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Il Bar del Ciclismo


Wanka84

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Su Andy Schleck, più che il richiamo dei soldi (in fondo viene da una famiglia ricca e rimpinguata dalle glorie del fratello) vale come detto proprio la presenza-pressione della famiglia. Ha seguito le orme del fratello come avrebbe voluto papà, probabilmente si è trovato su una bici da corsa prima ancora che se ne rendesse conto ed è andato avanti di inerzia (riconoscendogli comunque un grandissimo talento) senza neppure accorgersene non pensando di poter mai fare qualcosa di diverso che andare in bici. Se ci si pensa tanti di noi hanno praticato sport e vita agonistica solo per "compiacere papà" fino all'età adolescenziale, e tenendo conto alcuni indizi della sua vita ciclistica incoraggiata dalla costante presenza del fratello è probabile che questa sua campana di vetro è durata sino a 21-22 anni. A 21 anni si è poco più di un ragazzino, ed è quella l'età in cui è esploso e ha fatto innamorare tutti al Giro (soprattutto perchè ha rotto un incantesimo che vedeva sempre in continua lotta corridori italiani di veneranda età). Penso che i primi anni di professionismo nemmeno pensava a cosa volesse fare da grande. Poi, resosi conto che la sua vita non poteva essere questa, con i soldi guadagnati e quelli di papà, s'è lasciato un po' andare umanamente.

 

O forse vale quello detto su Hunt dal grande Drake Enzo Ferrari e la sua teoria sulla cosiddetta "parabola del pilota": all'inizio egli è affamato di vittoria, spende ogni grammo della sua energia per raggiungere l'ambito obiettivo, spesso supera i limiti a volte evidenti del mezzo meccanico e in una specie di trance agonistica raggiunge la vittoria Mondiale ma poi, distratto e logorato dalla fama, dagli agi e dagli impegni sempre più pressanti e numerosi dovuti alle incessanti richieste di tutti, perde quel tocco magico e si avvia prima o dopo a un lento ma inesorabile declino verso la mediocrità, fino quando decide di dire basta e ritirarsi. Per alcuni piloti ciò avviene più repentinamente, altri raggiungono ancora una, due o più volte la consacrazione, ma per tutti arriva poi il momento fatale di lasciare un mondo che non riconoscono più come proprio.

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PPS Il più grande avversario di Andy è sempre stato Frank

 

verissimo: se non proprio avversario, di certo è colui che più lo ha limitato in carriera

 

E poi hai qualcosa contro Kloden? :P guarda il tedesco era un'ira di Dio nelle annate in cui era in scadenza di contratto (o rischiava comunque di essere appiedato)... :) Scherzi a parte era davvero forte (ricordo il suo Tour 2004) ed è difficile rassegnarsi al fatto che non abbia mai vinto GT, a differenza dei vari Menchov, Sastre... lo stesso Evans penso che avesse un potenziale inferiore

Quanto a Vino alla vigilia di quel Tour era considerato il grande favorito.. e in effetti se nonostante le ginocchia massacrate aveva vinto 2 tappe vuol dire che la gamba non era male (poi vabbe la trasfusione con il sangue che si presumeva appartenere padre, noto alcolista... e conseguente squalifica :P )

 

Kloden che, per altro, non avesse dovuto fare le valigie con tutta l'Astana per la positività di Vinokourov, se ricordo bene dopo la crono di Albi era messo parecchio bene e quel Tour 2007 avrebbe anche potuto vincerlo, eh

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Kloden che, per altro, non avesse dovuto fare le valigie con tutta l'Astana per la positività di Vinokourov, se ricordo bene dopo la crono di Albi era messo parecchio bene e quel Tour 2007 avrebbe anche potuto vincerlo, eh

Insomma, alla vigilia dell'Aubisque era lì con Leipheimer, la vittoria sarebbe comunque stata molto difficile. Però diciamo che non era messo per niente male, considerando che era il secondo uomo dell'Astana alla partenza e che si sarebbe giocato tranquillamente il podio
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  • Amministratori

ragazzi ma se in una corsa a circuito, come per esempio di solito i mondiali di ciclismo, un ciclista si stacca, e un suo compagno attacca e lo raggiunge, il ciclista doppiato può aiutarlo? come funziona? non so c'ho sto dubbio  :ph34r:

 

In una corsa di un giorno i ciclisti doppiati si devono fermare e finiscono fuori gara. 

 

In una corsa a tappe tecnicamente è capitato a Parigi quest'anno con Ji Cheng, attardato di un giro, ma non ne aveva per tirare e si è messo in fondo al gruppo. Dovrebbe funzionare, in teoria, come nelle crono

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  • Amministratori

Mi pare fosse capitato anche una decina d'anni fa, credo a Camaiore: Tafi in fuga era entrato in un tratto in circuito e al secondo giro aveva doppiato il gruppo, mandando in tilt gli organizzatori... :P

 

A San Sebastian un anno il gruppo fu fermato, doppiato da 13 in fuga.

