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Ciro

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non sono tutti così i leghisti.

C'è quello più fissato contro i terroni e quello che ha la mentalità più aperta. I più anziani non li possono sopportare i meridionali, per un pregiudizio loro negli anni della fortuna che al nord ne sono arrivati talmente tanti che portavano via il lavoro seppure ce n'era tanto.

Con il passare degli anni questa cosa è andata diminuendo, specialmente per chi ha industrie o attività con dipendenti, e molti "terroni così definiti dai leghisti" trovavano lavoro per questo. Mia zia ha un ristorante a Milano vicino alla Cattolica molti camerieri erano del sud e venivano al nord per guadagnare di più. Ora sono più ricchi nel meridione ... ma i leghisti continuano ad usare un termine orribile per definire i meridionali :?

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Si sa, tranquillo, questa è una caricatura. Poi io viv(ev)o in un cantone in cui la maggioranza relativa è leghista, quindi qualche idea si ha, io stesso ho votato più di un leghista. (da noi c'è il voto a persona in quasi tutti i tipi di elezioni)

Ma il problema, a mio avviso, non è tanto questo odio verso rom, terroni o quant'altro (solo, come dici giustamente, parziale). Certo non sono a favore di queste politiche, ma il problema sta nell'anti-elitismo. Il popolo non può governare, i politici hanno lo scopo di rappresentarlo, di spiegare alle persone la politica e di chiedere le valutazioni. Ma il popolo non può governare. Le elite esistono per qualcosa. I populisti le vogliono abbattere queste elite, lo scopo, intrinseco del populismo prevede la demolizione delle elite da parte del popolo. Poi è un dettaglio che i populisti non siano parte del popolo ma rappresentano anche loro un elite, e questo da Napoleone a Bossi.

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La vera cosa strana di quel partito è che molti tra i leghisti più sfegatati, che dicono frasi offensive verso il sud/immigrati/eccetera sono proprio di origine "terrona", il più famoso di questi è il governatore del Piemonte Cota (padre pugliese), ma ce ne sono tantissimi, come il capo sezione del mio comune (siciliano) e conosco anche due albanesi iscritti alla Lega e con un odio assurdo verso i "negri"

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La vera cosa strana di quel partito è che molti tra i leghisti più sfegatati, che dicono frasi offensive verso il sud/immigrati/eccetera sono proprio di origine "terrona", il più famoso di questi è il governatore del Piemonte Cota (padre pugliese), ma ce ne sono tantissimi, come il capo sezione del mio comune (siciliano) e conosco anche due albanesi iscritti alla Lega e con un odio assurdo verso i "negri"

:24: è il colmo !!

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E, bom, qua non stiamo a banalizzare o storpiare certi poveri argomenti. Non è un razzismo biologico/etnico in stile nazista. È una diffidenza socio-culturale, quindi l'avere una moglie siciliana non fa alcuna differenza. Non è l'immigrato il problema, è l'immigrazione, e questo oramai lo hanno capito pure i fascisti. Quelli che odiano "i negri" non a caso sono persone di bassa carica anche in un partito, pardon, movimento, di bassa caratura morale/intellettuale come quello leghista.

Anche da noi ci sono iscritti nel partito democristiano che se ne fregano della chiesa, ma non per niente sono nulli di fronte al partito.

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E, bom, qua non stiamo a banalizzare o storpiare certi poveri argomenti. Non è un razzismo biologico/etnico in stile nazista. È una diffidenza socio-culturale, quindi l'avere una moglie siciliana non fa alcuna differenza. Non è l'immigrato il problema, è l'immigrazione, e questo oramai lo hanno capito pure i fascisti.

Io non credo che qualcuno, a qualsiasi livello, abbia mai parlato di discriminazione razziale. Discriminazione territoriale. Ad oggi, praticamente, qual è la differenza? Che un siciliano adattato alla "vita" del Nord ha una possibilità di redenzione, mentre un ebreo tedesco no? O che un siciliano, purché non evada i propri confini naturali, può vivere, mentre un ebreo veniva stanato? Certo, è un miglioramento evidente, ma non lo ritengo un metro di paragone rilevante, sinceramente :mrgreen: .

E arrivo al punto.

