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Nasce la marathon Bike Gilberto Simoni

Ancora news e anteprime da Folgaria, ancora Gibo Simoni legato a filo doppio con la mountain bike. Il 24 agosto, infatti, il percorso marathon di 81,230 km, la Megabike Marathon, diventa “Gibo Simoni Marathon”.

È sotto l’egida del campione trentino, che proprio sul tracciato di Folgaria vinse il titolo di campione italiano marathon, che uno dei tre percorsi prende il nome del forte corridore di Palù di Giovo.

Simoni, vincitore di due giri d’Italia, e in forza al team Serramenti Pvc Diquigiovanni-Androni giocattoli, nel 2006 si laureò campione italiano marathon a Folgaria e l’anno scorso a Odolo (Bs) si piazzò al secondo posto. È in onore di questo stradista che però ama, e tanto, la mtb che nasce la "Gibo Simoni Marathon".

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche più importanti dei tre tracciati che animeranno l’evento del 24 agosto e che avranno partenza e arrivo nel centro di Folgaria, e sede logistica nel Palazzetto dello Sport.

La Megabike Classic, 43,270 km per 1.170 m di dislivello, gara iscritta nel calendario regionale si adatta a tutti i biker, anche a quelli non con una preparazione particolare. Il tracciato si sviluppa sulle ampie strade forestali e militari con ampi tratti su prati e pascoli.

La Gibo Simoni Marathon, 81,230 km con 2.490 metri di dislivello, è la gara principale del 24 agosto, iscritta nel calendario nazionale e nel 2009 diventerà prova internazionale. Si allunga rispetto al Classic con un primo tratto fino a raggiungere il lago di Lavarone e il secondo pezzo verso Serrada, con qualche single track, strappi in salita e discese tra i boschi.

La Kaiserjäger Marathon, 128,660 km con 3.875 metri di dislivello, è solo escursionistica e vuole, con il suo percorso lungo i sette forti militari, cimiteri militari, il comando austro-ungarico, l’ospedale militare, gli osservatori, le caserme e la Scala dell'Imperatore, ricordare il 90°anniversario della fine della prima Guerra Mondiale. Da qui anche il gemellaggio con la Heroe’s Extreme Marathon, il percorso lungo della Granfondo del Montello.

Rispetto alla Gibo Simoni Marathon questo percorso ha all’inizio una salita lunga e costante di 8 km verso Forte Compomolon con seguente discesa nella bellissima "Valle delle Lanze". Si allunga poi fin dopo Luserna con un tracciato abbastanza scorrevole per raggiungere Forte Campo e Forte Verle.

La partenza dei tre percorsi sarà sulla statale di fronte al Palafolgaria, sede logistica di tutta l’organizzazione, e arrivo a Folgaria in Piazza Marconi con attraversamento dal centro storico lastricato. Sarà sicuramente uno spettacolo per tutti e tre i percorsi che si congiungono in più punti passando anche, nella parte finale, nel biotopo di Echen. Insomma una vera festa, spettacolare e ideale anche per le riprese televisive.

La Folgaria Megabike fa parte del circuito dei Nobili TecnoMtb, sarà la nona prova del Campionato italiano di società della Federazione Ciclistica Italiana e anche prova dell’Alpen International Mtb Tour, una challenge di 4 gare, 3 italiane e una in Austria.

Info: As Folgaria Megabike Folgaria – Tn

Casella postale 1

tel. 348.3051499

fax 0464.723755

www.megabikemtb.it

mtb@megabikemtb.it

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Tour: Contador è sempre più lontano...

Alberto Contador, vincitore del Tour de France 2007, difficilmente potrà difendere il suo titolo nella prossima edizione della Grande Boucle. Secondo quanto apprende e annuncia l'emittente radiofonica spagnola Cadena Ser, l'organizzazione del Tour non inviterà la Astana, la squadra di Contador diretta da Johann Bruyneel, implicata nel 2007 in diversi casi di doping, anche se sotto un'altra dirigenza. Secondo l'ASO, lo scorso anno l'Astana avrebbe causato un grave danno d'immagine alla corsa. L'unica possibilità che avrebbe però ancora l'Astana per evitare l'esclusione - scrive invece oggi il quotidiano AS - potrebbe passare per la partecipazione alla Parigi-Nizza, prova organizzata dalla stessa ASO, che questa sera renderà noti i nomi delle squadre ammesse. Se l'Astana ci fosse, avrebbe una chance per il Tour, altrimenti la bocciatura sarebbe definitiva. Da parte sua Contador non a voluto commentare le indiscrezioni ma fa sapere: «Non lascerò la Astana anche se non dovessimo essere al via del Tour. In questo caso il mio grande obiettivo diventeranno le Olimpiadi».

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Ciò potrebbe portare un giovamento pauroso al giro nel quale un kloden e un leipheimer potrebbero recitare il ruolo di capitani, considerando che forse Contador penserà più alla vuelta.

Io spero che l' ASO non li inviti e che Zomeganan li inviti come 22 squadra, sarebbe un colpo grosso, e avremmo 2 stranieri che puntano alla generale, un toccassana per un Giro che ha detta di molti è diventato sempre più provincializzato, con vincitori da anni solo italiani.

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È ufficiale: Contador e la Astana esclusi dal Tour

La Astana e il suo leader, Alberto Contador, vincitore del Tour de France 2007, non saranno invitati al Tour de France 2008 ne ad alcuna altra corsa organizzata in questa stagione dalla Amaury Sport Organisation. A scriverlo in anteprima è il sito web de L'Equipe.

ASO ha giustificato così la sua decisione: «questa squadra ha causato danni enormi al Tour de France e al ciclismo in generale, tanto nel 2006 quanto nel 2007. L'Astana ha tradito, lo scorso anno, la fiducia degli organizzatori che l'avevano invitata sulla parola e sulla promessa di un rinnovamento che nei fatti non c'è stato. Prendendo atto che l'organigranna societario è profondamente cambiato, Aso seguirà con attenzione gli sforzi che la Astana produrrà per vivere un 2008 senza problemi e senza sospetti per prendere in considerazione la candidatura della squadra per prove future».

