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[Pcm 07 - Story] - Supereremo il 2012


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CAPITOLO 5 - IL RITORNO DELLA PASSIONE

Era Domenica, e Ugo, per la prima volta dopo tanti anni, era corso a casa per vedere una gara di ciclismo. Era il giorno della Liegi - Bastogne - Liegi, una delle classiche più significative del ciclismo, una di quelle corse che lui, due anni fa, sognava di vincere. Ma ormai in lui tutti i pennsieri del ciclista erano tornati, ed era molto tentato di fare una chiamata al suo vecchio amico, Giuseppe, che tanto tempo fa, lo aveva individuato come uno dei nuovi grandi volti nuovi del ciclismo.
Accese il televisore...

Bene gentili telespettatori, mancano 16 km al traguardo di una Liegi - Bastogne - Liegi davvero spettacolare. Davanti tutto solo c'è il Grillo di Livorno, Paolo Bettini, che sta tentando l'impresa dopo aver allungato sulla Redoute, mentre dietro sono in 5 a provare a ripostarsi su di lui, si tratta di Riccardo Riccò, Danilo Di Luca, Frank Schleck, Damiano Cunego e Stephan Schumacher.

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Eccoci qui sull'ultima grande asperità di giornata, il Col de St. Nicholas. Bettini ha ancora un certo vantaggio, ma dietro c'è Riccò che sta imprimendo un ritmo impressionante ai suoi compagni di fuga. Vediamo infatti che in molti sono in difficoltà, Schumacher, Cunego e Schleck sembrano non riuscire a tenere il ritmo del Cobra di Formigine, che insieme al solo Di Luca, è a pochi metri da Paolo Bettini.

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In discesa si forma così un terzetto, con lo stoico Bettini e Di Luca e Riccò. Tutta l'Italia è davanti. Probabilmente se la giocheranno in una volata a 3. Tutti e 3 sono molto veloci, forse Bettini lo è di più, ma il Grillo oggi ha già speso molto. Vediamo siamo arrivati alla Flame Rouge e attenzione, Riccò sembra in difficoltà!! Probabilmente Riccardo ha dato tutto nell'ultima parte e ora non ne ha più per giocarsi la vittoria, peccato per lui

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Parte lo sprint a due, Bettini parte lunghissimo, Di Luca riescea tenergli la ruota... 200 metri prova ad uscire Di Luca dalla ruota del Grillo, ma Bettini resiste, è ancora davanti Paolo... 50 metri Di Luca non riesce a superare Bettini e si pianta, ed è ancora una volta Paolooooo Bettini a vincere la Liegi - Bastogne Liegi, la terza per la sua carriera... Grande Paolo

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Al terzo posto si piazza un buon Riccardo Riccò, che chiude alla grande il Trittico delle Ardenne arrivando sempre sul podio



Ugo spense la televisione. La gara lo aveva entusiasmato, la selezione di Riccò, la rimonta di Di Luca, la volata di Bettini. Ormai non aveva dubbi, voleva ritornare nel ciclismo a dispetto di tutti quelli che gli dicevano di lasciare perdere...




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CAPITOLO 6 - LA TELEFONATA

GIRO DI ROMANDIA

Anche il Giro di Romandia è stato di marca Saunier Duval, con la grande vittoria di Juan Jose Cobo Acebo, che dopo aver fatto da gregario a Riccardo Riccò nelle Ardenne, è andato come capitano in Svizzera, dominando due tappe di montagna e la classifica generale. Molto bene anche Paolo Savoldelli, che in ottica Giro d'Italia coglie un ottimo secondo posto, e dimostrandosi l'unico in grado di contrastare il corridore spagnolo. Ora si avvicina il Giro d'Italia, un Giro veramente impegnativo, che include tutte le montagne della storia...


