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Nba e dintorni...


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Siena si inceppa a Vitoria

Al debutto casalingo la Lottomatica si schioda da quota zero in classifica e lascia al Bamberg l'ultima posizione del gruppo C. La Montepaschi crolla contro il Tau: decisivi due blackout in attacco

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Demond Greene (a dx) contro Roberto Gabini. Ansa

ROMA, 15 novembre 2007 - Così Roma e Siena nel quarto turno di Eurolega:

Lottomatica Roma-Brose Baskets 81-57

Al debutto casalingo Roma si schioda da quota zero in classifica e lascia al Bamberg il poco simpatico ruolo di Cenerentola del gruppo C. I campioni di Germania, difesa meno perforata dell’Eurolega, soccombono sotto le triple dei romani, che coincidono con i momenti chiave della partita. I capitolini, privi di Daniels e Drajer, mettono subito in chiaro le loro intenzioni con Lorbek inizialmente sugli scudi, per niente condizionato da una caviglia in disordine. Gli ospiti ci mettono 3’ per sbloccarsi (6-2). Gabini facendo 2/2 dall’arco dei 6 metri e 25, manda l’incontro sul 16 a 7 (8’). Roma è compatta in difesa e ben bilanciata in attacco. Legittima la sua superiorità quando si sblocca anche Stefansson, che sigla il più 14 (24-10). La Lottomatica lotta e si diverte, domina sotto le plance. Giachetti trova lo spazio per una tripla che proietta i romani sul più 17 poco prima dell’intervallo (38-21) e l’impressione è che la gara sia già indirizzata bene, non tanto per il margine quando per lo spirito dei ragazzi di Repesa. Fiammata dei tedeschi in avvio di ripresa, risalgono a meno 10 grazie a Hamann (al 24’ 45-35) ma un apatico Ray tira fuori dal cilindro un canestro da tre che ridà fiato alla Virtus, tamponando un calo di concentrazione che poteva rivelarsi pericoloso. Bamberg però non molla, trascinato da Greene al 28’ riduce a 9 il gap (54-45). Due triple chirurgiche di Tonolli e Ukic e la sfida è di nuovo in ghiaccio (64-47). Recuperata lucidità, non c’è più paura per Fucka e compagni che dilagano.

Roma: Ukic 15, Stefansson 14, Lorbek 12.

Bamberg: Greene 16, Okulaja e Suput 11.

Tau Vitoria–Montepaschi Siena 76-61

Primo vero passo falso di Siena. Imbattuta in campionato, già battuta ma solo nel finale a Mosca, a Vitoria la Montepaschi crolla nel finale anche a -20, ostaggio di una serata offensiva nerissima. Decisivi due blackout in attacco, quello di 5' tra primo e secondo quarto che ha costretto i toscani a inseguire ripartendo dal -12, e quello di 7' a cavallo degli ultimi due quarti che ha chiuso i giochi quando la squadra di Pianigiani era rientrata a -5. A scavare il solco è il dominio a rimbalzo del Tau (che cattura 16 rimbalzi in attacco contro i 15 della difesa senese), ma il match diventa impari quando la cilecca da tre punti (3/20 finchè c'è partita) innervosisce l'attacco Montepaschi conducendolo a una serie incredibile di forzature fino a sbagliare molto anche da due (44%). Nella serata no di Kaukenas e Thornton (3/20 in coppia dal campo), la partita è finita quando è venuta meno una difesa che pure aveva tenuto per tre quarti a bada il secondo miglior attacco d'Europa. L'equilibrio iniziale retto da Eze e Sato, orchestrati da Thornton (12-13 al 6'), si rompe quando loro escono. L'inizio delle rotazioni di Pianigiani coincide con 5' di digiuno assoluto, perchè le difficoltà che Lavrinovic procura a Splitter non producono punti, e da fuori si parte con 1/6 da tre, che sarà 2/11 al riposo. Nel frattempo Teletovic e le incursioni in area di Rakocevic scavano il solco e Siena si risveglia al 13' sotto 27-15, vittima del 15-2 basco. Là sotto Siena soffre, soprattutto senza Eze (al riposo 9 rimbalzi offensivi Tau e 10 difensivi senesi), che sommato a un paio di perse su rimessa dal fondo e altrettanti errori in banali sottomano impediscono alla Montepaschi di rientrare anche dopo il ritorno in campo di McIntyre: il regista riporta vita a un attacco ingolfato, mettendosi in proprio e innescando i giochi a due con Eze, che ci mette del suo anche in difesa. Per rivedere la luce Siena deve così aspettare il ritorno dal riposo (38-32), anche se sbaglia sempre l'attacco per riavvicinarsi in una serata nera da tre ma grigia anche da sotto. Il livello difensivo eppure lascia ben sperare e almeno tampona i problemi offensivi, arrivando in campo aperto fino al 49-44 al 28'. E invece è qui che si spacca la Montepaschi, con un paio di ingenuità difensive di Lavrinovic pagate carissimo a fine terzo quarto che fanno saltare anche il tappo difensivo. Mentre McDonald banchetta spalle a canestro, si rompono gli argini toscani: vedendosi sfuggire la gara, l'attacco senese si aggroviglia in soluzioni assurde, che ovviamente frutta altri 7' di digiuno su cui il Tau costruisce il 12-0 del game over (63-46). E' il 35' quando Siena torna a fare canestro, e a buoi ampiamente scappati anche la differenza canestri va a farsi benedire (68-48 al 36').

Vitoria: McDonald 18, Rakocevic 14, Splitter 12

Siena: Sato 14, McIntyre 13, Eze 8

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A Dallas il derby texano

Phoenix travolge Chicago

I Mavericks mostrano grande solidità e superano gli Spurs 105-92. Parker: "Abbiamo giocato malissimo nel primo quarto". Barbosa trascina i Suns alla vittoria sui Bulls con un ritrovato Grant Hill

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Josh Howard (5) contro Tim Duncan. Reuters

NEW YORK, 16 Novembre 2007 - Dallas supera San Antonio mentre Phoenix ha la meglio su Chicago.

