremo, era la prima volta in carriera che correvo una grande classica come questa, insieme a Biondo, Capecchi, Proni, Kvasina, Gobbi, Knees e Mugerli, e i 292km da percorrere ad essere sincero mi spaventavano abbastanza, sapevamo tutti di avere pochissime speranze, ci bastava smuovere un poco le acque, e così feci io, inserendomi nella fuga del mattino

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Alla sanremo erano 20 anni che non arrivava la fuga da lontano, e sapevo che certo non sarei stato io ad invertire il trend, mi sarebbe bastato arrivare in fuga all'inizio della diretta, intanto mi tolsi una bella soddisfazione a sbucare per primo dal tunnel del Turchino

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Ma erano altri i corridori a cui sarebbe toccato giocarsi la vittoria, poco prima dei tre capi partì Pozzato, che poi sul Berta staccò sia noi fuggitivi della prima ora, sia Hoste e Maaskant che avevano cercato di seguirlo, ritrovandosi da solo in testa

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Dietro il gruppo si diede da fare, addirittura due corridori come Cunego e Valverde si misero a tirare, in una gara come questa non adattissima alle loro caratteristiche, purtroppo sulla cipressa si capì che i miei compagni di squadra non avrebbero avuto possibilità, solo Proni, Biondo e Capecchi resistettero con i migliori, per poi arrendersi sul Poggio

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Chi non si arrese affatto fu Pozzato, che andò a cogliere in solitaria la vittoria più bella della sua carriera, con 60km di fuga solitaria

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Dietro Langeveld a sorpresa regolò il gruppone, davanti a Ballan, dominio degli uomini da pavè sulla riviera ligure

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Noi chiudemmo tutti molto staccati, il divario da colmare con le squadre più forti era ancora enorme, e noi saremmo tornati a corse più alla nostra portata con la Settimana Lombarda, ma quei 150 km di fuga alla sanremo erano un ricordo che mi sarei portato appresso per parecchio, con la speranza di tornare con più esperienza per giocarmela fino in fondo

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Dpo una breve, elettrizzante e infruttuosa parentesi nel PT si toranva ai nostri livelli, con la settimana lombarda, al via io, Knees, Capecchi, Biondo, Kvasina, Voss, Mugerli e Arekeev. Si apriva con 20km di cronosquadre, e per nou fu subito un bel risultato, chiudendo al secondo posto iniseme alla BMC dietro la Rabobank, staccati di soli 4", d'altra parte stavolta avevamo praticamente tutti i nostri cronomen, quindi non era una sorpresa enorme.

Poi c'erano due tappe da volata, con Voss all'esordio, sarebbe toccato a me sprintare. La prima volata fu subito molto caotica, con Loddo, neo acquisto della miche a partire lungo, lanciato da Cadamuro

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Alla fine ne uscì uno sprint equilibratissimo, con Paolini a spuntarla, e io solo 8°

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Nella seconda ancora treno Miche a comandare la corsa

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Stavolta a buona ragione, visto che Loddo la spuntò davanti a Marcato, io 11°, non buone prestazioni

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Dalla quarta tappa si iniziava a fare sul serio e il nostro tridente Biondo-Capecchi-Knees doveva iniziare a muoversi per attaccare il leader Boom, inanto Kvasina partì a caccia di GPM, conquistando 20 punti e la maglia

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Ma sull'ultima salita si facevano i giochi veri, Biondo e Fedrigo subito si scatenarono all'attacco

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Ma nessuno fece la differenza, a scollinare in testa fu lo svizzero Tschopp, con il gruppo sfilacciato alla sua ruota, io ero relativamente staccato, ma i nostri uomini di punta erano lì a giocarsela

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In discesa rientrai senza problemi, ma ciò che era più importante era l'accelerazione in discesa di Eros Capecchi, ancora pronto a sfruttare il suo colpo migliore per involarsi verso il traguardo

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Ma non guadagnò molto, grazie al lavoro di un altro grande specialista, Thomas Voeckler, ai -5 Eros sembrava in affanno, così da dietro Maurizio partì a riprenderlo

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I due si diedero cambi regolari fin sul traguardo, dove allo sprint fu la maggiore freschezza di Maurizio a fare la differenza, ancora doppietta per loro due, era la 4a all'inizio della stagione, tranne Voss e Arekeev riuscimmo tutti a chiudere nel gruppo buono, purtroppo dato con lo stesso tempo di Maurizio

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La corsa ora si metteva bene, con due uomini in testa alla classifica, anche se con pochissimo vantaggio e ancora due tappe toste, per me e gli altri si prospettava un lavoro durissimo a controllare la corsa, e probabilmente Mitija avrebbe dovuto mettere da parte la sua maglia GPM

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...nel gruppo buono, purtroppo dato con lo stesso tempo di Maurizio

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Questi cronometristi sarebbero da licenziare!!! Dalle immagini sembra esserci un buon margine. Se non ci fosse stato Capecchi in mezzo probabilmente c'era il margine per fare scattare il distacco...

Comunque ancora una bella doppietta!

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