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Sella positivo alla CERA


christian91

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E proprio in questo momento ho visto SportItalia News, nell'articolo mandato in onda su Sella, dove si parlava anche di un'altro "pesce grosso" che sarebbe risultato positivo...........il nome non lo hanno fatto però!

A me sembrava di aver capito Sastre dagli evidenti riferimenti, ma magari mi sbaglio...lo spero.

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Aggiornamenti sul caso SELLA, ecco cosa riporta l'articolo della Gazzetta dello Sport di oggi:

Sella: "Sono disperato"

Probabile la confessione

Il vicentino positivo all'Epo-Cera ha chiesto aiuto al suo procuratore che gli ha chiesto di cooperare a pieno con la procura antidoping del Coni. Domani alle 14 l'audizione

Emanuele Sella, 27 anni, tre tappe vinte all'ultimo Giro d'Italia. Reuters

MILANO, 5 agosto 2008 - "Claudio sono disperato, devi aiutarmi". "Ma hai fatto qualcosa di sbagliato?". "No, non capisco come sia successo". "Senti, non voglio ascoltare bugie come quelle che ho già sentito in giro. Se vuoi una mano davvero, andiamo da Torri e dici tutto quello che hai fatto". Sembra che sia andata così la telefonata tra Emanuele Sella e il suo procuratore Claudio Pasqualin. Era appena giunta la notizia della positività del corridore vicentino alla nuova super-Epo (la Cera) in un controllo antidoping a sorpresa dell’Uci il 23 luglio, pochi giorni dopo lo strano forfeit al Trofeo Matteotti. Sella ha chiamato subito Pasqualin e l’avvocato con la passione del ciclismo e dei calciatori famosi non ha avuto dubbi: "Devi confessare".

AUDIZIONE ORGANIZZATA - Ieri un colloquio con il procuratore antidoping Ettore Torri è servito a organizzare la comparizione spontanea di Sella alla Procura del Coni. E domani alle 14 il capitano della Csf-Navigare, vincitore di tre tappe di montagna al Giro d’Italia con imprese oltre l’immaginabile, si presenterà a Roma per essere ascoltato dal magistrato che fece condannare Ivan Basso. Che cosa dirà Sella non è possibile anticiparlo. Ma è verosimile che ammetta l’errore, confermando l’assunzione della Cera (sembra scontato che non chiederà le controanalisi). Ed è altrettanto verosimile che Torri gli chieda come e da chi si sia procurato il nuovo "additivo" per l’ossigenazione del sangue (con effetti che durano per un mese) e se l’abbia usato anche al Giro.

STRATEGIA DIFENSIVA - La collaborazione, come nel caso di Riccò, positivo alla Cera al Tour, è l’unica strada per sperare in uno sconto di pena rispetto ai 2 anni canonici di squalifica. E questa è la linea difensiva suggerita fin dall’inizio da Pasqualin, che ha incontrato il corridore già martedì sera e poi ieri a cena ad Asiago, dove si trova in vacanza. "Ho trovato una persona ovviamente provata. Che però più tardi ha reagito con virilità. E ora è determinato a fare un passo, perché vuole uscirne. Sella ha una grande occasione. Per sé e per tutto il movimento". È dispiaciuto, amareggiato o pentito? "Non mi piace nessuno di questi tre aggettivi - risponde Pasqualin -. Collaborare fa parte di una precisa strategia processuale. Io l’ho invitato a chiarire e ho trovato terreno fertile. Sua moglie Lara, poi, è stata eccezionale nel fargli sentire il suo appoggio in ogni momento".

Luigi Perna

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A me sembrava di aver capito Sastre dagli evidenti riferimenti, ma magari mi sbaglio...lo spero.

si in effetti c'erano le sue immagini e dopo che ho letto questo articolo qualche sospetto su sastre mi viene

Pechino 2008 - Controllo antidoping per Sastre

Eurosport - mar, 05 ago 15:44:00 2008

Sveglia all'alba a Pechino per Carlos Sastre, vincitore del Tour de France, sottoposto a un controllo antidoping dai funzionari della Wada

Alle ore 8 del mattino la Wada (l'agenzia mondiale antidoping) bussa alla porta del quartier generale spagnolo: Carlos Sastre, campione uscente del Tour de France, è chiamato per un controllo antidoping. In quel momento il campione iberico si sta preparando per sostenere una conferenza stampa: chiede di poter rimandare l'esame dopo aver parlato con il giornalisti, ma il permesso viene negato.

I funzionari della Wada chiamano in seguito Oscar Freire, Alejandro Valverde e Samuel Sanchez: i tre sono già impegnati in conferenza stampa e verranno sottoposti al controllo solamente alla fine delle interviste. "Siamo abituati a questo genere di azioni da parte della Wada - spiega Freire - l'unico problema è che questo ci sposta un po' i piani per la giornata di oggi in cui abbiamo in programma un allenamento importante". Il tre volte campione del mondo (Verona, Lisbona e ancora Verona) si è detto preoccupato per la situazione ambientale di Pechino: "Una delle cose che qui si nota subito è lo smog. Vedremo come reagiremo a questo problema correndo in bicicletta".

