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[UCI Historical Tour] - Tour de France 2010


-Gigilasegaperenne-

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  • Amministratori

Il pavè è stata l'unica cosa che ha tenuto aperto questo Tour, insieme al fatto che ci sia stata una unica crono finale e non due con Andy Schleck che approfittando della caduta del fratello si è fatto trainare da Cancellara.

E' stato forse il percorso meno adatto a Contador.

Era in forma non ottimale (che faccia a sorpresa anche la vuelta? :dubbio: ?)

Ha vinto lo stesso.

Se Preud'homme avesse messo una cronosquadre forse a quest ora il Tour era di Schleck.

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Top Posters In This Topic

Il pavè è stata l'unica cosa che ha tenuto aperto questo Tour, insieme al fatto che ci sia stata una unica crono finale e non due con Andy Schleck che approfittando della caduta del fratello si è fatto trainare da Cancellara.

E' stato forse il percorso meno adatto a Contador.

Era in forma non ottimale (che faccia a sorpresa anche la vuelta? :dubbio: ?)

Ha vinto lo stesso.

Se Preud'homme avesse messo una cronosquadre forse a quest ora il Tour era di Schleck.

Ma meno male che non c'era però :lol:

Comunque il discorso Contador - Pantani non è un problema di vittorie o emozioni, è semplicemente che dire che Pantani era soltanto un buon corridore è un assurdo. Pantani è stato il più forte scalatore dell'era moderna, nessuno è andato come lui in salita negli ultimi 30 anni. E qui posso includere anche i non scalatori puri, Armstrong e compagnia. Nessun "buon corridore" ha mai strapazzato in salita Indurain (e direi che rifilare 4' al Berzin del Giro '94 è cosa più o meno equiparabile), rifilato 9' a Ullrich negli anni migliori, vinto da scalatore puro uno dei Tour più facili di sempre (per di più con una delle tre frazioni alpine cancellata per lo sciopero dei corridori) o staccato in salita Armstrong con una condizione non superiore al 70% del potenziale.

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no pure champion con l'immagine di Lance :cry2: comunque tornando ad oggi Contador secondo me ha avuto qualche problemino,oltre al balletto sulla sella,può darsi che sia stata l'allergia di cui soffre oppure sto dicendo una vaccata :mrgreen:

se un corridore del genere vince un Tour senza stare al massimo deve essere un fenomeno per forza...

quanto pare le mie supposizioni sono vere e sulla Gazzetta nell'intervista a Contador lo spagnolo rivela di aver avuto problemi di stomaco ed alcuni notti non è riuscito a dormire bene :mrgreen: quindi la gestione della crono di ieri è dovuta ad una condizione non ottimale.

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Se Preud'homme avesse messo una cronosquadre forse a quest ora il Tour era di Schleck.

Con i se e con i ma... :rolleyes:

Probabilmente se ci fosse stata la cronosquadre la Astana si sarebbe mossa sul mercato per preparare una squadra di cronoman, tutte solo ipotesi...

Ma meno male che non c'era però :lol:

Comunque il discorso Contador - Pantani non è un problema di vittorie o emozioni, è semplicemente che dire che Pantani era soltanto un buon corridore è un assurdo. Pantani è stato il più forte scalatore dell'era moderna, nessuno è andato come lui in salita negli ultimi 30 anni. E qui posso includere anche i non scalatori puri, Armstrong e compagnia. Nessun "buon corridore" ha mai strapazzato in salita Indurain (e direi che rifilare 4' al Berzin del Giro '94 è cosa più o meno equiparabile), rifilato 9' a Ullrich negli anni migliori, vinto da scalatore puro uno dei Tour più facili di sempre (per di più con una delle tre frazioni alpine cancellata per lo sciopero dei corridori) o staccato in salita Armstrong con una condizione non superiore al 70% del potenziale.

Tì dò la mano su questo! :smilie_daumenpos:

Io ho visto in diretta, nonchè registrato su vhs, la famosa tappa Merano-Aprica del Giro 1994, e posso dire con certezza sia la più bella corsa che abbia mai visto! Lezione e storia del ciclismo!

