Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2021

Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
Leggi di più

Nba e dintorni...


sateo

Messaggi raccomandati

Milano crolla, Roma rimonta

Nel secondo anticipo della 10ª giornata, l'Armani Jeans, rimaneggiata e sfortunata, spreca 12 punti di vantaggio, subisce un parziale di 19-2, e perde 80-74 con la Lottomatica che per ora è seconda da sola

0JRPBP4N--346x212.jpg

Erazem Lorbek, 23 anni, appoggia in entrata. Ciam/Cast

MILANO, 18 novembre 2007 - L’Armani Jeans non bissa il successo di una settimana fa contro Varese e, crollando alla distanza contro la Lottomatica (74-80 il finale) si ritrova di nuovo invischiata nelle zone più torbide della classifica.

E’ il derby delle metropoli con Roma che vede la luce in fondo al tunnel e Milano dove piove sul bagnato: in casa Olimpia, dopo gli addii a Gaines e Touré e con Gadson fuori squadra a cui manca solo il biglietto di via per l’addio, è arrivato l’infortunio a Bulleri (grave distorsione alla caviglia destra, lo stop potrebbe essere di almeno due mesi) che ha costretto Caja a ridurre all’osso la rotazione degli esterni. Repesa parte col quintetto piccolo (Lorbek centro e Garbini da quattro), ma Milano ci mette quasi cinque minuti prendere il primo tiro dentro l’area. La Lottomatica, nonostante qualche forzatura di Stefansson e Hawkins, alterna meglio le due dimensione offensive e dopo 7‘ conduce 12-11.

Quando l’Armani riesce ad aggredire il canestro avversario è decisamente più efficace, ma poi spreca molto con sette palle perse e a fine primo periodo siamo 18-18. Dopo il primo minibreak, Roma perde completamente la testa, alterna palle perse a infelici scelte di tiro, Milano trova finalmente la strada del contropiede e arriva al 29-18 (parziale 14-0) del 14’. Ray prova con esiti alterni a fare ciò per cui è lautamente pagato, cioè macinare punti, ma Milano ha da Watson e Gallinari quell’energia che sembra latitare in campo: lo statunitense colleziona rimbalzi e recuperi, l’italiano offre giocate d’alta classe; insomma quantità e qualità abbinate.

Al riposo l’Armani conduce 43-35 grazie qualche giocata estemporanea di Sesay, ma soprattutto grazie al 34% dal campo di Roma (0/7 da 2 di Giochetti, Ray e Ukic) e al dominio 24-17 a rimbalzo. Dopo 17 secondi della ripresa una testata involontaria di Hawkins manda Watson ai box stordito e con un taglio sul naso, Milano sbanda e la Lottomatica rientra 45-42 al 24’. Torna in campo Gallinari e in 30”, complice anche una sua tripla, l’8-0 lombardo è servito. Al 30’ Armani Jeans avanti 60-53, tra gli ospiti tutto è nelle mani non troppo calde degli esterni nonostante una seconda botta al naso costringa Watson, appena rientrato, negli spogliatoi.

Tripla di Gabini, Lorbek da 2, tripla di Stefansson ed è 61-61 con 8’ da giocare. Tripla di Gabini, due liberi di Ray e sul 61-66 il parziale è 2-19. Milano è in debito d’ossigeno, dentro la sua area scompare: il match winner è Lorbek con 6 punti e 5 rimbalzi in 6 minuti. Aradori riporta i suoi fino al -5 a 1’05” dalla fine, Gallinari forza un assist anziché provare il tiro del -2 e per i 4600 del Forum il buio è sempre più fitto.

Milano: Sesay 15, Gallinari 13, Vukcevic 13

Roma: Stefansson 17, Lorbek 14, Hawkins 13

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 1,5k
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

finita da 20 minuti circa toronto raptors golden state warriors

vincono gli ospiti 106 - 100 con 0 punti di belnelli e 12 di bargnani secondo miglior realizzatore per toronto

in serie a vince ancora(ma va...) siena

un dominio della mensana che distrugge rieti come il capo d'orlando che stravince in casa scafati... direttamente dal palaverde miracolo benetton dopo avvio disastroso... rimonta ottima nel 3° quarto poi ha mollato nei minuti finali della partita ma un miracolo di chalmers alla sirena col risultato di 78-79 per montegranato spara la bomba e la benetton vince 81-79... cè daa migliorare ancora molto in casa benneton e spero che mahmuti già da domenica prossima contro i straforti della mensana faccia valere la sua esperienza...

Link al commento
Condividi su altri siti

Roma espugna Milano

E' sola alle spalle di Siena

L'Armani Jeans, perde 80-74 con la Lottomatica che resta l'unica a sei lunghezze dalla Montepaschi. Treviso batte Montegranaro in volata, Teramo supera Biella al supplementare, colpo esterno di Capo d'Orlando

0JRPBP4N--346x212.jpg

Erazem Lorbek, 23 anni, appoggia in entrata. Ciam/Cast

MILANO, 18 novembre 2007 - La 10ª giornata di serie A, dopo l'anticipo vittorioso della Fortitudo Bologna, decreta i successi di Roma, Avellino, Napoli, Capo d'Orlando, Treviso e Teramo. Alle 20.30 il posticipo tra Virtus Bologna e Udine.

Armani Jeans Milano-Lottomatica Roma 74-80

L’Armani Jeans non bissa il successo di una settimana fa contro Varese e, crollando alla distanza contro la Lottomatica si ritrova di nuovo invischiata nelle zone più torbide della classifica. E’ il derby delle metropoli con Roma che vede la luce in fondo al tunnel e Milano dove piove sul bagnato: in casa Olimpia, dopo gli addii a Gaines e Touré e con Gadson fuori squadra a cui manca solo il biglietto di via per l’addio, è arrivato l’infortunio a Bulleri (grave distorsione alla caviglia destra, lo stop sarà di almeno due mesi) che ha costretto Caja a ridurre all’osso la rotazione degli esterni. Repesa parte col quintetto piccolo (Lorbek centro e Garbini da quattro), ma Milano ci mette quasi cinque minuti prendere il primo tiro dentro l’area. La Lottomatica, nonostante qualche forzatura di Stefansson e Hawkins, alterna meglio le due dimensione offensive e dopo 7‘ conduce 12-11.

