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[Pcm 07 - Story] - Supereremo il 2012


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CAPITOLO 21 - E' COME UN FIORE CHE SBOCCIA parte 3

La terza tappa era la tappa "regina", della Volta a Santarem, con arrivo in salita. Ugo, sognava di ottenere un gran risultato, e riprendersi la maglia gialla persa il giorno prima.

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Partì subito una fuga ben nutrita, con ben 9 uomini. Ci stavano Aperrybay, Claude, Frishckorn, Theaux, Fhren, Frohlinger, Bonnehorne, Mieul e Miranda. Nessun uomo particolarmente pericoloso, e nessun uomo Tenax.

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Ugo rimase tutta la gara nella pancia del gruppo, protetto dai suoi compagni. La salita, gli aveva detto Fabio, era lunga, quasi 30 km, con pendenze non proibitive. Lui e Jure quel giorno erano i capitani, e la tattica era precisa, Ugo doveva attaccare ad inizio salita, tentando di fare il vuoto, mentre Jure doveva provare a seguire gli attacchi degli altri uomini favoriti, ovvero Moncoutiè, Kreuziger e Glomser.
Ai - 27 iniziò l'ultima salita, e dopo circa 500 metri, Ugo sferrò il suo attacco...

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Era un bell'attacco, e favorito dal fatto che in quella fase il gruppo aveva rallentato notevolmente, Ugo guadagnò subito un minuto. Andava su forte, e poco a poco andava a riprendere gli ex - fuggitivi di giornata. Ai - 15 raggiunse l'ultimo, Theaux, e rimase solo al comando, ma con ben 1' 45" sul gruppo, tirato dagli uomini Cofidis, che però non riuscivano ad imprimere un ritmo in grado di riprendere Ugo.

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Da dietro nessuno si mosse, e solo ai 7 dal traguardo, Moncoutiè, seguito da Kreuziger, Glomser, Pores e Castano Paradero.

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I 5 recuperarono alcuni secondi su Ugo, che cominciava a sentire la stanchezza... Ormai però mancavano pochi km e non poteva mollare. Da dietro i 5 inseguitori erano tornati a 1' 40" (ai meno 10 Ugo aveva raggiunto il massimo vantaggio di 2' 20"). Ugo cominciava a scorgere il cartello dell'ultimo km, era quasi fatta.

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Le ultime pedalate, dalla radio Fabio gli diceva che aveva un vantaggio rassicurante, che era fatta... Ugo non ci credeva, tutto solo nella tappa con arrivo in salita, ce l'aveva fatta, e quando alzò le mani sul traguardo, era quasi incredulo...

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Pochi appassionati avrebbero notato questo risultato, visto che spiccavano la Parigi - Nizza e la Tirreno Adriatico di quei tempi, ma oggi ha vinto un ragazzo che farà molto parlare di se nel mondo del ciclismo.
Sceso dalla bici, Ugo ricevette i complimenti da tutti i suoi colleghi e compagni, aveva compiuto una bella impresa, con 27 km di fuga solitaria, ora l'ultimo scoglio prima della conquista del Gp di Santarem è la quarta e ultima tappa, ove bisogna stare attenti ad eventuali fughe.

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CAPITOLO 22 - LA SFIDA AI GRANDI parte 1

L'ultima tappa del Gp di Santarem, vide l'attacco dei fratelli Zberg, insieme a Moncoutiè, diretto avversario di Ughetti per la generale. Ugo, aiutato dalla squadra, in particolare da Golcer, riuscì comunque a controllare, limitando il distacco dai battistrada a soli 22"...



e andando a vincere la sua prima breve corsa a tappe della carriera.

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Per Ugo questa fu una grande soddisfazione, legata anche al grande balzo che fece nella classifica Continental, dove balzò al 3° posto. Ora era veramente gasato, si sentiva pronto a battere chiunque, e non vedeva l'ora che arrivasse marzo, per correre la Settimana Coppi e Bartali, che però...

Facciamo una piccola digressione, per renderci conto di cosa accade nel Pro Tour, che abbiamo abbandonato per seguire l'evoluzione di Ughetti, però siamo a Marzo, e marzo è il mese di Parigi - Nizza, Tirreno - Adriatico e Milano Sanremo. Vediamo cosa è successo...

PARIGI NIZZA

La Parigi - Nizza quest'anno non presentava un percorso particolarmente duro, con tante tappe intermedie ma nessuna di piena alta montagna. La vittoria è andata a Frank Schleck, il fratello maggiore dell'ultimo vincitore del Tour de France. Sul podio sono arrivati Thomas Dekker, in continua crescita, e Alexander Vinokourov. Il migliore degli italiani è stato Franco Pellizotti quinto.

