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Topic Doping


klaus

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Scusate è apparso su spaziociclismo un articolo su rolland e sul doping ma non ho capito bene qualcuno me lo spiega?

 

Con il doping c'entra poco o nulla, praticamente il ciclista secondo L'Equipe aveva dei valori abbastanza bassi e secondo le regole del MPCC (un'associazione idiota secondo me) non avrebbe dovuto prendere il via. La regola riguarda la tutela della salute dei corridori.

 

Il problema nasce perché l'Europcar ha ricevuto in passato altri avvertimenti e, secondo il regolamento del MPCC, al secondo richiamo in 12 mesi dovrebbe saltare una corsa WT (come fatto dall'Ag2r al Delfinato)

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Comunque il patto, che vale anche per i GT in caso di tre infrazioni in 24 mesi (quello no ai GT è sulle due infrazioni) vale solo per le positività e i valori anomali dell'UCI, ovvero quelli del passaporto biologico probabilmente, non per quelli con altre agenzie (i controlli in questo caso non erano per l'UCI. Anche perché l'UCI la cortisolemia non dovrebbe tenerne conto). 

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  • Amministratori

Giro questa da un gruppo Facebook presa dal libro "Lo Sport del Doping" si Sandro Donati

Il famigerato dottor Conconi, tra l’altro scelto a suo tempo dall’UCI per la sua commissione medica che avrebbe il compito di contrastare il doping, l’Epo non lo ha dato solo agli sportivi ma anche a se stesso e si è divertito a vedere i suoi miglioramenti:
30 Luglio 1991 il professor Conconi in vista di una scalata allo Stelvio si inietta Epo (2000 unità) e impiega 1h 21’01”. Per vedere i suoi miglioramenti continua il suo trattamento a base di Epo e il 21 Settembre tenta nuovamente la scalata (i dati dell’Epo assunto fino alla scalata non ci sono ma fino al 7 Agosto ha assunto certamente 16.000 unità) ed il tempo è strabiliante 1h 05’29” con un miglioramento di oltre un quarto d’ora.

Altri dati raccolti da Conconi sono su un tratto della Futa (circa 5 km): Conconi che continua a trattarsi con Epo segna i suoi miglioramenti e se nel 1991 a 56 anni impiega 15’29” per coprire il tratto in questione, nel 92 impiega 13’17” e nel 93 11’24” in pratica in due anni ha battuto se stesso di 1300 metri in una scalata di soli 5 km.
Per usare le parole di Donati l’assunzione massiccia di Epo fa apparire un atleta di livello medio basso come un formidabile campione.


Questi alcuni atleti che sono stati coinvolti nel processo in cui Conconi è stato prescritto
Guido Bontempi
Maurizio Fondriest
Marco Albarello
Evgenij Berzin
Vladislav Bobrik
Bruno Cenghialta
Maurilio De Zolt
Manuela Di Centa
Silvio Fauner
Francesco Frattini
Giorgio Furlan
Ivan Gotti
Nicola Minali
Gianfranco Polvara
Antonio Santaromita
Pëtr Ugrumov
Giorgio Vanzetta
Alberto Volpi
Stefano Checchin
Claudio Chiappucci
Mario Chiesa
Massimo Ghirotto
Marco Pantani
Volodymyr Pulnikov
Stephen Roche
Marcello Siboni
Rolf Sørensen
Enrico Zaina
Gianni Bugno
Maurizio Damilano
Luigi Della Bianca
Emma Scaunich

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Per la serie "eh ma paga solo il ciclismo, non ci sono controlli negli altri sport e comunque i grandi vengono protetti" beccata la Campbell, atleta con 3 ori olimpici e 4 mondiali

 

Non hai specificato "per cosa" :mrgreen: (diuretico, ovvero possibile coprente)

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Per la serie "eh ma paga solo il ciclismo, non ci sono controlli negli altri sport e comunque i grandi vengono protetti" beccata la Campbell, atleta con 3 ori olimpici e 4 mondiali

 

Aspetta, l'atletica è lo sport con più squalificati per doping e spesso sono campioni olimpici, solo che non ne parla nessuno. Di fatto comunque il ciclismo è indubbiamente lo sport più controllato.

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  • Amministratori

Esistono i controlli, esistono i controlli sangue/urine dal 2006 ed esistono anche i controlli a sorpresa nei ritiri.

A differenza del ciclismo in champions league dagli ottavi in poi il controllo è totale (panchinari+titolari) per ambo le squadre. In serie A e in coppa italia mi sembra sei per partita. Non sono controllate le squadre dalla lega pro in giù

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Per la serie "eh ma paga solo il ciclismo, non ci sono controlli negli altri sport e comunque i grandi vengono protetti" beccata la Campbell, atleta con 3 ori olimpici e 4 mondiali

 

Lo sanno anche le blatte che l'atletica leggera è controllatissima.

