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Il Bar del Ciclismo


Wanka84

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Il vecchio Giro della Campania, rilanciato domenica al femminile, poi una corsa sui muri delle Marche tipo tappa da Tirreno non sarebbe male, ma il problema è sempre quello, mancano i soldi o per lo meno manca chi li caccia!

In effetti replicare una possibile tappa da Tirreno Adriatico (che da quelle zone passa per forza) non sarebbe neanche tanto bene, non credi? :wink:

 

Piuttosto, io ricordo una tappa friulana al Giro 2006 che stranamente non presentava lo Zoncolan. Ebbene quella finì per essere una tappa da fughe, annegata in mezzo alle grandi montagne e per dire la verità neanche tanto ben disegnata, però presentava alcuni strappi interessanti e Cainero disse in sostanza che muretti e strappi in zona se ne potevano scovare a iosa, tanto da costruirci attorno una classica vera.

 

Il fatto invece di creare una sorta di "settimana degli sterrati" da collocare strategicamente fra fine febbraio e inizio marzo, non è solo un modo per creare una specificità (come può essere il pavé in un'altra zona d'Europa), ma anche un modo per far incontrare strada e cross, come già avvenuto per l'Eroica quest'anno.

 

E non me ne vogliano Campania o altre regioni, ma guardo prevalentemente a Nord-Est, che forse ancora qualcosa può dare sia per passione ciclistica che per disponibilità economica

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La passione purtroppo non basta. :unsure:

 

Intanto Nairo Quintana si presenta alla Dwaars door Vlaanderen e all'E3 Harelbeke.

 

è per abituarsi al pavè in vista del Tour: stesse gare che un anno fa, in Movistar, per lo stesso motivo avevano fatto fare a Valverde.

 

Anche perché uno come Quintana i sampietrini non li ha mai visti: secondo me, se non glielo spiegano, lui appena li vede se li mangia

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Intanto il Giro dell'Appennino di quest'anno, anziché in centro a Genova, tornerà a concludersi a Pontedecimo, e quindi molto più vicino allo scollinamento della Bocchetta che torna decisiva. Anche se dal punto di vista tecnico la corsa ci guadagna, la scelta da parte degli organizzatori è stata tutt'altro che volontaria: è che per arrivare in centro ci volevano 40mila euro in più, che il Comune non ci ha messo. Intanto, questa sera, nei fondi del Palazzo Ducale c'è stato un festino in stile Eyes Wide Shut per la presentazione delle tappe liguri del Giro, con ex campioni (Bettini, Berzin, Chiappucci, ecc), politici locali, nani e ballerine: come dire che, con i soldi spesi stasera, l'Appennino sarebbe potuto arrivare tranquillamente in centro anche quest'anno.

 

Lo so, 'sticazzi direte voi, ma siccome qui si parla di varie ed eventuali, riferivo :wink:

Modificato da smec-easyjet
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L'Appennino non se lo filano neanche a Genova, meglio Pontedecimo  :dry:

 

che poi anche Pontedecimo è sempre sotto Genova, cmq sì, lasciamo stare: tutti gli anni la stessa manfrina "i sordi! nun ce stanno i sordi!" declinato nella variante ligure "palanche nu ghe n'è", tutti tutti gli anni... ma a giudicare da come stanno messe le altre corse italiane, mi pare che questa ormai sia la regola. Quel che non capisco, è il senso della concomitanza con la Liegi: se non sbaglio quest'anno Larciano non si fa, il Toscana è in dubbio e cmq entrambe le corse erano state messe in calendario a luglio anziché inizio maggio, e allora perché non prendere il loro posto? a maggior ragione quest'anno che il Giro parte dalla Liguria, e quindi tante squadre anche WT saranno già in zona fin dai giorni prima.

