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Houston batte San Antonio

Bene i Clippers, Lakers k.o.

Con una grande prestazione di Yao Ming i Rockets limitano Duncan e piegano gli Spurs. Phoenix passa a Charlotte, Denver k.o. a New York

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Yao Ming (28 punti) contro Tim Duncan. Ap

NEW YORK, 7 Novembre 2007 - Houston supera San Antonio, Phoenix domina Charlotte, i Clippers passano a Chicago, mentre gli Hornets battono i Lakers allo Staples Center.

Charlotte-Phoenix 83-115

No Stoudemire no problem per Phoenix che a Charlotte gioca come sa, mette otto giocatori a referto in doppia cifra e distrugge i Bobcats. A rendere ancora più amara la serata dei tifosi di Charlotte arriva anche la notizia dell’infortunio al ginocchio sinistro subito nel terzo quarto da Raymond Felton.

Charlotte: Dudley 16 (5/7, 0/1). Rimbalzi: Dudley 11. Assist: McInnis 4.

Phoenix: Marion, Barbosa, Bell 16. Rimbalzi: Marion 11. Assist: Diaw 11.

New Jersey-Atlanta 87-82

I Nets costruiscono in difesa il loro successo sugli Hawks. Atlanta tira con il 38% dal campo e lascia scappare via New Jersey nelle battute finali del terzo quarto. Jason Kidd per l’ennesima volta flirta con una tripla doppia.

New Jersey: Jefferson 25 (8/13, 0/2), Wright 15. Rimbalzi: Kidd 9. Assist: Kidd 12.

Atlanta: Childress, Smith 18, Johnson 15. Rimbalzi: Smith, Childress, Horford 7. Assist: Smith 6.

New York-Denver 119-112

Un grande quarto periodo regala ai Knicks il successo sui Nuggets. La squadra newyorchese arriva all’ultimo quarto sotto di 10 punti e in balia dell’avversario. Ma Denver inizia a fare confusione in attacco mentre Zach Randolph ed Eddy Curry si esaltano, guidando i Knicks alla vittoria.

New York: Crawford 25 (5/14, 3/5), Curry 24, Randolph 22, Marbury 21. Rimbalzi: Randolph 17. Assist: Marbury 9.

Denver: Iverson 32 (12/20, 1/2), Anthony 24, Kleiza 18. Rimbalzi: Camby 13. Assist: Anthony 9.

Minnesota-Orlando 103-111

L’orgoglio dei Timberwolves non basta e Minnesota così va k.o. contro i Magic. I padroni di casa sotto di 16 punti a 10’ dalla sirena tornano in partita piazzando un parziale di 14-0 ma le triple di Rashard Lewis condannano i Timberwolves.

Minnesota: Jefferson 25 (11/20), Buckner 18. Rimbalzi: Jefferson 10. Assist: Jaric 10.

Orlando: Howard 28 (8/12), Lewis 27, Arroyo 18. Rimbalzi: Howard 16. Assist: Arroyo 6.

Houston-San Antonio 89-81

Prima sconfitta della stagione per i campioni in carica. Ottima la prestazione dei lunghi di Houston sotto i tabelloni. I Rockets, infatti, limitano Tim Duncan e stravincono la gara al rimbalzo (55-28 a favore di Houston). Molto positiva la gara del cinese Yao Ming.

Houston: Yao Ming 28 (12/24). Rimbalzi: Wells 15, Yao Ming 13. Assist: Alston 7.

San Antonio: Ginobili 23 (7/15, 0/2), Parker 21. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Parker 5.

Chicago-Los Angeles Clippers 91-97

I Clippers, privi naturalmente del loro leader Elton Brand, continuano a sorprendere, i Bulls, invece, continuano a deludere. Cuttino Mobley fa quello che vuole in attacco, ben supportato da un ottimo Corey Maggette. Stecca, invece, Ben Gordon (4/18 dal campo).

Chicago: Deng 22 (9/17), Hinrich 18, Smith 17, Gordon 15. Rimbalzi: Deng 8. Assist: Thomas 5.

Los Angeles Clippers: Mobley 33 (11/14, 2/3), Maggette 18, Kaman 16. Rimbalzi: Kaman 11, Maggette 10. Assist: Knight 6.

Sacramento-Seattle 104-98

Primo successo della stagione per i Kings che riescono ad avere la meglio sui Sonics. Francisco Garcia firma la tripla del definitivo vantaggio per i padroni di casa a 29" dalla sirena.

Sacramento: Martin 31 (10/15, 1/6), Salmons 23, Miller 16. Rimbalzi: Miller 11. Assist: Martin 5.

Seattle: Szczerbiak 32 (7/8, 5/:dubbio:, Durant 27. Rimbalzi: Wilcox 10. Assist: Watson 8.

Los Angeles Lakers-New Orleans 104-118

Gli Hornets fanno sul serio in questo campionato. New Orleans ritrova un Peja Stojakovic formato Kings (10 triple per il serbo, un nuovo record per la franchigia), riceve una produzione stile Steve Nash da un eccellente Chris Paul e supera i Lakers allo Staples Center mantenendo così la propria imbattibilità stagionale.

Los Angeles Lakers: Bryant 28 (9/14, 2/6). Rimbalzi: Bynum 13. Assist: Bryant 7.

New Orleans: Stojakovic 36 (2/8, 10/13), West 22, Paul 19. Rimbalzi: Chanlder 9. Assist: Paul 21.

Gazzetta.it

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Scrivi a Steve Nash

L'asso dei Suns risponde

In esclusiva per Gazzetta.it il playmaker di Phoenix apre un dialogo diretto con i tifosi. Inviate le vostre mail e sabato sul sito troverete le risposte del campione canadese

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Steve Nash, 33 anni, con il nostro Simone Sandri negli studi di Nba Tv

MILANO, 7 novembre 2007 - E' sicuramente il giocatore più cosmopolita del campionato Nba, e anche il miglior playmaker del pianeta nonché mvp dei campionati 2005 e 2006. Si tratta del 33enne Steve Nash: nato in Sud Africa, da padre che giocò a calcio anche in Inghilterra nel Tottenham, cresciuto in Canada, avviato al grande basket in California e poi affermatosi da professionista tra Dallas e Phoenix.

Alla corte di Mike D'Antoni è riuscito a sublimare il suo gioco, ma l'essenza del suo personaggio trascende i campi da basket. Trendsetter quanto a look e acconciature, grande tifoso di calcio e anche eccellente giocatore a livello amatoriale (eccolo nell'ultimo video della Nike). In esclusiva per i lettori di Gazzetta.it sarà possibile inviare le domande a Nash e sabato potrete leggere le sue risposte. E' questo il primo appuntamento di una serie di dialoghi diretti con i campioni del pianeta Nba che scandiranno la stagione 2007-08 sul nostro sito.

Gazzetta.it

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Eurolega, stasera Montepaschi-Zalgiris. Pianigiani: “Kaunas pericolosa anche in trasferta”

- Sito Uff. Mens Sana Siena -

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Rimantas Kaukenas

Dopo Lubiana in casa e Mosca in trasferta, torna l’Eurolega stasera (palla a due alle 20.30) al PalaMensSana con lo Zalgiris di Kaunas. Alla terza giornata del massimo campionato europeo, i lituani, come anche la Montepaschi Siena, arrivano con una vittoria e una sconfitta alle spalle. Della corsa biancoverde in Europa e degli ‘ostacoli’da superare parla il coach senese Simone Pianigiani.