Quando l’Armani riesce ad aggredire il canestro avversario è decisamente più efficace, ma poi spreca molto con sette palle perse e a fine primo periodo siamo 18-18. Dopo il primo minibreak, Roma perde completamente la testa, alterna palle perse a infelici scelte di tiro, Milano trova finalmente la strada del contropiede e arriva al 29-18 (parziale 14-0) del 14’. Ray prova con esiti alterni a fare ciò per cui è lautamente pagato, cioè macinare punti, ma Milano ha da Watson e Gallinari quell’energia che sembra latitare in campo: lo statunitense colleziona rimbalzi e recuperi, l’italiano offre giocate d’alta classe; insomma quantità e qualità abbinate. Al riposo l’Armani conduce 43-35 grazie qualche giocata estemporanea di Sesay, ma soprattutto grazie al 34% dal campo di Roma (0/7 da 2 di Giochetti, Ray e Ukic) e al dominio 24-17 a rimbalzo. Dopo 17 secondi della ripresa una testata involontaria di Hawkins manda Watson ai box stordito e con un taglio sul naso, Milano sbanda e la Lottomatica rientra 45-42 al 24’. Torna in campo Gallinari e in 30”, complice anche una sua tripla, l’8-0 lombardo è servito. Al 30’ Armani Jeans avanti 60-53, tra gli ospiti tutto è nelle mani non troppo calde degli esterni nonostante una seconda botta al naso costringa Watson, appena rientrato, negli spogliatoi.

Tripla di Gabini, Lorbek da 2, tripla di Stefansson ed è 61-61 con 8’ da giocare. Tripla di Gabini, due liberi di Ray e sul 61-66 il parziale è 2-19. Milano è in debito d’ossigeno, dentro la sua area scompare: il match winner è Lorbek con 6 punti e 5 rimbalzi in 6 minuti. Aradori riporta i suoi fino al -5 a 1’05” dalla fine, Gallinari forza un assist anziché provare il tiro del -2 e per i 4600 del Forum il buio è sempre più fitto. Nel dopo partita Caja usa parole di fuoco per Gadson "E' una negatività, per chiedergli di giocare avremmo dovuto cercarlo in qualche discoteca visto che non è venuto a fare il lavoro individuale che gli era stato chiesto". Probabile l'arrivo di Daniele Cavaliero dalla Fortitudo Bologna e forse di un altro giocatore.

Milano: Sesay 15, Gallinari 13, Vukcevic 13

Roma: Stefansson 17, Lorbek 14, Hawkins 13

Montepaschi Siena-Solsonica Rieti 100-64

Con la Montepaschi , la calcolatrice è d’obbligo. Nei primi 10 attacchi, Siena produce 2,5 punti di media. L’unico neo, l’errore al tiro di Mc Intyre, tamponato dal rimbalzone di Eze. Sul 25-6, dopo 6’30’’, la partita è già decisa, ma Siena cresce ancora. Dal + 19, la Mens Sana non lascia, ma raddoppia fino al + 39 di metà gara (64-25), quando anche la conta dei rimbalzi (22-11), dei falli subiti e delle palle perse è l’una doppia dell’altra. La valutazione statistica all’intervallo? 99 a 4! A tratti, si gioca a metà campo. Prato e Bonora faticano nel tenere il pallone in attacco, e Sow insiste nell’autoscontro come Helliwell (3 falli in 4’22’’). Kaukenas, Thornton e Carraretto sono delle saette nel giocare di rimessa, e Lavrinovic nel concludere le transizioni. Sugli scudi il capitano, Shaun Stonerook. Lo statunitense congela subito la gara con il 3/3 dall’arco per il 18-2, facendo buona guardia sottocanestro, con i 5 rimbalzi fino alla pausa, quasi la metà di quelli ospiti. Rieti (senza Finley) imbarca acqua da tutte le parti e solo la difesa a zona, nella ripresa, le permette di non toccare il fondo (96-54 massimo vantaggio).

Siena: Lavrinovic 28, Stonerook 14, McIntyre 11

Rieti: Gigena 17, Sow 11, Hurd 10

Eldo Napoli-Tisettanta Cantù 95-84

La Eldo rompe il ghiaccio e vince la prima gara interna della stagione. Battuta Cantù al termine di un match avvincente che Napoli ha saputo sempre condurre, raggiungendo anche il massimo vantaggio di 23 punti. Determinazione, buon lavoro in difesa e spirito di sacrificio gli aspetti base su cui i partenopei hanno costruito la vittoria. Cantù ha provato a frenare la maggiore efficacia dei padroni di casa, ma ha potuto poco contro i 29 punti di Jones in 33' e sicuramente miglior giocatore della serata, la razionalità di Blums e la positiva prova di tutto il collettivo. Per Cantù da sottolineare la positiva prova di Tourè, al debutto, che ha realizzato 23 punti. Coach Bucchi parte con Jumaine Jones, ritenendo che l'ex Phoenix abbia completato la fase di ambientamento. Vede giusto. Eldo più ordinata rispetto al passato e in grado di attaccare senza andare in panico. Equilibrio iniziale e poi mister Jones piazza un break personale di 7-0 che lancia a +6 (15-9) i napoletani. Replica timidamente Cantù con Mazzarino ed il nuovo arrivato Tourè, ma Napoli risponde con un parziale di 6-0 che la lancia venti punti avanti (30-10). Un break di 6-0 per Cantù apre la seconda minifrazione. Accelera la squadra di Dalmonte, ma coach Bucchi replica con l'inserimento di Malaventura, dando il cambio a qualche uomo affaticato. Difesa abbastanza attenta e pressing a tutto campo mettono in difficoltà i lombardi che ricorrono anche alla zona. Non si deconcentra il team di Bucchi al rientro dagli spogliatoi: piazza un parziale di 12-2 e prova a giocare a zona a sua volta. Cresce il vantaggio fino a 21 punti (61-40) al 3'. Ma dopo una replica di un 0-6 canturino con quattro triple di fila, Napoli raggiunge il massimo con +23 (73-50) al 7'. Un parziale di 2-13 mette i brividi ai partenopei, memori delle recenti esperienze interne con Montegranaro e Pesaro, ma Napoli reagisce e con un break di 11-0 guadagna di nuovo quota +23 (86-63) che consente alla Eldo di gestire anche il nuovo ritorno di Cantù e vincere in casa la prima.

Napoli: Jones 29, Monroe 18, Malaventura 14

Cantù: Touré 23, Mazzarino 14, Wood 14

Cimberio Varese-Air Avellino 81-87

Una prova eccellente di Green, capace di esprimere la sua leadership in ogni fase del gioco (anche 6 rimbalzi per il più piccolo del campionato insieme a 6 assist per un ottimo 27 di valutazione), guida Avellino a una bella vittoria sul campo di una Cimberio sempre più in difficoltà. Al contrario, coach Boniciolli vede il quintetto irpino distribuire al meglio le responsabilità offensive con cinque giocatori in doppia cifra contando anche sulla potenza di Williams e sull'utilità di Burlacu: miglior prestazione stagionale con 4/6 dal campo per il lungo rumeno. In vantaggio sin dalle primissime battute (4-13 al 4') grazie a un buono spunto iniziale del capocannoniere Smith, l'Air ha allungato sino al +13 raggiunto due volte (la seconda sul 49-62 al 27'). Aiutata dal debutto positivo di Skelin (6/9 al tiro), Varese ha almeno cercato di rientrare in partita con un Beck finalmente positivo (15 punti nella ripresa per l'ala messicana). La formazione di casa otteneva perfino il sorpasso con due tiri liberi di Galanda sul 77-76 al 37', ma una striscia di 5 punti di Green garantiva all'Air un buon successo esterno.