Driiin, driin, il telefono squillo. Ugo si chiese chi potesse essere a quell'ora, non aspettava nessuna chiamata

UGO: Pronto?
MISTER X: Pronto Ugo?
UGO: Sì sono io, chi è?
MISTER X: Indovina un po', sono Peppe
UGO: Peppe? Ma Peppe Peppe?
MISTER X: Sì!
UGO: Noooo, che bella sorpresa, come stai?
MISTER X: Non c'è male, senti un po' ho sentito voci che stai riprovando a prendere la bicicletta
UGO: E' già, l'altro giorno ho visto l'Amstel, mi so esaltato e ho ricominciato ad andare in Bici, ora sono due settimane e piano piano mi sto ricordando come si fa
MISTER X: Bene, bene, sono contento... Senti un po' ti va un giorno di questi di farci una bella chiacchierata?
UGO: Ma magari!
MISTER X: Io nel week end dovrei stare a Roma
UGO: Allora organizziamo, vuoi venire a cena da me?
MISTER X: Se non ti fa problemi
UGO: Assolutamente no! Anzi se vuoi venire pure prima ci vediamo la tappa del Blockhaus insieme, c'è sabato pomeriggio se non sbaglio. E' il primo arrivo in salita del Giro, dovrebbe essere divertente
MISTER X: Molto ma molto volentieri, grazie dell'invito
UGO: E di che, allora ci vediamo Sabato
MISTER X: Ok, ciao Ugo
UGO: Ciao!

Ugo attaccò il telefono, era eccitatissimo, non gli sembrava vero, Peppe, il suo vecchio mentore, colui che lo aveva individuato come potenziale campione.... si rivedevano, e chissà cosa voleva dirgli

GIRO D'ITALIA

Nel frattempo è iniziato il Giro d'Italia. Quest'anno la corsa rosa prevede un percorso veramente impegnativo, con tantissimi arrivi in salita: Block Haus, San Marino, Passo Pradena, Malga Mare, Zoldo Alto, Isola 2000, oltre anche alla cronoscalata del Mortirolo. Ci sarà da divertirsi, anche perchè c'è un buon carnet di partecipanti:

CAISSE D'ERPAGNE: Di Luca - Pereiro
SAUNIER DUVAL: Popovich - Riccò - Piepoli
DISCOVERY CHANNEL: Gerdemann
ASTANA: Savoldelli
MILRAM: Cunego - Gryvko
LIQUIGAS: Pellizotti
BARLOWORD: Soler
BOUYGUES TELECOM: Lovquist
QUICK STEP: Kreuziger


Si è partiti da Palermo, con la prima tappa, una crono di 5 km dominata da Thomas Lovquist, dato in grandissime condizioni. Nel prologo, molto bene anche Alessandro Petacchi, che limita i danni e vincendo in volata la 2 tappa, si è portato in testa alla classifica. Purtroppo nella terza tappa Ale Jet non è riuscito a disputare lo sprint, visto che l'arrivo in leggera salita, ha favorito gli scattisti: la vittoria è andata a Riccò, davanti a Nocentini e Di Luca. Dopo questa tappa un bel trittico di tappe di pianura, dominate per ben due volte da Petacchi, mentre l'ultima ha visto finalmente il successo di Daniele Bennati.
La prossima tappa proporra il primo arrivo in salita del Giro... ne vedremo delle belle...




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CAPITOLO 7 - IL RITORNO DELLE STRADE BLU

Erano le 4 e Peppe sarebbe arrivato a momenti, Ugo lo aspettava con ansia. Era curioso di sapere cosa gli voleva dire il suo amico.
Drin... La porta suonò, era Peppe. I due si salutarono proprio come chi non si vedeva da tanto tempo...

UGO: Vieni vieni, accomodati che mi sa che è già iniziata l'ultima salita
PEPPE: Vengo subito, vengo

Ugo e Peppe si misero a vedere la tappa del Giro...


... mancano 15 km al traguardo gentili telespettatori, e vediamo che dal gruppo sono usciti due uomini, si tratta di Damiano Cunego e di Roman Kreuziger!!

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Bell'allungo di Damiano, e molto bravo Kreuziger a prendergli prontamente la ruota. Il ceco vuole vincere la maglia bianca, maglia che ora è indosso a Thomas Lovquist.
Vediamo però che alcuni corridori si sono riportati su i due attaccanti. Vedo con la maglia di leader del Pro Tour, Riccardo Riccò, insieme a Popovich; c'è la maglia bianca Lovquist che quest'anno corre per la B-Box, c'è Savoldelli, Pellizotti, e anche un redivivo Linus Gerdemann, con la maglia della Discovery, che dopo essere andato allo sbaraglio clamorosamente nella tappa di Vibo Valentia vinta da Riccò, sembra aver ritrovato una buona gamba.

