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[Pcm 07 - Story] - Supereremo il 2012


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Eccomi qua, anche io mi avventuro in una storia con Cycling Manager... purtroppo il mio pc non supporta il 2009 quindi mi trovo qui nel piccolo 2007... spero che qualcuno riesca a notare il topic, e che vi piaccia

PROLOGO - COME SAREBBE IL MONDO DEL CICLISMO SE...

01 - 01 - 2012 Siamo nel fatidico anno 2012, quello che ormai tutti temono. Ma le nostre preoccupazioni non sono concentrate sulle sorti del mondo, bensì su quelle del mondo del ciclismo. Un mondo che ha preso una piega diversa rispetto a quello che noi conosciamo, un mondo che non ha conosciuto la parola CERA. Nessun corridore ha avuto particolari problemi col doping, e le corse sono andate avanti regolarmente. Ora la domanda che sorge spontanea è: cosa è successo nel mondo del ciclismo in questo lasso di tempo?

Sarà il prologo della story a dare le risposte, prologo che racconterà brevemente riprendendo le fasi salienti, ciò che è accaduto in questi anni... (To be continued)

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Per questo primo anno la storia è esclusivamente narrativa... alla seconda stagione comincia la parte raccontata più specificamente

CAPITOLO 1 - STAGIONE 2008 MESE DI MARZO

Per la stagione 2008 sono stato ingaggiato dalla Saunier Duval, che durante l'estate aveva costruito un vero e proprio squadrone, prendendo gente come Contador, Evans e Popovich, che si erano svincolati dai loro team. Lo sponsor, visto il potenziale del team, è molto esigente, e per questo dovevo impegnarmi a fondo fin dall'inizio

PARIGI NIZZA

La Parigi - Nizza nel 2008 presentava un percorso molti interessante, con tante tappe che potevano regalare spettacolo, e così è stato. Con la Saunier Duval avevo portato Riccò come capitano, coadiuvato da Evans e Popovich, e l'obiettivo era solo uno, la vittoria. La corsa iniziava con una crono, dominata da un italiano, Vincenzo Nibali, che nelle prime tre tappe aveva dimostrato di essere più in forma di tutti, giocando con gli avversari. Purtroppo per il siciliano la sfortuna era in agguato, perchè nella 4° tappa, mentre inseguiva Riccò, fu vittima di una caduta, che gli compromise tutta la corsa. Chi ne approfittò fu Riccò che vinse la tappa e si prese la maglia. Anche la 5° tappa, con il Mont Ventoux, fu dominata da Riccò, che sembrava aver chiuso i giochi, con oltre un minuto di vantaggio sul secondo, Di Luca (che quest'anno milita nella Caisse d'Erpagne). Ma mai sottovalutare il killer, che nella sesta tappa, insieme a Micki Boogerd (Liquigas) mette in crisi la Saunier Duval, e va a vincere la tappa con oltre 3 minuti su Riccò, che perde la leadership. Clamoroso stravolgimento della corsa. Ma tutto non era ancora perduto, perchè le ultime due tappe vedono l'arrivo in quota a le Grand Duc e la cronoscalata del Col d'Eze. Purtroppo però Di Luca sembrava imbattibile, e senza problemi ha rintuzzato tutti gli attacchi di Riccò nella 7° tappa, e lo battè nella cronoscalata. Alla fine la classifica finale diceva

1. Di Luca (GCE)

2. Riccò (SAD)

3. Kirchen (TMO)

TIRRENO ADRIATICO

La corsa dei due mari del 2008, presentava un percorso ai limiti del ridicolo, con ben 5 tappe completamente pianeggianti, un arrivo a Passo Lanciano, e la cronometro. La Saunier Duval portava Ventoso per le volate, ma con una forma molto scarsa causa infortunio, e Contador e Piepoli per la classifica. Le prime 4 giornate erano state dominio dei velocisti, con Haussler e Farrar molto attivi, insieme a Burghardt vincitore di una tappa dopo una lunga fuga. La tappa di Passo Lanciano ha regalato spettacolo, vedendo Samuel Sanchez vincere al traguardo davanti a Cunego (in forza alla Milram). Piepoli era in fuga con i due, ma nell'ultimo km era andato in crisi, mentre Contador non in grandissima condizione aveva limitato i danni, arrivando sesto. La cronometro che poteva dare l'assetto decisivo alla classifica, ha confermato Samuel Sanchez leader, con Cunego alle spalle, mentre Contador è balzato al quarto posto. Alla fine la classifica finale diceva