Varese: Skelin 16, Beck 15, Galanda 10, Hafnar 10, Passera 10

Avellino: Green 20, Righetti 14, Burlacu 13, Williams 13

Legea Scafati-Pierrel Capo d'Orlando 74-98

Passeggiata al Palamangano della Pierrel che umilia una Legea alla quale non basta il cambio di guida tecnica, con Calvani al posto di Alibegovic, e la novità di Williams per Hatten, in tribuna. La partita è un incubo per la gente di casa, che fischia a lungo una Legea alla fine della terza frazione addirittura sotto di 34 punti (49-83), contro un Capo d’Orlando capace di realizzare 10 triple su 13 (5/6 del solo Wallace). Ma il successo i siciliani lo mettono già al sicuro prima dell’intervallo, finito su un rassicurante +13 (39-52), vantaggio anche stretto per quanto visto in campo. Percentuali da favola, col 75% sia da due (15/20), sia da tre (6/8, 12/19 finale), stroncano così sin dall’inizio una Legea che non difende e ha troppi punti oscuri, in primis Williams, abulico e inconsistente (2 soli punti con 0/9 da tre alla fine per lo statunitense).

Scafati: Lauwers 18, Killingsworth 14, Hodge 10

Capo d'Orlando: Wallace 23, Diener 22, Pozzecco 12

Benetton Treviso-Premiata Montegranaro 81-79

La gara tra Treviso e Montegranaro sta tutta negli ultimi 10 secondi. Gaines appoggia al vetro il 79-78 e la Benetton chiama time out. Alla ripresa del gioco Soragna tarda la rimessa e perde palla. Non fa meglio Vitali che si fa intercettare il pallone dal neo arrivato Gaines (12 punti e buon impatto) che innesca il contropiede con scarico per Chalmers: canestro da tre e la serie di 5 sconfitte consecutive tra campionato e Uleb della Benetton è interrotta. Una gara che Montegranaro ha condotto per 2 tempi (46-34 all’intervallo) ma che Treviso ha saputo rimettere in piedi con un 37-11 nei 15’ successivi con Soragna a dare il massimo vantaggio trevigiano 71-58 al 35’, dopo che gli ospiti avevano avuto lo stesso divario (40-27) al 18’40''. Quando la gara sembra in mano ai padroni di casa, i marchigiani ritrovano il canestro con Thomas e l’apporto di Ford, e risucchiano la Benetton fino a portarsi in vantaggio con Garris al 39’50”. In 10 secondi però ne possono succedere di tutti i colori, e Treviso ringrazia.

Treviso: Chalmers 15, Soragna 15, Gaines 12, Mordente 12

Montegranaro: Thomas 21, Amoroso 20, Ford 14

Siviglia Teramo-Angelico Biella 111-101 ot

Parte subito forte Teramo con il rientro di Poeta (11-4) dopo 3', ma Biella si organizza in difesa e con una zona 2-1-2 passa in vantaggio al 5' (11-14). La Siviglia trova il canestro da 3 con Migliori e prova anch'essa la zona. Il primo quarto si chiude con un leggero vantaggio dei padroni di casa (26-25). Nel 2° periodo Teramo prova a spingere, sotto canestro si fa valere Powell che trova un valido avversario in Barlera (5 p. consecutivi). La Siviglia torna alla difesa a uomo, ma l’Angelico non molla: gira gli uomini, continua ad alternare le difese e costruisce, con un piccolo break (16-6) prima del riposo, il vantaggio (46-51). Nel terzo frazione Tucker con 11p. e Pinkney (10 p.) provano a fare la partita, ma l’equilibrio continua a regnare. L’inizio dell’ultimo periodo è tutto biellese, un 6-0, firmato da Elder, che porta l’Angelico al max vantaggio 69-77: la Siviglia sembra in bambola, non riesce ad attaccare. Poi Tucker, come nel terzo, prende in mano la squadra, Skita lo aiuta e Teramo a 2’20'' dalla fine è avanti 82-80. Elder segna una tripla dall’angolo, Poeta segna 1 solo libero e sul 83 pari Spinelli trova la bomba che illude. Ma è ancora lunga: Tucker e Skita portano avanti ancora 88-87 la Siviglia, ma Elder segna ancora 2/2 ai liberi. (88-89), Poeta a 4'' fa solo 1/2 e la partita va ai supplementari. Biella insiste ad alternare box and one con Santarossa su Tucker e zona 2-1-2, ma pasticcia e Brown e Skita la puniscono sul 97-91. La Siviglia vola, in difesa non concede più niente recupera tutti i palloni e vola dall’altro lato con Skita mattatore. Finisce 111-101 con una punizione troppo severa per Biella.

Teramo: Tucker 35, Tskitishvili 25, Brown 15

Biella: Elder 31, Pinkney 14, Spinelli 12

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Bargnani ok, ma non basta

A Toronto festeggia Belinelli

Ben superiore alla precedente la prova del Mago (12 punti), caricato anche dal "derby" col bolognese, che resta in campo meno di 4'. Ma Toronto, dopo aver tenuto sotto Golden State per lunghi tratti, sbaglia troppo e cede negli ultimi minuti

0JRPWGAA--346x212.jpg

Bargnani a canestro contro Golden State. Ansa

TORONTO, 18 novembre 2007 - Lo storico derby, la prima sfida tra due giocatori italiani nella Nba si materializza nel secondo quarto di Raptors-Warriors, quando anche Marco Belinelli raggiunge Andrea Bargnani in campo. Nulla di indimenticabile accade all’Air Canada Centre, ma resta comunque una giornata che verrà ricordata nella nostra pallacanestro. Vince Golden State 106-100, stendendo gli avversari proprio quando Andrea viene richiamato in panchina a 10’ dalla fine. In Italia, una sconfitta così metterebbe in croce le scelte spesso incomprensibili del coach dei Raptors, Sam Mitchell.