Quella lituana è una formazione di lunga tradizione cestistica e con tanta esperienza di Eurolega. Anche se quest’anno ha cambiato abbastanza.

E’ cambiata in meglio, è una squadra migliore rispetto a quella delle due passate stagioni. Ha un roster profondo, lunghezza che gli dà tante possibilità di cambi e di gioco. E poi un roster con tanta esperienza d’Eurolega e poter contare su giocatori già rodati su questo importante palcoscenico sappiamo quanto sia importante.

Quali i punti di forza dei lituani e le difficoltà invece per Siena?

Kaunas ha una squadra completa in ogni ruolo: sa giocare sia vicino al canestro con i suoi lunghi che dal perimetro lavorando con i tiratori, gli esterni. E’ una delle poche squadre al momento che può vincere anche in trasferta, come è andata vicino a fare già al debutto a Bologna.

Dalle ultime notizie sembra che Tanoka Beard sia stato messo fuori squadra, un pericolo in meno?

Sicuramente ci sarà un’assunzione di maggiore responsabilità, più impegno, da parte degli altri giocatori. Ma Kaunas ha altri tre elementi che possono ricoprire quel ruolo: Zukauskas, Jankunas e Jurak. Ripeto, lo Zalgiris ha un roster così lungo da potersi permettere diverse soluzioni.

All’offensiva lituana come risponderà Siena?

Per prevalere dovremo sfruttare la nostra velocità e il movimento rispetto alla loro fisicità e stazza. Sarà una partita molto dura, ruvida: qualche canestro facile segnato in contropiede da una parte o dall’altra potrà fare la differenza. Quindi dovremo tenere d’occhio ogni giocata senza concedere palle perse. E poi noi come sempre cercheremo di attaccare e condurre il gioco: subire il loro e doverci adattare sarebbe rovinoso.

Legabasket.it

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Armani Jeans all'ostacolo Unicaja

- Sito Uff. Olimpia Milano -

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Reduce da due sconfitte consecutive in Euroleague, in casa col Lietuvos Rytas e a Istanbul con l'Efes Pilsen, l'Armani Jeans domani sera sarà di scena alle ore 20.30 al DatchForum contro l'Unicaja Malaga di Sergio Scariolo. Gli spagnoli, terzi nella scorsa edizione della Euroleague, sono reduci da una sconfitta nella prima giornata a Salonicco contro l'Aris e da una vittoria mercoledì scorso in casa contro il Cibona Zagabria (102-64). Una gara particolarmente difficile per i milanesi che per la prima volta in Euroleague avranno a disposizione Danilo Gallinari, assente nelle prime due gare per il noto problema alla spalla destra. Farà il suo esordio con la maglia biancorossa anche Mindaugas Katelynas, ala grande lituana di 205 cm, da lunedì in forza all'AJ Milano.

Attilio Caja: "Proseguiamo questa avventura in Euroleague con un'altra avversaria di grande levatura come l'Unicaja Malaga che lo scorso anno ha raggiunto le Final Four di Atene e chiuso al terzo posto. Noi dovremo cercare di fare del nostro meglio, guardando sia al risultato immediato che a fare passi avanti nel nostro processo di miglioramento. E' un momento ovviamente non facile quello che stiamo attraversando, però dobbiamo partire dalle cose positive che abbiamo mostrato sia a Istanbul la scorsa settimana che domenica a Montegranaro, cercando di allungare queste cose positive nel corso della partita stessa. Malaga ha una vecchia guardia composta dai vari Cabezas, Berni Rodriguez e Jimenez, che rappresenta l'anima trainante di questa squadra e che noi dovremo cercare di limitare. Dovremo stare molto attenti a Santiago dentro l'area, un giocatore che in fase offensiva può essere molto pericoloso: per limitarlo sarà necessaria una grande difesa di squadra".

Danilo Gallinari: "Certamente è una partita molto difficile contro una squadra di grande valore a livello europeo come l'Unicaja Malaga (terza nella Euroleague edizione 2006/2007 ndr) composta da giocatori molto forti e di talento. Noi vogliamo vincere questa gara per continuare la nostra corsa in Europa, dopo le due sconfitte nelle prime due uscite contro Lietuvos Rytas e Efes Pilsen Istanbul, alla ricerca del passaggio del turno. Non ho particolari timori per questo mio esordio in Euroleague, anche se in realtà di esordio non si può parlare perché già due stagioni fa con Milano ho giocato qualche minuto, ho solo voglia, come tutta la squadra, di vincere questa gara perché ora per noi tutte le gare sono fondamentali".

SITUAZIONE SQUADRA

Recuperato Cheyne Gadson, assente domenica scorsa a Montegranaro. Continua a lavorare a parte col preparatore atletico Simone Lassini, invece, Hervé Touré alle prese con un problema al flessore dell'alluce del piede destro.

RADIO, TV E INTERNET

Diretta televisiva su SkySport 2 a partire dalle ore 20.30. Diretta radiofonica su Radio Hinterland a partire dalle ore 20.00 (94.6 FM – www.radiohinterland.org e www.olimpiamilano.com). Diretta Internet su Euroleague TV (www.euroleague.net).

PRECEDENTI

Non ci sono precedenti nella storia tra Olimpia Milano e Baloncesto Malaga.

CASSE DATCHFORUM DOMANI SERA

Le casse del DatchForum domani sera apriranno alle ore 18.30.

PREVENDITE AJ MILANO-CIMBERIO VARESE

Continua la prevendita dei biglietti in vista del derby di domenica alle ore 12.00 al DatchForum contro la Cimberio Varese.

Per questa stagione non sarà più possibile acquistare i biglietti presso la sede della società in via Caltanissetta 3.

Acquista i biglietti online.

Ecco l'elenco dei punti di prevendita:

- Libreria dello Sport - via Carducci, 9 (orari negozio)

- Armani Jeans - c.so Porta Ticinese, 60 angolo via Vetere (orari negozio)

- MilanPoint - via Ragazzi del 99 angolo via Marino (orari negozio)

- MilanPoint - corso S. Gottardo, 2 (orari negozio)

PREZZI DEI BIGLIETTI

TRIBUNA CENTRALE 42 euro (37 euro*)

TRIBUNA LATERALE 28 euro (22 euro*)

TRIBUNA non NUMERATA 15 euro (12 euro*)

CURVA 14 euro (11 euro*)

* prezzo ridotto under18

In tutte le rivendite, con la sola eccezione dell'Armani Jeans di Porta Ticinese, è possibile acquistare anche i biglietti a prezzo ridotto.

I RISULTATI DELLE GIOVANILI

Tutte vittorie casalinghe questa settimana per le formazioni giovanili dell'Armani Jeans Milano. Nello scorso weekend ha preso il via anche il campionato Under14.

