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[PCM2007] Sull'altro versante delle Alpi...


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Il mercato è ben lontano dalla conclusione, sono previsti altri colpi importanti, inclusi i due capitani per le corse a tappe, di cui vi anticipo che uno sarà un corridore di casa. Non aspettatevi comunque campioni di prima grandezza. Il roster completo sarà postato all'inizio della nuova stagione.

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Voglio vedere Brutt all'Adria

Sai che ci avevo pensato?

Poi però non era in scadenza e ho preferito non spendere tanti soldi per acquistarlo, visto che non essendo passato nel PT il budget non è stratosferico.

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Michele: Mio nonno aveva nel mirino anche due giovani gemelli slovacchi, che quell'anno si erano ben messi in luce nel loro primo anno fra i professionisti: Peter e Martin Velits.

Ivan: Tuo nonno ha diretto Peter Velits??? :bannana_guitar:

Michele: Aspetta... aveva offerto al loro team, la Wiesenhof 400000€ per Peter e 50000€ per Martin, la squadra tedesca aveva accettato, il primo a presentarsi alla sede Adria per firmare fu Martin, che accettò senza pensarci su un contratto da 2000€ mensili, ma il giorno dopo Peter chiamò per dire che aveva firmato per l'Elk Haus e rifiutava l'offerta. Martin la prese malissimo, non si aspettava dal fratello, con cui aveva sempre corso sin da bambino, un colpo alle spalle così, mio nonno gli offrì la possibilità di rescindere e raggiungere in Austria il fratello, ma lui non volle, disse che avrebbe onorato il contratto con l'Adria e se possibile l'avrebbe fatta pagare a Peter

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Michele: Ora era il momento di trovare dei buoni capitani, e mio nonno aveva puntato gli occhi su uno scalatore-vallonaro basco: David Herrero. Aveva corso per la Karpin, ma aveva rifiutato di rinnovare il contratto, perchè non si sentiva abbastanza stimato all'interno della squadra. Mio nonno gli offrì il ruolo di capitano unico per le classiche vallonate e lui accettò senza pensarci, era un'occasione unica per mostrare finalmente il suo valore

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Michele: Ma ora serviva un nome sloveno di peso. Escludendo Valjavec e Brajkovic, i due ciclisti sloveni di punta all'epoca perchè solo per acquistarli avrebbero dovuto spendere l'intero budget stagionale la scelta cadde su Jure Golcer, forte scalatore della Tenax e Borut Bozic, sprinter della LPR. Purtroppo il team svizzero tirò troppo sul prezzo e così il trasferimento di Bozic saltò. Con Golcer fu tutto più facile, il DS della Tenax Dmax accettò un'offerta sui 400000€ e Jure si dichiarò entrusiasta di poter essere capitano di una squadra slovena che finalmente aveva ambizioni importanti

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Michele: Oramai a fine novembre la formazione per l'anno successivo sembrava ben delineata, ci si dedicava alla preparazione per il 2008, alle corse su pista e al ciclocross. Il 28 novembre mio nonno e Dmitry erano ad una 6 giorni a Maribor, dove correvano Kump e Zrimsek in coppia. La gara procedeva bene, con i due sloveni sul gradino basso del podio alla vigilia dell'ultima mano, con 1 giro di ritardo dai primi. E a 15 giri dal termini Zrimsek decide di porvare a guadagnare il giro che gli avrebbe dato la vittoria, rispondendo ad uno scatto di un altro corridore, i due guadagnarono in breve 100m, grazie soprattutto al contributo del compagno di avventura. Mio nonno chiese a Dmitry chi fosse, l'ucraino guardò sulla lista partenti: <E' Sven Krauss,> rispose < si sta facendo tutte le sei giorni per mettersi in mostra e trovare un ingaggio per la prossima stagione>, <Un corridore così è ancora senza contratto? Ingaggiamolo per il prossimo anno, darà una mano a Tankink in pianura> <Col budget ci rientriamo, è un'ottima idea>. Intanto guadagnarono il giro e Zrimsek e Kump vinsero la sei giorni di Maribor, Krauss accettò ovviamente anche se scendeva di categoria, del PT al continental, e fu l'ultimo acquisto dell'Adria per il 2008

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Buona formazione, anke se sarà dura con le formazioni scese dal PT e altre che si sono potenziate

Lo so, l'Adria non è una squadra molto ambita dai corridori, per cui non potevo prendere grandi campioni, sarà dura, ma bisogna provarci. Gli avversari più tosti saranno gli Unibet, che per le volate hanno uno squadrone.