POCO "BELI" - Belinelli fa solo una comparsata nel momento peggiore per i Warriors (zero punti in 3’54", lo 0/2 al tiro sullo scout è sbagliato: Beli tira solo una volta) ma è sufficiente per gli annali. All’Air Canada Centre è la giornata italiana. Sventolano i tricolori dedicati al Mago Bargnani che, dal maxischermo, traduce la terminologia cestistica nella nostra lingua (ma nessuno si accorge che Andrea fa diventare traveling, che nel basket vuol dire infrazione di passi, nel corretto ma fuori luogo viaggiare). Diecimila bobbleheads, le bamboline con il testone che si muove, di Andrea sono distribuite al pubblico, lo speaker si sforza di parlare la nostra lingua (ma quando segna Andrea da due punti, dice "per due"), qualche tifoso urla "forza azzurri" mentre i Raptors scendono in campo con una maglia col tricolore sui fianchi. Ma non è il momento più splendente per Andrea, reduce dai 4’35" in campo contro Indiana, punito da coach Mitchell per la sua scarsa aggressività difensiva e le carenze a rimbalzo. Però, anche senza l’azzurro, le difese in campo sfavillano, quella di Golden State per definizione, quella dei Raptors per una zona senza capo né coda di cui Mitchell abusa e che permette ai Warriors di segnare spesso da sotto.

TOCCA AD ANDREA - I Raptors vanno subito sotto (8-19) è c’è un’ovazione quando dopo 8’, Bargnani entra in campo. Cerca di essere aggressivo, ma commette subito un fallo a rimbalzo offensivo. Si riprende l’azione successiva con un tre punti: negli 11’ in campo nel primo tempo, segna 7 punti ma commette anche tre falli. Nella confusione difensiva di Toronto, lascia qualche canestro facile anche a Croshere, ma quando esce la gara è tornata in equilibrio (47-48). Ma, soprattutto si materializza il primo derby italiano nella Nba della storia: per un minuto, Bargnani e Belinelli restano in campo uno contro l’altro. Beli resiste 4’, sbaglia un tiro da tre, subisce una brutta penetrazione da Dixon ma, più che altro, vede pochi palloni. Viene relegato nell’angolo destro in attesa di scarichi che non arrivano. Pur senza colpe specifiche, il suo passaggio in campo coincide col recupero degli avversari. La partita di Beli finisce qui e quando il Barone, Baron Davis, si segnala per un paio di azioni dove non torna neppure in difesa, Toronto riesce ad andare avanti anche per i 21 punti nel primo tempo di TJ Ford (61-58).

L'ULTIMO QUARTO - Andrea torna in campo a metà del terzo quarto (73-69), segna subito con un movimento fantastico di giro e tiro dall’angolo, arriva in doppia cifra con un regalo sotto canestro di Jamario Moon, ma la difesa dei Raptors non è migliore di quella dei Warriors e la gara resta in equilibrio. Solo la cattiva percentuale da tre di Golden State non permette il sorpasso. A 10’ dalla fine, Bargnani torna in panchina definitivamente (89-84), Davis decide di dare un saggio del suo fantastico talento nella metà campo d’attacco. Segna 9 punti nell’ultimo quarto e Golden State produce il 17-4 decisivo (95-103 a 1’30" dalla fine) mentre i Raptors sbagliano ripetutamente da tre affondando (3/21 alla fine).

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

La Fortezza Bologna-Snaidero Udine 95-72

"La Virtus è bella, non giocatevela" scrive la curva ai giocatori, parafrasando lo slogan della campagna sociale del patron Sabatini. E La Fortezza, dopo 6 k.o. consecutivi, si rianima in campionato, piegando (95-72) Udine e scacciando così i venti di crisi. Il pacchetto americano-virtussino supera l'esame, Conroy compreso, che però potrebbe essere tagliato a breve. Udine ritiene a torto di poter risolvere tutto con le triple. Ne imbuca 5 nel primo quarto, ma alla sirena la Virtus riesce a chiudere in parità (25-25) col 39% al tiro. Poi i bianconeri si scatenano: difesa e contropiede producono un break di 19-4, alimentato anche dalla mano calda di Giovannoni (15 punti in 20') per il +13 (46-33) all'intervallo. Con il penetra e scarica di Green, Udine torna a -8 (49-41), ma resta schiava del tiro da tre. Così la Virtus rimane lontana: McGrath e Conroy si dividono diligentemente la regia, neutralizzando le amnesie di gioco degli ultimi i tempi. E i risultati si vedono: all'alba dell'ultimo quarto La Fortezza tocca il +20 (68-48). Finale col brivido: Allen, per tenere in campo una palla, plana sul parterre e stende con una ginocchiata una ragazza che rimane a terra tramortita. Attimi di paura, poi però la tifosa virtussina si rialza tornando regolarmente al proprio posto.

Bologna: Holland, Spencer 19; Giovannoni 15

Udine: Sales 16; Green 14; Allen 13.

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

ecco qua le statistiche dei top delle varie caratteristiche della NBA:

SCORING

1) LeBron James 29,2

2) Kevin Martin 28,2

3) Kobe Bryant 27,4

4) Tracy McGrady 26,8

5) Carmelo Anthony 25,5

3-POINT SHOOTING

1) Peja Stojakovic 33\69 478%

2) Rashard Lewis 32\66 485%

3) Leandro Barbosa 28\67 418%

ASSIST

1) Chris Paul 108 10,8

2) Jason Kidd 105 10,5

3) Steve Nash 104 10,4

STOPPATE

1) Marcus Camby 33 3,3

2) Andrei Kirilenko 31 2,82

3) Josh Smith 29 3,62

RIMBALZI

1) Dwight Howard 150 15,0

2) Marcus Camby 145 14,5

3) Carlos Boozer 127 11,5

RUBATE

1) Chris Paul 32 3,2

2) Ronnie Brewer 27 2,46

3) Allen Iverson 26 2,6

DOPPIA DOPPIA

1) Carlos Boozer 9

2) Dwight Howard 9

3) Kevin Garnett 7

TRIPLA DOPPIA

1) LeBron James 2

2) Jason Kidd 2

Link al commento
Condividi su altri siti

SCORING

1) LeBron James 29,2

2) Kevin Martin 28,2

3) Kobe Bryant 27,4

4) Tracy McGrady 26,8

5) Carmelo Anthony 25,5

3-POINT SHOOTING

1) Peja Stojakovic 33\69 478%

2) Rashard Lewis 32\66 485%

3) Leandro Barbosa 28\67 418%

ASSIST

1) Chris Paul 108 10,8

2) Jason Kidd 105 10,5

3) Steve Nash 104 10,4

RUBATE

1) Chris Paul 32 3,2

2) Ronnie Brewer 27 2,46

3) Allen Iverson 26 2,6

kevin martin per ora è il più migliorato secondo me, per i 3 punti mi pare che 48,5% di lewis sia più di 47,8% di peja.....ma forse contano anche in base alle partite fatte....chris paul sta diventando un playmaker di tutto rispetto.... e ronnie brewer chi è????????