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Strano, perchè mi ricordo ad una positività qualcuno che sparava a zero sull'atletica

 

Ma chi? Nel caso, è uno che parla per far prendere aria alla bocca, visto che l'atletica leggera ha avuto una quantità di casi doping mostruosa negli ultimi 25 anni, spesso andati a colpire i più grandi (Ben Johnson, Sotomayor...).

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Per la serie "eh ma paga solo il ciclismo, non ci sono controlli negli altri sport e comunque i grandi vengono protetti" beccata la Campbell, atleta con 3 ori olimpici e 4 mondiali

Negli altri sport è inesatto, sicuramente ho detto invece in altri sport questo succede, senza certamente tirare in ballo l'atletica leggera che seguo quanto il badminton sì e no :wink2:

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Interessante intervista a Antoine Vayer, ex allenatore della Festina, di Cyclingnews.

 

Vayer casts doubt over performances of Indurain and Jalabert

 

Says Armstrong was some way behind in doping race

 

Former Festina coach Antoine Vayer has cast doubt on performances produced by Miguel Indurain and Laurent Jalabert in Grand Tours during the 1990s, describing them as only being achievable by “mutants”. Working in collaboration with French daily Le Monde, Vayer has been calculating the power output of the sport’s top stage racers on major climbs since 1999 and has regularly suggested that many of them were beyond belief.

Asked about the World Anti-Doping Agency’s description of disgraced Tour de France champion Lance Armstrong as benefiting from “the most effective doping program in history,” Vayer responded, “With his record average of 438 watts on the 2001 Tour, ‘The Boss’ only manages sixth place in our palmarès. He looks almost like a bit-part player next to ‘king’ Miguel Indurain, who has five Tours to his credit. The Spaniard seems unlikely to be dethroned thanks to his average of 455 watts in the 1995 edition… The fact that Armstrong’s reign began after the Festina affair in 1998 and the introduction of the EPO test forced him to pay more ‘attention’. He couldn’t take EPO in an unlimited way like his predecessors”.

Speaking to Le Monde two days before the publication of his new book, "La Preuve par 21", which investigates the power output of Tour de France winners since 1983, Vayer also put together a list of the Tour winners who had produced the greatest power output over the course of the last 30 years, ranking Indurain (1995 version) at the top with 455 watts, ahead of Bjarne Riis (449) and Marco Pantani (446).

According to Vayer’s rating scale, any figure over 450 falls into the “mutant” category, while those between 430 and 450 are described as “miraculous”. Three more Tour winners appear among the “miraculous” – Jan Ullrich (441), Alberto Contador in 2009 (439) and Lance Armstrong in 2001 (438).

Asked if any Tour winner since 1983 is beyond suspicion, Vayer said Greg LeMond “seems to have always produced ‘human’ performances”. He gave LeMond’s average power output during his three Tour-winning years as 381 watts in 1986, 408 in 1989, and 407 in 1990. He added that “following the arrival of EPO at the start of the 1990s, any rider who could produce 400 watts for 20 minutes could subsequently manage to put out 440 watts over 40 minutes! That was the case with the Dane Bjarne Riis… who, in 1993 was stuck at 399 watts, but progressed to 449 watts during his winning Tour in 1996 when he was 32. LeMond remained at 410 watts after 1990 and was dropped by older riders who had become thoroughbreds.

With regard to Laurent Jalabert, a sprinter in his early years as a pro and twice crowned King of the Mountains at the Tour towards the end of his career, Vayer said, “During the Vueltas of 1996 and 1997, the former [Tour de France] green jersey climbed to Lagos de Covadonga, 8.5km at 9.18%, in less than 25 minutes, producing 468 and 478 watts, respectively. On the Tour, we even had to re-baptise the ascent of the Col de Mende the ‘Montée Jalabert’, after his 495 watts in 1995!”

Vayer describes the last 30 years as being split into three different eras. “Before 1990, we were in the pre-EPO era: riders were flirting with the figure of 410 watts thanks to corticoids and steroids. Then there was a leap to 450 watts with the arrival of massive usage of EPO up to 1998. After the introduction of the EPO test, blood transfusions made a big return: that was in the Armstrong era, where levels stabilised at 430 watts. Since 2011, we can talk about a new ‘mixed’ era where performances have taken a step down but there are some suspect power outputs above 410 watts.”

The former Festina coach describes Cadel Evans’ 2011 Tour-winning average of 406 watts as being in the “green” zone below 410 watts.

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