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Aso vs Uci: ecco il punto di vista dei corridori

Nella diatriba ai vertici del ciclismo mondiale scendono stavolta in campo i corridori attraverso un comunicato ufficiale emesso dal Cpa. Eccolo:

«La decisione presa da Aso di non organizzare la Paris - Nice sotto l'egida dell'Uci pone i corridori davanti ad un dilemma del quale sono incontestabilmente vittime e ostaggi.

Innegabilmente, i regolamenti in vigore devono essere rispettati da tutte le parti in causa e non possono essere cambiati in corso d'opera pena il rischio di grave instabilità del movimento.

D'altra parte, nessuno può contestare il fatto che i principali attori del ciclismo, vale a dire i corridori, sono costretti a sottostare alle scelte dei loro datori di lavoro, pena la perdita del lavoro stesso e dei compensi pattuiti.

Prima di tutto, i corridori tengono a sottolineare come il loro desiderio sia quello di svolgere il loro mestiere serenamente e nel pieno rispetto delle regole esistenti. I corridori, poi, sono profondamente choccati e stanchi per un conflitto politico che dura da troppo tempo: il degrado del movimento aumenta inarrestabile senza che ai corridori sia concessa alcuna possibilità di far cambiare il corso delle cose.

I corridori sperano ardentemente che il ciclismo torni ad essere lo sport che fa sognare i tifosi di tutto il mondo».

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Aso non arretra: la Parigi-Nizza si farà

«La Parigi-Nizza si disputerà dal 9 al 16 marzo a dispetto delle posizioni ostili assunte dal presidente dell'Uci. La corsa sarà organizzata secondo i regolamenti tecnici della Federazione Francese, in applicazione della legge francese»: è questo lo scarno ma significativo testo di un comunicato diffuso dalla ASO.

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Liquigas divisa tra Belgio e Svizzera

La Omloop Het Volk, in programma sabato 1 marzo, sarà un vero e proprio antipasto delle prossime Classiche del Nord. I numerosi muri, con pendenze dal 4% al 20%, e i tratti in pavè costituiranno un ottimo banco di prova per la formazione Liquigas, che si presenterà al via senza Filippo Pozzato (vincitore nel 2007) ma con Enrico Franzoi (nella foto), che ha nella Parigi-Roubaix uno dei principali obiettivi stagionali. Il giorno dopo la squadra parteciperà anche alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Agli ordini del direttore sportivo Mario Scirea sono stati convocati: Alberto Curtolo, Mauro Da Dalto, Murilo Fischer, Enrico Franzoi, Aliaksandr Kuchynski, Roberto Petito, Manuel Quinziato e Frederik Willems.

Domenica altri otto verdeblu daranno battaglia sulle strade elvetiche, alla ricerca di un successo nel GP Lugano: Michael Albasini, Leonardo Bertagnolli, Kjell CarlstrÖm, Andrea Noè, Franco Pellizotti, Ivan Santaromita, Alessandro Vanotti e Charles Wegelius. In ammiraglia Dario Mariuzzo.

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La Tinkoff punta su Lugano e Almeria

La Tinkoff Credit Systems riparte per un nuovo week-end di gare. Domenica 2 marzo, la formazione italo-russa torna in gruppo con tanta voglia di farsi ammirare: guidati dai tecnici Orlando Maini e Dmitri Konishev, otto corridori saranno, infatti, al via della Classica di Almeria (Spagna), una corsa che offrirà ai ragazzi della Tinkoff una buona opportunità per mettersi in evidenza. Si tratta di un appuntamento a cui il team guarda con notevoli ambizioni e al quale parteciperanno Klimov, Serov, Serrano, Pedraza, Khatuntsev, Trusov, Kiryenka e Petrov, quest’ultimo al debutto stagionale.

”Abbiamo dei corridori in ottima condizione. Il che può essere un vantaggio – afferma Maini – poiché la lotta per il successo si farà soprattutto negli ultimi chilometri della corsa. Siamo curiosi di seguire l’esordio di Petrov e con lui valutare le prime sensazioni”.

Chi punta ad essere protagonista è anche l’altro direttore sportivo Claudio Cozzi, che non nasconde le proprie ambizioni per il Gran Premio di Lugano (Svizzera).

”L’obiettivo non è un buon piazzamento, ma piuttosto la vittoria e siamo determinati a conquistarla”, ha dichiarato Cozzi.

La Tinkoff Credit Systems si schiera a Lugano con il bolognese Mazzanti, il bresciano Contrini, Sobal, Eskov, Gottfried, Chernetsky, Brutt e Rovny.

