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In Salita Controvento - Stagione 2001 (da pag. 28)


Ivan Basso...  

19 utenti hanno votato

  1. 1. ..si bomba?

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    • No
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    • Si, ma solo la tipa
      15
    • Si, tutte le miss che incontra quando va sul podio. Allora mai.
      6


Messaggi raccomandati

27-10-2000 / Serate di yaaaaaawn....gala!
 
La mia stagione era finita con il Giro di Lombardia, da quel pomeriggio infatti ero sceso dalla sella e non avevo avuto più opportunità di risalirci, nonostante i miei buoni propositi. La mano era definitivamente guarita e avevo riacquistato la medesima mobilità di prima, il chè, per il dott. Ferretti non era affatto scontato. La mia stagione era finita così come quella della squadra che già progettava la prossima, mentre quella ufficiale prevista dal calendario Uci continuava fino alla fine del mese con corse dall'altra parte del pianeta come il Giro del Giappone o la Japan Cup oltre a varie cerimonie di galà organizzate per assegnare varie premiazioni e che comportavano un vestito elegante e tanta pazienza e forza di volontà per allontanare l'irresistibile voglia di sbadiglio che accompagnava queste serate. Una di queste riguardava la premiazione dei vincitori della Coppa del Mondo di ciclismo; protocollo vuole che siano invitati tutti coloro che siano andati a punti durante le 10 prove di Coppa del Mondo nel corso della stagione e con loro anche il direttore sportivo della squadra; in realtà io mai ero riuscito ad andare a punti nelle corse di CDM che avevo disputato, che poi erano appena dure, la Milano - Sanremo che avevo concluso alla 48° piazza, e il Campionato di Zurigo concluso alla 67°. Però la squadra aveva ottenuto un fenomenale e storico podio nella Classicissima con Ruslan Ivanov, e pure Vitaly Kokorine era stato bravo a concludere 20° all'Amstel Gold Race senza dimenticare i punticini ottenuti a Giro di Lombardia e sempre Milano - Sanremo da Caucchioli e Arvesen, cosa che aveva permesso all'Amica Chips di classificarsi alla 20° piazza nella particolare classifica a squadre della Coppa del Mondo (vinta dalla Mapei su Rabobank e Team Deutsche Telekom). Quel guascone dell'Arvesen era stato però impossibilitato a venire. E vuoi che l'Amica Chips lasci una poltroncina vuota Al Gotze Theatre di Zurigo? Per Boifava avremmo dato una brutta immagine, e così a me è toccato il compito di sostituire Kurt ieri sera. Come detto, insieme ai tanti sbadigli sono stati premiati i vincitori dei Grandi Giri Stefano Garzelli, Lance Armstrong e Igor Gonzalez de Galdeano, il vincitore della Coppa del Mondo Laurent Jalabert, e i campioni del Mondo Erik Zabel e Jan Hruska.
 


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Ben più interessante era stata invece la serata organizzata il giorno successivo al Giro di Lombardia. La presentazione del Giro d'Italia 2001. Inizio con il dirvi che no, come tutti i giornali hanno riportato Marco Pantani non c'era. Forse non sapete ma è stato completamente travolto da guai giudiziari. Io come sapete non amo schierarmi in questo tipo di vicende, ma il fatto che oggi sia stato accusato di un qualcosa nemmeno troppo certo accaduto oltre cinque anni fa dopo pure quello che ha dovuto passare lo scorso anno...insomma, io credo che ci sia qualcuno che abbia deciso che Pantani dopo Campiglio non debba più correre, è assurdo quello che gli sta accadendo. Ricordo come ieri quando sono diventato professionista, Pantani non era un mito, era Il mito! E ora? Sembrano passate due generazioni.
Stavo però per parlarvi del Giro 2001. A me piace: si parte da Pescara con un cronoprologo, poi subito tre tappe dure che culminano con la salita di Montevergine, quindi un po' di tappe per i velocisti per concludere la seconda settimana con le Dolomiti. Si riprende con la cronometro di Salò che è lunga ma mossa, gli arrivi in salita sono più duri di quelli di questa stagione, e poi ci sono tante tappe insidiose apparentemente per velocisti e un paio di tappe all'estero. Si mi piace! Spero che la nostra squadra venga invitata, ma quest'anno con la presenza di Chiappucci mi sento molto più tranquillo.
 

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Come potrete notare immediatamente ad occhio non si tratta del Giro originale 2001 ne si tratta di un Giro completamente nuovo dato che, come già fatto per Smec ho sapientemente lavorato di taglia-copia-cuci per creare un nuovo Giro essendoci però molte nuove tappe. Ho comunque provato a tenere fede al vero Giro d'Italia del 2001 con le prerogative e i passi significativi del Giro di quell'anno. Partirà a Pescara come l'originale e così come l'originale farà tappa quasi immediatamente a Lucera. La tappa al Santuario di Montevergine sarà il primo arrivo in salita, la Montecatini Terme - Reggio Emilia è invece identica. Si sconfina in Slovenia, c'è il tappone dolomitico e la tappa di Arco arricchita del Monte Bondone. Ci sarà una tappa dedicata alla Milano-Sanremo e il famoso arrivo a S.Anna di Vinadio allora cancellato e riproposto solo per il prossimo Giro (ma non con le stesse salite); la cronometro è la stessa e l'ultima tappa con doppia scalata del Mottarone pure con la differenza che ho voluto indurire la tappa trasformandola in arrivo in salita. Molte, moltissime tappe dei velocisti rispetto ai canoni odierni ma nella logica dei Giri d'Italia a cavallo del millennio che vedevano i velocisti italiani primeggiare. Non vedo l'ora di duelli tra Cipo, Quaranta, Svorada e magari anche Petacchi e...Zabel?


