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[Operacion Puerto] BASSO CONFESSA E COLLABORA


sateo

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già nel 1996 dissi che un passista gregario (iniziò nella systeme u di fignon a metà anni 80) fosse un po' troppo vederlo sul gradino più alto del podio a parigi. la cosa simpatica che l'ipocrita danese si è preoccupato di scaricare basso subito dopo la sua implicazione nell'operacion puerto. chissa quante ne hanno fatte assieme. ragazzi datemi retta, continuiamo a giocare con CyM o PCM é l'unica soluzione per vedere del ciclismo pulito. fa' male vedere che anche uno come zabel, anche se per una sola settimana, è caduto nel baratro. mi gioco le palle pure su indurain e armstrong e quasi tutti i professionisti: é ora di finirla! ed è ora di finirla da parte dell'uci, federazioni varie, organizzazione del tour di difendere e/o scaricare i corridori a seconda degli interessi. pantani ha pagato, molti altri devono pagare come lui. pantani ha pagato con la vita quando bastava pagasse con la giustizia, ora tutti indiscriminatamente devono pagare le loro malefatte compreso l'americano che nel 1999 assunse epo al tour (analisi fatte successivamente sul suo sangue). é ridicolo che un corridore di un giorno che vinse fino al 1999 un campionato del mondo e una clasica di san sebastian (parlando di corse importanti) vinca 7 tour di fila senza aver mai avuto una giornata di crisi in montagna. concludo con basso visto che non sono ancora intervenuto sulla questione: é stato due volte scorretto, prima con la sua implicazione e poi, una volta messo al muro dai giudici, ha fatto finta di collaborare per beccarsi una pena meno pesante. ignobile! ragazzi io seguo il ciclismo dal 1976, la mia prima corsa in tv fu la milano-sanremo vinta da merckx, e sono stufo di vedere porcherie. é uno sport che non ha più credibilità.

tutto perfetto...ahimè...

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già nel 1996 dissi che un passista gregario (iniziò nella systeme u di fignon a metà anni 80) fosse un po' troppo vederlo sul gradino più alto del podio a parigi. la cosa simpatica che l'ipocrita danese si è preoccupato di scaricare basso subito dopo la sua implicazione nell'operacion puerto. chissa quante ne hanno fatte assieme. ragazzi datemi retta, continuiamo a giocare con CyM o PCM é l'unica soluzione per vedere del ciclismo pulito. fa' male vedere che anche uno come zabel, anche se per una sola settimana, è caduto nel baratro. mi gioco le palle pure su indurain e armstrong e quasi tutti i professionisti: é ora di finirla! ed è ora di finirla da parte dell'uci, federazioni varie, organizzazione del tour di difendere e/o scaricare i corridori a seconda degli interessi. pantani ha pagato, molti altri devono pagare come lui. pantani ha pagato con la vita quando bastava pagasse con la giustizia, ora tutti indiscriminatamente devono pagare le loro malefatte compreso l'americano che nel 1999 assunse epo al tour (analisi fatte successivamente sul suo sangue). é ridicolo che un corridore di un giorno che vinse fino al 1999 un campionato del mondo e una clasica di san sebastian (parlando di corse importanti) vinca 7 tour di fila senza aver mai avuto una giornata di crisi in montagna. concludo con basso visto che non sono ancora intervenuto sulla questione: é stato due volte scorretto, prima con la sua implicazione e poi, una volta messo al muro dai giudici, ha fatto finta di collaborare per beccarsi una pena meno pesante. ignobile! ragazzi io seguo il ciclismo dal 1976, la mia prima corsa in tv fu la milano-sanremo vinta da merckx, e sono stufo di vedere porcherie. é uno sport che non ha più credibilità.

Nient'altro da aggiungere, semplice verità, dalla prima all'ultima parola...

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Beh dai Riis aveva vinto 3 tappe al Giro ed al Tour prima di vincere il Tour... Il fatto strano è che il Cataluna dello scorso Giro è più piccolo e leggero del Riis che correva, una montagna che stacca tutti in montagna... Una montagna che quell'anno vince l'Amstel... Naturalmente non lo chiamavano Mister 60% per la percentuale di capelli rimasti ed oggi si è scoperto...