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La Flaminia - Bossini riparte dalla Svizzera

Archiviata la prima esperienza stagionale oltre confine, con il Tour dell'Alto Var di domenica scorsa, l'ammiraglia del team Ceramica Flaminia - Bossini Docce dirige nuovamente all'estero, questa volta in direzione della Svizzera. Domenica 2 marzo, infatti, Massimo Podenzana guiderà la squadra nel 62° Gran Premio di Lugano che si correrà sulla distanza di km 178,500 e partenza alle ore 11.30.

Per il team laziale cercheranno il successo Maurizio Biondo, Tony D'Aniello, Wladimir Duma, Cristiano Fumagalli, Leonardo Giordani, l'inarrestabile Dainius Kairelis, il campione polacco Tomasz Marczynski, Filippo Simeoni. Quest'ultimo è al rientro agonistico dopo la fastidiosa bronchite che ne ha condizionato il rendimento finora. Il corridore di Sezze conta di lasciare decisamente il segno nel corso di questa stagione, dopo l'interruzione dell'attività a causa dei problemi legati alla vecchia squadra: "Sono stato felice di tornare alle gare; questa è la mia vita. Al ciclismo ho dedicato gli anni più belli della mia giovinezza e sinceramente non me ne pento affatto. Anzi sono molto orgoglioso e mi rattristo un pò a pensare di essere a fine carriera; però la vita va avanti! La bronchite la sto superando anche se ho ancora qualche residuo ma penso di essere sulla strada giusta per la guarigione completa. Domenica correrò a Lugano e poi andrò in Portogallo".

Quella del Portogallo è, in effetti, una delle principali novità di questo inizio di stagione. Dopo il mancato invito alla Tirreno-Adriatico il team manager Roberto Marrone ha preso in esame le altre proposte ed ha scelto la Volta ao Distrito de Santarem che si disputerà dal 13 al 16 marzo.

E' felice del suo rientro alle competizioni, dopo gli stessi problemi di Simeoni, anche Leonardo Giordani: "Ho avuto belle emozioni nel trovarmi di nuovo in mezzo al gruppo al GP Gosta degli Etruschi, dopo la passata stagione a guardare le corse solo in tv. Nel gruppo ho trovato tanti giovani che non conoscevo. Sin dal primo ritiro ho trovato un ottimo affiatamento con i miei compagni e si è visto durante le prime gare, dove siamo stati presenti in ogni occasione. Il 2008 per me deve essere un anno molto importante. Per ora posso dire che è iniziato bene; sarò spesso all'attacco".

A marzo il calendario agonistico della Ceramica Flaminia - Bossini Docce si completerà con la partecipazione alla Settimana Ciclistica Internazionale.

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Donne: anche la leader di Coppa sarà in corsa a Cittiglio

Katheryn Mattis, l’atleta americana vincitrice della prima prova di Coppa del Mondo corsa a Geolong, in Australia, sarà al via della seconda tappa della manifestazione internazionale femminile in prove multiple che si correrà il prossimo 24 marzo a Cittiglio, nel varesotto. Gli organizzatori della Cycling Sport Promotion si sono assicurati la presenza della leader di Coppa del Mondo che gareggerà nelle file della rappresentativa nazionale statunitense. Una presenza importante quella della ragazza americana che darà maggiore lustro alla gara cittigliese valida come 10° Trofeo Alfredo Binda – Comune di Cittiglio .

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Impegno nel Vaucluse per il Katay Team di Salutini

Il Team Katay, guidato dal DS Antonio Salutini, prenderà parte dal 29 febbraio al 2 marzo al Tour del Vaucluse. In occasione della corsa francese torneranno in corsa anche Quadranti e Zampilli. «Questi tre giorni di gara mi serviranno per capire a che punto sono della preparazione - ha detto proprio Zampilli (nella foto Archivio Bettini) -: è diverso tempo infatti che non ho la possibilità di confrontarmi con gli altri. Dalla corsa francese spero di uscire con buone sensazioni».

La formazione del Katay Cycling Team al Tour du Vaucluse sarà completata da Autka, De Nobile, Loria, Machado Perez, Richeze, Torasantucci.

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Wild card: il Giro di Romandia invita la statunitense BMC

Gli organizzatori del Giro di Romandia hanno effettuato la loro scelta: al via della corsa svizzera ci saranno le 18 formazioni di ProTour, quindi con la Astana, e la statunitense BMC.

«Per il momento una sola wild card - ha spiegato Richard Chassot a Radsport-Aktiv - ma se arrivasse un nuovo sponsor non escludo qualche nuova chiamata a breve».

Nella BMC (costruttore di biciclette svizzero) corrono quattro atleti elvetici - Moos (nella foto), Bovay, Wyss e Kohler - al fianco di statunitensi come Cruz e Sayers ed il sudafricano Lill.