Dallas-San Antonio 105-92

I Mavericks mostrano grande solidità e vincono con personalità il derby texano con gli Spurs. Dallas parte subito con il piede sull’acceleratore, approfitta dei troppi turnover dei campioni in carica nel primo quarto e prende il largo. Josh Howard è devastante e i Mavs piazzano un parziale di 17-1 che fa traballare gli Spurs. San Antonio nel primo tempo concede troppo all’attacco dei Mavs (ben 59 punti) e in attacco non trova la produzione della coppia Michael Finley-Tony Parker. Nella ripresa gli ospiti provano quantomeno a rendere la vita difficile ai Mavericks ma dopo un incoraggiante terzo quarto, tornano a sonnecchiare nell’ultimo periodo. Dirk Nowitzki così può permettersi una ripresa in sordina (solamente tre punti a referto negli ultimi due quarti) anche perché Parker chiude con un disastroso 1/11 dal campo. Dallas così porta a casa senza sussulti il successo. "Abbiamo giocato malissimo nel primo quarto – ammette il playmaker francese – non si possono concedere ai Mavericks così tanti tiri comodi. Dallas poi ha gestito bene il vantaggio".

Dallas: Howard 23 (6/12, 1/2), Harris, Terry 18, Nowitzki 17. Rimbalzi: Dampier 9. Assist: Nowitzki, Harris 5.

San Antonio: Ginobili 25 (6/11, 1/4), Duncan 24. Rimbalzi: Ginobili 9. Assist: Parker 8.

Phoenix-Chicago 112-102

Anche contro Chicago Phoenix gioca a corrente alternata ma quando trova ritmo in attacco è talmente devastante da potersi permettere anche qualche pausa e riuscire comunque ad andare a vincere con un margine di 10 punti. Chicago fa fatica nel primo tempo, arriva anche al -14 nel terzo quarto ma poi, guidata da Ben Gordon e Luol Deng, si sveglia e con Steve Nash in panchina riesce a rientrare in partita. I Bulls così a metà dell’ultimo quarto riprendono i padroni di casa e passano addirittura a condurre, ma quando Nash rientra sul parquet la musica cambia. Phoenix, infatti, piazza un parziale di 9-0 e riprende in mano le redini del match, mettendo così k.o. i Bulls. Ottima la prova del solito Leandro Barbosa mentre Grant Hill gioca la sua miglior partita con la maglia del Suns.

Phoenix: Barbosa 25 (3/8, 5/7), Hill 24, Marion 21. Rimbalzi: Marion 9. Assist: Nash 15.

Chicago: Gordon 24 (7/14, 2/6), Deng 23, Nocioni 18, Hinrich 17. Rimbalzi: Wallace 10. Assist: Hinrich 7.

Gazzetta.it

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Mahmuti è il nuovo allenatore della Benetton

- Sito Uff. Pall. Treviso -

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Oktay Mahmuti è il nuovo allenatore della Benetton Basket: il tecnico turco-macedone, uomo simbolo e fautore dei successi dell’Efes Pilsen Istanbul negli ultimi 7 anni, ha siglato con il club biancoverde un accordo su base biennale con opzione per la stagione 2009-2010.

In attesa che vengano espletate le pratiche relative al visto ed al tesseramento, Mahmuti sarà a Treviso nei primi giorni della prossima settimana per iniziare il lavoro con lo staff tecnico formato da Francesco Vitucci e Marcelo Nicola.

Allenatore giovane ma con un trascorso prestigioso alle spalle specialmente in Eurolega, ambizioso, capace di dare alle proprie squadre un’impronta forte, fatta di aggressività ed intensità sia in difesa che in fase offensiva, Mahmuti arriva alla Benetton Basket dopo aver fatto dell’Efes Pilsen una delle formazioni più blasonate e competitive del Vecchio Continente.

Nato il 6 marzo del 1968 a Skopje, in Macedonia, ma trasferitosi da giovane in Turchia, dove cestisticamente parlando si è formato: a fine anni ‘80 le sue prime esperienze in panchina nelle giovanili dell’Eczacibasi, squadra minore di Istanbul, nel 1992 il passaggio all’Efes Pilsen, la squadra più prestigiosa del paese della Mezza Luna, che lo chiama per il posto di asisstant coach.

La sua chioccia il “santone” del basket turco, Aydyn Ors, cui fa da vice fino al 1999, contribuendo alla conquista di 5 titoli nazionali ed alla Coppa Korac nel 1996, il primo trofeo continentale del club.

Dopo una breve reggenza di Ergin Ataman, nel febbraio del 2001 l’Efes concede a Mahmuti la chance di guidare la squadra, occasione ricambiata con 6 anni e mezzo di gestione di altissimo profilo, in cui l’Efes si consolida ai vertici del panorama nazionale, scalando in breve anche quello europeo.

In Turchia, Mahmuti porta infatti nella bacheca dei “birrai” 4 titoli turchi consecutivi, dal 2002 al 2005 e 4 coppe di lega (2001, 2002, 2006, 2007).

In Europa, un cammino sempre costante ai massimi livelli: appena nominato capoallenatore, traghetta l’Efes Pilsen alla sua seconda Final Four di Suproleague nella primavera del 2001, a Parigi, centrando il 3° posto alle spalle di Maccabi Tel Aviv e Panathinikos Atene.

Dal 2002 porta sempre la sua squadra ad un passo dall’Olimpo dell’EuroLega: per 3 volte il cammino si ferma alle Top16 (2003, 2004, 2007) mentre nelle edizioni 2005 e 2006 arriva fino ai quarti di finale, superato da CSKA Mosca e Panathinaikos, sfiorando l’accesso alle Final Four.

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I nuovi tesseramenti

In vista della decima giornata di Serie A TIM è stata depositata in Lega la documentazione per il tesseramento dei seguenti atleti: Melvin Booker (Armani Jeans Milano), Mate Skelin (Cimberio Varese), Donald Mc Grath (La Fortezza Bologna), Hervè Tourè (Tisettanta Cantù), Reece Gaines (Benetton Treviso). Per quanto riguarda gli allenatori, depositata in Lega la documentazione per il tesseramento di Marco Calvani e Andrea Paccariè da parte della Legea Scafati.

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Mahmuti a Treviso

L'ex tecnico dell'Efes Pilsen ha firmato un biennale con opzione per la terza stagione. Domenica sarà ancora Vitucci a guidare la Benetton, in attesa del visto e del tesseramento

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Mensah della Benetton nella gara contro Udine domenica scorsa. Ciamillo

MILANO, 16 novembre 2007 - Oktay Mahmuti è il nuovo allenatore della Benetton Treviso. Il nome del 39enne ex tecnico dell'Efes Pilsen Istanbul era in cima alla lista di preferenze del general manager Marco Atripaldi che aveva incontrato Mahmuti a Treviso ad inizio settimana, e l'ufficializzazione è arrivata nella tarda mattina di oggi, quando le due parti hanno trovato l'accordo per un contratto su base biennale con opzione per la terza stagione.

