Giro 2009

[emmea90]

Concordo col Giornale, chissà di chi è^^?

E vabbè non gli passava il percorso davanti a casa.

Ma l'ha presa bene, l'Iva per la gazzetta è salita solo al 56%

Però sono poco convinto del percorso.

[Petacchi 94]

ma gli sprint intergiro ancora non vengono definiti o sono i nomi scritti nella tappa??

[tommy]

Come gia detto, mi sembra proprio che l'anno scorso nn ci fossero..

[HINCAPI]

esatto non c'erano ..

[cunego..]

Che bello l'arrivo a Roma!!!!! ..Ci sarò sicuramente!!

1.Ma intorno al Colosseo c'è il pavè giusto??

2.Ma Cunego lo fa il giro??

[scalvothepresident]

Che bello l'arrivo a Roma!!!!! ..Ci sarò sicuramente!!

1.Ma intorno al Colosseo c'è il pavè giusto??

2.Ma Cunego lo fa il giro??

Sì ma nn vanno proprio in parte, Cunego nn pùo perdersi qst Giro...

[simoni92]

Dov’è la tradizione? Così la Scala del ciclismo è diventata un teatrino

di Cristiano Gatti

Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.

Mi scuso se ci ho dato dentro con le metafore erotiche e gastronomiche, ma la la nascita di un nuovo Giro stimola la fantasia. È come ritrovarsi tutti davanti alla sala dei neonati, sbirciando con il resto della famiglia l'ultimo arrivato: ciascuno ci vede, o crede di vederci, quel che in futuro diventerà. Sarà uguale al nonno, sarà tale e quale la mamma. Ecco, questo nuovo Giro non sarà tale e quale a nessuno. Sarà un tipo strambo, stravagante, eccentrico. Ma non evidenzierà il minimo legame con il suo albero genealogico. Molti, guardandolo, sommessamente si chiederanno: ma di chi è figlio, questo sgorbio?

Alla domanda si può rispondere così: non si sa di chi sia figlio, ma si sa per certo che è un figlio del peccato. Delle tentazioni ormai irresistibili di questi tempi difficili. È figlio del mercimonio. Anche se gli organizzatori cercano di presentarlo come una creatura unica e irripetibile, meglio sarebbe andare via lisci e spiattellare la semplice verità. Senza vergogne e senza imbarazzi. Basta dire così: per mandare avanti l'azienda, il Giro va dove lo pagano bene. Certo bisogna tutelare alcuni requisiti fondamentali: per esempio, mica si può pensare di fare un Giro tutto di pianura, per soli velocisti. Qualche montagna, qualche cronometro, qualcosa di tutto deve esserci. Ma una volta salvati i requisiti minimi, a decidere è la cifra che i Comuni mettono sul piatto. In sé, niente di scandoloso: tutto, al mondo d'oggi, Gira così.

Qualcosa però si può dire sugli effetti a lungo termine di questa politica: se è vero che oggi e domani il Giro imbarca denaro, dopodomani potrebbe trovarsi nelle condizioni di risultare meno appetibile. Cioè: a forza di calpestare mito e tradizione, ultime prerogative rimaste in esclusiva al ciclismo, il Giro finirà inesorabilmente per diventare meno glorioso e meno aristocratico. Il Tour è il Tour perché da cent'anni ci martellano con Tourmalet, Mont Ventoux, Alpe d'Huez e Campi Elisi, tanto da farli diventare espressioni comuni persino nei linguaggi di altri settori della vita quotidiana. Se un'impiegata dice «sono sul Tourmalet», le sue colleghe capiscono quanto stia annaspando. Il Giro prova una strada diversa. Non vuole più essere la Scala del ciclismo. Sono scelte. Sarà una sagra annuale fondata sul trullalero-trullalà, ogni volta un po' strano e un po' svalvolato, ma senza più una fisionomia e una reputazione inconfondibili. Per quanto i manager la raccontino, un Giro senza Mortirolo, Gavia, Stelvio, un Giro senza la sfilata finale di Milano, un Giro che evita le assolate scorribande nel profondo Sud, è un Giro forse nuovo, ma resta un Giro senza prestigio, fuori dalla leggenda. L'unico giorno in cui ci sembrerà di respirare una certa atmosfera resta quello del 19 maggio, tappa Cuneo-Pinerolo. Chissà perché, basta dire Cuneo-Pinerolo: non c'è bisogno di aggiungere altro. Tutti sanno già tutto. Tutti già si preparano a gustare.

Allora mettiamoci il cuore in pace. Questo Giro del Catria, del Blockhaus e del Vesuvio (montagne comunque rispettabili, non è questo il punto), finirà per divertire moltissimo non tanto per il tuffo nella sua storia centenaria, brutalmente ignorata, ma per la presenza al via di tanta gente altolocata. Il ritorno del nuovo Basso, il ritorno del vecchio Armstrong, l'arrivo di Sastre (vincitore dell'ultimo Tour), più il festival mondiale dello sprint con i vari Petacchi e Cavendish, tutto conferisce al cartellone il massimo del prestigio. Ma questo, a voler vedere, rende ancora più eclatante la gravità del peccato originale: facciamo recitare una simile compagnia di Giro dentro uno scalcinato teatrino di borgata.

(il Giornale)

Era un pò il mio pensiero questo qua.