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  • 2 weeks later...

05/06/2007 Manzano: «In Spagna nulla è cambiato e Valverde c'entra eccome»

Nulla è cambiato, parola di Jesus Manzano. L'ex ciclista spagnolo, uno dei principali pentiti nell'inchiesta Operacion Puerto sul doping in Spagna, accusa pesantemente la giustizia del suo Paese.

«La verità è che in Spagna tutti gli incriminati stanno continuando ad esercitare», ha detto in un'intervista a L'Equipe. Manzano, che nel settembre dello scorso anno rivelò di essersi sottoposto ad un ciclo di 20 iniezioni di Epo praticate dal medico Eufemiano Fuentes, ha assicurato di aver fornito agli inquirenti «una montagna di prove». Ad aver ostacolato le indagini, tuttavia, ci sarebbero state «troppe pressioni e troppi interessi in gioco». Manzano raccontò alla tv tedesca Zdf di essersi intrattenuto più volte in un albergo della cittadina castigliana di Torrejon de Ardox, in cui c'era, disse, «parecchia gente», tra cui tre campioni dell'atletica legggera spagnola e «un calciatore di uno dei principali club di Spagna». Ma la giustizia spagnola, accusa oggi l'ex corridore della Kelme, è rimasta ferma. «Sono disposto a continuare questa battaglia soltanto se serve a cambiare qualcosa. In Italia, Francia e Germania le cose cambiano. In Spagna si preferisce tirare avanti, qui nulla è cambiato. Non credo nella giustizia del mio Paese», ha detto. Manzano, che mercoledì dovrebbe essere ascoltato dalla magistratura di Roma, è stato uno dei principali testimoni della rete di doping ematico messo in atto da Fuentes, le cui attività hanno coinvolto anche Jan Ullrich e Ivan Basso. Tra i nomi tirati in ballo dall'ex corridore c'è quello di Alejandro Valverde: «Era nella Kelme e ci vogliono far credere che fosse l'unico che correva a base di lattuga. E' chiaro che è coinvolto fino al collo nella vicenda Fuentes». Manzano ha anche segnalato alla magistratura spagnola, che ha archiviato l'inchiesta perché precedente all'entrata in vigore della legge sul doping, i nomi del suo ex direttore Vicente Belda e del responsabile della Caisse d'Erpagne Josè Miguel Echavarri. Sull'ex direttore sportivo della Once, Manolo Saiz - uno degli arrestati insieme a Fuentes - l'ex ciclista ha spiegato che «è impegnato a recuperare i suoi soldi» e che presto tornerà nel mondo del ciclismo. Manzano ha rivelato anche che durante la Vuelta di Spagna le dosi di Epo viaggiavano con la carovana, mentre in Francia il prodotto veniva somministrato da un'infermiera - definita «la colomba bianca» - moglie di un meccanico che ha ricevuto 27.000 euro. Il sistema messo a punto da Fuentes, inoltre, funzionava anche con la complicità della giustizia sportiva spagnola. Un laboratorio omologato dall'Unione ciclistica internazionale, infatti, era incaricato - secondo Manzano - di avvertire i medici delle squadre quando inviava i suoi ispettori per i test antidoping. Ma l'ex corridore, parlando delle morti di José Maria Jimenez, suo amico, e di Marco Pantani, ha anche collegato il doping alla dipendenza di molti ciclisti alle sostanze stupefacenti. «Sono molti i corridori dipendenti da coca, eroina o farmaci. E non solo ciclisti».