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  • Amministratori

Il Tour non vuole l'Astana: Contador resta a piedi

Il portavoce della società che organizza la Grande Boucle: "La squadra non è gradita in nessuna delle corse che organizzeremo nel 2008". Il vincitore dell'edizione 2007 non sarà dunque al via

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PARIGI, 13 febbraio 2008 - La frase non lascia spazio a ripensamenti: "Non c'è nessuna possibilita che l'Astana partecipi al Tour de France. La squadra non è gradita in nessuna delle corse che organizzeremo nel 2008". Matthieu Despalts, portavoce della ASO, la società che organizza la Grande Boucle, ha ufficializzato all'agenzia Dpa l'esclusione dall'edizione 2008 del team kazako, che non farà nemmeno il Giro d'Italia.

SCANDALI - Era nell'aria ma resta una notizia clamorosa, perché per l'Astana corre Alberto Contador, il vincitore dell'ultimo Tour, che è uscito al momento indenne dai sospetti che si erano addensati su di lui durante le indagini seguite all'Operacion Puerto, e ha dato anche la sua disponibilità a rispondere alla chiamata della Procura antidoping del Coni pur di avere tutte le carte in regola (una tappa del Tour arriverà infatti in Italia). Il corridore spagnolo aveva già dichiarato nei giorni scorsi che non avrebbe lasciato in alcun caso il team di Johan Bruyneel, travolto negli ultimi mesi dagli scandali doping legati al capitano Vinokourov, poi ritiratosi, e Kashechkin. Per la seconda volta in due anni quindi, non sarà al via il vincitore del Tour de France: nel 2007 era toccato a Floyd Landis (positivo al testosterone nel 2006). Il veto della ASO impedirà all'Astana di partecipare anche a Parigi-Nizza, Parigi-Roubaix e Freccia Vallone.

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Finalmente buone notizie!!!! Sarà contentissimo lo sponsor dell'Astana!

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Cefalù-Agrigento: il Giro

celebra Camilleri e Montante

La 2ª tappa della kermesse rosa dedicata all'autore di Montalbano e al glorioso industriale siciliano: due vite che s'incrociarono nel 1943 quando il giovane scrittore imbracciò una bici della nota marca per sfuggire al bombardamento alleato

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La consegna di una bici Montante al presidente del Senato Franco Marini. Ansa

MILANO, 13 febbraio 2008 - Montalbano al Giro d'Italia su una bici speciale, d'altri tempi. Potrebbe essere la cartolina che unisce Andrea Camilleri e Calogero Montante, due siciliani di spicco ai quali la Gazzetta dello Sport e Rcs Sport, promotori e organizzatori della kermesse rosa 2008, hanno deciso di dedicare la seconda tappa, la Cefalù-Agrigento di domenica 11 maggio.

BICI SU MISURA - Se Camilleri è conosciuto come uno dei maggiori scrittori del nostro tempo, proprio per il commissario portato al successo televisivo da Luca Zingaretti, Montante è un'autentica gloria sportiva e industriale dell'isola, di cui è stato nel ciclismo il primo ambasciatore. Era il 1926 quando Calogero, spinto da un viscerale amore per le due ruote, costruiva la sua prima bicicletta da corsa, naturalmente su misura. E verificandone la bontà ideativa e la solidità, la replicava a favore di altri per assecondare la loro passione. Cresce così in fretta la fama dei cicli Montante e Calogero dà vita, poco dopo, alla prima squadra di ciclismo agonistico di tutto il Sud Italia.

FUGA DALLE BOMBE - Il giovane Andrea Camilleri, dal canto suo, proprio nel 1943 in sella a una bici Montante riesce a percorrere, senza alcun intoppo, i 55 km che lo dividono da Porto Empedocle. Era sfollato con la madre a Serradifalco per sfuggire ai bombardamenti alleati antecedenti lo sbarco sull'isola e aveva mille ansietà per il padre, di cui non avevano notizie: "Intrapresi un viaggio irto di difficoltà perché procedevo in senso inverso a un flusso ininterrotto di camion, jeep e carri armati alleati che spesso mi buttavano fuori strada - ricorda Camilleri -. Fin da subito quella bicicletta mi diede un'impressione di solidità, dava sicuro affidamento. Per i più lunghi 55 km della mia vita la bicicletta non mi tradì mai!".

UN OMAGGIO ROSA - L'omaggio, oltre alla titolazione speciale – la Cefalù-Agrigento viene ribattezzata "tappa dedicata ad Andrea Camilleri e Calogero Montante" – asseconda un'altra vocazione del prossimo Giro che celebra gli ottant'anni trascorsi dalla fine della Grande Guerra, "nell’augurio – come ha sottolineato il direttore Angelo Zomegnan - che le tragedie causate dall'uomo abbiano fine".

Gazzetta.it

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Petacchi riparte dalla Spagna: sarà alla Ruta del Sol

Dopo la vittoria ottenuta a Donoratico, Alessandro Petacchi tornerà a correre domenica 17 alla Ruta del Sol Vuelta Andalucia, in Spagna. Con lui ci saranno Igor Astarloa, Volodymir Diudia, Christian Knees, Brett Lancaster, Alberto Ongarato e Marco Velo, diretti da Antonio Bevilacqua.

Al Giro della Provincia di Grossetto, invece, la squadra tedesca punterà su Elia Rigotto, Sergio Ghisalberti e Luca Barla al fianco dei quali ci saranno Dennis Haueisen, Sebastian Schwager, Andrey Grivko e Matej Jurco diretti da Oscar Pellicioli.

