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Secondo appauntamento, il Giro della Provincia di Grosseto, sempre in toscana, ci avevano consegnato delle nuove maglie, con i fianchi blu invece che rossi, sinceramente a me piacevano entrambe. Il team che portavamoera abbastanza completo, Corsini per le volate, Proni per la classifica, io e Bertuola gregari principali e Camponogara, Camussa e Bodnar per tutte le evenienze. La prima tappa era da volata, io e Marco decidemmo di buttarci entrambi nella mischia, io scelsi la ruota del polacco Sczawinski

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La spuntò Siedler, io chiusi 12°, Marco 15°

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Seconda tappa ancora nulla da segnalare, volatone con doppietta di Siedler, Marco 11°, io non sprintai e chiusi 52°

La terza tappa era quella decisiva, che avrebbe fatto la classifica, io e i due Alessandro ci saremmo giocati le nostre carte, la corsa perte senza nessuno dei nostri in fuga, ma non ci preoccupava ciò, Lampre, ISD e Miche avevano tutto l'interesse a tenere cucita la corsa. Iniziarono le 4 salite degli ultimi 50km su cui si decideva la corsa, dei fuggitivi restò solo l'esperto Noè dopo il primo scollinamento, in quel momento Lukasz, si lancia all'attacco in discesa

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Lukasz in corsa era così, impulsivo e fuori controllo, non era certo la sua corsa quel giorno, ma lui non voleva arrivare al traguardo senza averci mai provato, saltò Noè a metà discesa, ed arrivò ad avere 40" sul gruppo, ma non bastò, in cima alla salita dopo era raggiunto dal gruppone tirato dalla Lampre.

La corsa procedette tranquilla fino agli ultimi 6km in salita, quando Visconti e Moletta partirono decisi all'attacco, io e Bertuola eravamo in testa al gruppo, mi girai verso di lui e chiesi <Ma Proni dov'è?> <Dietro, ha preso male la discesa, vai tu, se ce la fai>.

E così seguii Neyrinck nello scatto su un tratto in falsopiano

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L'idea era buona, ma le mie gambe non la condividevano molto, ai -2 sentii le energie finire, Frapporti, Carrara e altri mi passarono

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Praticamente sul traguardo mi raggiunsero Proni e Bertuola, arrivammo insieme, mentre Visconti si prendeva tappa e classifica generale, davanti a Moletta e Niemec

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Insomma, Proni 8°, io 9° e Bertuola 10°, ma io chiusi 8° nella generale, Proni 9° e Bertuola purtroppo aveva perso 2' nella prima tappa, quindi arrivò lontano dai primi.

Dopo il traguardo Ruslan venne a parlarci

<Beh, non è andata male, vi siete piazzati nei 10, forse solo Proni poteva fare meglio, e tu, Bertuola, potevi evitare quel ventaglio nella prima tappa, così avresti chiuso 10° anche in classifica, comunque tenetevi caldi che ci aspetta il Giro di Sardegna, non sarà facile>

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In effetti le maglie non sono il massimo, io non sono mai stato un mago nel design.

A questo punto chiedo se qualcuno può disegnarmene una, il colore principale deve essere il celeste e deve essere in bella mostra il logo Gentilini

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Potete aggiungere altri 2-3 sponsor secondari, aziende con sede nel Lazio.

____

Gioco a livello difficile, potrei cavarmela nelle corse collinari, mentre in volata devo ancora prenderci la mano a questo livello. In montagna e sul pavè non ho nessun corridore forte, qundi eviterò queste corse se possibile.

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Con un cambio di programma avremmo corso anche il GP Laigueglia, semiclassica italiana di prestigio che aveva lanciato tanti campioni come Pozzato e Ballan, lasciato a casa Corsini, inadatto al percorso, saremmo stati io e Proni a guidare la squadra, fiancheggiati da Camussa, Ascani, Bodnar, Bertuola e il debuttante Arekeev. Pronti, via, e partono mille tentativi di fuga, Lukasz come al solito lotta per inserirsi, ma poi è sulla prima salita Arekeev a portar via la fuga buona, purtroppo nella discesa successiva Camussa fece una brutta scivolata, botta al ginocchio e ritiro per lui

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Il gruppetto con il nostro russo era ben assortito, con buoni corridori come Zagorodny, Vanotti e il mio connazionale Bole, e arrivò fino a metà dell'ultima salita, quando una frustata di Pietropolli sgranò il gruppo, Proni cercò di rispondere, finendo quasi per scoppiare, io la presi più tranquilla, scollinando con qualche secondo dai migliori

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La mia scelta si rivelò migliore, visto che in discesa il gruppò rallentò, io rientrai e in fondo alla picchiata partii all'inseguimento di Pellizotti che nel frattempo era scattato

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Si formò a 6km dall'arrivo un gruppo di 15 corridori, con il gruppone a una decina di secondi, non sembrava che avessimo molto accordo

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Trovandomi in testa al gurppetto senza collaborazione, decisi di giocarmi il tutto per tutto, scattando secco ai -4, so che una delle prime cose che si spiegano è non scattare dalla testa del gruppetto, ma quel giorno ero fortunato, Garzelli perse l'attimo per portarsi alla mia ruota, guadagnai 30 metri, e il gruppetto si aprì sulla strada, senza inseguirmi con convinzione

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Arrivai all'ultimo km stremato, stavo dando davvero tutto in questa azione da finisseur, dal gruppo intanto era scattato Visconti al mio inseguimento, che rimontava velocemente

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Arrivai al traguardo praticamente per inerzia, veramente non ne avevo più, ma riuscii, non so come, a difendere mezza bicicletta di vantaggio sul siciliano in rimonta, era il primo successo stagionale per me e per tutta la squadra!!!

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Non saprei descrivere la mia esultanza dopo il traguardo, per me era un grande risultato, vincere una corsa che non sarà stata una classica monumento, ma in Italia era molto considerata, e aveva un albo d'oro notevole. Mi passo accanto Visconti, nerissimo, che mandò a quel paese i giornalisti che volevano intervistarlo. Giusto in tempo, prima che mi portassero alla premiazione, arrivarono Proni, Arekeev e Bertuola <Daje, Jure> urlò Proni, <avanti così, che ci chiamano pure al Giro>, abbracciai tutti e tre, prima che quelli dell'organizzazione mi indicassero di andare verso il palco, che sennò non andava in diretta il podio. Eravamo proprio un bel gruppo.

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