[casa]

questo giro è stato progettato a mio avviso bene.hanno fatto bene a mettere nei "tapponi" montagne più facili in modo che ci siano più scatti e quindi più emozioni.Vi ricordate l'anno scorso che nei"tapponi"non succedeva un bel niente.L'unica tappa che ci sono stati degli scatti e stata quella del monte pora,dove se vedete le pendenze erano alquanto facili.A me che il giro non passerà su montagne su salite "leggendarie"non me ne importa niente,non sono i nomi delle salite a fare un giro affascinante!!,è mlto meglio la tappa del monte presano che la tappa del mortirolo dell'anno scorso dove il GPM dista 60KM!!!In più questo giro passa tra molte delle bellezze d'Italia,come le città di Roma.DI milano,di Firenza,di Bologna,Di Napoli o nei bellissi paesaggi delle cinque terre o della costiera Amalfitana.

Questo giro puo sembrare un po troppo originale ma sono convinto che sara un bellissumo giro

P.S.nella La tappa Cuneo-Pinerolo non succed erà niente, a parte Izoar le asperità sono alquanto pedalabili(intorno al 5%6%) in più l'ultimo GPM dista troppo dal traguardo.

[Savofabianconta93_Pylon]

Guardiamo il lato positivo, se ogni 100 anni fanno un'edizione scandalosa...allora.... mi va anche bene!!!

[cunego..]

Guardiamo il lato positivo, se ogni 100 anni fanno un'edizione scandalosa...allora.... mi va anche bene!!!

Non esageriamo,non è scandalosa! ...è diversa da le altre,non lo si può giudicare così a priori!

[Ge182]

"Scandaloso"mi pare eccessivo...aspettiamo però che sia corso.Secondo me alcune scelte(vedi 2 tappe dolomitiche nella prima settimana)possono davvero esaltare e rendere subito interessantissma la corsa!

[namib]

il giro dello scorco anno non mi è dispiaciuto affatto, purtroppo questo sprot è cambiato, come dite voi stessi, quindi o ci si accontenta di vedere 197 kilometri a gruppo compatto e 3 di attacchi (nella terza settimana, prima neanche quelli) o si prova a fare qualcosa di diverso. Non facciamo troppo i catasctrofisfi .

[tommy]

Non è poi tanto il percorso che fa un Giro, ma sono i corridori e l'agonismo in gara

[Ge182]

Non è poi tanto il percorso che fa un Giro, ma sono i corridori e l'agonismo in gara

Quoto...è come Giocare di questi tempi a San Siro;è vero il manto erboso farà pur schifo ma se ci metti dentro 22 giocatori che ti sanno dare spettacolo, il manto erboso passa in secondo piano!Non sò se ho reso l'idea con questo paragone-strampalato!

[simoni92]

Non è poi tanto il percorso che fa un Giro, ma sono i corridori e l'agonismo in gara

Già, poi secondo me salita facile e scatti non è un' equazione sempre vera.

[cunego..]

Non facciamo troppo i catasctrofisfi .

cata..che?

[emmea90]

il giro dello scorco anno non mi è dispiaciuto affatto, purtroppo questo sprot è cambiato, come dite voi stessi, quindi o ci si accontenta di vedere 197 kilometri a gruppo compatto e 3 di attacchi (nella terza settimana, prima neanche quelli) o si prova a fare qualcosa di diverso. Non facciamo troppo i catasctrofisfi .

Per me bisogna diminuire il numero totale dei ciclisti per incoraggiare gli attacchi.

[namib]

anch'io proponevo una cosa del genere, 6 corridori per squadra, così i gregari buoni devono tirere sin dall'inizio per non far scappare fuggitivi pericoloci. Ci sono però lati negativi per i giovani che vogliono venir fuori o per i velocisti che corrono in squadra con grandi scalatori.

[emmea90]

anch'io proponevo una cosa del genere, 6 corridori per squadra, così i gregari buoni devono tirere sin dall'inizio per non far scappare fuggitivi pericoloci. Ci sono però lati negativi per i giovani che vogliono venir fuori o per i velocisti che corrono in squadra con grandi scalatori.

Beh si potrebbe fare una cosa tipo 2 uomini per squadra che possono partecipare alla generale, e gli altri 4 possono essere scelti in una rosa di x corridori tappa per tappa.

Sarebbe qualcosa di mai visto prima, però darebbe magari spazio a qualche giovane.

[namib]

idea particolare, ma ci si potrebbe pensare...

magari con 3 o 4 corridori fissi,,,

[emmea90]

idea particolare, ma ci si potrebbe pensare...

magari con 3 o 4 corridori fissi,,,

Ma che ci sta a fare Zomegnan...

Dai namib facciamo un'irruzione in gazzetta e prendiamo il potere

[Andreix89]

Per me bisogna diminuire il numero totale dei ciclisti per incoraggiare gli attacchi.

basta togliere gli auricolari e far tornare il ciclismo come era una volta "IMPREVEDIBILE"

[Padrino]

basta togliere gli auricolari e far tornare il ciclismo come era una volta "IMPREVEDIBILE"

Come non quotarti

[emmea90]

Prendiamo dei ciclisti sordi

[simoni92]

Prendiamo dei ciclisti sordi

[emmea90]

Oppure dei direttori generali muti...

[Wanka84]

in certi casi non sarebbe male

[tommy]

Cancellara al giro.. (ma che ci viene a fare ? )

[emmea90]

Cancellara al giro.. (ma che ci viene a fare ? )

Finalmente...

Qualche crono...

[Mr. Pellizotti]

cata..che?