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  • Amministratori

Longjumeau - Paris Champs-Élysées

1. CAVENDISH Mark 2h 42' 21"

2. PETACCHI Alessandro + 00' 00"

3. DEAN Julian + 00' 00"

4. ROELANDTS Jürgen + 00' 00"

5. FREIRE Oscar + 00' 00"

6. CIOLEK Gerald + 00' 00"

7. HUSHOVD Thor + 00' 00"

8. BRESCHEL Matti + 00' 00"

9. MC EWEN Robbie + 00' 00"

10. OSS Daniel + 00' 00"

Classifica Generale

1. CONTADOR Alberto 91h 58' 48"

2. SCHLECK Andy + 00' 39"

3. MENCHOV Denis + 02' 01"

4. SANCHEZ Samuel + 03' 40"

5. VAN DEN BROECK Jurgen + 06' 54"

6. GESINK Robert + 09' 31"

7. HESJEDAL Ryder + 10' 15"

8. RODRIGUEZ OLIVER Joaquin + 11' 37"

9. KREUZIGER Roman + 11' 54"

10. HORNER Christopher + 12' 02"

Maglia Verde

1. PETACCHI Alessandro 213 pts

2. HUSHOVD Thor 203 pts

3. CAVENDISH Mark 197 pts

4. ROJAS Jose Joaquin 167 pts

5. MC EWEN Robbie 162 pts

6. HAGEN Edvald Boasson 152 pts

7. TURGOT Sébastien 122 pts

8. CONTADOR Alberto 115 pts

9. SANCHEZ Samuel 112 pts

10. SCHLECK Andy 107 pts

Maglia A Pois

1. CHARTEAU Anthony 143 pts

2. MOREAU Christophe 128 pts

3. SCHLECK Andy 116 pts

4. CONTADOR Alberto 112 pts

5. CUNEGO Damiano 99 pts

6. SANCHEZ Samuel 96 pts

7. CASAR Sandy 93 pts

8. PINEAU Jérôme 92 pts

9. VOECKLER Thomas 82 pts

10. FEDRIGO Pierrick 72 pts

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  • Amministratori

L'ultimo Pagellone

Cavendish: 10. Qualcuno pensava a un epilogo diverso? Probabilmente era un pazzo. Il Marziano dell'isola di Mann ha vinto tutti gli sprint tranne due. E in uno di questi era caduto. 5/7 a questo Tour. Prossima tappa: Melbourne?

Petacchi: 10. Primo dei normali, e vincere la maglia verde con un Cavendish così e riportarla in Italia dopo 42 anni sono soddisfazioni. E' un titolo che Alessandro si merita per la carriera e per tutte le vittorie che ha fatto. Decisivo anche fuori dall'Italia. Sono sue inoltre le uniche due vittorie Italiane in questo Tour.

Dean: 9. Da quando non c'è Farrar sprinta meglio, l'avete notato?

Roelands: 8,5. Sorpresa della tappa con il quarto posto. Segno che Parigi non è mai un arrivo banale.

Freire: 7/8. Entro nei pazzi del punto 1 e mi aspettavo potesse sorprendere. Quinto posto, per ora al Tour fa la gamba. Per Vuelta e Mondiale.

Hushovd: 6,5. Ancora una volta sprinta bene ma le gambe non sono quelle di una volta. Di questo Tour gli rimarrà la vittoria in una delle tappe più belle, quella del pavè.

L'Organizzazione: 4. La Radioshack aveva scelto di indossare delle maglie con un '28' indicante i milioni di malati di cancro nel mondo per sensibilizzare alla lotta contro il cancro, con ognuna col nome del corridore scritto in grosso. Preud'homme le ha fatte cambiare durante il trasferimento e ha ritardato la partenza della tappa. Considerato che non erano sponsor ai fini di lucro si poteva forse essere più sensibili?

Il pagellone vi saluta :D e torna (forse) alla Vuelta, sicuramente al mondiale di Melbourne.

Salvo Controllo Antidoping Positivo

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E ora, anche il mio:

Pagellone

Contador: 9.0, Ha vinto il più forte, di testa, non di gambe; le gambe girano, ma non sono le stesse, gli basta la testa. Bravo!

Schleck: 7.0, Era, forse, più forte di Alberto, almeno di gambe, mai visto così competitivo al confronto del pistolero, perde il tour per due errori, la cambiata e il poco coraggio, qualche attacco più convinto gli avrebbe potuto permettere di indossare un'altra maglia. Parla Parla.

Menchov: 8.0, Non me lo aspettavo a questi livelli, podio al Tour, proprio quanto la stessa Rabobank conta quasi più su Gesink che su di lui, nella speranza di una crisi finale di Schleck il secondo posto non era poi lontano. Non gli si chiedeva di meglio.

Samuel Sanchez: 8.0, La squadra è pressoché inesistente, una caduta prima del tourmalet rischia di compromettergli un tour straordinario, podio perso a crono, non me l'aspettavo.

