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Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
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Doping: due anni di squalifica al colombiano Libardo Nino

Il ciclista colombiano Libardo Niño è stato squalificato per due anni dalla Commissione Disciplinare della Federciclismo colombiana per essere risultato positivo all'Epo in occasione dei Campionati Panamericani 2007.

Niño dovrà restare fermo fino al novembre del 2009 e gli è stata tolta la medaglia d'argento che aveva conquistato nella circostanza. Per Niño, che ha 38 anni, la squalifica equivale probabilmente alla chiusura della carriera.

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Anche Giuliana Salce deferita: chiesto un anno

Nuovi deferimenti in blocco da parte della procura antidoping del Coni nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Oil for drug'. Si tratta degli ex ciclisti amatoriali Riccardo Stefano Barotti, Alessandro Barotti, Mauro Balestri, Maurizio Balestri e Giuliana Salce, tutti deferiti al Giudice di ultima istanza in materia di doping del Coni (Gui). Per i primi quattro, si legge in una nota, la procura ha chiesto l'inibizione a vita a rivestire cariche o incarichi in seno al Coni o alle federazioni, a frequentare impianti e spazi sportivi e prendere parte a manifestazioni o eventi organizzati dagli enti sportivi citati. Per la Salce, in passato marciatrice professionista e oro ai Mondiali indoor del 1984, la richiesta è di un anno di inibizione.

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Camilleri: "La bici

non morirà mai"

Intervista al romanziere siciliano: il Giro d'Italia gli renderà omaggio nella 2ª tappa. "Il ciclismo è uno straordinario momento di socialità. Mi piaceva ascoltare il Giro alla radio. Ho seguito Binda, Coppi e Bartali. Ma mi sono fermato a Pantani”

camilleri--346x212.jpg

Andrea Camilleri, 82 anni. Afp

ROMA, 23 febbraio 2008 - Serradifalco-Porto Empedocle, 55 chilometri. A leggerla così potrebbe essere pure una cronometro del Giro, di quelle belle toste. Ma Andrea Camilleri era l’unico corridore, lo sforzo merita questa parola, della storia in quella fetta di Sicilia che percorse all’indomani dello sbarco degli americani, da sfollato, nel luglio del 1943, per raggiungere il padre, a casa. Ora quel ricordo è un tenero risalire le strade della memoria, fino a quella bici, marca Montante, a cui è rimasto legato fino al punto di scriverci un libro, in uscita in primavera con Sellerio. La volata di Calò” sarà un itinerario familiare che dal signor Calogero porta fino a suo nipote Antonello, industriale pieno di ottimismo e di amore della sua Sicilia, nonché amico fedele dello scrittore che guida da anni le classifiche in libreria.

Si fermò mai in quei 55 chilometri?

"Ero troppo ansioso, uscivo in continuazione fuori strada, strada riempita dai mezzi degli americani che procedevano in direzione contraria alla mia, e poi tornavo a pedalare. Mi fermai solo una volta”.

Perché?

"Vidi due carri armati sventrati e bruciati da cui si vedeva il corpo di un soldato morto che dalla giacca stava perdendo un mazzo di lettere. Lo raccolsi con il proposito di consegnare le lettere alla famiglia”.

E lo fece?

"No. Parlavano di un tradimento coniugale. Non era il caso. Le conservo tuttora”.

Per il presidente Napolitano, la sua è la "bici della libertà”. Oggi la Montante ne ha voluto riprodurre alcuni esemplari. Lei se l’aspettava che la bici, data mille volte per spacciata nella civiltà dei motori e della rivoluzione tecnologica, riuscisse a resistere?

"Ma la bici non morirà mai. Anzi, in tempi di crisi petrolifera diventerà sempre più importante. La bici è un prolungamento dell’uomo, è molto più di una macchina. A Roma l’ho ritrovata anch’io”.

Abita in Prati, vicino alla pista ciclabile. Però arrivarci...

"Sono poco coraggioso e ho smesso, ma mia moglie continua ad andarci, piena di pacchi...”.

Intanto grazie al Giro d’Italia, torna nella sua Sicilia, quella della "bici della libertà”, e la seconda tappa sarà dedicata proprio al suo viaggio. Ritornerà su quelle strade per il Giro?

"Spero proprio di sì. E poi maggio è un mese bellissimo”.

Segue il ciclismo?

"Il ciclismo è uno straordinario momento di socialità. Mi piaceva ascoltare il Giro alla radio. Ho seguito Binda, Coppi e Bartali. Ma mi sono fermato a Pantani”.

C’era pure lui l’ultima volta che il Giro prese il via dalla Sicilia, era l’anno di Madonna di Campiglio.

"Se tu sei dopato e infrangi le regole devi essere punito. Ma se tu non sei dopato e qualcuno dimostra che sei dopato il discorso cambia”.

Non crede a un Pantani dopato?

"No. Parlo da romanziere dopo aver visto la sua disperazione. Poi la sua storia diventa quella di un uomo alla deriva. Ma quella è già un’altra storia”.

Perché nei suoi libri lo sport non c’è? Montalbano nuota, ma di pallone non ne vuole sapere. Non ci scrive un romanzo, però dia un consiglio al calcio.

"Deve far tornare la gente allo stadio. La violenza casalinga dei tempi di mio padre, dirigente dell’Empedoclina degli anni ’30, è diventata una violenza armata. Mio nipote è un grande appassionato. L’accompagnerei volentieri alla partita, però andare allo stadio mi fa paura”.

Ha un suo giocatore preferito?

"Mi fa una grande simpatia Totti. Un uomo estremamente generoso anche nella sua vita privata. Mi piace questa maschera che gli hanno costruito di "mezzo stupido" e il suo modo di stare al gioco”.