UNDER19

lunedì 5 novembre

Armani Jeans Milano - Carpe Diem Calolziocorte 96-57

Zanchetta 15, Ravasi 2, Gentile 12, Petrosino 1, Mercante 7, Serbandini 5, Arrigoni 3, Arioli 6, Villa 24, Enzo 12, Bellotti 7, Orsanigo 2

Coach Montefusco

UNDER17

martedì 6 novembre

Armani Jeans Milano-Pall. Bernareggio 73-65

Rota 6, Aime 2, Marelli D. 22, Colnago 1, Scomparin 1, Digianvittorio 2, Arrigoni 10, Rossi 8, Gariboldi 4, Ravasi 12, Rucci 5

Coach Fioretti

UNDER15

venerdì 2 novembre

Armani Jeans Milano-Soul Basket 76-38

Almansi 17, Badinotti 6, Catania 13, Frigerio 10, Marcon Fiastri 3, Meledje 8, Morrone 2, Negri 2, Re 2, Rocchi 5, Rolfi 8

Coach Ricca

UNDER14

sabato 3 novembre

Armani Jeans Milano-Pallanestro Busto Arsizio 117-18

Amato 26, Gorla 10, De Bettin 11, Dorotiu 7, Mantelli 9, Batoli 19, Seratoni 13, Fagnani 6, Volontario 11, Fornaciari 3, Horvat 2, Perra n.e.

Coach Ricca

Legabasket.it

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quant'è il record???? cmq se non sbaglio anche anni fa era andato vicino....

il record dovrebbe essere 12... cmq stojakovic è un altro dei pochi lunghi (vedi bargnani, okur, nowitski) che sanno tirare veramente bene da tre... poi mettici altri come garrity, radmanovic e altri che considero di "2° fascia"...

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Treviso scarica Ramagli

Svolta sulla panchina della Benetton, il tecnico livornese, pesantemente fischiato anche martedì al Palaverde, lascia la guida dei biancoverdi dopo 8 sconfitte in 10 gare. Squadra al secondo Vitucci in attesa dell' arrivo di un nuovo allenatore, probabilmente straniero

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Alessandro Ramagli, 43 anni, livornese. Ciam/Cast

TREVISO, 7 novembre 2007 - Salta la seconda panchina in serie A. Dopo l’esonero di Zare Markovski sostituito da Attilio Caja in casa Armani Jeans Milano, è arrivata in serata la notizia della rescissione consensuale del rapporto tra la Benetton e il tecnico Alessandro Ramagli, arrivato in estate. La squadra sarà affidata per ora al tecnico in seconda Francesco Vitucci, ma l’ipotesi dell’arrivo di un nuovo tecnico, forse straniero, è molto probabile. Dopo quello dell’ala americano DerMarr Johnson, questo è il secondo taglio nel giro di una settimana in casa biancoverde, un inizio decisamente negativo in quello che doveva essere l’ “anno zero”.

CONTESTAZIONE - A Ramagli sono costate caro le 8 sconfitte in 10 gare stagionali, uno strappo parso insanabile anche con la tifoseria che martedì sera al Palaverde ha pesantemente fischiato il tecnico dopo la sconfitta per 77-73 subita contro la Dinamo Kiev in Uleb Cup. A darne comunicazione è il g.m. della Benetton, Marco Atripaldi, che con Ramagli aveva già lavorato a Biella con risultati decisamente migliori. “Si tratta di una decisione dolorosa e sofferta per la grande stima professionale e il profondo legame personale che mi lega ad Alessandro, ma il cattivo avvio di stagione ha reso difficile una sua serena permanenza sulla panchina della Benetton. Ho condiviso con Ramagli tutte le scelte relative alla costruzione della squadra, e io ho scelto lui come allenatore, quindi mi assumo tutte le responsabilità di questa difficile situazione: resto al mio posto con l’obiettivo di cambiarla in positivo, questo devo a chi mi ha dato fiducia sino ad oggi, i conti poi si faranno a fine stagione”.

INEDITO - Cambiare tecnico in corsa è un usanza rara in casa Benetton, non era mai successo con Giorgio Buzzavo come presidente (ovvero dall’estate 1993), e l’ultima volta a Treviso il cambio in panchina risale al campionato di A/1 1989-90, quando fu esonerato Riccardo Sales e la squadra venne affidata al vice Lele Molin, che salvò la squadra eliminando nei play out la Glaxo Verona. In precedenza nel 1985-86 Massimo Mangano fu rimpiazzato alla 18ª giornata dall’ungherese Lajos Toth che non evitò la retrocessione e nel 1981-82 Piero Pasini fu sollevato dall’incarico a due giornate dal termine della stagione con la retrocessione già certa, al suo posto fu lanciato il giovane trevigiano Gianmaria Conte.

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Siena non ha confini

La Montepaschi che domina in campionato si conferma nella terza giornata di Eurolega con lo Zalgiris. Vince 89-64, ma soffre nel terzo quarto, superando la crisi grazie ad un Ress tutta sostanza

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McIntyre in penetrazione:

SIENA, 7 novembre 2007 - Dal +35 in campionato su Biella all'89-64 in Eurolega sullo Zalgiris, il filo conduttore è il dominio della Montepaschi. Agli archivi va la goleada finale, ma stavolta non sono mancate anche le sofferenze in un terzo quarto di scarsa intensità difensiva: Pianigiani ne è uscito ribaltando il quintetto, affidandosi alla coppia Lavrinovic-Ress a chiudere l'area e Ilievski in regia a coprire le spalle ai colpi ficcanti di Kaukenas e Sato. Ma l'mvp resta appunto Ress, non solo per la perfezione sfiorata al tiro (6/7) ma soprattutto per i 25 minuti di grande concretezza a tutto campo. Il tempo di prendere le misure a Maciulis, e già nel primo quarto Siena aveva incanalato la gara sui suoi binari con un 16-0 che parla da sé. Non è un inizio ad alte percentuali per la Montepaschi, ma basta di fronte a uno Zalgiris che nei primi 8' tira solo quattro volte e perde 13 palloni, 6 dei quali recuperati dal tentacolare Stonerook. Dopo 6' di digiuno i lituani si risvegliano sul -13 al 9', affossati dalle triple sul lato sinistro dell'attacco senese fino alla bomba del 27-12 di Ilievski in avvio di secondo periodo. Sugli scatti di Popovic e Jurak lo Zalgiris non rientra oltre il -9, rimbalzato dagli 8 punti di Thornton nel parziale (43-27 al 19'). Il 6-0 lituano a cavallo del riposo è funzionale al rientro lituano, sommato alla morbidezza con cui Siena rientra in campo lasciando a Jurak e Maciulis lo spazio per punirne le distrazioni difensive: la Montepaschi subisce 24 punti in 7' (9 dell'ex fortitudino) concedendo un facile 8/9 da due, e quando si sveglia anche Collins vede rientrare lo Zalgiris fino al 55-51 al 27'. La paralisi senese è anche offensiva, dove è Kaukenas – l'unico rimasto in campo per tutto il secondo quarto – a sbloccare la situazione puntando il canestro e arrivando fino in fondo come non gli era successo fin lì. Con la capacità di attaccare gli spazi sua e di Sato (14 punti in due nel break) Siena ritrova fiducia, capitalizzando la saracinesca abbassata in difesa coi canestri di scaltrezza che servono a costruire il 17-2 del “game over”: lo Zalgiris, soffocato in attacco, scopre al 33' di essere naufragato 74-55. La staffa la mette Ress, solidissimo anche in difesa nel chiudere l'area senese insieme a Lavrinovic: il break senese tocca il 27-4 in 10', puntellato dall'altoatesino sull'89-60 a un minuto dalla fine. Anche in Europa è una Montepaschi senza pietà.