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Sarà interessante vedere anche le gerarchie in casa Saunier Duval, perchè sulla carta il capitano è Popovich, ma Riccò continua ad andare molto forte, anche se il fatto che in pratica è in forma da Marzo dovrebbe penalizzarlo.
Attenzione che sono proprio i due Saunier Duval che si sono messi in testa a fare l'andatura. In molti stanno cedendo, Kreuziger, Pellizotti, Lovquist e Gerdemann non sembrano riuscire a tenere il ritmo degli altri, e anche Cunego e Savoldelli sono a tutta. In particolare chi si sta sobbarcando del lavoro è Riccardo Riccò, e questo dovrebbe confermare il fatto che il capitano sia Popovich, ma come al solito sarà la strada a stabilire le gerarchie

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Ormai siamo all'ultimo km, la tappa si deciderà in uno sprint a 4.
Attenzione però, sembra che sia Savoldelli che Cunego non riescano neanche a sprintare, e così è!!! Doppietta per la Saunier Duval, con Popovich che batte allo sprint Riccardo Riccò, terzo Cunego.

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I 4 al comando hanno davvero fatto una grande selezione, visto che il 5°, Linus Gerdemann, ha preso oltre 1 minuto. Stupisce anche l'assenza oggi di Di Luca, che ha accusato al traguardo, clamorosamente, ben 4' 24". In maglia rosa va Popovich, che ritorna a disputare un Giro d'alto livello, cosa che non faceva praticamente dal 2004





UGO: Bella tappa vero
PEPPE: Già, c'è Popovich che va davvero forte, ma il Giro è lungo, e quest'anno ci sono davvero tante salite
UGO: Staremo a vedere...
PEPPE: Senti Ugo, ti voglio parlare di una cosa molto importante...



Chi sarà mai questo Peppe? Cosa vuole dire a Ugo? Chi vincerà il Giro? Perchè le strade sono blu?... lo scopriremo nella prossima puntata...



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CAPITOLO 8 - LA PROPOSTA INDECENTE

UGO: Allora Peppe... di che volevi parlarmi?
PEPPE: Tante cose... hai seguito il ciclismo ultimamente?
UGO: Sinceramente no... dopo che ho smesso ho praticamente perso di vista tutto... ho visto per caso l'altro giorno l'Amstel
PEPPE: Ho capito
UGO: Te invece che fine hai fatto, non stai più con Cunego?
PEPPE: No, hai visto che ha cambiato squadra
UGO: Sì, ho visto che sta con Petacchi
PEPPE: Beh diciamo che il rapporto si è troncato, e ho lasciato tutto il team
UGO: E ora con chi stai?
PEPPE: Nessuno... ho preso un anno di stop per ora... sono un po' rimasto male l'anno scorso, però ora ho un progetto, che coinvolgerebbe anche te...
UGO: Spara...
PEPPE: Voglio cercare di formare una squadra di giovani promesse, voglio far crescere dei ragazzi, con l'obiettivo di vederli un giorno vincere grandi corse; non c'è bisogno di tanti soldi, ora io con due miei amici sto girando per il mondo alla ricerca di giovani promesse che l'anno prossimo passeranno professionisti... Credo che un ambiente tranquillo senza grosse pressioni sia l'ideale per farli crescere bene. Oltre a loro sto contattando però anche qualche vecchio ciclista che gli può fare da balia
UGO: Interessante come progetto, ma in tutto questo io che c'entro?
PEPPE: Io mi ricordo di te quando correvi tre anni fa, eri forte e ti dico sinceramente che ti avevo individuato come un potenziale campione.

Ugo sorrise

PEPPE: Però questo lungo stop probabilmente ti ha fatto fare passi indietro rispetto ai ragazzi che prima correvano con te, ma nonostante questo sei ancora giovane e aperto a miglioramenti. Vorrei che tu ricominciassi ad allenarti seriamente e che la prossima stagione, se riesco a formare una squadra, venissi a correre con me
UGO: Io??? Ma non penso di essere all'altezza, ho perso il ritmo degli altri, non so se...
PEPPE: Senti Ugo, questa è una cosa seria, ora dimmi, saresti disposto in questo periodo ad allenarti, dando tutto te stesso?
UGO: Io sì, ma se poi a gennaio non sarò ai livelli degli altri?
PEPPE: Senti io ho fiducia in te, te prova a fare il più che puoi, poi se tutto va bene a Gennaio avrò una squadra e tu verrai a fare lo stage di preparazione... lì valuteremo il tuo livello, e insieme decideremo cosa fare... come la vedi?
UGO: Per me va benissimo, ultimamente mi sembra di aver ritrovato gli stimoli per correre, accetto volentieri
PEPPE: Sono contento... e poi ti volevo dire che se lo stage dovesse andare male, vorrei che tu rimanessi nella squadra a collaborare con la dirigenza, ci stai?
UGO: Volentieri... grazie Peppe, sono veramente felice della possibilità che mi stai dando