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che poi anche Pontedecimo è sempre sotto Genova, cmq sì, lasciamo stare: tutti gli anni la stessa manfrina "i sordi! nun ce stanno i sordi!" declinato nella variante ligure "palanche nu ghe n'è", tutti tutti gli anni... ma a giudicare da come stanno messe le altre corse italiane, mi pare che questa ormai sia la regola. Quel che non capisco, è il senso della concomitanza con la Liegi: se non sbaglio quest'anno Larciano non si fa, il Toscana è in dubbio e cmq entrambe le corse erano state messe in calendario a luglio anziché inizio maggio, e allora perché non prendere il loro posto? a maggior ragione quest'anno che il Giro parte dalla Liguria, e quindi tante squadre anche WT saranno già in zona fin dai giorni prima.

 

La risposta è semplice, gli organizzatori italiani sono degli incompetenti, in Toscana (!) sono morte tutte le corse. Ce ne fosse di gente come Amici.

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La risposta è semplice, gli organizzatori italiani sono degli incompetenti, in Toscana (!) sono morte tutte le corse. Ce ne fosse di gente come Amici.

 

Adriano ZMm5gAf.jpg

 

belinate a parte, anche lui ha i suoi scheletri nell'armadio: niente da dire sulla serietà, la passione, l'impegno, la competenza ecc ecc... resta il fatto che è un ultra 70enne e se il ciclismo italiano dipende ancora dagli ultrasettantenni (mi pare lo sia anche il presidente della Lega) non sta messo bene. E non ne faccio un discorso di giovanilismo, quanto della capacità di stare al passo coi tempi.

 

Esempio: quest'anno Amici organizzava anche il Laigueglia e sono stato alla conferenza stampa di presentazione della corsa, la settimana prima. Ebbene, allora sembrava ancora che la Rai dovesse dare la diretta (lo spazio in palinsesto c'era, il dubbio era dovuto al fatto che, essendo vicino al confine, era la Francia a dover dare il permesso agli elicotteri e all'aereo ponte, e le pratiche per questo tipo di autorizzazioni vanno fatte con mesi di anticipo, mentre in quel caso la Rai s'era svegliata all'ultimo momento: anche su questo ci sarebbe da ridire, ma sorvoliamo)... dicevo, c'era questa possibilità della diretta, e lui però si è subito affrettato a dire che, per una corsa ciclistica, "la diretta dell'evento non è così importante; preferisco una differita di due ore all'ora di cena, piuttosto che una diretta di un'ora o anche di due al pomeriggio, quando la gente è al lavoro".

 

E in questo, Amici, sosteneva di avere l'appoggio delle istituzioni locali che cacciavano la grana. Non solo: per dimostrare che non stava mettendo le mani avanti nel caso in cui (come poi infatti è avvenuto) la diretta fosse saltata, il buon ZMm5gAf.jpg ha detto anche che ERA STATO LUI A RIFIUTARE LA DIRETTA DEL GIRO DELL'EMILIA DELL'ANNO SCORSO, che pure LA RAI GLI AVEVA OFFERTO, e sempre per questo motivo.

 

Ora: mettiamo anche che al Comune o alla Regione che finanzia una corsa, in effetti, freghi poco della diretta pomeridiana perché preferisce raggiungere più persone all'ora di cena (a parte che secondo me sbagliano anche loro, e per gli stessi motivi che sto per dire) MA PORCA MISERIA: più che la casalinga che vorrebbe tanto andare due giorni in Riviera e guarda il Laigueglia mentre stira "perché le piacciono i posti", il target di riferimento non dovrebbe essere il pubblico di appassionati DI QUALSIASI NAZIONALITA' esso sia? e allora, il pubblico di appassionati, la diretta la ESIGE.

 

Non solo! se tu produci un evento in diretta, hai molta più facilità di piazzarlo sulle tv straniere e di settore, che poi decideranno loro se darlo appunto in diretta oppure no, ma che vogliono poter scegliere e vogliono, soprattutto, un prodotto confezionato ad un certo modo. Se invece tu produci anche due ore, ma con sole riprese traballanti dalle moto, e le distribuisci solo per la differita, ti dai non una ma due zappate sui piedi!

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Hai perfettamente ragione, il provincialismo è il problema tipico dell'Italia. Obiettivamente una corsa come Laigueglia trarrebbe pubblicità dalla trasmissione dell'evento sul network di Eurosport, ma purtroppo la Rai e la Lega ovviamente pensano a fare i cazzi propri.