Mahmuti subentrerà a Francesco Vitucci trovatosi a guidare la squadra trevigiana dopo l'esonero di Alessandro Ramagli, e che domenica guiderà ancora la squadra contro Montegranaro in campionato. In attesa che vengano espletate le pratiche relative al visto ed al tesseramento, Mahmuti tornerà a Treviso nei primi giorni della prossima settimana per iniziare il lavoro con lo staff tecnico confermato, formato da Francesco Vitucci e Marcelo Nicola. La Benetton al momento si trova all'ultimo posto in campionato con 2 vittorie e 7 sconfitte, e in Uleb Cup dopo 2 giornate i biancoverdi sono ancora fermi al palo.

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Che gaffe, coach Jackson!

Pioggia di critiche per l'allenatore dei Lakers dopo una battuta sul k.o. della sua squadra contro gli Spurs: "E' stata una partita alla Brokeback Mountain". Le scuse dopo le proteste delle associazioni gay

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Phil Jackson, 62 anni, ha vinto 2 anelli Nba da giocatore. Reuters

MILANO, 16 novembre 2007 – Nove anelli Nba al dito, un carisma impareggiabile, frutto anche della filosofia Zen che lui dice di seguire, e un’innata tendenza alle frasi ad effetto. Forse troppo ad effetto. Tutto questo fa di Phil Jackson l’allenatore più chiacchierato del basket professionistico americano, la cui ultima uscita ha fatto discretamente rumore.

PENETRA E SCARICA – Dopo la sconfitta (107-92) dei suoi Los Angeles Lakers contro i San Antonio Spurs, martedì sera, i giornalisti hanno chiesto i motivi di questo k.o. Domande tipo: "Coach, come è stato possibile lasciare che gli Spurs segnassero 13 triple? Avete sofferto molto il loro penetra e scarica?". Ed ecco la risposta di Jackson: "Sì, è stata una partita alla Brokeback Mountain". Il riferimento, è ovvio, era al film del 2005 di Ang Lee, in cui si racconta la storia omosessuale tra due cowboy (interpretati da Jake Gyllenhaal e Heath Ledger).

LE REAZIONI – Una battuta che però non ha fatto molto ridere la Nba. "I Lakers ci hanno assicurato che episodi del genere non avverranno più in futuro", ha detto Brian McIntyre, portavoce della lega. Prontamente ha espresso il suo parere anche l’associazione dei gay e delle lesbiche. "Il signor Jackson allena i Lakers da così tanto tempo che dovrebbe parlare delle performance della squadra sul campo, e non di omosessuali", ha affermato il portavoce dell’associazone, Neil G. Giuliano.

LA PEZZA – Controreplica dell’allenatore: "Quando ho detto quelle cose in conferenza stampa molti si erano messi a ridere. Però è chiaro che frasi del genere fuori dal contesto non sono divertenti. È giusto che la Nba mi abbia rimproverato. Se poi ho offeso qualche cowboy o qualche omosessuale, chiedo scusa". Ecco che torna lo spirito Zen di Phil Jackson. Ma il passo falso c’è stato comunque, eccome.

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Programmazione Sky 11^ giornata

Solsonica Rieti-Eldo Napoli in diretta domenica 25 novembre

Sabato 24 novembre alle ore 21.00 Sky Sport 2 trasmetterà in diretta la gara Upim Bologna-Pierrel Capo d'Orlando.

Questa invece la programmazione per domenica 25 novembre:

ore 12.00 Sky Sport 2-HD Montepaschi Siena–Benetton Treviso

ore 21.00 Sky Sport 2 Solsonica Rieti-Eldo Napoli

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Caserta, è Fabrizio Frates il neo coach

La Pepsi Juvecaserta comunica di aver sottoscritto un accordo di collaborazione con Fabrizio Frates che assume la guida tecnica della squadra. Il nuovo allenatore della Pepsi sarà presentato agli organi d’informazione sabato 17 novembre, alle ore 12.00 al Palamaggiò.

Fabrizio Frates, architetto, comincia giovanissimo la sua carriera di allenatore, inanellando successi in vari settori giovanili cittadini, poi la chiamata da Cantù come assistente e da lì parte la sua storia da capo allenatore. Cantù, Treviso, Montecatini, Gorizia, Siena, Arese, Udine, Reggio Emilia, le tappe che lo hanno portato nella stagione 2006-2007 alla Fortitudo Bologna. Ricopre il ruolo di assistente allenatore della Nazionale Italiana dal 2000. Relatore a numerosi Clinic Internazionali, scrive su varie riviste di basket articoli tecnici. Profondo conoscitore del gioco, fonda sulla difesa e nel collettivo il suo credo cestistico.

Trofei personali: Nel 1991 vince la Coppa Korac con Cantù. Partecipa alla Eurolega con la Benetton Treviso nel 1994-1995. Nella stagione 1995-1996 promosso dalla A2 alla A1 con Teorematour Arese. Nel 2003-2004 vince la LegaDue con la Bipop di Reggio Emilia. Coach of the Year di A2 nel 1995-1996. Nel 2004-2005 arriva alla Finale di Coppa Italia con Reggio Emilia. Con la Nazionale maggiore partecipa a Campionati Europei ed Olimpiadi come Assistente, Capo Allenatore della Under 20 ai Campionati Europei di categoria.

Basketnet.it

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maremma.........con i giocatori che avete, credo ben

purtroppo nn cèra una tattica di gioco e il movimento sia di difesa che attacco era inesistente e si puntava sulle idee dei singoli... e si vedeva la differenza di ritmo anche con le ultime... speriamo che questo ci dia un buon ritmo di gioco...

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Golden State, primo brindisi

Ma per Belinelli è durissima

I Warriors stendono i Clippers e centrano la prima vittoria, ma l'ex bolognese gioca solo 2', nonostante le promesse di coach Nelson. Boston ancora imbattuta, LeBron James strordinario (34 punti nella ripresa) contro Utah

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L'esultanza di Baron Davis, 28 anni. Ansa

NEW YORK, 17 novembre 2007 - Golden State conquista il suo primo successo della stagione, Boston mantiene la propria imbattibilità mentre San Antonio supera Houston.