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CAPITOLO 9 - STAGIONE 2008 IL GIRO COMINCIA A RISCALDARSI

La proposta di Peppe aveva letteralmente scatenato Ugo, che da quel giorno cominciò ad intensificare i suoi allenamenti, nella speranza di essere all'altezza della situazione il giorno dello stage. Purtroppo con l'allenamento non riusciva a vedersi le tappe del Giro in diretta, per questo si guardava la sera Giro Notte

GIRO D'ITALIA

La corsa rosa è andata avanti, con i due uomini Saunier Duval, Riccò e Popovich in testa alla classifica, separati da solo 17". Il Giro in realtà sembrava essersi chiuso già nella nona tappa, quella con arrivo a San Marino, dove i due Saunier aiutati da un ottimo Piepoli, avevano fatto una selezione sul Monte Fumaiolo, ed erano arrivati al traguardo con più di 2 minuti di vantaggio su Savoldelli.

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Il Giro sembrava ormai essere una lotta fratricida tra Popovich e Riccò, ma nella tappa di Firenze, insidiosa con ben 4 gpm, risuscitò dal nulla Damiano Cunego, che battè Nocentini con una volata regale.

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In realtà quello di Cunego inizialmente è sembrato un fuoco di paglia. Infatti nell' 11° tappa, con arrivo in salita al Passo di Pradarena, Cunego e Savoldelli avevano provato a mettere in difficoltà Riccò e Popovich; ma, mentre il Cobra ha ceduto alle accellerazioni dei due, la maglia rosa non si è scomposta, e dopo averli lasciati sfogare, li ha staccati tutti, andando a vincere la seconda tappa in questo Giro d'Italia, stavolta per distacco (nella foto il momento in cui Popovich riaggancia Savoldelli al comando)

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Ma mai dare per morto Damiano Cunego! Il veronese infatti nella terribile 13° tappa, con il Grappa, il Rolle, il Duran e l'arrivo a Zoldo Alto, ha dato un forte segnale, staccando tutti e vincendo con oltre un minuto sul secondo, il redivivo Di Luca, e recuperando ben 2' 47" a Popovich, che trovatosi in difficoltà, si è gestito, forte degli oltre 5 minuti di vantaggio

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Ma Damiano sembrava aver ritrovato lo smalto che lo aveva caratterizzato nel 2004, e in salita è diventato micidiale. Nella 14° tappa ha ancora una volta staccato tutti, recuperando altri 28" su Popovich...

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... ma il vero capolavoro lo compie nella tappa di Malga Mare, tappa durissima con Stelvio, Gavia, Tonale e salita di Malga Mare da scalare. Popovich sembrava stare bene e sembrava deciso a sfiancare gli avversari, mettendo i suoi a tirare a tutta sin dalle prime battute. Tutto questo crea una selezione incredibile, e ai piedi dell'ultima salita sono rimasti in due: lui e ovviamente Damiano Cunego. I due salgono di comune accordo, finchè negli ultimi 5 km Damiano, senza scattare, alza il ritmo e manda in crisi la maglia rosa. Altra vittoria per il veronese che si porta a sol0 1' 02" da Popovich. Che rimonta di Cunego, che dopo l'arrivo a Passo Pradarena aveva 5' 57" da recuperare.
La cronoscalata del Mortirolo non crea distacchi: vince Di Luca, mentre Cunego e Popovich fanno addirittura registrare lo stesso tempo, cosìcchè in classifica non cambia nulla.