- Ag2r-La Mondiale (Fra)

- Astana (Lux)

- BMC Racing (VSt)

- Bouygues Telecom (Fra)

- Caisse d’Epargne (Spa)

- Cofidis (Fra)

- Crédit Agricole (Fra)

- Euskaltel-Euskadi (Spa)

- Francaise des Jeux (Fra)

- Gerolsteiner (Dui)

- Lampre (Ita)

- Liquigas (Ita)

- Quick Step (Bel)

- Rabobank (Ned)

- Saunier Duval-Scott

- Team CSC (Den)

- Team High Road (VSt)

- Team Milram (Dui)

- Silence-Lotto (Bel)

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Wada: passaporto biologico al Tour, si farà

La Wada ha annunciato ieri sera a Losanna, per bocca del suo direttore generale David Howman, che il passaporto biologico, per adottare il quale ha lungamente lavorato insieme all'Uci, sarà adottato per il Tour de France 2008, nonostante i gravi dissidi insorti tra UCI e ASO.

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Le squadre hanno deciso: correremo la Parigi-Nizza

Il dado è tratto: le squadre hanno deciso all'unanimità di schierarsi al via della Parigi-Nizza, in programma dal 9 al 16 marzo, sfidando così l'Uci che le aveva invitate a boicottare la corsa organizzata dalla ASO.

«Dopo aver consultato tutti i suoi membri, l'AIGCP (Associazione internazionale dei gruppi sportivi) ha deciso all'unanimità di disputare la Parigi-Nizza» scrive il presidente Eric Boyer in un comunicato ufficiale. «L'AIGCP ha preso questa decisione pensando unicamente agli interessi sportivi dei corridori e degli sponsor... Abbiamo informato il presidente dell'Uci Pat McQuaid della nostra decisione. E per cercare una soluzione alla grabde crisi che sta vivendo il ciclismo, abbiamo fissato un incontro per l'inizio della prossima settimana tra l'AIGCP e l'UCI».

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Domani sera a Campione la presentazione del Team A-Style

L'esordio agonistico lo hanno fatto domenica scorsa sulle strade del Tour du Haut Var, ma domani sera al Casinò di Campione d'Italia, ore 20.30, ci sarà la presentazione ufficiale del nuovo team A-Style, guidato da Lorenzo di Silvestro.

«Partiamo per questa nuova avventura con entusiasmo e grande umiltà. Vogliamo fare esperienza e seminare bene in vista di una crescita futua. Fino al 31 dicembre ero ancora ufficilmente un corridore - spiega proprio Di Silvetsro - ma ora sono passato dall'altra parte e indosso i panni del dirigente. La sfida è dura ma vorrei portare avanti questo progetto per tanti anni».

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Luigi Sestili sbarca sul web

Un sofisticato gioco di bianco e nero e un'atmosfera musicale piacevolmente soffusa: è questo l'ambiente scelto da Luigi Sestili per il suo nenonato sito internt. All'indirizzo www.luigisestili.com il corridore laziale della Ceramica Flaminia racconta la sua carriera e i suoi amori, la sua vita e la sua stagione. Un sito da visitare.

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Barloworld: nel mirino Lugano e il Giro del Capo

E’ indubbiamente un Team Barloworld d’attacco quello che si appresta a disputare il GP di Lugano in programma domenica prossima 2 marzo. Chiusa la parentesi della Volta ao Algarve, i ragazzi di Claudio Corti ripartono alla volta della Svizzera per disputare una corsa che lo scorso anno ha visto un atleta del team sul podio (lo spagnolo Pedro Arreitunandia secondo alle spalle dei Luca Mazzanti).

Il gruppo – guidato da Valerio Tebaldi – ricalcherà per gran parte quello che ha preso parte sabato scorso al Trofeo Laigueglia: oltre ad Enrico Gasparotto – che nella classica ligure ha sfiorato di pochissimo il podio, piazzandosi quarto dopo un’ottima prova di tutta la squadra – saranno al via Baden Cooke (alla ricerca della sua prima vittoria importante in questa stagione), John Lee Augustyn, Francesco Bellotti, Patrick Calcagni, Gianpaolo Cheula, Marco Corti e Carlo Scognamiglio.

Intanto gli scalatori si stanno preparando alla trasferta sudafricana in vista del MTN Giro del Capo 2008 (4/8 marzo). gara a tappe particolarmente sentita dal Team in quanto si corre sulle strade di casa del main sponsor. Felix Cardenas, Christopher Froome, Robert Hunter, Daryl Impey, Christian Pfannberger ed Hugo Sabido saranno al via della cinque giorni con partenza da Wellington ed arrivo a Cape Town dopo oltre 613 km nella speranza di bissare i successi dello scorso anno (tre vittorie di tappa, la classifica finale e numerosi piazzamenti).