Che la dirigenza di partito, formalmente, abbia il proprio credo nella lotta all'immigrazione come fenomeno socio-economico degradante per il Nord, base del partito, è pacifico e comprensibile. La raccolta di consensi, d'altra parte, come è avvenuta? Xenofobia, discriminazione territoriale, insulti reiterati, con lo scopo di aprirsi un varco nella scena politica nazionale cavalcando l'antico sentimento di avversione tra Nord e Sud. Come ogni gruppo politico, ha rafforzato se stesso creando un "loro" avverso e con valori opposti.

E un rappresentante ,almeno nei punti cardinali, dovrebbe essere emanazione dei rappresentati.

Tutto questo per dire che, indipendentemente dai metodi di ricezione del consenso politico e dalla capacità di rilevarli, non ritengo assurdo che qualcuno possa stupirsi di parentele con un meridionale da parte di un leghista.

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Io non credo che qualcuno, a qualsiasi livello, abbia mai parlato di discriminazione razziale. Discriminazione territoriale. Ad oggi, praticamente, qual è la differenza? Che un siciliano adattato alla "vita" del Nord ha una possibilità di redenzione, mentre un ebreo tedesco no? O che un siciliano, purché non evada i propri confini naturali, può vivere, mentre un ebreo veniva stanato? Certo, è un miglioramento evidente, ma non lo ritengo un metro di paragone rilevante, sinceramente :mrgreen: .

E arrivo al punto.

Che la dirigenza di partito, formalmente, abbia il proprio credo nella lotta all'immigrazione come fenomeno socio-economico degradante per il Nord, base del partito, è pacifico e comprensibile. La raccolta di consensi, d'altra parte, come è avvenuta? Xenofobia, discriminazione territoriale, insulti reiterati, con lo scopo di aprirsi un varco nella scena politica nazionale cavalcando l'antico sentimento di avversione tra Nord e Sud. Come ogni gruppo politico, ha rafforzato se stesso creando un "loro" avverso e con valori opposti.

E un rappresentante ,almeno nei punti cardinali, dovrebbe essere emanazione dei rappresentati.

Tutto questo per dire che, indipendentemente dai metodi di ricezione del consenso politico e dalla capacità di rilevarli, non ritengo assurdo che qualcuno possa stupirsi di parentele con un meridionale da parte di un leghista.

Ma la differenza è abissale, un tedesco nazista riteneva gli altri come esseri inferiori in base a teorie pseudo-scientifiche. Non c'era possibilità di redenzione, non c'era possibilità di interazione. Mentre la lega ha un target diverso, loro non credono che i "terroni" siano inferiori, credono che siano inutili, che gli creano danno, che rubano il lavoro. Questo lascia perfettamente integrarsi il leghista con origini proprie del sud come con amici del sud, in quanto le caratteristiche appena elencate non sono intrinseche nel meridionale, ma sono una caratteristica socio-culturale. Sono rimediabili. Tecnicamente loro combattono un comportamento. Lo stesso si può benissimo notare come il tempio sikh sia stato accettato, ed anzi gli sono stati pure rivolti dei complimenti, mentre i mussulmani guai a nominarli. Ed è questo che permette alla Lega di avere un elettorato così vasto. Incarna i pensieri dell'elettorato medio. Difatti nessuno si è mai lamentato con Bossi a sentire che la moglie è siciliana. La metà degli elettori leghisti sarà amico di un meridionale.

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  • Amministratori

Se è per questo c'è Rosy Mauro pugliese leghista vicepresidente della camera.

Vi ricordate quando provò ad approvare in tre minuti tutto il decreto Gelmini? :rotfl:

La sensazione della lega è che si trovi il nemico ad Hoc. Ora come ora penso che il "nemico" sia più l'extracomunitario con l'allargamento dei confini e la globalizzazione. Pensate che in origine il termine "terrone" era usato dai Milanesi contro i Bergamaschi, il che è tutto dire.

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Non sono completamente d'accordo. L'Europa non era ariana. Lo erano loro. Eppure Hitler va al potere nel mito di Mussolini, avrà sempre una strana forma di rispetto-ammirazione per l'Inghilterra. Comunque non addentriamoci in altri discorsi :mrgreen: .