Vorrei riassumere il suo tour in una sua dichiarazione "Noi non abbiamo i mezzi per competere con le multinazionali del ciclismo, ma noi lotteremo con il cuore" il cuore è appunto l'arma in più di questo corridore, che a mio parere, rimane il più intelligente (tatticamente parlando) corridore del gruppo. Dimostra che una vuelta è nelle sue corde, forse per il tour non è ancora pronto, ma ci è mancato poco. Grintoso e basco.

Vino: 9.0, Vince una tappa da campione, ne perde un'altra che sarebbe stata ancora più bella, aiuta il capitano e vince la sua squadra, si la sua, non quella di Alberto. Afferma di correre per la patria e per il kazakistan, lo ammiro per questo. Inarrestabile.

Chavanel: 9.0, indossa la gialla, per due volte, vince una tappa, per due volte, una e una regalata? forse, probabile, ma è stato l'unico a crederci, assieme a Pineau (6.5) e Barredo (7) tiene alto il livello di una squadra sfortunata che voleva lottare nelle volate ma si ritrova costretta al tour senza velocisti, e che per una caduta di Chavanel perde la tappa che più si addiceva alle sue caratteristiche. Orgoglioso

Cavendish: 8.5, i punti persi sono per l'antipatia dimostrata durante il tour, è il più forte, forse anche il più antipatico però. Nessuna novità.

Husvhod: 6.5, in volata non va, ci prova in tutti i modi per la verde, invano, simile a Cunego, corraggioso ma senza gambe, lo batte solo per la tappa vinta. Testa presente.

Cunego:6.0, somiglia, come già detto a Husvhod, non vince, ma è presente, uno dei tre italiani a farsi vedere. C'è.

Oss: 6.5, ha un futuro questo ragazzo, il secondo degli italiani a farsi vedere.Che sparata.

Petacchi: 8.0, due sigilli su questo tour, una verde inaspettata e imprevista.

Wiggins: 4.0, non mi aspettavo nulla di più, pompato dai media, smontato dai fatti. Torna normale.

Basso: 4.0, proclama il podio, torna con la coda tra le gambe, può fare due giri ad alto livello? si, Giro e Vuelta, il tour è meglio che se lo scordi.

VDB: 7.5, sorprendente, forse non per tutti, dimostra che ci sarà un Belga nelle prossime montagne in testa, ottimo.

kreuziger: 5.0, da una vita sugli stessi livelli, chi ha voglia di aspettarlo ancora?

Cancellara: 8.5, salva il tour di Schelck, in tue tappe, e si prende anche prologo e crono, si poteva chiedere di più?

Charteau: 6.5, vince una maglia prestigiosa, peccato contribuisce a svalutarla, ma non è colpa sua.

Radioschack: 4.0, Horner nei 10 e classifica a squadre, e poi?

Armstrong, Levi, Kloeden: 4.0, Gli anni passano, e si sentono.

Mi scuso per i non votati.

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  • Amministratori

Basso da 4 è eccessivo... con le Alpi è stato due volte su tre con i big ed è stato fermato dalla Tracheite. Se prepara solo il Tour può vincerlo.

Cunego si fa vedere ma alla fine 6 per cosa? Per aver perso qualsiasi traguardo?

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Inoltre se c'è un corridore che non fa proclami quello è proprio Basso, anzi alla fine ha detto con grande umiltà che, anche se non avesse avuto la tracheite, alla condizione attuale c'erano 6-7 corridori che andavano più di lui...

Cunego 5 e mezzo secondo me, perchè per un neoprofessionista è importante farsi vedere, ma per un corridore del suo calibro sono soprattutto i risultati a contare :wink:

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Che dopo il tour basso abbia ammesso il suo livello pre-malattia non ci piove, prima però aveva detto di puntare al podio.

La differenza è che Cuengo si è fatto mostrato, ci ha provato.

Valutiamo il tour degli italiani senza basso:

Petacchi ha vinto verde e due tappe, chapeau.

Cunego era sempre presente ad animare la corsa.

Oss era presente in una fuga.

Ora senza Cunego:

Basso prima di ammalarsi lottava per un 10 posto in generale.

Petacchi ha vinto verde e due tappe, chapeau.

Oss era presente in una fuga.

Quale sceglieresti?