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L'Accpi scrive al Coni sul caso Di Luca

Con una lettera aperta recapitata oggi al presidente del CONI Gianni Petrucci, l’Assocorridori, pur senza entrare nel merito delle perizie presentate dalle parti, di cui non è in possesso, esprime la propria posizione in merito al cosiddetto "caso Di Luca", riemerso con prepotenza a seguito della richiesta di deferimento dell’atleta da parte del procuratore antidoping Ettore Torri.

L’ACCPI sottolinea, in particolare, i tempi della giustizia sportiva: l’impianto accusatorio si fonda su una perizia di parte che è a disposizione della Procura antidoping sin dall’estate scorsa. Nella missiva indirizzata al massimo esponente del Comitato olimpico nazionale, il presidente dell’ACCPI, Amedeo Colombo, rileva i gravi problemi che una richiesta di deferimento a stagione avviata può comportare: disagi riferiti non solo al corridore, ma alla sua squadra, ai compagni, agli sponsor ed a tutto il movimento ciclistico che, ancora una volta, si trova a vivere nella confusione più totale. Tanto più se, come in questo caso, siamo davanti ad una accusa (l’essersi idratato assumendo acqua non solo per via orale, ma anche tramite flebo) che si basa non su un inconfutabile dato analitico, bensì su valutazioni di un perito di parte (peraltro in contrasto con quelle assunte dai consulenti della difesa).

Da ultimo, l’Assocorridori esprime il proprio rammarico per non avere ricevuto risposta alcuna da parte del CONI alle numerose richieste d’incontro, avanzate al fine di ottenere chiarimenti e delucidazioni circa importanti aspetti collegati alla lotta al doping.

A tal riguardo, i corridori, nell’esprimere tutta la loro preoccupazione per la situazione di grave incertezza, anche regolamentare, venutasi a creare, non escludono prese di posizione di forte impatto, laddove il corridore Danilo Di Luca sarà costretto a non iscriversi o a non partecipare alle corse già programmate dalla squadra in attesa e prima che la giustizia sportiva decida circa la fondatezza o meno delle accuse a lui rivolte.

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Vaucluse: la prima tappa esalta Vogondy

Il francese Nicolas Vogondy ha vinto la prima tappa del Tour du Vaucluse battendo allo sprint i quattro compagni con i quali ha dato vita alla fuga vincente. Alle sue spalle il danese Fuglsang e il francese Luminet. Il gruppo è giunto con un distacco di 1'02": al ventesimo posto il migliore degli italiani, Antonio Quadranti, del Katay Team.

Ordine d'arrivo

1. VOGONDY Nicolas (Fra) – Agritubel

2. FUGLSANG Jakob (Den) – Designa Kokken

3. LUMINET Benoît (Fra) – CR4C Roanne

4. FIRSANOV Sergey (Rus) – Rietumu Bank – Riga

5. FRITSCH Nicolas (Fra) – AVC Aix

6. GONZALO Eduardo (Esp) – Agritubel + 1’02”

7. ARASHIRO Yukiya (Jpn) - Meitan Hompo-GDR

8. DERANGERE Jérémie (Fra) – SCO Dijon

9. MIRONOV Alexandr (Rus) – Rietumu Bank – Riga

10. BUIVIDAS Andrius (Ltu) – CC Etupes

11. MESPOULEDE Jean (Fra) – Auber 93

12. EXERTIER Wilfried (Fra) – VCLVV + 1’08”

13. GALLAND Jérémie (Fra) – Auber 93 + 1’41”

14. GIRAUD Alexandre (Fra) – AVC Aix

15. DRANCOURT Pierre (Fra) – Groupe Gobert.com

16. GUAY Julien (Fra) – Vendée U

17. KLIMOV Roman (Rus) – Katyusha

18. DEVILLERS Gilles (Bel) – Sél. Wallonie

19. SMUKULIS Gatis (Lat) – VC La Pomme Marseille

20. QUADRANTI Antonio (Ita) – Katay

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La NGC - Otc pronta per Lugano

Con l'approssimarsi di una primavera ricca di impegni, la NGC Medical OTC Industria Porte si appresta ad affrontare Domenica 2 Marzo il GP di Lugano, sulla distanza di 178 km con partenza alle 11,30.