1. Sanchez (EUS)

2. Cunego (MRM)

4. Contador (SAD)

MILANO SANREMO

La classicissima di primavera, poteva regalare emozioni, e così è stato. La Saunier Duval si è presentata al via con Ventoso per l'eventuale sprint finale, e Riccò per far saltare il banco prima. Non era accaduto nulla fino alla Cipressa, quando proprio Riccò era partito, e a lui si erano accodati Di Luca e Boonen. I tre sono andati via di comune accordo, finchè, sul Poggio, sia Di Luca che Boonen pagarono il ritmo impresso da Riccò, e persero le sue ruote. Riccò, rimasto solo nell'ultimo tratto di pianura, rimasto solo, ha cercato in tutti i modi di resistere al ritorno del gruppo, e alla fine così è stato, riuscendo a vincere al fotofinish su Boonen e Haussler, che se il traguardo era posto 30 metri più in là l'avrebbero risucchiato. Grande vittoria per il Cobra

1. Riccò (SAD)

2. Boonen (QSD)

3. Haussler (GST)

Note: la prima parte della storia sarà principalmente narrativa, anche se più andremo avanti più posterò immagini, fino a quando arriveremo al 2012, quando comincerà il racconto classico

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CAPITOLO 2 - TRA L'INFERNO DEL NORD E LE COLLINE DEI PAESI BASCHI

Andiamo avanti con la stagione 2008, con il reportage delle tre grandi classiche del pavè, e il Giro dei Paesi Baschi, le corse della prima metà di Aprile

GIRO DELLE FIANDRE

Giro delle Fiandre, la classica dei muri, tanti pretendenti, da Cancellara, a Boonen, da Hoste al nostro Ballan. Con la Saunier Duval non abbiamo grandi uomini da pavè, se non Del Nero arrivato in un buono stato di forma. La corsa parte a ritmi molto blandi, i ciclisti hanno paura, e nessuno scatta. La prima vera smossa la abbiamo sul Koppenberg, dove 19 ciclisti prendono il largo. Ci sono tutti i migliori, assenti illustri solamente Hoste e Devolder, mentre c'è un ottimo Del Nero.
Ai meno 15, su uno degli ultimi tratti di pavè, piazza un allungo Alessandro Ballan

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L'azione del veneto è micidiale, nessuno sembra in grado di rispondergli, neanche Boonen. E' così che Ballan si avvia tutto solo al traguardo, e va a vincere il suo secondo giro delle Fiandre consecutivo (considerate che questa è la stagione 2008).

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A sorpresa va molto bene proprio Del Nero, che coglie un bellissimo 4° posto, che gli dà molta fiducia per il futuro

GAND WEVELGEM

Alla corsa meno dura delle tre classiche del pavè, con la Saunier Duval ci presentiamo pieni di speranza al via, vista la crescita e la condizione di Del Nero. Purtroppo però l'imprevisto è in agguato e dopo pochi chilometri lo spagnolo cade. Riesce a rientrare, ma la sua gara è compromessa. Il gruppo procede tranquillo, finchè a pochi km dal primo passaggio sul tratto in pavè parte il lituano Belhovoshicks, che prova una impossibile sortita solitaria

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Dopo un po' il gruppo chiude, e ancora una volta è Ballan a piazzare la stoccata decisiva e a vincere anche la Gand - Wevelgem, bravo Ale

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PARIGI ROUBAIX

L' inferno del nord l'ho tristemente simulato, perchè con Del Nero infortunato non avevo grandi stimoli a correrla. Comunque finalmente qualcuno riesce a spezzare il dominio assoluto di Alessandro Ballan, e chi può essere questi se non la Locomotiva di Berna, Fabian Cancellara, che riesce con uno spettacolare allungo nel finale a vincere la sua seconda Parigi Roubaix per distacco

GIRO DEI PAESI BASCHI

Corsa molto importante, soprattutto per lo sponsor che vuole la vittoria. Al via schieriamo Riccò, Cobo Acebo e Koldo Gil. Ma gli avversari sono numerosi e sono molto arcigni, ovvero Di Luca, Cunego, Kirchen, Schleck. Ci sarà da sudare per vincere.
Le prime due tappe sono all'insegna del dominio del cobra, Riccardo Riccò, che vince la prima tappa in volata, e la seconda per distacco dopo un superbo allungo sull'ultima salita. La terza tappa è vinta dal tedesco Fabian Wegmann, che batte in volata Riccò e Di Luca, il quale aveva provato a staccare in tutti i modi il rivale. La vittoria per Riccò sembrava cosa fatta, quando nella 4° tappa sembra ripetersi la storia della Parigi - Nizza, anche se stavolta il protagonista è Gomez Marchante, che con una grande impresa da lontano, guadagna 5 minuti sul gruppo e sfila la maglia a Riccò. Ma il romagnolo non aveva sparato tutte le sue cartucce, e con l'importante aiuto di Cobo e Gil, riesce a mettere in crisi Marchante nella 5° tappa, e dopo essersi ripreso la maglia, la difende dall'ultimo assalto dello spagnolo nella crono finale...

