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Topic Doping


klaus

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  • 2 weeks later...
  • Amministratori

L'UCI riscrive il proprio statuto sulle squalifiche per doping http://www.cyclingnews.com/news/uci-revamps-anti-doping-regulations-for-2015

- La prescrizione sale da 8 a 10 anni

- La pena massima sale da 2 a 4 anni. In caso il corridore ammetta di essersi dopato, la pena massima sarà comunque di 2 anni.

- E' possibile squalificare per doping anche su base di testimonianze, non solo di positività

- Se un team avrà 2 positività durante l'anno dalla 2° dovrà pagare all'UCI una multa del 5% del proprio budget per ogni positività

- L'UCI può sospendere i team da un minimo di 15 ad un massimo di 45 giorni dopo una positività

- Possibile squalifica in base alle sole frequentazioni di associazioni con medici squalificati (alla Ferrari)

- Possibile squalifica anche per il solo parlare con intermediari (esempio che fa l'articolo, usare il figlio di Ferrari come intermediario)

- I certificati per le terapie dovranno essere forniti ed autorizzati dall'UCI

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  • 2 weeks later...
  • 1 month later...

Pizzicato Mondory (Ag2r) in un controllo fuori competizione del 17 Febbraio (EPO). Rischia 4 anni se le controanalisi fossero confermate.

 

Nel frattempo la Lampre lascia il MPCC a causa del caso Ulissi.

Modificato da Cancellara91
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Ag2r ha una ricorrenza di eventi infausti che come prima squadra mi pare superiore a quella dell'astana. Visto che però non c'è di mezzo Vino non rischiano la licenza? chi vivrà vedrà, a me scappa sempre più da ridere...

Non che voglia augurare alcunché di negativo alla squadra francese, anche perché aspetto pozzovivo sulle Ardenne

Edit: condivisibilissima la mossa della lampre

Modificato da ian
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  • 5 months later...

L'altro giorno mi sono imbattuto in una storia (forse la conoscete già) relativa alla quantificazione degli effetti dell'assunzione di sostanze dopanti sulla prestazione.


Lo scenario è il GP di Forlì (antenato del GP di Castrocaro) del 1961: Baldini e Anquetil, nettamente superiori alla concorrenza in questa gara a cronometro di quasi 90 km, decidono di accordarsi per non assumere anfetamine l'indomani, di correre puliti.
Morale: arrivano primo e secondo, come nel 1960, 1962 e 1963, ma la media oraria del vincitore, che nelle altre edizioni risulta sempre attorno ai 46 orari, scende a 43,5 (sullo stesso percorso!), a prezzo di una fatica superiore. Scesi dalla bici si accordano per non ripetere una cazzata del genere :P

 

 

L'episodio è datato, ma purtroppo non esistono più personaggi disinibiti come Anquetil sull'argomento (fra l'altro, curiosamente, il normanno è l'unico ciclista che sosteneva l'antitesi di un famoso ritornello che sentiamo spesso, e diceva invece che "il doping trasforma un asino in un cavallo da corsa nel giro di un giorno") e inoltre oggi girano sostanze che cambiano la fisiologia dell'atleta, quindi non possiamo considerare l'assunzione di doping come accendere o spegnere un interruttore.

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Magnini, che a me sta cordialmente sulle palle da un pezzo, ha detto però una condivisibile al riguardo ai Mondiali di Kazan, riferendosi a vittorie come quelle di Ning Zetao nel 100 sl e della Efimova nei 100 rana. In pratica sosteneva che sostanze come quelle per cui erano stati squalificati i due alterano il fisico dell'atleta in modo permanente, ad esempio irrobustendone i tendini e i muscoli ben oltre il termine dell'utilizzo e la scadenza della squalifica. Ragion per cui non avrebbe senso consentire il rientro alle gare di atleti pizzicati per sostanze del genere, visto che al ritorno potrebbero beneficiare dei miglioramenti di prestazione dati da quelle stesse pratiche per cui erano stati puniti.