A proposito di partite, in quella elettorale arriva il fair play.

"Speriamo che duri così, che non ritornino gli insulti”.

Già scelto?

"Sì, le mie preferenze sono a sinistra”.

Sinistra o centrosinistra?

"Voterò Partito Democratico anche se non ho aderito come mi aveva chiesto Veltroni”.

E in America Clinton o Obama?

"Il nome di Clinton ha rappresentato per l’America un buon presidente, ma penso che la novità è troppo importante: Obama”.

Torniamo a casa e a quel Giro che sarà anche un po’ suo. Esprima un desiderio.

"Vorrei che tornasse la maglia nera per l’ultimo in classifica”.

La maglia no, il numero sì. Almeno per metà è stato accontentato.

Gazzetta.it

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«Aiuto! C'è un'ispettrice antidoping nelle docce...»

Siamo alla farsa... E allora vien da dire che se fosse ancora in auge oggi il Pierno-Alvaro Vitaali non andrebbe più a caccia di professoresse o compagne di liceo, ma si darebbe al ciclismo.

La vicenda boccaccesca è accaduta al termine della quarta tappa del Giro della California. Una ispettrice dell'Agenzia Antidoping Americana, incaricata di sottoporre ad un controllo a sorpresa il belga Hulsmans della Quick Step, lo ha seguito fin nelle docce, proprio quando tutta la squadra si stava lavando al termine della corsa. « Non è normale! Le abbiamo chiesto di uscire, ma lei ha decisamente rifiutato. Cosa pensava, che sarei forse scappato dalla finestra?» ha commentato esterrefatto Hulsmans al quotidiano Het Nieuwsblad.

Tuttobiciweb.it

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Presentate alla Bit le tappe bergamasche del Giro

Turismo e Giro d'Italia, un binomio inscindibile. Questo il tema della presentazione di questa mattina che Promoeventi Sport ha organizzato in occasione della BIT di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo, per sottolineare una volta di più, la valenza turistica nell'ospitare una tappa del Giro d'Italia. Se poi le tappe son due, il risultato è ancor più grande.

A illustrare le tappe bergamasche del prossimo "giro" (il 30 maggio la Legnano - Presolana Monte Pora di 228 km e il giorno successivo con la penultima tappa, la Rovetta - Tirano di 224 km) il numero uno di Promoeventi Sport, Giovanni Bettineschi: "Dopo il successo del 2004 e dello scorso anno" ha dichiarato Bettineschi "siamo pronti per accogliere nuovamente la carovana rosa e vogliamo cogliere questa opportunità per valorizzare il comprensorio dell'alta Val Seriana e in particolare per l'area intorno alla Presolana".

Gli hanno fatto eco due amministratori locali, l'assessore alla cultura del Comune di Castione della Presolana, Sergio Rossi, e il sindaco di Rovetta, Mauro Marinoni: entrambi hanno sottolineato la vicinanza e il sostegno dei rispettivi enti pubblici.

Attesa la presenza di Paolo Savoldelli e Ivan Gotti, ma le due maglie rosa hanno dovuto declinare l'invito: il primo per impegni con la

propria formazione, il Team LPR, mentre il camoscio di Zogno, bloccato a letto influenzato. E' toccato a Giuseppe Guerini e Paolo Lanfranchi illustrare dal punto di vista tecnico le due tappe di montagna. "Nella

prima parte del tracciato della Legnano - Presolana Monte Pora, tutta pianeggiante" ha detto Lanfranchi "un piccolo gruppo di outsider potrebbe andare in fuga, ma tutto si deciderà sulle salite del Vivione prima e della Presolana poi". Ma attenzione perché anche la salita finale al Monte Pora potrebbe riservare qualche sorpresa, aggiungiamo noi. "La Rovetta Tirano è la penultima tappa del Giro" ha ricordato Beppe Guerini "e sulle salite del Gavia, Mortirolo e Aprica, quando le gambe saranno a pezzi, ne vedremo delle belle".

Abbandonata l'attività professionistica i due bergamaschi sono rimasti nel "giro" del Giro 2008. Infatti fanno parte del comitato tappa di Promoeventi Sport: Lanfranchi come referente per la zona d'arrivo al Monte Pora, mentre Turbo Guerini sarà resposnabile della messa in sicurezza della discesa del Vivione.

A chiudere la serie di interventi Fabio Belingheri, responsabile marketing di Promoeventi Sport che ha illustrato le numerose iniziative a corollario dell'arrivo del Giro in bergamasca, tra cui la raccolta di fondi per l'acquisto di un'autoambulanza.

Tuttobiciweb.it

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C'è una frana: cambia il percorso della Sanremo?

Potrebbe cambiare il percorso della Milano-Sanremo: come scrive Il Secolo XIX, infatti, c'è una frana a Noli che difficilmente potrà essere rimossa dalla sede stradale (che avrebbe poi bisogno di un lungo intervento per garantire la sicurezza dei corridori) e quindi gli organizzatori potrebbero essere costretti ad inserire una variante sul percorso. La soluzione individuata sarebbe la seguente: la corsa potrebbe lasciare l'Aurelia a Spotorno, affrontare l'ascesa de Le Manie seguita da una discesa piuttosto tecnica (che ricorda quella del Monte Beigua) per rientrare sulla stalale Aurelia nel comune di Finale Ligure.

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Der Spiegel: se non collabora, Sinkewitz rischia la prigione

La notizia, da confermare, è comunque destinata a far rumore: secondo quanto scrive il periodico tedesco Der Spiegel, il corridore Sinkewitz, squalificato per un anno dopo essere risultato positivo ad un controllo a sorpresa del giugno scorso, rischia una condanna ad un anno di carcere se continuerà a tacere i nomi dei suoi ex compagni di squadraa che hanno fatto ricorso a pratiche dopanti.