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Il Tour cancella Riis dall'albo d'oro

Il danese Bjarne Riis, 43 anni. Reuters

PARIGI (Fra), 7 giugno 2007 - L'organizzazione del Tour de France ha deciso di cancellare il danese Bjarne Riis dall'albo d'oro. L'attuale direttore sportivo della Csc, che trionfò sui Campi Elisi nel 1996, "non potrà più dire di essere il vincitore di quel Tour", ha detto Philippe Sudres, portavoce della Grande Boucle. Motivo della clamorosa scelta, il recente outing di Riis, che ha confessato di aver assunto Epo nel periodo in cui indossava la maglia gialla. Mai, in 104 anni di storia del Tour, il vincitore di un'edizione era stato depennato dall'albo d'oro.

LA RESTITUZIONE - L'ulteriore passo, forse il più umiliante, sarebbe la restituzione della maglia gialla. Riis, al momento della confessione sull'uso di doping, ha detto di custodirla in casa rendendosi disponibile a chi volesse andarla a riprendere. Ma per fare questo ci vuole l'autorizzazione dell'Uci, la federazione internazionale. Al momento, quindi, gli organizzatori possono solo cancellare il nome del danese dall'albo d'oro del Tour.

IL SITO - Per il momento, guardando il sito del Tour nella sezione storica, Riis è segnalato ancora come vincitore dell'edizione 1996, ma la sua scheda personale è già stata aggiornata con questa frase: "in seguito alla confessione del 25 maggio 2007, non può più essere considerato vincitore".

GAZZETTA

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Ma quel tour sarà dato al secondo in generale o sarà considerato senza vincitori nè vinti?

a questo punto spero annullato, al 2° credo proprio di no :D (ossia Ullrich) perchè penso ormai che nel 1996 alla Telekom ci sia stato doping di squadra...

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a questo punto spero annullato, al 2° credo proprio di no :lol: (ossia Ullrich) perchè penso ormai che nel 1996 alla Telekom ci sia stato doping di squadra...
Questo è un problema, voglio vedere come lo risolvono... :dubbio:
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che poi seguendo un giusto ragionamento

se davvero alla telekom si somministrava doping a tutti

dopo le confessioni di Rijs e Zabel e quella di un personaggio molto vicina a jan ulrich

dovrebbero restituire

Il tour del 97, i vari podi del kaiser gli anni dopo

4 sanremo di zabel

non so qnt maglie verdi

medaglie olimpiche (e su questo il Cio si sta muovendo) di ulrich

spero a nche quelle mondiali di zabel

mah...tutto ciò mi fa rabbia e tristezza

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mayo piepoli e petacchi trovati non negativi.. in teoria non è positività in quanto mayo ha il testosterone fisiologicamente elevato e piepoli e petacchi avevano il certificato medico.. però per uno dei due il livello raggiunto era superiore anche a quanto poteva servire a fini terapeutici.. non so che dire

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:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Mah...Mayo ha il testosterone fisiologicamente elevato e quindi non si dovrebbe procedere, per gli altri due...boh...

Ragazzi, la verità è che tutti nel professionismo prendono qualcosa, altrimenti non ci sarebbero le corse a tappe, le grandi classiche, il pavè...tutti fanno uso di prodotti che li aiutino in qualche modo a percepire meno il dolore; ma lo si fa entro i limiti, una sorta di doping "benevolo" anche se non lo è mai benevolo e agli sportivi questo non piacerà, ma è così...

Un doping che non distrugge il fisico.

Per questo tutti assumono qualcosa entro i limiti e questo potrebbe anche starmi bene se il limite fosse bassissimo, poi escono casi come questi e non credete ai certificati fasulli; qui qualcuno o ha fatto il furbo o ha valutato male, ed ecco il risultato...

Questo il mio pensiero che, è un qualcosa in più di un semplice pensiero, le voci nell'ambiente girano eccome...

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secondo me valverde non lo fanno correre.

Valverde è protetto da qualcuno dall'alto, così come lo è stato Basso. L'Uci è una mezza mafia, prima protegge i corridori poi li scarica; ma Valverde è coinvolto in pieno, proprio come lo era Basso, già PRIMA DEL GIRO, poi però qualcuno ha fatto carte false per farlo correre...

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Nel caso di Piepoli l'ipotesi è credibile: Piepoli soffrè di un a forte forma allergica ai pollini, se non erro, e spesso non ha potuto disputare il giro per tale motivo...il prodotto che gli hanno ritrovato nelle analisi, di cui non ricordo il nome, è proprio un antiallergico.

