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Giro 2009


emmea90

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Svelato a Milano il simbolo del primato del Giro d'Italia 2009 che sarà presentato domani a Venezia. Attraverso la nuova maglia per la prima volta l'alta moda strizza l'occhio alla corsa più amata dagli italiani

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MILANO, 12 dicembre 2008 - Il Giro d'Italia del Centenario, che sarà presentato domani a Venezia, sarà particolarmente glamour. Oggi a Milano, nella sala Montanelli di via Solferino 28, è stata infatti svelata la maglia rosa, simbolo del primato all prossimo Giro. Una firma dell’alta moda italiana, Dolce & Gabbana, sposa la corsa più amata dagli italiani. Per la prima volta la maglia rosa strizza l'occhio al fashion, grazie a un marchio che in campo sportivo avevano già lasciato il segno nel calcio (sponsor Milan) e nel rugby (tra i testimonial dell’ultima campagna underwear c’era anche Sergio Parisse).

by Gazzetta.it

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SYDNEY - L'australiano Cadel Evans non partecipera' al Giro d'Italia 2009. Lo ha ufficializzato lo stesso corridore australiano dopo alcuni giorni di incertezza, seguiti a un comunicato con cui gli organizzatori lo avevano inserito tra i partenti. Il direttore del Giro Angelo Zomegnan aveva ricevuto questa informazione dallo staff tecnico del team, come confermato dal direttore sportivo Oscar Damiani, ma il corridore ha successivamente manifestato la sua contrarieta': "Nonostante quanto comunicato dagli organizzatori - ha spiegato Evans, a un sito australiano - non posso dire che partecipero' al Giro D'Italia. Il mio obiettivo principale per il 2009 e' il Tour de France, quindi non ci saro'". (Agr)

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  • Amministratori

Ecco il Giro delle meraviglie

Video esclusivo: Armstrong

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Presentata al teatro La Fenice di Venezia l'edizione del Centenario della corsa rosa. Il via dal Lido il 9 maggio, arrivo a Roma il 31 dopo 21 tappe e 3.395,5 km. Da Armstrong a Sastre, fino a Basso e Di Luca: parteciperà il meglio del ciclismo mondiale

VENEZIA, 13 dicembre 2008 - A cento anni dalla prima volta, il Giro d'Italia si rinnova lanciando un'edizione unica (guarda il promo), pensata per conservare il suo legame con la tradizione introducendo al tempo stesso novità di grande interesse. Dal Lido di Venezia fino a Roma: 23 giorni, 3.395,5 chilometri e 21 tappe dopo. La presentazione ufficiale, nella meravigliosa cornice del teatro La Fenice, ha finalmente tolto il velo a un percorso che toccherà diverse grandi città del nostro paese: Torino, Firenze, Bologna e Napoli oltre alle sedi di avvio e conclusione.

MILANO NEL MEZZO - La prima novità è proprio quella legata all'epilogo della corsa del Centenario (in realtà dal 1909 ad oggi si è corso 91 volte per via delle interruzioni obbligate dalla due guerre). Che sarà a Roma, con una cronometro individuale di 15,3 chilometri attorno ai Fori Imperiali, e non Milano, come era accaduto negli ultimi anni. Il capoluogo lombardo vivrà comunque una giornata speciale il 17 maggio, giorno della nona frazione, quando si ripercorranno le strade della prima tappa nella storia del Giro con un tracciato che si snoderà nelle vie del centro e si concluderà in piazzale Loreto, esattamente dove nel 1909 i primi corridori partirono alla volta di Bologna.

5 TAPPE DI MONTAGNA - Complessivamente l'impressione trasmessa dal percorso è quella di un Giro più umano, con 28 km in meno rispetto al 2007 (che salgono a 47 nel confronto con il 2006) e una più larga distribuzione delle montagne. Otto tappe pianeggianti, 5 miste, 5 di montagna e 3 a cronometro (per 90,5 km). A differenza di quanto avveniva in passato si comincia subito a fare sul serio: alla quarta frazione (Padova-San Martino di Castrozza) il gruppo transiterà già sulle Alpi. Il giorno dopo, 13 maggio, Alpe di Siusi (1844 metri), prima di sconfinare in Austria verso Myrhoffen valicando il Gerolspass. Cima Coppi issata sul Col d'Izoard (quota 2360) nella decima tappa, la Cuneo-Pinerolo. Finale da brividi con Monte Petrano (25 maggio), Blockhaus (17ª tappa) e Vesuvio, da scalare a due giorni del gran finale a Roma, il 31 maggio.

CAST STELLARE - Armstrong (guarda l'intervista in esclusiva per Gazzetta.it), Basso, Sastre, Di Luca, Simoni, Menchov, Leipheimer, Pellizotti, Bruseghin, Cavendish, Bennati, Petacchi, Hushovd. Se si esclude Alberto Contador, che dopo aver trionfato al Giro lo scorso anno proverà a riprendersi il Tour de France, ci sarà il meglio del ciclismo mondiale. L'appuntamento è fissato per il 9 maggio 2009.

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  • Amministratori
Ma via Emmea..

Giusto arrivare a Roma..

