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-Gigilasegaperenne-

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e si è incazzato Thor :D

che poi Thor, col bene che gli voglio, devo ammettere che ha fatto il furbetto :roll:

zitto zitto si è portato davanti e si è messo davanti a tutti i rivali per la maglia verde :roll:

ci credo che si è incazzato :roll:

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Hushovd era arrivato (tra quelli che lottano per la verde) dietro McEwen.. e comunque è giusto che era davanti visto che era insieme a Cancellara davanti al gruppo dopo la caduta (mi sembra nn abbiano sprintato per riconoscenza verso chi si è fermato o na cosa del genere).. Comunque la maglia la indossava Petacchi, non McEwen..

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Il problema della non neutralizzazione comunque non è Chavanel, ma tutti gli altri big o semi big che non sono stati aspettati...Perché ad esempio aspettare gli Schleck e non VandeVelde. Anche lo stesso Cunego o Seeldrayers, corridori che magari non sono di primo piano ma il cui Tour è fortemente condizionato a dispetto di quello di altri...

Tralasciamo il fatto che VandeVelde si ritira, mica potevano saperlo in corsa. Qui sta la disparità...

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Ma Sastre come ha fatto a rimanere davanti?! :shock:

Nessuno commenta questo decennale evento?

c'è da dire che questo Sastre mi convince....quando resta in piedi vuol dire che ha intenzione di fare qualcosa....

comunque il tour , alla lunga, lo vince anche chi riesce a stare non cadere :D

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SPA (Belgio), 5 luglio 2010 – Un bollettino di guerra. I commenti sui social network dei corridori del Tour de France dopo la seconda tappa sanno molto di referto medico. A terra sono finiti in tantissimi nella discesa dello Stokeau. Ma c’è anche spazio per le polemiche.

BIG A TERRA — Lance Armstrong si presenta col gomito destro fasciato nel video postato sulla pagina Twitter della sua squadra. “Ho alcuni graffi da strada sull’anca e sul gomito – racconta il texano -. La bicicletta è maciullata, l’attacco dello scarpino è spaccato in due. Spero proprio che domani sia asciutto”. Alberto Contador mostra una foto delle sue ammaccature, anche per lui al gomito e all’anca destra: “E’ stata una giornata difficile, ho dolori dappertutto per le cadute. Era come pattinare sul ghiaccio. In squadra siamo in 9 e ci sono state 7 cadute”. Andy Schleck se l’è vista brutta: “Sono caduto due volte in 200 metri e non avevo più bici rimaste – racconta il lussemburghese -. Io e Frank stiamo bene, anche se abbiamo lasciato un sacco di pelle sull’asfalto. Il braccio mi fa male, ma per fortuna non c’è niente di rotto. Comunque terremo la testa alta, promesso!”. “Doveva esserci dell’olio su quella discesa” azzarda Cadel Evans.

La bici di un corridore nella scarpata BOLLETTINO — “Sono all’ospedale a farmi medicare il gomito – scrive Robbie McEwen -. Ho una ferita molto profonda e ho perso molto sangue. I dottori dicono che potrò correre, anche se non sarà una bella sensazione”. Anche in casa Garmin-Transitions è stata una tappa difficile: “Sono all’ospedale con Justin Dean e Tyler Farrar – racconta su Twitter Christian Vande Velde, poi ritiratosi -. Siamo tutti ammaccati. Non c’era modo di scendere indenni da quella collina, e molti sono caduti due volte”. Anche George Hincapie tra le vittime dello Stokeau: “Sono caduto due volte in 300 metri, non è stata una bella giornata”. Geraint Thomas, britannico del Team Sky: “Una vera carneficina. Ho usato almeno altre tre delle proverbiali nove vite. Me ne restano due adesso”. Andreas Kloeden della RadioShack: “La discesa dello Stokeau sembrava ghiaccio: sono caduto due volte”. “Un massacro” gli fa eco il compagno di squadra Levi Leipheimer.

"Fermi tutti", ordina lo sceriffo Cancellara FAIR PLAY O PROTESTA? — Si parla anche della decisione del gruppo maglia gialla di aspettare tutti quelli coinvolti nella caduta e di procedere con calma fino al traguardo. “Non è stato uno sciopero – racconta Linus Gerdemann dalla pagina Twitter della sua squadra, la Milram -. Comportandoci in quel modo volevamo mostrare solidarietà a quelli che sono caduti”. La Cervelo, che stava tirando per ricucire sulla fuga di Chavanel e lanciare allo sprint Thor Hushovd, non ha gradito: “La squadra ha lavorato duro per aiutare Thor ad ottenere qualche punto per la maglia verde – scrive l’australiano Brett Lancaster -. Ma alla fine è stata tutta fatica sprecata, solo perché qualche corridore è caduto: ma questa è sempre una corsa, giusto?”.