Golden State-Los Angeles Clippers 122-105

Arriva finalmente il primo successo per i Warriors che giocano una signora partita e superano i Clippers. Golden State, complice anche un calendario molto difficile, era rimasta l’unica squadra Nba senza una vittoria ma contro i Clips Baron Davis e compagni giocano la loro pallacanestro frenetica, trovano un eccellente Andris Biedrins e riescono a ricamare diverse brillanti soluzioni in attacco. Dalla prossima gara, il “derby azzurro” in scena a Toronto domenica, poi coach Nelson potrà finalmente contare su Stephen Jackson il quale ha scontato la sua squalifica.

Se i tifosi di Golden State possono finalmente esultare, Marco Belinelli, invece, può rallegrarsi solamente per sua prima vittoria nella Nba. L’ex Fortitudo, infatti, rimane sul parquet solamente due minuti, equamente divisi tra fine primo tempo, in un contesto tattico particolare, per far tirare il fiato a Davis, e fine gara quando Nelson regala la stading ovation dell’Oracle Arena ai suoi titolari mandandoli in panchina prima della sirena. Eppure prima del match Don Nelson aveva fatto capire di voler regalare minuti al giocatore azzurro, che ora, con il rientro di Jackson e del convalescente Mickael Pietrus, rischia davvero di uscire dalle rotazioni.

Contro i Clippers Golden State parte fortissimo ma questa volta riesce a difendersi dal ritorno degli avversari. Biedrins domina sotto canestro, Davis e’ il solito leader mentre Al Harrington regala una serie di canestri di pregevole fattura. I Clips provano a mettere in difficoltà i lunghi di Don Nelson con le giocate di un buon Chris Kaman e nell’ultimo quarto si riavvicinano ai padroni di casa. Ma Baron Davis mette il turbo, Golden State piazza un parziale di 13-5 e così porta a casa un comodo successo.

Golden State: Harrington 27 (7/12, 3/6), Biedrins 23, Davis 21, Barnes 17. Rimbalzi: Biedrins 18. Assist: Davis 12.

Los Angeles Clippers: Thomas 25 (2/8, 6/13), Maggette 22, Kaman 20, Mobley 16. Rimbalzi: Maggette, Kaman 12. Assist: Cassell 9.

Philadelphia-Portland 92-88

Dopo un primo tempo assolutamente disastroso (27 punti a referto), nel quale i 76ers vanno sotto anche di 25 punti, Philadelphia si esalta nella ripresa, tira con un incredibile 76% dal campo (nuovo record per la franchigia) e centra il successo.

Philadelphia: Iguodala 22 (6/10, 1/2), Williams 19. Rimbalzi: Evans 9. Assist: Iguodala 7.

Portland: Aldridge, Roy 25. Rimbalzi: Przybilla 7. Assist: Blake 6.

Atlanta-Seattle 123-126 d.2t.s

Gara spettacolare tra Hawks e Sonics. Alla fine vince Seattle grazie alla tripla del rookie delle meraviglie Kevin Durant allo scadere del secondo supplementare. Brilla anche Damien Wilkins.

Atlanta: Johnson 39 (10/21, 5/13), Childress 22, Williams 18. Rimbalzi: Horford 14, Childreaa 10. Assist: Johnson 6.

Seattle: Wilkins 41 (11/15, 4/5), Durant 21, Wilcox 16, Watson, Szczerbiak 15. Rimbalzi: Collison 14. Assist: Watson 9.

Boston-Miami 92-91

I Celtics mantengono la propria imbattibilità stagionale ma devono soffrire fino alla fine contro gli Heat. Miami recupera un passivo di 15 punti nell’ultimo quarto, passa a condurre nelle battute finali, ma si deve arrendere al layup di Paul Pierce a 25’’ dalla sirena.

Boston: Garnett 26 (10/14), Allen 19. Rimbalzi: Garnett 11. Assist: Rondo 10.

Miami: Wade 23 (8/14, 0/1), Davis 20, O’Neal 17. Rimbalzi: O’Neal 9. Assist: Wade 6.

Cleveland-Utah 99-94

Uno straordinario LeBron James trascina i Cavaliers alla vittoria contro i Jazz. Utah, reduce da cinque successi consecutivi, riesce a limitare “King” James nel primo tempo ma il fenomeno di Cleveland cambia marcia nella ripresa, realizza 34 dei suoi 40 punti e permette ai padroni di casa di avere la meglio.

Cleveland: James 40 (12/24, 1/3), Ilgauskas 17. Rimbalzi: Ilgauskas 12, James 10. Assist: James 9.

Utah: Boozer 26 (10/21). Rimbalzi: Boozer 11. Assist: Okur 6.

New Jersey-Orlando 70-95

L’ennesima tripla doppia di Jason Kidd non serve ai Nets che si fanno dominare dai Magic. Il ventunenne Dwight Howard, intanto, diventa il più giovane giocatore nella storia della Nba a catturare 3.000 rimbalzi in carriera.

New Jersey: Jefferson 15 (3/16, 1/3). Rimbalzi: Kidd 19. Assist: Kidd 10.

Orlando: Lewis 27 (6/11, 3/5), Howard 21, Nelson 15. Rimbalzi: Howard 19. Assist: Nelson 7.

Minnesota-Washington 89-105

Buona prestazione offensiva di Washington che si affida a Caron Butler e Gilbert Arenas e supera i Timberwolves. I Wizards mettono il risultato in cassaforte piazzando un parziale di 20-3 nell’ultimo quarto.

Minnesota: McCants 19 (4/8, 3/8), Jefferson 15. Rimbalzi: Jefferson 10. Assist: Jaric 4.

Washington: Butler 29 (10/15, 1/1), Arenas 27. Rimbalzi: Haywood 11. Assist: Arenas 8.

San Antonio-Houston 90-84

Pur privi dell’infortunato Tracy McGrady i Rockets si fanno rispettare a San Antonio ma alla fine devono arrendersi. L’argentino ex Tau Luis Scola gioca la sua miglior partita nella Nba proprio contro la squadra che lo aveva scelto al draft nel 2002 e che durante l’estate l’ha ceduto a Houston. Ottima la prova di Tim Duncan.

San Antonio: Duncan 25 (11/22), Ginobili 19, Finley 17. Rimbalzi: Duncan 13. Assist: Ginobili 7.

Houston: Scola 20 (10/11), Battier 16. Rimbalzi: Yao Ming 9. Assist: Alston 7.

Memphis-New Orleans 118-120 d.t.s.

David West mette a referto 40 punti (suo massimo in carriera) e realizza a otto secondi dalla fine del supplementare il canestro che permette agli Hornets di battere i Grizzlies. Memphis si può consolare con la grandissima performance dell’ex guardia del Barcellona Juan Carlos Navarro.