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Infatti mi stupisce che ci sia arrivato Magnini, lo sottovalutavo, lo trovo talmente evidente, infatti mi scappa da ridere quando leggo "a cosa serve doparsi lontano dalle gare o per gare minori" (frase tipica visto che un buon numero di positività vengono rilevate lontano dai palcoscenici importanti).

La lista di sostanze con effetti anabolizzanti (spesso non facilmente o del tutto rintracciabili, e a volte anche ammesse dietro presentazione di certificati medici) è lunghissima, poi il nuoto è il classico esempio di sport dove devi farti cavare gli occhi per non cogliere certe trasformazioni fisiche.

 

Ai tempi in cui andavano di moda gli stimolanti effettivamente doparsi voleva dire alzare la soglia del dolore e poter spingere sempre a 1000 il proprio motore, non cambiarne la cilindrata. Ai tempi di Anquetil c'era già chi pasticciava con ormoni e robe simili a quanto pare, ma le scarse conoscenze in materia hanno prodotto più che altro disastri (e carriere lampo)

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Sulla base di questi nuovi protocolli sarebbe logico aspettarsi altre positività relative a quell'epoca oltre a quella di un gregario (seppure di lusso) che comunque non avrebbe avuto più molto da dire, o no?

Eh si... E sinceramente sono anche molto curioso in caso
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Sarei curioso (ma anche no) se il sistema fosse orientato alla trasparenza, invece temo che verrà al limite riscritta qualche classifica, tanto per tenere accesa la speranza nei tifosi di Cerro, oppure verrà soltanto colpita qualche seconda linea tanto per dare qualche avvertimento a questa o quella squadra. È una storia che si ripete, ormai in modo anche abbastanza noioso

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e cmq, a me, questi controlli a ritroso nel tempo non piacciono per niente: ok che le teconologie attuali permettono di rintracciare sostanze che prima passavano al di sotto dei radar, ma a cosa serve riscrivere classifiche vecchie di 3, 5 o 15 anni (come ad esempio voleva fare il senato francese con il Tour del '98)?

 

se servisse a rendere più pulito il ciclismo attuale sarei d'accordo, ma a me pare che serva solo a fare ancora più confusione, continuando ad alimentare il discorso intorno al doping, e soprattutto perché bisognerebbe capire con quale criterio vengono fatti questi test "vintage".

Cioè quel che voglio capire è: perché è stato controllato proprio Caruso e proprio QUEL campione? c'erano dei sospetti su di lui o è stata una procedura standard applicata su un campione a caso? no perché se così fosse diventa anche molto antipatico andare a riscrivere quel che è stato cercando la cacca solo in certi posti e non in altri.

 

Anche perché un conto è assicurare alla giustizia dei criminali - e allora ben vengano nuove tecnologie, se servono a risolvere dei cold case - un conto è il fine dell'antidoping che dovrebbe essere quello di garantire un confronto il più regolare possibile dato attraverso un trattamento che sia lo stesso per tutti: e quindi, nell'impossibilità di ricontrollare TUTTI i campioni di sangue degli anni passati, secondo me è meglio non andare a cercare niente piuttosto che qualcosa sì e qualcosa no

Modificato da smec-easyjet
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Cioè quel che voglio capire è: perché è stato controllato proprio Caruso e proprio QUEL campione? c'erano dei sospetti su di lui o è stata una procedura standard applicata su un campione a caso? no perché se così fosse diventa anche molto antipatico andare a riscrivere quel che è stato cercando la cacca solo in certi posti e non in altri.

Esattamente, ma prima ancora mi chiedo se vengano conservati tutti i campioni prelevati per oltre 3 anni (la cosa avrebbe dei costi elevati), se esista una regola per cui occorre conservarne alcuni ad alta criticità * , se ogni laboratorio fa come preferisce (cosa che temo).

