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Ecco la mia storia...


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Ciao, eccomi quà per raccontarvi la mia avventura nel ciclismo che conta, intanto mi presento, sono Jure Kocjan, ciclista sloveno di 24 anni,

picture_449_kocjan_carmiooro_a_style.jpg

Inizierò il mio racconto dal gennaio 2009, un momento difficile per la mia carriera, visto che aveva appena chiuso la Perutnina Ptuj, la squadra che mi stava lanciando nel panorama internazionale, e mi stavo guardando attorno per trovare un nuovo contratto. Mi aveva sentito la Radenska, la mia vecchia squadra, ma volevo trovare qualcosa di maggior respiro. E il 5 gennaio mi contattò una nuova squadra continental italiana, non un grande progetto, ma pur sempre qualcosa per ripartire e farmi notare. Mi recai a Roma, nella loro sede, fiducioso nella buona riuscita delle trattative. Entrai nello studio del TM, c'erano due persone, che si presentarono subito

R:Piacere, siamo i DS del nuovo Gentilini Cycling Team, io sono Ruslan Ivanov, e questo è il mio collega Guido Trentin

Ivanov.jpg1_10751_guido__trentin_HC7B5412.jpg

J: Piacere, Jure Kocjan

R: Allora, veniamo al dunque, stiamo allestendo una formazione continental per il 2009, con un organico di 11 corridori, e avevamo pensato a te come undicesimo, sappiamo che sei un passista veloce di buone speranze, e quindi potresti essere perfetto per la nostra squadra

J: Scusate, ma vorrei un pò di informazioni sul team, chi è lo sponsor, chi gli altri 10...

G: Lo sponsor è una fabbrica di biscotti di Roma, gli altri sono vari corridori per lo più italiani, li conoscerai presto, e in ogni caso per le corse adatte a te avrai via libera, stai traquillo

J: E riguardo alla parte economica?

G: Ti vanno bene 3000€ al mese? Più ovviamente i vari premi gara che otterrai

J: Alla grande

G: Allora ecco qua un triennale, sono sicuro che ti troverai bene con noi

Firmai senza pensarci, 3000€ al mese erano tanti e in più avrei corso il calendario italiano, più prestigioso di quello che facevo con la Perutnina.

R: Allora è fatta, presentati dopodomani alle 11 per la prima sgambata tutti assieme

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Ed eccomi finalmente al primo allenamento tutti assieme, niente di che, un giretto nelle campagne fuori roma tanto per conoscerci, mi presentai puntuale alle undici, c'erano solo due persone, e l'ammiraglia, mi salutò Trentin

<Bene arrivato, come vedi parecchi sono in ritardo>

<Me lo aspettavo, è il primo allenamento>

<Intanto ti presento il primo dei tuoi compagni di squadra, Siro Camponogara>

<Piacere>

<E' un corridore molto navigato> disse Trentin <ha corso per anni in America>

Nel giro di un quarto d'ora eravamo tutti, anche Ruslan era venuto in bici, anche se si era ritirato dalle corse per guidare la nostra squadra, voleva ancora farsi qualche sgambata con noi. Trentin fece l'appello e visto che eravamo tutti partimmo

Untitled.jpg

foto.jpg

Appena pronti partiamo, Ascani, il più in forma a fare il ritmo, poi via via tutti, per noi era subito un momento per conoscerci, per fare una chiacchierata, e iniziare a fare gruppo, il primo a parlarmi è Bodnar, forse perchè era insieme a me l'unico a non avere esperienza del ciclismo italiano

<Ehi, Jure, allora, tu come mai sei finito in questa squadra?>

<La Perutnina ha chiuso e io ho così deciso di provare una nuova avventura in Italia, terra di grande tradizione ciclistica>

<Io invece ho accettato anche perchè in Italia ho mio fratello minore, Maciej, che può darmi qualche dritta per ambientarmi>

<Che tipo di corridore sei? Non ho mai corso contro di te>

<Sono un passista, non ho mai paura di prendere vento, e quindi mi piaccioni le crono, ma anche le fughe da lontano, tu invece se non sbaglio sei un tipo veloce>