Memphis: Navarro 28 (2/5, 8/9), Gasol, Gay 20. Rimbalzi: Miller 9. Assist: Lowry 8.

New Orleans: West 40 (17/29), Paul 28, Stojakovic 17. Rimbalzi: Chanlder 17. Assist: Paul 13.

Los Angeles Lakers-Detroit 103-91

Prestazione incoraggiante per la squadra di Phil Jackson. I Lakers, infatti, battono una buona compagine, Detroit, nonostante la prova poco brillante offerta da Kobe Bryant (6/18 dal campo) e questo e’ sicuramente un buon segnale. Contro i Pistons ci pensa Lamar Odom a risolvere i problemi dei Lakers in attacco.

Los Angeles: Odom 25 (8/12, 1/3), Bryant 19. Rimbalzi: Odom 15. Assist: Bryant 7.

Detroit: Hamilton, Prince 16, Murray 15. Rimbalzi: Prince 9. Assist: Murray 6.

Sacramento-New York 123-118 d.2t.s.

Ennesimo passo falso per i sempre più deludenti Knicks che a Sacramento non riescono a rallentare un ottimo Kevin Martin (43 punti, suo massimo in carriera) e incassano così la loro quinta sconfitta consecutiva.

Sacramento: Martin 43 (6/14, 5/7), Artest 28, Salmons 16. Rimbalzi: Miller 11, Martin 10. Assist: Udrih 5.

New York: Curry 27 (10/19), Lee, Crawford 24, Robinson 17, Marbury 15. Rimbalzi: Lee 16, Richardson 10. Assist: Crawford 5.

Gazzetta.it

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Toronto, è sparito il Mago

I Raptors tornano alla vittoria contro Indiana ma per Bargnani continua una preoccupante involuzione: gioca solo 5' e un tabellino da brividi (0 punti, 3 falli commessi, 1 stoppata subita)

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Andrea Bargnani (a sin.) insieme a Carlos Delfino. Reuters

TORONTO (Can), 17 novembre 2007 - I Toronto Raptors tornano alla vittoria contro gli Indiana Pacers (110-101) e ritrovano Jorge Garbajosa, mentre è crisi per Andrea Bargnani, che ha giocato la miseria di cinque minuti scarsi, per l’esattezza gli ultimi 4’11” del primo quarto e appena 36” all’inizio del secondo quarto. Il Mago viene sostituito subito aver commesso il suo terzo fallo, per poi essere dimenticato in panchina fino al fischio finale.

Sembra la continuazione della pessima prestazione al tiro di mercoledì per Bargnani, che dopo 37” dal suo ingresso permette a Murphy un facile canestro (con il romano in ritardo nel trovare il suo uomo in transizione difensiva). Passano altri 10” e Bargnani commette il primo fallo andando a sfondare su una penetrazione sulla linea di fondo e prima della fine del quarto fa in tempo ancora a commettere il secondo fallo in difesa e a farsi stoppare da sotto canestro l’unico tiro tentato. Appena arriva il fischio arbitrale che gli sanziona il terzo fallo, Mitchell decide di aver visto abbastanza e lo manda in panchina definitivamente.

Con Humphries poco incisivo, si mettono in evidenza tra i lunghi Maceo Baston (centro titolare al posto di Nesterovic) che fa pienamente il suo dovere (3/3 e 2 stoppate) e Garbajosa che sfrutta positivamente i 24’ che gli concede il coach con 8 punti (3/7) e 6 rimbalzi. Lo spagnolo si affida alla sua esperienza per dare il contributo che Toronto gli chiede e dimostra di essere in ripresa, pur non essendo ancora lo stesso di un anno fa, e se l’avversario di oggi non è di quelli particolarmente tenaci. Indiana è avanti anche di undici nel primo tempo (12-23) e l’attacco di Toronto ristagna nelle mani poco ispirate di Ford. Anche Chris Bosh, che gioca a mezzo servizio per le evidenti precarie condizioni fisiche, fatica dal campo finendo con 5/15 al tiro, ma approfitta del trattamento da star che gli arbitri gli concedono per aggiungere punti al suo tabellino dalla lunetta (12/13 totali). Per fortuna di Toronto il solito Parker risponde presente ogni volta che conta e Calderon tira fuori dal suo cilindro un’altra prova da leader.

La svolta dell’incontro avviene con Calderon in regia nel secondo quarto, che termina 56-53 con una bomba di Parker scagliata da tre quarti di campo sulla sirena. Nel terzo quarto, il disastroso Ford del primo tempo aggiusta le cifre personali con 11 punti e la difesa dei Raptors tiene i Pacers a soli 18 punti. Toronto conduce 81-74 all’inizio dell’ultima frazione di gioco e rimane in testa fino alla fine con Indiana che si riavvicina a -2 a metà quarto. Calderon non perde la testa e conduce la sua squadra alla vittoria con grande carattere, aiutato da Parker, Delfino, Garbajosa e Bosh, che dopo aver forzato un paio di conclusioni fa la cosa giusta a 48” dal termine servendo Calderon che mette la tripla decisiva (104-98). Il sempre vigile Delfino intercetta un passaggio nell’azione successiva e converte due tiri liberi mandando tutti a casa.

Toronto ha vinto una partita che doveva vincere contro un’avversaria tutt’altro che irresistibile portandosi sul 5-4 di record. Per Bargnani (0 punti, 3 falli e 1 palla persa) continua il momento no e sarà interessante vedere come reagirà. Una cosa è certa: la competizione in squadra quest’anno è maggiore (contro Indiana il coach ha ruotato 11 giocatori e Juan Dixon è l’unico a non aver giocato) e Sam Mitchell ha già fatto capire di non guardare in faccia nessuno (Chris Bosh a parte) quando si tratta di scegliere chi merita di stare in campo.

TORONTO – Punti: Bosh 22, Parker, Ford e Calderon 15, Kapono 12. Rimbalzi: Moon 7. Assist: Calderon 10.

INDIANA – Punti: Murphy e Tinsley 20, O’Neal 14. Rimbalzi: Foster 9. Assist: O’Neal 7.

Gazzetta.it

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per il mago invece sembra di essere tornati all'anno scorso, bo..non capisco come uno che gioca in quintetto le prime 5 partite, ha 15 punti di media ed è il miglior realizzatore della squadra, da un giorno all'altro va in panchina, e 2 giorni dopo gioca la miseria di 4 minuti e mezzo....mah!!!!!!!!!!!!!