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Domani si corre l'Haut Var

Il Tour de l'Haut Var piace agli italiani: otto i successi nelle ultime tredici edizioni. E

domani, sui 197,3 chilometri del percorso, cercheranno di proseguire la tradizione. Non ci saranno Filippo Pozzato, vincitore

lo scorso anno, e Leonardo Bertagnolli, che vinse nel 2006. Sul rettilineo di Draguignan, probabilmente, arrivera' un gruppo

ridotto di corridori che si giochera' in volata la vittoria finale. In una delle fughe si vorra' infilare lo spagnolo Alejandro Valverde

(Caisse d'Epargne) a cui si potrebbero accodare il velocista norvegese Thor Hushovd (Credit Agricole) e il giovane talento

tedesco Linus Gerdemann. Il corridore del Team High Road si mise in mostra lo scorso anno al Tour de France con una lunga

azione solitaria che lo porto' in maglia gialla (settima tappa, da Bourg-en-Bresse a Le Grand Bornand di 197,5 km). A

guidare la Gerolsteiner ci sara' Davide Rebellin, vincitore nel 1999. "La condizione e' a buon punto, non sono ancora al cento

per cento, ma cerchero' di far risultato- ha spiegato il vincitore della Freccia Vallone all'agenzia Dire- Il percorso mi piace, e'

molto selettivo, e' una delle corse piu' dure di inizio stagione. La vittoria? Se saro' li' non mi tirero' indietro, se la corsa si

mette come si deve posso lottare". I principali italiani in gara saranno Rinaldo Nocentini ( nella foto, Ag2r-La Mondiale), Pietro

Caucchioli (Credit Agricole), Valerio Agnoli (Liquigas), Salvatore Commesso con la Preti Mangimi-Prima Stufe e un'altra

squadra italiana, la Ceramica Flaminia.

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Donne: Mattis a segno in Coppa del Mondo

La statunitense Katheryn Mattis ha vinto la Geelong World Cup, prova di Coppa del mondo femminile disputatasi in Australia. Mattis ha battuto allo sprint la compagna di fuga, l'australiana Emma Rickards, mentre il gruppo è giunto con un ritardo di 18 secondi.

Ordine d'arrivo

1 Katheryn Mattis (USA) Webcor Builders Cycling Team 3.04.46

2 Emma Rickards (Aus) Cervelo Lifeforce Pro Cycling Team

3 Ina Teutenberg (Ger) Team High Road 1.08

4 Rochelle Gilmore (Aus) Menikini Selle Italia

5 Regina Schleicher (Ger) Equipe Nürnberger Versicherung

6 Suzanne De Goede (Ned) Equipe Nürnberger Versicherung

7 Tiffany Cromwell (Aus) Australian National Team

8 Charlotte Becker (Ger) Equipe Nürnberger Versicherung

9 Gina Grain (Can) Webcor Builders Cycling Team

10 Sarah Düster (Ger) Cervelo-Lifeforce Pro Cycling Team

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Franke attacca ancora l'ex T-Mobile, Mazzoleni e Guerini

Il professorWerner Franke, massimo esperto tedesco nella lotta al doping, ha sporto querela contro Andreas Klöden, Michael Rogers e contro altri quattro ex corridori della T-Mobile (Matthias Kessler, gl italiani Eddy Mazzoleni e Giuseppe Guerini e l'ucraino Serhiy Honchar): l'accusa è di aver fatto ricorso al doping sanguigno. «Sono convinto che tra cinque e sette corridori della T-Mobile abbiamo proceduto ad operazioni di doping alla vigilia del Tour de France 2006 e lo hanno fatto all'Università di Friburgo» ha spiegato Franke. In particolare va ricordato che in Germania il tribunale competente è obbligato a indagare su tutte le denunce che vengono presentate.

Querelato anche Olaf Ludwig, ai tempi team manager della squadra, in qualità di "persona informata diabolica".

Nel dettaglio, visto che in Germania non è previsto il reato di doping, Franke accusa i corridori e i tecnici di "aver ingannato il proprio datore di lavoro", raggirandolo con pratiche illecite.

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Il GUI conferma i due anni di stop a Marco Fertonani

Il Giudice di Ultima Istanza in materia di doping del Coni ha confermato i due anni di squalifica inflitti al ciclista Marco Fertonani. Lo rende noto il Coni in una nota, precisando che la squalifica del corridore ha decorrenza dalla data del prelievo che il 17 febbraio 2007 rivelò una positività al testosterone nel corso del Giro del Mediterraneo. Fertonani, trovato positivo con la maglia del team Caisse d'Epargne, aveva presentato appello alla federciclismo adducendo l'esito del test ad un errore di laboratorio.

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Uci-Aso-squadre: la rottura è vicina?

Più di una volta lo avevamo sottolineato: la pace firmata a Treviso tra le parti in lotta ai vertici del ciclismo era solo fittzia, non sostenuta da fatti concreti.

E da fonti molto attendibili tuttobiciweb.it è venuto a conoscenza del fatto che la situazione sarebbe sul punto di... esplodere. La Aso avrebbe chiesto ufficialmente alla Federazione Francese di organizzare le sue corse in qualità di ente privato sottoposto alla sola legge francese, tanto in tema di sport quanto in tema di doping. E la FFC avrebbe concesso la propia autorizzazione.

Il fatto non è tollerabile, evidentemente, da parte dell'Uci che pare stia pensando di vietare alle squadre di partecipare alla Parigi-Nizza, in programma dal 9 marzo, pensa severe punizioni. Nelle prossime ore ne sapremo di più, ma la rottura ormai è tremendamente vicina.