I risultati positivi conseguiti dal team di Pier Giovanni Baldini nelle prime gare della stagione, in Malesia ed in Italia fanno ben sperare, in avvicinamento alle gare importanti, nelle quali la squadra ha ricevuto l’invito, come la Milano-Sanremo di Sabato 22 Marzo ed il Giro d’Italia, appuntamenti principe della stagione. Intanto è stata confermata la partecipazione del team al Giro di Turchia dal 13 al 20 Aprile.

In Svizzera la NGC Medical OTC Industria Porte sarà al via con i tre elvetici Silvère Ackermann, Laurent Beuret e Stefan Trafelet che saranno affiancati da Piergiorgio Camussa, Marco Corsini, Massimiliano Maisto, Diego Nosotti ed Enrico Rossi. A dirigere il team sarà il D.S. Andrea Peschi.

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Pietropolli e Savoldelli guidano la Lpr al Gp Lugano

Impegno oltreconfine per la Lpr di Fabio Bordonali: nel Gp di Lugano Daniele Pietropolli indosserà la maglia di leader della Classifica Europea UCI, conquistata grazie alla vittoria del Giro di Calabria e agli ottimi piazzamenti raggiunti nelle prime corse della stagione.

Pietropolli avrà come compagni di squadra per la prova svizzera, Paolo Bailetti, Gabriele Bosisio, Roberto Ferrari, Raffaele Ferrara, Alessandro Maserati, Walter Proch e Paolo Savoldelli con la direzione di Giovanni Fidanza.

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Stop di 15 giorni per il neopro Francesco De Bonis

La Gerolsteiner ha deciso di fermare per quindici giorni il neoprofessionista laziale Francesco De Bonis in applicazione del regolamento del MPCC (Moovimento per un Ciclismo Credibile).

Attenzione: nulla a che vedere con il doping. Il fatto è che De Bonis deve subire un piccolo interrvento a causa di una puntura d'insetto e sarà costretto ad assumere cortisone per curarsi. Da qui la decisione presa dalla Gerolsteiner che ha deciso di fermare Francesco per due settimane, a cominciare dal Gp di Lugano al quale De Bonis risultava iscritto.

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Cambia nome ma riparte la Pedaltech-Cyclingnews

Un mese fa aveva gettato la spugna: il mancato inserimento tra i team Professional aveva portato dirigenti e sponsor della Pedaltech Cyclingnews a lasciare liberi i corridori, molti dei quali si erano accasati in altre formazioni. Ma la squadra non è scomparsa, anzi: l'avventura riparte sotto forma di team Continental tesserato in Australia e chiamato Cyclingnews.com-Jako. Undici i corridori che ne fanno parte: cinque australiani tra i quali David Harrigan, Cameron Jennings, Kane Oakley e Rhys Pollock, i belgi Sven De Weerdt e Gert Van der Aerden), un americano, un neozelandese e l'olandese Björn Cornelissen. Nelle vesti di direttore sportivo si prpara ad esordire Nico Mattan (nella foto).

da wieleruitslagen.be

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Controlli a sorpresa, le polemiche continuano

Che i controlli antidoping vadano fatti, in particolare quelli a sorpresa, non si discute. Sui modi, invece...

A denunciare gli ultimi due episodi è de wielermagazine che raccoglie le testimonianze di Thomas Dekker e Michael Boogerd.

«Ho ricevuto il controllo al 24 dicembre - racconta Dekker - e senza che gli ispettori avessero alcun riguardo nei miei confronti. E c’è uan cosa inaccettabile: qualsiasi uomo delle fortze dell’ordine può entrare in casa mia solo con un mandato, mentre qualunque controllore antidoping può accedere in casa mia quando gli pare...».

Più rabbia ancora nelle parole di Boogerd: «Ho subito un controllo a siorpresa la vigilia di Natale, forse non sapevano che mi sono ritirato dall’attività... Ero fuori con mia moglie, lei ha ricevuto un telefonata, non le hanno detto chi erano ma solo che dovevo tornare a casa. Ho dovuto farlo, ma io ormnai mi sono ritirato, ho una vita privata, era proprio necessario considerarmi corridore solo perché il mio contratto scadeva il 31 dicembre? Per non parlare dei modi utilizzati dagli ispettori: fanno come se fossero a casa loro e ti guardano come se tu fossi un criminale. Se arrivassero un’altra volta, non avrò scrupoli: li butterò fuori di casa».

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Aso e FFC, d'accordo ma qualche problema resta

Il presidente della Federciclismo francese (FFC) Jean Pitallier e Christian Prudhomme, direttore delle prove ASO, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa in vista della Parigi-Nizza. «Tutti i documenti sono stati approvatri - spiega Jean Pitallier (nella foto) - anche se speriamo che l'Uci riveda le sue posizioni: in quel caso accetteremo naturalmente le sue designazioni in fatto di commissari».