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Frattura alla clavicola per Gabriele Balducci

Stop forzato per Gabriele Balducci, una caduta rimediata in discesa, a poco meno di trenta chilometri all’arrivo dell’ultima tappa del Giro della Provincia di Reggio Calabria mette fuori gioco il velocista pisano.

Ricoverato all’ospedale di Pisa, domani mattina verrà operato poi dovrà osservare il tempo tecnico per il recupero.

“Proprio non ci voleva – commenta Balducci – avevo una forma incredibile e credo che anche al Giro della Provincia di Grosseto avrei potuto dire la mia, purtroppo non si possono fare i conti con la sfortuna adesso bisogna soltanto pensare a superare questo momento e tornare al più presto in bici”.

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Amstel, assegnate le prime due wild card

L'organizzatore dell'Amstel Gold Race Leo van Vliet ha reso note le prime due squadre invitate: si tratta dell'olandese Skil-Shimano (Den Bakker, Rooijakkers, Van Hummel) e della belga Topsport-Vlaanderen (Veuchelen, Eeckhout, Van Hecke). Altre due o tre wild card saranno attribuite nelle prossime settimane.

Le partecipanti:

Rabobank

Astana

AG2R

Bouygues Télécom

Cofidis

Crédit Agricole

La Française des Jeux

Caisse d’Epargne

Euskaltel-Euskadi

Saunier Duval-Scott

Gerolsteiner

High Road

Team Milram

Team CSC

Silence-Lotto

Quick Step

Liquigas

Lampre

Skil-Shimano

Topsport-Vlaanderen

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Eroica 2008: largo ai grandi nomi

Sedici le formazioni invitate alla seconda edizione della Monte Paschi Eroica che andrà in scena sabato 8 marzo con partenza da Gaiole in Chianti e conclusione a Siena, in piazza del Campo. E il campo dei partenti, in base alle pre-segnalazioni dei team manager, si annuncia sin d’ora di gran livello. Tra i possibili protagonisti al via della gara promossa da La Gazzetta dello Sport e organizzata da Rcs Sport figurano, tra gli altri: Backstedt, Ballan, Bettini, Dean, Di Luca, Franzoi, Riccò, Petacchi, Pozzato, Zabel.

Com’è noto, la Monte Paschi Eroica – voluta dalla Regione Toscana e sostenuta dalla Banca Monte dei Paschi di Siena - assomma le mitologie care alla Parigi-Roubaix e al Giro delle Fiandre, l’una con i suoi tratti di pavé, l’altra con i suoi strappi (i “muri”), brevi e sfiancanti. Il tutto nell’impareggiabile scenario delle Crete senesi che rende questa corsa unica e irripetibile. L’evento andrà in tv su Rai Tre a partire dalle 17.

Identica nei presupposti, con partenza da Gaiole in Chianti e conclusione a Siena, in piazza del Campo, la seconda edizione si sviluppa su un tracciato di 181 km con una diversa scansione dei tratti di strada bianca. Le caratteristiche Crete della zona del Chianti Senese entrano in gioco in quattro settori: il primo, il più lungo, ha inizio al km 35 e si protrae per 13,5 km; la seconda porzione si inizia al km 48,5 e prosegue per 5,5 km; il terzo tratto entra in azione al km 82,3 ed è lungo 11,9 km: l’ultimo si presenta al km 95,2 e prosegue per 8 km.

Queste le 16 formazioni invitate che allineeranno al via 8 corridori ciascuna (tra parentesi i nomi di maggior spicco):

AGR2 – La Mondiale (Nocentini)

Barloword (Gasparotto, Soler)

Cofidis (Zampieri)

CSF Group Navigare (Baliani, Richeze)

Diquigiovanni Androni (Simoni, Bertolini)

Gerolsteiner (Fothen, Schumacher)

High Road (Gendermann, Cavendish)

Lampre (Ballan, Napolitano)

Liquigas (Pozzato, Franzoi, Petito)

Lpr Brakes Cycling Team (Di Luca)

Quick Step (Bettini)

Saunier Duval – Scott (Riccò)

Slipstream Chipotle (Backstedt, Dean)

Team CSC (O’Grady, Arvesen)

Team Milram (Petacchi, Zabel)

Tinkoff Credit System (Brutt, Loddo, Rovny)

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Passaporto biologico: l'Uci presenta il conto

La stagione è partita e l'Uci presenta il conto per quanto riguarda il passaporto biologico. Ognuna delle diciotto formazioni di ProTour dovrà versare 120.000 euro, mentre i team Professional che fanno parte del "label wild card" ne verseranno 60.000 in aggiunta ai 5.000 che hanno versato all'atto della richiesta di ammissione a questo pannello che racchiude le formazioni che potranno essere invitate alle corse di ProTour, pannello al quale appartengono tra le altre CSF Group - Navigare, Barloworld, Diquigiovanni - Androni, Tinkoff Credit Systems e Acqua&Sapone - Mokambo.

Le formazioni non inserite in questo elenco ma che saranno invitate a partecipare a grandi corse come il Giro d'Italia - è il caso della LPR e della NGC - Otc - dovranno versare 7.360 euro per ogni corridore in organico. La Lpr che ha venti corridori dovrà quindi pagare 147.200 euro, la NGC che ne ha sedici verserà 117.760 euro.

Ci sono i costi della politica, ma anche quelli della politica antidoping, che forse sono la stessa cosa.

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Numeri da record per l'Ouverture Nobili Gp Costa degli Etruschi

Alcune cifre sorprendenti hanno caratterizzato l'edizione 2008 dell'Ouverture Nobili Rubinetterie - GP Costa degli Etruschi, disputata sabato scorso a Donoratico con l'organizzazione dell'AC Arona in collaborazione con l'ASC Costa degli Etruschi e Sport Promotion Italy. Si tratta di numeri che, inequivocabilmente, denunciano il grande amore che da sempre unisce gli appassionati ai campioni del pedale.