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Vandenbroucke diventa un problema per la Mitsubishi?

Aldilà dei guai fisici che gli hanno impedito di fare il suo esordio in corsa, Frank Vandenboucke rischia di diventare un problema per la Mitsubishi-Jartazi. Patrick Stallaert, manager della squadra estone di matrice belga, ha dichiarato agli organi di stampa olandesi di aver appreso da fonti Uci che la sua squadra potrebbe non ottenere l'ammissione al gruppo "wild card" a causa della presenza di Frank Vandenbroucke nelle sue fila. «Non ho conferme dirette al momento, ma la situazione è difficile. Se fosse vero, mi parrebbe davvero incredibile. E sarebbe l'ennesima dimostrazione che l'Uci vuol uccidere il ciclismo».

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La Csf Navigare è pronta per le prossime sfide

Archiviato il podio conquistato sabato al Trofeo Laigueglia con Maximiliano Richeze, la CSF Group-Navigare si presenta al via delle prime corse del calendario di RCS Sport - che avranno l'appuntamento clou nella Milano-Sanremo del 22 marzo - con un mix tra gli atleti che hanno disputato il Tour de Langkawi e quelli che hanno esordito nelle corse italiane.

Emanuele Sella e Maximiliano Richeze saranno sicuramente gli esponenti di maggior spicco, anche se ci si aspettano buone conferme da Filippo Savini, reduce dal primo successo in carriera in Malesia; la squadra, inoltre, potrà contare sull'esperienza del rientrante Baliani.

Intanto giunge conferma dalla Turchia - paese nel quale la CSF Inox Group ha importanti relazioni commerciali - della partecipazione della CSF Group-Navigare al prossimo Presidential Cycling Tour of Turkey, corsa a tappe di categoria 2.1 che si svolgerà dal 13 al 20 aprile ed andrà a coprire il vuoto lasciato in calendario dalla cancellazione della Lotto Rundfahrt, gara tedesca non più presente nel calendario UCI.

Eroica - 8 marzo - 1.1

Emanuele Sella, Fortunato Baliani, Luis Felipe Laverde Jiménez, Matteo Priamo, Maximiliano Richeze, Francesco Tomei, Tiziano Dall'Antonia, Filippo Savini

D.S.: Roberto Reverberi, Fabiano Fontanelli

Tirreno-Adriatico - 12-18 marzo - 2.HC

Emanuele Sella, Fortunato Baliani, Luis Felipe Laverde Jiménez, Matteo Priamo, Maximiliano Richeze, Francesco Tomei, Tiziano Dall'Antonia, Filippo Savini

D.S.: Roberto Reverberi, Fabiano Fontanelli

Milano-Sanremo - 22 marzo - *

Emanuele Sella, Fortunato Baliani, Luis Felipe Laverde Jiménez, Matteo Priamo, Maximiliano Richeze, Francesco Tomei, Tiziano Dall'Antonia, Filippo Savini

D.S.: Roberto Reverberi, Fabiano Fontanelli

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Pista: Fiorenzuola riabbraccia Perez e Curuchet

Sarà una Sei Giorni delle Rose Internazionale a ritmo di tango: dalla pista da ballo a quella in cemento. Tornano infatti al velodromo di Fiorenzuola, dal 7 al 12 luglio, i campioni argentini Juan Esteban Curuchet e Walter Perez. La coppia argentina l’anno scorso si piazzò al secondo posto nella 6 giorni piacentina con indosso la maglia della Casamercato, mentre nel 2005 si classificò in terza posizione e nel 2003 Curuchet conquistò il primo posto in coppia con Giovanni Lombardi, suo attuale commissario tecnico.

Per Curuchet il 2008 sarà l’ultimo anno di una lunga e prestigiosa carriera, e Fiorenzuola lo onorerà come merita un campione del suo calibro

Nato il 4 febbraio del 1965 a Mar del Plata e fratello di Gabriel, ex corridore (ha corso anche a Fiorenzuola) e attuale presidente della Federciclo argentina, Juan Curuchet ha vinto nel 2004 il campionato del mondo dell’americana; ha messo al collo tre medaglie d’argento (americana 1995, corsa a punti 2001 e 2002) e otto di bronzo fra americana e corsa a punti ai mondiali. In carriera ha vinto quattro 6 giorni.

Walter Perez è nato il 31 gennaio del 1975, vanta un campionato mondiale dell’americana, vinto nel 2004 in coppia con Curuchet e tre bronzi (2003, 2006 nell’americana e nel 2004 nello scratch). Nella prossima edizione della 6 Giorni delle Rose, i due argentini si collocano di diritto nel lotto dei favoriti.

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La Liquigas pronta per la Vuelta Valenciana

La formazione verdeblu si accinge a partire per la Spagna dove disputerà la Vuelta Comunidad Valenciana, breve corsa composta da cinque tappe che partirà martedì 26 febbraio da Sagunto per concludersi sabato 1 marzo a Valencia. Il percorso si prospetta piuttosto agevole e molteplici saranno le occasioni per i velocisti. Per la Liquigas al via Francesco Chicchi e Claudio Corioni, entrambi a caccia del primo successo stagionale, senza dimenticare Filippo Pozzato, pronto ad approfittare di un’eventuale buona occasione.

La squadra sarà completata da Maciej Bodnar, Vincenzo Nibali, Roman Kreuziger, Vladimir Miholjevic e Guido Trenti. Direttore sportivo: Stefano Zanatta.