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Premiata a Treviso sulle ali dell'entusiasmo

- Sito Uff. Sutor Basket -

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La decima di campionato vedrà la Premiata di scena domani a Treviso in un altro confronto dai notevoli contenuti e con un’alta posta in palio. Da una parte ci sarà infatti la Benetton che viene da 3 sconfitte consecutive, si trova all’ultimo posto in classifica, sta apportando sostanziali modifiche alla propria struttura di squadra ed insegue fortemente un successo che le darebbe fiducia e respiro. Dall’altra invece una Premiata interprete di quest’inizio di campionato con 5 vittorie nelle ultime 6 gare, seconda in graduatoria, protagonista di un significativo 4/5 in trasferta (unica sconfitta a Siena), imbattuta da 3 turni e che a differenza della sua avversaria, ha trovato fiducia ed equilibrio nel gioco. Significati importanti. Dunque un match che rispetto alle previsioni di pre-campionato presenta motivazioni ribaltate e proprio per questo appare quantomai equilibrato e ricco di significati. Li avrà per i Veneti, perché un’altra sconfitta aggraverebbe la loro situazione, appesantendo il lavoro che dovrà svolgere Oktay Mahmuti, neo-coach ex Efes Pilsen Istanbul (squadra che in 5 anni ha portato all’eccellenza europea); li avrà per la Sutor che con un ulteriore successo consoliderebbe la propria posizione al vertice spuntando un’altra “tacca” su quella ideale scaletta che conduce alla salvezza. Il successo di Cantù, prepotente ed inatteso per come si è concretizzato, complici le telecamere di Sky ha acceso i riflettori sulla squadra di Finelli che però non ha avvertito cambiamenti, né pericoli dalla ventata di improvvisa popolarità: “abbiamo percepito l’entusiasmo dell’ambiente – ha detto il coach bolognese – perché un periodo come questo fa felici i tifosi così come genera entusiasmo all’interno del gruppo. Abbiamo comunque vissuto una settimana normale, solo con più entusiasmo e sorrisi”. Evoluzione Benetton. Oltre al nuovo coach (che però non siederà in panchina, lasciando la conduzione del match all’assistente Frank Vitucci), ieri a Treviso è anche arrivato, proveniente da Milano, il nuovo acquisto Reece Gaines che la Premiata ha già affrontato 15 giorni fa al PalaSavelli nella gara vinta contro Milano. Gaines andrà ad affiancarsi a Rodrigo De La Fuente che a sua volta ha preso recentemente il posto di DerMarr Johnson. Quindi una Benetton da… lavori in corso e difficilmente inquadrabile: “è una squadra che sta cambiando – sono ancora parole di Finelli – ma noi abbiamo seguito la nostra abituale routine preparatoria, scoutizzando le 2 partite (1 in campionato l’altra in Uleb) in cui il capo allenatore è stato Vitucci. Le differenze di gioco sia in attacco che in difesa sono evidenti rispetto a prima e credo che se ne aggiungeranno altre con l’arrivo di Gaines”. Sentimenti. Domani sera per la prima volta la Premiata si troverà ad affrontare uno dei 3 simboli (il terzo è Childress) dell’escalation che l’ha condotta in Serie A. Farà un certo effetto vedere l’ex capitano Giuliano Maresca, giocatore a cui Montegranaro è tuttora molto affezionata, con la maglia verde della Benetton, affrontare il club al quale ha regalato tantissime soddisfazioni e nel quale la sua carriera ha concretizzato il definitivo salto di qualità. Maresca in verde, per i tifosi Sutor sarà l’antipasto che fra 7 giorni porterà a riabbracciare “Pilla”… ma sulla panchina sbagliata. Precedenti, arbitri e radio. Benetton e Premiata sono 1-1 nei confronti diretti relativi alla stagione passata: all’andata vinsero gli allora Campioni d’Italia per 70-61 mentre la gara di ritorno fu una di quelle indimenticabili per Montegranaro, scandita dal canestro di Amoroso all’ultimo secondo e dalla vittoria per 71-70. Arbitreranno Paolo Taurino di Modena, Marco Giansanti di Roma e Paolo Longhi di Cantù. Radiocronaca diretta su Radio Smile e Gammaradio dalle ore 18,10.

Legabasket.it

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Eldo Napoli con la Tisettanta Cantu'. Mason Rocca: 'Conta solo vincere'

- Sito Uff. Basket Napoli -

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Seconda gara interna consecutiva per la ELDO Basket Napoli che, al PalaBarbuto, affronterà la Tisettanta Cantù con inizio della partita fissato per le ore 18:15. Questa mattina la squadra ha sostenuto la consueta seduta di rifinitura al PalaELDO. Coach Bucchi avrà tutti i suoi uomini a disposizione per cercare la prima vittoria casalinga della stagione. 'Il nostro unico obiettivo è vincere.- ha dichiarato il capitano Mason Rocca- Non abbiamo più alibi e scuse, la sola cosa che conta è conquistare i due punti per regalare finalmente una soddisfazione ai nostri tifosi, ed iniziare a risalire in classifica.

Non penso assolutamente che la nostra squadra sia da ultimo posto- ha

proseguito Mason Rocca- ma adesso dobbiamo solo pensare a conquistare i primi due punti al PalaBarbuto. Abbiamo il massimo rispetto della Tisettanta Cantù .Il nuovo arrivo Toure vorrà certamente fare bene al suo esordio, ma noi non possiamo fallire.'

Ecco i roster delle squadre:

Eldo Basket Napoli:4 Monroe, 5 Thomas, 8 Malaventura, 10 Fevola, 12

Rocca, 14 Flamini, 16 Aprea, 19 Galateo,20 Cacciola,21 Rivera, 33

Jones, 45 Blums,

All.Piero Bucchi

Assistant Coach:Maurizio Bartocci

Tisettanta Cantù: 4 Casini, 5 Wood, 7 Brown, 8 Valenti, 10 Toure, 11

Francis, 12 Mazzarino, 13 Cukinas, 15 Squarcina, 16 Meroni,18 Brienza,

20 Abukar.

All. Luca Dalmonte

Ass.Coach: Flavio Fioretti

Arbitri: Paternicò Carmelo(Piazza Armerina, EN), Seghetti Dino

(Livorno), Tullio Angelo (Fermo,AP)

Legabasket.it

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Legea, con la Pierrel inizia la gestione Calvani. 'Non possiamo piu' sbagliare'

- Sito Uff. Scafati Basket -

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Prosegue la rivoluzione in casa Legea. Nell’ultima settimana si sono risolti i contratti con la guardia-ala statunitense Derrick Tarver, con coach Teo Alibegovic e con l’assistente Zeljko Zecevic. E non finisce qui. Il presidente Nello Longobardi ed il gemme Michele Martinelli continuano a lavorare per apportare, di comune accordo con coach Marco Calvani, le opportune modifiche tecniche per risollevare le sorti della squadra, capace di concretizzare solo sei punti in nove giornate (quattro sconfitte al PalaMangano su cinque gare disputate nell’impianto di Via della Gloria). Ma qualsiasi altra correzione tecnica sarà apportata nella prossima settimana. Giusto il tempo, per coach Calvani, di verificare in quale direzione far muovere il tandem di testa della società gialloblù.