Confermato che i controlli antidoping si svolgeranno sotto il controllo della Agenzia francese (AFLD) con il dottor Armand Mégret incaricato di sovrintendere ai controlli fuori corsa.

Ma proprio i controlli potrebbero rappresentare un problema: le norme della AFLD sono infatti diverse da quelle dell WADA, alle quali i corridori si attengono per regolamento: le differenze riguardano in particolari l'uso di alcuni prodotti che contengono cortisone. Problema non da poco, perché potrebbe portare all'insorgere di positività per la ADFL che invece positività non sono per la WADA. Ah, se ci fosse un unico referente in tema di doping...

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Drin drin, Roberto Damiani ci scrive

Negli ultimi tempi mi sembra, talvolta, di sentirmi come una vecchia caffettiera con problemi di pressione prima che il buon caffè ci faccia sentire quell’aroma che noi italiani tanto apprezziamo alla mattina. Il perché di questa pressione alta è forse l’eccesso di “indifesa” che da tempo avvertiamo nel mondo del Ciclismo.

Ci hanno proposto “codici etici”, “passaporti biologici”, e perfino “microchip sottopelle”. Hanno poi accusato il mondo del Ciclismo addirittura di “omertà” ed il problema è che veramente è così ma non perché c’è chi rischia di essere buttato in un fosso perché ha parlato di chissà che, ma la vera omertà che viviamo è quella che mettiamo in atto quando non abbiamo il coraggio di difenderci. Per paura di perdere il lavoro, di essere coinvolti in chissà quale inchiesta.

Per altri mille motivi ci troviamo con le spalle ed il capo chino ma non per gli anni passati a dialogare con un manubrio mentre pedali, bensì per l’incapacità di alzare lo sguardo con la dignità e l’onore che la storia del nostro sport ci permette.

Non abbiamo la forza di dire chiaro che proprio il responsabile della procura antidoping ha dichiarato ufficialmente che il vincitore del Giro 2008 è messo sotto accusa per probabile assunzione di acqua. Acqua, signori, proprio e soltanto acqua.

Acqua, probabilmente, secondo l’accusa, assunta dopo aver già passato un controllo nella stessa giornata, controllo nel quale tutto è risultato nella norma. Ma la cosa bella è che anche nel secondo controllo subìto in un giorno tutto è risultato nella norma. Anzi, tanto nella norma da essere fuori norma. Me la vedo la scena con la maglia rosa che pensa bene di bersi un paio di litri d’acqua per assolvere alla richiesta del secondo controllo e poi andare a mangiare e a dormire.

Mangiare e dormire. Forse qualcuno si chiederà se per i ciclisti è ancora normale mangiare e dormire. Per me ci sarà chi pensa che c’è del losco anche qui. Adesso questi mangiano e dormono come gli umani e fanno i controlli antidoping negli orari stabiliti anche quando nascono i loro figli, senza sconti di orologio.

Dovremmo forse chiedere a tutti i quotidiani, sportivi e non, di dedicarci una pagina intera per dire che il vincitore del Giro 2007 è sospettato per troppa pulizia. Dovremmo dire che questo è “antidoping” e non “doping”. Dobbiamo dire, a chi vede i Telegiornali, che in nessuno sport è successo un fatto simile.

Un tempo si diceva che un corridore pulito era un corridore “pane e acqua”. Probabilmente la dicitura è valida anche ora perchè essere troppo puliti aumenta il rischio di essere messo sotto inchiesta e di finire a “pane e acqua”.

Bello pensare che il vincitore del prossimo Giro sarà forse “il Conte di Montecristo”. C’è pure la suspence della fuga !!!

E pensare che negli amarcord a due ruote le fughe eran quelle del Fausto Nazionale con la maglia bianco celeste.

Desidero chiudere lo sfogo di questa vecchia caffettiera con un appunto e due ringraziamenti.

L’appunto a tutti quelli che hanno detto “abbiamo vinto” quando Danilo è arrivato a Milano in rosa e che adesso non si ricordano neanche più chi è il vincitore dell’ultimo Giro.

Il primo ringraziamento ai procuratori della Commissione Antidoping perché sono convinto della loro buona fede e del fatto che, pur commettendo errori come molti, cercano di migliorare lo sport.

Il secondo, ma il più gradito e sincero, al Presidente Di Rocco.

Per primo ha avuto il coraggio, la personalità e la grinta di andare da Danilo in un momento di grande difficoltà. Grazie! Anche le vecchie caffettiere stanno meglio quando si sentono tutelate da un presidente che piange di gioia quando i suoi atleti vincono i mondiali ma c’è anche nei momenti difficili.