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Basso in India

tra i bimbi di strada

Il varesino, squalificato fino al 24 ottobre, sostiene le adozioni a distanza con Intervita: "Non possiamo abbandonarli. Temevo quello che avrei potuto vedere, ma la realtà supera ogni immaginazione"

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Ivan Basso, 30 anni, insieme ai bambini di Pune. Bettini

PUNE (India), 26 febbraio 2008 - Pallavi è un’anima stretta in una maglietta bianca con la scritta "lucky" (fortunata), la gonna a scacchi e le ciabattine rosa. I suoi sette anni sembrano riassunti nei capelli neri a caschetto, tenuti su con una forcina, nelle gambe secche e livide, negli occhi profondi, lontani, irraggiungibili. Torna dal doposcuola. A piedi. Ad aspettarla c’è una piccola folla di bambini e vicini, più un uomo bianco, che con un sorriso cerca di nascondere l’imbarazzo, alto anche se si chiama Basso. Ivan Basso. Pallavi lo conosce, sa chi è: non il campione di ciclismo squalificato per l’Operacion Puerto fino al 24 ottobre, ma un campione di umanità. Perché è lui che, attraverso lei (e attraverso l’organizzazione Intervita), sostiene la sua piccola comunità.

CATAPECCHIA - Basso non ha resistito alla tentazione: prima quella di conoscerla, non più solo in fotografia ma dal vero, dal vivo, di persona; poi quella di portarle un regalo, e il primo pensiero è stato una bicicletta. L’ha acquistata un’oretta prima, in un emporio battezzato Saibaba: una bici per Pallavi, già che ci siamo una anche per la sorellina, già che ci siamo altre quattro per altri quattro bambini sostenuti da Intervita, già che ci siamo a questo punto Basso è stato stoppato altrimenti avrebbe riempito di bici l’intero "slum", quella catena di catapecchie, baracche, capanne dove sopravvivono i poveri di Pune e dell’India. Perché Pallavi abita in una catapecchia: una stanza con una porta e una finestra, un letto e un tavolo, senza il bagno però con la tv. E sono in sei: i due genitori e i quattro figli. In — a occhio — 16 metri quadrati.

MUCCHE - Vento caldo, sole implacabile, mosche eccitate. Un pozzo. Terra, o quello che si deposita nei secoli dei secoli - polvere, arbusti, avanzi, cenere — e poi si sbriciola, si frantuma, si setaccia, si ricicla, si deposita fino alla sfinimento, all’esaurimento, al calpestamento. In fondo, è una festa. Che Basso sarebbe venuto, si sapeva. Che avrebbe portato una bici, anzi due, anzi sei, no. I grandi sono vestiti a festa: le donne in sari, gli uomini con camicie gialle e colletti aperti ad alettoni, i piccoli in abitucci e vestitini ereditati, tramandati, consumati. Poi mucche sante, capre famigliari, gatti stremati, tutti pelle e ossa, tranne i cani, che sono zingari, nomadi, autarchici e autonomi, ma atletici. "Mi sono avvicinato a Intervita da tempo — racconta Basso —, ma recente è l’idea di diventarne testimone. Adesso ho più tempo. Mi serve per conoscere il mondo, non per pulirmi da colpe. Semmai mi aiuta a purificare la mia coscienza di uomo, non di corridore. Mi commuove, mi colpisce, mi arricchisce: dentro. E quando tornerò a fare il mio lavoro, raddoppierò il mio aiuto". Ormai, per lui, è una missione.

STRADA - Solo ieri: prima la visita a una scuola per 650 bambini fra asilo ed elementari, poi a una scuola non formale per una trentina di bambini di strada, quindi a un centro dove si assistono 88 bambini e ragazzi con paralisi celebrale, tutto ideato e gestito da Intervita contando principalmente sulla raccolta fondi in Italia (per aiutare Intervita nei progetti in India e nel sud del mondo: sito Internet www.intervita.it o numero verde 848.883388). Infine l’incontro con Pallavi. "Temevo quello che avrei visto — confida Basso — ma la realtà ha superato qualsiasi immaginazione. La loro è una vita nata male, in salita, senza futuro. Ma dai bambini non si finisce mai di imparare. E nei loro occhi, nel loro sorriso, nei loro giochi fatti con il nulla nasce la speranza. Non possiamo abbandonarli. Soprattutto i bambini di strada". Ed è sul loro recupero che Intervita moltiplica i suoi sforzi, a Nashik.

NIENTE - Tre giorni a respirare l’altra faccia del mondo, più andata e ritorno: il viaggio in India di Basso si concluderà a casa davanti ai figli, Domitilla, 5 anni, e Santiago, uno e mezzo. "Dirò che stavolta i regali li ho lasciati là, a bambini che potrebbero essere loro fratelli e sorelle, ma che per un destino ingiusto non hanno mai avuto niente".

Gazzetta.it

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L'Uci attacca: Parigi-Nizza fuori da ogni regola. E minaccia...

Il guanto di sfida è lanciato, la resa dei conti vicina e, a quanto pare, inevitabile.

Aso, società organizzatrice del Tour e di molte altre corse, ha chiesto ufficialmente alla Federazione Francese di Ciclismo di poter organizzare le sue gare in qualità di ente privato che risponde alle leggi francesi. E la FFC ha accolto la richiesta, a cominciare dalal Parigi-Nizza che scatta il 9 marzo.

La risposta dell'uci non si è fatta attendere: ieri a tutte le squadre invitate alla Parigi-Nizza, alla Astana (ProTour) e a tutte le altre squadre Professional è giunta una lettera firmata da Pat McQuadi nella quale si denuncia l'illegittimità della scelta di Aso, che di fatto la pone al di fuori di ogni regola della Federazione Internazionale, in contrasto - si legge nella lettera dell'Uci - con l'ordinamento olimpico.

McQuaid invita quindi le squadre a non partecipare alla Parigi-Nizza, pena inevitabili e pesantissime sanzioni.