Ora siamo alla vigilia dell'ultimo tappone di montagna. La famosta tappa con arrivo ad Isola 2000, con il Colle dell'Agnello, il Col du Vars, la Bonnette e la salita finale. La classifica è la seguente

1. Popovich (SAD) in 67h 34' 48"
2. Cunego (MRM) a 1' 02"
3. Savoldelli (AST) a 19' 57"
4. Riccò (SAD) a 21' 59"
5. Di Luca (GCE) a 23' 55"
6. Gerdemann (DSC) a 35' 46"
7. Piepoli (SAD) a 40' 10"
8. Lovquist (BOY) a 40' 47"
9. Pereiro (GCE) 42' 54"
10. Efimkin (LOT) a 43' 14"

I distacchi fanno quasi paura, ma il discorso maglia rosa è ancora aperto. Popovich deve difendersi e perdere il meno possibile, in vista poi dell'ultima cronometro che è in suo favore





GIRO DELLA CATALOGNA

Intanto in Spagna, durante il Giro, si correva anche il Giro della Catalogna, altra corsa valida per il Pro Tour. Chi si è reso protagonista qui è stato Alberto Contador, che nonostante una condizione non eccelsa, ha dominato sia in salita che a crono, lasciandosi dietro un ottimo Gesink e un Evans comunque molto motivato. L'avviso che è emerso è che Contador anche quest'anno vuole vincere la Grande Boucle, e che se lui fa sul serio non ce ne è per nessuno.


Ugo lesse le notizie, e decise che all'indomani, l'ultimo tappone del Giro se lo sarebbe visto in diretta. Ne valeva la pena, era curioso di vedere chi la spuntava tra Cunego e Popovich, e sognava un giorno di esserci anche lui a lottare per il Giro d'Italia...


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CAPITOLO 10

Quel giorno Ugo tornò presto daglli allenamenti, voleva vedere la tappa decisiva del Giro... accese la Tv

... e vediamo sul Col de la Bonnette, Franco Pellizotti, con la sua maglia verde, in fuga tutto solo. Il gruppo dietro non sta reagendo, anche perchè con i distacchi abissali che si sono creati, il buon Pellizotti non presenta più un grande problema

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CASSANI: Mi ricordo che la scalata della Bonnette per me, l'ultima volta che l'ho fatta è stato un vero calvario
BULBARELLI: Ah sì, mi ricordo, era la tappa di Isola 2000 :org:
CASSANI: Perchè ridi?
BULBARELLI: Beh io non sto ridendo, è solo che mi ricordo quella tappa, era il Tour del '95, avevi la maglia a pois e arrivasti ultimo
CASSANI: E' già, dal momento che avevo la maglia a pois azzardai una fuga, scollinai 1° il Vars, andai in crisi sulla Bonnette e arrivai ultimo a Isola 2000 a 13" dal tempo massimo. Da quel giorno non vidi più la maglia a pois, me l'hanno ritirata.
BULBARELLI: E' son brutte le crisi...
CASSANI: L'importante è mantenere una corretta alimentazione e cercare di non strafare
BULBARELLI: Comunque torniamo in cronaca... Pellizotti ha scollinato primo il Col de la Bonnette, la strada asfaltata più alta d'Europa, legittimando così la maglia verde. In gruppo non è successo niente, vediamo che ci sono Grivko della Milram, e Koldo Gil della Saunier Duval a fare l'andatura. Vediamo intanto che nella discesa della Bonnette, Pellizzotti viene ripreso

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Vediamo che inizia l'ultima salita, che probabilmente sarà giudizio ultimo sul finale del Giro... Attenzione scatta Damiano Cunego!!!! Il veronese vuole cercare di far saltare il banco, e vedere se Popovich è ancora in grado di resistergli. Ricordiamo il suo distacco è di 1' 02". Ecco vediamo che anche la maglia rosa esce dal gruppo all'inseguimento di Damiano Cunego. Tra i due ci sono una 20" di secondi, e Popovich ha anche il riferimento visivo della maglia ciclamino di Cunego

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E attenzione gentili telespettatori! Guardate un po' chi ha raggiunto Popovich? E' Danilo Di Luca, che nel finale di questo Giro sembra aver ritrovato la gamba dell'anno scorso. L'abruzzese vuole vincere la tappa, e probabilmente il suo aiuto sarà decisivo a Popovich per rimanete attaccato a Damiano Cunego

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Ultimo km, Cunego sembra aver perso smalto nella pedalata, dietro anche Popovich è a tutta, ma il distacco è minimo. Prova Di Luca ad andare a riprendere il veronese ma non c'è niente da fare... vince Damiano Cunego, ma è una vittoria che ai fini della classifica finale non cambia nulla, perchè dopo 9" arriva Yaroslav Popovich, che riesce così a mantenere la maglia rosa...