Un abbraccio anche un “Killer” che oggi ha bisogno di non sentirsi solo.

Drinn Drinn

Roberto Damiani

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Raffaele Illiano: lettera aperta di un ragazzo del Sud

Oggi, 26 febbraio 2008, alle ore 20,20, è nato mio figlio. Infatti, mia moglie Angela mi ha regalato Ivan. È il giorno più bello della mia vita, nella quale il ciclismo rappresenta un ruolo molto importante. Per questo, in omaggio a mio figlio Ivan, vorrei raccontare in breve la mia storia.

Sono nato a Napoli l’11-02 -77 ( come il grande Ciro Ferrara, ex del Napoli) e ho iniziato a correre all’età di soli 7 anni spinto da mio nonno paterno che aveva una squadra di giovanissimi. Ho sempre ottenuto buoni risultati e questo mi ha spinto sempre di più a pensare e credere che il ciclismo - iniziato come un gioco - potesse divenire il mio futuro e il mio lavoro portandomi così a realizzare il sogno mio e di tutta la mia famiglia, che ha sempre fatto tanti, anzi troppi sacrifici per me. Cosi all’età di 18 anni ho lasciato la mia famiglia, che vive a Bacoli dove gestisce uno stabilimento balneare, e mi sono trasferito in Toscana per correre nei dilettanti dove, a momenti di gioia e successi, si alternano anche grandi delusioni come la promessa di un passaggio alla Mercatone Uno mai avvenuto.

Ciò nonostante ho tenuto duro e dopo sei anni nei dilettanti, ecco la possibilità di passare grazie a Gianni Savio, detto "il Principe", che considero non solo una garanzia ma anche persona onesta e, umanamente parlando, molto disponibile. Credetemi, oggigiorno, non è da tutti.

L'incontro avvenne durante la Firenze-Pistoia del 2001 e ricordo, come se fosse oggi, che mi disse «Raffaele oggi è il tuo giorno fortunato: stai tranquillo che in settimana ti faccio firmare».

Ovviamente mantenne la parola e cosi iniziai la mia carriera da professionista nella Colombia Selle Italia di Gianni Savio e Marco Bellini, al quale devo molto perchè oltre ad essere il mio Direttore Sportivo è anche un amico. Trascorro 5 anni con Savio ottenendo discreti risultati, vincendo la maglia blu dell'Intergiro durante il Giro d'Italia del 2004, scollinando per primo sul Mortirolo, dedicato a Pantani, facendomi 11 tappe su 20 in fuga.

Al termine della stagione 2004 Savio mi parlò chiaro consigliandomi di accettare, qualora si concretizzasse, la proposta da parte di una grande squadra. Purtroppo ciò non accadde. Solo contatti e false promesse da parte di pseudo procuratori. E quindi rimasi alla Selle italia.

L'anno scorso ho corso con la Flaminia: sia io che Gianni vorremmo definirlo un anno di riflessione, con la sfortuna che mi ha perseguitato facendomi contrrarre 2 virus che mi hanno debilitato molto, e poi ci si è messo anche un incidente.

Al termine della stagione 2007 cominciai a riflettere sul mio futuro in modo pessimistico, in quanto sapevo benissimo quanto fosse crudele il nostro mondo. Basta un anno fermo che ti ritrovi a terra. Si dice che il treno della fortuna passa una volta solo, ma è stato in quel periodo che, parlando con Savio e Bellini, scoprii che in realtà il medesimo treno è ripassato, per mia fortuna, un’altra volta con il nome di Serramenti Diquigiovanni Androni Giocattoli.

Quest'anno ci sono i migliori presupposti per una stagione di soddisfazioni e magari riuscire a fare quel salto di qualità che forse mi è sempre mancato. Un altro motivo di soddisfazione e di stimolo e quello di poter correre al fianco di un campione quale è Gilberto Simoni. E poichè mi considero un ciclista sognatore "perchè no’", il nuovo sogno è quello di poter raccontare un giorno a mio figlio Ivan di aver contribuito all'ennesima vittoria di Gilberto Simoni al prossimo Giro d'Italia.

Vorrei che questa mia lettera fosse un messaggio per tutti i ragazzi del Sud Italia che, come me, seguono questa strada: è un invito a tenere duro e perseguire i loro sogni. E un messaggio a tutti i napoletani: vorrei dire lo «svegliatevi» perché non esiste solo il calcio ma ci sono anche altri sport come il ciclismo.