Tuttobiciweb.it

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Torna l'appuntamento con la 100 km Virgiliana

Torna il grande ciclismo sulle strade della provincia di Mantova: domenica 6 aprile si svolgerà infatti la seconda edizione della 100 KM VIRGILIANA - Fondo e Medio fondo della provincia di Mantova. Si tratta di una manifestazione cicloturistica con classifica a squadre e cronometraggio.

Due i percorsi: medio fondo (giro lungo) km 110 Fondo (giro corto) km 70.

La quota di iscrizione è di € 15 entro il 24/3/2008 ed € 20 dal 25/03 al 5/04/2008. I versamenti sono da effettuare con bonifico bancario a favore di A.S.D. San Giorgio 90 e/o con conto corrente postale

C/c 000087342671 o presso BAM filiale di San Giorgio IBAN IT96X0502458060000007598171

Il ritrovo si aprirà alle ore 7:00 al campo canoa di Mantova per tutti i partecipanti.

Regolamento, programma e moduli di

iscrizione sono riportati sui seguenti siti:

www.sangiorgio90.it ,

www.uispmantova.it

www.winningtime.com

per informazioni

tel. 0376 263436

Tuttobiciweb.it

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L'Uci attacca: Parigi-Nizza fuori da ogni regola. E minaccia...

Il guanto di sfida è lanciato, la resa dei conti vicina e, a quanto pare, inevitabile.

Aso, società organizzatrice del Tour e di molte altre corse, ha chiesto ufficialmente alla Federazione Francese di Ciclismo di poter organizzare le sue gare in qualità di ente privato che risponde alle leggi francesi. E la FFC ha accolto la richiesta, a cominciare dalal Parigi-Nizza che scatta il 9 marzo.

La risposta dell'uci non si è fatta attendere: ieri a tutte le squadre invitate alla Parigi-Nizza, alla Astana (ProTour) e a tutte le altre squadre Professional è giunta una lettera firmata da Pat McQuadi nella quale si denuncia l'illegittimità della scelta di Aso, che di fatto la pone al di fuori di ogni regola della Federazione Internazionale, in contrasto - si legge nella lettera dell'Uci - con l'ordinamento olimpico.

McQuaid invita quindi le squadre a non partecipare alla Parigi-Nizza, pena inevitabili e pesantissime sanzioni.

Tuttobiciweb.it

Spero che la biocottino...

C'è troppa anarchia in questo ciclismo, servono delle regole, anche se magari sono regole sbagliate...

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L'Uci attacca: Parigi-Nizza fuori da ogni regola. E minaccia...

Il guanto di sfida è lanciato, la resa dei conti vicina e, a quanto pare, inevitabile.

Aso, società organizzatrice del Tour e di molte altre corse, ha chiesto ufficialmente alla Federazione Francese di Ciclismo di poter organizzare le sue gare in qualità di ente privato che risponde alle leggi francesi. E la FFC ha accolto la richiesta, a cominciare dalal Parigi-Nizza che scatta il 9 marzo.

La risposta dell'uci non si è fatta attendere: ieri a tutte le squadre invitate alla Parigi-Nizza, alla Astana (ProTour) e a tutte le altre squadre Professional è giunta una lettera firmata da Pat McQuadi nella quale si denuncia l'illegittimità della scelta di Aso, che di fatto la pone al di fuori di ogni regola della Federazione Internazionale, in contrasto - si legge nella lettera dell'Uci - con l'ordinamento olimpico.

McQuaid invita quindi le squadre a non partecipare alla Parigi-Nizza, pena inevitabili e pesantissime sanzioni.

Tuttobiciweb.it

Non può fare così Pat McQuaid.

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L'Uci attacca: Parigi-Nizza fuori da ogni regola. E minaccia...

Il guanto di sfida è lanciato, la resa dei conti vicina e, a quanto pare, inevitabile.

Aso, società organizzatrice del Tour e di molte altre corse, ha chiesto ufficialmente alla Federazione Francese di Ciclismo di poter organizzare le sue gare in qualità di ente privato che risponde alle leggi francesi. E la FFC ha accolto la richiesta, a cominciare dalal Parigi-Nizza che scatta il 9 marzo.

La risposta dell'uci non si è fatta attendere: ieri a tutte le squadre invitate alla Parigi-Nizza, alla Astana (ProTour) e a tutte le altre squadre Professional è giunta una lettera firmata da Pat McQuadi nella quale si denuncia l'illegittimità della scelta di Aso, che di fatto la pone al di fuori di ogni regola della Federazione Internazionale, in contrasto - si legge nella lettera dell'Uci - con l'ordinamento olimpico.

McQuaid invita quindi le squadre a non partecipare alla Parigi-Nizza, pena inevitabili e pesantissime sanzioni.

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Non può fare così Pat McQuaid.

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Boyer: squadre pronte a prendere una decisione comune

Eric Boyer, presidente dell’’associazione dei gruppi sportivi (AIGCP), ha iniziato a contattare le squadre invitate alla Paris-Nice riguardo al conflitto scoppiato fra UCI e ASO che rischia di far saltare il banco. «Al momento sto raccogliendo i pareri delle squadre per arrivare a proporre un’unica mozione. Subito dopo chiederò un incontro con Pat McQuaid: la nostra decisione condizionerà il corso dell’intera stagione».

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BTicino entrà nella squadra di Varese 2008

La BTicino, storica azienda varesina con sede in viale Borri, ora proprietà del gruppo francese Legrand, entrerà a far parte della compagine di sponsor che sostiene il mondiale di ciclismo.

Una scelta importante, che verrà approfondita meglio in una conferenza stampa già prevista per mercoledì prossimo nella sede di Varese2008 all'ippodromo de Le Bettole.