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Alberto lo subirebbe comunque il controllo..e sinceramente ci rimarrei male se rimanesse positivo.

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prevedo una corsa olimpica difficile dal punto di vista nervoso per la squadra spagnola, dopo tutto quello che si vocifera sui sospetti casi di doping in Spagna e sulle continue visite hai corridori da parte dell'antidoping.....questo di sicuro avvantaggerà i nostri corridori spero!

in un caso o nell'altro è bene che quello che deve venir fuori ci venga ed anche molto in fretta........si deve(devono) far piazza pulita alla svelta :rolleyes:

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io mi chiedo chi gli è la passata sta cera a sella e ricco...ci deve essere un colpevole mica solo i ciclisti devono pagare

certo che c'è, ma non sono così scemi da dire chi è(o chi sono), preferiscono dire che hanno fatto tutto da soli.....

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No.... i nomi non usciranno mai fuori perchè ci sono troppi soldi che girano dietro.

Leggendo solo ora di Sella, mi sono vergognato se ripenso che quando ha vinto al giro mi sono emozionato!

Questo sport oramai è morto, io non credo in nessuno... perchè non ti puoi fare 200km di salite a 20 orari oggi e domani altrettanti....o comunque non puoi sostenere quei ritmi per 20 giorni!

allora perchè non si fanno tappe piu brevi medie piu basse e almeno corrono puliti???

Perchè purtroppo chi sta al di sopra degli atleti di ciclismo non ci capisce niente...le gli interessa soltanto i soldi, e quando ci sono i soldi di mezzo...si rovina sempre tutto.

scusatemi per questo sfogo raga!!!

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cunego forse è l'unico che va a vecchio epo se fa i richiamini ogni tanto e vince quello che può ...

cmq non è il problema dei 20 all'ora in salita è che ora mai siamo arrivati ad un livello che il poggio alla san remo si sale a 35 kmh salendo di 53 15 .. è questo il problema .. " un immagine mi è rimasta impresso di contador vittorioso al tour " vi ricordate qundo scatto in salita ? ?? ecco li saliva minimo a 35 all'ora .. non è una cosa normale ..

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Sella vuota il sacco

ROMA, 8 agosto 2008 - È durata all'incirca due ore l'audizione del ciclista Emanuele Sella presso la procura antidoping del Coni presieduta da Ettore Torri. Lo scalatore vicentino, accompagnato dal suo procuratore Claudio Pasqualin e dall'avvocato difensore Eriberto Rosso, all'uscita dagli uffici dello stadio Olimpico ha rilasciato un comunicato nel quale spiega di "aver chiarito il suo comportamento in relazione all'esito positivo delle analisi riguardanti un controllo fuori competizione da parte dell'Uci avvenuto il 23 luglio".

FUORI I NOMI - L'atleta, si legge nella nota, "ha lealmente confessato di aver avuto la disponibilità di un farmaco non consentito (la Cera, epo di terza generazione) ed ha spiegato il contesto nel quale ha ricevuto tale sostanza". Per rispetto della attività dell'autorità antidoping, Sella ha spiegato di non poter "rivelare le specifiche circostanze che rimangono consegnate al verbale della presentazione spontanea".

SOLLEVATO - "Oggi mi sono tolto un peso. Sono cosciente di quello che è avvenuto e per questo ho deciso di collaborare", ha dichiarato Sella al termine della sua audizione. Insieme al corridore anche il procuratore Claudio Pasqualin. "Sella ha assolutamente collaborato con la procura antidoping rendendosi disponibile - ha dichiarato Pasqualin al termine dell'audizione -. Il procuratore Torri ha apprezzato il suo atteggiamento, Sella ha ammesso l'assunzione di un farmaco spiegando il contesto entro cui questa assunzione è avvenuta. Delle altre cose non ne possiamo parlare perché sono presenti nel verbale di presentazione spontanea consegnato al procuratore".

gasport

articolo su www.gazzetta.it

:bannana_guitar:

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Sella vuota il sacco

ROMA, 8 agosto 2008 - È durata all'incirca due ore l'audizione del ciclista Emanuele Sella presso la procura antidoping del Coni presieduta da Ettore Torri. Lo scalatore vicentino, accompagnato dal suo procuratore Claudio Pasqualin e dall'avvocato difensore Eriberto Rosso, all'uscita dagli uffici dello stadio Olimpico ha rilasciato un comunicato nel quale spiega di "aver chiarito il suo comportamento in relazione all'esito positivo delle analisi riguardanti un controllo fuori competizione da parte dell'Uci avvenuto il 23 luglio".