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Ma te la vedi da un'altro punto di vista, io sto dicendo che Cunego sta cambiando prima si poteva paragonare a JRO come caratteristiche adesso è paragonabile ad un Casar: meglio JRO o Casar? Magari Cunego animerà la corsa ma finchè tenta azioni dispendiosissime senza ottenere nessun risultato non è che fa un figurone, soprattutto perchè è uno che può vincere classiche e fare classifica al giro (nei 10) perciò è un corridore di rilievo.

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Ma te la vedi da un'altro punto di vista, io sto dicendo che Cunego sta cambiando prima si poteva paragonare a JRO come caratteristiche adesso è paragonabile ad un Casar: meglio JRO o Casar? Magari Cunego animerà la corsa ma finchè tenta azioni dispendiosissime senza ottenere nessun risultato non è che fa un figurone, soprattutto perchè è uno che può vincere classiche e fare classifica al giro (nei 10) perciò è un corridore di rilievo.

Chiaro, non dico che faccia un figurone, ma almeno si sa che c'è.

Meglio JRO, se poi lo chiedi a me..:lol:

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Chiaro, non dico che faccia un figurone, ma almeno si sa che c'è.

Meglio JRO, se poi lo chiedi a me..:lol:

lo sapevo che te sei un fan di Purito :lol:

Ripeto c'è ma Cunego deve trovare la sua dimensione: essere un JRO (cacciatore di classiche che tiene sulle 3 settimane) oppure un Casar, un Voeckler o un Nocentini....

Per me potrebbe essere uno corridore del primo tipo, ma sta dimostrando di essere del secondo....

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lo sapevo che te sei un fan di Purito :lol:

Ripeto c'è ma Cunego deve trovare la sua dimensione: essere un JRO (cacciatore di classiche che tiene sulle 3 settimane) oppure un Casar, un Voeckler o un Nocentini....

Per me potrebbe essere uno corridore del primo tipo, ma sta dimostrando di essere del secondo....

Si, sono perfettamente d'accordo, io lo vedo meglio come un Purito, anche perché sarebbe sprecato puntare a diventare un Nocentini...

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Le pagelle della Gazzetta:

alberto contador 9 — Ha vinto, si è dimostrato il più forte (ma non più forte del Contador di un anno fa), si è fatto staccare soltanto nella tappa del pavé (ma ha avuto anche un incidente meccanico che frenava la bici negli ultimi 20 km) e in quella di Morzine, e a crono ha limitato i danni. Ha fatto la parte del cattivo.

andy schleck 8,5 — Come un anno fa: secondo nella classifica generale, primo in quella dei giovani. Ha vinto due tappe prestigiose, alpina a Morzine e pirenaica sul Tourmalet, ed è stato grande sul pavé. Male nel cronoprologo (42" da Alberto in 8,9 km), dignitoso nella crono finale (31" da Alberto in 52 km). Morale: i 39" concessi a Contador sono esattamente quelli pagati per il salto di catena.

denis menchov 7 — Terzo, sul podio, il massimo raggiungibile. Ma il russo, che ha vinto il Giro 2009, si è confermato corridore invisibile. Mai una volta in testa al gruppo, tranne il giorno del "surplace" di Contador e Schleck.

lance armstrong 5 — Ha un buon alibi: tre cadute in un solo giorno, quello della tappa di Morzine, che lo hanno spedito fuori classifica. A spedirsi fuori corsa ci ha pensato lui stesso. Una sola fuga, nella tappa di Pau, e basta. Il suo viale del tramonto si è trasformato in un vicolo.

mark cavendish 8 — Tour cominciato male, ma finito in trionfo. La prima tappa da sprint il Cavernicolo l’ha conclusa a terra, nella seconda ha preso le misure, poi non l’ha più visto nessuno se non sul podio. Cinque vittorie e una superiorità formidabile. -

alessandro petacchi 8 — Due vittorie di tappa e la conquista della maglia verde nella classifica a punti. Di più non gli si poteva chiedere. A 36 anni e mezzo, "il Peta" è ancora il secondo velocista al mondo. Non ha gradito le vicende extrasportive. Neanche noi.

damiano cunego 5 — Meriterebbe la sufficienza per l’impegno. Ma i risultati sono poveri: un terzo e un quarto di tappa, il quinto nella classifica della montagna. Cunego è un equivoco: non solo non si sa più se è da giri o da tappe, ma né lui né i suoi tecnici sanno concentrare le energie scegliendo gli obiettivi giusti.

ivan basso 4 — Ha l’alibi della salute. Ma il vincitore del Giro non è mai stato in corsa: ha cominciato a perdere dal primo giorno, andando sempre più piano. Però è stato bravo e umile nel voler continuare fino a Parigi in un ruolo e in una posizione che non sono i suoi.