Il ruolo di BTicino sarà quello di "supporting sponsor", una collaborazione minore rispetto a quello dei grandi marchi Mapei e Whirlpool (i cosiddetti "main sponsor") ma che consente comunque di ottenere una serie di soluzioni interessanti. Si va dall'assegnazione di una parte dell'area "Hospitality" che può essere usata per invitare clienti e pubblicizzare prodotti, ad alcune iniziative legate al ristorante panoramico e altro ancora.

La società di viale Borri è la prima a scegliere questo pacchetto di sponsorizzazione; finora infatti nella compagine dei "supporting" erano entrate quelle aziente che con Varese2008 hanno un rapporto diretto per i servizi offerti.

Intanto continuano i contatti con altre importanti realtà in predicato di entrare nella compagine dei sostenitori del Mondiale.

È in dirittura d'arrivo per esempio l'accordo con Sea che consentirà di propagandare l'evento iridato agli aeroporti di Linate e Malpensa attraverso una serie di iniziative.

Settimana prossima è invece previsto un incontro forse decisivo tra i vertici della Varese2008 e la Regione Lombardia. Al vaglio potrebbe esserci la sponsorizzazione dell'impianto de Le Bettole nel periodo mondiale, quando cioè l'ippodromo assumerà il nome di Cycling Stadium abbinato a quello di uno sponsor. Se anche la Regione scegliesse di non legare il proprio nome all'arena, dovrebbe comunque siglare un accordo di sponsorizzazione con altri termini.

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Oil for Drug: Gibilisco al Tas il 3 aprile

Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (Tas) ha fissato per giovedì 3 aprile alle 9.30 l'udienza relativa al caso di Giuseppe Gibilisco, squalificato per due anni dalla Commissione d'appello della Federatletica per il coinvolgimento nell'inchiesta sul doping denominata 'Oil for drug' e, in particolare, per "uso o tentato uso" di sostanze o metodi proibiti. Gibilisco ha chiesto la revisione della sentenza. Il presidente del collegio giudicante sarà lo spagnolo José Juan Pintò mentre i due membri saranno lo svizzero Michele Bernasconi, designato dall'atleta, e il tedesco Dirk Reiner Martens, scelto dalla procura antidoping del Coni.

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L'Amore&Vita McDonald's si fa addirittura in tre

Ci sono importanti appuntamenti alle porte per il team Amore & Vita – McDonald’s. Nei prossimi giorni, infatti, una compagine diretta da Pierino Gavazzi e capitanata da Ivan Quaranta partirà per la Costa d’Avorio, dove è in programma la prima edizione del Tour di questa nazione: una corsa estremamente affascinante ed importante, facente parte del circuito UCI African Tour (punteggio 2.1). Al via ci saranno tante squadre professional molto quotate oltre a ben cinque Team Pro Tour. Una manifestazione che si appresta ad essere un vero e proprio evento e a cui Amore & Vita – McDonald’s punterà particolarmente.

«Ci saranno molti arrivi in volata - spiega il team manager Cristian Fanini - e noi cercheremo di imporci con Quaranta almeno in uno di questi. Punteremo comunque anche a fare bene nella classifica generale, visto che abbiamo due uomini molto forti come Miguel Martinez e Michael Stevenson che in questo momento stanno dimostrando un periodo di forma eccezionale (come dimostrato domenica in Francia alla classica Tour de l’Alto Var e al Trofeo Laigueglia, ndr). Ci manca la vittoria, ci siamo andati molto vicini in più occasioni, sono sicuro che presto, spero proprio in uno dei prossimi due appuntamenti in calendario, festeggeremo il primo successo di questo 2008».

Per affiancare gli uomini appena menzionati Gavazzi ha selezionato il canadese Phil Cortes (eroe di giornata al Tour de l’Alto Var con una fuga di oltre 100 km) e gli italiani Gasparre e Fois. Per quest’ultimo è dura ritrovare il ritmo giusto dopo 5 anni di lontananza dal professionismo e aver ripreso a correre “pulito”

«Per noi è importante averlo tolto dalla strada e averlo reinserito in una vita corretta. Spero che non abbia fretta di rincorrere risultati e business perché rischierebbe di rifare errori che ha già fatto in passato. Questo è già successo ad altri atleti da noi rilanciati e che, dopo aver ripreso confidenza con la fatica nel nostro team hanno ottenuto grandi risultati in squadre di categoria superiore» commenta patron Ivano Fanini.

Nello stesso periodo, altri atleti correranno il Giro dell’Istria. Sull’ammiraglia ci sarà Maurizio Giorgini e anche questa selezione sembra pronta per dare battaglia e raccogliere qualche bella soddisfazione. Il danese Soren Nissen, già quarto nella classifica generale del Giro di Reggio Calabria, punterà alla classifica generale, mentre lo sprinter ucraino Metlushenko (già tre volte nei primi 10 in questo inizio di stagione) cercherà di imporsi in uno dei tre probabili arrivi in volata. A completare la formazione ci saranno il russo Timoshin, l’italiano Fabio Gilioli, ed i polacchi Slawomir Kohut e Slawomir Bury.

Infine, mentre il team sarà impegnato in queste competizioni il sudafricano Davel correrà nella sua nazione il Giro del Capo, spalleggiato dal russo Bauer, dai polacchi Kacorzyk e Paczek, guidati da Simone Leporatti, ex professionista di Amore & Vita alla fine degli anni 90.

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Classifiche: Pietropolli leader del circuito Europeo

La fine del mese porta in dote le classifiche Uci continente per continente. In Europa al comando della graduatoria è balzato Daniele Pietropolli, il veronese della Lpr che ha finalmente rotto il tabù dela vittoria ed è stato tra i grandi protagonisti dell'avvio di stagione. Alle sue spalle, un altro italiano: Luca Paolini.