 
 
Concludo leggendovi un po' di notizie di ciclomercato che ho trovato stamattina sulla Gazzetta: l'ex vincitore del Giro Evgeniy Berzin ha ufficializzato la creazione di una squadra tutta russa, la prima dalla dissoluzione dell'URSS, di cui sarà proprietario e corridore. Con lui c'è anche il mio ormai ex compagno di squadra Vitaliy Kokorine. E sempre a proposito di ex compagni di squadra, Kurt-Asle Arvesen correrà nella nuova squadra dell'ex vincitore del Tour de France Bjarne Riis che ha rilevato la Memory Card - Jack & Jones e si è accordato con un importante sponsor danese e sarà compagno di un corridore che gli permetterà di correre tutta la Coppa del Mondo, Laurent Jalabert! Tutti i corridori Polti hanno trovato una sistemazione: la Saeco ha fatto man bassa mettendo sotto contratto Sacchi, Celestino e Gotti, la Rabobank ha preso gli olandesi Blijlevens e Voskamp, la Vini Caldirola Cassani. La Mapei ha presentato Stefano Garzelli alla stampa, acquisto di cui si sapeva sin dalla fine del Giro. La US Postal rafforza davvero tanto il suo potenziale in salita mettendo sotto contratto Beltran e Rubiera. Torna nel giro anche Ivan Fanini con la sua Amore & Vita, dopo che la squadra era stata fermata all'inizio della scorsa stagione per irregolarità economiche: roster tutto nuovo guidato dal kazako Alexandr Shefer in uscita dall'Alessio. Inoltre quello di Chiappucci non sarà l'unico ritorno nel mondo del ciclismo: si candida come ciclista più vecchio del circuito il già 4 volte campione nazionale lussemburghese Enzo Mezzapesa, 39 anni il prossimo anno che correrà per un piccolo team tedesco.

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Percorso piuttosto facile, per caso si sa il futuro di Pantani?

 

Pantani rimane alla Mercatone Uno ma la sua parabola, anche per quanto i valori ingame, è segnata  :sad2: Non è più competitivo per le 3 settimane, speriamo in qualche sprazzo.A giorni inizierò la nuova stagione e proprio come smec farò un recap di tutte le squadre!

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31-10-2000 / La fine (Quando le streghe erano ancora demodè)
 

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Isla de Lanzarote. Sono a Malpensa, tra poco un aereo partirà e ma porterà via da questo paese per un po', questa è la destinazione. Io e Micaela, nient'altro che noi, staccando il cervello da qualsiasi cosa, persona, problema, da tutto, anche dal ciclismo nonostante sia riuscito a convincere la mia lei a portarmi dietro una Battaglin prototipo modello 2001 che Boifava mi ha chiesto di provare in vista del pre-ritiro di dicembre, ma solamente a patto che non mi venga in mente di assemblarla non prima di una settimana..:! E così farò perchè stavolta non ho davvero l'ossessione dell'allenamento. Per 7 giorni sarò una normale persona in vacanza, non mi par vero. Chiudo gli occhi e...sento già il mare!
 
E' stato un anno bellissimo, lunghissimo, infinito, sembrava davvero non finire mai: questo anno di carriera è valso come i due precedenti da professionista. Ho imparato all'ombra di Pietro, mi sono ritagliato i miei spazi, ho imparato a soffrire, a non lasciarmi abbattere dalle delusioni, ho corso il Giro d'Italia e ho vissuto l'emozione del podio! E ancor prima ho vinto la mia prima corsa da professionista! Una fuga eterna, lunga quanto questa stagione, in completa solitudine sotto un tempo infame: se la mia prima vittoria doveva essere memorabile non poteva che essere epica! E' finita con un infortunio non prima d'aver patito per un paio di mesi la paura di non dover più correre qui tra le mie persone e Davide Boifava, il mio DS che devo ammettere essere stato molto più di un semplice direttore sportivo, e ho ancora tanto bisogno di lui!
 
Due settimane di pausa e poi si riprenderà a  pensare ad una nuova stagione, e rivivere gli stessi gesti e gli stessi rituali che voglio mi accompagnino per ancora moltissimi anni ancora, perchè sono appena all'inizio della mia carriera. Ringrazio i miei lettori di questa lunga stagione!
 
_____________________________________________________________
 
Smetto i panni per un attimo di Ivan basso perchè neppur mi sembra vero, dopo un anno e sei mesi, ho finito la prima stagione di questa carriera! 693 interventi e 35 pagine per una sola stagione, neppure credevo di poter durare così tanto a lungo! E' iniziato tutto un pomeriggio del 9 aprile di un anno fa, con l'idea di testare il mio db, mai pensavo però di arrivare a questo punto, e soprattutto in questo modo!
Perseguo nel sogno di concludere la carriera di Ivan Basso che è appena iniziata sperando nella buona sorte, nella tenuta del db e nel tempo libero, sperando che questa story mi accompagni per ancora molti anni! 

Di seguito le 8 vittorie parziali (senza maglie) conquistate in questa stagione. Filippo Simeoni è stato il primo, Ruslan Ivanov, il mio alfiere, è stato l'ultimo. Aggiungo inoltre il terzo posto alla Milano-Sanremo, che vale quasi come una vittoria! Vincere è sempre bello, anche a PCM, ed è incredibile come alcune volte mi sia trovato sulla sedia ad incitare il mio ciclista, a tenere duro! Proprio le vittorie in fuga sono state le più belle, soprattutto quelle in compagnia di qualche uomo più veloce perchè, conoscete l'IA di PCM: se siete in fuga con altri ciclisti questi faranno di tutto per farti perdere, e allora la soddisfazione diventa doppia! Proprio la vittoria di Filippo Simeoni è stata una tra le più belle, sono poi ovviamente affezionato alla prima di Ivan anche se ho avuto l'impressione che quel giorno fu sin troppo facile. Tra le top però ci sono quelle di Marco Gili, se rileggerete la cronaca della tappa conquistata al Giro del Trentino, tra quelle voci di Boifava c'è anche un po' di me, quella vittoria è stata bellissima e Gili è stata una bella sorpresa. Racconto questi episodi con molta concitazione e coinvolgimento perchè sembrerà strano ma dopo un anno e mezzo con la stessa squadra quasi mi sono affezionato a questi personaggi virtuali.. e separarmi da Ruslan (che meritava un top team!), da Pietro (che seguirò sempre con un occhio di riguardo nella sua avventura all'Alessio) mi fa quasi strano ma...su! Fra poco farò iniziare una nuova stagione che spero sarà ancora più bella ed equilibrata! La squadra è per metà rinnovata, c'è un bell'elementino come Chiappucci tutto pepe e carisma che sono proprio curioso di vivere, e poi altri bei talentini e ciclisti di grande valore umano! Spero continuerete a seguirmi - e suggerimenti sono sempre ben accetti! - come avete fatto quest'anno e mezzo, e da domani...si ricomincia nel 2001!

terzo classificato alla Milano-Sanremo:Ruslan Ivanov (Data reale: 3 maggio 2014)

 

Ricordo sempre che al primo post è sempre presente il resume completo in stile CQRanking delle stagioni di Ivan!