TIRRENO ADRIATICO

La Tirreno Adriatico quest'anno era con un percorso particolare, tanta pianura, ed un unica tappa con arrivo in salita a Passo Lanciano. Chi ha sfruttato la salita, è stato Riccardo Riccò, che così è andato a conquistare la seconda Tirreno Adriatico della sua carriera, davanti a Danilo Di Luca e Andry Grivko.

MILANO SANREMO

La classicissima di Primavera, dopo la parentesi dell'anno scorso di Riccò, è tornata ad essere discorso di velocisti, e quest'anno il più lesto di tutti è stato Daniele Bennati, che ha battuto Rigotto e Napolitano...

Ma ora ritorniamo alla storia



Dicevamo che Ugo era molto fiducioso per la Settimana Coppi e Bartali, ma se la sarebbe dovuta vedere con avversari davvero di primo ordine...

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beh c'è una gara di cui ho omesso il racconto (GP di Cholet) dove il più forte era Ferdinando Capecchi 64 di media... al traguardo nel gruppo principale di 50 uomini non ce ne era manco uno dei miei :S ... anche perchè so un po' incapace ma i ragazzi fanno ridere

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CAPITOLO 22 - LA SFIDA AI GRANDI parte 2

La prima tappa della Settimana Coppi e Bartali, con partenza e arrivo a Riccione, prevedeva un percorso pianeggiante per quasi tutta la prima parte di gara, ma un'erta nel finale che poteva fare molta selezione, e perchè no, incentivare qualcuno ad attaccare.

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Partì subito una fuga numerosa, ove spiccavano i nomi di Cheula e Raisin. I fuggitivi riuscirono ad acquisire sul gruppo un vantaggio proficuo, di oltre 6 minuti, tanto che si arrivò ai piedi dell'ultima salita, che i fuggitivi avevano ancora 2 minuti di vantaggio.
Dopo pochi chilometri di salita, scattarono Luis Leon Sanchez, Ignatiev, Gadret, Joly e Zberg. Ugo provò a seguire i cinque, ma quel giorno la gamba non girava al meglio, quindi decise di andare del suo passo e di limitare i danni.
I cinque andarono a riprendere i fuggitivi, andando a creare un gruppetto di testa di ben 14 uomini

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Dietro invece era Ugo, insieme a Mauro Santambrogio e a Daniele Pietropolli, che cercavano in tutti i modi di andare a limitare lo svantaggio sui fuggitivi, e magari andarli anche a riprendere visto che poi Mauro, che era un discreto velocista, poteva andare a giocarsi le sue chanche in volata.

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Di riprendere i fuggitivi purtroppo non ci fu modo, e alla fine lì davanti, fu Mikhail Ignatiev a vincere in volata, davanti a John Gadret in maglia saunier duval e a Marcus Zberg.

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Ugo e gli altri comunque furono soddisfatti, infatti erano riusciti ad avvicinarsi ai fuggitivi a tal punto che la giuria aveva considerato tutti con lo stesso tempo. L'obiettivo di oggi era limitare i danni, ed era andata così, avevano perso solo i secondi di abbuono.
Il problema si poneva il giorno appresso, con la cronosquadre, la squadra non l'aveva mai provata, e non era molto pratica. Domani limitare i danni sarebbe stato davvero duro.




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CAPITOLO 22 - LA SFIDA AI GRANDI parte 3

Eccoci arrivati alla cronosquadre...

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Che come volevasi dimostrare, per Ugo e i suoi compagni fu un calvario, che li costrinse a subire l'umiliazione del penultimo posto. Purtroppo non c'erano grandi cronoman in squadra, e l'inferiorità della Tenax in questa specialità era evidente. La vittoria andò all'Astana, e la leadership a Mikhail Ignatiev.
Per Ugo e gli altri ora era dura, bisognava dare tutto nelle tappe più impegnative, soprattutto nella quarta tappa, perchè lo sponsor era stato chiaro, voleva un posto tra i dieci nella classifica finale.

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La terza tappa prevedeva un percorso pianeggiante, con un finale mosso, che avrebbe potuto mettere in difficoltà alcuni e stuzzicare la fantasia di altri. Ugo aveva una mezza idea di attaccare, ma Fabio era stato chiaro: oggi bisognava riposare, arrivare con i migliori senza forzare troppo, e allo sprint se la sarebbe giocata Ferrari.

