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Topic Doping


klaus

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ma scusate, quello che non capisco, perchè avrebbero dovuto pubblicare una lista con dei valori di sospetto?? Cioè se uno fa uso di sostanze e lo mettono nella fascia 0, subisce meno controlli rispetto a quelle più alte :D Mha non serve a niente stilare liste ipotetiche :wink: n'è la prova lampante il corridore della Roubaix lille positivo alla roubaix :wink: CHe motivo aveva??

sarò io che non capisco :stelle:

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ma scusate, quello che non capisco, perchè avrebbero dovuto pubblicare una lista con dei valori di sospetto?? Cioè se uno fa uso di sostanze e lo mettono nella fascia 0, subisce meno controlli rispetto a quelle più alte :D Mha non serve a niente stilare liste ipotetiche :wink: n'è la prova lampante il corridore della Roubaix lille positivo alla roubaix :wink: CHe motivo aveva??

sarò io che non capisco :stelle:

Penso di si.

In pratica in base ai dati che hanno raccolto tramite i controlli "di routine" e il passaporto biologico hanno visto delle situazioni anomali che possono essere indicatrici di doping, per cui hanno stilato una lista di sospetti.

Non è una novità negli ambiti di controllo, anche per i controlli di igiene e sanità piuttosto che per il controllo delle acque si fa.

Per esemplificare; due persone stanno male andando al ristorante X, nessuna sta male al ristorante Y, dove andrò a fare i prossimi controlli?

Oppure, ho due sorgenti di acqua, la prima si trova in un bosco recintata in modo che non possono passare gli animali, la seconda si trova vicino ad un cantiere, dove tutti i giorni passano camion e che nelle analisi risulta con quantità variabili di idrocarburi, ma sotto al limite. La priorità sarà sulla seconda sorgente, ma non per questa si evita di controllare la sorgente nel bosco, dove comunque qualche animale può entrare ed urinare, lasciando tracce di ammoniaca piuttosto che residui batterici, o semplicemente le foglie possono aumentare la quantità di TOC e/o DOC.

Non so se capisce l'analogia, spero di si. :biggrin:

Per ricollegarmi all'antidoping, è normale che non potendo controllare tutti i corridori tutti i giorni stabiliscono delle priorità, priorità che si basano su tre aspetti principalmente (in ambito scientifico); risultati delle precedenti analisi non stabili o vicini ai limiti (passaporto biologico), precedenti "fuorilegge" (nel caso dei ciclisti se si sono già dopati, o se frequentano squadre e/o medici/preparatori precedentemente indagati o colpevoli di doping) e dai sintomi visibili (per i ristoranti le persone che stanno male, per l'antidoping dei risultati anomali o comunque i risultati importanti, come le vittorie di Sella o di Landis, piuttosto che il podio di Kohl, per esempio).

Ovviamente non conosco per certo il sistema antidoping, ma così si lavora, più o meno, nei controlli scientifici e dovrebbe essere lo stesso metodo adottato dalla Wada o chi per esso, il tutto viene confermato da questi dati che abbiamo appena ricevuto.

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  • Amministratori
RICCO' pronto a tornare con la Amore&Vita di Fanini

Riccardo Riccò potrebbe tornare a correre e lo farebbe alla corte di Ivano Fanini, che si è detto pronto a dargli una nuova opportunità dopo i problemi che il corridore ha avuto con il doping.

Nel pomeriggio Riccò, assieme al suo manager, ha incontrato Fanini nello studio di Capannori (Lucca) del patron di Amore e Vita Conad. Al momento non c'è niente di ufficiale.

"Porte aperte a Riccò - ha detto Fanini - ma solo se il corridore collaborerà con i Nas e la Guardia di Finanza nella lotta alle sostanze e alle pratiche proibite, raccontando qualcosa di nuovo che serva a dare uno scossone definitivo al sistema".

"Tutti sanno ciò che Ivano Fanini ha sempre fatto contro il doping - ha detto il ciclista - Per questo a me piacerebbe avere un riscatto proprio con lui".

Attualmente Riccò, già fermato in passato, per problemi di doping, sta cercando di chiarire la vicenda del malore che sarebbe stato provocato da un'autoemotrasfusione.

da Tuttobici

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COLPO DI SCENA!!! CI HO PARLATO STAMATTINA CON FANINI!!! Gli ho detto che non sono per niente d'accordo con questa scelta, lui cmq mi ha detto che lo sfrutterà Riccò. Cioè lo prende solo se parla seriamente con i PM e dice qualcosa di concreto. Allora lo ingaggerà. Altrimenti rimarrà a marcire nella merda dove si trova adesso...