Modificato da Stylus
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Davvero una splendida story, il fatto che una stagione sia durata un anno e mezzo la dice lunga sull'impegno e la passione che ci metti!

Purtroppo ho cominciato a seguire da poco ma mi sono emozionato rileggendo il racconto della vittoria al Romandia! Sono pronto ora a seguire tutta la prossima stagione, forza Ivan!

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Davvero una splendida story, il fatto che una stagione sia durata un anno e mezzo la dice lunga sull'impegno e la passione che ci metti!

Purtroppo ho cominciato a seguire da poco ma mi sono emozionato rileggendo il racconto della vittoria al Romandia! Sono pronto ora a seguire tutta la prossima stagione, forza Ivan!

 

Daje Stylus! E ora, vada avanti!

 

'namo!

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Correva l'anno...

 

 

...2001

L'anno di Odissea nello Spazio è arrivato, l'inizio del XXI secolo e del terzo millennio, niente viaggi orbitanti verso Giove come era nelle visioni di Kubrik. Dopo pochi giorni dall'inizio dell'anno il Santo Padre dichiara la fine del Giubileo, e nello stesso giorno, al termine delle più indecise elezioni della storia statunitense, George W.Bush è nominato 43° Presidente degli Stati Uniti d'America. Sempre negli Stati Uniti. Il 9 Gennaio 2001, un'azienda dal recente e tumultuosa l'Apple annuncia il ritorno di Steve Jobs che ringrazia annunciando il nuovo MAC X e un oggettino in grado di riprodurre musica senza supporti esterni a cui in realtà i mezzi di stampa generalisti non danno molto risalto, tale Ipod. Il mondo si bea di una ritrovata competitività globale, una generale sensazione di benessere data dal rapido sviluppo dell'informatica che entra sempre più prepotentemente nelle nostre vite quotidiane con i telefonini che iniziano a sviluppare display a colori e non basta il virus Mucca Pazza a scoraggiare agli italiani. Nel frattempo la notizia che tra gennaio e febbraio la fazione dei talebani al governo in Afghanistan aveva ordinato la distruzione dei Buddha di Bamiyan aveva avuto la stesso impatto della notizia dell'Ipod ignorando ciò che poteva essere un preludio a ciò che sarebbe avvenuto nove mesi più tardi.

E mentre nel ciclismo si presentavano alla nuova stagione queste squadre, nessuno che non abbia acceso almeno una volta la radio a cavallo del nuovo millennio potrà negare di aver ascoltare almeno una volta questa canzone, che adoro.

 

 

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Tutto molto figo... E leggendo il roster della Farmi Frites ci ho ritrovato il mio vecchio idolo Bruylandts!

 

Questa me la devi spiegare! E' dall'assonanza che arriva così il tifo per Bakelants?

 

Dai voglio vedere l'Amica-Chips :D

 

 

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ts?

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  • 2 weeks later...

In occasione del 38esimo compleanno di Ivan Basso, Cicloweb ha pubblicato un interessante articolo con molti spunti su suoi esordi (e sulla sua esperienza all'Amica Chips!)!

 

http://www.cicloweb.it/articolo/2015/11/26/speciale-storia-di-ivan-basso-predestinato-campione-festeggiamo-il-compleanno-de

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In occasione del 38esimo compleanno di Ivan Basso, Cicloweb ha pubblicato un interessante articolo con molti spunti su suoi esordi (e sulla sua esperienza all'Amica Chips!)!

 

http://www.cicloweb.it/articolo/2015/11/26/speciale-storia-di-ivan-basso-predestinato-campione-festeggiamo-il-compleanno-de

 

l'unica cosa è che quando parla degli anni in Amica Chips non cita la vittoria di tappa al Romandia... :dubbio:

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29-11-2000 / Preambolo, 2001

 

Le settimane di mare e vacanze sono passate veloci come una bici in discesa: le Isole Canarie erano una parte di mondo che ancora mancava al mio puzzle di viaggi non essendoci lì corse particolari e l'ho apprezzata moltissimo come gran parte della Spagna che sto mano a mano scoprendo. Ho visto anche diverse salite stuzzicanti e quindi credo che tornerò a frequentare questi posti molto presto. 29 Novembre è il giorno fissato da Davide Boifava per un primo ritiro, che in realtà si tratta del primo momento della prossima stagione per conoscere tutti i volti nuovi, fare test fisici e consegnare il nuovo materiale. La sede del ritiro era fissata ad Iseo, sul lago omonimo essendo la sede del team ufficialmente a Brescia: di questo periodo solitamente fa molto freddo, un po' troppo per un allenamento proficuo, ma si sarebbe trattato solamente di un paio di giorni e poi ognuno sarebbe ripartito per le proprie destinazioni: io per esempio avevo programmato un paio di settimane di allenamento a Pozzuoli, là dove abitava Raffaele Ferrara, mio prossimo compagno di squadra, e poi ritorno a casa per festeggiare le feste di Natale, e poi... e poi boh! Questi giorni sarebbero serviti anche per concordare a grandi linee il programma di corse per la prossima stagione, anche se la mia intenzione sarebbe quella di ripercorrere quello dell'ultima.