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  • Amministratori

Beh, fino all'anno scorso (o 2 anni fa) la diretta c'era. Man mano si sfoltisce.... ripeto che in Francia o Belgio corse di pari livello vanno in diretta live. Quest'anno fuori da RCS (che vincola la rai per clausola, per fortuna) credo sia stata data in diretta solo la Tre Valli e il campionato italiano, una vergogna.

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ovvio che il motivo è quello; ragazzi, la Rai lavora così: produce direttamente tutte le corse Rcs con le quali ha un accordo (e che, infatti, dà tutte in diretta), mentre per tutte le altre gare italiane compra il pacchetto prodotto da una serie di service privati, contrattualizzati dai singoli organizzatori. E questi service non hanno i mezzi per trasmettere in diretta, perché non hanno né elicotteri né tantomeno aerei-ponte. Hanno giusto due o tre moto con le quali fanno tutte le immagini (che poi possono montare solo A CORSA FINITA, quando vengono riversate), oltre naturalmente a quelle con telecamera fissa nel finale. Per questo, fra l'altro, la qualità è spesso pessima, perché tu puoi anche avere i migliori cameramen del mondo (e questi service, cmq, non ce l'hanno), ma se una corsa la inquadri solo e soltanto con continue riprese dalla moto, senza poterle alternare con altre dall'elicottero, alla lunga ti viene il mal di mare.

 

D'altra parte, i costi di produzione di una diretta made in Rai sarebbero impossibili per qualsiasi organizzatore diverso da Rcs. Fa eccezione il Giro del Trentino, perché lì è la stessa Rai a farsi carico dei costi, considerando un investimento strategico, in termini di marketing, tramsettere in diretta la corsa a tappe più importante che si corre in Italia alla vigilia del Giro, al quale fa da traino.

 

Ultima considerazione sul vincitore di oggi. Premetto che la gara non l'ho vista, ma credo che chi ha criticato Cassani perché ha scelto di giocarsi i suoi uomini migliori da lontano, anziché tenerli freschi nel finale in cui si sarebbero dovuti scontrare con i big, dovrebbe riflettere nel momento in cui una delle classiche italiane più importanti viene vinta da un 43enne.

Modificato da smec-easyjet
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  • Amministratori

D'altra parte, i costi di produzione di una diretta made in Rai sarebbero impossibili per qualsiasi organizzatore diverso da Rcs. Fa eccezione il Giro del Trentino, perché lì è la stessa Rai a farsi carico dei costi, considerando un investimento strategico, in termini di marketing, tramsettere in diretta la corsa a tappe più importante che si corre in Italia alla vigilia del Giro, al quale fa da traino.

 

Era, quest'anno han fatto in differita pure quella

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Ma a questo punto perché non fare una diretta streaming riprendendo con un telefonino? In passato è stato fatto.

 

credo ci siano questioni di diritti: in fondo la Rai, penso ne abbia l'esclusiva. E poi, cmq, una diretta streaming con il cellulare di una semiclassica italiana, credo che potrebbe essere vista tutt'al più da 4-500 persone in tutta Italia. La metà delle quali, probabilmente, iscritta al nostro forum.

 

Insomma, non sono numeri che facciano la differenza

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  • Amministratori

credo ci siano questioni di diritti: in fondo la Rai, penso ne abbia l'esclusiva. E poi, cmq, una diretta streaming con il cellulare di una semiclassica italiana, credo che potrebbe essere vista tutt'al più da 4-500 persone in tutta Italia. La metà delle quali, probabilmente, iscritta al nostro forum.

 

Insomma, non sono numeri che facciano la differenza

 

Ed è per questo che dico che dovrebbe essere la FCI ad organizzare tutte le gare o perlomeno la gestione dei diritti TV. Rcs col giro garantisce le proprie, ma ci vuole il giro a far da "scudo" anche sul resto del programma italiano. Se vuoi trasmettere il giro allora devi dare in diretta anche quelle.

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Ed è per questo che dico che dovrebbe essere la FCI ad organizzare tutte le gare o perlomeno la gestione dei diritti TV. Rcs col giro garantisce le proprie, ma ci vuole il giro a far da "scudo" anche sul resto del programma italiano. Se vuoi trasmettere il giro allora devi dare in diretta anche quelle.

 

ripeto, un conto è dire che sia la Fci a piazzare i diritti: su questo posso essere d'accordo. Totalmente contrario al dare in capo alla federazione l'organizzazione delle gare! nemmeno il Trofeo del Prosciutto di Varzi gli metterei in mano! :wink:

 

Che poi, anche per quel che riguarda la copertura del ciclismo in tv, ripeto: ok, 2-3 anni fa con Bulbarelli avevamo raggiunto praticamente la perfezione, ma anche oggi non ci possiamo certo lamentare della QUANTITA' di gare che ci mostrano. Che poi ci sia qualcosa da fare sulla QUALITA' del prodotto - e che ci siano alcuni buchi come Vattenfall, Catalogna, Harelbeke, Gent-Wevelgem e qualche altra gara WT - siamo d'accordo. Ma si tratta di corse straniere sulle quali la Fci non può nulla.