Classifica Europa

1 PIETROPOLLI Daniele ITA19800711 LPR ITA 28 168

2 PAOLINI Luca ITA19770117 ASA ITA 31 101

3 CUMMINGS Stephen USA19800716 USA 28 84

4 SHPILEVSKY Boris RUS19820820 GAP RUS 26 80

5 LHOTELLERIE Clément * FRA19860309 SKS FRA 22 75

6 VEUCHELEN Frederik BEL19780904 TSV BEL 30 72

7 BOLE Grega SLO19850813 ADR SLO 23 67

8 BALDUCCI Gabriele ITA19751103 ASA ITA 33 64

9 RICHEZE Ariel Maximiliano ARG19830307 CSF ARG 25 49

10 BOZIC Borut SLO19800808 COS SLO 28 44

CLASSIFICA A SQUADRE

1 LPR LPR BRAKES IRL 236

2 ASA ACQUA SAPONE - CAFFE MOKAMBO ITA 221

3 AGR AGRITUBEL FRA 157

4 SKS SKIL-SHIMANO NED 98

5 GAP PRETI MANGIMI LUX 97

6 LAN LANDBOUWKREDIET - TONISSTEINER BEL 86

6 TSV TOPSPORT VLAANDEREN BEL 86

8 BAR BARLOWORLD GBR 75

9 CSF CSF GROUP NAVIGARE IRL 68

10 ADR ADRIA MOBIL SLO 67

11 AMO AMORE & VITA - MCDONALD'S POL 51

11 COS CYCLE COLLSTROP SWE 51

11 SPI EXTREMADURA-GRUPO GALLARDO ESP 51

14 ACA ANDALUCIA - CAJASUR ESP 47

14 TCS TINKOFF CREDIT SYSTEMS ITA 47

CLASSIFICA PER NAZIONI

1 ITALY 614

2 RUSSIAN FEDERATION 393

3 FRANCE 367

4 SPAIN 264

5 BELGIUM 251

6 POLAND 193

7 SLOVENIA 176

8 NETHERLANDS 170.4

9 REPUBLIC OF MOLDOVA 129

10 PORTUGAL 124

AFRICA

1 WHITE Nicholas MTN RSA 34 197

2 THOMSON Jay Robert * MTN RSA 22 184

3 HUNTER Robert BAR RSA 31 160

4 VAN HEERDEN Christoff KON RSA 23 112

5 JELLOUL Adil MAR 26 88

6 RABIE Johann * NEO RSA 21 73

7 SABIDO Hugo BAR POR 29 64

8 PIVOIS Yann BAL FRA 32 61

9 AHMED Mohamed Ali LBA 23 60

10 VAN HEERDEN Juan * MTN RSA 22 58

AMERICA

1 MEDINA Manuel Eduardo VEN 32 190

2 PEREZ MARQUEZ Pedro Pablo CUB 31 173

3 MENDEZ RAABE Henry CRC 25 126

4 MILLAR David TSL GBR 31 84

5 GARRIDO MAYORGA Martin PRT ARG 34 77

6 LOPEZ GONZALEZ Carlos CTO MEX 27 76

6 SOLIZ Oscar BOL 24 76

8 OYARZUN Carlos TUA CHI 27 74.25

9 HENAO MONTOYA Sergio * CEP COL 21 71

10 ATAPUMA Alex COL 24 63

ASIA

1 RADOSZ Robert POL 33 148

2 IVANOV Ruslan SDA MDA 35 129

3 GALIMZYANOV Denis * KAT RUS 21 106

4 SUSANTO Tonton L2A INA 35 91

5 KOUDENTSOV Sergey MPC RUS 30 86

5 TANG Wang Yip HKG 24 86

7 KLIMOV Roman KAT RUS 23 72

8 LODDO Alberto TCS ITA 29 71

9 MIYAZAWA Takashi EQA JPN 30 66

10 ASKARI Hossein TPT IRI 33 64

OCEANIA

1 ROULSTON Hayden NZL 27 193

2 MEYER Travis * SAI AUS 19 91

3 CHAPMAN Joseph NZL 27 77

4 ODLIN Paul NZL 30 60

5 VAN LEIJEN Joost VVE NED 24 52

6 RYAN Marc NZL 26 50

7 MCCAULEY Gordon NZL 36 46

8 PELL David SLV AUS 28 43

8 SUTHERLAND Rory HNM AUS 26 43

10 AVERY Clinton Robert * NZL 21 40

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Elite lancia l'allarme: attenti alle contraffazioni

La contraffazione sembra non avere limiti e anche il settore ciclismo non essere esente da questa pratica purtroppo molto diffusa.

A lanciare il nuovo allarme è la Elite: da un loro recente controllo è emerso che alcuni siti web asiatici hanno messo in vendita copie di portaborraccia Elite in apparenza molto simili agli originali, ma chiaramente senza le stesse proprietà e caratteristiche che rendono tutti i prodotti della vasta gamma Elite ed Ozone-Elite unici e fortunatamente inimitabili.

Se decidete di acquistate on line borracce, portaborracce, home trainer o altri prodotti a marchio Elite o Ozone-Elite, fatelo attraverso siti internet riconoscibili e se non siete esattamente sicuri della provenienza e dell’autenticità del prodotto, contattateci. Sarà nostra cura risalire al venditore per assicurarci che sia davvero un nostro cliente o rivenditore autorizzato.

Collaborerete così anche voi alla nostra campagna anti-contraffazione.

Per ulteriori informazioni contattate il customer care Elite: contatto@elite-it.com

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