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[PCM2007] Sull'altro versante delle Alpi...


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Michele: Visto il bel risultato sul pavè di Krauss era d'obbligo riprovarci, e allora ecco l'Adria rinunciare a Larciano e Toscana per recarsi in Danimarca a correre i Gp Herning e Aarhus.

Per il primo vennero scelti questi corridori

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Fuga, con il solito Martin a far presenza e permettere ai gregari di Sven di riposarsi

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Ma lo slovacco e compagnia non avevano speranze, ripresi ai -60, poco dopo scattò il superfavorito della vigilia, l'australiano O'Grady

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Sven fu pronto a reagire, insieme all'olandese Langeveld, che lo aveva beffato al GP Drenthe soffiandogli di nulla il secondo posto

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Poi rientrarono anche il duo Unibet, Casper-Hunt, Johansen e il giovane talento Vreven

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Casper ne aveva ancora, e pur essendo nettamente il più veloce, scatto di nuovo, solo Sven riuscì a tenersi alla sua ruota

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Ma il francese aveva una marcia in più, dopo 2km stacco di ruota il passistone tedesco in pianura

Mario: Azz

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Michele: Per il corridore Unibet un bellissimo successo

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Sven venne ripreso dagli inseguitori, regolati allo sprint da Hunt

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Top Posters In This Topic

Michele: Ancora Danimarca, il GP Aarhus, corsa per sprinter, con Borrajo in ottima forma fra i favoriti, e una squadra di passisti veloci pronta a supportarlo

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Le fughe in queste gare sono sempre insidiose, e allora mio nonno ci piazzò un uomo veloce come Zrimsek per lasciare agli avversari il compito di ricucire

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Ma Jure non era affatto in giornata e ai -40 si stacco dal gruppetto dei fuggitivi, di cui rimasero in testa solo Mamos, Kuszczak e Pichler

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Senza più Jure la davanti l'Adria non poteva lasciare andare la fuga, e così gli sloveni chiusero sulla fuga, Krauss e Kump si prepararono a pilotare la volata ad Ale, mentre la Benfica organizzava un treno per Isasi dall'altro lato della strada

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Kump e Benitez partirono praticamente appaiati

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Ale partì fortissimo, mentre Isasi si piantò praticamente subito, i due Unibet Richeze e Casper provarono a rimontare

Mario: Sempre contro gli Unibet si combatteva

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Michele: Ma l'argentino era in forma strepitosa, gli avversari non recuperarono nulla e andò a prendersi un'altra bellissima vittoria

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Borrajo in effetti si sta rivelando un buon acquisto, 75 in volata nel continental fa male, e con 70 in collina passa tutti gli strappetti senza grossi problemi.

Nel continental sono secondo, dietro alla Unibet di circa 300pt, ma davanti alla Bouygues di oltre 200

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Michele: La prossima sfida era la 5 giorni di Dunkerque, corsa classificata HC e quindi importantissima.

Per la generale Cox e Herrero, con Nilsson pronto a gettarsi nelle volate

Mario: Niente Borrajo?

Michele: No, mio nonno voleva dar fiducia allo svedese

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Danculovic cercò la fuga da lontano

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Ma non era giornata per il croato, che si staccò ai -35

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Domoulin staccò i compagni di avventura, pur essendo il più veloce nel gruppo di attaccanti

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E vinse resistendo al ritorno del gruppo regolato da Haddou

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Michele: Seconda tappa, con due coraggiosi, Terspra e Lemione a cercare la sortita

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Ma in due non si va da nessuna parte e allora ripresi i primi attaccanti partirono Castresana e Johansen, con il croato Danculovic in maglia di miglior scalatore

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Ma per lui era un momento di pessima forma, ripresi i tre Krauss e Herrero portarono in testa Nilsson

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Ma lo svedese non ne aveva proprio e così Ongarato, generoso gregario a cui era stata lasciata un'opportunità, si prese una bella vittoria, John solo 10°

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Michele: La terza tappa ancora pianeggiante, John pronto per un'altra volata, intanto parte una fuga senza Adria e senza speranze

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In volata John prende la ruota di Pichot

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Ma il rappresentante della Bouygues va a vincere di forza, Nilsson buon 3°

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Michele: La 4a tappa, l'unica con qualche asperità, avrebbe delineato la classifica, Spilak intanto parte all'attacco da lontano

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Sprinta su tutti i GPM, ma poi la fuga si spegne in un nulla di fatto

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Ai -15, in pianura allungano Pichot, Tjallingi e Dean

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Sull'ultima asperità di giornata Di Gregorio scatta e li riprende, dietro Cox prova ad uscire dal gruppo senza successo, Herrero, in forma calante, perde terreno

Giulio: Peccato, questa corsa era buona per David

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Ma Di Gregorio in discesa perde le ruote di Tjallingi e Pichot che allungano nuovamente

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Sul traguardo accordo perfetto, al francese la generale, all'olandese la tappa

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Buon sesto Cox, nel primo gruppetto inseguitore, dopo un'avvio di stagione davvero deludente

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Spilak andò a conquistare la classifica scalatori, con un vantaggio notevole sul secondo

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Michele: Ultima tappa, completamente piatta, Velits cercò la fuga

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Presero anche 12' di vantaggio, ma poi il gruppo reagì, chiudendo senza troppe difficoltà

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Ecco i treni allora per la volata, con Nilsson a ruota di Pichot, e Herrero a disturbare i Wiesenhof

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Infatti David fece il buco e toglie Radochla di ruota dal suo apripista Pollak

Ivan: Diabolico!!