Sabato il raduno di partenza della gara si è svolto nell'ampio ed accogliente piazzale antistante il Residence Riva degli Etruschi e si è trattato di una vera festa di colori ed entusiasmi; Il Tirreno di domenica 10 febbraio ha sottolineato come fossero più di 5000 le persone radunate per applaudire Paolo Bettini, Alessandro Petacchi, il maratoneta Stefano Baldini, che poi ha dato il via ufficioso, e tutti i 186 partenti alla competizione.

La Gazzetta dello Sport ha poi indicato in 40.000 le persone radunate lungo la via Aurelia a Donoratico per assistere allo sprint irresistibile con il quale Alessandro Petacchi ha messo la sua quarta firma consecutiva nell'albo d'oro della manifestazione.

Anche il riscontro ufficiale della RAI racconta di un gran successo; nelle due trasmissioni andate in onda, sabato in differita alle 16.35 su RAI 3 e il giorno seguente a Domenica Sprint su RAI 2, sono stati oltre 1.000.000 i contatti registrati.

Grandi numeri sono arrivati anche dalla doppia sala stampa allestita dagli organizzatori; la vigilia a San Vincenzo e poi a Donoratico durante la gara. All'Ouverture Nobili Rubinetterie - 13° GP Costa degli Etruschi sono stati accreditati 66 tra giornalisti, fotografi e operatori, sia dall'Italia che dall'estero. "Questi numeri testimoniano che l'amore per questo sport continua a crescere - ha spiegato Antonio Bertinotti dell'AC Arona - assolutamente non è in discussione l'attaccamento degli appassionati ai propri beniamini che continuano ad essere i riferimenti di uno sport che affascina giovani e meno giovani, di ogni fascia sociale, sia uomini che donne".

Terminate le fatiche dell'organizzazione della gara di Donoratico l'AC Arona si è già dedicata ai prossimi impegni agonistici; il due giugno ad Arona nel circuito post Giro d'Italia (GP Guffanti Formaggi - Fontaneto Ravioli), i campionati Europei U23 e junior dal 2 al 6 luglio, il GP Nobili Rubinetterie del 2 agosto e la Coppa Lella Mentasti del 19 ottobre.

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Ceramica Flaminia, esordio positivo nel segno di Kairelis

Si è conclusa con la conquista della maglia di miglior scalatore il Giro della Provincia di Reggio Calabria del team Ceramica Flaminia - Bossino Docce. Ed a conquistarla è stato il lituano Dainius Kairelis, molto in vista in questa primissime giornate di gare. Kairelis ha conquistato la maglia verde nella prima delle tre giornate del Giro e poi ha sauto difendere il primato legato ai Gran Premi della Montagna.

Ieri nella terza tappa, da Chiaravalle a Reggio Calabria di km 168, Antonio D'Aniello ha conquistato l'ottavo posto e Maurizio Biondo il nono. In virtu' di questi risultati Antonio D'Aniello si è piazzato al decimo posto della classifica generale finale.

Giusto il tempo di tirare un po' il fiato ed è già vigilia di una nuova sfida; da domani a domenica 17 febbraio si disputa, infatti, il Giro della Provincia di Grosseto. Il team Ceramica Flaminia - Bossino Docce partecipa con Adriano Angeloni, Maurizio Biondo, Antonio D'Aniello, Wladimir Duma, Cristiano Fumagalli, Leonardo Giordani, Mikhaylo Khalilov, Filippo Simeoni. La prima tappa si disputa fra Massa Marittima e Follonica su un percorso complessivo di km 168.

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Brutta caduta e scapola rotta: lungo stop per Rojas

Vittima di una caduta durante lo sprint che ha concluso la quarta prova della Challenge de Mallorca, lo spagnolo José Joaquín Rojas (Caisse d’Epargne) ha riportato la frattura della scapola destra. Gli è stata applicata una banda rigida al torace che dovrà tenere immobilizzato l'osso fratturato per tre-quattro settimane: rivedremo Rojas in corsa solo tra un paio di mesi.

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Cinelli: sfortunata la prima, adesso via con Grosseto

Una trasferta sfortunata quella del team Cinelli-OPD sulle strade del Giro della Provincia di Reggo Calabria. Partita subito con la defezione del velocista Jesus Perez a causa di una tendinite, la malasorte ha continuato ad accanirsi con il team banco-nero. Un incidente piuttosto grave ha visto coinvolto nel corso della prima tappa il neoprofessionista Valentino Carriero. Una sbandata causata da una buca ha causato una brutta caduta allo sfortunato atleta romagnolo che ha riportato come seria conseguenza la frattura della mandibola. Protagonista in positivo, l’argentino Juan Pablo Dotti, 24° nell’ultima frazione con arrivo a Reggio Calabria, con lo stesso tempo del vincitore Daniele Pietropolli. Ad un chilometro e mezzo dal traguardo, l’atleta argentino si è messo in luce con un tentativo di attacco, subito rintuzzato dal treno del team LPR, intenzionato a pilotare al meglio il proprio leader, allo sprint conclusivo.

In classifica generale, Dotti ha conseguito un onorevolissimo 17à posto, ad 1’23” dal vincitore Pietropolli.

Da domani, sino a domenica 17 febbraio la squadra diretta dalla coppia Biasci e Gurayev sarà impegnata nella prima edizione del Giro della Provincia di Grosseto. Questi gli atleti che saranno impegnati nella breve gara a tappe che vedrà la regia organizzativa di Adriano Amici: Gianluca Cavalli, Juan Pablo Dotti, Alfonso Falzarano, Ivan Fnelli, Oleksandr Kvachuk, Alexey Shchebelin, Manuele Spadi e Balint Szelghami.

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Cuba: la nona giornata premia Rodriguez e Perez

Doppio appuntamento oggi sulle strade di Cuba per la nona tappa della Vuelta e doppio arrivo in volata. Nella prima semitappa, sul Circuito Cienfuegos di 60 km, si è imposto Roger Rodriguez mente nella Cienfuegos-Santa Clara di 65 km a piazzare la botta vincente è stato il leader della classifica generale, Pedro Pablo Perez (nella foto).

