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Wanka84

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Al 66/o Trofeo Matteotti anche Pellizzotti e Di Luca

Sarà presente persino il campione italiano Franco Pellizotti al via della 66/a edizione del Trofeo Matteotti, classica internazionale di ciclismo in programma il prossimo 29 luglio sul tradizionale circuito di Pescara: fino ad oggi sono 18 le squadre iscritte alla gara pescarese e tra queste ci sono le formazioni Pro Tour, Astana, Lampre e Katusha.

Oltre a Pellizotti, parteciperanno anche Danilo Di Luca, Matteo Rabottini, Oscar Gatto e Fabio Taborre. "Stiamo lavorando per allestire un buon lotto di partenti - ha indicato il presidente del Comitato organizzatore, Palmiro Lorenzo Masciarelli, storico gregario di Francesco Moser - che potrebbe essere arricchito anche dalla partecipazione della formazione belga della Omega-Quick Step anche perché vogliamo che al via ci sia anche il portacolori abruzzese Dario Cataldo, recente vincitore del campionato italiano a cronometro. Sono sicuro che sarà una bella corsa, diversa rispetto alle precedenti edizioni - ha continuato Palmiro Masciarelli - in queste ultime ore stiamo cercando di contattare un grande campione che potrebbe venire a disputare la classica pescarese oltre a ospiti importanti"

sportitalia.com

Intanto Danilo Di Luca ha vinto il Gram Premio Nobili Rubinetterie 2012. :wub:

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  • 1 month later...
  • Amministratori

Boonen svernicia Greipel (a.k.a. "il velocista allo stesso livello di Cavendish") nella prima tappa della World Ports Classics (presenti anche Freire e Kittel) in una tappa corsa ai 52 km/h di media

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Boonen svernicia Greipel (a.k.a. "il velocista allo stesso livello di Cavendish") nella prima tappa della World Ports Classics (presenti anche Freire e Kittel) in una tappa corsa ai 52 km/h di media

Diciamola tutta però, Greipel ha fatto una faticaccia per riportarsi sul gruppo principale

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  • Amministratori

in realtà è giusto quello che sta facendo l'italia...sono gli altri a sbagliare :thumbup:

Mi spiace, ma fino a prova contraria esiste la presunzione di innocenza.

La pulizia eccessiva non è mai un bene.

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Fuori dalla nazionale gli indagati. La netta presa di posizione arriva direttamente dai vertici della FCI, dal presidente Renato Di Rocco che già dallo scorso anno aveva chiuso le porte della maglia azzurra agli ex dopati. Fuori chi ha scontato la pena e fuori chi la pena potrebbe doverla scontare in futuro, ma anche chi, solamente indagato, potrebbe essere prosciolto da tutte le accuse.

Per fare qualche nome, al mondiale di Valkenburg non potranno essere convocati: Ivan Basso, Michele Scarponi, Filippo Pozzato, Damiano Cunego, Giovanni Visconti, Alessandro Ballan, Danilo Di Luca, Franco Pellizzotti, Mauro Santambrogio ed Enrico Gasparotto, e questi sono solamente i papabili arruolati e possibili protagonisti su un percorso duro come quello del mondiale.

“Se per le Olimpiadi il Coni aveva chiesto alle federazioni di togliere dalle liste chi avesse procedimenti in corso, noi siamo arrivati ancora una volta prima di altri — ha spiegato il presidente Renato Di Rocco —. Chi ha indagini in piedi, noi non lo convochiamo. E lavoriamo a fondo sul rinnovamento. Certo, sappiamo benissimo che cosa significa, ma Bettini non verrà giudicato in Olanda per i risultati, e non lasceremo una decisione come questa sulle sue spalle. Meglio andare a perdere con i giovani piuttosto che con i vecchi, e aggiungerci anche il rischio”

Tutto questo, accettato senza proferire parola dal ct Paolo Bettini, è quindi spiegato come un taglio netto con il passato, passato che però vedeva ai vertici del ciclismo italiano le solite facce che ci sono ora. Dalle parole di Di Rocco si intuisce che l’Italia punterà sulla linea verde (come se Pinotti, Tiralongo, Nibali e Paolini lo fossero), quei giovani tanto agognati che però avrebbero dovuto meritarsela una convocazione. Vestire la maglia azzurra e tutte le responsabilità che comporta senza una grossa esperienza, e soprattutto per esclusione dei rivali, potrebbe “bruciarli”, vedi Saha Modolo alle Olimpiadi di Londra.