 

* Riscontrate anomalie del PB in tale periodo, oppure per il fatto che Caruso fosse sospetto avendo una positività alle spalle + coinvolgimento (seppur con assoluzione finale) in OP

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* Riscontrate anomalie del PB in tale periodo, oppure per il fatto che Caruso fosse sospetto avendo una positività alle spalle + coinvolgimento (seppur con assoluzione finale) in OP

 

se però fosse davvero così, allora il sistema somiglia ad un gatto che si morde la coda: perché chi non è mai stato beccato NON è detto che sia automaticamente pulito, eppure in questo modo passerebbe anche per dei controlli meno stringenti rispetto ai già beccati, e non è giusto

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se però fosse davvero così, allora il sistema somiglia ad un gatto che si morde la coda: perché chi non è mai stato beccato NON è detto che sia automaticamente pulito, eppure in questo modo passerebbe anche per dei controlli meno stringenti rispetto ai già beccati, e non è giusto

Eheheh già... d'altronde Armstrong si è sempre difeso dicendo di aver superato centinaia di controlli antidoping

 

Ulteriore dilemma

Di solito per i controlli antidoping vengono prelevati 2 campioni, il campione A viene testato subito, il B, in caso di positività, è usato per le controanalisi. Suppongo quindi che questi test a distanza di anni vengano condotti sul campione B (come fu per la positività retroattiva di Armstrong, che infatti ebbe unicamente rilevanza giornalistica), mi chiedo dunque su cosa possano essere fatte le controanalisi: si prende la macchina del tempo, si torna alla data del controllo e si preleva un campione C? 

Tralascio la possibilità in cui un test retroattivo si riveli negativo e ci si bruci così la possibilità di testare nuovamente il campione con un nuovo protocollo nel 2018 o nel 2021

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se però fosse davvero così, allora il sistema somiglia ad un gatto che si morde la coda: perché chi non è mai stato beccato NON è detto che sia automaticamente pulito, eppure in questo modo passerebbe anche per dei controlli meno stringenti rispetto ai già beccati, e non è giusto

In pratica l'immagine che passa é "magari adesso ti salvi, ma tra tot anni no".

A che serva questo, boh.

Ma sopratutto, se in un futuro le regole saranno meno stringenti, ridaranno i tour a armstrong?

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Io credo che aver tolto quei Tour ad Armstrong non abbia spostato di una virgola le cose, perché che almeno in quegli anni funzionasse ad un certo modo, era il segreto di Pulcinella. Fra l'altro, proprio come hanno restituito a Riis il suo Tour dopo averglielo inizialmente tolto, non vedo perché non si dorvrebbe fare lo stesso con l'americano. Cancellarlo dalla storia è stata una mossa ipocrita, perché piaccia o non piaccia, Armstrong la storia l'ha fatta. Bisognava fermarlo prima, e cioè durante quegli anni, non a distanza di un decennio. Più che riscrivere gli albi d'oro (soprattutto quando si sa che anche i battuti prendevano più o meno le stesse cose) credo sarebbe sufficiente mettere un asterisco accanto ai vincitori di cui si è accertato l'uso di doping. Poi può anche essere giusto chiedergli indietro i soldi dei premi, ma negli albi d'oro è giusto lasciarceli: in fondo, non è solo colpa loro, ma anche di un sistema che, ai tempi, non ha fatto nulla per fermarli. E nel caso di Armstrong, con positività accuratamente insabbiate, il modo di fermarlo per tempo c'era.

Se hanno cancellato Armstrong, per coerenza, andrebbero cancellati anche Verbrugghen McQuaid dalla storia dell'Uci: ma servirebbe a qualcosa? E soprattutto: siamo sicuri che con Cookson sia davvero cambiato qualcosa? Per questo, a me, di questi controlli vintage importa molto poco. Penso che sarebbe molto più sensato spendere soldi per controllare più campioni del 2015, magari anche dello stesso Caruso, piuttosto che di tre anni fa. A me interessa di più sapere cosa stanno prendendo i corridori che stanno correndo ora in Colorado e in Limousin, piuttosto che quel che prendevano 4-5 anni fa, fosse anche al Tour de France.

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Il caso Armstrong è particolare: se avesse ammesso qualcosa, patteggiato, conciliato, nessuno avrebbe toccato i suoi successi, visto che Verbrugghen e McQuaid alla fine sono stati costretti a mollarlo quando ormai lo avevano abbandonato tutti (facendo con quel dietrofront una figura barbina).