Ordine d'arrivo 9a tappa - 1a semitappa

1 Roger Rodriguez (Cub) Pinar Del Rio in 1.29.59

2 Julio Cesar Herrera (Ven) National Team Venezuela

3 Markus Weinberg (Ger) Saxony

4 Vicente Zanabria (Cub) Matanzas

5 Lizardo Benitez (Cub) National Team Cuba

6 Pedro Portuondo (Cub) Santiago De Cuba

7 Yosvani Barea (Cub) Holguin

8 Dayron Mendez (Cub) Centro Tecnico Cienfuegos

9 Yulien Rodriguez (Cub) Habana

10 Bernardo Colex (Mex) Tecos

Ordine d'arrivo 9a tappa - 2a semitappa

1 Pedro Pablo Perez (Cub) National Team Cuba in 1.31.35

2 Luis Macias (Mex) Tecos

3 Julio Cesar Herrera (Ven) National Team Venezuela

4 Kristjan Koren (Slo) Perutnina Ptuj

5 Reinier Vazquez (Cub) Matanzas

6 Jose Rodriguez (Dom) National Team Dominican Republic

7 Matej Stare (Slo) Perutnina Ptuj

8 Yunier Alonso (Cub) Habana

9 Yasmani Martinez (Cub) Iscf Manuel Fajardo

10 Jose Chacon (Ven) National Team Venezuela

Classifica generale

1 Pedro Pablo Perez (Cub) National Team Cuba in 24.00.00

2 Raul Granjel (Cub) National Team Cuba a 33"

3 Yenier Lopez (Cub) National Team Cuba a 52"

4 Reldy Perez (Cub) Iscf Manuel Fajardo a 57"

5 Pedro Sibila (Cub) Ciudad Habana a 1'19"

6 Jose Chacon (Ven) National Team Venezuela a 2'07"

7 Arnold Alcolea (Cub) National Team Cuba a 2'46"

8 Miguel Ubeto (Ven) National Team Venezuela a 3'39"

9 Yasmani Martinez (Cub) Iscf Manuel Fajardo a 3'42"

10 Osviel Vento (Cub) Habana a 4'26"

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L'assalto di Walter Belli al Guinness dei Primati

Walter Belli, ventisettenne biker parmense di Bardi tesserato per il Team Endurancenter di Pontetaro (Parma), tenterà di entrare nuovamente nel Guinness dei Primati sabato prossimo, 16 febbraio, a Madrid, in Spagna.

Walter, che già nel 2002 entrò nella storia del Guinnes saltando con la bici da trial da un altezza di 4,55 metri, cercherà di battere il record di salti, 11 in 60 secondi (appartenente allo spagnolo Dani Comas), da un fuoristrada Hummer all’altro, alti 2,35 metri ciascuno e distanti 2 metri uno dall’altro.

Sarà una sfida a due: sulla scena infatti non mancherà lo stesso Dani Comas, che cercherà di perfezionare il suo primato e, al tempo stesso, superare quello di Belli.

L’evento, organizzato da Europroduzione, che in Italia produce Lo show dei Guinnes, andrà in onda su Canale 5 (condotto da Barbara d’Urso) nelle prossime settimane.

“E’ una sfida che mi ha proposto la produzione dello show un paio di settimane fa –spiega Belli, che nella sua carriera ha vinto sei volte il campionato italiano di biketrial oltre ad aver collezionato diverse apparizioni televisive, fra cui quella a Scommettiamo Che?, e ora si dedica prevalentemente al Downhill – e io ho accettato subito. Mi sto allenando tanto, specialmente al Bike Park che ho realizzato io stesso a Cà del Fuoco, vicino a Bardi. So che non sarà semplice: la difficoltà maggiore è quella di non produrre acido lattico nei muscoli dell’avambraccio”. Fondamentale l’apporto dell’Endurancenter di Pontetaro, il nuovissimo centro dedicato alla medicina sportiva e alla preparazione atletica: “Dopo tanti anni di preparazione “fai da te” mi sono reso conto di aver bisogno di uno staff qualificato, e l’Endurancenter è stato per me un colpo di fortuna: in uno stesso centro, in un unico luogo, ho tutto ciò di cui necessito. Il centro segue a 360 gradi la mia preparazione: dalla posturologia all’alimentazione, dalla preparazione atletica a tutte le visite mediche e i test necessari per ottimizzare le mie risorse”.

A Madrid lo affiancherà lo staff dell’Endurancenter, con in testa il direttore generale Daniele Zammicheli: “Quando ci si è presentata l’opportunità di seguire da vicino Walter Belli, non ce la siamo fatta sfuggire. Prima di tutto perché è anche lui della provincia di Parma, e per noi è un onore poter affiancare il nome Endurancenter alle sue imprese in giro per il mondo. Ultimamente si è allenato duramente, abbiamo constatato che è in ottima forma e per questo siamo fiduciosi”.

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La Vuelta pronta ad accogliere Contador

Dopo l'esclusione della Astana da parte del Giro d'Italia e del Tour de France, Contador ha almeno una certezza: potra' correre la Vuelta. «L'esclusione e' arrivata per la squadra dell'Astana, non per Contador che è il presente ed il futuro di questo sport - ha detto Victor Cordero -: il Tour è ancora scosso da quanto successo all'Astana con due dei suoi leader trovati positivi. Noi non abbiamo nessun conto in sospeso con l'Astana, lo abbiamo gia' saldato l'anno scorso. E molto meno abbiamo problemi con Contador. Lasciare fuori dal Tour Contador e' stato eccessivo, benche' comprensibile, anche se non e' stata una sorpresa».

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Johan Bruyneel: «Paghiamo la lotta Uci-Grandi Giri».

