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Ministoria: Buon Vino in Francia


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Ovviamente si parla dell'Alpe d'Huez, che per altro un tempo era "la montagna degli olandesi", ma è diventata "la montagna degli italiani" negli anni '90, quando gli azzurri hanno conseguito la bellezza di 6 vittorie su 7 arrivi (Bugno nel '90 e nel '91, Conti nel '94, Pantani nel '95 e nel '97, Guerini nel '99, unico non italiano a vincere Hampsten, credo nel '92, o forse era Hampsten nel '90 e Bugno nel '91 e '92, ma credo quello che ho scritto prima).

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Ma valverde fa gli sprint e si piazza secondo.....

pauroso

73 in volata e 80 in accelerazione, per piazzarsi secondo deve avere una condizione monstre!!!!

15° tappa

Un invito all'attacco, un occhio alla prudenza

La 15° tappa si snoda nel sud est della Francia, portando i ciclisti da Montelimar a Gap. 181 km e un finale che sembra un invito a provarci.

Il col de la Sentinelle, GPM a 10 km circa dal traguardo, non offre pendenze impossibili ma può essere un buon trampolino per qualche finisseur. Difficilmente oggi ci sarà uno sprint, i velocisti soffriranno l'asperità finale. Bettini tra i favoriti, Etxebarria e Jaksche in pole position per noi, gli uomini di classifica alla finestra. Qualcuno di loro tenterà la sortita, o i 3 giorni di grandi montagne che li atendono consiglieranno prudenza???

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Gap, sede d'arrivo di oggi, è un comune di 30000 abitanti circa, situato nel Dipartimento Alte Alpi, regione Provenza-alpi-Costa azzurra.

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Niente da segnalare per questa cittadina, che fa della bellezza naturale e delle montagne circostanti l'unica attrattiva di rilievo.

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Inizio di tappa, e andatura come sempre blanda in gruppo. Parte la fuga da lontano e l'uomo Astana che vi prende parte oggi è Allan Davis. Buono in collina e in pianura, ottima resistenza, dovesse arrivare la fuga avrebbe enormi possibilità di cogliere la tanto attesa prima vittoria stagionale.

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Solo 3 compagni per la sua avventura: Loda, Van Hecke e Baguet. Quest'ultimo, discreto scalatore, sarà sicuramente l'avversario più ostico.

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Sui saliscendi Loda soffre. E' il primo a perdere contatto. Davanti rimangono solo in tre.

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Da dietro intanto, a 60 km dall'arrivo CSC e Illes Balears in testa al gruppo, e il ritmo sale. Il vantaggio dei fuggitivi viene rapidamente recuperato. C'è anche chi cerca di uscire dal gruppo, e sono nomi importanti. Mayo, Totschnig, Gomez Marchante, Danielson e Gadret; quest'ultimo sembra aver ben recuperato dalla caduta di ieri.

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Il gruppo però va troppo forte. Non ci sono spazi per chi tenta di evadere.

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Ripreso prima il gruppetto Mayo.......

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......... e poi Allan Davis e soci.

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L'ascesa finale, e i corridori si preparano. Zuccheri e acqua per Kessler.

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Anche Vinokourov si rinfresca. Intorno a lui la squadra quasi al completo, hanno ceduto De Kort e Davis. La giornata è caldissima.

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Quand'ecco, attenzione, un uomo Astana risale il gruppo. Scatto molto potente, in pochi metri ha superato una ventina di corridori.

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Primo piano su di lui che ci permette di riconoscerlo. E' Alexander Vinokourov che rompe gli indugi!

VINOKOUROV ALL'ATTACCO!!!!!

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L'azione del kazako è potente e decisa. Dietro di lui rispondono prontamente Valverde e Landis

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Arriva anche ivan Basso, si forma un quartetto in testa, piuttosto sfilacciato. Valverde, Vinokourov, Basso e Landis.

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E Ullrich?? Forse ancora dolorante per la caduta di ieri, forse semplicemente prudente per la tre giorni sulle Alpi in arrivo, la maglia gialla rimane in gruppo. Per lui lavorano i suoi gregari, Kloden, Kessler e Rogers.

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Scollinamento. Valverde in testa, sembra il più brillante a conferma di una condizione splendida.

A pochi metri Vino e Basso, ripreso invece Landis.