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Michele: Così ci si preparava alla nuova stagione, che destava vivo interesse fra tutti gli appassionati sloveni di sport, anche la stampa dedicava ampio spazio agli attesi protagonisti

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Mio nonno però manteneva sempre un basso profilo, sapeva che la squadra era buona ma non eccelsa, che Jure, David e compagni avrebbero lottato, ma non potevano competere ad altissimi livelli, insomma era meglio non creare false aspettative

Ivan: Dai, con questa sqaudra doveva farcela

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mah secondo me potevi trovare qualcosa di meglio tra i corridori a fine contratto ... a me ad esempio mi aiutarono moltissimo Marzano ( 75 in salita ) e Renshaw ( 74 in volata ).. pero' se i tuoi corridori sono migliorati un po' ce la puoi fare ... cerca di evitare le corse troppo affollate di campioni e vai a correre ad esempio anche in Cina ...tanto i punti sono sono uguali ( anzi di piu' perche quella e' HC ) ... ricordati che il meglio lo trovi libero a Dicembre !

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mah secondo me potevi trovare qualcosa di meglio tra i corridori a fine contratto ... a me ad esempio mi aiutarono moltissimo Marzano ( 75 in salita ) e Renshaw ( 74 in volata ).. pero' se i tuoi corridori sono migliorati un po' ce la puoi fare ... cerca di evitare le corse troppo affollate di campioni e vai a correre ad esempio anche in Cina ...tanto i punti sono sono uguali ( anzi di piu' perche quella e' HC ) ... ricordati che il meglio lo trovi libero a Dicembre !

Si, qualcosa lo trovavo, soprattutto fra gli spagnoli, ma ho fatto delle scelte di realismo (una squadra slovena con 8 spagnoli sarebbe ridicola), un po per antipatie personali, i corridori della mia squadra sono tutti corridori per cui tifo anche nelle corse reali.

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Michele: Così mio nonno portò come l'anno prima la squadra in ritiro a Terracina, e subito si preoccupò di vedere la forma dei corridori, visto che si partiva con il Lagkawi, corsa HC che quindi dava punti pesantissimi per il Continental Tour, Golcer e Nose sembravano subito in palla, si davano anche battaglia fra loro, memori delle lotte tiratissime di quando Jure correva alla Perutnina, ma avevano garantito che in gara si sarebbero aiutati. Dmitry aveva avvertito mio nonno di sorvegliare che Nilsson non portasse all'Adria una vecchia tradizione dell'Auber: la gara di bevuta di birra a squadre per la penultima notte del ritiro. Mio nonno non gli prestò ascolto, e stavolta, essendo per metà sloveni invece che per nazioni fecero passisti contro scalatori contro velocisti. Vinsero Krauss, Zagar e Tankink, cui per premio mio nonno fece ripulire tutto il vomito dalla stanza dove si era tenuta la sfida e fare 120 km di allenamento sulle colline dell'entroterra laziale nonostante l'evidente doposbronza.

Giulio: Ma non era pericoloso?

Ivan: Ha fatto bene tuo nonno

Michele: Comunque se non aveva fatto bene al fisico dei tre, il ritiro aveva comunque creato un buon clima in squadra, nessuno avrebbe fatto una partenza-razzo come Spilak l'anno prima, bisognava affinare la forma per giocarsela nel finale di stagione, dove si decidono le classifiche continental.

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Michele: E così venne finalmente il momento della prima corsa stagionale del 2008: il Giro di Malesia o Tour Lagkawi. I capitani sarebbero stati Golcer per le salite e Nilsson per le volate. Gli altri a caccia di tappe, con licenza di attaccare

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Nella prima tappa nessun Adria provò la fuga, bisognava ancora scaldare i muscoli

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La fuga non aveva possibilità, i Fdj prepararono il treno, come gli Intel, alla cui ruota si piazzò Nilsson

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Ma a fulminare tutti fu il neozelandese Dean, dopo un controverso fotofinish con Mondory. John chiuse 6°, un piazzamento discreto ma incoraggiante, visto che la forma migliore era lontana

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Ivan: Puoi riepilogarci tutta la squadra, fra acquisti, coridori confermati ho perso un po il conto... ma poi era stato ceduto qualcuno?