Tornando al basket giocato, anche questa settimana è trascorsa senza che gli atleti capitanati dal biondo belga Dimitri Lauwers patissero particolari acciacchi fisici. Il solo Datome, dall’immediato dopo-gara di domenica scorsa, ha dovuto fare i conti con un fastidioso mal di schiena che non gli ha consentito, tra l’altro, di rispondere alla convocazione della Nazionale di coach Carlo Recalcati. Tutto è ritornato nella norma, a metà settimana, dopo alcune sedute fisioterapiche.

Probabili Formazioni (la formazione della Legea è subordinata alla scelta tecnica dell’atleta extracomunitario da non convocare per ovvi motivi normativi legati al numero massimo di atleti extracomunitari da poter inserire a referto)

Legea Scafati: 4 Hatten, 10 Lauwers, 11 Datome, 12 Romero, 15 Killingsworth; 5 Cantone, 6 Salvi,

7 Demirel, 8 Caiazza, 13 Williams, 16 Hodge, 18 Ricciardi, 19 Marrazzo, coach Alibegovic.

Upea Capo d’Orlando: 4 Pozzecco, 15 Slay, 16 Diener, 18 Wallace, 19 Wojcik; 5 Orsini, 6 Bruttini, 7 Howell, 8 Ndoja, 11 Mazeika, 14 Fabi, 20 Gugliotta, coach Sacchetti.

I Protagonisti

Coach Marco Calvani:

“Dopo cinque giorni di lavoro in palestra, non ho un metro di giudizio per poter esprimere qualcosa di concreto rispetto al passato. Mi limito esclusivamente a dire che ho ricevuto una discreta disponibilità nel voler fare da parte degli atleti. L’atteggiamento è un atteggiamento positivo e questo è un buon segnale in vista della difficile gara di domani contro Capo d’Orlando. La Legea, nelle precedenti cinque partite disputate al PalaMangano, ha lasciato quattro risultati agli avversari e questo è un trend che deve essere immediatamente invertito. Diciamo che abbiamo speso tutti i bonus stagionali e che ora non possiamo fare più sconti a nessuno”.

Frank Williams:

“Sono a Scafati da quindici giorni e posso dire di essermi ambientato al meglio in città e con i miei nuovi compagni di squadra. Siamo un buon gruppo e sono convinto che si possa fare molto di più di quanto raccolto fino ad ora. Dal punto di vista personale, sto ritrovando la migliore condizione e sono a completa disposizione del coach. Non sappiamo ancora chi giocherà domani, ma qualsiasi scelta dovesse effettuare il coach, sarà quella più opportuna per affrontare al meglio il difficile match di domani. Mi auguro che i nostri sostenitori facciano sentire la propria presenza, perché ne abbiamo un gran bisogno”.

Legabasket.it

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oggi leggendo la gazzetta, ho scoperto che il play di avellino è alto 1,65.......quasi quasi, tento pure io la carriera se non mi va bene con il ciclismo 8):mrgreen:

ricordiamo che un certo earl boykins che gioca mi pare nei milwaukee è alto 1.65 e un certo nate robinson alto 1.72 dei knicks che addirittura schiaccia... impossible is nothing...

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Pesaro cede alla Fortitudo

Prima sconfitta casalinga stagionale per la Scavolini nell'anticipo della decima giornata (78-84). Bologna sempre avanti grazie all'ottimo Jenkins (30). Per Myers 3 punti in 11' prima di un infortunio muscolare

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Horace Jenkins, mvp a Pesaro con 30 punti. Ciam-Cast

PESARO, 17 novembre 2007 - Davanti a un pubblico-record (7.749 unità) la Scavolini cade per la prima volta in casa (78-84), per mano della miglior Upim dell'anno. Merito dei bolognesi, che mettono insieme un bel gruzzolo di punti e non lo smarriscono quando Pesaro contrattacca con insistenza. I locali combattono, ma solo con una prestazione monstre avrebbero potuto battere la 'Effe' di turno. E invece a tratti si sono smarriti, facendo un passo indietro.

LA PARTITA - Lo speaker dell’Adriatic Arena apre con un messaggio che è un invito al tifo pacifico e al rispetto tra le frange opposte. Squadre al completo, c’è anche Fultz che mercoledì si era fermato per una distorsione. 7-2, 13-6 poi reazione ospite fino al 18-24 che chiude il primo quarto, con tripla di Jenkins (11 in 10’) allo scadere. Nel secondo periodo la Fortitudo allunga, mentre i padroni di casa sono irriconoscibili. Slay si prende la squadra sulle spalle ma è troppo solo, l’attacco biancorosso è asfittico, la difesa fa acqua e la Effe punisce. Il massimo vantaggio esterno arriva sul 26-42 al 18', con Janicenoks che prende il testimone da Jenkins. Pesaro zoppica come non mai e in più si infortuna Myers, la cui gigantografia è appesa al Paladozza. Il capitano Vuelle esce zoppicando a 9'19'' dall’intervallo lungo, tenendosi l’inguine. E non rientra più. Si parla di stiramento all’adduttore.

SUPER JENKINS - Il piatto piange e il secondo periodo è devastante in negativo (12-19). 32-51 in apertura di ripresa, con Jenkins a dir poco incontenibile. Pesaro ci prova, con la grinta di Slay e le triple di Clark, però la salita è ripida ripida. 46-57 al 27', nuovamente Air-Jenkins a ristabilire le distanze (46-60). 53-60 con bimane di Pasco, la Scavo è encomiabile. 58-63, con 30 punti infilati nel terzo parziale! Gara riaperta, 66-69 a 7’28” dalla fine. Lo sforzo è stato enorme e Pesaro si ritrova col fiato corto: 66-76. Fallisce la missione e non è quella di sempre. E la 'Effe' spicca il volo.