<Già, ma anche io non mi tiro indietro se c'è da dare battaglia>

<Allora, vedrai, ci divertiremo>

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Avevo preso in affitto una casa a Landi, una località di campagna a 30km da Roma, buona soprattutto per allenarmi senza trovare traffico, 350€ al mese, con il nuovo stipendio potevo permettermela tranquillamente. Mi ero accordato con Proni, che era di quelle parti, per vederci il 10 gennaio, e farci un giro assieme, visto che non conoscevo affatto le strade dei Castelli Romani. Lui mi aveva dato appuntamenyto alle 9 e mezza in piazzetta. Ero lì già da 10 minuti quando Alessandro piombò giù da una breve discesa a oltre 50 all'ora. <Ehilà, sloveno!> mi salutò con molta disinvoltura, risposi con un più calmo <Ciao>, <Dai, che oggi ti faccio vedere un pòla mia terra, qua ci sono un sacco di ottimi percorsi per allenarsi, basta scoprirli e soprattutto evitare i corsi dei paesi>, <Perchè?> <Perchè sono trafficatissimi. Forza, andiamo di qua, verso Velletri>. E così partimmo, era una bella giornata, per essere gennaio, dalle mie parti di solito in questo periodo nevica. <Allora, come ti trovi da queste parti?> fa Alessandro dopo un pò <Bene, anche se sono pochi giorni che mi sono trasferito, io vengo da Lubjana e va detto che per fare ciclismo stare in paese è più comodo> <Dai, allora andiamo da quata parte, ti porto al mio paese, Lariano, è il cuore del ciclismo della provincia di Roma> e così procedevamo su queste morbide colline, che, va detto, dopo un pò restavano nelle gambe. Facemmo in tutto circa 100km, girando tutta la zona, Alessandro mi fece vedere un pò i paesi e un pò i percorsi migliori su cui allenarmi. <Perchè hai scelto di passare da una corazzata come la Quick Step ad una continental?> gli chiesi <Non è stata una scelta facile, ma dopo un'annata sottotono avevo bisogno di un clima tranquillo per rilanciarmi, e qui penso di trovarlo, per essere una continental è ben strutturata, mi sento che faremo una buona annata, anche se il calendario italiano è tosto, tu però troverai parecchie gare che ti si addicono> <Dici?> <Sì, sei un passista veloce, in italia si corrono un sacco di semiclassiche perfette per te, giocati bene le tue possibilità e vedrai che andrà tutto al meglio>. Verso l'una ero di nuovo a casa <Grazie mille> dissi ad Alessandro <Tranquillo,> rispose <nei prossimi giorni ci rivediamo, ci saranno anche altri ad allenarsi con noi. Magari una volta dopo l'allenamento vieni anche a mangiare da me> <Se capita va benissimo>

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Avevo preso in affitto una casa a Landi, una località di campagna a 30km da Roma, buona soprattutto per allenarmi senza trovare traffico, 350€ al mese, con il nuovo stipendio potevo permettermela tranquillamente. Mi ero accordato con Proni, che era di quelle parti, per vederci il 10 gennaio, e farci un giro assieme, visto che non conoscevo affatto le strade dei Castelli Romani. Lui mi aveva dato appuntamenyto alle 9 e mezza in piazzetta. Ero lì già da 10 minuti quando Alessandro piombò giù da una breve discesa a oltre 50 all'ora. <Ehilà, sloveno!> mi salutò con molta disinvoltura, risposi con un più calmo <Ciao>, <Dai, che oggi ti faccio vedere un pòla mia terra, qua ci sono un sacco di ottimi percorsi per allenarsi, basta scoprirli e soprattutto evitare i corsi dei paesi>, <Perchè?> <Perchè sono trafficatissimi. Forza, andiamo di qua, verso Velletri>. E così partimmo, era una bella giornata, per essere gennaio, dalle mie parti di solito in questo periodo nevica. <Allora, come ti trovi da queste parti?> fa Alessandro dopo un pò <Bene, anche se sono pochi giorni che mi sono trasferito, io vengo da Lubjana e va detto che per fare ciclismo stare in paese è più comodo> <Dai, allora andiamo da quata parte, ti porto al mio paese, Lariano, è il cuore del ciclismo della provincia di Roma> e così procedevamo su queste morbide colline, che, va detto, dopo un pò restavano nelle gambe. Facemmo in tutto circa 100km, girando tutta la zona, Alessandro mi fece vedere un pò i paesi e un pò i percorsi migliori su cui allenarmi. <Perchè hai scelto di passare da una corazzata come la Quick Step ad una continental?> gli chiesi <Non è stata una scelta facile, ma dopo un'annata sottotono avevo bisogno di un clima tranquillo per rilanciarmi, e qui penso di trovarlo, per essere una continental è ben strutturata, mi sento che faremo una buona annata, anche se il calendario italiano è tosto, tu però troverai parecchie gare che ti si addicono> <Dici?> <Sì, sei un passista veloce, in italia si corrono un sacco di semiclassiche perfette per te, giocati bene le tue possibilità e vedrai che andrà tutto al meglio>. Verso l'una ero di nuovo a casa <Grazie mille> dissi ad Alessandro <Tranquillo,> rispose <nei prossimi giorni ci rivediamo, ci saranno anche altri ad allenarsi con noi. Magari una volta dopo l'allenamento vieni anche a mangiare da me> <Se capita va benissimo>