Link al commento
Condividi su altri siti

si sono andato a vederla e volevo andarmene alla fine del 2° quarto... poi ho visto la rimonta e sono rimasto a urlare contro tutto e tutti e alla fine l'abbiamo spuntata per un pelo...

bene bene....io forse domenica vado a vedere snaidero-armani.....sta sera te lo so dire se vado o meno

Link al commento
Condividi su altri siti

Lakers, Kobe da pazzi

Los Angeles domina Chicago nonostante le molte riserve impiegate, che in realtà, trascinate da Bryant, fanno la differenza. Orlando piega Boston mentre Udrih trascina Sacramento alla vittoria su Detroit

0JRQNXZR--346x212.jpg

Kobe Bryant festeggia un canestro con un compagno. Reuters

NEW YORK, 19 Novembre 2007 - Boston cade a Orlando, Sacramento supera Detroit mentre i Lakers dominano i Bulls.

Orlando-Boston 104-102

I Celtics tornano sulla terra a Orlando. Dopo uno straordinario inizio di campionato (otto successi consecutivi) Boston incassa la sua prima sconfitta al termine di una gara divertente ed emozionante. I Celtics giocano senza grande intensità per tre quarti, vanno sotto anche di 20 punti ma nell’ultimo periodo si rimboccano le maniche e tentano la clamorosa rimonta. Orlando però si difende con i denti e resiste all’assalto di Boston che si arrende solamente allo scadere quando la tripla di Paul Pierce muore sul ferro. Ottima la prova sotto canestro di Dwight Howard.

Orlando - Punti: Howard 24 (7/9), Lewis 22, Nelson 18, Turkoglu 16. Rimbalzi: Turkoglu, Howard 6. Assist: Nelson 6.

Boston - Punti: Pierce 28 (10/15, 0/2), Allen 19, Rondo 18. Rimbalzi: Garnett 11. Assist: Pierce 6.

Sacramento-Detroit 105-95

L’ex milanese Beno Udrih sembrava destinato a un mesto ritorno in Europa a ottobre, quando, dopo essere stato ceduto dagli Spurs ai Timberwolves, venne subito scaricato da Minnesota. Invece i Kings, anche a causa dell’infortunio subito da Mike Bibby, hanno puntato su di lui e lo sloveno sta ricambiando la fiducia con una serie di performance davvero buone. Contro i Pistons però Udrih si supera disputando una delle sue migliori prestazioni nella Nba e guidando i Kings al sorprendete successo.

Sacramento - Punti: Udrih 23 (9/12, 0/1), Martin 19, Artest 16, Miller 15. Rimbalzi: Moore, Miller 9. Assist: Udrih 6.

Detroit - Punti:Prince 19 (7/11, 1/1), Wallace 17, Hamilton 16. Rimbalzi: Wallace 12. Assist: Billups 9.

Los Angeles Lakers-Chicago 106-78

Phil Jackson scopre di poter contare sulla propria panchina. Per una volta Kobe Bryant non predica nel deserto in attacco, anzi sono proprio le riserve a fare la differenza contro i deludenti Bulls. Ben cinque panchinari, infatti, vanno a referto in doppia cifra e la panchina di Los Angeles stravince la sfida con quella di Chicago (73-31). La truppa di coach Jackson si fa anche rispettare al rimbalzo, così Bryant e compagni possono festeggiare un comodo successo. I Lakers mettono il risultato in cassaforte piazzando un incredibile parziale di 18-0 a cavallo tra la fine del terzo quarto e l’inizio del quarto.

Los Angeles Lakers - Punti: Bryant 18 (6/12, 0/2). Rimbalzi: Bynum 10. Assist: Farmar 8.

Chicago - Punti:Gordon 20 (8/15, 0/2). Rimbalzi: Wallace 8. Assist: Hinrich 8.

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Lardo su Siena: 'Mai vista negli ultimi anni una squadra cosi' forte'

- Sito Uff. Mens Sana Siena -

87824_RZ0Z5779.jpg

Lavrinovic (Montepaschi)

Il commento dell'allenatore della Solsonica Rieti Lino Lardo dopo la sconfitta in trasferta contro la Montepaschi Siena. "E' difficile commentare questa partita. Venivamo da un momento duro. Ci siamo presentati in condizioni di salute non buone, senza Finley e con Bonora che da tre settimane non si allena ma gioca solo la partita della domenica. Troppa differenza tra noi e loro soprattutto in intensità. La Montepaschi Siena è una grande squadra. Non ricordo negli ultimi anni una squadra così forte. C'è stata comunque applicazione da parte dei miei ragazzi. Mi dispiace per i tifosi ma abbiamo messo in campo il massimo impegno. Complimenti a Siena".

Legabasket.it

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratori

Cacciamo via Siena dal campionato... almeno diventa + competitivo.

Sarà l'Eurolega però a dirci se Siena è una grande oppure solamente al livello delle più scarse degli altri campionati.

Link al commento
Condividi su altri siti

secondo me la cosa che deve far pensare è il fatto che siena stravince in italia mentre tutte le altre posono vincere o perdere con chiunque (vedi la classifica: varese ultima, treviso, milano e napoli penultime; teramo, presaro, udine, biella terze), ma in eurolega fa una fatica boia......mi sa che il livello del campionato italiano non è proprio il massimo quest'anno. la più compatta dopo siena cmq mi sembra roma: ottima squadra

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratori
secondo me la cosa che deve far pensare è il fatto che siena stravince in italia mentre tutte le altre posono vincere o perdere con chiunque (vedi la classifica: varese ultima, treviso, milano e napoli penultime; teramo, presaro, udine, biella terze), ma in eurolega fa una fatica boia......mi sa che il livello del campionato italiano non è proprio il massimo quest'anno. la più compatta dopo siena cmq mi sembra roma: ottima squadra

E pensare che fino a 4 anni fa piazzavamo sempre 1-2 squadre alla Final Four. Fossi nei greci o nei russi mi incazzerei: hanno un campionato e squadre più forti delle nostre, eppure noi e la spagna abbiamo sempre 4 squadre qualificate.

Link al commento
Condividi su altri siti

E pensare che fino a 4 anni fa piazzavamo sempre 1-2 squadre alla Final Four. Fossi nei greci o nei russi mi incazzerei: hanno un campionato e squadre più forti delle nostre, eppure noi e la spagna abbiamo sempre 4 squadre qualificate.

bè..i russi sono campioni europei...non c'è tanto da incazzarsi.........cmq la squadra più forte è l'olimpia lubjana :mrgreen:

Link al commento
Condividi su altri siti

kevin martin per ora è il più migliorato secondo me, per i 3 punti mi pare che 48,5% di lewis sia più di 47,8% di peja.....ma forse contano anche in base alle partite fatte....chris paul sta diventando un playmaker di tutto rispetto.... e ronnie brewer chi è????????

la classifica dei tiri da tre è basata sui tiri da tre realizzati... brewer è una guardia dei jazz che si sta dimostrando all'altezza di sostituire giricek...

p.s.: scommetterei la vittoria della nba dei new orleans hornets o dei lakers...