Scavolini: Slay 26, Hicks 17, Clark 17

Upim: Jenkins 30, Mancinelli 12, Nelson 10

Gazzetta.it

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Riscatto Indiana, disastro Knicks

I Pacers chiudono una striscia di sei sconfitte travolgendo Utah con una gara impeccabile, New York invece arriva a sei k.o. consecutivi. Phoenix passa a Houston (che non ha McGrady)

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Steve Nash si incunea nella difesa di Houston. Afp

NEW YORK, 18 novembre 2007 - Phoenix passa a Houston, Indiana domina Seattle mentre New York delude anche a Denver.

Indiana-Utah 117-97

I Pacers si mettono alle spalle la striscia di sei sconfitte consecutive superando i Jazz al termine di una gara praticamente perfetta, chiusa con 117 punti e referto e con uno straordinario 58% dal campo.

Indiana: Dunleavy 25 (6/11, 3/6), Granger 19, Daniels 17, Williams 16. Rimbalzi: Foster 9. Assist: Tinsley 13.

Utah: Boozer 19 (9/18). Rimbalzi: Millsap 6. Assist: Williams 6.

Washington-Portland 109-90

Gilbert Arenas rimane precauzionalmente a riposo a causa di un problema al ginocchio sinistro ma i Wizards si affidano a un eccellente Antawn Jamison e contro i Blazers conquistano senza troppi problemi il loro quarto successo consecutivo.

Washington: Jamison 30 (7/15, 4/:shock2:, Young, Haywood 17. Rimbalzi: Jamison 11, Haywood 10. Assist: Daniels 10.

Portland: Aldridge, Jack 18. Rimbalzi: Aldridge 10. Assist: Blake, Jack 5.

Charlotte-Seattle 100-84

Jason Richardson nel terzo quarto e’ assolutamente immarcabile, i Bobcats ringraziano e superano i Sonics. L’ex Golden State realizza 14 dei suoi 23 punti nell’arco di tre straordinari minuti a metà del terzo quarto, mettendo Charlotte saldamente davanti.

Charlotte: Wallce 27 (9/16, 1/2), Richardson 23. Rimbalzi: Okafor 15. Assist: Felton 12.

Seattle: Wilcox 24 (8/15), Wilkins 24, Durant 16. Rimbalzi: Wilcox 9. Assist: Watson 5.

New Jersey-Miami 87-91

Miami continua a dare segni di risveglio dopo un disastroso inizio di campionato e batte New Jersey. Pat Riley si gode i progressi di un volenteroso, ma a volte un po’ frenetico e impreciso, Dwyane Wade. I Nets incassano così la loro quinta sconfitta consecutiva.

New Jersey: Williams 22 (7/11), Jefferson 18, Kidd 16. Rimbalzi: Williams, Kidd 8. Assist: Kidd 15.

Miami: Wade 23 (4/17), O’Neal 18, Hardaway 16. Rimbalzi: Wade 6. Assist: Wade 9.

Minnesota-New Orleans 82-100

Nemmeno l’assenza del playmaker Chris Paul frena gli Hornets. Paul rimane ai box per una distorsione alla caviglia destra ma Peja Stojakovic e Morris Peterson bastano e avanzano a New Orleans per avere ragione dei Timberwovles.

Minnesota: Jefferson 20 (10/17), Telfair 15. Rimbalzi: Jefferson 10. Assist: Brewer, Telfair, Gomes 3.

New Orleans: Stojakovic 22 (5/10, 4/6), Peterson 18, Pargo 15. Rimbalzi: Chandler, Peterson 7. Assist: Pargo 7.

Dallas-Memphis 108-105

I Grizzlies danno filo da torcere ai favoritissimi Mavericks ma alla fine si devono arrendere. Memphis lotta e nel finale riprende Dallas grazie a un parziale di 10-0 ma i canestri di Dirk Nowitzki permettono ai padroni di casa di evitare lo scivolone.

Dallas: Howard 27 (13/22, 0/1), Nowitzki 21, Harris 19. Rimbalzi: Diop 11. Assist: Harris 8.

Memphis: Miller 23 (7/11, 2/2), Warrick 17, Gasol 15. Rimbalzi: Miller 7. Assist: Lowry 7.

Houston-Phoenix 105-115

Non si può concedere a una squadra come i Suns un giocatore del calibro di Tracy McGrady. Senza T-Mac, infatti, i Rockets non riescono a tenere il ritmo della truppa di Mike D’Antoni. Phoenix tira con percentuali da cinema (62% dal campo) e quando in attacco gioca così diventa praticamente imbattibile.

Houston: Scola 20 (10/19), James 17. Rimbalzi: Scola 11. Assist: Alston, Scola 4.

Phoenix: Stoudemire, Barbosa 21, Nash 19, Hill, Marion 18. Rimbalzi: Stoudemire 13, Marion 11. Assist: Nash 15.

Milwaukee-Atlanta 105-96

Ennesima trasferta amara per gli Hawks, arrivati, compreso lo scorso campionato, alla loro 17° sconfitta consecutiva lontano da Atlanta. Agli Hawks non basta un incontenibile Josh Smith.

Milwaukee: Bogut, Redd 21, Villanueva 17. Rimbalzi: Bogut 10. Assist: Williams 10.

Atlanta: Smith 38 (13/19, 0/3). Rimbalzi: Horford, Williams 8. Assist: Johnson 9.

Denver-New York 115-83

La rotta non cambia, i Knicks naufragano anche a Denver. La squadra newyorchese gioca malissimo in Colorado e incassa praticamente senza lottare la sua sesta sconfitta consecutiva.

Denver: Anthony 24 (9/16, 2/2), Iverson 23, Kleiza 18. Rimbalzi: Camby 20. Assist: Camby, Anthony 6.

New York: Randolph 16 (8/23). Rimbalzi: Lee, Randolph 11. Assist: Marbury 5.

Los Angeles Clippers-Chicago 73-92

I Clippers continuano a perdere per infortunio giocatori importanti. Contro i Bulls devono dare forfait Corey Maggette e Al Thornton. Chicago ne approfitta e, guidata da Ben Gordon, centra il successo allo Staples Center.

Los Angeles Clippers: Kaman 21 (10/17). Rimbalzi: Kaman, Thomas 8. Assist: Mobley 5.

Chicago: Gordon 25 (9/16, 1/6), Nocioni 21. Rimbalzi: Wallace 13. Assist: Duhon, Gordon, Hinrich 4.

Gazzetta.it

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