Io capisco benissimo il target della lega. Ma se tu mi scrivi "li ritengono inutili", e non possiamo dare a questa affermazione altra accezione se non "sono inutili in quanto meridionali", è evidente che siamo di fronte ad una discriminazione. Qualsiasi giudizio, aprioristico, che pretende di giudicare un individuo in base ad una connotazione sociale, economica, culturale o etnica è una discriminazione. Ed evidentemente il giudizio sul Sud non è positivo. Per cui avere una moglie del Sud vuol dire quantomeno aver trovato la falla o l'eccezione al discorso. Detto questo, io non credo che Bossi abbia trovato l'eccezione al discorso. Credo che Bossi abbia costruito il proprio consenso su quella discriminazione, senza necessariamente poi ritenerla sensata. Per questo ti dicevo, da fuori, non è poi così banale chiedersi "ma questo ci fa o ci è?". Io personalmente non me lo sono mai chiesto, anche perché ritengo Bossi uno dei pochi individui con una certa intelligenza politica(proprio per il discorso di prima) nella Lega. Oramai la funzionalità dell'azione politica rispetto all'ideologia è assente del tutto. Se vedessi Borghezio sposato con una pugliese, nera perché di madre Giamaicana, e comunista mi inizierei a porre il problema :mrgreen: .

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Non sono completamente d'accordo. L'Europa non era ariana. Lo erano loro. Eppure Hitler va al potere nel mito di Mussolini, avrà sempre una strana forma di rispetto-ammirazione per l'Inghilterra. Comunque non addentriamoci in altri discorsi :mrgreen: .

Io capisco benissimo il target della lega. Ma se tu mi scrivi "li ritengono inutili", e non possiamo dare a questa affermazione altra accezione se non "sono inutili in quanto meridionali", è evidente che siamo di fronte ad una discriminazione. Qualsiasi giudizio, aprioristico, che pretende di giudicare un individuo in base ad una connotazione sociale, economica, culturale o etnica è una discriminazione. Ed evidentemente il giudizio sul Sud non è positivo. Per cui avere una moglie del Sud vuol dire quantomeno aver trovato la falla o l'eccezione al discorso. Detto questo, io non credo che Bossi abbia trovato l'eccezione al discorso. Credo che Bossi abbia costruito il proprio consenso su quella discriminazione, senza necessariamente poi ritenerla sensata. Per questo ti dicevo, da fuori, non è poi così banale chiedersi "ma questo ci fa o ci è?". Io personalmente non me lo sono mai chiesto, anche perché ritengo Bossi uno dei pochi individui con una certa intelligenza politica(proprio per il discorso di prima) nella Lega. Oramai la funzionalità dell'azione politica rispetto all'ideologia è assente del tutto. Se vedessi Borghezio sposato con una pugliese, nera perché di madre Giamaicana, e comunista mi inizierei a porre il problema :mrgreen: .

ahahah, Borghezio rimane un caso a sé...

Comunque, si, siamo solo in disaccordo per quanto riguarda la generalizzazione della discriminazione, per il resto siamo d'accordo. (nel senso, secondo me non si tratta di coerenza ed è concepibile)

Anche Maroni comunque è, o almeno sembra, un buon politico. (a livello di capacità intendo)

Per quanto riguarda Adolf Hitler, beh, si, Però anche lo stesso Mussolini arrivò a parlare di "razza ariana mediterranea", negli anni in cui era già sotto il giogo di Hitler. (se non vado errato) Poi Hitler considerava ariani, o almeno, faceva rientrare nella considerazione della grande razza ariana anche gli anglossassoni, ma come dicevi forse è meglio non immergersi in questo discorso. :unsure:

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Se è per questo c'è Rosy Mauro pugliese leghista vicepresidente della camera.

Vi ricordate quando provò ad approvare in tre minuti tutto il decreto Gelmini? :rotfl:

La sensazione della lega è che si trovi il nemico ad Hoc. Ora come ora penso che il "nemico" sia più l'extracomunitario con l'allargamento dei confini e la globalizzazione. Pensate che in origine il termine "terrone" era usato dai Milanesi contro i Bergamaschi, il che è tutto dire.

Indimenticabile, purtroppo... :|

Si, è un po' più che una sensazione. Ma d'altronde fa parte del populismo, prendere da destra e da sinistra, idealizzazione e valorizzazione del popolo, ideologia (quando c'è) spesso contraddittoria.

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