 

Io sono sempre convinto che il problema del ciclismo sia la mancanza di una Lega capace di mettere insieme tutti i comitati organizzatori e di offrire un palinsesto comune alle TV straniere.

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  • Amministratori

Secondo Cyclingnews il 2 Aprile revocano la licenza World Tour all'Astana e la squadra potrebbe far richiesta di una licenza continental. (Cosa che non ha senso, i criteri etici sono gli stessi. Mi auguro almeno coerenza da parte di ASO dopo il 2008)

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Secondo Cyclingnews il 2 Aprile revocano la licenza World Tour all'Astana e la squadra potrebbe far richiesta di una licenza continental. (Cosa che non ha senso, i criteri etici sono gli stessi. Mi auguro almeno coerenza da parte di ASO dopo il 2008)

 

intendi Professional, vero?

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  • Amministratori

intendi Professional, vero?

 

No, no

 the team can only apply for a Continental licence, the third tier of professional cycling 

E questo vorrebbe dire che non potrebbe correre alcuna corsa World Tour e potrebbe correre solo le corse Continental Kazake.
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No, no

E questo vorrebbe dire che non potrebbe correre alcuna corsa World Tour e potrebbe correre solo le corse Continental Kazake.

 

Non è proprio così, potrebbe correre tutte le gare 2.1 e 1.1 (oltre alle .2) di qualsiasi nazionalità. Il discorso di fondo non cambia comunque.

Modificato da alluddha
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No, no

E questo vorrebbe dire che non potrebbe correre alcuna corsa World Tour e potrebbe correre solo le corse Continental Kazake.

 

Mi pare una boiata, Girano pochi soldi e l'UCI fa le scarpe ad una squadra che:

  • C'ha i dindi
  • E' l'unica in un mercato in crescita (il centro asia sta cominciando a far soldi)
  • Ha un monte stipendi non indifferente.

Ora, se l'Astana passerebbe continental, ci sarebbe la fuga. Ma dove? Chi si potrebbe permettere uno stipendio come quelli di nibali, Aru, boom, fusgang, kangert, e compagnia bella?

L'UCI ha tutte le ragioni del mondo, ma non credo che affossi l'Astana. Partirà la classica maximulta e sticazzi

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se la situazione precipita, secondo me Nibali va alla Trek con Guercilena o alla Bmc che ha i soldi e che (credo) non riponga tutta questa fiducia su Van Garderen in ottica Tour: non vedo altre soluzioni possibili per lui. Piuttosto, diventa interessante vedere che fine fanno Aru (che torni in voga la Sky?), Boom (che, visti anche i guai fisici, rischia di restare a spasso, quantomeno per questa parte di stagione che è quella che più gli interessa), Fuglsang (sua probabile destinazione: i giardinetti di Copenhagen, insieme al suo vecchio mentore Riis) e Scarponi (pure lui ai giardinetti, ma quelli di Filottrano).

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Mi pare una boiata, Girano pochi soldi e l'UCI fa le scarpe ad una squadra che:

  • C'ha i dindi
  • E' l'unica in un mercato in crescita (il centro asia sta cominciando a far soldi)
  • Ha un monte stipendi non indifferente.
Ora, se l'Astana passerebbe continental, ci sarebbe la fuga. Ma dove? Chi si potrebbe permettere uno stipendio come quelli di nibali, Aru, boom, fusgang, kangert, e compagnia bella?

L'UCI ha tutte le ragioni del mondo, ma non credo che affossi l'Astana. Partirà la classica maximulta e sticazzi

È proprio così, magari c'è già in ballo qualche arabo pronto a subentrare... è l'unica soluzione economicamente conveniente che mi viene.