Siena: Ress 16; McIntyre 13; Kaukenas 12

Zalgiris: Jurak 19; Popovic 11; Maciulis 8

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Premiata, dal dopo Pillastrini a Della Valle: la strada è quella giusta

- Sito Uff. Sutor Basket -

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Si cercavano risposte a tante domande in quest’inizio di Campionato 2007/08 e alcune ne sono venute subito. Poi si cercavano conferme alle cose buone viste nelle prime giornate ed anche queste stanno arrivando. Così, dopo 8 giornate del suo secondo anno in Serie A la Sutor ha gli stessi punti (10, tanti) della stagione passata, per la soddisfazione della società e di chi ha operato le scelte in estate, che trascorso il primo quarto (quasi) di stagione, ha avuto la conferma che intuizioni e strategie sono mirate alla giusta direzione.

Il dopo-Pilla. Le risposte attese erano importantissime ancorché non definitive in considerazione del fatto che per la Premiata questo è il campionato del dopo-Pilla, non solo un allenatore ma un uomo capace di sollecitare indirizzi e basare una strategia che valorizza i giocatori giovani e in special modo Italiani. L’aver rinunciato a lui e a diversi “suoi” atleti come Randy Childress piuttosto che Giuliano Maresca o Ran Slay ed avere ottenuto gli stessi risultati con un’identità, gioco e personalità nuovi, rappresenta il primo, fondamentale motivo di grande compiacimento per la Premiata 2007/2008. Tanto grande era stata la soddisfazione nella passata stagione dopo aver battuto in casa Roma e Milano nelle prime giornate, perchè rifletteva la sensazione dell’accesso vero alla “mitica” Serie A, altrettanto significativo è quest’altro inizio di stagione che stimola fiducia ed incita a procedere sulla strada intrapresa.

Campionato inestricabile. Una strada sempre difficile e pronta a smentire tutto però anche perché la Serie A di quest’anno presenta situazioni che forse nella storia non si erano mai vissute allo stesso modo. La Premiata ha 10 punti come nella scorsa stagione ma allora nelle retrovie c’erano Livorno con 0 punti, Reggio Emilia, Avellino e Snaidero con 4. Adesso invece, il fondo della classifica recita così: Milano, Treviso, Napoli e Varese ultime a 4 punti. Difficile immaginare società come queste, invischiate realmente nella lotta per non retrocedere; allora ecco che, con 11 squadre in 2 punti (dal 2° al 12° posto), la classifica non è ancora delineata e con essa neppure i veri valori del campionato, con conseguente equilibrio che potrebbe perdurare a lungo e soglia-salvezza (normalmente quota 24/26 punti) che potrebbe innalzarsi a livelli da record.

Della Valle ed il territorio. Si vedrà. Intanto però, fra le soddisfazioni dell’ultimo turno, va annoverata anche quella della presenza di Diego Della Valle, uomo di grande prestigio, immagine e successo, legato al nostro territorio dal quale non si è mai separato ma anzi, ha sempre valorizzato e letteralmente “sdoganato” negli ambienti che contano. La sua partecipazione (dopo 20 anni dall’ultima partita vista) e le poche ma significative parole pronunciate – “questa Sutor è davvero la squadra di un territorio” - , dopo il consueto successo domenicale di pubblico al “PalaSavelli”, rappresentano un’ulteriore gratificazione per i 3 leader di questo fenomeno-Premiata, cioè il presidente Basso, l’a.d. Cannella ed il vice Trapè che hanno fin da subito individuato proprio nel coinvolgimento del Fermano la forza della Sutor, abbattendo barriere campanilistiche ed ancestrali che sembravano insuperabili.

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  • Amministratori

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9° Giornata

Sabato 10 Novembre 2007, ore 21.00

Tisettanta Cantù - Premiata Montegranaro

Domenica 11 Novembre 2007, ore 12.00

Armani Jeans Milano - Cimberio Varese

Domenica 11 Novembre 2007, ore 18.15

Lottomatica Roma - Air Avellino

Eldo Napoli - Scavolini Spar Pesaro

Angelico Biella - Upim Bologna

Legea Scafati - Solsonica Rieti

Snaidero Udine - Benetton Treviso

Pierrel Capo d'Orlando - Siviglia Wear Teramo

Domenica 11 Novembre 2007, ore 21.00

La Fortezza Bologna - Montepaschi Siena

Esonerato l'allenatore di Treviso dopo la sconfitta in ULEB Cup.

Sabatini ha ceduto i diritti a Sky, quindi Bologna - Siena, rivincita della finale scudetto sarà visibile in TV. Per ottenere questo la Virtus organizzerà per i prossimi 3 anni le Final Eight di Coppa Italia ed avrà la qualificazione garantita.

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Prova di forza per Boston

Phoenix, sconfitta inattesa

I "big three" dei Celtics (Garnett, Allen e Pierce) schiantano i Nuggets di Iverson e Anthony. I Suns vanno k.o. ad Atlanta nonostante un immenso Steve Nash. Prima sconfitta per New Orleans, Ginobili trascinatore degli Spurs contro Miami

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Kevin Garnett e Paul Pierce se la ridono: Boston vola. Reuters

NEW YORK, 8 novembre 2007 - Atlanta sorprende Phoenix, San Antonio regola Miami mentre Boston domina Denver.

Atlanta-Phoenix 105-96

Battuta d’arresto per i Suns che ad Atlanta non giocano una buona gara, si fanno dominare la rimbalzo (56-40 a favore dei padroni di casa) e vengono superati dagli Hawks. Fa fatica soprattutto un irriconoscibile Grant Hill (3/12 dal campo).

Atlanta: Smith 22 (9/18, 0/1), Williams 20, Childress 19, Johnson 15. Rimbalzi: Horford 15, Williams 12, Childress, Smith 10. Assist: Johnson 10.

Phoenix: Nash 34 (12/19, 7/10), Marion 20, Hill 13. Rimbalzi: Marion 14, Hill 9, Nash 5. Assist: Nash 11.

Indiana-Los Angeles Clippers 89-104

Continua la marcia spedita dei sorprendenti Clippers che superano i Pacers grazie a un parziale di 14-0 nel terzo quarto. Sam Cassell suona la carica in attacco mentre sotto canestro domina Chris Kaman.

Indiana: Granger 16 (6/14, 0/3), Dunleavy 15. Rimbalzi: Dunleavy 8. Assist: O’Neal, Diener 5.

Los Angeles Clippers: Cassell 35 (11/16, 2/4), Maggette 18, Kaman, Thomas 15. Rimbalzi: Kaman 22. Assist: Cassell 8.

Philadelphia-Charlotte 94-63

Privi dell’infortunato Raymond Felton i Bobcats, traditi da un disastroso Jason Richardson (2/15 dal campo per soli due punti) non riescono a trovare ritmo in attacco e chiudono con un pessimo 30.7% dal campo. Philadelphia così non deve sudare più di tanto per avere ragione di Charlotte.

Philadelphia: Iguodala 19 (5/12, 1/2). Rimbalzi: Dalembert 13. Assist: Williams 5.

Charlotte: Carroll 16 (7/11, 0/3). Rimbalzi: Okafor 11. Assist: Anderson 8.

Boston-Denver 119-93

Straordinaria prova di forza dei Celtics che contro i Nuggets mettono in mostra tutto il loro potenziale offensivo. I padroni di casa chiudono ogni discorso con un primo tempo da cinema, nel quale tirano con un eccellente 72% dal campo, chiuso con un vantaggio abissale (77-38). Pura accademia la ripresa per Kevin Garnett e compagni.

Boston: Pierce 26 (9/12, 1/3), Garnett 23, Allen 22. Rimbalzi: Garnett 13. Assist: Garnett 7.

Denver: Iverson 22 (4/6, 2/6), Camby 17. Rimbalzi: Camby 8. Assist: Anthony 6.