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  • Amministratori

Riccardo Riccò cerca di tornare con l’aiuto di Fanini. “Confermo” esclama il patron di Amore & Vita: “una decina di giorni fa, un amico fidato di Riccò mi ha chiamato a suo nome, per un possibile rientro alle gare in maglia Amore & Vita. E ieri il “Cobra” è venuto a farmi visita presso gli uffici di Amore & Vita. E’ stato un incontro molto importante che mi ha chiarito tante cose. E’ vero, abbiamo parlato di un possibile ritorno alle corse in maglia Amore & Vita, dato che Riccardo attualmente non è squalificato e potrebbe tornare alle corse anche domani. Tuttavia la situazione è ben più complessa di quanto sembra e anche se umanamente non nascondo che il desiderio di aiutare Riccò ad uscire da questo baratro personale sta vivendo sia come uomo che come atleta, c’è (visto quello che in passato ho fatto per altri ragazzi con situazioni difficili), per farlo ho bisogno che Riccardo si impegni in modo reale e totale a collaborare per la lotta contro il doping. Lui in passato ha sbagliato, ha fatto uso di doping per emergere quando a mio avviso proprio non ne avrebbe avuto bisogno, però come tutti gli altri che oggi corrono, ha anche pagato i suoi errori. Riccò poteva avere il mondo del ciclismo ai suoi piedi, sarebbe stato in grado di vincere Giro e Tour come Panatni, invece si è rovinato con le sue mani trovandosi tutti contro, compreso il sottoscritto. Inoltre, adesso viene accusato di essersi sottoposto all’auto emotrasfusione che quasi lo ha portato alla morte ma lui professa a spada tratta la sua innocenza. In questo momento quasi tutti nel mondo del ciclismo odiano Riccardo Riccò e probabilmente, se quel giorno fosse davvero morto, molti sarebbero stati felici. Certamente anch’io posso dubitare della sua parola, allo stesso tempo però non ho il diritto di affermare il contrario (come non ce l’ha nessun), finché non ci saranno le prove che dimostreranno la sua colpevolezza. Il giorno che Riccò verrà dichiarato nuovamente colpevole, se mai questo avverrà, sarò il primo, come ho sempre fatto anche in tempi non sospetti a puntare il dito contro di lui per una pena esemplare perché vorrebbe dire che anche in questo preciso momento dopo essere scampato alla morte per miracolo ha continuato a mentire. E questo proprio non l’accetterei. Fino a quel momento però voglio fidarmi di questo ragazzo, fragile e timido come un bambino, nato campione e che in passato non avrebbe avuto bisogno di certe porcherie per poter emergere. Adesso Riccò sa ciò che deve fare se vuole tornare a correre con la nostra maglia. Se accetterà di dare una svolta totale alla sua vita e si metterà totalmente a disposizione della guerra al doping, allora le porte del mio team saranno aperte, altrimenti, se non dovesse accettare le mie irremovibili condizioni, gli augurerò tutto il meglio da dovrà ripartire da solo senza il mio aiuto”.

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bubba posso dirti una cosa sinceramente? guarda che fanini è la persona più marcia che c'è nell'ambiente del ciclismo, pronto a sparare a caso su tutto e tutti per far parlare di sè, a prendere in squadra o cmq a offrire contratti a corridori con passato da tossicodipendenti, (vedi valentino fois o l'americano il cui nome non mi sovviene.. garther o qualcosa di molto simile), con passato da dopati (bani, riccò) il tutto solamente per far parlare di sè e della sua squadra, perchè poverino c'è da capirlo, se si dovesse parlare di lui solo per meriti sportivi, non se ne parlerebbe veramente mai.. quindi in conclusione.. non ti sei mai fatto due domande sul fatto che forse lui abbia sfruttato anche te solamente per farsi pubblicità? poi che lo sfruttamento possa essere stato reciproco non lo metto in dubbio.. però.. per avvicinarsi al mondo del ciclismo come hai fatto tu, lui è proprio la persona peggiore a cui appoggiarsi

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Ma a parte Riccò, quello che fa venire il voltastomaco è Fanini. Quindici anni a spacciarsi per paladino della lotta al doping, salvo poi ingaggiare chi di doping penso ne abbia consumato una quantità comparabile ai carboidrati assunti da Auro Bulbarelli tra Natale e Capodanno.