Mario: Anche io stavo per chiedertelo

Michele: Ah, è vero, scusate, erano stati tutti confermati dopo la buona stagione

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Michele: La seconda tappa era un biliardo come la prima

Il giovanissimo Mitrakovic provò ad entrare nella fuga

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L'ultimo degli attaccanti ad arrendersi fu il tedesco Parinussa

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Furono gli Ag2R a preparare la volata, con Domoulin a lanciare Mondory

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E Mondory non lasciò scampo agli avversari, vincendo con ampio margine, 5° Nilsson

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Nella volata si creò una frattura notevole in gruppo, fra i primi tutti i velocisti, ma anche uomini insidiosi come Voeckler e Barbosa

Ivan: Azz... si mette male per Jure e Tomasz

Giulio: Io mi aspettavo qualcosa più da Nilsson...

Michele: Erano le prime corse della stagione, John doveva carburare, per la classifica anche mio nonno era preoccupato, Voeckler era un osso duro, non avrebbe mollato senza lottare

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Michele: La terza tappa prevedeva le Cameroon Highlands, lunga e durissima salita, su cui l'anno prima Nose era naufragato, arrivando a svariati minuti dal vincitore Dessel, ora toccava a lui e Jure prendersi una rivincita, mio nonno ordinò a Bram di entrare in fuga, ma il passistone olandese non colse l'attimo giusto

Ivan: Male, Tankink in pianura avrebbe dovuto riuscire ad agganciare la fuga

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Davanti il più brillante dei fuggitivi era il giapponese Doi, che impose un ritmo notevole

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Dietro in salita erano i Bouygues a scandire il ritmo, Golcer, Nose e Danculovic resistevano senza problemi

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Ai piedi dello strappetto posto a 6km dall'arrivo Doi venne ripreso

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E partì l'olandese Ten Dam, Golcer rispose subito all'attacco, imitato da Perez Cuapio

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Jure scollinò in testa e si formò il terzetto prima citato

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In volata il più fresco si rivelò il messicano che vinse nettamente su Jure e poi il passista scalatore dell'Unibet

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Dietro Gadret regolò il gruppo con Nose e Danculovic

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Voeckler grazie al buco del giorno prima vestì la maglia di leader, sulle Genting Highlands bisognava assolutamente provare a farlo saltare. Golcer era provvisoriamente ai piedi del podio

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Michele: Nella quarta tappa tutti avevano le gambe un po appesantite dalla salita delle Cameroon Highlands, il giovane Mitrakovic comunque sembrava averne ancora e partì in fuga da lontano

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Ai -10, col gruppo a 1'20" Kirienka provò a staccare gli altri fuggitivi

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Ripreso il bielorusso, Drago chiamò Dmitry, che lo seguiva con la seconda ammiraglia:<Qui c'è poca collaborazione, io ne ho ancora, parto all'attacco> <Fai come vuoi> rispose l'ucraino <attento che il gruppo è a soli 40">

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Mitrakovic arrivò sul rettilineo finale ancora con un certo vantaggio

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Sembrava farcela, ma venne ripreso a soli 20 metri dal traguardo da Mondory

Giulio: Nooo che beffa

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Il velocista Ag2r andò a vincere nettamente, Mitrakovic arrivò 5°

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Mio nonno andò a complimentarsi con il giovane sprinter sloveno, distrutto dalla fatica e la delusione, aveva visto la vittoria lì a 30 metri e poi 5 decimi di secondo dopo aveva visto Mondory sfrecciargli accanto, facendo svanire il suo sogno. Zrimsek e Zagar provavano a consolarlo, in fondo un'azione del genere a 18 anni era ammirevole, e il 5° posta dava comunque punti continental preziosissimi per la rincorsa all'Unibet, Drago si calmò, e andò a prendere il premio come combattivo di giornata. Mio nonno, il cui sloveno era ancora da perfezionare e che non era mai stato abile in queste situazioni si defilò. E andò a preparare la strategia per il giorno dopo, anche se essendo un altro piattume c'ero poco da inventare.

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