Non lo nego, guidando dalla mia Cassano ad Iseo ero un po' nervoso perchè sapevo che per l'anno a venire mi aspettano grosse responsabilità, e perchè ancora non conoscevo tutti i membri della nuova squadra. In una sala dimessa di un modesto hotel di una laconica Iseo (ma che c'è alle 10 di sera, il coprifuoco? Neanche un'anima per le strade!) avrei iniziato la mia nuova stagione.

 

 

AMICA CHIPS - BATTAGLIN CICLI 2001

 

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General Manager & Direttore Sportivo: Davide Boifava

Direttore Sportivo: Mario Chiesa

Direttore Sportivo aggiunto: Pietro Turchetti

 

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«Quest'anno voglio vincere!» La stagione era iniziato con il più ovvio dei proclami di Davide Boifava. «Quest'anno come mai nella storia di questa squadra abbiamo un organico forte con un passato vincente. Non c'è il solo Chiappucci ad aver avuto un grande passato vincente, ma anche Enrico Zaina che dopo aver sfiorato il Giro d'Italia e dopo tre anni al fianco di un campione di Marco Pantani ha deciso di abbracciare il nostro progetto! Ed inoltre abbiamo sentito l'esigenza di affiancare a Palumbo un velocista di esperienza come Mario Traversoni».

 

Giù il cappello per Boifava! Se l'ingaggio del El Diablo era stato si sorprendente ma anticipato da vari rumors, nessuno si aspettava quelli degli ex-Mercatone Uno Traversoni e Zaina! Il primo ci potrà dare un grosso aiuto nelle volate dove lo scorso anno siamo spesso stati assenti, il secondo credo mi aiuterà tantissimo in salita con la sua esperienza..o aiuterò io lui? Oppure andrà a finire che andremo ad aiutare entrambi El Diablo Chiappucci? Certamente Davide ha aggiunto un po' di esperienza ad una squadra molto giovane, nonostante l'ingaggio anche di Graziano Gasparre, un altro neo professionista che ad ottobre ha vestito la maglia azzura a Plouay. I loro non sono gli unici ingaggi, c'è molta più gente capace in salita: c'è come già dicevo il mio amico Raffele Ferrara che a 24 anni compiuti è finalmente diventato professionista, e c'è pure un venezuelano, José Isidro Chacon Diaz, una scommessa del nostro DS che dice essere molto bravo anch'egli in salita. Piccolo e timido non è stato di molte parole, ha solamente scambiato qualche chiacchera con Alzamora, probabilmente perchè parlano la stessa lingua!

 

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ALZAMORA Miguel: seconda stagione per il madrileño che sta sempre prendendo più gusto nel frequentare l'Italia. Nessun piazzamento per lui la scorsa stagione ma tanto lavoro oscuro di gregariato e qualche fuga. E' uno di quei corridori che sono sempre utilissimi nell'economia di una squadra che non è composta solamente da corridori chiamati a vincere.

 

BASSO Ivan: senza più Pietro Caucchioli in squadra sembrava che fosse dirottato su di lui tutto il peso della squadra, fortunatamente (o sfortunatamente per lui) è arrivato il pezzo da 90, Chiappucci, in grado di togliergli pressione e forse anche un po' di spazio. Lo scorso anno è stato però ricco di piazzamenti e della prima vittoria da professionista, in Romandia. Poi l'ottimo terzo posto nella tappa di Peschici del Giro d'Italia e tre ottavi posti: nella classifica del Giro di Pologna e nelle classiche dell'Agostoni e del Sabatini. Sta lentamente migliorando e ci si attende un altro passo in avanti, senza dimenticare che Ivan è appena 23enne e ha tutto il futuro davanti.

 

CHACON Diaz José Isidro: l'oggetto misterioso dell'Amica Chips 2001 è innanzitutto il campione venezuelano in carica, e poi si è distinto nell'ultima stagione arrivando 4° al Giro di Venezuela, corsa del quale era peraltro leader incontrastato sino a due tappe dal termine, E' forte in salita e se la cava a cronometro, è dunque un potenziale crac per le corse a tappe, deve solo adattarsi al ciclismo europeo.

 

CHIAPPUCCI Claudio: l'amicizia di lunga data con Davide Boifava ha prodotto l'ingaggio di uno dei più grandi corridori italiani degli ultimi quindici anni. Ritorna all'attività dopo due stagioni di stop e dopo che un controverso caso di doping (o meglio, di ematocrito oltre i limiti) lo ha tenuto lontano dall'ultimo Giro, che avrebbe voluto correre. Ritorna dunque, un po' per gratitudine verso il direttore sportivo di tutta una carriera, un po' per completare quella carriera che si era interrotta così laconicamente, non all'altezza della sua storia. Fino a che punto potrà arrivare a 38 anni non si sa, ma è in forma.

 

FERRARA Raffaele: sponsorizzato da Ivan Basso di cui era compagno di squadra negli anni alla Zalf, il napoletano Raffaele Ferrara ha faticato più del dovuto nei primi anni da dilettante, complice anche qualche infortunio. Nell'ultimo anno possibile ha sfoderato un'ottima stagione culminata con la vittoria del Giro d'Italia dei Dilettanti, corsa vinta tra gli altri in passato da Di Luca, Pantani e Simoni, dunque nessuna raccomandazione ma solo merito. Ha un buon futuro come scalatore.

 

FERRARI Diego: la scorsa stagione si è dovuto spesso adattare come finalizzatore in volata della squadra, lui che velocista puro non è e per un certo periodo ci è pure riuscito conquistando una tappa alla Settimana Lombarda. Quest'anno avrà meno responsabilità e sarà uomo pilota di Palumbo o Traversoni.

 

GALLI Daniele: prezioso gregario e passista per l'Amica Chips, lo scorso anno riuscì anche a sfiorare la vittoria ad una tappa del Giro d'Austria, anche lui come Alzamora, Malberti e Scalmana è un corridore imprescindibile per i successi di squadra.