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Michele: Partì la volata, con Dean già al vento ai -250

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Ma il neozelandese con una forza straordinaria andò a vincere su Caethoven e Pichot, 4° Nilsson

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Tutto sommato per l'adria non era andata malissimo, ma la vittoria di Pichot nella generale voleva dire tantissimi punti continental per la Bouygues che si rifaceva sotto

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Michele: Ed ecco il Giro di Renania, corsa che l'anno prima aveva regalato grandissime soddisfazioni all'Adria, con la doppietta Spilak-Svab, ma anche molti strascichi, con Miha furioso per l'attacco con cui Simon gli aveva sfilato la maglia all'ultima tappa. Per punizione nessuno dei due avrebbe corso nel 2008, squadra capitanata da un Golcer alla ricerca della prima, meritatissima, affermazione stagionale, spalleggiato da forti corridori come Nose, Cox e Danculovic. Nilsson pronto alle volate, con Kump e Krauss a pilotarlo

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E così, con molte aspettative in casa slovena, partì la prima tappa, fua a due di Brooks e Scorsini, bravi, ma senza alcuna possibilità

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Krauss e Kump, che avevano fatto le prove di treno a Aarhus e Dunkerque portano in testa il velocista scandinavo, contrastando il treno Navigators

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Kump parte, appaiato a Power, che lancia Clarke

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Ma Nilsson esce bene di ruota dallo sloveno

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E vince con netto margine

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Un bel successo insomma per fugare i fantasmi delle polemiche dell'anno prima e dare fiducia alla squadra

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Michele: Seconda tappa, l'Adria doveva proteggere la maglia di John, quindi nessuno in fuga

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Le energie spese nell'inseguimento impediscono a Kump e Krauss di orchestrare il treno, così Nilsson si accoda a Baumann, uno dei favoriti, anche se nella prima tappa aveva toppato completamente

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Scelta sbagliata, Baumann resta intrappolato e John coglie solo un modesto 7°, addio maglia, che va a Clarke per gli abbuoni

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Giulio: Peccato...

Ivan: Tanto la perdeva comunque in montagna... c'era montagna, vero, in questa corsa?

Michele: Certo, altrimenti Golcer e Nose a che servivano?

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Michele: La terza tappa ancora non prevedeva grossi scossoni alla classifica, con i velocisti a farla da padrone, nonostante la fuga di alcuni coraggiosi

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Ed ecco i treni, Krauss e Kump si preparano, ma Van Hummel si infila fra i due

Mario: Ma faceva anche le volate? Non era quello con cui Dmitry aveva fatto secondo al Giro?

Michele: No, quello era Van Huffel, Krauss chiese informazioni in ammiraglia, mio nonno rispose:<Tira dritto, ai -300 rallenti e Kump parte forte, dovremmo riuscire a fregare l'olandese>

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E infatti Van Hummel rimase intrappolato dal gioco dell'Adria, ma Baumann uscì a tutta, saltando Nilsson

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Lo sprinter T-Mobile vinse facilmente, secondo Schulze, terzo il comunque bravo John

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Michele: Ed ecco la tappa regina, tre salite molto difficili, che avrebbero scremato il gruppo, l'Adria con Golcer, Nose e Cox si presentava come la squadra più forte in salita, infatti già dalla prima ascesa Danculovic forzò, impedendo il partire della soltia fuga di comprimari

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Sulla seconda salita il croato allungò, con Nilsson, Kohlmorgen e Barry, i 4 si presentarono ai piedi della salita decisiva con 1'

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Tomislav era il più scalatore dei fuggitivi e stacco agevolmente i compagni di fuga, ma dal gruppo partì Carlos Garcia Quesada, tornato alle corsa dopo un'anno di pausa con l'OTC, che raggiunse il croato, bravo ad accodarsi

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Ma presto si riportarono sul duo di testa Cox, Nose e Golcer, ottima situazione per l'Adria, 4 contro uno, corsa praticamente in mano

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I quattro si misero a discutere su come sfruttare la netta superiorità numerica, Cox era per scollinare tutti insieme e poi scattare a turno in pianura, dove la scia contava di più ed era più utile il gioco di squadra, ma Golcer disse di no:<Mi sento bene, io allungo in salita, voi state a ruota di Quesada, al peggio se mi riprende siete ancora in 3 a giocarvela, due se Tomislav paga lo sforzo>. Così il capitano dell'Adria piazzò una rasoiata notevole, cui Quesada non seppe rispondere

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Michele: Jure vedeva finalmente davanti a sè la possibilità dopo innumerevoli piazzamenti negli ultimi due anni di cogliere una vittoria importante, lo scalatore sloveno volava sulle salite dell'alto corso del Reno, allo scollinamento il cornometro segnava oltre 3' sugli inseguitori

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Dietro era ovviamente Quesada a doversi sobbarcare tutto l'inseguimento, con i tre Adria a ruota

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Ormai la discesa e la pianura erano solo formalità, Golcer non prese rischi, perse anche 40", ma ando comunque a vincere una bellissima corsa, ipotecando la classifica generale

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Dietro Quesada era stremato, non fece volata e l'Adria realizzò un fantastico 4 su 4 al traguardo, una valanga di punti continental e un ottimo segnale per il Giro di Slovenia che aspettava dopo 3 settimane

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Purtroppo un ventaglio aveva fatto fuori Nose e Danculovic in pianura, impedendo all'Adria di conquistare tutto il podio, salvo improbabili invenzioni di Tomislav

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Mario: Beh, sarebbe stato un risultato incredibile

Giulio: Dai, lo era comunque

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