«Paghiamo con le esclusioni da Giro e Tour il conflitto non sanato tra UCI e organizzatori dei grandi giri?»: nel comunicato seguito alla mancata ammissione alla Grande Boucle 2008 Johan Bruyneel, team manager Astana, pone un interrogativo iniziale su scelte che danneggiano gli investimenti della sua formazione.

«Il Tour probabilmente ha il diritto di non invitarci perché vuole difendere la sua credibilità dopo gli scandali delle ultime due

edizioni - continua la nota del tecnico artefice dei sette successi in maglia gialla di Lance Armstrong -. Con questa linea, però,

la credibilità viene invece seriamente compromessa: non consentire di partecipare al vincitore dell'ultima edizione Alberto

Contador, nostro leader risultato completamente estraneo a coinvolgimenti in inchieste sul doping, rappresenta un

boomerang».

«Al Giro ci invitano a rimanere a casa per la presunta modestia tecnica dell'organico schierato: sulle strade francesi, oltre a

Contador, avremmo però impiegato elementi già saliti sul podio finale come Leipheimer e Kloden», osserva Bruyneel che poi approfondisce il tema con una nuova critica: «Non comprendo il contegno di chiusura totale verso Astana che, pur avendo mantenuto il primo sponsor, è completamente trasformata nella struttura dopo i casi di doping del passato mentre al Tour parteciperanno team che hanno avuto eguali coinvolgimenti in scandali ma hanno conservato la stessa gestione».

Astana, che quest'anno investirà globalmente 620mila euro nella lotta all'uso di sostanze vietate tra programma di monitoraggio sanitario interno e adesione al passaporto biologico UCI, ha comunque ricevuto ampie rassicurazioni sulla partecipazione alla Vuelta di Spagna che diventa ora, forzatamente, l'obiettivo stagionale di Contador unitamente alle Olimpiadi in linea di Pechino.

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Pantani senza pace

Sono già passati quattro anni da quella ge­lida sera di febbraio, quando la notizia arrivò improvvisa provocando un dolore intenso e simile a un forte schiaffo. Era morto Panta­ni,

il Pirata, l’eroe moderno delle montagne che fece sognare e riavvicinare al ciclismo davvero tanta gente. E che forse non per ca­so scelse la sera del 14 febbraio, la sera di san Valentino per andarsene in quel tragico mo­do.

RIPOSO INQUIETO. Quattro anni che non c’è più e che purtroppo, il dolce e fragile Mar­co, non riesce a riposare in pace. E dire che lo meriterebbe, che gli spetterebbe di diritto, per tutto quel che vissuto, per le sue debolezze, gli errori commessi e che in troppi gli hanno la­sciato commettere. Nel cimitero di Cesenati­co, battuto dal vento che vien dal mare, i ge­nitori hanno fatto costruire una tomba di pie­tra suggestiva e splendida come una monta­gna, meta di pellegrinaggio costante da par­te della gente. Ogni giorno dell’anno, d’estate e d’inverno. Ma lui purtroppo, fra fiori e poe­sie, frasi d’amore e ricordi non riesce proprio a trovar pace. E lo meriterebbe.

SENZA RISPOSTE. Libri e documenti come quello dell’amico francese Philippe Brunel in­dagano sulla sua tragica morte per overdose nel residence di Rimini fra ipotesi e conget­ture assortite. Mamma Tonina disperata e stravolta, che non si rassegna d’aver perso il suo Marco, avrebbe voluto riaprire l’inchiesta della Procura di Rimini. Per scoprire come era morto il suo adorato figlio. Ma anche lei s’è arresa. Ipotesi e congetture suggestive e mediatiche se ne sono fatte tante, ma proprio tante. Ma niente più.

QUEL GIORNO A CAMPIGLIO. Come a Campiglio, in quella livida mattinata di giu­gno, il 5 giugno ’99, quando Marco davvero cominciò a morire, quando fu costretto ad ab­bandonare un Giro d’Italia che stava domi­nando, perchè l’ematocrito del suo sangue era fuori norma, oltre la barriera di quel fatidico numero, 50. Lui la sera prima se l’era prova­to quel valore ed era di 48. Ma perchè l’aveva provato, come facevano all’epoca quasi tutti i ciclisti? Era necessario effettuare quel test in proprio, se non si assumeva quel famigerato e maledetto veleno per il sangue, l’eritropoie­tina?

NESSUN COMPLOTTO. Non fateci rispon­dere a domande scontate e amare. Non ci fu nessun complotto quel giorno a Campiglio. Nessuna macchinazione contro il campione, il più forte di tutti, il più grande, l’unico dopo Coppi fra gli italiani che nella storia del ci­clismo seppero vincere nella stessa estate il Giro ed il Tour. Era accaduto l’estate prece­dente Campiglio. L’hanno aiutato in troppi nella vita Marco a commettere clamorosi er­rori. Lui ascoltava tutti in silenzio e poi deci­deva inevitabilmente di sbagliare da solo.

L’ESEMPIO DI MERCKX. E dire che sa­rebbe stato sufficiente parlargli in quei gior­ni di Campiglio di un certo Merckx, il quale aveva vissuto proprio trent’anni prima le stesse disavventure. Trovando comunque la grinta e la concentrazione per andare un me­se dopo al Tour de France a prendersi mille ri­vincite dimenticando l’affronto di Savona. Era tormentato in vita il povero Marco. Era tanto forte in sella alla sua magica bicicletta quanto fragile e vulnerabile negli accadi­menti quotidiani che a volte angosciano tutti noi. Lo rivelavano i suoi silenzi e quel sorriso spesso triste anche nei giorni dei magici trionfi.