San Antonio-Miami 88-78

Anche contro Miami Tim Duncan fa fatica in attacco ma questa volta ci pensa la coppia Manu Ginobili-Tony Parker a risolvere i problemi di coach Popovich. Miami gioca una discreta pallacanestro solamente nel primo tempo, poi naufraga nella ripresa.

San Antonio: Ginobili 25 (4/5, 4/7), Parker 23. Rimbalzi: Elson 14. Assist: Parker 8.

Miami: O’Neal 17 (6/13). Rimbalzi: Haslem 9. Assist: Williams 7.

Seattle-Memphis 98-105

Sotto di 14 punti nel secondo tempo i Grizzlies cambiano marcia, si affidano a un ottimo Rudy Gay e conquistano il loro primo successo della stagione andando a vincere sul parquet dei Sonics. Problemi al tiro per Kevin Durant, il quale chiude con un bruttissimo 3/17 dal campo.

Seattle: Wilcox 21 (9/13), Wilkins 18, Durant 17. Rimbalzi: Wilcox, Collison 8. Assist: Watson 8.

Memphis: Gay 25 (7/16, 1/4), Miller 20, Milicic 15. Rimbalzi: Milicic, Gay, Gasol 10. Assist: Stoudamire 4.

Portland-New Orleans 93-90

Ottima prestazione di Portland che riesce a rallentare la marcia degli Hornets. Un eccellente David West non basta a New Orleans che così incassa la sua prima sconfitta della stagione.

Portland: Webster, Jack 20, Roy 17. Rimbalzi: Przybilla 11. Assist: Blake 9.

New Orleans: West 34 (14/26), Paul 18. Rimbalzi: West 18. Assist: Paul 12.

Utah-Cleveland 103-101

Jazz e Cavaliers danno vita a un match intenso e divertente che viene deciso solamente nel finale. LeBron James (il quale mette a referto una tripla doppia) con una tripla a sei secondi dalla sirena pareggia i conti ma Deron Williams sul capovolgimento di fronte regala il successo ai Jazz trovando il canestro dopo uno straordinario coast to coast.

Utah: Millsap 24 (7/:bannana_guitar:, Boozer 23, Brewer 16, Williams 15. Rimbalzi: Boozer 12, Okur 10. Assist: Williams 12.

Cleveland: James 32 (11/23, 1/4), Ilgauskas 18, Pavlovic 17. Rimbalzi: James 15, Ilgauskas 14. Assist: James 13

Gazzetta.it

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Valerio Spinelli lascia la Legea Scafati

[/color]- Sito Uff. Scafati Basket -

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Scafati Basket comunica la rescissione consensuale del contratto che la legava all’atleta napoletano Valerio Spinelli. La società ringrazia Valerio per l’impegno profuso nel periodo trascorso insieme e gli augura le migliori fortune per il prosieguo dell’attività professionistica.

Legabasket.it

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Toronto al terzo k.o.

Bargnani non basta

La buona prestazione dell'italiano (16 punti e 8 rimbalzi) non evita ai Raptors la terza sconfitta stagionale: Orlando passa in Canada 105-96 grazie a Lewis e a un ottimo Turkoglu. Coach Mitchell non fa drammi ed elogia Andrea: "Ha fatto i movimenti che gli chiediamo"

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Un bellissimo movimento di potenza di Andrea Bargnani contro i Magic. Reuters

TORONTO (Canada), 8 novembre 2007 - Dopo la batosta rimediata a Milwaukee, i TorontoRaptors incassano la terza sconfitta consecutiva (96-105 il risultato) e si ritrovano con un record negativo (2-3) per la prima volta nella stagione appena avviata. "Siamo partiti molto male come abbiamo fatto ieri – ha spiegato così la sconfitta Bargnani -. Il problema è la partenza. Partiamo sempre sotto 10-0 e quindi poi è difficile inseguire. Comunque non dobbiamo scoraggiarci alla quinta partita. Dobbiamo lavorare e essere positivi".

MITCHELL TRANQUILLO - Primo quarto disastroso in attacco per i Raptors che tirano con il 33% (Bosh, Bargnani, Kapono e Parker in totale fanno 2/15). Toronto riesce poi ad azzerare uno svantaggio che aveva toccato 15 punti all’inizio del secondo quarto (23-38), operando l’unico sorpasso dell’incontro con una tripla di Bargnani (92-91) a 4’ dal termine, ma Orlando piazza subito un parziale di 8-0 che chiude la partita. Secondo Sam Mitchell non c’è da preoccuparsi, la squadra ha avuto buone occasioni in attacco e semplicemente non sta tirando bene. Anche se il coach di Toronto non è immune da colpe per la sospetta gestione della rotazione che quest’anno sembra male delineata, almeno finora.

BENE BOSH, MALE PARKER - Non aiuta il fatto che Antony Parker continui a soffrire in attacco e che la presenza in area di Toronto sia piuttosto scarsa (51-41 i rimbalzi per Orlando), anche se si sono visti progressi da parte di Chris Bosh che ha attaccato il canestro con decisione procurandosi 14 tiri liberi tutti messi a segno. Lo stesso Andrea Bargnani, dopo un primo tempo impreciso, nella ripresa ha reso felice il coach con un paio di movimenti aggressivi a canestro, uno concluso in schiacciata el’altro con canestro e fallo. "Bosh e Bargnani sono stati molto attivi nel terzo e quarto periodo. Andrea ha fatto vedere alcuni movimenti che chiediamo da lui al posto di accontentarsi dal suo tiro da fuori. Più alterna le soluzioni, più spazio si crea. Ora dobbiamo trovare il modo di far decollare le nostre guardie e ali. E dobbiamo far canestro", dice Sam Mitchell.

DISASTRO A RIMBALZO - Anche se il coach vede il bicchiere mezzo pieno, ci sono parecchie cose da mettere a punto in ogni aspetto del gioco. I Raptors hanno concesso a Hedo Turkoglu una doppia doppia da 24 punti e 15 rimbalzi, alla guardia Keith Bogans 11 rimbalzi e a Jameer Nelson troppi corridoi nell’ultimo quarto dove con 8 punti ha dato un grosso contributo alla vittoria dei Magic. Bravi anche Rashard Lewis e Dwight Howard che Toronto ha faticato a contenere. Per Toronto, la buona notizia sono i progressi di Chris Bosh, ma ci sono difficoltà per Mitchell a gestire una squadra con tanti buoni giocatori. Per Bargnani, che ha effettuato 18 tiri in 35 minuti, le cifre finali sono discrete, ma il Mago così come il resto della squadra può fare certamente meglio.

TORONTO: Bargnani 16 punti (5/11 da due, 2/7 da tre, 0/1 t.l.), 8 rimbalzi, 4 falli e 3 pp. Punti: Bosh 26, Ford e Dixon 12, Calderon 10. Rimbalzi: Bosh 10. Assist: Ford 8.