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bubba posso dirti una cosa sinceramente? guarda che fanini è la persona più marcia che c'è nell'ambiente del ciclismo, pronto a sparare a caso su tutto e tutti per far parlare di sè, a prendere in squadra o cmq a offrire contratti a corridori con passato da tossicodipendenti, (vedi valentino fois o l'americano il cui nome non mi sovviene.. garther o qualcosa di molto simile), con passato da dopati (bani, riccò) il tutto solamente per far parlare di sè e della sua squadra, perchè poverino c'è da capirlo, se si dovesse parlare di lui solo per meriti sportivi, non se ne parlerebbe veramente mai.. quindi in conclusione.. non ti sei mai fatto due domande sul fatto che forse lui abbia sfruttato anche te solamente per farsi pubblicità? poi che lo sfruttamento possa essere stato reciproco non lo metto in dubbio.. però.. per avvicinarsi al mondo del ciclismo come hai fatto tu, lui è proprio la persona peggiore a cui appoggiarsi

Gerlach l'ex compagno di Armstrong alla US Postal

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Penso di si.

In pratica in base ai dati che hanno raccolto tramite i controlli "di routine" e il passaporto biologico hanno visto delle situazioni anomali che possono essere indicatrici di doping, per cui hanno stilato una lista di sospetti.

Non è una novità negli ambiti di controllo, anche per i controlli di igiene e sanità piuttosto che per il controllo delle acque si fa.

Per esemplificare; due persone stanno male andando al ristorante X, nessuna sta male al ristorante Y, dove andrò a fare i prossimi controlli?

Oppure, ho due sorgenti di acqua, la prima si trova in un bosco recintata in modo che non possono passare gli animali, la seconda si trova vicino ad un cantiere, dove tutti i giorni passano camion e che nelle analisi risulta con quantità variabili di idrocarburi, ma sotto al limite. La priorità sarà sulla seconda sorgente, ma non per questa si evita di controllare la sorgente nel bosco, dove comunque qualche animale può entrare ed urinare, lasciando tracce di ammoniaca piuttosto che residui batterici, o semplicemente le foglie possono aumentare la quantità di TOC e/o DOC.

Non so se capisce l'analogia, spero di si. :biggrin:

Per ricollegarmi all'antidoping, è normale che non potendo controllare tutti i corridori tutti i giorni stabiliscono delle priorità, priorità che si basano su tre aspetti principalmente (in ambito scientifico); risultati delle precedenti analisi non stabili o vicini ai limiti (passaporto biologico), precedenti "fuorilegge" (nel caso dei ciclisti se si sono già dopati, o se frequentano squadre e/o medici/preparatori precedentemente indagati o colpevoli di doping) e dai sintomi visibili (per i ristoranti le persone che stanno male, per l'antidoping dei risultati anomali o comunque i risultati importanti, come le vittorie di Sella o di Landis, piuttosto che il podio di Kohl, per esempio).

Ovviamente non conosco per certo il sistema antidoping, ma così si lavora, più o meno, nei controlli scientifici e dovrebbe essere lo stesso metodo adottato dalla Wada o chi per esso, il tutto viene confermato da questi dati che abbiamo appena ricevuto.

Grazie della spiegazione :wink: Ma non avevo proprio capito perchè stipulare una lista di chi controllare prima, perchè è giusto che tutti vengano controllati allo stesso modo :wink:

Per quanto riguarda Riccò si deve mettere in testa che per tornare alle corse serie di cazzate non ne deve fare. Stà già rischiando la squalifica a vita, e se lo meriterebbe, però collaborando con i PM potrebbero anche vedere la buona volotà e forse potrebbero chiudere un occhio :D

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  • Amministratori

mi delude fortemente fanini, comunque non vedo l'ora di rivedere riccò in gara :105:

non ti sei accorto che la seconda frase nega la prima? :dubbio:

ad ogni modo gli ho detto che mi ha fatto incazzare, non sono per niente d'accordo con questa mossa e gliel'ho detto.

anche se le motivazioni sono queste. Fanini è stato chiaro. Correrebbe solo se smettesse di doparsi e collaborasse nel modo giusto. non gli importa che la gente gli parli male, ma cerca di portare un ragazzo che fino a ieri era perso, sulla strada giusta, mettendolo in contatto coi Nas. Questo a quanto dice.