Nel caso di petacchi non saprei ma, fino a prova contraria, voglio credere ancora nella buona fede dei corridori.

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Nel frattempo:

Basso, pena massima

Condannato a 24 mesi

La Disciplinare della federciclo ha inasprito i 21 mesi della Procura antidoping respingendo le richieste del difensore, che potrà tornare a gareggiare solo il 24 ottobre 2008: "Accetto la decisione e penso solo ad allenarmi e a stare bene"

ROMA, 15 giugno 2007 - Dunque, il massimo della pena. Ivan Basso è stato condannato a 2 anni di squalifica dalla commissione Disciplinare. Il ciclista varesino potrà tornare a gareggiare dal 24 ottobre 2008. Respinte le richieste dell'avvocato difensore, Massimo Martelli. Inasprita, dunque, la richiesta di 21 mesi di squalifica da parte della Procura antidoping. Respinta, inoltre, la richiesta del difensore che chiedeva uno "sconto" di pena in base alla collaborazione alle indagini sull'Operacion Puerto del corridore di Cassano Magnago. Una collaborazione ritenuta inadeguata dalla Procura. Nessuno sconto, quindi, al contrario di quanto Martelli sperava, contando sul fatto che Basso avrebbe già scontato 7 mesi e mezzo di squalifica.

LA SPIEGAZIONE - "Basso - ha spiegato il presidente della Disciplinare Vincenzo Ioffredi - è stato ritenuto responsabile della violazione della normativa antidoping 2.2 del codice Wada (uso o tentato uso di metodo proibito, ndr). Non si ritiene di poter tenere conto della collaborazione perchè non c'è stato aiuto fattivo e sostanziale".

"HO SBAGLIATO, VOGLIO PAGARE" - Nel pomeriggio, arrivando a Roma, Basso aveva auspicato "una pena giusta" nei suoi confronti. "So di aver sbagliato e voglio pagare per i miei errori - aveva detto il varesino -. Non ho mai chiesto sconti". Dopo la sentenza, nessuna polemica: "Sapevo che non era una situazione facile, ora accetto la decisione e penso solo ad allenarmi e a stare bene".

TORRI CRITICO - "Poteva dire di più su questa faccenda", ha detto Carlo Torri, capo della Procura antidoping del Coni. "Ho l'impressione che ogni tanto si perda di vista - ha continuato Torri -,e lo dico anche ai giornalisti, che noi siamo i buoni e che facciamo un lavoro da cui non traiamo alcun vantaggio. Non ce l'abbiamo con i ciclisti, ma con quelli che li inducono a far uso di pratiche dopanti e che indicano loro le persone a cui rivolgersi".

fonte Gazzetta

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che poi seguendo un giusto ragionamento

se davvero alla telekom si somministrava doping a tutti

dopo le confessioni di Rijs e Zabel e quella di un personaggio molto vicina a jan ulrich

dovrebbero restituire

Il tour del 97, i vari podi del kaiser gli anni dopo

4 sanremo di zabel

non so qnt maglie verdi

medaglie olimpiche (e su questo il Cio si sta muovendo) di ulrich

spero a nche quelle mondiali di zabel

mah...tutto ciò mi fa rabbia e tristezza

Ma Zabel si è dopato solo per un breve periodo (credo alle sue parole)

Quindi non gli devono revocare tutto.

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In realta la disciplinare non ha inasprito la pena chiesta dalla Procura antidoping, infatti quest'ultima chiedeva di ridurre di 3 mesi la pena perchè Basso li aveva pesi per la vicenda dopo il tour 2006, la disciplinare gli ha si inflitto 24 mesidi condanna ma ha conteggiato i 3 mesi del 2006, oltre a quelli del 2007 in cui è stato fermo, già scontati, percui potra tornare a correre il 24 ottobre 2008, quindi per la stagione 2009 che potra fare per intero, vedremo se troverà una squadra.

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