Link al commento
Condividi su altri siti

Colpo Magic a New Orleans

Dopo avere fermato Boston, Orlando fa lo sgambetto agli Hornets. Memphis torna alla vittoria dopo tre k.o. consecutivi. Utah strapazza New Jersey

0JRMTB8P--346x212.jpg

Dwight Howard, 24 punti, fa volare Orlando. Ap

NEW YORK, 19 novembre 2007 - Orlando passa anche a New Orleans, Charlotte supera Portland mentre Memphis ha la meglio su Seattle.

Charlotte-Portland 101-92

I Bobcats superano i Blazers e ora con un record di 6-4 possono festeggiare il miglior inizio di stagione nella pur breve storia della franchigia. Charlotte limita un LaMarcus Aldridge reduce da un ottimo periodo di forma e in attacco riceve un’eccellente produzione da Gerald Wallace e dal playmaker Raymond Felton.

Charlotte: Wallace 27 (10/17, 0/2), Richardson, Felton 24. Rimbalzi: Okafor 12. Assist: Felton 10.

Portland: Jack 18 (5/7, 1/2), Roy 17, Webster 15. Rimbalzi: Frye 8. Assist: Roy 5.

New Orleans-Orlando 88-95

I Magic non si vogliono fermare. Dopo aver inflitto ai Celtics la loro prima sconfitta della stagione Orlando fa lo sgambetto anche ai sorprendenti Hornets. Gli alibi per New Orleans arrivano però dall’assenza del leader Chris Paul e dall’infortunio (un problema al ginocchio destro) che nel secondo quarto ha tolto di mezzo il lungo Tyson Chandler. I Magic, avanti anche di 21 punti, subiscono il ritorno dei padroni di casa che nell’ultimo quarto tornano in vantaggio. Nel finale però i canestri di Rashard Lewis permettono ai Magic di avere la meglio.

New Orleans: Stojakovic 21 (6/11, 2/4), Pargo 18. Rimbalzi: Chandler 8. Assist: Pargo 7.

Orlando: Howard 24 (10/14), Lewis 19, Nelson 16, Turkoglu, Dooling 15. Rimbalzi: Howard 15. Assist: Nelson 5.

Memphis-Seattle 125-108

Reduci da tre sconfitte consecutive, i Grizzlies ritrovano il sorriso battendo agevolmente i Sonics. Memphis chiude con un eccellente 56% dal campo e riceve una sorprendete produzione in attacco da un ritrovato Stromile Swift.

Memphis: Swift 24 (10/14), Miller 19, Stoudamire, Warrick 16. Rimbalzi: Gay, Gasol 7. Assist: Stoudamire, Miller 7.

Seattle: West 17 (3/7, 3/3), Wilcox 16. Rimbalzi: Green 14. Assist: Wilkins 6.

Utah-New Jersey 102-75

Nessun problema per i Jazz contro i Nets. New Jersey, sempre priva dell’infortunato Vince Carter, sembra aver perso lo smalto delle prime partite della stagione e a Salt Lake City incassa senza nemmeno lottare la sua sesta sconfitta consecutiva.

Utah: Williams 20 (6/8, 2/3), Boozer 17. Rimbalzi: Millsap 10. Assist: Williams, Brewer 6.

New Jersey: Jefferson 22 (5/9, 2/4), Nachbar 16. Rimbalzi: Wright, Boone 5. Assist: Kidd 8.

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

San Antonio viaggia sul velluto

I campioni passano ad Atlanta grazie alla coppia Parker-Ginobili e conquistano la sesta vittoria nelle ultime sette. Lakers devastanti su Indiana con la rivelazione Farmar, i 34 di James non bastano a Cleveland, Stoudemire trascina Phoenix

0JRU51BF--346x212.jpg

LeBron James sfugge in entrata a Gadzuric. Afp

NEW YORK, 21 novembre 2007 - . I Lakers dominano i Pacers, San Antonio passa ad Atlanta mentre Phoenix supera Sacramento.

Atlanta-San Antonio 83-95

I campioni in carica conquistano ad Atlanta il loro sesto successo nelle ultime sette gare. Tim Duncan non e’ in grandissima serata in attacco (5/12 dal campo) ma a produrre ci pensa la coppia Tony Parker-Manu Ginobili.

Atlanta: Johnson 20 (9/17, 0/3), Williams 16. Rimbalzi: Horford 8. Assist: Johnson 7.

San Antonio: Parker 31 (12/19, 1/1), Ginobili 19. Rimbalzi: Oberto 10. Assist: Parker 9.

Cleveland-Milwaukee 107-111

Primo successo dei Bucks sui Cavaliers dal lontano 10 dicembre del 2005. Milwaukee si affida al talento di Michael Redd e riesce a fare lo sgambetto a Cleveland. 1 34 punti di LeBron James non bastano ai padroni di casa.

Cleveland: James 34 (10/15, 1/7), Gibson 26, Ilgauskas 16. Rimbalzi: Gooden 13, Ilgauskas 12. Assist: James 7.

Milwaukee: Redd 34 (5/10, 3/5), Williams 20, Villanueva 17, Ivey 15. Rimbalzi: Villanueva 9. Assist: Williams 9.

Indiana-Los Angeles Lakers 114-134

Anche a Indianapolis i Lakers dimostrano di poter produrre in attacco anche senza dover chiedere a Kobe Bryant di fare gli straordinari. La squadra di Los Angeles, infatti, mette il risultato in cassaforte piazzando un parziale di 12-0 all’inizio dell’ultimo quarto proprio con Bryant in panchina. Ottima la prova di Jordan Farmar.

Indiana: Williams 24 (5/6, 3/5), Granger 17. Rimbalzi: Murphy 12. Assist: Tinsley 10.

Los Angeles Lakers: Bryant 32 (3/7, 5/9), Farmar 18, Bynum 17. Rimbalzi: Bynum 10. Assist: Turiaf 5.

Washington-Philadelphia 116-101

Gilbert Arenas deve dare forfait ma i Wizards riescono comunque a battere senza grossi problemi i 76ers. Andray Blatche approfitta dell’assenza di “Agent Zero” per ritagliarsi spazio in attacco e alla fine disputa la sua miglior partita in carriera nella Nba.

Washington: Blatche 26 (11/13, 1/1), Jamison, Stevenson 19. Rimbalzi: Blatche 8. Assist: Daniels 8.

Philadelphia: Williams 25 (6/9, 4/4). Rimbalzi: Dalembert, Young 5. Assist: Iguodala, Carney 5.

Denver-Chicago 112-91

I sempre più deludenti Bulls fanno una brutta figura anche a Denver. Chicago, tradita da un irriconoscibile Ben Gordon (2/14 dal campo per soli sei punti) fa troppa confusione in attacco e facilita il compito di Carmelo Anthony e compagni.

Denver: Anthony 26 (8/17, 0/3), Iverson 22. Rimbalzi: Camby 20. Assist: Iverson 6.