UN PO’ DI PACE. E allora a partire da oggi che in tanti lo ricorderanno nella sua Cese­natico, proviamo a ripensare al Pirata più che all’uomo, alle sue straordinarie gesta, al Mor­tirolo ed all’Alpe d’Huez, ai Pirenei ed alle Al­pi, alle montagne che ha tenuto a battesimo fra l’assordante boato della gente che lo osan­nava. Era il più forte di tutti, non aveva biso­gno della chimica e della farmacologia per di­mostrarlo. Ha commesso tanti errori nella vi­ta. In troppi l’hanno aiutato a sbagliare ap­profittando delle sue debolezze. Ma da oggi proviamo a lasciarlo riposare finalmente in pace.

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Cunego conferma: farò la Parigi-Nizza

Prosegue sotto il sole della costa toscana il ritiro del Team Lampre: la squadra blu-fucsia, radunata con il pieno organico presso il Residence Riva degli Etruschi, si sta allenando quotidianamente per preparare i prossimi appuntamenti e per gettare le basi della stagione 2008.

Ieri lavoro intenso per tutti gli atleti Lampre in un allenamento di circa 6 ore.

Oggi la truppa blu-fucsia si separerà: un gruppo di 8 atleti (Ballan, Bono, Bossoni, Fornaciari, Gavazzi, Napolitano, Righi e Santambrogio) si sposteranno a Massa Marittima per partecipare al Giro della Provincia di Grosseto, i rimanenti corridori permarranno a San Vincenzo fino a sabato pomeriggio, per poi rientrare a casa.

Soddisfazione nel ritiro del Team Lampre per l’invito dell’Aso a partecipare alla Parigi-Nizza. La corsa transalpina rappresenta infatti per la squadra blu-fucsia un importante punto nella pianificazione dell’avvio di stagione: la varietà del percorso darà modo a diversi corridori di testare la propria condizione fisica e, per gli atleti che puntano a obiettivi posti più in là nel calendario, di iniziare a confrontarsi con ritmi di gara interessanti.

Ricollegandosi a questo discorso, la Parigi-Nizza sarà per Damiano Cunego (in foto scherza con Ballan)una tappa significativa del calendario 2008, come sottolinea Saronni: “Nel piano di avvicinamento di Damiano alle classiche delle Ardenne, la Parigi-Nizza è certamente un evento di rilievo. Dopo l’esordio al Gp Costa degli Etruschi, Cunego tornerà in gara al Trofeo Laigueglia per poi prendere parte alla Volta a la Comunitat Valenciana. Tornato dalla Spagna, Damiano andrà alla Parigi-Nizza: è un appuntamento voluto con convizione dal corridore, lo staff tecnico della Lampre si è trovato concorde nel ritenere la gara transalpina adatta al programma di Damiano. Cunego sarà così per la prima volta al via dell'importante corsa francese”.

Saronni conclude dicendo: “L’invito alla Parigi-Nizza ci fa capire che l’Aso stima la nostra squadra e che probabilmente riceveremo la conferma per partecipare al Tour de France. Questo è un importante passo nella definizione dei programmi stagionali dei nostri corridori”.

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Diego Milan, un giovane talento spagnolo per l'Acqua&Sapone

Nuovo arrivo in casa Acqua&Sapone: si tratta del ventiduenne spagnolo Diego Milan. Seguito a lungo dalla Saunier Duval, Milan alla fine si è accordato con il team di Palmiro Masciarelli. Nella passata stagione Milan ha difeso i colori del team Continental Nicolas Mateos ed è considerato come uno degli astri nascenti del ciclismo spagnolo.

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Kairelis e Gobbi

Passione e volontà

Dal Giro della Provincia di Reggio Calabria le storie di Kairelis, "italituano" che per vincere scatta sperando che gli altri non abbiano voglia di riprenderlo, e di Gobbi, tornato in sella dopo un grave incidente

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Dainius Kairelis, 28 anni, professionista dal 2005

REGGIO CALABRIA, 14 febbraio 2008 - Il Giro della Provincia di Reggio Calabria, vinto da Daniele Pietropolli, ha regalato anche due belle storie. Queste.

KAIRELIS: IL PIACERE DELLA FATICA - Non può vincere in volata: non è un velocista. Non può staccarli in salita: non è uno scalatore. Il ragionamento di Dainius Kairelis è perfetto: per vincere, deve fare una follia. "Attaccare da lontano e poi sperare che succedano, insieme, due cose: la prima, avere abbastanza gambe per arrivare; la seconda, che tutti gli altri non abbiano le gambe, o la voglia, per venirmi a prendere". Al Giro della Provincia di Reggio Calabria il primo giorno ha attaccato, il secondo si è difeso, il terzo ha conquistato la maglia verde di leader nei gran premi della montagna. Ventotto anni, lituano, anzi "italituano", perché abita a Breganze e ha l’accento vicentino, fra la scuola fatta di banchi e lavagna e la scuola fatta di strada e due ruote, Kairelis ha scelto il ciclismo. "Fino a junior in Lituania, poi due anni in Belgio, quindi in Italia. Prima da dilettante, poi da professionista". Il suo trionfo risale ai tempi fra i dilettanti: Giro d’Italia 2003. "Il ciclismo è coraggio e fortuna, gambe e volontà. E’ anche il piacere di fare fatica. Io non ne posso più fare a meno". Marito di Neli (lituana, lavora come cameriera in un ristorante), papà di Deimantas (significa Diamante: è un bambino di due anni), Kairelis dell’Italia ama "il clima, la cucina e il mare", della Lituania rimpiange "i laghi, i boschi e gli amici". E ricorda i giorni in cui la Lituania si separò dall’Unione Sovietica: "Era il 1991. Tutti contenti a parlare di libertà e benessere". Non è andata proprio così. "Prima la gente aveva i soldi, ma nei negozi non c’era niente da comprare. Adesso nei negozi c’è tutto quello che si vuole comprare, ma la gente non ha più i soldi".