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Dopo la tappa di Isola 2000, Popovich potè gestire ottimamente il vantaggio, e andare a trionfare nel suo primo Giro d'Italia!!! Ecco la classifica finale... distacchi abissali

1. Popovich (SAD) in 67h 34' 48"
2. Cunego (MRM) a 1' 39"
3. Savoldelli (AST) a 22' 38"
4. Di Luca (GCE) a 24' 27"
5. Riccò (SAD) a 33' 00"
6. Gerdemann (DSC) a 44' 29"
7. Lovquist (BOY) a 45' 23"
8. Efimkin (LOT) a 48' 44"
9. Pereiro (GCE) 51' 00"
10.Piepoli (SAD) a 51' 16"



La stagione entrava nella seconda fase, e per Ugo si avvicinava sempre di più il giorno della verità...




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CAPITOLO 11

GIRO DEL DELFINATO

Finito il Giro d'Italia inizia la marcia di avvicinamento al Tour de France. Il Giro del Delfinato è una delle corse preferite dei ciclisti che vogliono preparare al meglio la Grand Bouclè. Al via ci sono Dekker, Schleck, Evans, Karpets, Brajkovic tutta gente che punta al Tour. La corsa è emozionante, e per la prima settimana è stata dominata da Karpets, ma nell'ultima tappa con arrivo a Grenoble, è Evans a far saltare il banco, mandando in crisi il russo, grazie all'inaspettato alleato Thomas Dekker, e a prendersi la leadership del Delfinato. Bella vittoria per l'australiano in vista del Tour de France

GIRO DI SVIZZERA

Contemporaneamente al Delfinato si corre anche in Svizzera, con la corsa a tappe più importante dopo i grandi giri. Al via un solo nome: Alberto Contador, molto atteso. Insieme a lui anche Kloden, Gomez Marchante, Menchov e Nibali, ma il madrileno ha dimostrato di essere una spanna sopra gli altri, e a vinto la corsa a mani basse. Al secondo posto finale c'è Juan Jose Cobo Acebo, a completare la doppietta Saunier Duval.

TOUR DE FRANCE

E infine arriviamo al Tour de France... la "Corsa Gialla" quest'anno presenta un percorso molto particolare, con una sola tappa sui Pirenei (la quarta per la precisione), due tappe sui Vosgi, e il gran finale con quattro tapponi alpini. Una sola cronometro lunga, e quindi un tracciato che si avvicina di più alle esigenze degli scalatori... Vediamo i partecipanti più importanti

Contador
Evans
A. Schleck
Sastre
Khol
Brajkovic
Menchov
Dekker
Van den Broeck
Rogers
Kloden
Gesink
L.l. Sanchez.... e tanti altri


La prima tappa, un cronoprologo, vede subito una grande prova di Janez Brajkovic. Lo sloveno rifila ben 10 secondi a Rogers e Karpets, diretti inseguitori. Seconda e terza tappa, finite allo sprint, vinti rispettivamente da Ciolek e Haussler. La quarta tappa vede i pirenei, con Ares, Aspin, Peyresourde e Tourmalet... si prevede spettacolo






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CAPITOLO 12 - FINALMENTE

Quella sera su Sport italia, facevano un riassunto del Tour fino alla sedicesima tappa, ovvero la vigilia della 4 giorni alpina, che probabilmente avrebbe deciso la corsa francese. Ugo, nonostante fosse stanco dopo il duro allenamento, decise di vederla, anche perchè tra una cosa e l'altra non era riuscito a seguire per niente il Tour... accese la tv

... ed è proprio la quarta tappa che ha dato inizio allo spettacolo delle montagne: i corridori prima di arrivare a Luz, hanno scalato Aspin, Peyresourde e Tourmalet. E' stato Robert Gesink ad aprire le danze provando ad attaccare da lontano

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Ma dietro, sul Tourmalet, si sono mossi Contador e Schleck, i due grandi favoriti del Tour

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Schleck andava fortissimo, tanto chè in cima al Tourmalet era in testa da solo, mentre Contador è stato ripreso dal gruppo dei migliori, con Evans, Brajkovic, Dekker. Schleck in discesa è andato tranquillo, ma nonostante questo è riuscito ad ottenere, con una spettacolare vittoria, tappa e maglia gialla