 

GASPARRE Graziano: incredibile che un corridore della sua caratura sia venuto all'Amica Chips, perchè lo volevano grandi squadre come la Fassa Bortolo e la Mapei dopo aver conquistato questa stagione Giro delle Regioni, Campionato Europeo e Coppa del Mondo U23. Ha partecipato al Mondiale di Plouay come una delle punte principali della nostra nazionale ma ha concluso solamente 16°, probabilmente per questo motivo le altre squadre hanno un po' tentennato e lui ha deciso di firmare per una squadra dove possa avere un po' di libertà. Fondamentalmente sarà ultimo uomo in volata per ora.

 

GILI Marco: questo corridore mi fa una simpatia pazzesca, perchè ha corso per anni come semplice gregario che macinava anche fughe impossibili, sinchè una fuga impossibile l'ha azzeccata al Giro del Trentino regalandomi una delle vittorie più belle che io ricordi. Poi si è ripetuto anche al Giro d'Italia, segnando la sua definitiva promozione: dovevo scegliere che tenere tra lui e Pozzi, e non ho avuto dubbi, per me è la mascotte. Con la partenza di Ivanov e Pozzi poi avrà anche maggiori responsabilità per le corse vallonate, quindi probabilmente questa stagione lo vedremo all'opera meno in fughe pazze e più nei nei finali di corsa.

 

MALBERTI Fabio: credo che le grandi promesse di futuro che si prospettavano per lui quando vinse un po' di anni fa il mondiale a cronometro U23 siano definitivamente tramontate dopo un altro anno a secco di risultati. Resta tra i migliori cronoman della squadra (unico settore nel quale effettivamente l'Amica Chips si è un po' indebolita) ma niente di trascendentale. Buon passista come Galli sarà un prezioso gregario.

 

PALUMBO Giuseppe: l'inizio di stagione dello scorso anno è stato scoppiettante, con i podi ottenuti nelle sue classiche del Sud (Campania e Siracusa) ma si è poi successivamente smarrito non correndo quasi mai più dopo il Giro d'Italia e chiudendo la stagione ancora in attesa della sua prima vittoria da professionista. Quest'anno è affiancato da Traversoni e in partenza sono alla pari, su di lui però credo sia necessaria una diversa programmazione.

 

SCALMANA Davide: è il corridore più debole della squadra e non ha fatto neppure grandi miglioramenti, ma...è come la gallina, tutto fa brodo.

 

SIMEONI Filippo: leader carismatico e anche un po' silenzioso, dopo la partenza di Ruslan Ivanov sarà il leader per le classiche e le corse del giorno. C'è ovviamente differenza di classe con il moldano: meno veloce, molto meno cronoman, ma probabilmente più caparbio. La scorsa stagione ha ottenuto una bella vittoria in fuga al Challenge Mallorca, poi un sorprendente 5° alla Gent-Wevelgem, quindi tanti piazzamenti anche di prestigio come il 3° al Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano. Anche se ha corso tanto non può correrle tutte, forse su di lui si punterà per la seconda parte di stagione.

 

TRAVERSONI Mario: un altro colpo di mercato è stato riportare in Italia il velocista di Codogno dopo un anno corso in una squadra spagnola, la Jazztel. Anche se la sua carriera è nella sua fase discendente dopo aver lottato negli anni 90 con velocisti del calibro di Cipollini, può ancora vestire un ruolo rilevante nelle corse di secondo piano. Lo scorso anno ha corso e ottenuto piazzamenti in tutte le gare spagnole, vincendo una tappa alla Vuelta a la Comunidad Valenciana. Se volessimo allargare il calendario verso la penisola iberica anche Traversoni può vantare una certa fama per garantirci degli inviti.

 

TURICCHIA Alain: una vita da gregario e continuerà a farlo in questa stagione, e potrebbe essere utile per formare un bel treno veloce per i nostri velocisti, ora che ce lo possiamo permettere.

 

ZAINA Enrico: altro fiore all'occhiello della "campagna acquisti" è il vecchio Zaina, che a 33 anni ha deciso di lasciare la squadra di Marco Pantani per aiutare a crescere il nostro Ivan Basso. Il passato di Zaina è glorioso, con il 2° posto al Giro del 1996. Negli ultimi anni si è via via defilato trovando un ruolo per il treno in salita del Pirata ma nell'ultima stagione ha riprovato a tagliarsi uno spazio: lo ricordiamo incredibilmente attivo al Trofeo Melinda dove con uno scatto agli ultimi chilometri rischiò anche di vincere, e poi ha vinto pure una tappa al Giro dei Paesi Baschi, quindi nonostante l'età, Enrico c'è!

 

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LA MAGLIA

La nuova maglia Amica Chips - Battaglin Cicli. Insieme allo sponsor secondario sparisce anche il giallo che ha caratterizzato la maglia nella scorsa stagione e che qualche volta faceva confondere la nostra squadra con la Linda McCartney Cycling Team. Al suo posto il bianco, un blu più acceso e la particolare raffigurazione delle patatine Amica Chips! Salutata inoltre la maglia di campione norvegese indossata da Arvesen arriva quella di campione Venezuelano di Chacon Diaz.

 

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E chi è andato via?

Su 16 corridori della scorsa stagione 6 hanno lasciato il team, ecco le loro nuove destinazioni:

 

Kurt Asle Arvesen ---> Team CSC - Tiscali

Pietro Caucchioli ---> Alessio

Mauro Gerosa ---> Vini Caldirola - Tacconi Sport

Ruslan Ivanov ---> Team Deutsche Telekom

Vitali Kokorine ---> Lokomotiv - Rostselmash

Oscar Pozzi ---> Fassa Bortolo

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Bene bene, si ricomincia! Zaina era un altro mio idolo del tempo, tiferò per lui.