Combattere il doping è obiettivo onorevole, farlo con azioni populiste ed ipocrite però rischia di cancellare la nobiltà del gesto. Sappiamo che il ciclismo sta affrontando un periodo complicato, due grosse inchieste ( l’inchiesta di Mantova che coinvolge ciclisti e tecnici del gruppo Lampre per quanto riguarda il 2008 ed il 2009 e quella di Padova incentrata sulle frequentazioni di diversi sportivo con il medico Michele Ferrari ndr) stanno scombussolando questo sport, ma escludere tutti gli indagati, e si badi bene indagati, non rinviati a giudizio, rischia di mettere insieme truffatori e gente pulita, che in questo modo diverrebbe truffata.

Per capire meglio prendiamo il caso di un atleta come Damiano Cunego. Il corridore della Lampre, già secondo ai mondiali di Varese 2008, è indagato nell’inchiesta di Mantova. Il ciclista paradossalmente avrebbe tutte le possibilità di partecipare e vincere il mondiale, ma ciò non gli è consentito, seppur lui si è sempre proclamato estraneo a tutti i fatti. Nel caso venisse veramente prosciolto da tutte le accuse, chi lo risarcirebbe? Il danno, oltre che per l’atleta e l’uomo Cunego, sarebbe per l’intero movimento ciclistico nazionale.

La decisione del presidente Di Rocco in questo modo rischia di far sparire il fondamentale diritto alla presunzione d’innocenza.

La decisione più simile ad una chiacchera da bar sport che ad una scelta di un presidente di federazione costringerà quindi il ct Paolo Bettini a delle scelte quasi forzate. Nella lista dei convocati per il mondiale di Valkenburg che il grillo pubblicherà venerdì prossimo, presumibilmente troveremo: Vincenzo Nibali, Moreno Moser, Diego Ulissi affiancati da uomini d’esperienza come Paolo Tiralongo, il cronoman Marco Pinotti ed il regista Luca Paolini.

Le carte in regola per fare comunque un buon mondiale ci sono, Nibali e Moser potranno fare corsa d’attacco, sempre sperando che da qui a due settimane non vengano indagati per nessun motivo.

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Di Rocco ha precisato ulteriormente, saranno esclusi dalla maglia azzurra tutti i ciclisti sul cui conto girano voci di presunta positività.

Bettini ha gia allertato per i Mondiali Pippo, Paperino e Gambadilegno, in dubbio Topolino su cui girano strane voci....

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di sicuro non chiamerà eta beta. la "naftalina"... A parte gli scherzi, non mi semba neanche che abbiamo atleti così in forma per puntare ad una top 5. L'unico è ballan che sta disputando una buona vuelta, nibali ha corso un casino, di moser non ho notizie, nocentini e capecchi stanno facendo una brutta vuelta... se poi il presidentissimo adolf di rocco comincia a vietare l'azzurro a chiunque abbia guardato negli occhi ferrari...

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credo che nibali abbia piu' possibilità di ballan,cosi' come moser..

Nibali per vincere dovrebbe arrivare da solo e non credo che possa ritrovare la forma del Tour o di Aprile.

Moser non ha mai corso una classica da capitano (anzi non ricordo neanche quali classiche ha corso) e dovrebbe essere il capitano dell'Italia? Piuttosto che corre come battitore libero.

di sicuro non chiamerà eta beta. la "naftalina"... A parte gli scherzi, non mi semba neanche che abbiamo atleti così in forma per puntare ad una top 5. L'unico è ballan che sta disputando una buona vuelta, nibali ha corso un casino, di moser non ho notizie, nocentini e capecchi stanno facendo una brutta vuelta... se poi il presidentissimo adolf di rocco comincia a vietare l'azzurro a chiunque abbia guardato negli occhi ferrari...

Capecchi e Nocentini stanno correndo bene. :mellow:

PS: Comunque se ci fossero i corridori di una volta, non andrebbero neanche alla partenza del mondiale. I ciclisti devono prendere una posizione, per come stanno adesso le cose, se qualcuno ti accusa di doping sei fuori della nazionale. Ormai è diventata un'ingiustificata caccia alle streghe.

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