Chicago: Noah 16 (7/10). Rimbalzi: Wallace 12. Assist: Duhon 5.

Sacramento-Phoenix 98-100

I Suns a Sacramento vanno avanti anche di 19 punti ma giocano con troppa sufficienza nell’ultimo quarto e fanno rientrare in partita i Kings. Phoenix, guidata da un Amare Stoudemire a tratti devastante, poi nel finale non e’ precisa dalla lunetta, ma Sacramento non ne approfitta.

Sacramento: Artest 33 (9/18, 3/5), Martin 15. Rimbalzi: Artest 12. Assist: Miller, Udrih 4.

Phoenix: Stoudemire 26 (9/14), Barbosa 22, Hill 19. Rimbalzi: Marion, Stoudemire 13. Assist: Nash 12.

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Bargnani, che peccato

Belinelli comparsa al Madison

Il Mago è protagonista con 20 punti (5/9 da tre) ma Toronto si arrende a Dallas a uno stratosferico Nowitzki (32, 4 triple in 101"). Il bolognese raccoglie pochi minuti nel successo di Golden State sui Knicks, duramente contestati dal pubblico

0JRU4WZP--346x212.jpg

Andrea Bargnani prova a fermare Stackhouse in entrata. Ap

NEW YORK, 21 novembre 2007 - Un buon Andrea Bargnani non basta ai Raptors che incassano un’amara sconfitta a Dallas, Marco Belinelli, invece, fa solo da comparsa ma i suoi Warriors sbancano il Madison Square Garden.

Dallas-Toronto 105-99

La partita dei rimpianti per i Raptors. Toronto a Dallas gioca un tempo, il primo, da favola, mette alle corde i Mavs andando avanti anche di 24 punti poi però subisce il ritorno dei padroni di casa che si avvicinano con un parziale di 12-0 prima del riposo, poi nel terzo quarto cambiano marcia e riprendono i Raptors. Dirk Nowitzki con la sua squadra in difficoltà decide di togliere le castagne dal fuoco e diventa immarcabile nelle battute finali del terzo quarto realizzando quattro triple consecutive in 101’’. Una volta tornati davanti i Mavs difendono il vantaggio dal ritorno dei Raptors e portano a casa un successo che, dopo la loro partenza ad handicap, sembrava quanto mai improbabile. Andrea Bargnani torna in carreggiata disputando finalmente una signora partita. Sam Mitchell lo mette in quintetto e l’azzurro ripaga la scelta del suo allenatore disputando un grandissimo primo quarto chiuso con tre triple delle sue e 11 punti a referto.

All’inizio del secondo quarto l’azzurro spinge i Raptors al +17 con un’altra tripla, poi torna in panchina ma Toronto riesce comunque a tenere a distanza i Mavericks. Almeno fino a quando sale in cattedra Devin Harris il quale spinge Dallas al parziale di 12-0. Andrea rientra e realizza un altro canestro dal perimetro così Toronto va al riposo avanti 55-41. Nella ripresa però la musica cambia completamente. Nowitzki in attacco fa quello che vuole e Toronto inizia a sporcare le proprie percentuali al tiro. Toronto va in difficoltà anche perché Bargnani viene un po’ dimenticato in attacco. Chris Bosh prova a tenere a galla gli ospiti ma la frittata e’ fatta. Una volta avanti Dallas non concede più nulla e Toronto deve così incassare una sconfitta che lascia l’amaro in bocca. Andrea Bargnani chiude con 20 punti (2/5 da due, 5/9 da tre e 1/1 ai liberi), cinque rimbalzi e un assist in 33’ di gioco.

Dallas: Nowitzki 32 (8/13, 4/6), Terry, Harris 19, Howard 15. Rimbalzi: Howard 9. Assist: Terry 5.

Toronto: Bosh 31 (12/22), Bargnani 20. Rimbalzi: Bosh, Moon 12. Assist: Calderon 6.

New York-Golden State 82-108

L’esordio al Madison Square Garden per Marco Belinelli non sarà memorabile da un punto di vista statistico ma sicuramente l’azzurro non se lo dimenticherà tanto facilmente. Se non altro per la vibrante contestazione del pubblico a Stephon Marbury prima, fischiato a ogni occasione, una volta addirittura mentre parte in contropiede, e a Isiah Thomas poi. Il coach dei Knicks per tutto il secondo tempo deve subire il coro “Fire Isiah” dei tifosi di New York disgustati dall’ennesima prova imbarazzante offerta dalla propria squadra. Golden State, trascinata da un ottimo Baron Davis, fa la sua onesta partita ma nulla di più. Però basta e avanza per dominare una squadra, i Knicks, piena di contraddizioni che sembra aver abbandonato il proprio allenatore visto che decide di giocare senza la minima intensità.

I Warriors cambiano marcia a metà del primo quarto, e non si guardano più indietro, tenendo i Knicks a distanza di sicurezza. Don Nelson si ricorda di Marco Belinelli e lo manda sul parquet a nove minuti dalla fine del secondo quarto. Il bolognese appena tocca il suo primo pallone in attacco (passano tre minuti, visto che Davis e Monta Ellis tentano con troppa frequenza la conclusione personale) firma una tripla dall’alto quoziente di difficoltà. Il tempo di fallire un’altra conclusione dalla lunga distanza e di non trovare la retina da sotto, dopo un eccellente movimento spalle a canestro, e Beli torna in panchina. Poi a 53’’ dal riposo Don Nelson lo rimette in campo ma non succede più nulla. Nella ripresa Golden State domina e il Garden si spazientisce. Belinelli si deve accontentare degli ultimi due minuti di garbage time ma perlomeno può festeggiare la terza vittoria consecutiva dei suoi Warriors. L’ex stella della Fortitudo chiude con tre punti (0/2 da due e 1/2 da tre) in nove minuti di gioco.

New York: Marbury 18 (5/10, 1/4), Crawford, Randolph 15. Rimbalzi: Randolph 16, Richardson 10. Assist: Marbury 5.

Golden State: Davis 31 (7/14, 4/6), Jackson 23, Pietrus 16. Rimbalzi: Pietrus, Davis, Azubuike, Jackson 6. Assist: Jackson, Davis 7.

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Pierrel, la storia di Diener: ' Gioco a basket col morbo di Crohn'

- La Gazzetta del Sud -

87963_Diener.jpg

Drake Diener ha la faccia da ragazzo educato del Midwest, con gli occhi azzurrissimi a incorniciare un'espressione di grande timidezza e diversi capelli bianchi che un po' stonano con i suoi nemmeno ventisei anni. Oggi, e' tranquillo e sereno: gioca a basket in serie A ed e' uno dei migliori realizzatori del campionato, a oltre 20 punti di media, nella Pierrel Capo d'Orlando costruita intorno a Pozzecco e che invece ha messo in luce le straordinarie doti di questa guardia dal tiro mortifero e dall'intelligenza cestistica sterminata, evidentemente ereditata dal padre allenatore.