Il gruppo è però vicino.. :D:D

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La discesa viene affrontata a velocità vertiginose, e c'è chi semplicemente non riesce a prendersi i rischi necessari. Ivan Basso è uno di questi. Pizzica il freno sempre un attimo prima, le sue traiettorie sono incerte, lo sguardo manca di sicurezza. E gli altri si allontanano inesorabilmente.

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Il gruppo scende senza esitazioni. Basso ormai è vicino, Vino e Valverde un po' più in là. Sullo sfondo, a fine discesa, Gap, teatro dell'arrivo odierno.

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La discesa è finita. Una curva secca e si entra nel centro abitato. 3 km al traguardo, tutti pianeggianti. Vinokourov spinge a tavoletta, Valverde rimane attaccato con i denti e con le unghie. Basso scivola via.........

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Ultimo chilometro. I due fuggitivi ormai ce l'hanno fatta, il gruppo non li riprenderà. Sprint a due per la tappa, Valverde nettamente favorito.

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800 metri, parte Valverde. Vino risponde immediatamente.

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Ultimi metri. E' un testa a testa appassionante, ci si gioca la tappa per pochi centimentri.

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Ma a vincere è ALEXANDER VINOKOUROV:

VITTORIA DI TAPPA PER IL CAPITANO ASTANA

Agli archivi di oggi passa l'esultanza del kazako, un gesto al contempo di gioia e di sfida. Ullrich è avvisato, per arrivare a Parigi in giallo dovrà sudare fino in fondo.

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Ed ecco il podio che premia il vincitore di tappa, che oggi si tinge di biancazzurro. Quasi un minuto recuperato, un buon balzo anche nella generale.

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Ed eccola la classifica generale.

Con la vittoria odierna Vinokourov torna sul podio. L'obiettivo minimo è per ora centrato, una tappa ed il podio. Ma credete che questo ci indurrà a non dare battaglia sulle salite in arrivo????

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E, per prepararci al meglio alle tappe in arrivo, una ricontrollata alla classifica GPM. Scarponi ancora leader, nei prossimi giorni lo aspetteranno ancora chilometri di fuga. Chissà se ne sarà contento? :nana::nana:

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16° tappa

Scalando la storia

La gente che frequenta questo forum in genere sa molto di ciclismo, conosce posti e storie, nomi cognomi e date.

La montagna degli italiani potevo stare certo che la avreste individuata, il K2............ ehmmmm cioè........ l'alpe d'Huez!!!!!

Nomi prestigiosi nella storia di questa ascesa, ecco l'elenco

1952 - Fausto Coppi (Italia)

1976 - Joop Zoetemelk (Paesi Bassi)

1977 - Hennie Kuiper (Paesi Bassi)

1978 - Hennie Kuiper (Paesi Bassi)

1979 si disputarono due tappe:

Joaquim Agostinho (Portogallo)

Joop Zoetemelk (Paesi Bassi)

1981 - Peter Winnen (Paesi Bassi)

1982 - Beat Breu (Svizzera)

1983 - Peter Winnen (Paesi Bassi)

1984 - Luis Herrera (Colombia)

1986 - Bernard Hinault (Francia)

1987 - Federico Echave (Spagna)

1988 - Stephen Rooks (Paesi Bassi)

1989 - Gert-Jan Theunisse (Paesi Bassi)

1990 - Gianni Bugno (Italia)

1991 - Gianni Bugno (Italia)

1992 - Andrew Hampsten (USA)

1994 - Roberto Conti (Italia)

1995 - Marco Pantani (Italia)

1997 - Marco Pantani (Italia)

1999 - Giuseppe Guerini (Italia)

2001 - Lance Armstrong (USA)

2003 - Iban Mayo (Spagna)

2004 - Lance Armstrong (USA)

2006 - Frank Schleck (Lussemburgo)

Zoetemelk. Kuiper, Winnen, Rooks e Theunisse valsero all'Alpe il soprannome di "montagna degli olandesi", convertito poi in montagna degli italiani dalle imprese di Guerini, Pantani Bugno e Conti.