Si sta cercando di combattere il Doping. é così che si è combattuta la mafia. Cerchiamo di non dimenticarlo.

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non ti sei accorto che la seconda frase nega la prima? :dubbio:

ad ogni modo gli ho detto che mi ha fatto incazzare, non sono per niente d'accordo con questa mossa e gliel'ho detto.

anche se le motivazioni sono queste. Fanini è stato chiaro. Correrebbe solo se smettesse di doparsi e collaborasse nel modo giusto. non gli importa che la gente gli parli male, ma cerca di portare un ragazzo che fino a ieri era perso, sulla strada giusta, mettendolo in contatto coi Nas. Questo a quanto dice.

Si sta cercando di combattere il Doping. é così che si è combattuta la mafia. Cerchiamo di non dimenticarlo.

fanini è quello che si contraddice, non può dire no al doping, radiazione a vita per chi si dopa e poi ingaggiare riccò, comunque a parte questo a me riccò è sempre piaciuto come corridore e vorrei rivederlo al più presto in sella alla bici

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il problema è uno solo ancora devono uscire le prove che riccò quel giorno è andato in blocco per qualcosa di inlegale .. Ma i pm le procure il coni non aveva già tutto? io l'avevo detto calma prima di spalare merda con la parola di riccò contro quella del medico

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"Ho visto l'Epo di Armstrong". Nuove accuse da Hamilton.

L'ex compagno alla U.S. Postal : "Anche per lui iniezioni come facevano tutti". La dura risposta dell'avvocato del 7 volte vincitore al Tour: "Cerca pubblicità per avidità"

MILANO, 20 maggio 2011 - "Ho visto (l'Epo) nel suo frigorifero [...]. L'ho visto iniettarsela più di una volta, come facevamo tutti. Come ho fatto io, molte molte volte". Con queste parole l'ex ciclista Tyler Hamilton ha raccontato al programma 60 Minutes della Cbs l'utilizzo di sostanze proibite da parte sua e dell'ex compagno di squadra alla U.S. Postal Lance Armstrong, sette volte vincitore del Tour de France. Armstrong, ha spiegato Hamilton, "prendeva quello che prendevamo tutti [...] la maggioranza del gruppo. C'erano Epo, testosterone, trasfusioni di sangue". L'intervista a 60 Minutes, che sarà trasmessa integralmente domenica alle 19 ora locale (l'1 di notte in Italia), includerà anche un'intervista ad un altro compagno di squadra di Armstrong, Frankie Andreu.

COME LANDIS — Le accuse di Hamilton arrivano un anno dopo che Floyd Landis, a sua volta ex compagno di squadra di Armstrong, aveva rilasciato una testimonianza simile sull'utilizzo di doping da parte del corridore statunitense e del team. E come Landis, anche Hamilton ha detto che Armstrong non passò un test antidoping al Giro della Svizzera del 2001. Tyler Hamilton si è ritirato il 17 aprile 2009, a metà febbraio era risultato positivo al Dhea, ormone steroideo contenuto in un prodotto che assumeva contro la depressione. In giugno, stante la recidività, è stato squalificato per otto anni dall'agenzia antidoping degli Stati Uniti.

LA RISPOSTA — "Più di 20 anni di carriera, 500 controlli antidoping in tutto il mondo, fuori e dentro le competizioni. Mai un test non passato. Non ho niente da aggiungere". Con queste parole pubblicate poco dopo l'1.30 ora italiana sul suo profilo Twitter, il sette volte vincitore del Tour de France Lance Armstrong ha risposto alle accuse dell'ex compagno di squadra Tyler Hamilton.

PUBBLICITA' — "Hamilton sta cercando di fare soldi scrivendo un libro e ora ha cambiato la storia che ha sempre raccontato, in modo da riuscire ad andare a 60 Minutes e aumentare le proprie possibilità con gli editori. Ma l'avidità e la fame di pubblicità non cambiano i fatti: Lance Armstrong è l'atleta più controllato della storia dello sport: Ha passato quasi 500 test in oltre 20 anni di competizioni". Lo ha detto attraverso un comunicato Mark Fabiani, avvocato del ciclista Lance Armstrong, in merito alle dichiarazioni rilasciate alla Cbs da Tyler Hamilton, ex compagno di squadra di Armstrong alla U.S. Postal, secondo cui lui stesso, il sette volte vincitore del Tour de France e altri membri del team avrebbero fatto più volte uso di sostanze proibite.

fonte gazzetta.it

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