 

E per quel che riguarda le gare italiane, averle tutte in diretta mi pare utopia per i motivi detti sopra: forse solo negli anni '50, se ci fosse stata l'infrastruttura, il ciclismo sarebbe stato abbastanza popolare da giustificare una diretta del Costa degli Etruschi o del Beghelli. Oggi è bene essere realistici, considerare che i soldi della Rai sono sempre di meno (e sempre peggio spesi) e che, nonostante tutto, non ci sono altri sport a ricevere altrettanto spazio sulla nostra tv di stato. Obbligarla a dare in diretta l'Appennino pena non darle nemmeno il Giro, secondo me, significherebbe tirare troppo la corda rispetto alla qualità e alla popolarità del prodotto che si vuole cercare di vendere

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Ed è per questo che dico che dovrebbe essere la FCI ad organizzare tutte le gare o perlomeno la gestione dei diritti TV. Rcs col giro garantisce le proprie, ma ci vuole il giro a far da "scudo" anche sul resto del programma italiano. Se vuoi trasmettere il giro allora devi dare in diretta anche quelle.

 

Sono d'accordo, la FCI deve creare la piattaforma logistica per la produzione delle gare in diretta da dare in concessione ai singoli organizzatori. Io credo che la Federazione debba, invece che organizzare gare, far nascere una squadra Continental che abbia la stessa funzione del Club Italia di Pallavolo e del Centro Mondiale del Ciclismo.

 

credo ci siano questioni di diritti: in fondo la Rai, penso ne abbia l'esclusiva. E poi, cmq, una diretta streaming con il cellulare di una semiclassica italiana, credo che potrebbe essere vista tutt'al più da 4-500 persone in tutta Italia. La metà delle quali, probabilmente, iscritta al nostro forum.

 

Insomma, non sono numeri che facciano la differenza

 

Sei rimasto un po' troppo basso con i numeri, credo il Giro dell'Emilia possa avere un pubblico di almeno (e rimango basso anche io) di 2000 utenti. Pensa la MiTo che aveva una grandissima startlist, li si parlerebbe di almeno 10000 utenti.

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:ohmy: I bardiani falliscono la rincorsa alla coppa Italia di un solo punto!

 

a proposito, volevo chiedere con che criterio scelgono le squadre che partecipano? credevo fosse tra quelle con licenza italiana ma in classifica ci sono pure MTN e COLOMBIA

Modificato da Simone98
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Che ne pensate?

A me, come penso alla maggior parte dei ciclisti professionisti, il cambio manuale non dà nessun fastidio (vero Andy? :mrgreen:). Anzi, è bello cercare il rapporto ideale per il proprio stile di pedalata. La vedo come una cosa di cui si può fare a meno senza nessun rimpianto, un po' come il cambio elettronico.

Modificato da papaloukasss
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Ultima considerazione sul vincitore di oggi. Premetto che la gara non l'ho vista, ma credo che chi ha criticato Cassani perché ha scelto di giocarsi i suoi uomini migliori da lontano, anziché tenerli freschi nel finale in cui si sarebbero dovuti scontrare con i big, dovrebbe riflettere nel momento in cui una delle classiche italiane più importanti viene vinta da un 43enne.

Più che altro fa riflettere anche sul discorso convocazioni, visto che oltre a questa vittoria Rebellin non sfigura nemmeno nei (pochi) confronti internazionali a cui viene invitato, risultando sempre il miglior (o uno dei migliori) italiano in gara. Probabilmente il grande assente a Ponferrada, pur essendo inconvocabile, era proprio lui Modificato da ian
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Ma non era uscito un articolo del codice Uci che permetteva anche ai corridori squalificati per doping di partecipa ai mondiali

A me risultava un editto soltanto federale (targato FCI, abbiamo dei geni) e che comunque sia stato valido solo per Valkenburg. D'altronde l'anno scorso Scarponi ha fatto i Mondiali tranquillamente mi pare. Comunque, di fatto, Rebellin non è convocabile
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Mi pare fosse capitato anche una decina d'anni fa, credo a Camaiore: Tafi in fuga era entrato in un tratto in circuito e al secondo giro aveva doppiato il gruppo, mandando in tilt gli organizzatori... :P

ecco appunto in questo che fai? vinci automaticamente?  :laugh: escludi tutti dalla gara... cioè se io da solo in fuga raggiungo di nuovo il gruppo, i miei compagni mi aiutano, praticamente ho vinto a mani basse.. 

 

e cmq visto che il regolamento è così dovrebbero farlo pure a pcm, dato che è i corridori doppiati sono una seccatura  :mad:

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