ORLANDO: Turkoglu e Lewis 24, Howard e Bogans 17, Nelson 10. Rimbalzi:Turkoglu 15. Assist: Nelson 7

Gazzetta.it

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CLASSIFICA

EASTERN CONFERENCE

ATLANTIC DIVISION

Boston Celtic 3-0 1000%

New Jersey Nets 3-1 750%

New York Knicks 2-1 667%

Philadelphia 76ers 2-2 500%

Toronto Raptors 2-3 400%

CENTRAL DIVISION

Detroit Pistons 3-0 1000%

Indiana Pacers 3-1 750%

Milwaukee Bucks 2-2 500%

Cleveland Cavaliers 2-3 400%

Chicago Bulls 0-4 0%

SOUTHEAST DIVISION

Orlando Magic 4-1 800%

Atlanta Hawks 2-2 500%

Charlotte Bobcats 2-2 500%

Washington Widzars 0-3 0%

Miami Heat 0-4 0%

WESTERN CONFERENCE

NORTHWEST DIVISION

Utah Jazz 3-2 600%

Denver Nuggets 2-3 400%

Portland Trail Blazers 1-3 250%

Minnesota Timberwolves 0-3 0%

Seattle Supersonics 0-5 0%

PACIFIC DIVISION

L.A. Clippers 4-0 1000%

Phoenix Suns 3-2 600%

L.A. Lakers 2-2 500%

Sacramento Kings 1-3 250%

Golden State Warriors 0-4 0%

SOUTHWEST DIVISION

San Antonio Spurs 4-1 800%

Houston Rockets 4-1 800%

New Orleans Hornets 4-1 800%

Dallas Mavericks 3-1 750%

Memphis Grizzlies 1-2 333%

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io intendevo un lungo come altezza nn come ruolo...

credo che almeno la metà dei migliori tiratori da tre della lega (se non di più) superi i 2 metri... e Bird superava anche i 2,05, eppure è stato uno dei migliori della storia... reggie miller era 2,01... stando al tuo criterio allora sono tantissimi i "lunghi tiratori"...

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L'Europa è amarissima

Gallinari non basta: l'Armani Jeans perde la sua terza partita in Eurolega contro Malaga (64-75). Una Virtus, svogliata e slegata in attacco, cede all'Olympiakos 104-76. E domenica l'aspetta Siena

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Danilo Gallinari, 19 anni, il migliore dell'Armani Jeans. Ciam/Cast

MILANO, 8 novembre 2007 - Doppio k.o. per le italiane impegnate in Eurolega.

Armani Jeans Milano-Unicaja Malaga 65-74

Per l'Olimpia Milano è la sfida tra il presente che non è stato, e forse il futuro, come Sergio Scariolo, e il passato che è diventato presente come Attilio Caja. Un intreccio di panchine che non entusiasma i tifosi: al Forum ci sono solo un migliaio di persone o poco più, forse il minimo dell'era Armani Jeans. E, quel che più conta, Milano perde anche la terza partita di Eurolega, a fronte di nessuna vittoria, vedendo già allontanarsi le Top 16 continentali.

GALLO - Dopo 5' è 10-6 per Malaga, ma l'asso nella manica di Milano è Gallinari: per lui è quasi un debutto in Europa visto che aveva giocato solo uno scampolo di partita due anni fa quando era in doppio tesseramento con Pavia in Legadue. In una squadra che nonostante il cambio di guida tecnica, continua ad avere inquietanti problemi di personalità e di reattività in campo, Danilo è un'oasi di brillantezza. Canestri da sotto e da fuori, un bel recupero e tanta grinta sono ingredienti preziosi per chi di questa squadra deve diventare leader non in virtù del talento bensì con l'esempio dato in campo. A fine primo quarto Milano conduce 23-20 con 9 punti di Gallinari e ben 10 di Watson che è un lungo d'appoggio e fatica a contenere la potenza strabordante di Santiago, ma che sfrutta a meraviglia la sua atipicità in attacco contro avversari più alti. Gaines firma il +5 sul 29-24 al 13' e, complici i falli di Sesay, c'è spazio anche per il debutto di Katelynas che arranca in difesa, pur provando a mettere qualche buon mattone nella causa milanese.

CROLLO - Malaga attacca davvero male: sarà anche senza Haislip, ma sembra l'ombra della squadra dai meccanismi perfetti che arrivò alle scorse Final Four. L'Armani arriva fino a +9, poi sono Kus da fuori e 5 punti in fila di Gabriel e ricucire lo strappo fino al 39-37 dell'intervallo. Gaines è bello da vedersi, ma spesso tatticamente è una disperazione. Gallinari invece offre una giocata da urlo al 15': recupera palla sotto il suo canestro, fa tutto il campo in palleggio come un playmaker e va a segnare in acrobazia il canestro del 46-46 proprio quando Malaga offre i minuti di maggior intensità. All'ultimo miniriposo è 51-50 esterno con i piccoli di entrambe le squadre a collezionare errori in serie, più di concetto per Milano e soprattutto in esecuzione per gli spagnoli. Malaga trova giocate pesanti da Santiago, Sesay gioca alla rovescia e con lui in campo e Gallinari in panchina, l'Armani scivola sotto 61-55 (parziale 8-0). Quando rientra Danilo i buoi sono ormai scappati dalla stalla, il break si chiude sul 15-0 e il digiuno offensivo dopo oltre 4'30". Il finale è solo contestazione: per la squadra, Sesay su tutti, e per Corbelli. Purtroppo, come se piovesse sul bagnato, l'impressione è che il peggio debba ancora venire.

Milano: Gallinari 18, Watson 17, Bulleri 10

Malaga: Cabezas 13, Santiago 11, Ndong 10

Olympiakos-Bologna 104-76

Entrambe venivano dalla sconfitta nei rispettivi derby, ma i greci si rimettono in carreggiata dopo un paio di scivoloni in fila, senza necessità di tirar fuori grande ardore e gli artigli in difesa. La Virtus non ne approfitta, anzi spesso in attacco è svogliata e slegata, si affida al tiro pesante con pigrizia e mira alterna, tradita dal trio Usa, che quando dice di giocare la rimette in corsa. Osservato speciale era il play Conroy, in odor di taglio e visibilmente disorientato, Pillastrini lo tollera tre minuti e mezzo, poi (con Di Bella out) gli preferisce Canelo, dominicano del 1989 a cui il coraggio non fa difetto, anzi a lui si aggrappano le V Nere in avvio di secondo quarto, quanto gli ateniesi provano l’allungo (22-11). La partita si spacca in due al 7’ quando un evanescente Holland invece di pensare a imbucare i due punti prova il ‘mulino’ e la sua schiacciata si stampa sul ferro, sul punteggio di 9 pari. Parziale di 9-0 per i biancorossi in un paio di minuti con Macijauskas inafferrabile, che chiude la prima frazione a quota 13 e quattro falli subiti. La VidiVici non riesce a frenare l’emorragia a metà del secondo periodo, accumulando un punto di ritardo in più ogni minuto: al 13’ sono 13 (30-17), 18 al 17’ (42-24). Reazione impalpabile, Woods sale a 14 punti personali, però gli emiliani vanno negli spogliatoi rinfrancati dal tap-in di Holland che riduce il gap a 10 lunghezze (46-36). L’ingresso di Chiacig nella ripresa dà slancio alla Virtus che tocca il meno 8 (48-40), ma il solito Macijauskas ristabilisce le distanze (58-44 al 24’). Spencer da tre porta gli ospiti a meno 6 (66-60 al 28’) ma un nuovo break di 9-0 con doppio canestro pesante di Vasiliadis stende i bianconeri (75-60 sul tabellone) che stavolta non riescono a risorgere, anche perché in 4’ scivolano a meno 18 (82-64) ed è notte fonda. Per Bologna è la quarta sconfitta consecutiva, tra campionato ed Eurolega, con un passivo medio di circa 23 punti. E domenica ospita Siena, che in Italia non sembra aver rivali. C’è poco da stare allegri.