La maglia è vera o fantasy? Di sicuro è in linea con lo stile dell'epoca :wink:

 

La maglia è fantasy, l'ho fatta io perchè in realtà l'Amica Chips ha chiuso i battenti alla fine del 2000! Non è l'unica divisa che è cambiata, a memoria Mapei, Deutsche Telekom, US Postal, Cantina Tollo, Ag2r... e non tutte nella loro controparte reale, ad esempio Deutsche Telekom e CSC sono diverse (anche quest'ultima fatta da me!) Su Zaina e Chiappucci punterò molto questa prima parte di stagione perchè temo che nella seconda metà i valori caleranno a picco!

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La maglia è fantasy, l'ho fatta io perchè in realtà l'Amica Chips ha chiuso i battenti alla fine del 2000! Non è l'unica divisa che è cambiata, a memoria Mapei, Deutsche Telekom, US Postal, Cantina Tollo, Ag2r... e non tutte nella loro controparte reale, ad esempio Deutsche Telekom e CSC sono diverse (anche quest'ultima fatta da me!) Su Zaina e Chiappucci punterò molto questa prima parte di stagione perchè temo che nella seconda metà i valori caleranno a picco!

 

però potresti innalzare la loro età di declino in modo che i valori calino dall'anno prossimo: non è molto realistico che vadano a picco nel corso di una stagione, come invece succede appunto a cym

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però potresti innalzare la loro età di declino in modo che i valori calino dall'anno prossimo: non è molto realistico che vadano a picco nel corso di una stagione, come invece succede appunto a cym

 

La velocità che ho impostato come sviluppo è bassa (0.3), comunque prenderò qualche precauzione, si.

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  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...

15-02-2001 / All'origine di tutto c'è sempre un gran dolore

 

“I sometimes used to sit on my bike weeping with the pain” (Eddy Merckx)

 

"Chi me lo fa fare?" E' stata ancora la domanda più ricorrente e stupida sentita in quest'ultimo periodo, da parenti e amici che in questo periodo incontro più che in ogni altra stagione dell'anno, come se non si fossero ancora resi conto di quello che è diventa la mia professione, la mia vita. Mai mi sognerei di domandar gli altri del chi lo fa fare di alzarsi al mattino, prendere un treno o un auto in mezzo al traffico, sedersi in ufficio o correre in fabbrica ne penserei sia scontato che l'unico fine strumentale sia quello di portar la pagnotta a casa. Il ciclismo è la mia professione, ma la mia bici è grande passione. Gareggiare è bellissimo: confrontarsi, competere sentire l'adrenalina che scatta come una molla, l'eccitazione del sentirsi in bilico, sospeso tra i propri limiti fisici e naturale e prendere conoscenza del sapere che più a lungo si è in grado di muoversi su quella sottile linea e maggiori sono le probabilità di mantenere a lungo quella scarica adrenalinica che è energia per la mia vita, come un pazzo equilibrista che scommette la propria vita sul suo successo tanto è il piacere che può riceverne da quest'ultimo!

 

Questo vuol dire per me correre in bicicletta, e per godere di queste sensazioni il più a lungo e frequentemente possibile l'unico modo è, non essendo possibile ripeterne le emozioni, quantomeno le azioni che portano ad esse. Il più possibile. E questo sia chiama l'allenamento. 

 

Una vita fatta di riti, sacrifici, fatiche e dolori giustificabili con il solo scopo di poter riprovare che quelle sensazioni maledette, che sono anche la miglior e unica droga lecita e consigliabile per arrivare ad un vita piena e goduta. 

Spesso sento dire che arrivare a certi risultati è tutta questione di testa; sarà pur vero ma a me pare che, in realtà, tutto, o quasi, nasca dalle sensazioni del corpo: in un attimo possiamo spazzare via mille pensieri negativi, mettere a tacere preoccupazioni fastidiose, alleviare tensioni, semplicemente grazie a un’attività fisica, soprattutto se faticosa e intesa. Quante volte, quando siete nervosi, vi siete sentiti dire: “Esci, sfogati, fai una bella corsa all’aria aperta!”. Non dura per sempre, è ovvio, sarebbe troppo facile e troppo bello. Però per un po’ dura. E in fondo, per quell’un po’ siamo disposti, non dico a tutto, ma a tanto. Una volta che si è scoperta questa formula magica, questo strano elisir di lunga vita, siamo pronti a fare sacrifici che non pensavamo: alzarci all’alba, anche di domenica, e appena in piedi, metterci a correre, nuotare, pedalare. E se, a tutto questo, ci aggiungiamo il rapporto con la natura, otteniamo il massimo. La natura e il corpo: un binomio ancestrale, che genera benessere come nemmeno la più potente delle droghe.

 
Dopo i ritiri in Spagna e le festività in famiglia ho deciso quindi di staccare dal mondo e allenarmi in solitudine, duramente, per ritrovarmi il prima possibile con un numero dietro la schiena. Contrariamente alla scorsa stagione non ho seguito molto le prestazioni dei miei compagni di squadra, e mancando anche Pietro che era colui che più mi teneva aggiornato mi erano venute meno anche le motivazioni per farlo. Nulla poi sapevo delle altre corse, degli altri ciclisti, dei grandi campioni, non avendo mai letto giornali. Aspetto la chiamata di Davide Boifava, per accordarci sulle prime corse di stagione. Molto probabilmente rientrerò più tardi, forse ad aprile quest'anno.
 