ti seguo pure io :thumbup:

i castelli romani aria di casa :105:

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350 €di affitto vicino roma sono una miseria

Io conosco il posto, ci ho fatto le elementari, è un paesino di 1000 abitanti sperduto nella campagna, non ho mai provato ad affittare lì una casa, ma non credo costi molto di più.

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Con i nuovi compagni di squadra andava bene, per fortuna sapevo già abbastanza italiano, perchè da ragazzo, come molti sloveni spesso venivo a correre oltre le alpi, con Proni, Ascani, Bodnar e Camponogara ci allenavamo insieme quasi tutti i giorni, e se capitava la sera andavamo anche a prenderci una birra tutti insieme. Verso il 20 poi iniziava il ritiro pre-stagione, a Terracina, sulla riviera laziale, che trascorse tranquillo, ero in camera con Lukasz, che si rivelava un ragazzo simpatico, molto ottimista per la stagione a venire, sentivo l'entusiasmo dei miei compagni di squadra, che erano pronti ad aggredire la strada nei mesi successivi, dei due DS alla loro prima esperienza in ammiraglia, e non erano sicuri di trovarsi bene in questo nuovo ruolo. Era prezioso poi confrontarsi con altri corridori, ognuno con le sue esperienze, Gobbi sicuramente era quello con più corse ad alto livello alle spalle, Camponogara ci raccontava spesso del ciclismo americano, di come era diverso dal nostro. Non sembrava una delle solite continental italiane sgangherate, di quelle che a maggio fallivano. Nel mondo del ciclismo avremmo trovato un posticino anche per noi in mezzo a tanti squadroni.

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Ed eccoci finalemente al battesimo del fuoco, la classica gare d'apertura del calendario italiano, il GP Costa degli Etruschi, sulle coste toscane, corsa per velocisti, e noi avevamo il nostro sprinter Corsini, ad affiancarlo io, Proni, Bodnar, Bindi, Bertuola e Ascani. Eravamo arrivati in Toscana il pomeriggio del giorno prima, per dormire lì e non avere problemi di trasferimento, e così la mattina ci sentivamo bene in forma. Non eravamo tra i favoriti ovviamente, con gente come Bennati, Napolitano, Clerc e Lorenzetto. Al foglio firma eravamo i primi a salire, il pubblico, ancora poco numeroso, non ci fece un'accoglienza trionfale, giusto qualche applauso per Proni, e poi il via, Ascani scatta subito su un falsopiano, ma non fa la differenza, quindi parte Bodnar in discesa, e riesce stavolta a portarsi appresso un gruppetto ben assortito

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In gruppo stavamo tranquilli, sapevamo che Lukasz avrebbe venduto cara la pelle, e quindi che non toccava a noi inseguire, l'unico scossone ai -50 quando Proni si inserì in un contrattacco con Abakoumov, Paolini e Moletta

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Ma era un fuoco di paglia, ai -7, con la resa di Tonti, ultimo coraggioso fuggitivo, si era pronti per la classica volata

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Gli ordini di Ivanov erano che lo sprint spettava a me o a Corsini, Marco si sentiva meglio e così fu lui, con la sua solita abilità a sgusciare fra i corridori lanciati a 60 all'ora a piazzarsi sulle ruote del treno Lampre

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La scelta si rivelò azzeccata, anche se Lorenzetto e Furlan erano superiori, Marco andò a piazzarsi al 3° posto, un ottimo esordio peri il nostro team, io chiusi tranquillo al 62° posto, nella pancia del gruppo, ma poco importava, oggi era stata la volta di Marco, io avrei aspettato gare un pò più mosse

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