Olympiakos: Jackson, Macijauskas 24; Woods 23

Virtus Bologna: Spencer 20; Holland 18; Conroy 9

Gazzetta.it

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Dallas si prende la rivincita

sui Warriors di Belinelli

I texani si "vendicano" dell'eliminazione subìta a sorpresa da Golden State nei playoff della scorsa stagione. Trascinati da Howard e Terry vincono 120-115. L'azzurro, in campo solo 8', segna 3 punti. New Jersey supera Washington, Chicago stende Detroit

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Josh Howard va a canestro nonostante la difesa di Biedrins. Reuters

NEW YORK (Usa), 9 novembre 2007 - Nella notte italiana Golden State lotta, ma deve arrendersi al talento di Dallas, New Jersey supera Washington mentre Chicago batte Detroit.

Golden State-Dallas 115-120

La rivincita della sfida di playoff della scorsa stagione non delude le attese. Golden State e Dallas divertono i tifosi, questa volta però i Mavericks riescono ad avere la meglio e a non cadere nei trabocchetti di Don Nelson. I Warriors così devono rimandare l’appuntamento con il loro primo successo della stagione. Coach Nelson non regala grandi opportunità a Marco Belinelli, nonostante le assenze dell’infortunato Troy Hudson e dell’influenzato Mickael Pietrus (oltre a quella dello squalificato Stephen Jackson). L’ex stella della Fortitudo si deve accontentare di rimanere sul parquet solamente per otto minuti nel secondo quarto, e prova a dare una mano alla sua squadra realizzando una tripla (con un 1/3 dal campo). Davvero troppo poco per un giocatore che sta scalpitando in panchina. I Warriors, comunque, guidati da un eccellente Baron Davis e spinti dal caldissimo pubblico della Oracle Arena, tengono il passo dei Mavericks per tutto il match. Dirk Nowitzki, proprio come nella postseason dello scorso campionato, fa fatica soprattutto contro la zona di Golden State. Ma Dallas può contare sui punti di Jason Terry, Josh Howard e Devin Harris. Nell’ultimo quarto, poi, anche il tedesco torna a produrre, e i Mavericks prendono in mano le redini del match. I padroni di casa non mollano, e le invenzioni di Kelenna Azubuike permettono alla squadra di coach Nelson di rimanere nella scia dei Mavs. Ci pensa però Jerry Stackhouse con una tripla a 37" dalla sirena a mandare i titoli di coda sul match e a regalare il successo alla squadra texana.

Golden State: Davis 37 (11/20, 3/6), Azubuike 27, Harrington 20. Rimbalzi: Azubuike 11, Biedrins 10. Assist: Ellis 7.

Dallas: Howard, Terry 24, Nowitzki 22, Harris 21, Stackhouse 15. Rimbalzi: Bass 12, Nowitzki 11. Assist: Harris 7.

New Jersey-Washington 87-85

Coraggiosa prestazione dei Nets che recuperano un passivo di 20 punti nel primo tempo, riprendono i Wizards e portano a casa il successo grazie ai liberi nel finale di un ottimo Richard Jefferson. La partita viene decisa da un giocata di Jefferson, che cattura un rimbalzo offensivo dopo la tripla fallita da Vince Carter, e viene mandato in lunetta a 24" dalla sirena. L'ala di New Jersey realizza i due liberi, poi allo scadere Gilbert Arenas dalla lunga distanza non trova la retina. Washington così deve incassare la quarta sconfitta consecutiva.

New Jersey: Jefferson 25 (5/11, 1/2), Carter 24. Rimbalzi: Magloire 12. Assist: Kidd 10.

Washington: Jamison 24 (6/10, 2/4), Arenas, Butler 21. Rimbalzi: Jamison 9. Assist: Arenas 6.

Chicago-Detroit 97-93

I Bulls, reduci da un disastroso inizio di campionato, riescono finalmente a giocare la loro pallacanestro, e conquistano la prima vittoria della stagione battendo i Pistons. Un grandissimo Rasheed Wallace (36 punti, sua migliore prestazione in fase realizzativa con la maglia dei Pistons) non basta a Detroit, che soffre l’atletismo di Tyrus Thomas e le giocate di un buon Luol Deng.

Chicago: Thomas 19 (8/12), Deng 17, Gordon 16. Rimbalzi: Thomas 14. Assist: Hinrich 14.

Detroit: Wallace 36 (9/17, 3/7), Hamilton 18. Rimbalzi: McDyess, Wallace 9. Assist: Billups, Hamilton 6.

Gazzetta.it

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Milano vicino al baratro

Alle radici della crisi

L'Olimpia è ultima in campionato e in Eurolega e ha vinto solo due delle 11 partite giocate. Il pubblico contesta, la squadra arranca e la società è allo sbando in attesa che Giorgio Armani decida se rilevarla o meno

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I giocatori dell'Armani salutano il poco pubblico del Forum contro Malaga. Ciam/Cast

MILANOe, 9 novembr 2007 - L'unico che può sorridere è Danilo Gallinari, autore di una prova maiuscola contro Malaga e oggi a scuola di popolarità come ospite di Total Request Live, il programnma di Mtv che viene trasmesso in diretta da piazza Duomo. Per il resto è allarme rosso in casa Olimpia Milano: la squadra è ultima in classifica in Italia e non ha mai vinto in Europa, la società a dispetto di un budget tra i più ricchi d'Italia è in vendita e sempre più allo sbando.

LA SQUADRA - Benvenuti al festival degli equivoci. La squadra finalista nel 2005 aveva un'asse ben delineata tra playmaker (McCullough) e pivot (Blair). Entrambi non erano perfetti, ma incarnavano il loro ruolo in maniera tradizionale. Ora la squadra ha un giocatore di talento come Bulleri che però non è un regista puro e al suo fianco sono arrivati due ibridi come Gaines e Gadson: il primo, fortemente voluto da Corbelli e pagato a peso d'oro, è una sorta di Recoba dei canestri, ovvero un talento indiscutibile il cui inserimento in un contesto tattico farebbe venire il mal di testa anche all'allenatore più duttile; il secondo, che alle spalle aveva esperienza in cinque leghe minori americane e 7 partite in Inghilterra, è un altro giocatore senza un ruolo distinto e chiaramento inadeguato ad alto livello (1/19 da 3 finora tra serie A ed Eurolega).

AL CENTRO - Dentro l'area Travis Watson è desolantemente solo perché Casey Shaw, strappato a Cantù in estate con cui era sotto contratto, viaggia a 2,7 punti di media in Italia e non ha ancora segnato dal campo in Europa. E come rinforzo finora è arrivato Mindaugas Katelynas, un'ala che è quasi un doppione di Touré, a cui mancano chili e intimidazione per essere utile vicino a canestro. Il prossimo passo è un playmaker di ruolo, specie di cui la serie A è molto carente: arriverà Melvin Booker che di certo non è un esempio dell'auspicata freschezza, ma che di certo a livello di intelligenza cestistica viaggia ad alta quota. Intanto tra le vittime della crisi c'è il giovane talento Aradori che da quando è stato esonerato Markovski è sceso da 13 a 2 minuti di media.