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Dopo il tappone pirenaico, è iniziata una successione di tappe dedicate ai velocisti, ove Cavendish e Haussler si sono spartiti la posta in palio. Ma la notizia più eclatante è il ritiro di Alberto Contador: il capitano della Saunier Duval, si è rotto la spalla a seguito di una brutta caduta, ed è stato costretto ad abbandonare la corsa da lui vinta nel 2007.
Per la Saunier Duval si sono rimescolate le carte, e Evans è diventato capitano unico. E' proprio l'australiano che nella prima tappa sui Vosgi, ha provato ad attaccare Schleck

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Ma il lussemburghese si è dimostrato ancora una volta in gran forma e ha chiuso. Alla fine a vincere la tappa è stato lo slovacco Janez Brajkovic, autore fino ad ora di un ottimo Tour

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La seconda tappa dei Vosgi ha regalato spettacolo, con uno scatenato Thomas Dekker che è andato all'assalto della maglia gialla

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Ma sull'ultima sal....


Driin driin
Ugo sentì il telefono squillare, e corse immediatamente in salotto, vide che era Peppe

UGO: Pronto?
PEPPE: Ugo! Sono io
UGO: Ciao, dimmi...
PEPPE: Indovina un po'? Abbiamo trovato lo sponsor!!!!
UGO: Davvero? Quindi la squadra si farà
PEPPE: Già, abbiamo anche un ottimo budget, comunque poi ti spiegherò tutto più avanti, con più calma, ora devo scappare che dobbiamo preparare la richiesta all' Uci
UGO: Ok, ciao!

Ugo era eccitatissimo, lo sponsor c'era, e l'Uci non dovrebbe dare particolari problemi. Ora tra lui e le corse c'era solo il ritiro di gennaio. Torno di là a vedere la fine dello speciale

... e Dekker è riuscito a vincere a le Grand Balon, ma Schleck si è difeso, resistendo in maglia gialla.
Importante anche la 14° tappa, con la classica cronometro di 50km. Il vincitore è stato Karpets, ma tra gli uomini di classifica, il migliore è stato Evans, secondo a 13". Un po' al disotto Dekker e Brajkovic,, rispettivamente secondi e terzi in classifica, che nonostante il terreno fosse a loro favorevole, hanno guadagnato solo 20" sull'ottimo Schleck. Ora alla vigilia della terribile 4 giorni alpina, la situazione è la seguente

1. Schleck (CSC) in 59h 44' 45"
2. Brajkovic (DSC) a 47"
3. Dekker (RAB) a 1' 02"
4. Sanchez (GCE) a 3' 28"
5. Evans (SAD) a 3' 59"
6. Kloden (LAM) a 6' 19"
7. Khol (AST) a 7' 23"
8. Van den Broeck (SIL) a 7' 24"
9. Rogers (TMO) a 7' 29"
10. Sanchez (EUS) a 9' 20"
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CAPITOLO 13 - SI AVVICINA IL GIORNO

TOUR DE FRANCE

Il Tour de France giungeva al termine, e nei tre tapponi alpini il grande protagonista è stato Cadel Evans, l'unico che ha avuto la forza di mettere in difficoltà Andy Schleck. Infatti sia Brajkovic che Dekker, hanno accusato l'inesperienza, pagando alla distanza gli sforzi fatti ad inizio Tour de France.
Nella tappa con arrivo a Morzine Avoriaz, c'è Evans che prova prima sul Jeux Plane, e poi sull'ultima salita, a far saltare il banco. Ma in quel giorno l'unico a pagare dazio è stato Dekker, arrivato al traguardo con 2' 04", dicendo addio ai sogni di gloria. La tappa è stata vinta da Evans, che ha regolato Gesink e Kohl in volata. Schleck e Brajkovic hanno limitato i danni perdendo solo 11"

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Nella tappa successiva è successo di tutto. Il percorso terribile ha fatto una selezione paurosa, Madaleine, Croix de Fer, Telegraphe, Galibier e Alpe d'Huez, hanno fatto male. Anche Brajkovic è crollato, mentre tutta la gara è vissuta sul duello Evans - Schleck, che ha visto l'australiano guadagnare altri 20". La vittoria di tappa è andata a Carlos Sastre, che però è ormai fuori dai giochi per la vittoria del Tour

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Nella cronoscalata di Charmousse, è ancora Evans a vincere, e a guadagnare qualche secondo su Schleck. L'australiano sta uscendo alla distanza, e il giovane lussemburghese deve stare molto attento-
Nell'ultima tappa Evans prova il tutto per tutto, attacca sull'ultima salita, aiutato da Simoni, e va al traguardo tutto solo. Bellissima l'azione di Evans, peccato però che Schleck, aiutato egregiamente dal fratello e da Sastre, riesce a tenere il distacco intorno al minuto e a tenere la maglia gialla