cadel Evans 5 — Un giorno in maglia gialla, poi ha pagato una frattura al gomito. Anche lui bravo e generoso nel non abbandonare la corsa. E’ sempre di più un simbolo del ciclismo onesto e leale.

promossi — La carovana: 200 veicoli uno più divertente dell’altro. Il villaggio: non solo uffici e bancarelle, ma anche l’acrobata, il giocoliere, il mago, la trampoliera. Il ciclismo francese: sei successi di tappa più la maglia di migliore scalatore (Charteau) più il premio al più combattivo (Chavanel), roba d’altri tempi. Adriano Malori, ultimo in classifica, che deve saper trasformare quese fatiche in lezioni di ciclismo e di vita. E Laurent Fignon, commentatore tv nonostante il cancro.

bocciati — L’australiano Mark Renshaw, che ha perso la testa prendendo a testate il neozelandese Julian Dean. Il portoghese Rui Costa e lo spagnolo Carlos Barredo, che hanno scambiato la strada per un ring. I ristoranti e le trattorie (quasi tutti), che chiudono la cucina alle 22. Poi Edvald Boasson Hagen e Brad Wiggins, mai all’altezza del loro valore. E Roman Kreuziger, nei primi 10 (nono): rimane nella categoria dei talenti, ma attenzione a non entrare in quella dei talenti inespressi.

(GAZZETTA.IT)

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Sterrato mi è piaciuto. Pavè non penso che vada messo in un Tour de France per la semplice ragione che oltre ad essere pericoloso è troppo per specialisti. La tappa di Pau è da morte del ciclismo, ma finché comanda lo sponsor.

Imparino ad andare sul pavè. Nei GT vince il più completo e perché non il pavé?

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Alessandro Petacchi (Lampre-Farnese Vini) da Raisport

«Questa maglia verde è merito anche dei miei compagni, grazie e complimenti a tutti loro; Danilo nel finale mi ha levato da un po' di casino ed è stato davvero bravo. Sono riuscito a mettermi a ruota di Thor perché così sapevo di poterlo battere: un po' mi dispiace perché sarebbe stato bello vincere a Parigi con la maglia verde ma Cavendish andava veramente fortissimo ed è in grande condizione. Io penso di aver fatto una grande corsa ed è bello essere qui dopo 15 anni di professionismo e dopo un grande come Bitossi. Lì sul podio più stavo sopra e più mi gustavo questo momento. M'ero ripromesso di tornare al Tour per farlo bene: sono venuto qui con l'obiettivo di vincere una tappa, poi ne sono arrivate due ed è arrivata anche la maglia, è tutto fantastico».

Mauro Da Dalto (Lampre-Farnese Vini) da Raisport

«A questa maglia verde ci abbiamo creduto tutti fin dall'inizio e abbiamo lavorato moltissimo per arrivare qui. Anche oggi penso che abbiamo dato dimostrazione di essere una grande squadra unita e compatta».

Adriano Malori (Lampre-Farnese Vini) da Raisport

«Terminare il Tour in questo modo per un grande emozione e penso lo sia ancora di più per Ale. È stato il velocista più regolare di questo Tour e se l'è davvero meritata questa maglia: s'è tolto una grandissima soddisfazione. Io nel finale ho cercato di dare una mano e tutti i ragazzi si sono comportati benissimo: per tre settimane siamo stati tutti uniti per Ale e per Damiano».

Mark Cavendish (HTC-Columbia) da Raisport

«Sono molto contento di questo quinto successo. All'inizio del Tour speravo nella maglia verde e un po' ci speravo ancora oggi: purtroppo la prima settimana non era andata benissimo».

Andy Schleck (Team Saxo Bank) da Raisport

«Questo secondo posto onestamente mi ha fatto un po' male ma sicuramente il prossimo anno tornerò e sarò di nuovo al Tour de France per vincerlo, è quello che voglio».

Cadel Evans (BMC Racing Team) da Comunicato stampa

«Essere qui a Parigi con George e Karsten (Hincapie e Kroon) è molto piacevole nonostante la mancanza di risultati. Se riguardo a questo Tour lo faccio in modo appassionato: un grande piacere correre insieme a questi ragazzi, ho un bel gruppo di persone attorno a me. La mentalità ottimista è il cambiamento più grande dell'ambiente in cui sono ora: questo aiuta a fare molta strada quando le cose non vanno bene».

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