GOBBI: LA SECONDA VITA - Il 6 ottobre 2006, al Gran premio Beghelli: era più morto che vivo. Coma, quattro giorni, prima profondo, poi vigilato. Quando si risvegliò dal coma, entrò in un incubo: quello di non poter più essere un corridore. Ma, piano piano, le ossa si sono aggiustate (una scapola, un dito), la testa si è assestata, le visite di controllo e di idoneità sono state superate. E Michele Gobbi, 30 anni, vicentino, è tornato in sella. A pedalare, a sudare, a sperare. "Non ero un fuoriclasse prima dell’incidente, non spero di poterlo essere dopo - racconta -. Ero un "corridorino", da una vittoria l’anno, che si difendeva un po’ dappertutto. Tornare per combinare poco, non m’interessava. Tornare per essere quello di prima, sì. Ma non è stato facile. Perché bisognava trovare una squadra, e questo non è un periodo facile. E poi perché ero assalito da domande cui non trovavo risposte: per esempio, tutto questo ha un senso, e ne vale la pena, o mi sto prendendo in giro?". Finché Gobbi ci ha messo tutta la grinta e anche un po’ di rabbia, è stato ingaggiato da una squadra (la Preti Mangimi), e con il Giro della Provincia di Reggio Calabria è tornato alle corse. "Il primo giorno ho trovato anche una buona fuga, con altri due, finché sull’ultima salita, tra i miei compagni che scattavano e il gruppo che inseguiva, ho ceduto". Ma ha riattaccato il numero sulla schiena, ha respirato l’aria tesa della partenza e ha provato quella piacevole sensazione di sfinimento: "Il problema non era trovare un altro lavoro. Anzi, ne ho fatti alcuni saltuari, come il magazziniere. Ma mi dicevo: le cose non dovevano andare così. Adesso ho una nuova opportunità, diciamo una seconda vita. Ci provo per un anno, poi deciderò. Ma sarò io a decidere, non un ortopedico o un internista. E sia chiaro: lo faccio non per soldi, ma per amore". Della bici.

Gazzetta.it

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Varese 2008, saranno 260 i chilometri per i prof

A poco più di sei mesi dai Campionati del Mondo di ciclismo su strada Varese 2008, vanno delineandosi i dettagli relativi alle competizioni. A seguito dell’incontro tra UCI e Comitato Organizzatore tenutosi a fine gennaio, emergono interessanti novità in particolare sui chilometraggi delle gare. Gli élite uomini, considerando la difficoltà del tracciato, affronteranno 15 giri del circuito invece dei 16 previsti fino ad oggi. In tutto percorreranno 260 km.

L’Unione Ciclistica Internazionale ha dimostrato grande sensibilità nei confronti delle richieste del Comitato Organizzatore: per limitare i disagi alla viabilità, tutti i percorsi verranno chiusi integralmente soltanto negli orari delle competizioni, a partire da un’ora prima e sino al termine delle corse. Negli orari in cui sono previsti gli allenamenti sui percorsi, i corridori verranno accompagnati da staffette della polizia stradale.

Di seguito il programma di massima dei Campionati del Mondo di ciclismo Varese 2008:

Martedì 23 settembre

14.00 – 16.35 Prova a cronometro Under 23 (33,5 km)

Mercoledì 24 settembre

14.00 – 16.24 Prova a cronometro Elite Donne (25,1 km)

Giovedì 25 settembre

13.00 – 16.24 Prova a cronometro Elite Uomini (43,7 km)

Venerdì 26 settembre

12.15 – 16.45 Prova in linea Under 23 (10 giri, 173,5 km)

Sabato 27 settembre

13.00 – 16.45 Prova in linea Elite Donne (8 giri, 138,8 km)

Domenica 28 settembre

10.30 – 17.00 Prova in linea Elite Uomini (15 giri, 260,2 km)

Tuttobiciweb.it

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Trofeo Laigueglia: al via un cast "mondiale"

Nonostante la sua tradizione di prestigio come appuntamento-cardine nella fase iniziale di stagione e le significative risultanze delle ultime edizioni, è difficile ricordare un elenco degli iscritti così nutrito e prestigioso come quello di cui può fregiarsi il 45° Trofeo Laigueglia che tra una settimana - può esattamente sabato 23 febbraio - offrirà ai protagonisti del ciclismo internazionale il traguardo ambito di una classica con quasi mezzo secolo di storia.

Gli organizzatori hanno diffuso quest'oggi l'elenco delle 25 formazioni che hanno confermato la propria adesione, e c'è davvero di che rimanere ammirati per la qualità della partecipazione. Il numero uno spetta alla Tinkoff in virtù della presenza nelle sue file del vincitore dell'ultima edizione, il promettentissomo Mikail Ignatiev. Ma già notando la presenza di ben nove formazioni del Pro Tour, si ha la conferma di come questa edizione della classica della Riviera di Ponente sia avviata ad un sicuro successo. Pozzato, Cunego, Arvesen, Popovych, Grivko sono i primi nomi che balzano all'occhio, salvo poi notare come anche le formazioni "Continental" e "Professional" diano alla gara ligure un notevole valore aggiunto: nomi come Paolini, Sella, Simoni, Bertolini, Di Luca, Savoldelli, Soler, Gasparotto bastano per dare a questo appuntamento la caratura di una grande sfida.

Si correrà sul classico percorso di 183,3 km. La gara si ripropone in una data nel weekend, di sabato, e questo - insieme al valore dei protagonisti - dovrebbe rendere possibile una partecipazione di pubblico ancora più massiccia.

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Tour, la Rabobank ci sarà

Christian Prudhomme, direttore del Tour de France, ha ammesso che la sua organizzazione si è interrogata a lungo sull'opportunità di invitare alle corse della Aso la Rabobank: «Ci abbiamo pensato a lungo. Ma è stato l'asse Rasmussen - De Rooy a fare del male al Tour, non lo sponsor. Rasmussen e De Rooy sono stati licenziati dalla Rabobank che ha dimostrato di aver agito con energia e fermezza» ha detto Prudhomme al quotidiano belga La Dernière Heure.

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