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Langkawi, Valzer perfetto

Lunghi mesi senza notizie dal mondo ciclistico necessitavano aggiornamenti rapidi, soprattutto su ciò che aveva fatto la mia squadra. E la nuova Amica Chips - Cicli Battaglin aveva cominciato davvero alla grande con il primo appuntamento stagionale al Giro del Langkawi. Innanzitutto Davide Boifava, che lo scorso anno era rimasto in Italia lasciando partire Chiesa con la squadra, aveva invece deciso di occuparsi in prima persona della lontana trasferta in Malesia e aveva voluto subito creare una buona formazione per trovare l'amalgama giusta tra vecchi e nuovi. E così a fianco a corridori che lo scorso anno avevano lavorato molto nell'ombra come Alzamora, Ferrari e Scalmana, aveva unito i nuovi Chacon, Traversoni e Zaina. E l'impatto dei nuovi è stato immediatamente vincente, in particolar modo grazie a Mario Traversoni che, senza nulla togliere al buon Giuseppe Palumbo, ha subito fatto vedere di essere un corridore d'altra categoria: astuto, esperto, furbo, scaltro, dopo neanche due tappe aveva subito portato in dote non solo piazzamenti, ma anche la vittoria. Eppure Mario non è stato colui che ha portato in casa Amica Chips la prima vittoria stagionale, ma bensì l'ultimo da cui ce lo saremmo mai aspettato: l'atipico Miguel Alzamora, taciturno e faticatore, era riuscito ad ottenere già al secondo giorno di gara una vittoria oltre ad ogni aspettativa andando in fuga in solitaria sin dai primi chilometri e resistendo al ritorno del gruppo! Lui che non aveva mai ottenuto benchè il minimo piazzamento in tutta la carriera, proprio lui, lui che, lo dico con sincera tenerezza, era anche un po' la mascotte del gruppo per la sua a volte inadeguatezza ai lunghi e duri allenamenti di Boifava, ma che non mollava mai! E le sorprese non erano certamente finite con Miguel Alzamora, perché quel venezuelano tanto sponsorizzato ma di cui nessuno di noi aveva sentito parlare prima, ovvero Chacon Diaz, nella tappa dura delle Genting Highlands, pure con l'attenuante del chilometraggio juniores (89 km) era giunto secondo, battuto solamente da quel corridore esperto e vincitore di tappe al giro di Contreras e dando distacchi importanti a corridori più celebrati come Zubeldia, Casar o il Chepe Gonzalez! L'eccellente inizio era stata completata dai risultati finali: il venezuelano Chacon Diaz aveva chiuso il 2° piazza proprio grazie alla splendida prestazione delle Genting Highlands, così come primo nella classifica dei Gran Premi della Montagna e dei giovani, mentre Traversoni aveva portato a casa la maglia a punti sopravanzando Tayeb Braikia, vero sparring-partner di Marione-il velocista campione durante questa corsa.

 

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1° Tappa / Kangar - Kulim

1 Tayeb Braikia (DEN/Fdjeux) 3h49'27''

2 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.

3 Dirk Baldinger (GER/Team Nurnberger) s.t.

2° Tappa / Serdang - Kuala Lumpur

1 Miguel Alzamora (SPA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 2h55'34''

2 Mike Sayers (USA/Mercury Cycling Team) + 27''

3 Frank Hoj (DEN/Team CSC) s.t.

3° Tappa / Kampar - Kuala Lumpur

1 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 3h57'02''

2 Karl Pauwels (BEL/Palmans - Ideal) s.t.

3 Mike Sayers (USA/Mercury Cycling Team) s.t.

4° Tappa / Subang - Genting Highlands

1 Carlos Alberto Contreras (COL/Aguardiente Nectar - Selle Italia) 2h50'33''

José Isidro Chacon Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.

3 Haimar Zubeldia (ESP/Euskaltel - Euskadi) + 33''

5° Tappa / Karak - Rembau

1 Serguei Outchakov (UKR/Amore&Vita - Argon 18) 3h09'22''

2 Marc Janssens (BEL/Palmans - Ideal) + 51''

3 Adham Sbeih (USA/Navigators Cycling Team) s.t.

6 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.

6° Tappa / Melaka - Pontian

1 Henrick Van Dijk (BEL/Palmans - Ideal) 4h29'17''

2 Fred Rodriguez (USA/Mapei - Quick Step) s.t.

3 Tayeb Braikia (DEN/Fdjeux) s.t.

9 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.

7° Tappa / Kota Tinggi - Pekan

1 Damien Nazon (FRA/Bonjour - Toupargel) 5h49'45''

2 Frank Hoj (DEN/Team CSC) s.t.

3 Tayeb Braikia (DEN/Fdjeux) s.t.

8 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.

8° Tappa / Kuala Terengganu - Tanah Merah

1 Cesar Solaun (ESP/Banesto) 3h47'43''

2 Alessandro Baronti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t.

3 Tayeb Braikia (DEN/Fdjeux) + 6'57''

4 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.

9° Tappa / Pasir Puteh - Kuala Berang

1 Damien Nazon (FRA/Bonjour - Toupargel) 2h42'58''

2 Magnus Backstedt (SWE/Crédit Agricole) s.t.

3 Guido Trenti (USA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t.

4 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.

10° Tappa / Tasik Kenyir - Kuala Terengganu

1 Heinrich Trumheller (GER/Team Nurnberger) 2h42'23''

2 Ivan Munoz (COL/Aguardiente Antioqueno - Idea) s.t.

3 Steve Vermaut (BEL/Lotto - Adecco) s.t.

10 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 10'41''

CLASSIFICA FINALE

1 Carlos Alberto Contreras (COL/Aguardiente Nectar - Selle Italia) 36h32'50''

2 José Isidro Chacon Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 4''

3 Aitor Garmendia (SPA/Banesto) + 33''

4 Jesper Skibby (DEN/Team CSC - Tiscali) + 36''

5 Haimar Zubeldia (SPA/Euskaltel - Euskadi) + 39''

6 Sylvester Szmyd (POL/Mroz - Supradyn Witaniny) + 52''

7 Sandy Casar (FRA/Fdjeux) + 1'01''

8 Massimiliano Gentili (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 1'12''

9 Enrico Zaina (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.

10 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t.