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Questa è la classifica finale del Tour

1. A.Schleck (CSC) in 85h 40' 37"
2. Evans (SAD) a 54"
3. Khol (AST) a 8' 19"
4. Brajkovic (DSC) a 8' 49"
5. Dekker (RAB) a 9' 41"
6. Sastre (CSC) a 11' 20"
7. Rogers (TMB) a 17' 20"
8. Kloden (LAM) a 19' 34"
9. Gesink (RAB) a 21' 43"
10. S.Sanchez (EUS) a 23' 23"




STAGIONE VERSO LA FINE

Vediamo un po' i risultati nella seconda parte di stagione, spicca la vittoria di Di Luca alla Vuelta...

CLASSICA DI SAN SEBASTIAN: Joly
GIRO DI GERMANIA: Brajkovic
CLASSICA DI AMBURGO: Haussler
ENECO TOUR: Horner
GP DI PLOUAY: Boasson Hagen
GIRO DI POLONIA: Voigt
VUELTA A ESPANA: Di Luca




Ugo era seduto davanti alla televisione, dopo un altro duro allenamento si preparava ad assistere al mondiale su strada. Purtroppo non aveva più avuto notizie da Peppe, questo lo metteva in ansia, ma era certo di potersi fidare, e che presto lo avrebbe chiamato. Gli allenamenti procedevano bene, si sentiva molto ottimista, e il giorno della verità si avvicinava sempre di più...




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CAPITOLO 14 - IL MONDIALE

Arrivato a casa, Ugo accese la televisione, c'era il mondiale, tanto atteso, una delle ultime gare della stagione 2008...

... bene gentili telespettatori, mancno 70km al traguardo, e vediamo che già da circa 100 km c'è un'azione di 5 corridori. Si tratta dello svizzero Steve Zampieri, dell'austriaco Pfamberger, del belga Van Amermaet, di Walker e del danese Breschel. Non c'è nessun italiano qui davanti, e questo è stato un grave errore da parte dei ciclisti azzurri perchè sono loro, che insieme agli spagnoli, devono caricarsi dell'inseguimento.

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Questa è una gara di difficile interpretazione, il percorso è mosso e quindi è facile subire dei colpi di mano. Mancano 40 km al traguardo e vediamo che il tentativo dei 5 è stato annullato, ora il gruppo è compatto.
E attenzione, c'è un attacco di due uomini, mi sembra di vedere... si è proprio lui, è Pippo Pozzato, insieme a Stephan Schumacher... stanno provando ad uscire dal gruppo.

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Quest'azione potrebbe essere molto interessante, bisogna vedere come reagisce il gruppo.
E attezione perchè ci sono altri due ciclisti che si sono uniti ai due battistrada. Si tratta di Stijn Devolder, il belga e Steve Morabito. E dietro vedo la sagoma di un corridore spagnolo. Sembra sia Joaquim Rodriguez

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Se questi 5 vanno avanti d'accordo è fatta, saranno loro a giocarsi il mondiale, e Pozzato tra questi è il più rapido. Vediamo ai -5 il vantaggio supera il minuto... ormai è fatta, il mondiale sarà un affare a 5.
Pozzato tra questi è il più veloce, ma deve stare attento agli allunghi dei suoi avversari, che faranno di tutto per sfiancarlo. Ultimo km e parte lunghissimo Devolder!!!

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L'unico un po' in difficoltà è Schumacher, gli altri provano ad inseguirlo... è Pozzato che si sobbarca l'inseguimento... ormai 500 metri e Devolder ha ancora qualche metro di vantaggio... 200 metri e cedono Pozzato e Rodriguez... prova un ultimo sforzo Morabito, ma non c'è niente da fare... è Stijn Devolder!!!! Il nuovo campione del mondo è lui!!

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Al secondo posto si piazza la sorpresa Morabito, mentre il nostro Pippo Pozzato deve accontentarsi del terzo gradino del podio. Peccato, purtroppo nel finale Pippo ha pagato lo sforzo, ma comunque complimenti a Devolder che ha dimostrato di essere il più forte in gara


Ugo spense la televisione... pensava, pensava... chissà se tra qualche anno anche lui sarebbe stato lì a giocarsi il podio di un mondiale...
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