Ed eccola lei, l'alpe d'Huez:

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Ma non è questa la sola asperità odierna. La tappa prevede tre salite, la prima delle quali è il temibilissimo Izoard. La selezione che potrà fare questa ascesa dipenderà dal ritmo con cui il gruppo deciderà di affrontarlo, essendo molto lontano dal traguardo. La storia dell'Izoard è molto più antica di quella dell'Alpe d'Huez, ciclisticamente parlando. Scalata per la prima volta nel 1922, nomi storici hanno lasciato il loro segno sulle stradine tortuose e piene di tornanti che portano fino ai 2300 metri della cima. Bartali, Copppi, Robet, Bobic, Merckx, Bahamontes, Thevenet.............

Lungo l'ascesa è possibile incontrare il monumento posto a memoria dell'apertura della strada che sale fino alla cima.

Proprio di fronte, due targhe ricordano le gesta sportive di Bobet e del grande Fausto Coppi.

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Tra Izoard e Alpe d'Huez, anche il Lautaret. Nome storico, ma scalato da un versante molto facile, con pendenza media inferiore al 4%. Una salita che difficilmente potrà diventare decisiva oggi, dove probabilmente tutto si giocherà nei km finali. Ecco il profilo completo della tappa.

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La fuga da lontano di oggi sarà un'occasione per Scarponi per aumentare il vantaggio in classifica. Inoltre, se il gruppo prenderà la tappa a ritmi lenti, potrebbe essere anche un'opportunità per concedere il bis e rivincere una tappa con lo scalatore abruzzese. Per questo motivo, quando parte l'attacco da lontano, Scarponi viene affiancato da Etxebarria, che avrà il compito di portare Scarponi fino ai piedi dell'Izoard con il minor dispendio di energie possibile.

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In vista della salita, Scarponi risale il gruppetto di fugitivi. Sono in 9, nessuno dei quali sembra in grado di impensierire Scarponi. L'unico scalatore valido è Martinez della Comunidad Valenciana.

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Nel tunnel che precede l'Izoard, Scarponi scatta e saluta la compagnia. ORa sono solo lui e la montagna!!

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10 km alla vetta, la situazione. Gruppetto fuggitivi sparpagliato, gruppone compatto che procede lentamente.

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A 3 km dalla vetta, il primo tentativo di un certo spessore; ad animarlo sono Mayo, Gomez Marchante, Dessel e Beltran

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Scarponi intanto transita solitario sull'Izoard, aggiungendo il suo nome alla lista dei dominatori di questa cima. La maglia a pois è sempre più sua!!!!

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Dietro negli ultimi 2 km si scatena la bagarre. Il gruppo ha reagito all'attacco di Mayo e compagnia, alzando il ritmo. Nonostante l'andatura elevata Cadel Evans scatta e si invola.

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L'azione di Evans è incisiva e dietro di lui il gruppo si spezzetta. Vinokourov per ora attende, i suoi compagni hanno già perso contatto.

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La moltitudine di gruppetti che si è creata viene testimoniata dal cronometraggio in cima all'Izoard.

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La discesa è molto ripida, c'è confusione, i gruppetti si compongono e si sciolgono e la situazione richiede la massima attenzione. Subito dopo un tornante, distratto dall'auricolare un corridore sbanda, sfiora il vicino e scivola a terra. E' un uomo della Phonak.

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Ci avviciniamo, e scopriamo che è Floyd Landis!!!!! Il 2° in classifica generale è a terra e si sta rialzando

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Nel frattempo Scarponi continua la galoppata solitaria. Qui è a fine discesa, lo attende il Lautaret, ma l'andatura del gruppo non consente di sognare. La tappa se la giocheranno i big, L'unico obiettivo che rimane per Scarponi è contenere il rientro del gruppo e passare in testa anche sulla seconda salita.

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Un chilometro al secondo GPm. Scarponi, poi Evans e Gutierrez.

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700 metri. Gli inseguitori si avvicinano, Scarponi è stanchissimo.

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200 metri. Scarponi ancora in testa, il margine è discreto, ma non ne ha più. Gutierrez scatta, Michele non riesce a rispondere.

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E infatti Gutierrez passa per primo sul GPM. Scarponi secondo, un gesto di stizza evidente mentre vede lo spagnolo che lo supera.

"Non ti preoccupare Michele, hai fatto tanti di quei punti che la maglia non te la portano via più."

"Si........ anfanf.......ma sto spagnolo del c....o anfanfanf........... se lo becco a fine tappa........"

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Scarponi finisce qui la sua avventura, in discesa tira i freni e tiene compagni a Vinokourov fino all'imbocco dell'ultima salita, che poi affronterà a passo turistico.

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