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Ugo durante la tappa, rimase buono anche se controvoglia, mentre tutti gli altri lavoravano per Roberto Ferrari per portarlo allo sprint. Purtroppo però Roberto patì le salite della tappa, e quindi dovette abdicare, arrivando anche fuori dai 20. La tappa fu vinta da De Jong della Quick Step.

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Il giorno dopo ci sarebbe stata la tappa con arrivo a Serramazzoni, e Ugo aveva una sola cosa in testa, attaccare. E avrebbe potuto contare anche sull'appoggio di Daniele Pietropolli... dovevano rientrare nei dieci.
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CAPITOLO 22 - LA SFIDA AI GRANDI parte 4

La quarta tappa, era probabilmente la più impegnativa, con l'arrivo sullo strappo di Serramazzoni. Ugo si sentiva carico come una molla, voleva far saltare il banco insieme a Daniele

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Dopo pochi chilometri andarono via in quattro. Mario Aerts, Kanstantin Siutsou, Donato Cannone e Dominique Hary. I quattro acquisirono un bel vantaggio, il gruppo tirato dall'Astana sembrava disinteressarsi del tentativo, nonostante Aerts e Siutsou fossero vicini in classifica, e nessun altra squadra li aiutava. Ugo era tranquillo al centro gruppo, quando accadde l'imprevisto... foratura!
Ugo si fermò, chiamò l'ammiraglia e cambiò ruota, e poi fu Mauro ad aspettarlo per aiutarlo a rientrare nel gruppo.

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Tanta energia sprecata per niente, pensava Ugo. Comunque quando arrivarono ai piedi della salita, i fuggitivi avevano ancora un buon margine, forse riuscivano ad arrivare. Subito Ugo, guardò Daniele, i due scambiarono i propri sguardi, e capirono che era ora di andare.

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Lo scatto non fu micidiale, come speravano, anzi, furono subito superati, dal contrattacco di Sella, Sanchez, Joly, e del suo vecchio compagno Horner, e poi furono ripresi anche da Garzelli e Ferdi. Davanti intanto i fuggitivi erano arrivati a giocarsi la tappa, con Mario Aerts, che riuscì a battere Siutsou.

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Dietro Ugo e Daniele tentavano di menare a tutta, cercando di staccare il più possibile il gruppo, nella speranza di rientrare nei primi dieci. Tagliarono il traguardo a 57" dal vincitore, a 20" da Sella e gli altri, e con circa un minuto di vantaggio sul gruppo.

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Purtroppo questo non bastò a Daniele e Ugo di entrare nella top 10, e dovettero accontentarsi della dodicesima e tredicesima posizione. Il nuovo leader fu Aerts.

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Il divario da Cioni, che era decimo in classifica, non era incomabile, ma l'indomani nell'ultima tappa, Ugo e Daniele avrebbero dovuto inventarsi qualcosa, e non sarebbe stato facile...
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CAPITOLO 22 - LA SFIDA AI GRANDI parte 5

L'ultima tappa della Settimana Coppi e Bartali... Ugo e gli altri avevano un solo obiettivo, quello di attaccare... purtroppo però il percorso non favoriva le loro velleità, ma a Bordonali non gliene importava niente, bisognava provarci

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Ugo e gli altri provarono attacchi fin dall'inizio, ma fallirono miseramente, infatti la fuga del mattino che andò via, non presentava nessun uomo Tenax

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Dunque non restava che tentare di piazzare il colpo nel finale. E così che tutti gli uomini Tenax attaccarono tutti insieme, nella speranza di mandare in confusione il gruppo e portare Pietropolli e Ughetti a guadagnare secondi necessari per entrare nella top 10

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Purtroppo Ugo sentì la gamba girare male fin dall'inizio dello scatto, e il gruppo andava davvero forte, quindi fu ripreso. Non andò meglio a Daniele che era rimasto davanti ma fu riassorbito da gruppo quando partì lo sprint. Invece Roberto Ferrari e Mauro Santambrogio resistettero in testa alla rimonta del gruppo, e Roberto riuscì ad alzare le braccia al cielo al traguardo!!! e Mauro ottenne un ottimo terzo posto. Non erano riusciti ad entrare nella top ten, ma questa vittoria valeva davvero molto

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Gran risultato per la Tenax

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E alla fine anche un piazzamento a ridosso dei dieci fece contento lo sponsor

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Alla fine i ragazzi uscirono dalla Settimana Coppi e Bartali soddisfatti, buoni piazzamenti e ciliegina sulla torta la vittoria di Ferrari. Ora attendeva tutti un periodo di riposo, ma Ugo doveva mantenere la forma, perchè si avvicinava sempre più il Giro del Trentino, grande obiettivo stagionale


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