Grazie per l'attenzione

Raffaele Illiano

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Assegnati a Lucca gli Europei di ciclocross 2011

Il Direttivo UEC ha assegnato all'Italia i Campionati Europei di Ciclocross 2011. La manifestazione si svolgerà a Lucca, che aveva avanzato la candidatura per l'assegnazione dei Mondiali dello stesso anno, ma il fatto che Treviso ha già ospitato quest'anno i Campionati del Mondo l'aveva di fatto esclusa a favore della Germania.

Considerata tuttavia la qualità dell'offerta avanzata da Lucca, il direttivo europeo ha accolto la proposta della Federazione Ciclistica Italiana assegnando gli Europei all'Italia.

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Grazie Damiani, firmato Ruggero Cazzaniga

Buon giorno sono Ruggero Cazzaniga molti di voi mi conoscono ma altri non sanno chi io sia ma questo non è importante, è la prima volta che mi permetto di disturbarvi, ma vi sarei grato se riusciste a trovare spazio per pubblicare queste quattro righe: volevo ringraziare pubblicamente Roberto Damiani per l'impegno che sta dedicando al

movimento ciclistico essendo lui solo un uomo di sport e non un "dirigente qualificato"... Ogni tanto mi chiedo: chissa' a cosa penseranno di tanto importante i ns dirigenti qualificati... chissa quali argomenti e programmi stanno sviluppando visto che sono sempre super impegnati e non trovano mai spazi da dedicare a chi li interpella... oppure non hanno ancora risposte e ci stanno pensando... e intanto eccoci qua, un po' in balia degli eventi senza mai sapere perchè e senza mai capire il come mai.

Io normalmente lo ringrazio personalmente con una telefonata ma questa volta mi sono sentito in dovere e onorato di farlo pubblicamente

Grazie Roberto e mi accomuno al tuo Drin Drin in nome dello sport che piu'mi appasiona. Spero presto di bere un buon caffe possibilmente fatto con una buona caffettiera.

Ruggero Cazzaniga semplice sportivo.

e-mail: cazzanig12@cazzanig12.191.it

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Con Ochoa è festa Diquigiovanni in Dominica

A Santo Domingo, vittoria di tappa e maglia di Leader per la Serramenti Diquigiovanni Androni Giocattoli.

Carlos Ochoa, che con i compagni di squadra Jackson Rodriguez e Richard Ochoa corre nella Nazionale Venezuelana diretta da Gianni Savio, si è imposto nella frazione più impegnativa della corsa caraibica con arrivo in salita a Jarabacoa. Lo scalatore venezuelano è balzato al comando della competizione che si concluderà domenica con il Criterium nella capitale della Repubblica Domenicana.

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La fondazione Pantani querela "Le Iene"

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato ufficiale emesso dalla Fondazione Pantani:

«La Fondazione Marco Pantani Onlus, pur consapevole di quanto in passato la stessa, diversamente gestita, non abbia a sufficienza difeso l’onorabilità e la verità sui fatti coinvolgenti il proprio campione; di fronte alla consapevolezza che è emersa e che emerge dagli approfondimenti sulle sue vicende e all’esigenza di porre fine agli insulti gratuiti spesso frutto di ignoranza, non è più disponibile a tollerare vere e proprie falsità, verso l’atleta e l’uomo Pantani. Con ciò, d’ora in avanti, ogni esternazione sui media in video e su carta, in convegno, o di semplice divulgazione pubblica, contenenti l’abbinamento “doping uguale Marco Pantani”, o “doping che porta alla cocaina e alla depressione, come nel caso di Marco Pantani”, sarà oggetto di querela verso gli esternanti.

Si coglie occasione per ribadire, visto che l’ovvietà non è tale per taluni, quanto Marco Pantani, pur controllato centinaia di volte in carriera, non sia mai stato trovato positivo. Si ribadisce inoltre, che la sua sospensione a Madonna di Campiglio, non è stata dovuta al doping, bensì ad una, pur contestabile, tutela della salute e che ogni equazione, fra doping-cocaina e depressione, rappresenta un esercizio gratuito, privo di ogni inconfutabile ed inoppugnabile certezza scientifica.

Fatte queste premesse, la Fondazione Marco Pantani Onlus, nella persona del suo Presidente, Tonina Belletti, dopo aver osservato e registrato il programma “Le Iene show”, in onda su Italia 1, venerdì 29 febbraio alle 21.10, querelerà il capo-autore Davide Parenti e il conduttore del servizio sul doping nel ciclismo, Marco Berry, per quanto detto relativamente al proprio congiunto Marco Pantani.

La Fondazione infine, dichiara fin da ora, che ogni eventuale introito frutto di querela, sarà devoluto interamente in beneficenza, verso destinatari già oggetto di propri interventi.

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