1. Riccò (SDA)
2. Gomez Marchante (LAM)
3. Di Luca (GCE)
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CAPITOLO 3 - CONOSCENDO IL PROTAGONISTA

Era una sera di Aprile e Ugo, nel suo appartamento nella periferia di Roma, era sdraiato sul divano a vedere la televisione. Era da poco che gli avevano montato Sky, e non vedeva l'ora di provarlo, con tutti gli svariati canali che offriva. Prese il telecomando e digitò il canale 500, Sky Tg 24...

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CONDUTTORE: ... ed ora cambiamo sport e passiamo il ciclismo. Grande soddisfazione italiana, in Olanda, dove la famosa corsa, la Amstel Gold Race, è stata vinta dal giovane Riccardò Riccò, sentiamo il nostro corrispondente da Valkenburg
REPORTER: E' grande festa per i colori azzurri qui in Olanda, perchè la Amstel Gold Race è stata letteralmente dominata dai ragazzi italiani con Riccardo Riccò vincitore davanti a Danilo Di Luca e Rinaldo Nocentini. E' stato proprio Danilo Di Luca, con la maglia della sua nuova squadra, la Caisse d'Erpagne, a dare il via alla bagarre, piazzando un bellissimo allungo insieme al lussemburghese Frank Schleck

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Ma allo scatto di Di Luca, ha risposto prontamente Riccardo Riccò, che non si accontenta di riprendere l'abruzzese, ma lo stacca, seguito dall'altro lussemburghese Kim Kirchen e dall'ucraino Andry Grivko, vera sorpresa della corsa

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I tre arrivano di comune accordo ai piedi dell'ultima salita, quella che porterà al traguardo, il Cauberg. Qui sia Kirchen che Grivko si piantano e vanno in crisi. Anche Riccò è affaticato, mentre da dietro rinviene Di Luca. Ai 50 metri dal traguardo i due sono appaiati, ma il Cobra riesce a tirare fuori le ultime energie rimastegli e a battere il comunque ottimo Danilo Di Luca.

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Continua l'ottimo momento di Riccò, che dopo la Milano Sanremo e il Giro dei Paesi Baschi vince anche qui in Olanda, consolidando la sua leadership nel P...

Ugo spense di colpo la televisione. Gli sembrava strano dopo tanti anni tornare a vedere il ciclismo. La sua esperienza era terminata nella delusione, dopo quel triste giorno che a causa di una caduta aveva dovuto dire addio alle gare, nonostante fosse una grande promessa del ciclismo. Non aveva più avuto il coraggio di rimettersi in sella, ma vedere quel giorno gli Highlights dell' Amstel Gold Race gli aveva fatto rinascere quegli stimoli di un tempo. Gli venivano in mente pensieri strani, aveva solo 20 anni, e forse non era ancora troppo tardi per sognare... o forse era troppo ubriaco...





N.B. perdonate l'ultima immagine pessima, ma avevo dimenticato di salvare lo screen e mi è rimasta la foto del giornale...
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CAPITOLO 4 - DI NUOVO IN SELLA

Tra una cosa e l'altra, Ugo non era riuscito a prendere la bicicletta fino al giovedì dopo l'Amstel. Quando arrivò il fatidico momento, Ugo era molto agitato: tornare dopo tanti anni sulla bicicletta, e non era neanche sicuro di riuscire a stare dritto. E invece la prima uscita non andò male, fece un lungo giro sulle ciclabili romane. Niente di che, 70 km a basso ritmo, ma per riiniziare era ottimo, e già nella testa di Ugo frullavano sogni ed obiettivi, ed erano solo i dolori alla gamba che provava mentre pedalava, a farlo tornare alla realtà.
Prima di tornare a casa, Ugo si fermò al giornalaio, e prese la Gazzetta dello Sport, che in prima pagina recava

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