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Febbraio italiano
 
Il debutto sulle strade del belpaese era invece avvenuto il primo di febbraio con il tradizionale Gran Premio della Costa degli Etruschi e, orfana l'assenza del vincitore uscente Mario Cipollini, tutti i riflettori erano stati puntati sul ritorno di Claudio Chiappucci a quattro anni di distanza dalla sua ultima apparizione, determinato a partire a tutta per riprendere confidenza con la competizione e presentarsi a lucido per il traguardo del Giro d'Italia (a cui, a proposito, anche se era scontato, abbiamo ricevuto ufficialmente l'invito!). L'entusiasmo dei tifosi che solo Marco Pantani sembrava potesse risvegliare era finalmente tornato! Il risultato di gara invece è stato un po' meno roboante, con Giuseppe Palumbo che non è riuscito ad imitare il compagno Traversoni giungendo appena 7° 
 

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Gran Premio della Costa degli Etruschi
1 Jan Svorada (CZE/Lampre - Daikin) 3h47'47''
2 Fabio Baldato (ITA/Fassa Bortolo) s.t.
3 Romans Vainsteins (LET/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t.
4 Salvatore Commesso (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t.
5 Alexandre Usov (BIE/Phonak) s.t.
6 Nicola Minali (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t.
7 Giuseppe Palombo (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.
8 Gabriele Balducci (ITA/Fassa Bortolo) s.t.
9 Zbigniew Spruch (POL/Lampre - Daikin) s.t.
10 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) s.t.
 
Al Trofeo Laigueglia le cose erano andate decisamente meglio. Dopo il rodaggio sulle strade degli Etruschi el Diablo si era deciso a non accontentarsi di una semplice apparizione. Dopo un paio di scatti lungo il percorso giusto per far capire che se il fisico poteva essere arrugginito l'animo da attaccante era rimasto lo stesso, nel finale di corsa si è ritrovato nel gruppetto buono aiutando Filippo Simeoni ad agguantare un eccellente terzo posto alle spalle di Davide Rebellin e Danilo Di Luca oltre che a raggiungere egli stesso una decima posizione che era qualcosa che andava oltre al semplice "incredibile" ad appena la seconda giornata di corsa dopo oltre 3 anni di stop e 37 anni sulle spalle. Forse il ciclismo odierno era un gradino sotto all'esaltante agonismo dei primi anni 90, ma la prestazione di Chiappucci aveva fatto notizia più della vittoria di Rebellin e, in casa Amica Chips, più del terzo posto di Simeoni il quale doveva innegabilmente ringraziarlo per il podio ottenuto. Era chiaro che il ritorno del Diablo non era solamente una mera operazione  pubblicitaria, ma se queste erano le premesse poteva ancora riservare un canto del cigno spettacolare!
 

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Trofeo Laigueglia
1 Davide Rebellin (ITA/Liquigas - Pata) 5h02'38''
2 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t.
3 Filippo Simeoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.
4 Maarten Den Bakker (NED/Rabobank) s.t.
5 Giuliano Figueras (ITA/Panaria - Gaeme) s.t.
6 Niki Aebersold (SWI/Phonak) s.t.
7 Romans Vainsteins (LET/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t.
8 Michael Boogerd (NED/Rabobank) s.t.
9 Marco Serpellini (ITA/Lampre - Daikin) s.t.
10 Claudio Chiappucci  (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.
 
Il Giro di Campania è stata invece la prima occasione di vedere all'opera contemporaneamente i nostri due velocisti di punta: il "vecchio" Palumbo, e il nuovo Traversoni, con il primo per questa volta ad aiutare il secondo apparso decisamente più in forma in questo inizio di stagione. Il risultato è stato un terzo posto di Mario dovuto alla logica inesperienza di trovarsi per la prima volta a cooperare nella volata finale cosa che sapete tutti riesce meglio solamente con l'allenamento e la lunga ripetizione ed infatti i due sono partiti un po' troppo presto con Mario lasciato altrettanto presto al vento e rimontato da Vainsteins e Baldato ottenendo una terza piazza finale, come lo scorso anno.
 

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Giro di Campania
1 Fabio Baldato (ITA/Fassa Bortolo) 4h46'47''
2 Romans Vainsteins (LET/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t.
3 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.
4 Alexandre Usov (BIE/Phonak) s.t.
5 Jan Svorada (CZE/Lampre - Daikin) s.t.
6 Mauro Gerosa (ITA/Vini Caldirola - Tacconi Sport) s.t.
7 Giuseppe Palumbo (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.
8 Paolo Bettini (ITA/Mapei - Quick Step) s.t.
9 Salvatore Commesso (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t.
10 Ivan Quaranta (ITA/Mobilvetta - Rossin) s.t.
 
3 anni e 5 mesi dopo l'ultima volta al Giro di Spagna, Chiappucci è tornato sul podio. Al Gp di Lugano, che non si corre in Italia ma non è molto lontano dalla terra dove è stato solito allenarsi per decenni. La starting list è più bassa delle precedenti edizioni, a batterlo non sono due campioni ma due onesti mestieranti come Gualdi e Sgambelluri, ma questo non importa. Chiappucci ancora una volta va all'attacco e ancora una volta stacca un gruppo fatto di corridori più giovani di lui nella carta di identità, ma non nell'animo. Euforico si concede ai tifosi, firma autografi, si immortala nelle foto di molti ragazzini che all'epoca del Sestriere ancora non andavano a scuola; poi però nell'intimo delle riunioni di squadra si trasforma e mette in mostra la saggezzza e la calma di chi di chilometri ne ha macinati tanti in carriera e non si esalta e sa che è solo una tappa della sua preparazione. Conoscevo poco personalmente Chiappucci e mi sta piacendo un sacco: attacca in corsa e dispensa consigli in allenamento, è quel maestro in corsa che fin'ora mi è mancato in carriera e non vedo l'ora di stare presto al suo fianco.
 

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Trofeo di Lugano
1 Mirko Gualdi (ITA/Mobilvetta - Rossin) 4h19'11''
2 Roberto Sgambelluri (ITA/Liquigas - Pata) + 35''
3 Claudio Chiappucci (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) s.t.
4 Zbigniew Spruch (POL/Lampre - Daikin) + 1'12''
5 Simone Bertoletti (ITA/Lampre - Daikin) s.t.
6 Alessandro Spezialetti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) s.t.
7 Massimo Codol (ITA/Lampre - Daikin) s.t.
8 Piotr Wadecki (POL/Lampre - Daikin) s.t.
9 Alessio Galletti (ITA/Saeco - Valli & Valli) s.t.
10 Nicola Loda (ITA/Fassa Bortolo) s.t.

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