POLEMICA — Il sudafricano Robbie Hunter della Garmin-Transitions attacca gli organizzatori appena sceso di sella: “Non capisco perché siamo da queste parti: nessun grande giro ha affari in questi stati del nord. Non è bello cadere a 60 all’ora. Ci sono stati tre grandi giri ultimamente da queste parti e il gruppo ne è sempre uscito massacrato. Non si tratta di correre veloce e cadere, ma di strade strette, rotonde e isole pedonali. C’è grande stress per stare davanti perché le strade fanno schifo (l’espressione è molto più colorita, ndr) e immancabili arrivano le cadute. Nelle classiche del nord sono abituati a queste strade, ma nel gruppo del Tour in molti non hanno mai fatto le classiche. E domani c’è il pavé. Sarà una tappa spettacolare solo davanti alla Tv”. A domani guarda invece con curiosità David Zabriskie, statunitense della Garmin: “E’ proprio vero che domani c’è il pavé… E’ fantastico! Non ci avevo mai corso sopra prima d’ora! Che bello”.

Gazzetta.it

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Miseraccia ma ieri è stata veramente una strage

Gesink si ritira così come Vandevelde e Farrar, inoltre c'è l'incognita Schleck

noooooooooooooooooooooooooooooooooooo Gesink noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo :cry2:

con lui si che ci sarebbe stato spettacolo, peccato ma questo ragazzo deve imparare a stare in bici però è proprio sfortunato....

vabbè dai allora se farà la vuelta sarà un duello tra lui, Nibali, Mosquera e Samuel Sanchez.....

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Alcune considerazioni: gli uomini rimasti davanti avevano pochi gregari per attaccare gli staccati. attaccare vuol dire richiare e forse nessuno voleva lasciare un'altra volta la pelle sull'asfalto. dietro lance e wiggins subito hanno fatto ricucire il distacco quindi gli unici a rischiare erano i fratellini. la neutralizzazione decisa dai ciclisti è arrivata solo dopo che erano già rientrati quindi non era per quello. Cunego, oltre a essere una sega, probabilmente non piange per essere uscito di classifica: questo gli permetterà di puntare ad una tappa. sul fatto che la cervelo poi abbia tirato così tanto avrei da ridire. in ogni caso la differenza tra oggi e ieri è che il pavé lo sapevano tutti che ci sarebbe stato, si accettano i rischi ecc. invece ieri hanno scelto delle strade che in condizioni di asfalto bagnato erano assurde. tradotto ieri sono caduti tutti e si sono incazzati tutti per via di scelte discutibili. oggi col pavè ci potranno essere tranquillamente attacchi senza remore o problemi. e occhio che lance è una vecchia volpe.

scusate il lungo post.

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Tour, i medici bloccano Niki Terpstra

Si moltiplicano, purtroppo, i ritiri al Tour de France: i medici della Milram hanno bloccato stamane il campione olandese Niki Terpstra. Il corridore soffre sin dal primo giornoa causa di una influenza e ieri la febbre è addirittura aumentata, costringendo il corridore a faticare in maniera improba per raggiungere il traguardo, con l'aggiunta del coinvolgimento nella caduta generale sullo Stockeau.

fonte:tuttobici

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Oggi Gesink riparte, anche se con l'ulna fratturata.. anche Farrar (che se non sbaglio ha il polso rotto) partirà regolarmente.. Vande Velde invece avendo qualche costola rotta non parte..

secondo me gli conveniva non partire, perche cosi anche se per mezzo di antidolorifici e fasciature, alla fine non saranno mai al 100% e lungo andando la cosa la pagheranno

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Per fortuna c'è qualcuno che non si uniforma alla massa di pecoroni:

Hushovd (uomo Cervélo, non a caso, unica squadra che ha provato a tirare davanti): "Perche deve decidere Cancellara? E' un corridore come noi. Quello che è successo non è normale. Mi spiace molto per chi è caduto, ma questa è una corsa di bici. Le cadute avvengono spesso. ASO e UCI hanno fatto un grandissimo errore nel neutralizzare il finale di tappa. Il Tour è una corsa importantissima e cose del genere non dovrebbero succedere".

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