Drake, pero', e' un reduce. Reduce da un'esperienza nella quale ha temuto non solo per la carriera, ma addirittura per la vita. Cinque lunghi mesi di pellegrinaggio da un ospedale all'altro prima della diagnosi giusta per quei dolori lancinanti all'addome: morbo di Crohn, una malattia degenerativa che colpisce l'intestino.

"Non ricordo esattamente come e quando sia iniziata - racconta Drake - so che alla fine della mia stagione da senior al college ero sempre affaticato, poi da metá maggio ho avuto sempre più spesso forti dolori addominali che mi hanno portato in ospedale a Chicago, dove giocavo con la DePaul University. Gli esami, pero', non sono stati risolutivi tanto che i medici hanno pensato a un'appendicite: durante l'intervento chirurgico, che doveva essere di routine, mi hanno invece trovato una massa nell'addome e cosi' l'operazione e' durata ben cinque ore".

Ed e' li' che e' iniziata la paura.

"Sono tornato a casa una prima volta, ma le mie condizioni hanno continuato a peggiorare e ho perso 25 chili di peso; non riuscivo a camminare, ero bloccato a letto in attesa della diagnosi giusta che poi e' arrivata a ottobre a Milwaukee: morbo di Crohn, una malattia che non sapevo neanche esistesse. Avevo gia' un altro intervento chirurgico fissato per l'inizio del 2006, ma con le cure adatte non ho piú avuto problemi e mi sono lentamente rimesso".

Il Crohn e' un male non curabile, ma trattabile. Come lo tieni a bada e, soprattutto, ti capita di avere ancora dolore?

"No, per fortuna da ottobre 2005 non ho più avuto dolori. E sono stato fortunato anche nella gestione della malattia perchè prendo solo 5-6 pillole al giorno, mentre conosco persone che sono costrette a prenderne anche venti".

Facendo qualche ricerca sulla tua storia, mi hanno impressionato due cose che racconti. Il "sollievo" quando hai scoperto che si trattava di Crohn, e la risposta a chi ti diceva che la malattia ti aveva colpito nel momento peggiore: "Non posso immaginare cosa sia per un ragazzo di 10-12 anni".

"Anche se da principio i medici avevano praticamente escluso il cancro, quel "praticamente" non ci lasciava del tutto tranquilli. In quello stesso periodo era ricoverata in un altro ospedale della stessa città un'amica di famiglia e i suoi venivano a trovarmi dopo essere andati da lei, quindi la differenza tra le due malattie era ben presente nelle mie giornate. e' vero, però, che se alla mia età e' stato terribile perdere peso, star male e non potermi muovere, se la stessa cosa accade a un bambino di 10-12 anni e' ancora peggio, perchè a quell'età tutto quello che vuoi fare e' uscire, giocare all'aria aperta, e non puoi farlo".

La tua e' una famiglia che vive di basket: tuo padre allenava il tuo liceo, tuo fratello Drew ha giocato a St. Louis e ora e' assistente allenatore alla University of Virginia, tuo cugino Travis gioca nella Nba a Indiana. Cos'hai pensato quando tuo padre ha smesso di allenare per seguire le tue cure?

"In realtà credo che avrebbe comunque smesso di li' a poco, anche se il mio problema ha sicuramente accelerato la sua decisione. Tra l'altro, quando ho avuto il secondo attacco a metà luglio tornavamo proprio dalla Virginia dove eravamo andati a trovare mio fratello. In quel momento, e' chiaro che la mia speranza era solo di rimettermi in piedi; tornare a giocare a pallacanestro era una prospettiva lontana".

In questi anni hai spesso collaborato con fondazioni e istituzioni benefiche sia negli States, con "Camp Oasis" e le due edizioni di "Cagers for Crohn" proprio nella tua Fond du Lac, sia l'anno scorso con la Fondazione Ibd di Varese. Qual e' il messaggio che cerchi di trasmettere quando parli con qualcuno, magari un bambino, che ha la tua stessa malattia?

"Non penso di poter dare chissá quali messaggi, pero' credo che vedermi ora, in salute e in grado di giocare nuovamente, già aiuti queste persone. Ricordo un bimbo col quale ho parlato a Varese, ha capito che anche con questa malattia si può condurre una vita normale". Normale sì, ma a 20 punti a partita...

Chi e' Drake Diener

Nato a Fond du Lac (una cittadina di 42 mila abitanti del Wisconsin) il 19 dicembre 1981, ha giocato alla Goodrich High School sotto il padre Dick, uno dei massimi allenatori di basket dello Stato, insieme al cugino Travis che, dopo l'università a Marquette e due anni agli Orlando Magic, e' negli Indiana Pacers della Nba

Drake e' andato al college di DePaul, a Chicago, dove ha chiuso la stagione da senior (il 2004/05) a 14.2 punti di media. Ha sostenuto i try-out con Toronto e Chicago in vista di una probabile chiamata al secondo giro del Draft Nba prima dell'insorgere del morbo di Crohn

Il ritorno al basket e' nella scorsa stagione: Vacirca e Sacchetti lo portano a Castelletto Ticino in Legadue, dove chiude la stagione a 17 punti di media. Alla Summer League di Las Vegas, il duo ex Ignis convince Drake a fare il grande salto in serie A con l'Orlandina

Legabasket.it

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Amministratori

home_link.jpg

Mercoledì 21 Novembre 2007, ore 18.15

CSKA Moscow - Zalgiris Kaunas

Mercoledì 21 Novembre 2007, ore 18.45

Olympiacos - Prokom Trefl Sopot

Mercoledì 21 Novembre 2007, ore 19.00

Partizan Igokea - Lottomatica Roma (Sky Sport 3)

Mercoledì 21 Novembre 2007, ore 19.45

Lietuvos Rytas - Efes Pilsen

Mercoledì 21 Novembre 2007, ore 20.30

Montepaschi Siena - Virtus Vidivici Bologna (Sky Sport 2)

Chorale Roanne - Panathinaikos

Mercoledì 21 Novembre 2007, ore 20.45

Union Olimpija - Tau Ceramica

Giovedì 22 Novembre 2007, ore 19.15

Fenerbahce Ulker - Brose Baskets

Giovedì 22 Novembre 2007, ore 19.45

Maccabi Elite Tel Aviv - Cibona Zagreb

Giovedì 22 Novembre 2007, ore 20.30

Aris TT Bank - Armani Jeans Milano (Sky Sport 2)

Le Mans Sarthe Basket - Unicaja

Giovedì 22 Novembre 2007, ore 20.45

AXA FC Barcelona - Real Madrid (Sky Sport Extra)

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.



×
×
  • Crea Nuovo...