A quello ci ero abituato ormai.

Ma per bilanciare il giro n° 100 dovrà arrivare a Milano spero.

La cosa che non gli perdono è mettere la cima coppi in Francia!

(megapost di gigi in arrivo)

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Prima di tutto due parole sulla presentazione: di gran lunga superiore a quelle degli ultimi anni a mio avviso, specialmente come ritmo. Non che sia stato un susseguirsi di colpi di scena, ma non sarebbe neppure giusto attendersi una cosa del genere. Però rispetto agli interminabili preamboli di due anni fa, o all'assoluta mancanza di fronzoli dello scorso anno, a cui si decise di ovviare con un'infinità di parole al vento e scontate, direi che si è fatto un grosso passo avanti. Inoltre la presenza di un presentatore con un minimo di competenza e di capacità, come Massimo De Luca, ha costituito un ulteriore miglioramento, dopo l'insulso Fusco. Ho poi apprezzato molto la presentazione del tracciato, molto più analitica degli scorsi anni, non buttato lì per dovere di cronaca, per poi passare ad una squallida carrellata di sermoni sul doping. Senza contare che non c'era Teocoli a sparare battute di una tristezza sconvolgente come lo scorso anno.

Detto della cerimonia di Venezia, un commento sul percorso. Non male, meglio di quanto mi era sembrato nei giorni scorsi. Snocciolando le tappe una per una, mi è parso che questo Giro abbia una grande qualità: quella di essere davvero una corsa di 3 settimane. Nessuna tappa che può uccidere la corsa (cosa che per altro nel 99% dei casi non accade), ma tante giornate importanti, in cui i migliori dovranno essere in prima linea. Partenza già significativa con la cronosquadre del Lido di Venezia, che fa piacere agli sponsor, è più interessante di un prologo sotto il profilo tecnico, e se è breve non ammazza la classifica. Buona l'idea di piazzare le Dolomiti all'inizio, sia pure sacrificandole un po'. D'altro canto la salita dell'Alpe di Siusi, fatta quest'anno (non in bici fortunatamente), posso garantire che è tutt'altro che facile, e da sola dovrebbe essere in grado di creare una discreta selezione. Meno impegnativa la tappa precedente, in cui penso arriverà un gruppetto a giocarsi la tappa, con i grandi raccolti in pochi secondi.

Ancora un paio di tappe interessanti a Mayrhofen e Bergamo, e poi tappa da leggenda con la Cuneo - Pinerolo. Alla luce delle montagne già presenti, che ad un'analisi più attenta mi sono sembrate già molte, direi che anche una tappa che probabilmente dirà poco per la classifica, visti i 50 km da Sestriere a Pinerolo, ci può stare, dal momento che stiamo parlando della più grande tappa di tutti i tempi. Come detto, non credo che peserà più di tanto sulla classifica finale, anzi ritengo probabile l'arrivo di un gruppetto, non necessariamente ristrettissimo, ma sarà comunque uno spettacolo.

Splendida poi anche la cronometro da Sestri Levante a Riomaggiore, 61,7 km a cronometro tra i più duri che il Giro ricordi, ai livelli della prova di Casteggio vinta da Chioccioli nel '91. Sarà a livello tecnico una prova magnifica, con 2 salite, discese tecniche, tante curve, necessità di gestire lo sforzo, e la difficoltà propria di ogni cronometro, quella della solitudine.

Molto bello il week-end di tappe vallonate a Bologna, con il durissimo arrivo al San Luca, e Faenza, con il finale che ricalca quello della meravigliosa tappa del 2003 in cui Simoni conquistò la maglia rosa. Si arriva poi alla tappa regina, la micidiale Pergola - Monte Petrano: Cesane, Nerone, Catria e Petrano potrebbero fare sfracelli, considerati anche le moltissime salitelle che induriranno ulteriormente la tappa, e il kilometraggio, 237 km. Attenzione anche all'arrivo sul Blockhaus, che con i suoi 32 km potrebbe fare la stessa selezione di un tappone dolomitico, selezione che non necessariamente verrà ostacolata dai soli 79 km (anzi, potrebbe essere il contrario). Più spettacolare che duro il comunque significativo arrivo al Vesuvio, che con una classifica corta potrebbe essere decisivo per la vittoria del Giro, quindi tappa per finisseurs ad Anagni e conclusione con una breve crono a Roma.

Riassumendo, un Giro impegnativo, con un buon numero di kilometri a cronometro, ma compensati dalle molte salite. Tappe più belle la crono e il Petrano. L'unico neo può forse essere quello delle molte tappe da 240 km circa (3 se non sbaglio: Mayrhofen, Chiavenna e Monte Petrano), ma per me una corsa di tre settimane vuol dire anche quello, quindi non parlerei neppure di neo, ma forse di ulteriore difficoltà. Un bel Giro nel complesso, promosso a pieni voti.

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  • Amministratori
perchè, il giro arriva spesso a roma? :unsure:

il giro NON deve arrivare a roma o deve arrivarvi in anni marginali.

Il giro è nato a Milano, con partenza ed arrivo a Milano, fatto da un giornale di Milano.

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