Il vero problema è che non voleva solo vincere (conservare successi, possibilità di competere ancora, patrimonio) ma stravincere (tappare la bocca e mettere fuori dall'ambiente chi lo accusava); alla fine gli sarebbe bastato mollare l'osso con Landis permettendogli di tornare in sella e probabilmente non sarebbe successo nulla.

 

Per questo, a me, di questi controlli vintage importa molto poco. Penso che sarebbe molto più sensato spendere soldi per controllare più campioni del 2015, magari anche dello stesso Caruso, piuttosto che di tre anni fa. A me interessa di più sapere cosa stanno prendendo i corridori che stanno correndo ora in Colorado e in Limousin, piuttosto che quel che prendevano 4-5 anni fa, fosse anche al Tour de France.

Esattamente, quello che si pretende di fare con questi controlli è paragonabile a ritoccare i risultati delle partite di calcio a seguito della moviola del processo del lunedì e dell'appello del martedì. L'aspetto fondamentale nei confronti del pubblico è che il risultato del campo sia quanto di più definitivo possibile

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  • Amministratori

se però fosse davvero così, allora il sistema somiglia ad un gatto che si morde la coda: perché chi non è mai stato beccato NON è detto che sia automaticamente pulito, eppure in questo modo passerebbe anche per dei controlli meno stringenti rispetto ai già beccati, e non è giusto

E infatti lo dico da anni... È proprio così
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  • Amministratori

Aggiungo che ovviamente il principio (ovvero non ti abbiamo beccato perché non abbiamo abbastanza tecnologia, ma attento, se hai barato prima o poi lo scopriamo) è validissimo e lecito ed è un buon deterrente per chiunque. 

 

Se poi vogliamo continuare a criminalizzare chi viene beccato e far finta che chi non lo sia è perché è sempre stato lindo e pulito... insomma è la storia dell'articolo su Froome al Ventoux :)

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Aggiungo che ovviamente il principio (ovvero non ti abbiamo beccato perché non abbiamo abbastanza tecnologia, ma attento, se hai barato prima o poi lo scopriamo) è validissimo e lecito ed è un buon deterrente per chiunque.

Sinceramente ho qualche dubbio che questo funzioni come deterrente, soprattutto se in mezzo trascorrono anni.

Le carriere ciclistiche durano pochi anni, ammesso che esistano corridori che vogliono correre a pane e acqua il tempo per capire se è possibile essere competitivi o almeno stare in gruppo a tali condizioni sarà di un paio di stagioni, se il tempo minimo per beccare chi si è dopato da furbo (uno su quanti?) è 3 anni meglio adeguarsi all'andazzo oppure cambiare mestiere.

Riflettevo più generalmente sui pro e i contro a doparsi e sinceramente resto pessimista perché:

1) Agli sponsor interessa che vinci, non come, e il caso di Armstrong è il migliore esempio; lo hanno mollato in maggioranza quando era sputtanato davanti all'opinione pubblica, ma le risultanze dell'indagine dell'Usada erano già ben note.

2) Il doping (e l'antidoping che è l'altra faccia della stessa medaglia) genera un giro di soldi non indifferente, se è vero che la sede di una nota squadra aveva un rifornimento di farmaci degno di un ospedale di medie dimensioni

Se poi vogliamo continuare a criminalizzare chi viene beccato e far finta che chi non lo sia è perché è sempre stato lindo e pulito... insomma è la storia dell'articolo su Froome al Ventoux :)

Ma io preferirei non criminalizzare nessuno in fatto di doping, anche se la legge tende oggi a fare diversamente.

In ogni caso, anche su Froome queste sono le possibilità all'alba della stagione 2011:

1) Ha cominciato a doparsi in misura superiore agli altri o a differenza degli altri che sono puliti (se non che tutti hanno i loro scheletrini nell'armadio)

2) Ha cominciato a doparsi adeguandosi agli altri

Bisognerebbe essere certi della prima ipotesi prima di sparare ad alzo zero su un corridore

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