FUORI I NOMI - L'atleta, si legge nella nota, "ha lealmente confessato di aver avuto la disponibilità di un farmaco non consentito (la Cera, epo di terza generazione) ed ha spiegato il contesto nel quale ha ricevuto tale sostanza". Per rispetto della attività dell'autorità antidoping, Sella ha spiegato di non poter "rivelare le specifiche circostanze che rimangono consegnate al verbale della presentazione spontanea".

SOLLEVATO - "Oggi mi sono tolto un peso. Sono cosciente di quello che è avvenuto e per questo ho deciso di collaborare", ha dichiarato Sella al termine della sua audizione. Insieme al corridore anche il procuratore Claudio Pasqualin. "Sella ha assolutamente collaborato con la procura antidoping rendendosi disponibile - ha dichiarato Pasqualin al termine dell'audizione -. Il procuratore Torri ha apprezzato il suo atteggiamento, Sella ha ammesso l'assunzione di un farmaco spiegando il contesto entro cui questa assunzione è avvenuta. Delle altre cose non ne possiamo parlare perché sono presenti nel verbale di presentazione spontanea consegnato al procuratore".

gasport

articolo su www.gazzetta.it

:bannana_guitar:

credo che i commenti siano superflui,

ma una domanda mi viene spontanea: possibile che i ciclisti facciano propio tutto da soli?

e se si comunciasse a ripulire il ciclismo da certe persone che con il ciclismo nulla centrano e che una bicicletta forse non l'hanno mai usata.

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Presentatosi spontaneamente dinanzi alla Procura Antidoping del CONI, Emanuele Sella ha ammesso di aver fatto ricorso alla famigerata EPO di terza generazione. E ha pure vuotato il sacco.

Tremate, tremate qualcuno lo starà probabilmente già facendo, dopo la confessione, piena e totale, resa alla Procura Antidoping da Emanuele Sella. Il vicentino della CSF, positivo nel test a sorpresa disposto dalla UCI in data 23 luglio, per EPO di terza generazione, ha infatti, innanzitutto, ammesso di essersi dopato. Lo conferma anche il comunicato diramato dai suoi legali nel quale si legge l'atleta ha lealmente confessato di aver avuto la disponibilità di un farmaco non consentito.

Sella, precisa ancora il comunicato ha spiegato il contesto nel quale ha ricevuto la sostanzaTradotto in parole povere, anche Sella, come già accaduto per Riccardo Riccò, ha fatto nomi e cognomi di chi gli ha fornito il farmaco probito., nomi che per ovvie ragioni di segreto istruttorio non possono al momento essere rivelati (si parla del coinvolgimento di un medico veneto già in passato coinvolto, in passato, in fatti di doping. Non solo, il vicentino avrebbe (condizionale d'obbligo) anche fornito ulteriori interessanti informazioni, che chiamerebbero in causa un ex dirigente della nazionale, altri corridori professionisti che si sarebbero sottoposti a vere e proprie cure di CERA, al pari di dilettanti che corrono in formazioni di primo piano. Un fardello esplosivo insomma, quello dei verbali ora in mano alla Procura Antidoping del CONI.

Sella si dunque è dopato e da regolamento verra squalificato, 2 anni la pena canonica, 1 solo in caso di piena e totale collaborazione. Giusto che paghi, giusto che paghino, duramente, anche coloro che sono implicati nella vicenda, tirati in ballo dal diretto interessato. Dopo la confessione, piena anch'essa di Riccò, ne è dunque arrivata una seconda. L'impressione, comunque, è che il muro di omertà che per troppi anni ha circondato l'ambiente del pedale si stia finalmente ed inesorabilmente, sgretolando. Il tempo nel quale i corridori erano gli unici a pagare per reati di doping che invece mai o quasi commettono in piena autonomia, sta dunque, forse, finalmente, per finire. Ecco dunque l'unico aspetto positivo di una brutta storia, che accomuna Sella e Riccò. Ne escono forse a testa alta per aver confessato, resta però vergognoso ciò che hanno fatto, ciò che impone loro, adesso, un periodo di silenzio e testa bassa. Sia invece tagliata la testa a quei medici, pseudo medici o sedicenti tali che già hanno fatto guai, ma che continuano ad adoprarsi per soddisfare le esigenze dei furbetti del plotone'. Come lo erano Sella e Riccò, ai quali concediamo comunque, se lo vorranno, una seconda ciclistica chance. Ma la macchia, sul loro curriculum ciclistico resta, e resterà

eurosport

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cunego forse è l'unico che va a vecchio epo se fa i richiamini ogni tanto e vince quello che può ...

cmq non è il problema dei 20 all'ora in salita è che ora mai siamo arrivati ad un livello che il poggio alla san remo si sale a 35 kmh salendo di 53 15 .. è questo il problema .. " un immagine mi è rimasta impresso di contador vittorioso al tour " vi ricordate qundo scatto in salita ? ?? ecco li saliva minimo a 35 all'ora .. non è una cosa normale ..

non è una cosa normale??? Ma se io sul mortirolo ho tenuto una media dei 29 km/h???

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