LA SOCIETA' - “Corbelli vattene, il sogno di questa città, Armani a capo della società”: il pubblico, in costante calando, del Forum ha scelto il suo tormentone. Il grande stilista è tentato dall'avventura, probabilmente anche spinto da Sasha Djordjevic che sarebbe entusiasta di tornare a recitare un ruolo di primo piano nella società della sua città adottiva, ma vuole andarci con i piedi di piombo. Intanto, uscito di scena Natali, manca un uomo operativo capace di muoversi sul mercato e fare da tramite tra la proprietà uscente e la squadra. Ruolo che formalmente non è ricoperto da nessuno, ma sostanzialmente è affidato a Caja. Il coach pavese però non può essere sia boia che impiccato specie perché non ha esperienze manageriali nel curriculum: ha dimostrato lucidità e buon senso nell'affrontare la crisi, peggio finora è andata coi risultati in campo. Forse il prossimo passo potrebbe essere il suo passaggio dalla panchina alla scrivania, ma intanto l'Olimpia vede affiorare i fantasmi del 1976 quando subì l'onta della sua unica retrocessione.

Gazzetta.it

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Mitchell cambia strategia

Bargnani va in panchina

Il tecnico dei Toronto Raptors, in vista della trasferta di questa sera a Philadelphia, decide di promuovere Nesterovic in quintetto al posto del Mago: "Nulla contro di lui, cerco di ottenere il massimo dagli altri"

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Andrea Bargnani è nato il 26 ottobre 1985. Ap

TORONTO (Canada), 9 novembre 2007 - Bargnani fuori dal quintetto base nella trasferta di questa sera a Philadelphia. Lo ha deciso Sam Mitchell, coach dei Toronto Raptors, dopo l'allenamento di ieri. Al posto del Mago toccherà a Rasho Nesterovic, il centro sloveno che nella scorsa stagione era stato titolare per 73 volte e che con l'esclusione dallo starting five ha visto le sue media scendere da 6.2 punti e 4.5 rimbalzi a 2.4 punti e 2.8 rimbalzi.

CIFRE - "Non c'entra Andrea - la spiegazione del tecnico - e la scelta non dipende da come ha giocato finora, sto solo cercando di ottenere il massimo dagli altri. Rasho ha fatto un grande training camp, un grande precampionato e sembra poco a suo agio nell'uscire dalla panchina". Andrea in questa stagione è salito da 25.1 a 26.8 minuti, migliorando decisamente le sue cifre: da 11.6 a 14.2 punti, da 3.9 a 6.0 rimbalzi, da 1.6 a 1.2 palle perse oltre a tirare col 50% (11 su 22) da 3 punti.

CONVIVENZA - In effetti i problemi dei Raptors non riguardano solo Nesterovic o Garbajosa, sceso da 8.5 a 1.8 punti di media con 21.7% da 2, ma anche la convivenza sul parquet tra Bosh e Bargnani. I due qualche volta hanno dato l'impressione di pestarsi un po' i piedi: "Andrea continuerà a giocare 30' circa - spiega Mitchell - perché abbiamo bisogno che lui continui a giocare come sta facendo, però penso che entrare al posto di Chris possa aiutarlo a disporre di qualche pallone in più in attacco". I Raptors, reduci da tre sconfitte consecutive dopo i due successi iniziali, hanno battuto Philadelphia 106-97 lo scorso 31 ottobre con 20 punti di Bargnani.

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Belinelli non si deprime

"Arriverà il mio momento"

L'italiano dei Golden State Warrios nonostante gli inizi difficili è ottimista: "Ci vuole pazienza, io lavoro duro e sono tranquillo perché la stagione è lunga". Un pensiero all'Italia: "La Fortitudo mi è rimasta nel cuore"

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Marco Belinelli è nato il 25 marzo 1986. Nba photos

MILANO, 9 novembre 2007 - Nonostante le cinque sconfitte in cinque partite e i soli 49 minuti giocati finora, Marco Belinelli non perde il buonumore che l'ha condraddistinto nelle prime settimane della sua avventura Nba. Nel pomeriggio italiano la sua voce attraverso il telefono è squillante nonostante, effetto del fuso orario, si sia appena svegliato dopo la sconfitta in volata con Dallas.

Allora Marco, ancora dispiaciuto?

"Ce la siamo giocati fino alla fine, Dallas è una grande squadra, con un campione come Nowitzki che già avevo affrontato agli Europei. Dobbiamo stare tranquilli e avere pazienza. Anche Don Nelson in spogliatoio ci ha detto che abbiamo giocato bene e che dobbiamo preoccuparci solo di lavorare duro in allenamento e le vittorie arriveranno".

Non è un po' deluso per il suo scarso utilizzo rispetto alle aspettative?

"No, ci vuole pazienza. Io sono una matricola e nella nostra squadra ci sono tanti esterni. Devo lavorare duro e cercare di dare sempre il massimo. Con costanza e un po' di fortuna qualcosa verrà. Il mio obiettivo è riuscire a giocare a dare tanto a questa squadra".

Quindi non pensa che Nelson abbia cambiato idea su di lei?

"No. Sono al primo anno e sapevo che giocare tanto non era una cosa scontata. Non mi aspettavo di giocare 30 o più minuti. Praticamente devo iniziare da capo, come quando al mio primo anno in Fortitudo giocavo 5 minuti. Devo lavorare per conquistarmi spazio, la stagione è lunga".

A proposito di matricole, subisce delle vessazioni da rookie?

"La squadra mi tratta benissimo, anche i leader come Baron Davis e Stephen Jackson sono ottime persone. Non ho doveri speciali, al massimo devo portare la borsa del Barone dall'autobus all'aereo".

L'ambientamento va a gonfie vele?

"Sì. Il gioco è molto rapido, in particolare il nostro ai Warriors, con massimo 1-2 passaggi e poi si va al tiro. E' adatto a me, non giochiamo ai 24 secondi, c'è molto uno contro uno, insomma è un gioco più veloce e spettacolare".

Se l'attendeva così?

"Sapevo che sarebbe stato così, ma provarlo in pratica fa un certo effetto. Con azioni da 5-6 secondi capisci in fretta che bisogna sapere andare fino in fondo, sfruttare sempre i 3 contro 2 e i 2 contro 1. Il talento complessivo in campo è immenso, ci sono tanti isolamenti per l'uno contro uno. Mi piace".

Con il coach e i compagni come si trova?

"Con Don Nelson ho un buon rapporto, è un bravissimo allenatore che lavora duro e sa anche essere simpatico alla squadra. La maggior parte del tempo lo condivido con gli europei Pietrus, Biedrins e Perovic, ma anche con il Barone e gli altri mi trovo bene".

Le sue giornate come sono organizzate?

"Al mattino di solito faccio pesi e palestra, poi ci alleniamo. Il pomeriggio invece spesso è libero e mi dedico agli amici oppure mi riposo. Di solito vado in giro per San Francisco e faccio shopping".

Tiene fede al suo nuovo soprannome Cookie Monster?

(ride) "I biscotti al cioccolato sono clamorosi, per fortuna non ho problemi di linea. Lavoro molto e poi la squadra ha il suo chef che lavora dalle 9 alle 14 e quindi spesso colazione e pranzo li faccio al campo di allenamento. Poi a San Francisco ci sono molti ristoranti italiani, non sono come a Bologna ma si mangia bene".

A proposito di Italia, segue ciò che sta acacdendo in serie A?

"Mi sento spesso con Mancinelli, ho seguito il derby di Bologna e seguo la Fortitudo. Sono felice per la vittoria contro la Virtus, ci voleva proprio dopo 4 k.o. La Fortitudo mi resta nel cuore".

Gazzetta.it

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