Per me cmq è chiaro, dopo aver fatto fuori rijs vogliono vino, ed è proprio per questo che vedo all'orizzonte un cambio di proprietà con eguali possibilità economiche

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  • Amministratori

Tinkov posta questo su FB sul sistema ciclismo odierno
 

Here is my statement: World cycling has to change... or die, or maybe just lurch from scandal to scandal for another decade as we watch teams come and go. That is today's situation, where teams do not have income, just huge expense that would be unthinkable in other professional sports. Teams depend on sponsorship for 99% of their revenue and this model is neither viable nor durable. This is the origin of the doping, the endless scandals and the whole 'grey tinge' of this wonderful sport. The paradox is that cycling is the world's second most popular spectator sport, after football, but at the same time it is the poorest sport.

Why is this happening? I will try to analyse the problem funnel.

This is how the chain should look ideally:
- income (from television and participation in races) for teams
- race organisers receive MORE from TV channels
- TV channels get more viewers and more demand
- races are an interesting show - this is entertainment
- a cycling star academy should be created and we should work on increasing viewing figures (see experience of Formula 1)
- ALL!!! stars should participate in these races (here we should look to the experience of Tennis)

Of course, you could look at this funnel from the bottom up. People obviously need to watch the races rather than sleeping during siesta time in Continental Europe:-).

We need to find a way to get them interested during long and boring stages. We probably need to make them shorter or start to show them later, when there is a final battle.

We need to make races more interesting and think-up new ones. As an idea: GP Monaco on Saturday before the motor racing, and sell seats in rows that are already set up. But it is important that the best sprinters come for this kind of event - the best mountain racers should go to all the grand tours. That is why I proposed the 'Three Grand Tour Challenge' which provoked such a heated discussion - which made me very happy! If you want to have a real show, you need to have the very best competing against the very best. We definitely need to reduce the number of races - noone is interested in these provincial races that get no TV coverage. Here I am talking about World Tour teams - I think that teams with lower status can participate in those more local events and so they do have a place in the sport.

Again, everything hinges on the idiotic 'ciclismo storico' . I agree with Fabian Canchelara - who needs this tradition of 'do as my grandad did'? Spain, Italy, France, Belgium are all stuck in a 20th Century paradigm - this is an anachronism in the age of the Internet, the iPhone, mass mobility and a broad-based approach to sport and life in general. In those days you really did have to ride your bike without gear changes and a lamp strapped to your forehead. We need to cut the number of races, reduce their duration and make them more viewer-friendly. For example, we could have more 'ring' races around cities, etc.

Cycling has to change. The times of Sainz, Bryneel and Riis are over - they were stuck in the 2000s and that is not necessarily about doping. They just don't get some obvious things and don't know how to manage teams in modern way. Managing a team is not just about issuing instructions from a car radio or about casting a spell over the riders at which Riis was unsurpassed, for example. Managing a team is about boring, monotonous work in the office. The day of the boring and meticulous managers has come - guys like Dave Brailsord and, I hope, our new Director Stefano Feltrin.

Directing the team and its riders from preparation today must be driven by mathematical and statistical analysis and data mining. Sport science is the king now! Today the winner is not the one that trains the most but the one who trains the right way, not the one who injects EPO, but the one with a healthy diet and the one who consumes the right drinks before, after and during lengthy training sessions.

It is for this reason that I am not considering the torrent of offers of 'Riis replacements' that I have been inundated with from all over the globe. We don't need this - this is the old way of thinking and it is no longer viable!

We have some of the best riders in the peloton, we have a superb team of trainers and specialists and, hey, cycling is a team sport - let's not forget that. So I believe in my team - Tinkoff-Saxo and in our team of like-minded professionals! We don't need a star-manager - we are a team of stars of world cycling: Stefano Feltrin, Steve de Jong, Sean Yates, Bobby Julich, Daniel Healey, etc. and together we will make our team into a Super-Team.

But of course if cycling itself doesn't change as I wrote above, then it will be that more difficult. And everything will stay the same as it is now - each man for himself fighting to save his own skin. I call out to all teams to unite to establish new rules of the game, to influence the UCI and race organisers. I realize that this is difficult task, and there needs to be more team-owners rather than former sportsmen who managed to find sponsors and survive, earning their million-a-year.

I believe in my favorite sport and I believe in the dialectic of life too....

 

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